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Dichiarato stato di crisi regionale e istituiti un Comitato istituzionale e un Centro di coordinamento operativo -

Bologna, 27 gennaio 2014 -

L'avvio alla ricognizione dei danni per cittadini, imprese ed enti pubblici. Dichiarato lo stato di crisi regionale in attesa della dichiarazione di stato di emergenza da parte del Governo e la costituzione di due centri di coordinamento a livello istituzionale e operativo, varate le misure organizzative per l'analisi delle cause della rottura dell'argine del Secchia e l'analisi delle arginature di Secchia, Panaro e Naviglio.
Sono questi in sintesi i contenuti dei provvedimenti (due Decreti e una lettera) emanati dal presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani per le zone del modenese colpite dell'alluvione.
La Regione ha attivato la procedura per la ricognizione dei fabbisogni finanziari per far fronte ai danni causati dal maltempo attraverso una Circolare che stabilisce le procedure per una tempestiva attività di ricognizione dei fabbisogni – attraverso la compilazione di apposite schede reperibili anche all'indirizzo http://www.protezionecivile.emilia-romagna.it/ - per gli interventi di ripristino e per i danni subiti. In particolare per quel che riguarda il fabbisogno per gli interventi sul patrimonio privato e le attività economico-produttive, la Circolare invita i Comuni a pubblicare sui propri siti istituzionali e/o nelle forme che ritengono più opportune le apposite schede che, cittadini e imprese interessati devono compilare e trasmettere sempre ai Comuni entro il prossimo 28 febbraio.
Il primo decreto – che fissa a 90 giorni la durata dello stato di crisi regionale a partire dal 24 gennaio, data di adozione dell'atto si è reso necessario in attesa della dichiarazione di stato di emergenza nazionale che il presidente Errani ha, nei giorni scorsi, inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta e al Prefetto Franco Gabrielli.
Inoltre, per assicurare il raccordo e coordinamento tra gli enti interessati (sia a livello istituzionale sia a livello operativo) ma anche per una più efficace gestione dell'emergenza, il Decreto istituisce un Comitato istituzionale e un Centro di coordinamento operativo.
Il Comitato istituzionale è presieduto dallo stesso presidente Errani ed è composto dall'assessore regionale alla Protezione civile, dal Prefetto di Modena, dal presidente della Provincia di Modena e dai sindaci dei Comuni del modenese maggiormente colpiti quali Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Medolla, Modena, San Felice sul Panaro e San Prospero. Il Comitato avrà il compito di concordare e valutare le misure, iniziative ed interventi necessari a fronteggiare l'emergenza in atto.
In Centro di coordinamento operativo, a supporto del Comitato istituzionale, sarà insediato presso il Centro unificato provinciale di protezione civile a Modena ed formato da dirigenti, funzionari e tecnici della Regione e della Provincia di Modena. Il centro di coordinamento è suddiviso in funzioni: segreteria di coordinamento, funzione tecnica di valutazione, volontariato, logistica, assistenza alla popolazione, comunicazione, servizi essenziali e tutela dell'ambiente, servizi scolastici e assistenza sociale.
Il secondo Decreto costituisce un gruppo di lavoro tra esperti della Regione, di enti interregionali quali Aipo e l'Autorità di Bacino del Po che analizzi e cause della rottura arginale del fiume Secchia e approfondisca dal punto di vista strutturale le arginature dei fiumi Secchia, Panaro e Canale Naviglio. Inoltre, il provvedimento affida alla Direzione Generale Ambiente della Regione Emilia-Romagna, al fine di acquisire valutazioni tecniche indipendenti, il compito di richiedere ai Dipartimenti delle Università italiane qualificati in materia idraulica e geostrutturale, la disponibilità di professionalità di elevato profilo tecnico-scientifico per costituire una Commissione scientifica che, che ha il compito di analizzare e valutare le cause della rottura arginale del Secchia.

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Chiusa la strada provinciale 568 nel tratto compreso tra la tangenziale di Camposanto e l'intersezione con la provinciale 468 a S.Felice sul Panaro -

Modena, 22 gennaio 2014 -

Sono ancora in corso gli interventi per mettere in sicurezza i comuni del modenese dopo l'esondazione del Secchia. Un duro lavoro che vede alle prese i vigili del fuoco, la protezione civile e i tecnici impegnati a controllare l'acqua fuoriuscita dal Secchia. La Provincia riporta che nella notte gli allagamenti hanno interessato un'area rurale nei pressi della strada provinciale 568 che è stata chiusa nel tratto compreso tra la tangenziale di Camposanto e l'intersezione con la provinciale 468 a S.Felice sul Panaro.
Sempre nella notte sono state evacuate alcune abitazioni nella zona rurale nei pressi della strada ed è stato realizzata una barriera a difesa del depuratore di Camposanto.
Il canali, lungo i quali sta defluendo il vasto fronte di l'acqua che si è accumulato nella zona rurale all'altezza della strada provinciale 5 a Camposanto sono mantenuti costantemente monitorati, in particolare il cavo Vallicella che presente tuttora livelli molto alti.
E' stato riaperto parzialmente al traffico, solo per i residenti, il tratto della strada provinciale 2 Panaria bassa nel tratto tra Camposanto e Bomporto. Nel tratto aperto è stato istituito un senso unico alternato a Gorghetto per la presenza di acqua in parte della carreggiata. Resta chiuso al traffico, invece, il tratto compreso tra Bomporto e Navicello, perchè la sede stradale è ancora invasa dall'acqua.
I collegamenti stradali con l'area nord del territorio modenese sono assicurati tramite le strade provinciali 413 da Carpi a Novi, poi fino a Concordia quindi lungo la provinciale 8 a Mirandola; l'altro percorso aperto parte da Modena per raggiungere Nonantola lungo la strada provinciale 255 per proseguire sulla provinciale 14 e la provinciale 1 per Ravarino, Camposanto quindi Finale Emilia.
Restano chiuse a causa degli allagamenti anche la statale 12 Canaletto tra Bastiglia e San Matteo di Modena e la provinciale 1 tra Sorbara e Bomporto.
Per la piena dei fiumi restano chiusi il ponte dell'Uccellino a Modena sul Secchia, il ponte di Bomporto e il ponte vecchio di Navicello.

Il comunicato della Regione 

Martedì prossimo, 28 gennaio, la Giunta regionale svolgerà una relazione in Assemblea legislativa sull'alluvione che ha colpito il modenese. La comunicazione è al primo punto dell'ordine del giorno della seduta assembleare approvato oggi dalla Conferenza dei presidenti dei Gruppi e dall'Ufficio di Presidenza, riuniti per la convocazione dell'Aula.

"Va compresa l'esasperazione delle persone, di famiglie e imprenditori colpiti così drammaticamente per la seconda volta dopo il terremoto e in tempi tanto ravvicinati- afferma la presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, che proviene dalle aree alluvionate-. Amministratori locali, strutture tecniche, volontari, con il coordinamento istituzionale della Regione, stanno facendo tutto il possibile per fronteggiare l'emergenza, limitare al massimo i danni ed evitare che quanto successo si ripeta. Il ripristino dell'argine che ha ceduto, l'assistenza agli sfollati, il lavoro già avviato dal presidente della Regione, Errani, sia per accertare le cause dell'esondazione del Secchia sia, soprattutto, per garantire i legittimi risarcimenti a tutti coloro che sono stati danneggiati, attraverso un'azione diretta nei confronti del Governo e del Parlamento nazionali: credo, ribadisco, che si stia facendo tutto il possibile".

"E' doveroso stare vicino ai cittadini colpiti, così come stiamo facendo, e farlo in maniera efficace- chiude Costi- così come va riconosciuto l'impegno dei sindaci, nell'ambito del coordinamento istituzionale con Regione e Provincia di Modena: sindaci ancora una volta chiamati in prima linea e ancora una volta capaci di una forza di volontà e di un impegno encomiabili".

 

 

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
Modena, 17 settembre 2013 -
 
Cultura - "CreAttiva 2013", prima edizione di un festival che dal 23 al 29 settembre proporrà "idee digitali" per rilanciare l'economia nelle aree modenesi colpite dal sisma. Una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali -

Una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali organizzati in sinergia con diverse realtà del territorio dal 23 al 29 settembre. E' "CreAttiva 2013 – Idee digitali", una nuova risposta alle necessità di ripensare l'economia dei comuni della bassa modenese colpiti dal sisma del 2012.

Gli eventi sismici del 20 e 29 maggio scorso hanno segnato fortemente il tessuto urbano, sociale ed economico del territorio della Bassa modenese. Alla crisi economica, che già stava aggredendo in maniera consistente il mondo produttivo ed economico, si sono aggiunti i danni materiali e la conseguente chiusura o delocalizzazione di diverse aziende. A più di un anno dal sisma, i comuni del cratere continuano a pagare un prezzo altissimo in termini di occupazione, economia produttiva e servizi.

Rilanciare l'economia in questo particolare momento storico significa anche ripensare la produzione alla luce della grande rivoluzione che è stata la tecnologia digitale. Una rivoluzione pari a quella industriale che ha modificato definitivamente il concetto di lavoro, di società, di socialità e di cultura. Il digitale, declinato in tutte le sue varianti e applicazioni, si presenta quindi come un'opportunità (o l'Opportunità) per lo sviluppo dell'economia e delle arti per tutto il territorio.

Attraverso una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali organizzati in sinergia con diverse realtà della zona, "CreAttiva 2013 – Idee digitali" si pone come una profonda indagine sociale ed economica ma anche come un vero e proprio punto di incontro per creare occupazione, opportunità, eventi culturali e informazione grazie ai nuovi strumenti tecnologici. Un ricco programma per un festival che vuole essere il punto di partenza per un progetto di ampio raggio che includerà anche seminari invernali e la creazione di un laboratorio permanente di innovazione tecnologica.

Punti programmatici che sono stati messi in evidenza questa mattina, a Bologna, nel corso della presentazione tenuta nella sede della Regione Emilia-Romagna in presenza dell'assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, del presidente dell'associazione culturale "La Dodicesima Luna", Giorgio Azzolini e del sindaco di San Felice sul Panaro e presidente dei Comuni area Nord, Alberto Silvestri.
L'assessore Mezzetti ha sottolineato come questa occasione "possa rappresentare un laboratorio sul modo più adeguato con cui affrontare una crisi che ha doppiamente colpito l'area del cratere interessata dal sisma". "E' questo approccio senza dubbio uno dei paradigmi su cui si può basare il rilancio dell'economia – ha detto Mezzetti -, anche perché si sta velocemente andando verso una condizione in cui potranno avere un futuro i Paesi che investiranno in economia dell'ambiente, della salute, della creatività e cultura, settore quest'ultimo che in Emilia-Romagna conta circa 78mila addetti e l'8 per cento delle imprese locali. Accendere i riflettori su questo settore – ha concluso – significa mettere l'accento su un enorme potenziale di nuovo sviluppo".

Il festival è organizzato dall'associazione culturale La Dodicesima Luna, Zenit Formazione e ForModena, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Fondo Strutturale Europeo, dell'Unione dei Comuni Area Nord, della Provincia di Modena e dei comuni di Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Mirandola e SanFelice sul Panaro.

In allegato, il programma di "CreAttiva 2013".
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)