Lunedì, 11 Ottobre 2021 12:22

La Chirurgia Vascolare di Modena premiata al Congresso Europeo: uno studio modenese sul piede diabetico nei primi dieci dei 500 presentati quest’anno In evidenza

Scritto da

Lo studio verrà pubblicato sulla rivista International Angiology

Uno studio presentato dalla Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Ospedale Civile di Baggiovara è stato tra i dieci premiati al Congresso della Società Europea di Chirurgia Vascolare che si a Rotterdam. Lo studio si intitola “Esiti relativi alla qualità della vita correlati alla salute e alla durata del ricovero ospedaliero dopo iniezione di tessuto adiposo autologo microframmentato in amputazioni minori per ulcere del piede diabetico (studio MiFrAADiF): risultati di uno studio clinico randomizzato e verrà pubblicato sulla rivista “International Angiology”, tra le più importanti nel campo delle malattie vascolari.

Il congresso ha contato più di 1500 partecipanti internazionali ed è uno dei più importanti convegni al mondo. Al congresso annuale del 2021 sono state inviate 500 ricerche. Il reparto modenese ha presentato 7 studi scientifici di cui uno è stato premiato tra le prime 10 migliori ricerche dell’anno. Le ricerche presentate vertono su diverse patologie vascolari tra cui aneurismi dell’aorta addominale, dell’aorta toracica, dell’aorta toraco-addominale nonché delle lesioni trofiche del piede diabetico da sottoporre ad amputazioni minori. Quest’ultima ricerca è stata particolarmente apprezzata ed è stata premiata come una delle migliori.

"Abbiamo presentato una ricerca incentrata su una delle più importanti complicanze del diabete mellito, le ulcere del piede da sottoporre ad amputazioni minori– spiega il professor Roberto Silingardi, Direttore della Chirurgia Vascolare – Il diabete è una patologia cronica che affligge un numero sempre maggiore di persone e causa un danno di tutte le arterie, grandi e piccole in particolare al di sotto del ginocchio. La circolazione sanguigna ne risulta compromessa con la conseguente comparsa di lesioni trofiche agli arti inferiori (ulcere o gangrena). Ovviamente ciò può danneggiare la capacità di camminare e causare un enorme danno al paziente, oltre ad altre possibili complicanze come la perdita d’arto”.

Al fine di evitare queste complicanze il reparto modenese è impegnato, fin dalla sua fondazione, nel trattamento delle lesioni del piede diabetico. I Chirurghi Vascolari si occupano degli interventi di rivascolarizzazione, che mirano a riportare il sangue al piede diabetico, sia mediante by-pass che tramite angioplastiche. In alcuni casi, se necessario, possono essere eseguiti interventi demolitivi e ricostruttivi sul piede.

La nostra ricerca presenta una metodica innovativa che prevede l’utilizzo di cellule staminali - spiegano i dottori Nicola Leone e Mattia Migliari Medici in formazione specialistica della Chirurgia Vascolare, che hanno presentato la ricerca in Olanda - queste cellule sono contenute nel tessuto adiposo, si esegue un minimo prelievo di grasso addominale che , una volta filtrato e preparato, viene iniettato a livello del sito d’amputazione digitale a livello del piede. Lo studio è stato un confronto tra pazienti, opportunamente informati, che hanno eseguito il trattamento sperimentale con cellule staminali e coloro che hanno ricevuto le cure tradizionali – prosegue il dottor Leone – dopo 6 mesi dal trattamento i pazienti trattati con cellule staminali mostravano dei tassi di guarigione nettamente superiori. Ciò ha permesso una migliore qualità della vita fisica e mentale grazie alla dimissione più precoce ed alla capacità di tornare a camminare prima dei pazienti trattati con tecniche tradizionali”.

Tale studio è del tutto innovativo poiché nessuno aveva finora utilizzato le cellule del tessuto adiposo per curare le lesioni del piede diabetico – afferma il professor Silingardioltre al riconoscimento in sede congressuale, lo studio sarà pubblicato su International Angiology una delle più importanti riviste specializzata sul tema delle malattie vascolari”.

Il prof. Silingardi ha poi concluso affermando “Già da alcuni anni stiamo cercando di lavorare in più direzioni per migliorare il servizio offerto ai pazienti, dal punto di vista clinico e di ricerca. La notizia della pubblicazione dello studio rappresenta un riconoscimento e un vanto per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e per l’Università di Modena e Reggio Emilia. Sono estremamente soddisfatto delle presentazioni effettuate al congresso europeo dai nostri giovani Medici in. Questi successi sono anche il frutto del profuso impegno quotidiano che mettiamo nella formazione dei giovani e futuri chirurghi vascolari”.