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La provincia di Piacenza è quella con più residenti stranieri in tutta l'Emilia Romagna seguono Reggio Emilia, Modena e Parma -

Piacenza, 14 novembre 2013 -

Secondo i dati emersi dal rapporto UNAR 2013, riferiti all'anno 2012 prendendo in considerazione la popolazione totale, la provincia di Piacenza risulta essere la prima per incidenza: in tutto il territorio piacentino gli abitanti stranieri rappresentano il 14,4% dei residenti totali. Segue Reggio Emilia con il 13,8%, Modena con il 13,7% e Parma con il 13,5%. Poi seguono Ravenna, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ferrara.
 
I DATI REGIONALI

Per la prima volta in ogni provincia le donne superano gli uomini, mentre tra i banchi di scuola l'incidenza percentuale degli alunni stranieri si conferma la più alta d'Italia. In base alle stime del Rapporto Unar 2013, sarebbero 577mila i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Emilia-Romagna (al 31 dicembre 2012); si tratta del 12,9% della popolazione complessiva residente. Dall'indagine a cura dell'Osservatorio sul fenomeno migratorio della Regione, emerge un quadro all'insegna della stabilità, confermato dai dati relativi ai cittadini stranieri residenti. Si rileva infatti un progressivo aumento dell'incidenza percentuale, che passa dal 7,5% del 2007 al 10,5% del 2010, fino ad attestarsi al 12,2% del 2012. Confermata la crescita della popolazione straniera residente, anche se a un ritmo inferiore rispetto al passato: l'incremento nel 2012 è del 3,3%, dunque decisamente più basso degli anni precedenti (+5,9% fra il 2011 e il 2012, +8% circa fra il 2010 e il 2011, +9,8% l'anno precedente e +15% fra il 2008 e il 2009 e fra il 2007 e il 2008).

"I dati sono positivi – ha sottolineato la vicepresidente della giunta regionale Simonetta Saliera – . Mi riferisco in particolare a quelli relativi alla scuola, alla presenza femminile, ai bambini nati qui, in Emilia-Romagna: tutto questo rappresenta una grande potenzialità di sviluppo verso il futuro, attraverso politiche che la Regione ha fatto e continuerà a fare. E' fondamentale – ha ricordato Saliera – non pensare in un'ottica 'noi e loro': solo così la presenza degli stranieri può essere realmente uno stimolo all'innovazione". E a proposito dei bambini e dei giovani, "per noi devono essere cittadini a tutti gli effetti – ha aggiunto la vicepresidente – e avere le stesse opportunità dei coetanei".

I Comuni emiliano-romagnoli che superano il 10% dei residenti stranieri passano dai 22 del 2004 ai 185 del 2012 sui complessivi 348, con Galeata (Fc) al 23,4%, Luzzara (Re) al 21,7% e Castel San Giovanni (Pc) al 21,1% e altri 39 Comuni con valori percentuali compresi fra il 15 e il 20%. I principali Paesi di provenienza degli stranieri residenti sono, nell'ordine, la Romania (14,3%, in aumento rispetto al 13,7% rilevato nel 2011), il Marocco (13,4%, in leggero decremento), l'Albania al 11,6% in leggera diminuzione. Tutti gli altri Paesi risultano piuttosto distanziati, anche se va evidenziato il peso percentuale della Moldavia (5,8%, stabile rispetto all'anno precedente), dell'Ucraina (5,5%, a sua volta stabile). Seguono la Cina con il 5,1% e la Tunisia con il 4,3%. Per la prima volta la Romania diventa la nazionalità più presente in regione. Inoltre, se da una parte i primi tre Paesi per numero di stranieri residenti in Emilia-Romagna raccolgono circa il 39% del totale, occorre sottolineare l'eterogeneità delle provenienze con ben 176 Paesi rappresentati.

I minori stranieri rappresentano il 17,5% del totale in regione, mostrando un lieve incremento rispetto all'anno precedente. Nell'anno scolastico 2012/2013 l'Emilia-Romagna si conferma al primo posto fra le regioni italiane per incidenza di alunni stranieri (15% del totale, a fronte di una media nazionale dell'8,8%). L'incidenza percentuale è quindi cresciuta ulteriormente rispetto al 14,6% dell'anno scolastico 2011/2012; nell'anno scolastico 2008/2009 il valore percentuale era inferiore al 13%. In particolare, rispetto al dato medio (15%), ci sono valori più elevati nella scuola primaria (16,2%) e nella secondaria di primo grado (15,9%) e dell'infanzia (15,4%). Per la prima volta, i nati in Italia risultano oltre la metà (50,2%) degli alunni stranieri iscritti alle scuole di ogni ordine e grado della regione.

Si conferma il crescente processo di femminilizzazione: per la prima volta in tutte le province le donne straniere superano gli uomini (52% a livello regionale).

Aumentano le acquisizioni di cittadinanza. Anche se l'Italia è tra gli ultimi posti in Europa in materia di concessioni di nazionalità, da un punto di vista quantitativo sono comunque aumentati i casi di ottenimento della cittadinanza italiana da parte di cittadini stranieri in Emilia-Romagna: se nel 2008 risultavano 6.350 nel 2010 raggiungono le 7.912 persone e nel 2012 arrivano a 8744.

Nel corso del 2012 la banca-dati Inail mostra 353.184 lavoratori dipendenti stranieri occupati in Emilia-Romagna, pari al 19,1% dei lavoratori complessivi: valore in linea con quello registrato lo scorso anno. Oltre la metà (52,2%) degli occupati lavora nel macro-settore dei servizi (valore percentuale in crescita rispetto al 51% registrato nel 2011). Seguono l'industria (35,2%, in flessione di circa due punti percentuali rispetto all'anno precedente) e infine stabile l'agricoltura (9,9%). I Paesi più rappresentati fra i lavoratori dipendenti sono, nell'ordine, Romania, Marocco, Albania, Cina.

Secondo i dati del Registro delle Imprese - Infocamere, al 31 dicembre 2012 le imprese con titolare straniero sono oltre 35mila e costituiscono l'8,3% del totale delle attive in regione. Questo dato è in crescita rispetto a quello dell'anno precedente; infatti nel 2011 le imprese erano circa 34.000 e rappresentavano il 7,9% del totale delle imprese. Si tratta indubbiamente di un altro significativo indicatore di integrazione e stabilizzazione della popolazione straniera. I principali settori economici sono le costruzioni (45,1%), il commercio (24,5%), le attività manifatturiere (11,3%) e la ristorazione (5,2%). I Paesi di provenienza più rappresentati sono, nell'ordine, Albania, Marocco e Cina.

L'apporto dei lavoratori stranieri è importante non solo sul versante produttivo, ma anche su quello fiscale, contributivo e dei consumi. Secondo i dati elaborati dall'Agenzia socio-sanitaria regionale i lavoratori stranieri percepiscono un reddito medio di 1.027 euro netti al mese con una differenza di 314 euro medi in meno rispetto ai lavoratori italiani, pari a -23,4%. Prendendo in considerazione i contributi versati a carico del lavoratore e quelli a carico dell'impresa e le tre diverse aliquote contributive, l'ammontare economico contributivo generato dal lavoro degli immigrati risulta di quasi 900 milioni di euro. Il gettito fiscale complessivo dei lavoratori stranieri si può valutare intorno ai 500 milioni di euro, per un totale di 1 miliardo e 400 milioni di entrate.

(Fonte: fonte dati regionali ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Pubblicato in Cronaca Emilia
Bologna, 31 ottobre 2013
 
Nell'ambito di un programma di visite alle realtà del mondo imprenditoriale dell'Emilia-Romagna che da Rimini a Piacenza si contraddistinguono per innovatività, capacità di impresa e livelli occupazionali, la presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, nella giornata di ieri ha fatto tappa per una visita al polo logistico di Castel San Giovanni (Pc).
Localizzato a poche centinaia di metri dal casello autostradale sulla A21, con una estensione di 750 mila metri quadrati, 325 mila dei quali a superficie coperta, il polo logistico di Castel San Giovanni è uno dei maggiori in Italia e dispone anche di un raccordo ferroviario. Attivo da circa 10 anni, sono vari i marchi leader che hanno insediato le loro attività nel distretto che dista una settantina di chilometri dal centro di Milano. Tra questi Amazon, colosso mondiale delle vendite on line. Nel 2011 Amazon Logistica Italia ha stabilito nel polo piacentino la sede del suo quartiere generale per la distribuzione e ora sta raddoppiando la superficie delle strutture a sua disposizione per complessivi ulteriori 60 mila metri quadri. Molti altri gruppi prestigiosi hanno posto radici nel polo tecnologico di Castel San Giovanni, tra questi il gruppo di cui fa parte il noto marchio Moncler che vi movimenta circa 5 milioni di capi spediti, dopo un rigido controllo di qualità, in tutti i negozi del globo. L'andamento dell'occupazione, con picchi stagionali a seconda dei prodotti movimentati, coinvolge complessivamente circa 2 mila lavoratori all'anno.
"Dopo le visite a interessanti realtà imprenditoriali nelle province di Modena, Reggio Emilia e Parma – ha detto la presidente Costi – è un piacere riscontrare, anche qui nel piacentino, tante eccellenze che caratterizzano il tessuto produttivo di questa nostra regione. L'impegno che avevo preso, all'atto del mio insediamento, di visitare i territori per portarvi l'istituzione che rappresento, territori dove operano le imprese, è davvero ricco di soddisfazioni. Accanto alle difficoltà di un Paese in crisi, ci sono tanti casi esemplari di successo. Dà sollievo riscontrare l'operosità di così numerose realtà che incidono positivamente nel tessuto economico e occupazionale della regione e nazionale. E riscontrare tanti investimenti anche da parte di importanti investitori stranieri. Questo, credo, anche grazie alle sinergie attivate con tanti amministratori locali capaci".
Ad accompagnare la presidente, Carlo Giovanni Capelli, sindaco, al secondo mandato, di Castel San Giovanni, terzo comune della Provincia piacentina per numero di abitanti (con circa 14 mila residenti) distante solo una quarantina di chilometri dal capoluogo lombardo. Palma Costi ha incontrato Fabrizio Bertola e Antonio Schinardi, ideatori e realizzatori del polo, oggi gestito da Engineering 2K, e si è quindi recata a visitare la sede di Amazon dove è stata accolta da Stefano Perego, General Manager Amazon Logistica Italia. La presidente ha poi incontrato Claudio Cantarelli, direttore della logistica della Moncler group, con il quale ha visitato le strutture che supportano a livello mondiale la movimentazione delle materie prime e i prodotti finiti del noto marchio di abbigliamento.
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Piacenza, 18 ottobre 2013
 
Domenica 19 ottobre va in scena la prima edizione della marcia podistica non competitiva "Ospedale in marcia". La manifestazione propone tre itinerari da 6, 12 e 18 chilometri, con partenza da parcheggio del presidio della Valtidone, a partire dalle ore 7.30.
La marcia è organizzata dal reparto e, in particolare, dal gruppo di marciatori Radiologia affiliato a Piacenza Marce.
"Oltre agli impegni professionali in Azienda - spiega Paola Scagnelli, direttore del reparto - il nostro team si adopera anche per la realizzazione di iniziative non strettamente inerenti l'attività lavorativa ma che esaltano la capacità di mettere in campo sinergie fra reparto, ospedale, Azienda sanitaria e territorio". "L'organizzazione di questa marcia podistica non competitiva - aggiunge il primario - rientra fra le iniziative che stiamo mettendo in atto per integrarci con il territorio, uno dei punti cardine del nostro lavoro". Tra i progetti già avviati c'è l'attivazione di numero verde gestito dai radiologi a disposizione di utenti e medici di famiglia dal lunedì al venerdì per domande e chiarimenti relativi agli esami eseguiti in reparto.
La Radiologia di Castelsangiovanni conta su cinque dirigenti medici, 9 tecnici di Radiologia medica, 3 infermiere professionali e 3 operatrici sanitarie.
La dotazione tecnologica del reparto, già costituita da due sale diagnostiche radiologiche e una Tac (tomografo assiale computerizzato), è stata recentemente potenziata con l'installazione di una risonanza magnetica di ultima generazione.
La macchina, che utilizza un alto campo magnetico, permette di esaminare qualsiasi distretto corporeo senza utilizzare radiazioni ionizzanti. La qualità delle immagini permette di formulare diagnosi molto precise in campo neurologico, angiografico, addominale, ortopedico e cardiaco. Ogni esame nel "tunnel", grazie alla velocità di esecuzione della nuova tecnologia, dura al massimo 30 minuti, garantendo il massimo comfort al paziente.
Complessivamente, ogni anno l'equipe diretta dalla dottoressa Scagnelli esegue 40mila esami diagnostici.
La Radiologia di Castelsangiovanni collabora attivamente con le scuole di Specialità delle Università di Parma e Pavia: "Grazie a queste collaborazioni abbiamo specializzandi che frequentano il nostro reparto".
La stessa dottoressa Scagnelli è docente presso la scuola di specialità di Radiologia dell'ateneo pavese.
 
(Fonte: ufficio Comunicazione Azienda Usl di Piacenza)

Piacenza, 24 maggio 2013 -


Sopralluogo questa mattina al polo medio-superiore dove per l'inizio dell'anno scolastico sorgerà la nuova palazzina -

Proseguono a pieno ritmo i lavori di realizzazione della nuova palazzina del polo scolastico medio-superiore di Castel San Giovanni che, grazie all'impegno dell'Amministrazione provinciale, sarà ultimata per l'inizio del nuovo anno scolastico.

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