Mercoledì, 12 Marzo 2014 17:05

Parma - Taglio del nastro per la struttura sanitaria dedicata ai minori di San Polo di Torrile In evidenza

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 da sinistra: Fabi, Rizzoli, Pellegrini da sinistra: Fabi, Rizzoli, Pellegrini by ausl.pr.it

Inaugurata oggi la residenza terapeutica intensiva e post-acuzie per minori Area Vasta Emilia Nord (AVEN), la prima, in Emilia-Romagna, ad essere a completa gestione pubblica.

Parma, 12 marzo 2014 -

Il Centro è operativo già dall'ottobre scorso, quando, dopo un iter preparatorio delle Neuropsichiatrie Infanzia e Adolescenza delle Aziende di AVEN (che raggruppa le Aziende sanitarie pubbliche di Piacenza, Parma, Reggio-Emilia e Modena), ha iniziato ad accogliere i primi ospiti.

La struttura è dotata di 8 posti letto, più uno dedicato alle emergenze/pronte accoglienze ed è rivolta ad adolescenti di età compresa tra i 14 e i 17 anni affetti da patologie psichiatriche dell'età evolutiva.

Obiettivo del Centro è offrire ai giovani ospiti un progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato – condiviso anche con la famiglia - finalizzato ad aumentare la capacità riflessiva, ridurre i comportamenti a rischio, migliorare l'adattamento sociale e relazionale, sostenere un adeguato livello di autonomia e favorire il reinserimento scolastico e/o l'avviamento professionale.
In sintesi, l'obiettivo è garantire una cura appropriata ed efficace utile a superare la fase di acuzie e a consentire un positivo rientro nel contesto familiare, scolastico e sociale.

Per questo è fondamentale un lavoro di rete tra diversi servizi per la realizzazione di programmi personalizzati e di sostegno al minore e alla sua famiglia. La struttura, infatti, opera in stretta collaborazione da un lato con i Servizi Ospedalieri di Parma (Pronto soccorso, Servizi Psichiatrici e Ospedale del Bambino) e, dall'altro, con i Medici di famiglia e i Servizi della comunità.

L'équipe di 20 professionisti che lavora nella struttura è composta da un medico psichiatra, un medico neuropsichiatra infantile, uno psicologo, educatori professionali, infermieri, un assistente sociale e operatori sanitari in grado di garantire prestazioni diagnostiche, riabilitative e terapeutiche.

Attualmente, il Centro accoglie 5 minori, tutti ragazzi.

L'accesso alla Residenza avviene tramite segnalazione dei Centri di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza delle province di AVEN.
La permanenza in struttura per ogni ospite può andare da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 1 anno.
I ragazzi al Centro trascorrono le loro giornate tra le attività scolastiche (compatibilmente con le condizioni di salute), le attività terapeutico-riabilitative, che, in base ai progetti individualizzati sono svolte singolarmente e/o in gruppo e le attività ricreative-socializzanti. Anche il "tempo libero", se ben organizzato, diventa infatti un'opportunità di crescita e recupero delle proprie competenze. Sono organizzate uscite per fare piccole spese, per andare al ristorante, a teatro, ... Inoltre, il Centro è convenzionato con la palestra del Comune, adiacente la struttura, dove i giovani possono fare attività motoria, in questo periodo, ad esempio, è possibile frequentare un corso di kickboxing. Infine, ogni ragazzo viene coinvolto attivamente nella gestione domestica della quotidianità residenziale al fine di sviluppare e migliorare le autonomie individuali. Ogni ospite, può ricevere visite tutti i giorni, dalle 16 alle 19, previo accordo con l'équipe.

La struttura, di proprietà del Comune di Torrile, è stata completamente ristrutturata e riqualificata. E' posta su due piani.

A piano terra si trovano oltre agli studi degli operatori, un'ampia sala dove i ragazzi consumano i pasti, guardano la tv, ascoltano la musica. Dalla stanza si può accedere al giardino, dotato di gazebo. Per chi vuole e sa suonare, è disponibile una pianola. Vi sono poi una piccola cucina e un'altra ampia stanza dedicata alle attività ricreative. Al primo piano, ci sono le stanze, tutte a 2 letti (tranne una, che è singola), ciascuna con bagno. Vi sono, infine altri studi, del personale. Le pareti sono dipinte con colori pastello, che rendono la struttura molto accogliente.

Prevista dalla programmazione della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Parma, la Residenza vede la positiva collaborazione dei servizi sociali, della scuola, del sistema giudiziario, delle cooperative, del volontariato e del Comitato Utenti e Familiari (CUF) di Parma.

Il Centro si avvale delle attività di formazione e di supervisione di professionisti dell'Università di Parma e dell'Istituto Scientifico di Ricerca "Stella Maris" di Pisa.

Massimo Fabi "Quella che inauguriamo oggi è una struttura per adolescenti, tra i 14 e i 17 anni, con patologie psichiatriche e disturbi del comportamento. E' la prima, con queste caratteristiche, ad essere a gestione pubblica in Emilia-Romagna e risponde ai bisogni espressi non solo dalla provincia di Parma, ma dall'area vasta Emilia nord, che comprende le province da Piacenza a Modena. Nel centro è svolto un lavoro che mira al reinserimento sociale dei giovani ospiti, attraverso progetti riabilitativi individualizzati. Si tratta di percorsi che possono richiedere anche tempi lunghi, la permanenza in struttura può andare da un mese ed arrivare fino all'anno".

Andrea Rizzoli "Oggi è un giorno importante per questo territorio. Il centro è collocato nel cuore del paese, si affaccia sulla piazza: anche questo sta a significare come tutto voglia accogliere questi ragazzi, voglia coinvolgerli nella vita del paese, perchè si sentano davvero come a casa. Massima disponibilità e apertura, dunque, ad ogni forma di collaborazione, perchè il lavoro avviato già da ottobre scorso, quando la struttura è entrata in funzione, continui al meglio'".

Marcella Saccani "E' davvero importante questo servizio che inauguriamo oggi. Lo è in modo particolare perchè è dedicato agli adolescenti: una età della vita molto delicata, dove si gettano le basi per costruire il proprio futuro. Chi, come questi giovani, vive un forte disagio e sofferenza, ha bisogno di un luogo dove, oltre a trovare cura e ssistenza sanitaria, può ricostruire il proprio intimo, le relazioni. Punto di forza del centro è, anche per questo, la capacità di essere all'interno del contesto sociale, di interagire con le opportunità che il territorio offre: la scuola, le attività sportive, le attività ricreative, ecc."

Michela Cappai "Il primo impatto, entrando nella struttura, è quello di grande accoglienza: già questo è un aspetto significativo, un obiettivo raggiunto. Porto oggi la soddisfazione della Regione, che ha seguito il progetto fin dall'inizio. Sono tre le caratteristiche del centro: è una struttura provinciale, ha capacità di rispondere ai bisogni di area vasta ed è la prima a completa gestione pubblica in Emilia-Romagna. Nel portare i saluti della Responsabile del Servizio Salute Mentale e Dipendenze Patologiche regionale, auguro a tutti un buon lavoro"

Pietro Pellegrini "E' un ottimo risultato vedere oggi inaugurare questa struttura, ma è mio desiderio "domani" vederla chiudere. Ciò vorrebbe dire che non c'è più questa sofferenza, questi bisogni e che siamo in grado di lavorare sulla prevenzione, a partire dai bambini. La situazione attuale è invece critica: registriamo il 17% di disperisione scolstica e il 42% di disoccupazione giovanile. In questo scenario, il futuro è davvero incerto, ancora di più se ad affrontarlo sono giovani in condizioni di fragilità. C'è forte di bisogno di sostenere le famiglie, di lavorare e collaborare con le scuole e il mondo del lavoro. I ragazzi hanno bisogno di occasioni, non solo di cure".

 

 

(Fonte: Ufficio stampa AUSL di Parma)