Martedì, 17 Dicembre 2013 12:08

Ridotto l' organico alla Soprintendenza dei Beni Artistici di Parma e Piacenza In evidenza

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A seguito della riorganizzazione dettata dalle nuove norme nazionali in tema di riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni, il personale impegnato alla Soprintendenza di Parma e Piacenza verrà ridotto da otto unità a cinque -

Bologna, 17 dicembre 2013 -

È quanto ha fatto presente in Aula, durante il question time, Andrea Pollastri (Fi-Pdl), firmatario di un'interrogazione, assieme alla collega di gruppo Cinzia Camorali, nella quale si esprime preoccupazione per le conseguenze della riorganizzazione in termini di possibili "ritardi e gravi lacune sull'espletamento dell'attività istituzionale della tutela monumentale e paesaggistica" e per il conseguente rischio che la struttura venga chiusa e le sue competenze passate alla sede di Bologna. Pollastri ha quindi chiesto alla Giunta regionale se intende sottoscrivere la petizione on-line a difesa dell'organico della Sovrintendenza di Parma e Piacenza sollecitando anche il Governo ad un provvedimento che consenta la piena funzionalità e il mantenimento della sede.

Escludendo l'eventualità della sottoscrizione proposta dai consiglieri, definita "impropria", Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura, ha tuttavia espresso condivisione per le preoccupazioni che - ha detto - "sono anche le nostre, ma non è nostra prassi intervenire sull'organizzazione di altri enti e il caso non rientra nella nostra sfera di competenza". Mezzetti ha comunque assicurato l'attenzione della Giunta regionale: "Seguiremo da vicino questo processo- ha detto- segnalando laddove dovessimo riscontrare carenze, per chiedere di garantire la totalità dei servizi fin qui erogati sul territorio".

"Prendo atto- ha commentato Pollastri- che l'iter non può prevedere un intervento diretto, ma anche che si condivide che il tema da noi sollevato esiste ed è fondato. Chiediamo che almeno il presidio di Parma e Piacenza possa rimanere e che la riorganizzazione non costituisca un primo passo verso una possibile chiusura".

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)