Lunedì, 27 Ottobre 2014 16:34

Progetto Sicurezza in Val D'Enza: "Sperimentare le telecamere intelligenti per poi estenderle a tutta la Provincia"

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CNA incontra il Presidente dell'Unione dei Comuni Enzo Musi e si impegna a fare sistema con istituzioni, enti locali e forze dell'ordine -

Reggio Emilia, 27 ottobre 2014 -

"Non bastava la crisi a mettere in difficoltà artigiani e imprenditori. I recenti fatti di cronaca parlano di un'escalation di furti nella zona Val d'Enza che si connotano come veri e propri assalti non casuali. Bene, dunque, l'idea del Sindaco di Canossa Enzo Musi di partire subito con un progetto sperimentale di "videosorveglianza intelligente". Una risposta rapida e concreta a una situazione ormai insostenibile per le imprese". Questo il commento di Giorgio Francia, Presidente CNA dell'Area Val D'Enza, dopo l'incontro con il Presidente dell'Unione dei Comuni della Val d'Enza, nonché Sindaco di Canossa Enzo Musi.

CNA ha valutato con attenzione il progetto riguardante l'installazione di 3 telecamere di nuova generazione, in grado di leggere le targhe dei veicoli e inviare in tempo reale delle segnalazioni alle centrali in caso di anomalie, ad esempio per mezzi rubati o senza assicurazione.

"L'idea ci è sembrata da subito interessante – continua Francia - perché cerca di sfruttare le nuove tecnologie in un contesto in cui ci sono sempre meno uomini e risorse, e a costi che diventano sempre più accessibili. Ciò non significa abbandonare il sistema delle telecamere diffuse che continua a svolgere un'importante funzione di deterrenza, ma integrarle con un sistema innovativo in grado di aiutare le indagini con azioni di prevenzione attiva".

"Abbiamo fiducia nell'esito positivo di questo progetto – ha aggiunto Musi - che partirà con il piazzamento delle telecamere a Montecchio, Sant'Ilario e Canossa, ovvero i tre punti strategici di accesso alla Val d'Enza. Poi con accordi e protocolli con associazioni e istituzioni potrà essere replicato nelle altre zone industriali e commerciali della provincia, a partire da Reggio Emilia. Per funzionare occorre mettere in rete le centrali operative che 24 ore su 24 rilevino le segnalazioni del sistema di controllo".

A questo proposito CNA si propone come interlocutore con i principali stakeholder del territorio, Istituzioni, Unioni dei Comuni con i corpi associati, e forze dell'ordine, per collaborare attivamente e sostenere l'estensione del progetto all'intera provincia.

"La delinquenza non ha confini territoriali, - ha concluso Giorgio Francia - non riguarda solo la Val d'Enza. È necessario giocare d'anticipo. Ecco perché pensiamo che questo sistema di videosorveglianza "intelligente" debba essere adottato anche dai caselli autostradali di Reggiolo, Canossa e Reggio Emilia. Siamo convinti che solo facendo e lavorando in sinergia è possibile realizzare con successo progetti davvero utili alle imprese e alla comunità, come CNA ha già dimostrato con il progetto pilota banda larga nella zona industriale di Quattro Castella".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)