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Sabato 19 e domenica 20 settembre, appuntamento conclusivo con la 41° edizione della festa con laboratori artistici, stand gastronomici, mercatini ed eventi collaterali. -

Modena, 17 settembre 2015 - di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi -

Ultimo fine settimana, sabato 19 e domenica 29 settembre, per la 41° edizione della Festa del Lambrusco di Sorbara, la manifestazione che, ogni anno, prelude all'autunno e attira nella frazione del comune di Bomporto, centinaia di curiosi e buongustai. A fare gli onori di casa, naturalmente, è il celebre vino rosso frizzante, che si fregia della DOC, Denominazione di origine controllata. Di colore rosso rubino o granato di varia intensità, oppure rosato, dal profumo gradevole e intenso, il Lambrusco di Sorbara nasce dai vitigni omonimi, che si alimentano dai terreni tra il Secchia e il Panaro, zona di produzione di questo prodotto di eccellenza.

Tanti gli eventi collaterali che allieteranno questo ultimo fine settimana della manifestazione. Già giovedì 17, alle 20.30 è il programma una Grande Tombola di beneficenza, in collaborazione con Il Campanile, il giornalino della parrocchia di Sorbara. Ricordiamo, infatti, che la pieve matildica è ancora inagibile dopo i danni subiti durante il terremoto del 2012.

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Sabato 19, invece, si entra nel vivo. A partire dalle ore 17, l'associazione Laboratori di Piazza Torre di Modena promuovono la "Produzione e mostra di prodotti artistici", durante i quali tutti potranno cimentarsi nella produzione di manufatti sotto la guida dei maestri artigiani. Dalle 18, aprirà anche il mercatino dei prodotti tipici "Dalla terra alla tavola – Le eccellenze del territorio", mentre, dalle 19, tornano i "classici" del gusto che caratterizzano la festa. Apre il ristorante, con i menù degustazione a base di polenta, gnocco fritto con salumi, lasagne, rosette, stinco e cinghiale, il tutto annaffiato da buon Lambrusco di Sorbara. Tornano anche La pesca del salume, che mette in palio mortadelle, tagli di ciccioli, salami e cotechini, e la Pesca di beneficenza promossa dalla Parrocchia. Ci sarà anche uno spazio enologico con degustazione di Lambrusco di Sorbara e, per finire, alle 21.30, serata danzante con la Scuola di ballo Arci Soliera.

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La giornata conclusiva, domenica 20, si apre alle 9 con i laboratori artigianali, il mercatino de prodotti tipici e il Mercato della Rocca, con tante proposte di moda, calzature, articoli per la casa, tutti rigorosamente "made in Italy". Sempre alle 9, è in programma la Gara di minicross, cross ed Enduro "Trofeo delle frazioni", aperta a tutte le cilindrate. Nel pomeriggio, alle 14, il gruppo La ciliegia di Marano sul Panaro organizza il 13° Raduno delle Fiat 500. La "piccola" di casa Fiat sfilerà per le vie del centro alle 17.30, in tutte le sue versioni storiche e varianti. Alle 16, gli amanti degli animali non possono perdere la dimostrazione di sheepdog, una divertente conduzione di anatre indiane da parte di simpatici border collie. Alle 16.30 si esibisce il gruppo folk San Martino.
Gran finale, alle 21, con il coro Gioacchino Rossini che presenta lo spettacolo "La Corale Rossini canta e recita...non solo lirica".
Anche domenica funzioneranno il ristorante e la pizzeria e si potrà tentare la fortuna con la Pesca del Salume e la Pesca di beneficenza.

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Premiati nell'edizione 2015-2016 di Emilia Romagna da Bere e da Mangiare i vini di due cantine cooperative modenesi. -

Modena, 30 luglio 2015

Ci sono anche i vini di due cantine cooperative modenesi tra i vini eccellenti premiati nell'edizione 2015-2016 di Emilia Romagna da Bere e da Mangiare. Si tratta della guida ai vini, cantine, cibi e cucine del territorio realizzata da Primapagina Editore (Cesena) insieme alle Ais (Associazione italiana sommelier) territoriali. Il Villa Badia Lambrusco di Sorbara Dop 2013 (Cantina di Carpi e Sorbara) e il Tradizione Lambrusco Doc Salamino di Santa Croce 2014 (Cantina di S. Croce) hanno ottenuto il massimo punteggio (sei acini). Insieme a loro ci sono 116 vini (15 modenesi) prodotti nella nostra regione, selezionati dai sommeliers che hanno degustato oltre mille vini.

Emilia Romagna da Bere e da Mangiare è la guida ufficiale che racconta e promuove le eccellenze enogastronomiche dell'Emilia-Romagna, la regione italiana con il numero maggiore di prodotti Dop e Igp. Particolare attenzione è data al vino, con più di 300 cantine mappate e oltre mille etichette descritte con indicazioni di prezzo, vitigni e terroir e giudicate dall'Associazione italiana sommelier. La gastronomia regionale è presentata con approfondimenti su piatti, prodotti, musei del gusto, abbinamenti cibo-vino e un focus ogni anno diverso su un grande personaggio legato alla cultura e all'enogastronomia del territorio. La guida, acquistabile in libreria e on line su www.emiliaromagnavini.it, è la protagonista di Tramonto DiVino, kermesse enogastronomica estiva inserita nel cartellone "Emilia Romagna è Un Mare di Sapori" dell'Assessorato all'Agricoltura regionale. Ogni settimana, in una decina di città d'arte e località turistiche dell'Emilia-Romagna, sono proposti in degustazione oltre 300 vini in abbinamento a piatti preparati con i prodotti Dop e Igp regionali. La guida è presente poi al Vinitaly e ai principali eventi di settore italiani ed esteri e al centro di numerosi appuntamenti di degustazione organizzati ogni anno da PrimaPagina, editrice della guida.

(Fonte: ufficio stampa Confcoopertative MO)

Lambruscolonga: ai nastri di partenza la prima edizione del tour eno-gastronomico incentrato sul vino simbolo del territorio e della città di Modena. -

Modena, 8 giugno 2015 -

Venerdì 12 giugno il centro storico di Modena ospiterà per la prima volta nella sua storia la "Lambruscolonga", tour eno-gastronomico incentrato sul lambrusco, vino simbolo della città e del territorio e fra i prodotti tipici italiani più rivalutati in patria e all'estero, come evidenziato dal ruolo di prestigio riservatogli nella cornice di EXPO 2015. L'evento, che nasce nel cuore della città con l'intento di rivitalizzare il centro storico e che vede il patrocinio del Comune di Modena, è statp presentato oggi presso la Lambruscheria, calle di Luca 16, con la partecipazione dell'Assessora per il Centro Storico, i Quartieri e le Pari Opportunità Ingrid Caporioni.

Il percorso sarà composto da 7 tappe, coincidenti con altrettanti importanti locali di riferimento per il centro storico della città, ovvero la Caffetteria dei Musei, Trattoria Pomposa dello chef Marchini, la pasticceria Remondini, la Trattoria Del Giardinetto, Dispensa Pallet Store, Art Cafè e infine il nuovissimo locale wine shop/ street food "La Lambruscheria", organizzatore dell'evento e punto di partenza del tour (tappa 0). Ad ogni tappa i partecipanti potranno degustare il lambrusco prescelto, selezionato fra le migliori proposte delle cinque cantine aderenti, e uno stuzzichino abbinato ad hoc dal locale per esaltarne il sapore. Al termine verrà offerta una degustazione di nocino ad opera dell'Ordine del Nocino Modenese.

All'iniziativa verrà inoltre correlato un concorso fotografico, "I Colori del Lambrusco": dalle 19 alle 24 del 12 giugno i partecipanti potranno postare sulla pagina facebook "La Lambruscheria Modena" le loro foto artistiche raffiguranti in primo piano i calici di vino e sullo sfondo un particolare che richiami il colore del lambrusco. Le foto dovranno essere taggate nella tappa della Lambruscolonga in cui sono state scattate, il locale oppure la zona cittadina, e saranno premiate con una confezione dei migliori lambruschi proposti da "La Lambruscheria".

I ticket saranno acquistabili in prevendita, al costo di 15 euro, da lunedì 8 giugno:
- online su www.modenamoremio.it  fino al 12 giugno alle ore 13. I biglietti si potranno ritirare presso l'ufficio di Modenamoremio, via Scudari 12, entro le ore 18 di venerdì 12 giugno.
- presso "La Lambruscheria" in Calle di Luca 16.
I biglietti rimasti invenduti in prevendita potranno essere acquistati il giorno stesso della manifestazione al costo di 20 euro.

Nel costo del ticket sono comprese le 7 degustazioni di vini, gli stuzzichini abbinati, la degustazione di nocino, un carnet di buoni sconto da utilizzare presso "La Lambruscheria", "Cugini di Campagna" in Via Puccini 26 e "La Bottega di Alessio" in Via Giardini 240. Il percorso potrà essere seguito a piacimento dai partecipanti fra le 19 e le 23 di venerdì 12, sia a piedi che in bicicletta, roller o skateboard.

I partecipanti sono invitati ad un bere responsabile, perché il lambrusco è un piacere da assaporare.
Le cantine aderenti:
1) Cantine Gavioli, del gruppo Giacobazzi, una eccellenza della nostra città.
2) Cantine Lombardini, di Novellara, una famiglia che sta scalando le vette del buon lambrusco in Italia.
3) Cantina Your Wine di Correggio, che punta a innovazione e immagine moderna.
4) Cantina Saetti, il buon lambrusco di Soliera biologico, biodinamico e senza solfiti.
5) Cantina Minelli, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro associato alla produzione dei Poderi Fiorini.

I locali aderenti:
1) "Caffetteria dei Musei", di recente riapertura ad opera di Modena Catering, presso l'elegante e raffinata cornice del Palazzo dei Musei.
2) "Trattoria Pomposa Il Re Gras", la novità del famoso chef Marchini.
3) "Remondini" , la storica e prestigiosa pasticceria di Piazza Roma.
4) "Trattoria Del Giardinetto", da decenni la tradizione culinaria a Modena.
5) "Dispensa Pallet Store", il temporary shop di Marco Mango che unisce la tradizione con l'innovazione.
6) "Art Caffè", lounge bar di canal chiaro rinnovato da una gestione d'eccellenza.
7) "La Lambruscheria", organizzatore dell'evento, il nuovissimo wine shop/street food nel cuore di Modena che punta a essere il punto di riferimento dei modenesi nella scelta dei vini tipici.

L'evento è patrocinato dal Comune di Modena, con la collaborazione di Modenamoremio società di promozione del centro storico.

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

Un convegno, l'aperitivo al RED e la cena da "Marta". Le bollicine modenesi DOP incontrano la città fra cultura del territorio e buona tavola. -

Bomporto, 4 giugno 2015 -

Sarà una giornata color "Rosso Rubino" quella del 5 giugno a Milano. Il colore è quello inconfondibile del Lambrusco, protagonista di tre eventi che portano le eccellenze emiliane nel fermento della città dell'EXPO. Le iniziative portano la firma del Comune di Bomporto, del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi e dall'Associazione Città del Vino. Il primo appuntamento ha il patrocinio anche dell'Istituto Nazionale di Urbanistica.

Al RED - Libreria laFeltrinelli alle 16.30 si parlerà infatti de "La pianificazione del territorio ai tempi dell'EXPO", con l'intervento dei senatori Franco Mirabelli e Stefano Vaccari, entrambi componenti della Commissione ambiente e territorio del Senato, Ada Lucia De Cesaris, vice Sindaco e assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Silvia Viviani, presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, Paolo Benvenuti, direttore dell'associazione nazionale Città del Vino, il sindaco di Bomporto Alberto Borghi e Carla Ferrari, l'architetto progettista del PSC di Bomporto. A dare lo spunto al dibattito sarà proprio il "caso Bomporto", il comune colpito dal terremoto prima e dall'alluvione poi, dove il PSC è stato progettato a misura del territorio agricolo, vincendo nel 2010 il premio come "Miglior piano regolatore delle Città del Vino". "Portiamo al confronto di Milano – sottolinea Carla Ferrari – una buona pratica di resilienza alle catastrofi naturali, come esempio di un nuovo atteggiamento culturale che la pianificazione urbanistica deve avere per la valorizzazione del territorio agricolo, delle sue produzioni di eccellenza e per la prevenzione dai rischi naturali, atteggiamento che può essere declinato sia nelle piccole che nelle grandi dimensioni urbane".
Dalle 18 fino alle 22 Modena sarà poi protagonista dello spazio ristorante RED nella suggestiva piazza Gae Aulenti con l'aperitivo ROSSO RUBINO, a base di prodotti del territorio e bollicine modenesi.

Ai fornelli i ristoratori di "Chef to chef" La Lanterna di Diogene, Da Tua Nonna, Il Grano di Pepe di Ravarino, tutte località al centro del territorio di produzione del lambrusco, testimoni anche della tenacia emiliana nella ripresa dopo il terremoto. Nei calici 
naturalmente i lambruschi DOP con le etichette della cantine Garuti, Paltrinieri, Cantina Della Volta, la Cleto Chiarli, Zanasi di Castelnuovo Rangone, la Sociale di Carpi e Sorbara e la Cantina Quintopasso. "Con "Chef to Chef" – dichiara Giovanni Cuocci de La Lanterna di Diogene – portiamo avanti insieme la voglia di promuovere i sapori del nostro territorio fuori dai confini. Lo facciamo attraverso i nostri cibi più nobili insieme al principe dei nostri vini, il lambrusco".

Gran finale la sera con la cena ad invito nel nuovo locale "Marta" che la chef modenese Marta Pulini ha aperto in occasione di EXPO 2015 in zona Magenta, con la progettazione e l'arredo della designer Rossana Orlandi. Ai tavoli imprenditori, noti giornalisti del settore enogastronomico e opinion leader milanesi. Sarà l'occasione per raccontare la versatilità e gli alti livelli qualitativi raggiunti da questo vino sempre più riconosciuto fra i top dell'enologia. Un Lambrusco "vestito a festa" per questa vernice milanese, pronto ad accogliere e forse a sorprendere il pubblico con lo spirito spumeggiante tipico della sua terra.

(fonte: ufficio stampa Rosso Rubino)

Conclusa la sei giorni del Sorbara, il gran finale sarà nella capitale dell'EXPO con una giornata dedicata al rosso frizzante e al suo territorio. -

Modena, 3 giugno 2015 -

Con l'ultima tappa del 1° giugno si è concluso il Rosso Rubino Wine Festival, decima edizione delle serate nelle cantine di produzione del Sorbara fra musica, spettacolo, degustazioni e calici di lambrusco. Un formula apprezzata dal pubblico che ogni sera ha potuto toccare con mano le realtà produttive, ma anche l'ospitalità delle Cantine protagoniste dell'evento, la Sociale di Carpi e Sorbara, la Aurelio Bellei, la Cantina della Volta, la Garuti, la Divinja e la Cantina Paltrinieri.

Tra le novità dell'edizione 2015, inserita nel circuito regionale e provinciale di EXPO 2015, il personaggio di Opperbacco interpretato da Marco Vacondio, presenza costante di ogni serata con le sue simpatiche digressioni su storia, tradizione, poesia e cultura del vino.

"Una formula di successo – dichiara il sindaco di Bomporto Alberto Borghi – che celebra l'incontro tra il lambrusco di Sorbara e il suo estimatori in un'atmosfera di cordialità, ma racconta nello stesso tempo la capacità di fare impresa delle aziende del nostro territorio, tenaci nella tradizione e nell'innovazione. E' quello che cercheremo di trasmettere anche nella capitale dell'EXPO, con i prossimi eventi di "Rosso Rubino a Milano".

Il gran finale del Festival sarà infatti il 5 giugno in piazza Gae Aulenti a Milano, location suggestiva con vista sullo skyline della città. Previsto per il pomeriggio al ristorante/libreria Red laFeltrinelli un incontro con urbanisti e amministratori sulla pianificazione del territorio partendo dal modello del PSC di Bomporto, premiato come miglior piano regolatore delle Città del Vino. Sempre il RED ospiterà poi all'ora dell'aperitivo le eccellenze della cucina modenese con le degustazioni a base di prodotti tipici dei ristoratori di "Chef to chef" in abbinamento ai lambruschi DOP di sette Cantine modenesi. La sera cena di gala a tema lambrusco con ospiti eccellenti tra imprenditori e opinion leader del settore enogastronomico al ristorante "Marta", aperto recentemente in zona Magenta dalla chef modenese Marta Pulini.

(fonte: ufficio stampa Rosso Rubino Wine Festival)

Sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco". Le tradizionali attività promozionali della Camera di Commercio di Reggio Emilia legate al Concorso si arricchiscono di due grandi eventi. -

Reggio Emilia, 7 aprile 2015 -

Parte decisamente all'insegna di Expo la nuova edizione (la sesta) del Concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco", che nel 2014 ha portato alla selezione finale ben 86 vini, dei quali 45 prodotti nella nostra provincia e presentati da 21 aziende.

Le tradizionali attività promozionali della Camera di Commercio di Reggio Emilia legate al Concorso, infatti, si arricchiscono di due grandi eventi legati proprio all'Esposizione internazionale: un educational Press tour di quattro giorni indirizzato a giornalisti e opinion leader stranieri del settore wine in concomitanza con la cerimonia di premiazione (in programma a fine giugno, con Expo 2015 in pieno svolgimento) e un confronto diretto fra aziende vitivinicole e operatori commerciali dell'area asiatica, previsto in ottobre.

"In questo modo – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – vogliamo rafforzare la visibilità e gli scambi commerciali internazionali che ruotano attorno ai nostri lambruschi, rafforzando così gli importanti esiti del progetto "Made in Italy, eccellenze in digitale", che in questi mesi ha visto diverse aziende vinicole protagoniste di un percorso orientato ad accrescere le competenze delle imprese sulla promozione e la commercializzazione attraverso i canali web".
E' dunque con questo sguardo fortemente orientato ai mercati esteri che per i viticoltori emiliani e mantovani è scattato il conto alla rovescia per la partecipazione all'edizione 2015 del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco", proposto annualmente dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per valorizzare e promuovere la miglior produzione di lambrusco.

L'iniziativa - patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – è dedicata alle aziende produttrici di Lambrusco delle province di Reggio Emilia, Modena, Mantova e Parma, alle quali è offerta l'opportunità di veder premiato il loro impegno sulla qualità delle produzioni e, contemporaneamente, di inserire nella prestigiosa vetrina del concorso i propri prodotti.
Le aziende interessate hanno tempo sino al 6 maggio per iscriversi alla nuova edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco" e presentare i campioni di vino sui quali avverrà poi la selezione, prevista il 21 e 22 maggio ad opera di commissioni formate per pubblico sorteggio e composte ciascuna da 6 tecnici.

Il concorso riguarda quattro categorie di vini: Vini Lambrusco frizzanti a denominazione di origine controllata (Dop), Vini Lambrusco frizzanti designati con indicazione geografica tipica (Igp), Vini Lambrusco spumanti a denominazione di origine controllata (Dop) e, novità di quest'anno, i Vini Lambrusco spumanti ad Indicazione Geografica Tipica (Igp).
La proclamazione ufficiale dei vini premiati è prevista, come si è detto, per fine giugno, quando andrà in scena l'Educational Tour per la stampa specializzata e gli operatori internazionali e sarà pubblicata la nuova guida "Terre di Lambrusco 2015".

Folta e prestigiosa, anche per il 2015 la compagine delle realtà istituzionali che affiancano la Camera di commercio di Reggio Emilia per la buona riuscita del Concorso: oltre al Ministero delle Politiche Agricole infatti, patrocinano la manifestazione la Regione Emilia Romagna, Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna e le CCIAA di Modena, Parma e Mantova; collaborano con la Camera di commercio Assoenologi, A.i.s. (Associazione Italiana Sommelier – Sezione dell'Emilia) e i quattro Consorzi che operano nelle zone tipiche di produzione del Lambrusco: Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa, il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, il Consorzio Volontario per la Tutela dei Vini dei Colli di Parma ed il Consorzio Vini Mantovani.

Per iscrizioni e informazioni: www.concorsolambrusco.it  o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Viaggio nei padiglioni Vinitaly. Restyling firmato Ferrari per rendere ancora più affascinati e preziose le bottiglie di spumante e celebrazione del Lambrusco reggiano DOC 2015.

di Alessandra Ardito - Parma 22 marzo 2015 - La passione per il vino porta a grandi soddisfazioni.

E quest'anno il marchio Donelli Vini lo dimostra festeggiando i cento anni di lavoro che ci sono voluti per arrivare a produrre uno dei lambruschi più degustati al mondo.

Non c'è occasione migliore, per celebrare un centenario così importante, del Vinitaly che, fino al 25 marzo, accoglie, nel padiglione 3, i produttori di questa nota firma italiana nel settore enologico.
Ai visitatori non potranno non saltare all'occhio il restyling delle etichette con il logo del centenario e le bottiglie del Lambrusco Reggiano DOC 1915 "delle origini", protagonista indiscusso dell'anno.

La riprogettazione della veste grafica riguarderà le principali gamme di prodotto: per la GDO, i Lambruschi DOC 360° dall'impronta territoriale e il design innovativo, e per il canale Ho.Re.Ca. la linea di Spumanti Scaglietti, con la bottiglia disegnata dal celebre designer della Ferrari.

Prodotto dell'anno, il Lambrusco Reggiano DOC 1915, disponibile in versione secco o amabile, è caratterizzato da un intenso colore rubino e da un profumo ampio e floreale, con sentori di fragola.
Il Lambrusco "delle origini" è un'etichetta storica, risalente ai primi anni di attività dell'azienda. La linea semplice e accattivante della bottiglia è ancora estremamente attuale, pur conservando il gusto del passato: anche per questo è l'emblema del legame con la tradizione.

A Vinitaly sarà accolto anche il ritorno della storica azienda vinicola Giacobazzi di Nonantola: dopo una decina di anni la cantina è tornata sotto il controllo della famiglia che l'aveva creata nel dopoguerra.

Ora il Gruppo guidato da Antonio e dai figli Giovanni, Alberto e Angela è composto dalle tre aziende vinicole Donelli Vini, Gavioli Antica Cantina e Giacobazzi, con una settantina di dipendenti e la capacità di produrre oltre 30 milioni di bottiglie all'anno: una delle prime realtà del settore in Italia, in grado di esportare vini in 60 Paesi e in tutti i continenti.

Il brand Giacobazzi presenta un'immagine rinnovata, concepita per raccontare l'identità di un'azienda che si fonda sull'attenzione alla tradizione, sull'orientamento all'innovazione e sulla profonda conoscenza del territorio.
La produzione comprende una linea di Lambruschi IGT dell'Emilia, una DOC di vitigni modenesi (Lambrusco di Modena, Sorbara e Grasparossa) e una gamma di DOC premium di livello superiore. "Un progetto - spiega Alberto Giacobazzi, Responsabile del mercato Italia - che unisce il forte legame con il territorio con l'attenzione al cambiamento e lo spirito innovativo che da sempre è nel DNA della famiglia Giacobazzi".

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 15 Marzo 2015 08:37

Il lambrusco coccola il palato degli italiani

I vini scelti nei supermercati dell'Emilia Romagna sono anche Sangiovese e Pignoletto. Tra gli amati marchigiani e abruzzesi e, per la prima volta, l'Orvieto.

di Alessandra Ardito - 
Il Lambrusco piace. E sempre di più domina, insieme a Sangiovese e Pignoletto, gli scaffali delle grosse catene commerciali. I consensi più sorprendenti riguardano soprattutto questo rosso vivace e leggero, con i suoi 12 milioni e mezzo di litri venduti.

Il segreto del suo fascino è proprio nel gusto fresco e brioso che incontra, senza pretese, tutti i palati.
Oltre al re Lambrusco, i nettari di uva più richiesti nelle grandi distribuzioni della regione, nel 2014, sono quelli del territorio dell'Emilia Romagna. Lo conferma la classifica elaborata per Vinitaly dall'Istituto di ricerca IRI.

In generale, la ricerca sottolinea che ci sono segnali di miglioramento nel 2014 per le vendite in tutto il settore enologico, che invertono la tendenza negativa del 2013 e degli ultimi anni e fanno ben sperare per il 2015.
Lo studio indica ancora quali sono stati i vini più amati lo scorso anno, in base a una classifica che si riferisce ai supermercati. In vetta troviamo Chianti e Lambrusco, che da anni conquistano le prime posizioni del podio, ma che mostrano una flessione delle vendite a volume. Al terzo posto Il Vermentino, un bianco che continua a crescere di anno in anno. Buone le performances del Prosecco, del Nero d'Avola, del Muller Thurgau e del Traminer.
Tra i vini "emergenti", cioè con maggior tasso di crescita nel corso del 2014, troviamo ai primi posti i vini marchigiani/abruzzesi Pecorino e Passerina, e il siciliano Inzolia. Entra in questa classifica, per la prima volta, il laziale Orvieto .

Altro dato che salta all'occhio: la cultura enologica sta diventando una passione trasversale, che fa innamorare un tutti: si scopre sempre più il buon bere e si presta attenzione non solo al costo, ma anche all'etichetta del vino, alla sua qualità, in barba a questo momento fatto di rinunce.

E infatti, quello che vien fuori dall'inchiesta è che la difesa del 'valore' passa dalla difesa dei prezzi. Alla base c'è anche la scelta consapevole dei produttori che hanno compreso che ogni prezzo riflettere un sano equilibrio di bilancio, bilancio in cui alle principali voci di costo deve aggiungersi sempre più quello della comunicazione, che deve avere tra i suoi obiettivi quello di trovare i consumatori di vino del domani.

Un tema sul quale sta riflettendo anche la Grande Distribuzione e di cui si parlerà nella tradizionale tavola rotonda di Vinitaly che vede confrontarsi produttori e distributori. Angelo Corona, rappresentante di Federdistribuzione (la più grande associazione di catene distributive) a Vinitaly 2015, così commenta i dati di Iri: "Occorre sostenere i consumi senza 'drogare' il mercato e senza annullare la percezione del giusto prezzo che i consumatori devono mantenere. Il 2014 ci offre qualche segnale positivo, come la crescita a volume e valore della bottiglia fino a 75cl, fatto che non avveniva da anni".

"Su questi segnali occorre lavorare per dare continuità – ha aggiunto Corona -. Va ripensato il display dello scaffale, per abbinare un assortimento profondo con criteri che rendano facili la lettura dell'esposizione e la scelta. La comunicazione va migliorata e resa più efficace, sia lavorando sullo scaffale, sia con 'app' per gli smartphone, introducendo degustazioni e settimane del vino regionale. O evidenziando il corner del vino biologico che nei supermercati è ancora di nicchia, ma è cresciuto nel 2014 dell'11,3% a volume ed ha raggiunto i 1.432.000 litri venduti".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Vendemmia, - 5,5 per cento rispetto a 2013, ma uva di buona qualità

Modena 28 ottobre 2014 --
Diminuisce la raccolta di uva nella nostra provincia, mentre si conferma buona la qualità. Lo afferma Confcooperative Modena, che ha analizzato i dati sulla vendemmia delle quattro cooperative vitivinicole aderenti, le quali lavorano il 60 per cento dell'uva coltivata in provincia di Modena. Ricordiamo che il movimento cooperativo nel suo complesso produce il 90 per cento dei Lambruschi modenesi. Quest'anno il prodotto conferito negli stabilimenti delle Cantine di Carpi e Sorbara, S. Croce di Carpi, Settecani di Castelvetro e Formigine Pedemontana ammonta a 672.312 quintali. «Rispetto all'anno scorso registriamo un calo del 5 e mezzo per cento - dichiara Alberto Vaccari, presidente della Cantina Formigine Pedemontana e coordinatore del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena – Si temeva che le abbondanti piogge estive potessero compromettere la raccolta, invece l'andamento climatico di settembre, e soprattutto della prima metà di ottobre, unito a un maggior impegno richiesto ai viticoltori, ha consentito un risultato soddisfacente. Dal punto di vista qualitativo, nelle zone del Grasparossa grazie alla maturazione tardiva rileviamo un minore calo del contenuto zuccherino, mentre la zona del Sorbara ha risentito di un calo quantitativo a causa delle grandinate di aprile. Nel complesso, quindi, l'uva raccolta dalle nostre cantine si presenta in buone condizioni». Vaccari si dichiara ottimista anche sull'andamento delle vendite. «Gli operatori del settore credono nel prodotto e speriamo condividano sempre più il lavoro che si sta facendo tra Modena e Reggio Emilia per valorizzare il Lambrusco. Avremo un vino fresco, dalle belle tonalità e di buona personalità in grado – conclude il presidente della Cantina Formigine Pedemontana e coordinatore del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena – di raccontare le eccellenze del nostro territorio».

Pubblicato in Agroalimentare Modena
Domenica, 24 Agosto 2014 08:53

Lambrusco in Cina con la Cantina di Formigine

La cooperativa ha partecipato alla principale fiera cinese dedicata al vino.

Bologna 21 agosto 2014 -.

La Cantina Formigine Pedemontana fa assaggiare il Lambrusco ai cinesi. Nei giorni scorsi la cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena ha partecipato al Beijing Yanqing International Wine Expo, uno dei principali eventi del 2014 dedicati al vino in Cina. L'evento si è tenuto nella città di Yanqing, a 60 km da Pechino; la Cantina Formigine Pedemontana, che esporta da qualche anno nella zona sud di Pechino, era l'unico produttore di Lambrusco modenese presente. «L'affluenza di pubblico ha superato le nostre aspettative e ci ha permesso di stringere contatti con alcuni distributori non solo di Pechino, ma anche di altre regioni della Cina e dell'Estremo Oriente», riferisce l'export manager della Cantina Formigine Pedemontana Matteo Torelli. La zona di Yanqing, la città che ha ospitato la fiera, ha centinaia di ettari coltivati a vigna, una cinquantina di cantine, un museo del vino. «Quello cinese è un mercato immenso che vale la pena di esplorare – aggiunge il presidente della cooperativa formiginese Alberto Vaccari – I cinesi desiderano conoscere i vini italiani e francesi. Del Lambrusco apprezzano il frizzante e i profumi, anche se sono ancora attenti più che altro al prezzo e faticano a riconoscere la qualità dei prodotti. Comunque il nostro Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc amabile "Rosso Fosco" è stato molto apprezzato. Per questo - conclude il presidente della Cantina Formigine Pedemontana – speriamo di poter presto consolidare la nostra presenza in quel grande mercato».

(Confcooperative Modena)

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