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Importante per lo sviluppo scheletrico e muscolare è un ottimo alimento in grado di agevolare il miglior funzionamento del fegato e del sistema nervoso. I sette falsi miti da sfatare.

Parma, 8 maggio 2016 – Chi è nel mezzo del cammin di sua vita facilmente ricorda quando la nonna sollecitava a mangiare le uova proponendole in tutte le salse: "mangia l'uovo che ti farà crescere forte e robusto".

Forse qualcuna di loro era una affermata dietista o forse soltanto la sapiente divulgatrice di un'ancestrale esperienza, fatto sta che l'uovo è tutt'ora riconosciuto uno gli alimenti più completi, capace di nutrire ma anche di curare.

Le uova posseggono un elevato valore biologico e la ricchezza di amminoacidi essenziali, che il nostro corpo non è in grado di produrre e che deve assumere attraverso gli alimenti ne hanno determinato la fama positiva tramandata dall'esperienza orale. L'uovo, ricco di nutrienti (apporto calorico circa 90 Kcal) come è, apporta grandi vantaggi alla salute: aiuta il sistema cardiovascolare, quello scheletrico, rafforza i capelli e le unghie aumenta la massa muscolare.

L'albume, noto come il "bianco dell'uovo, è privo di grassi e quasi totalmente libero da zuccheri salvo qualche traccia di glucosio ma è portatore di vitamine (specie del gruppo B) e di minerali "pregiati" per le funzioni dell'organismo come il potassio e il magnesio. Fra le proteine più importanti dell'albume, possiamo ricordare l'ovoalbumina, le ovoglobuline, l'ovomucina e il lisozima.

Il tuorlo invece costituito per la maggior parte da proteine e grassi. Le prime sono rappresentate in particolar modo dalle alfa e beta-lipovitelline, dalla fosfovitina e dalle livetine. Un'alta varietà di grassi è contenuta nel "giallo" dell'uovo, grassi mono, polinsaturi e fosfolipidi, in particolare le lecitine. Anche il tuorlo è ricco di vitamine del gruppo B (utili al normale funzionamento del fegato e del sistema nervoso, ma soprattutto per la trasformazione dei carboidrati in glucosio e per il metabolismo dei lipidi e delle proteine) alle quali si aggiunge la vitamina D (favorevole alla salute delle ossa) e i carotenoidi. Tra i sali minerali apportati ci sono quelli di calcio, ferro e fosforo.

Le uova, sui quali ci sono molti falsi miti da sfatare, sono ricche di colina, un composto essenziale per mantenere in equilibrio il sistema nervoso in generale e l'attività cerebrale.
Gli sportivi utilizzano specialmente l'albume, che, con le sue proteine ad alto valore biologico, permette di rafforzare i muscoli, abbinandolo all'esercizio fisico.

Insomma l'uovo è un alimento quasi "miracoloso" e tanto vale imparare a consumarlo nei modi più diversi e piacevoli, magari seguendo le indicazioni dello Chef Carmine Migliaro (già collaboratore di ALMA e del Ristorante tre stelle "Il Pescatore") che si cimenterà ai fornelli presso lo stand di PARMOVO (pad. 3 - E56) in occasione della Fiera internazionale dell'alimentazione CIBUS 2016 dal 9 al 12 maggio a Parma.

Una buona occasione per "rubare" qualche ricetta e provare il nuovo e gustoso integratore a base di albume "1 UP" realizzato da Parmovo, azienda leader mondiale di ovoprodotti.

1-UP

 

Sabato, 07 Maggio 2016 14:30

Parmovo con Andrea De Vincenzi al Cibus 2016

Andrea De Vincenzi a Cibus ospite di Parmovo presso lo stand n° E56 padiglione n° 3, dal 9 al 12 Maggio. Si potranno ammirare le bici che lo accompagneranno nelle due prossime avventure.

Parma, 07 maggio 2016.
Cosa accomuna una azienda leader nel settore degli ovoprodotti e un mental coach? Il Coraggio, la Determinazione, la Perseveranza e la Passione, gli elementi indispensabili per raggiungere i traguardi più arditi.

Una miscela sapientemente combinata di fattori determinanti il successo che il Gruppo Parmovo, leader nella produzione di Ovoprodotti per l'industria a livello mondiale, da sempre si ispira e ha trovato, nell'incontro con Andrea De Vincenzi l'espressione più alta con il quale condividere il Progetto 22, che da anni aiuta i piccoli con diversa abilità ad avere una vita autonoma e quanto più normale possibile.

"Un progetto, sottolinea Alessandro Curti, AD di Parmovo, con il quale abbiamo inteso onorare e celebrare la figura di nostro padre Luciano, scomparso quasi tre anni fa, che con perseveranza, molto coraggio e determinazione ha realizzato il suo sogno portando l'azienda a primeggiare nel mondo. La collaborazione con Andrea De Vincenzi nasce con un preciso intento: sostenere la forza del Pensiero Positivo e la Gioia di quando si raggiunge il risultato prefissato. Quel sentimento che trascina tutto e tutti e che normalmente è proporzionale alla somma delle tante difficoltà che si incontrano lungo il percorso. per dirla come Andrea ""Basta poco: un passo, compiuto durante la giornata, può aiutare i giovani a tornare a camminare, correre ed a crescere serenamente".

Il Gruppo Parmovo, azienda leader nella produzione di Ovoprodotti per l'industria a livello mondiale, da sempre ispirata dall'importanza di uno stile di vita sano e attivo, in linea con i valori perseguiti con lo sviluppo dei prodotti "1 UP" (integratori alimentari a base di proteine dell'albume d'uovo), concretizza quest'anno un'importante collaborazione con Andrea Devicenzi, mental coach oltre che sportivo con diversa abilità, affiancandolo nel "progetto 22" e che si potrà incontrare presso lo stand in compagnia delle sue straordinarie "bici" con le quali attaccherà le prossime due avventure:

1-UP

PERU' 2016:
Andrea, già nel 2010 ha percorso in autosufficienza con l'amico Stefano Mattioli, in sella alle loro mountain bike, la strada carrozzabile più alta del Mondo, ubicata in India, denominata Manali-Leh, che li ha visti raggiungere l'incredibile altezza di 5.602 metri.
Quest'anno, dall'altro capo del mondo, in Perù, percorreranno i 1.200 chilometri che separano Lima da Cusco per poi procedere, a piedi, per altri 4 giorni di trekking che li farà raggiungere uno dei luoghi più misteriosi e mistici della terra il Machu Picchu. Un'avventura che potrà essere seguita passo a passo da un blog e di cui verrà realizzato un importante video.

MONTICHIARI: Per la prima volta al Mondo, presso il Velodromo coperto di Montichiari, Andrea, tenterà il Record del Mondo sulle 24 ore. Un evento NO STOP in cui bisognerà percorrere il più alto numero di chilometri. Appena ottenuta l'omologazione dalla "UltraMarathon Cycling Association" (UMCA), fungerà da apripista per tutte quelle persone diversamente abili che vorranno cimentarsi anche in questa nuova disciplina della UltraMaratona in bici. Mentre Andrea pedalerà sul parquet, all'interno del velodromo, verrà adibita una zona esposizione.

Parmovo-stand cibus2016
Parmovo al Cibus 2016: stand n° E56 padiglione n° 3.

 

Crescono gli appassionati di mud run, la faticosa corsa a ostacoli nel fango. Agnese Soncini, nutrizionista e terza classificata alla Farm Run di Noceto dell'anno scorso, si prepara alla nuova sfida seguendo alcune basilari regole d'oro dell'alimentazione dell'atleta. Eccole!

di Alexa Kuhne

Noceto, 7 maggio 2016

Poche, efficaci regole alimentari fanno di un atleta una macchina da guerra.
Nutrirsi correttamente, in vista di una competizione che richiede uno sforzo cospicuo, ma anche durante, può determinare la buona riuscita di una gara.

agnese soncini due farm run

Basta poco, come spiega Agnese Soncini, 29 anni, di Corticelle Pieve (Brescia), sfegatata mudrunner (e non solo!), ma anche nutrizionista, in procinto di affrontare il suo secondo Farm Run, a Noceto, il 7 agosto.

agnese soncini tre farm run

Sei una fortissima atleta di questo campionato italiano. Quanto delle tue competenze professionali in materia di nutrizione hanno contribuito al successo?

"Grazie per il 'fortissima atleta', ci provo! Tutto e nulla. Direi molto sia in allenamento che in gara. D'altronde anche una Ferrari se non ha la benzina non funziona e, ancor peggio, se sbagli a fare il pieno e metti del diesel. Alla mia prima gara ricordo che in preda a formicolio per carenza di sali (c'erano litri di acqua ma non prendevo Sali) per scampare ai crampi mi leccai gli avambracci con tutto quello che ci poteva essere attaccato...Uno schifo, ma funzionò".

Qual è la tua dieta tipo e come viene modificata durante la preparazione di una gara?

"Domanda da un milione di dollari. Tengo a sottolineare che ognuno di noi ha proprie esigenze e necessità e man mano che un atleta si evolve queste cambiano. Personalmente quello che mangio in gara è uguale a quello che mangio in allenamento. Molti non sanno che la nutrizione dello sportivo parte dall'allenamento e deve rimanere tale durante la preparazione della gara. Non si deve mai sperimentare nulla di nuovo in gara se si vuole arrivare sani e salvi al finish-line. L'unica differenza è che, nei due giorni precedenti, non mi alleno, dormo il più possibile e mangio più carboidrati. Il pieno, prima di un lungo viaggio, si fa il giorno prima e non il giorno stesso!"

agnese soncini uno farm run

Qualche suggerimento per chi volesse affacciarsi a questa disciplina più per divertimento e per tenersi in forma che per raggiungere la vetta in classifica?

"Direi, prima di tutto, di bere acqua! Molti non sanno che il 73% del nostro corpo è costituito da acqua e per paragonarci sempre alla nostra Ferrari se non si raffredda il motore questo brucia e noi restiamo a piedi! Il giorno prima della gara suggerisco di berne circa 2 litri, la mattina stessa almeno un litro e di fermarsi a bere ad ogni ristoro. Dal punto di vista alimentare la sera prima non guasta mai un bel primo piatto e a colazione 3-4 fette di pane integrale fresco con burro e marmellata e magari un uovo alla coque. Mi raccomando: mangiate tutto 4 ore prima e masticate bene!"

Ci sono alimenti che, escludendo i casi di specifiche e personali intolleranze alimentari, sconsiglieresti di mangiare e perché?

"Un'altra volta mi trovo a dire che ognuno fa per sé. C'è' gente che digerisce i sassi e poi corre come se nulla fosse. In linea di massima, comunque, escluderei tutto quello che non avete mai provato in allenamento o che vi passa sotto il naso da quando partite di casa fino a dopo la gara, tipo pane, salamella e birra!"

FARMRUN ORIZZONTALE-Rid 

Merrell solo logo

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Mentre i festeggiamenti per la promozione in Lega Pro continuano, la dirigenza lavora nell'ombra per regalare ad Apolloni una squadra attrezzata per salire nuovamente di categoria. Nomi altisonanti per un attacco da doppia cifra.

di Luca Gabrielli

Parma, 3 maggio 2016 

Quale sarà il bomber che guiderà il Parma alla conquista della Serie B? Sono ufficialmente iniziati i casting ed i primi nomi fatti stanno facendo già sognare i tifosi crociati.
Si va da quello più affascinante, il cavallo di ritorno Alberto Gilardino, all'"emigrato" nella Championship inglese, Mirco Antenucci, fino ad arrivare al bomber navigato Daniele Cacia. Uno di questi nomi probabilmente farà parte della prossima rosa ducale. Vediamo in breve le caratteristiche e le possibilità di vederli calcare il Tardini.

Il romantico ritorno del "Gila"

Sono già passati 14 anni da quando Cesare Prandelli volle nel suo Parma, nell'estate del 2002, un giovanissimo attaccante di belle speranze di cui si parlava come del "nuovo Inzaghi". Ed effettivamente per movenze e caratteristiche è stato forse l'attaccante che più di tutti si è avvicinato al rapace piacentino. Partito in seconda fila, dietro il duo tutto forza e fantasia Mutu-Adriano, Alberto Gilardino riesce comunque ad inanellare nella prima stagione ben 24 presenze, condite da 4 goal in campionato ed uno in Coppa Italia.
L'anno successivo la consacrazione del futuro Campione del Mondo 2006. Diventato il fulcro del gioco della squadra di Prandelli, realizza 23 reti in 34 presenze e si posiziona alle spalle di Shevchenko nel trono dei cannonieri.
Nella stagione seguente si conferma agli stessi livelli e ne segna ancora 23 ma è ancora vice capocannoniere, stavolta alle spalle di Cristiano Lucarelli. Ma l'addio (o l'arrivederci, chissà...) lo dà nell'epico spareggio contro il Bologna con un goal di tibia che manda in estasi i tifosi gialloblu accorsi al Dall'Ara e permette al Parma di restare in Serie A.
Questa è la storia passata del Gila in terra ducale. Ora le voci che si susseguono negli ultimi giorni, lo vedono di nuovo vicino al Tardini. Che sia realtà o fantasia ancora non è possibile saperlo. Di certo c'è stato un contatto tra la dirigenza e l'entourage del calciatore per sondare una prima disponibilità. Il giocatore è rimasto molto attaccato alla città ed ai suoi tifosi ma molte, forse troppe combinazioni, dovrebbero inanellarsi. Innanzitutto il bomber di Biella dovrebbe decurtarsi e di molto il proprio stipendio e spalmarlo magari in più anni. In secondo luogo dovrebbe scendere non di una bensì di due categorie. Cosa non da poco visto che l'ormai 34enne è a sole dieci reti dallo storico traguardo dei 200 goal in Serie A.
È una vera e propria mission impossible ma sognare non costa nulla. Se ne saprà sicuramente di più nelle prossime settimane.

Cacia, l'attaccante giusto per tutte le categorie

L'altro nome uscito negli ultimi giorni è quello di Daniele Cacia, attaccante dell'Ascoli, classe 1983. Prima punta e dotato di una buona tecnica di base, viene ceduto la stagione scorsa dal Bologna alla squadra marchigiana e mette a segno ben 17 reti. È il classico attaccante che durante la carriera si è fatto le ossa in tutte le categorie, non ai livelli di Alberto Gilardino ma che sicuramente farebbe le fortune di una squadra di vertice di Lega Pro.
Nella stagione 2012-2013 è stato capocannoniere di Serie B con 24 reti con la maglia dell'Hellas Verona ed è ancora molto integro fisicamente. Sarebbe sicuramente un'ottima opzione per il Parma ma, piccolo ostacolo in più, ha ancora un anno di contratto con l'Ascoli e prima di tutto si dovrebbe discutere con la squadra marchigiana.

Antenucci, bomber sgusciante del Leeds

L'ultimo attaccante nelle mire di Minotti & Co è Mirco Antenucci, 31enne seconda punta di Termoli. Le sue caratteristiche sono molto differenti da quelle dei due sopracitati ma i contributi in zona goal non si discostano di molto. Attaccante tecnico, veloce e abile nell'uno contro uno, predilige giocare al fianco di un bomber di peso. Negli ultimi due anni si è affacciato al calcio inglese, con la gloriosa maglia del Leeds ed è riuscito a raggiungere sempre la doppia cifra. Il suo contratto scade quest'estate ma su di lui ha posato gli occhi anche il Verona, da poco retrocesso in Serie B.
Difficile raffiungerlo ma non impossibile.

Pubblicato in Calcio Parma

Primo appuntamento della Porsche Carrera Cup Italia all'Autodromo Nazionale di Monza. Per la squadra reggiana sono saliti sul podio, nell'ambito delle tre gare disputate, il riminese Mattia Drudi (2 secondi posti assoluti), i bresciani Eric Scalvini (un terzo posto assoluto) e Alex De Giacomi (vittoria in Michelin Cup) e il monegasco Stefano Zanini (due terzi posti in Michelin Cup).

Reggio Emilia, 2 maggio 2016

Week end in crescendo per Dinamic Motorsport nel primo appuntamento della Porsche Carrera Cup Italia 2016. Il team reggiano, che da quest'anno schiera ben sei Porsche 991 GT3 Cup nel monomarca promosso da Porsche Italia, non ha mancato l'atteso appuntamento con il podio nonostante le diverse difficoltà avute, ad iniziare dalla pioggia che ha rimescolato le carte nella giornata di domenica.
Dopo una Gara 1 che ha visto fuori dai giochi Mattia Drudi, Daniele Di Amato e Marco Pellegrini, tutti out per incidente, a chiudere con un ottimo terzo posto al debutto è stato il giovane bresciano Eric Scalvini, alla sua prima esperienza in gara con la potente GT di Stoccarda, nonché con una vettura da competizione a trazione posteriore. In Michelin Cup, Alex De Giacomi ha mancato il successo per... un giro e mezzo, a causa di un testacoda alla variante Ascari che lo ha tagliato fuori dal podio per la graduatoria riservata ai gentlemen drivers, podio su cui però è salito un altro degli alfieri Dinamic Motorsport, il monegasco Stefano Zanini, anche'egli ottimo secondo alla sua "prima volta" con la 991 GT3 Cup.

In Gara 2, Drudi si è riscattato con un ottimo 2° posto assoluto dopo esser scattato dalla settima piazza ed aver battagliato a lungo con Fulgenzi; appena fuori dal podio Eric Scalvini, che anche nella seconda gara ha confermato un ottimo feeling con la vettura insieme ad una strategia guardinga ma efficace, che gli ha consentito di accumulare altri punti preziosi in ottica campionato. Risolti i problemi ai freni posteriori che lo avevano afflitto sin dalle prove, in Gara 2 ha ritrovato un buon passo anche Daniele Di Amato, sesto al traguardo dopo una bella lotta con Grenier. Appresa la lezione di Gara 1, vittoria in Michelin Cup e 8° posto assoluto per il bresciano Alex De Giacomi mentre Zanini e Pellegrini hanno chiuso rispettivamente quarto e sesto tra i gentlemen drivers.

La novità del format Porsche Carrera Cup Italia 2016, la gara "endurance" ha preso il via dietro alla Safety Car a causa della pioggia che ha contraddistinto la giornata di domenica 1 Maggio sul tracciato di Monza. Tra i protagonisti assoluti di Gara 3, ma anche del weekend brianzolo, ancora una volta è stato Mattia Drudi (Centro Porsche Modena), che è tornato a casa con un ottimo secondo posto nella classifica assoluta. Prima del pit-stop obbligatorio, il riminese ha occupato la terza posizione, riuscedo a scavalcare poi Rovera grazie anche all'ottimo lavoro dei meccanici Dinamic Motorsport che hanno permesso a Drudi di guadagnare tempo prezioso, e di transitare alla fine in seconda piazza sotto la bandiera a scacchi. Appena giù dal podio Di Amato, che ha avuto la meglio su Ledogar dopo un estenuante duello, mentre al sesto posto ha chiuso Eric Scalvini, sfortunato protagonista di un contatto con il compagno di squadra De Giacomi, con quest'ultimo costretto al ritiro dopo la bella vittoria in Gara 2; in Michelin Cup è stato così Stefano Zanini a tornare sul podio per i colori Dinamic Motorsport, dopo essere stato autore di una bella prova e di performance in crescendo per tutto il weekend.

Giuliano Bottazzi (Team Manager Dinamic Motorsport): "Sono contento della nostra prova complessiva in questo primo appuntamento Porsche Carrera Cup Italia 2016, dove abbiamo portato in gara ben sei auto con un notevole sforzo da parte di tutto il team in una gara, questa di Monza, non facile sotto diversi aspetti. I nostri piloti sono stati tutti molto bravi, a parte qualche errore dettato dalla foga o dall'inesperienza, ma usciamo da Monza con i nostri tre giovani della Scolarship Porsche - Drudi, Scalvini e Di Amato - già nella Top 5 della classifica assoluta, e Zanini al terzo posto nella Michelin Cup. Ci è mancata la vittoria assoluta ma abbiamo conquistato un bel primo posto Michelin Cup con De Giacomi in Gara 2, nonché due secondi assoluti con Drudi e un terzo con Scalvini. Abbiamo tutte le carte in regola per continuare a migliorare e per puntare alla vittoria assoluta già dal prossimo appuntamento di Imola."

(Fonte: Dinamic Motorsport)

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La dedizione conduce all'eccellenza.....presto online su www.flashonmag.com l'incontro con GIGI APOLLONI - mister del Parma Calcio 1913 per raccontare in via confidenziale un anno di successi. Anche questa è "eccellenza italiana".

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Le imprese da veri duri di Silvia Bigi, parmigiana doc, classe '67 che a 33 anni ha cominciato a correre e non si è più fermata, approcciando discipline sempre più pesanti. Il suo nuovo traguardo sarà il prossimo Ironman di Zurigo.

di Alexa Kuhne

Parma, 8 maggio 2016 

A vederla così esile sembra una ragazzina.
Una minuta donna dagli occhi che sorridono, di quelli un po' ingenui e aperti.
Ma Silvia Bigi, classe '67, parmigiana doc, ha un cuore potente e muscoli di acciaio.
A piccoli passi ha coltivato la sua passione, scoperta dopo la nascita del terzo figlio: la corsa.
A questa ha poi affiancato il nuoto e la bici. Una ricerca continua, senza soste, di discipline sempre più dure con cui mettersi alla prova.
A 33 anni ha cominciato a sfidare, prima di tutto, se stessa. Spesso sola, perché il marito Carlo era impegnato con il team di motocross, aveva deciso di rimettersi in forma, facendo un giro della Cittadella – 1,3 chilometri – in 9 minuti. Ora Silvia è una triatleta instancabile che si sta preparando, in questi giorni, a una prova generale, in vista della mega sfida di questa estate: domenica prossima sarà una degli ironman del Challenge Rimini. Solo un piccolo 'assaggio' per le sue gambe che si stanno riscaldando per divorare percorsi ben più sostanziosi.

bigi gara uno Copia

La fondista e triatleta ci sta mettendo tutta se stessa per la competizione più grossa: si accinge ad affrontare, per la prima volta, un ironman a Zurigo, il 24 luglio prossimo. 3,86 chilometri a nuoto, 180 chilometri in bici, 42,195 di corsa.
La incontriamo tra un allenamento in vasca e una training su due ruote.
Lascerà marito, tre figli, il cane e la sua casa di campagna per partire col il suo nuovo minivan, di cui è entusiasta perchè sarà anche la sua 'roulotte'.
Si, perché Silvia non ha tempo da perdere: "Bisogna essere sul campo alle cinque del mattino, pronti a partire, e io, dormendo nel mio furgone sul posto, sarò già operativa...".

Vacanza Campitello 2013 41 Copia Copia

L'ultimo bellissimo risultato, che le fa sorridere gli occhi, è stato il secondo posto al campionato italiano Ultra sky, oltre 70 chilometri di sudore.
L' impresa che sembra impossibile l'ha affrontata invece a luglio scorso, per la seconda volta: l'Ultra trail du Mont Blanc. Emozione allo stato puro. Paesaggi spettacolari. Sforzo per pochi: una durissima corsa fuoristrada, partendo da Chamonix. Oltre duemila partecipanti. Solo il 13 % donne. Silvia 50esima...
Ma la nostra appassionata di trail, schiva e modesta, omette di dire che l'ultimo Utmb che ha sostenuto è stato il coronamento delle sue fatiche, la gara più prestigiosa di tutte: 170 chilometri di un itinerario sterrato, un saliscendi lungo gli antichi sentieri di montagna, durante il quale le sue gambe hanno raggiunto diverse volte i 3000 metri di quota per poi ridiscendere. Dalla cittadina d'Oltralpe per fare tutto il giro del Monte Bianco, toccando Italia, Svizzera e tornando in Francia. Così per 44 ore, ininterrottamente. Due notti senza mai dormire, fermandosi per qualche secondo, solo il tempo strettamente necessario per bere e per alimentarsi velocemente. Una emozione senza confronto, tanti frammenti di ricordi, indelebili: "Ho ceduto alla stanchezza per 3 o 4 minuti, accovacciandomi per dormire in un cespuglio di mirtilli..".

bigi gara tre Copia

"Per questa gara – racconta – mi sono allenata facendo diverse competizioni: Cervino xtrail, Lavaredo, Cima Tauffi. Comunque tutte sui 60 chilometri. Ogni fine settimana poi andavo sui nostri crinali per allenamenti di almeno cinque ore. A sostenermi il mio figlio maggiore, Filippo, laureato in Scienze motorie, laureando in Fisioterapia, con un passato alle spalle da triatleta".

S BIGI Copia

Il risultato è stato soddisfacente, tanto da spingerla ad andare ancora oltre, a tentare, a 49 anni, l'intentato.
L'ironman è per i più duri, si sa. Pochissime donne, oltre i 40, sarebbero pronte a testarsi, a sacrificare tutto, a sfidare corpo e mente. Ma Silvia dice che l'emozione ti ricompensa di tutto.
"Tutti i giorni – dice l'atleta, raccontando una sua giornata tipo – mi sveglio alle sei e bado alle cose di casa. Accudisco le galline, mi occupo delle mie rose, dei miei figli, Filippo, Marco e Nicola, poi vado in vasca dalle 7,30 fino alle 9.00. Dopodichè comincia la mia giornata a scuola come insegnante. In questa routine riesco a inserire la bici due volte a settimana e la corsa che mi occupa per tre giorni".

bigi gara quattro Copia

La Bigi vive di passioni. E non ne lascia mai una indietro a vantaggio dell'altra...
"Mi piace lavorare a maglia, cucire e fare l'uncinetto. Sono le cose che mi fanno stare bene, come cucinare, preparare conserve, torte e focacce e occuparmi della mia casa che ho voluto in campagna...".

SILVIA Copia

Per chi pensa che Silvia segua una dieta particolare prima di prepararsi a una competizione lei puntualizza: "Non seguo una dieta. Tutto rimane nella normalità; mangio quello che cucino per la famiglia, che è già abbastanza impegnativa. Tutto il tempo dedicato a me viene sempre dopo di loro".

Sono proprio la normalità e l'equilbrio a fare di questa donna una persona eccezionale.
In bocca al lupo, Silvia!

 

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Nell'ultima partita casalinga della stagione, la squadra di Apolloni centra la ventisettesima vittoria contro il Bellaria e mantiene l'imbattibilità in campionato. Partita spumeggiante sotto gli occhi dell'idolo di sempre Tino Asprilla.

Parma, 2 aprile 2016 - di Luca Gabrielli

È festa continua a Parma da qualche settimana a questa parte. Ad assistere all'ennesima, larga, vittoria dei crociati un ospite d'eccezione. Quel Tino Asprilla che negli anni '90 ha fatto innamorare migliaia di tifosi con le sue cavalcate, goal e capriole negli anni magici del Parma di Scala.
C'è tempo anche per un'improvvisata del colombiano in Curva Nord ad inventarsi capo Boys con megafono alla mano. Un'altra pagina entusiasmante di questa stagione che ha mostrato un attaccamento unico della città e dei tifosi verso la squadra ducale.

parma bellaria partita calcio 2

Supremazia dal primo all'ultimo minuto

Apolloni decide di fare qualche cambio rispetto all'ultima partita e torna a schierare come punta centrale il capocannoniere crociato Baraye. Dietro di lui la linea di trequartisti composta da Lauria, Melandri e Mazzocchi. Il centrocampo viene confermato con Miglietta, in grande spolvero nelle ultime partite, mentre Ricci e Messina prendono il posto di Agrifogli e Mulas.
Lo spartito della partita è sempre il solito. Al 3' il Parma è già in vantaggio con Lauria che su calcio piazzato vede il bellissimo taglio di Melandri che incrocia di destro nell'angolino basso. I crociati continuano ad attaccare ed al 19' raddoppiano: Baraye va via sulla sinistra e appoggia per Lauria che con il sinistro realizza il suo quinto goal stagionale.
Il primo tempo si chiude con gli uomini di Apolloni sempre in attacco e con un Bellaria demoralizzato che vede sempre di più lo spettro della retrocessione.
Nella ripresa il copione non cambia nonostante i numerosi cambi. Simonetti prende il posto di Miglietta, Guazzo per l'autore della prima rete Melandri e Sereni per Mazzocchi. E proprio il neoentrato diciannovenne chiude i conti al 23' della ripresa con un pregevole destro alla sinistra del portiere.
Un'altra prova magistrale del Parma che ormai non sorprende più per forza ed entusiasmo e sembra essere in simbiosi con i propri tifosi. Un'empatia venutasi a creare fin dalle prime partite del campionato e che nel corso della stagione è aumentata sempre di più fino ad arrivare al fantastico epilogo del ritorno nei professionisti.

Il Tabellino

PARMA – BELLARIA 3-0
Marcatori: pt Melandri, 19′ Lauria; st 24′ Sereni
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Corapi, Miglietta (1′ st Simonetti); Mazzocchi (21′ st Sereni), Lauria, Melandri (18′ st Guazzo); Baraye.
A disposizione: Fall, Adorni, Benassi, Agrifogli, Mulas, Rodriguez, Musetti. All. Apolloni.
BELLARIA (4-4-1-1): Calderoni; Saitta, Petrarca, Brandi, D'Angelo; Merito, Camporesi, Facondini (32′ pt Caporotundo); Suriano; Federico (21′ st Vicalvi); Diop (1′ st Indelicato).
A disposizione: Melilla, Avantaggiati, Zogu, Ciurlanti, Raimondo, Cascione. All. Cioffi
Arbitro: Miele di Nola

parma bellaria partita calcio rid

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La Mercedes vince in scioltezza. Vettel eliminato al primo giro da Kvyat. Raikkonen vince la gara, concitata, degli altri. Per la Ferrari la vittoria è ancora lontana.

Di Matteo Landi

Parma, 2 maggio 2016

Quando lo scorso anno Hamilton si aggiudicò matematicamente il titolo mondiale, con tre gare di anticipo, Rosberg sembrava un pilota finito. Lo credevano in tanti. Destinato a rimanere un ottimo pilota mai pronto ad entrare nella cerchia ristretta dei campioni. Chissà se il pensiero fu condiviso anche dagli uomini Mercedes, che a quel punto costruirono intorno a lui il clima perfetto per il recupero psicologico di un pilota ormai surclassato dal confronto con il tre volte campione del mondo Hamilton. Fu così che arrivarono tre vittorie consecutive del pilota tedesco che chiuse il mondiale secondo ma con il sorriso.

Rosberg vince ancora: adesso è "un campione"

Con questa domenica le vittorie in serie diventano sette, al pari di Ascari e Schumacher. Probabilmente Hamilton preferirebbe avere accanto il compagno di squadra dello scorso anno, spesso arrendevole. Fosse così ora parleremmo di un Hamilton più forte della sfortuna e dei problemi tecnici alla power unit che lo hanno relegato alla decima posizione in griglia di partenza privandolo di una qualifica da protagonista. Partito con il coltello fra i denti ed autore di bei sorpassi, avrebbe conquistato una stupefacente vittoria. Ma là davanti c'era "il nuovo" Rosberg, in classifica mondiale ora lontano 43 punti e più forte che mai. Il tedesco, scattato ottimamente dalla pole position, non ha avuto avversari ed ha concluso con 25 secondi di vantaggio su Hamilton.

Ferrari, la sfortuna si chiama Kvyat. Williams torna fra i grandi

Dietro la sua gara monotona e priva di inconvenienti se ne è svolta un'altra, iniziata con il caos del primo giro che ha portato ad un ritiro illustre, quello di Vettel. Per la Ferrari si tratta di un inizio di mondiale a punta unica, contro i due attaccanti Mercedes. Il tedesco ha subito nel giro di pochi metri ben tre tamponate, tutte ad opera della sua bestia nera Kvyat, lo stesso pilota che in Cina con la sua condotta lo ha portato allo scontro con Raikkonen rovinando la gara del box Ferrari. Ma mentre in estremo oriente il pilota russo di casa Red Bull aveva corso con determinazione, sempre dentro i limiti della correttezza, stavolta ha esagerato eliminando Vettel e distruggendo la gara di Ricciardo, coinvolto nel parapiglia iniziale. Risultato per la Red Bull: zero punti e tanta amarezza per una squadra che a Sochi ha lasciato lo status di terza forza del mondiale alla Williams, mai così veloce quest'anno, quarta e quinta all'arrivo rispettivamente con Bottas e Massa. Davanti a loro è giunto Raikkonen, ancora una volta nel ruolo di pilota di punta Ferrari viste le vicissitudini di Vettel.

Ferrari ancora sul podio ma non può bastare. McLaren torna a punti

Al finlandese si può recriminare la lenta ripartenza al rientro della safety car, che aveva preso le redini del gruppo mentre i commissari rimuovevano i detriti generati dalla carambola del primo giro. Per il resto è stato autore di una gara solida ed oggettivamente non poteva fare di più con una Ferrari veloce solo a tratti. La squadra di Maranello, dopo le intenzioni di vittoria del precampionato si ritrova ancora nei panni della principale rivale Mercedes, ma ancora troppo staccata per poter coltivare legittime ambizioni iridate. La vettura quest'anno è più vicina alle prestazioni delle frecce d'argento ma la Ferrari ha bisogno di migliorare in qualifica, perchè partire sempre alle spalle dei primi significa esporsi ad un rischio incidente più elevato, concretizzatosi ancora una volta nella gara di Vettel, o non poter impostare un proprio ritmo gara, come successo a Raikkonen, bloccato lungamente alle spalle di Bottas prima di poter finalmente correre senza interferenze nel finale, quando si è addirittura portato a pochi secondi da Hamilton. Quest'ultimo probabilmente ancora alle prese con qualche problema tecnico alla sua vettura. Per la verità, Vettel era riuscito a qualificarsi secondo, e se non avesse dovuto sostituire il cambio da lì sarebbe partito. Tuttavia il distacco dal primo era consistente e se Hamilton non avesse accusato i problemi già citati la prima fila sarebbe stata tutta Mercedes.
In Russia si è rivista la McLaren: non ancora nelle posizioni che il suo blasone richiederebbe ma in zona punti con Alonso, sesto e Button, decimo. Fra due domeniche la Formula 1 tornerà su una pista "classica", Barcellona. Un circuito che ha ospitato i test invernali, del quale le squadre hanno tutti i riferimenti necessari. Il banco di prova ideale per mettere in mostra le reali potenzialità delle varie monoposto. Il campionato è ancora lunghissimo ma per la Ferrari potrebbe essere già una sentenza.

 

Pubblicato in Motori Emilia
Mercoledì, 27 Aprile 2016 15:37

La Farm Run 2016 si corre anche in gruppo!

Un percorso lungo 12 Km in cui il territorio sarà il vero protagonista, con le sue bellezze naturalistiche e i suoi prodotti tipici nei campi di Noceto nella zona del Parco del Taro. Il 7 agosto tanto sport ma anche spettacoli, buon cibo e soprattutto divertimento!

Parma, 27 aprile 2016 

Fervono i preparativi!

Il campionato italiano MudRun il 7 di agosto farà tappa nel cuore della "Food Valley" con la FarmRun, gara qualificante per l'OCR European Championships.

A Parma, più precisamente nei campi di Noceto nella zona del Parco del Taro, sta per tornare la seconda edizione, tappa del campionato nazionale ed europeo di MUD RUN 2016.

Un percorso lungo 12 Km in mezzo alla natura per sfidare ostacoli e fango divertendosi.

NON serve essere atleti per divertirsi, la gara è aperta a tutti. Ci si può iscrivere da soli oppure in gruppo con due modalità:

–corsa competitiva–
–corsa NON competitiva–

COSA VUOL DIRE?

Chi ambisce alla classifica del Campionato ITALIANO MUDRUN può iscriversi alla competitiva e sottostare al regolamento CIMR.

Chi vuole partecipare solo con l'obbiettivo di divertirsi e fra un ostacolo ed il successivo vuole poter camminare ridere e scherzare ecco che per loro la NON COMPETITIVA è l'ideale.

Saranno premiati anche i più divertenti TRAVESTIMENTI a tema fattoria!

Sono aperte ufficialmente le iscrizioni per la gara competitiva, non competitiva e per i gruppi. E ricordate che... chi prima si iscrive meno spende!

The hottest and funny Mudrun sta per tornare!

Seguite la pagina Facebook FarmRun per tutti gli aggiornamenti

Per info e iscrizioni - www.farmrun.it 

Oppure inviate una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

In allegato scaricabile la locandina

In fondo alla pagina la galleria immagini con tutte le foto della prima edizione!

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farm run 2015 nn 111

vasca di pomodori farm run 2015 ft00000135 19 

locandina parziale farm run 2016 corsa nel fango noceto rid

 

Le foto della scorsa edizione in fondo alla pagina