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Venerdì, 18 Aprile 2014 11:12

Modena - Carcere, le valutazioni della Garante regionale dei detenuti Desi Bruno dopo la visita alla Casa Circondariale

Scritto da
garante Desi Bruno garante Desi Bruno by regione.emilia-romagna.it

Alla data dell’11 aprile, i detenuti presenti erano 492 (22 le donne), di cui 293 condannati in via definitiva, 98 in attesa di primo giudizio, 187 tossicodipendenti, 30 ammessi al lavoro all’esterno (13 esterni e 17 interni), 5 in semilibertà. Ancora assai rilevante il dato relativo alla presenza di stranieri (326), la maggior parte provenienti dal Nord Africa e dall’Est Europa.

 

Modena, 18 aprile 2014 -

Non si registra sovraffollamento, secondo quanto certificato dalla relazione dell’Ausl di Modena, redatta a seguito della visita ispettiva del 13 gennaio. L’attuale dato relativo alle presenze risulta inferiore a quello rilevato il 13 dicembre scorso.

Nella vecchia struttura non ci sono più di due detenuti per cella ed è in atto la progressiva separazione fra imputati e condannati. Risultano essere applicate le disposizioni dipartimentali, con le sezioni detentive tutte “aperte”: i detenuti possono stare fuori dalla cella sino a 8/9 ore al giorno. Fa eccezione la sezione dei “protetti”: detenuti con differenti tipologie ma con problemi di incolumità personale, tenuti separati dagli altri. L’isolamento in cui i detenuti di questa sezione vengono a trovarsi, li ha portati a richiedere, anche nella forma di lettere collettive, di essere impiegati in attività trattamentali. La Direzione assicura che a breve verrà estesa anche a questa sezione l’apertura delle celle, non appena la composizione della sezione verrà resa omogenea, nell’ambito della ridefinizione del “circuito regionale”.

È attivo il servizio di accoglienza dei “nuovi giunti”, con spazi dedicati per le persone condotte in carcere, in attesa di effettuare uno screening sanitario prima dell’assegnazione alle sezioni detentive. Lo screening all’ingresso viene effettuato su tutti coloro hanno una detenzione superiore ai 15 giorni (con un’adesione al test del 77%, secondo il dato fornito dalla Ausl di Modena); in particolare, per quanto riguarda la scabbia viene effettuata una visita accurata della cute già durante la prima visita all’ingresso (con un’adesione al test del 100%). Sempre in linea con le indicazioni dipartimentali, è attiva la sezione per i detenuti dimittendi (con spazi dedicati alla scuola e ai corsi di formazione), dove vengono assegnate le persone in vista della scarcerazione. La forte pioggia delle settimane scorse ha comportato infiltrazioni d’acqua all’ultimo piano con la conseguente chiusura di alcune celle per inagibilità. Sono già iniziati i lavori di rifacimento del tetto, su disposizione del Provveditorato regionale.

Nel nuovo padiglione, distribuito su tre piani, sono reclusi circa 200 detenuti per reati “comuni”, con almeno una condanna definitiva, e ancora un apprezzabile periodo di detenzione da dover affrontare. I detenuti sono collocati in spazi detentivi idonei e in regola con i parametri europei (fino a 4 in stanze di 16 metri quadrati). Il controllo è garantito da un sistema di videosorveglianza esterno alla sezione, con l’intervento del personale a chiamata del detenuto, attraverso un citofono, ovvero quando se ne ravvisi l’opportunità. Al piano terra è pronta la biblioteca, predisposta in un ampio spazio previsto per le attività in comune; a breve verrà consentito ai detenuti di frequentarla. Resta ancora in via di definizione il potenziamento dell’offerta trattamentale che, secondo le indicazioni dipartimentali, dovrebbe accompagnarsi all’ampliamento dell’orario in cui è consentito restare fuori dalla cella. Permangono problematiche relative al malfunzionamento dell’impianto idraulico, che comporta l’utilizzo della doccia solo in determinate fasce orarie e per periodi di tempo limitati.

Perdurando la carenza di opportunità lavorative all’interno del carcere, la Direzione ha scelto di privilegiare l’accesso dei condannati in via definitiva e la riduzione della durata del turno di lavoro, così da conseguire una maggiore rotazione.

(rg)

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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