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Giovedì, 04 Settembre 2014 10:17

Terme di Salsomaggiore, Villani: "Società agonizzante che butta migliaia di euro"

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Il consigliere Luigi Giuseppe Villani (Fi-Pdl) in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale chiede come "una società in agonia pre fallimentare come Terme, con bilanci disastrosi, con parecchie unità in cassa integrazione da anni, e che ha corrisposto ai dipendenti in forza, nel mese di giugno, solo la metà delle spettanze, possa permettersi di buttare migliaia di euro in contratti libero professionali" -

Parma, 4 settembre 2014 -

L'assemblea dei soci di Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa, società partecipata dalla Regione Emilia-Romagna, avrebbe rinnovato, nel giugno 2014, i propri vertici nominando un cda di tre membri al posto dell'amministratore unico precedente, la cui investitura era stata "magnificata come atto di risparmio vista la situazione pre-fallimentare della società".
Lo segnala il consigliere Luigi Giuseppe Villani (Fi-Pdl) in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui punta il dito anche sul fatto che il "direttore sanitario di Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa, inquadrato come dirigente-dipendente, andato in pensione in agosto", avrebbe contratto un "rapporto di consulenza in veste di libero professionista".

Villani chiede quindi alla Giunta se "la scelta della nomina del cda di tre membri in luogo dell'amministratore unico (scelta fatta solo l'anno passato) risponda a criteri di legge oppure, più miseramente, a logiche spartitorie tra i soci", se corrisponda al vero che "l'ex direttore sanitario sarebbe uscito dalla porta di Terme tramite pensionamento per rientrare dalla finestra tramite una consulenza come responsabile della Casa di riabilitazione Villa Igea", in caso di risposta affermativa, a quanto ammonti il compenso che gli è corrisposto e se "questa operazione" non avvenga "in palese violazione delle leggi e delle regole".

Il consigliere domanda, a questo proposito, se la società non si esponga così "al rischio potenziale di una futura richiesta di costituzione di rapporto subordinato da parte dell'ex direttore sanitario, dato che è evidente la natura surrettizia del rapporto libero professionale," e se la stessa società non sia esposta anche a "una eventuale contestazione da parte degli enti previdenziali" data la "potenziale omissione contributiva di un rapporto libero professionale che altro non sarebbe che un rapporto di lavoro subordinato camuffato".
Villani vuole infine sapere come sia possibile che "una società in agonia pre fallimentare come Terme, con bilanci disastrosi, con parecchie unità in cassa integrazione da anni, e che ha corrisposto ai dipendenti in forza, nel mese di giugno, solo la metà delle spettanze, possa permettersi di buttare migliaia di euro in contratti libero professionali, senza cercare soluzioni interne a costo zero, vista la presenza in organico di professionisti adeguati a ricoprire il medesimo ruolo". (AC)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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