Martedì, 15 Ottobre 2019 15:45

Processo Stige: incontro pubblico a Parma nella Sala del Consiglio Comunale

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Sala del Consiglio Comunale di Parma stipata per l'incontro pubblico “Processo Stige, la prima sentenza”. 

Di recente il Tribunale di Catanzaro ha inflitto, in primo grado, 66 condanne, con il coinvolgimento di amministratori e imprenditori, e ha riconosciuto alla Cgil, costituitasi parte civile, il diritto al risarcimento del danno subito. Fare il punto insieme alle istituzioni, su ciò che è accaduto, e che probabilmente sta ancora accadendo, con particolare attenzione al fenomeno che ha visto la criminalità organizzata impossessarsi nel territorio di Parma di importanti settori produttivi, con risvolti estremamente preoccupanti per l'economia, la condizione e i diritti dei lavoratori è stato lo scopo di un incontro aperto alla cittadinanza e promossa da CGIL Parma.

Ad aprire l'incontro è stato il Sindaco Federico Pizzarotti. Sono poi proseguiti gli interventi di Massimo Mezzetti, assessore alla legalità della Regione Emilia-Romagna, Gianpaolo Cantoni, consigliere delegato della Provincia di Parma, Luciano Silvestri, responsabile del Dipartimento Legalità della Cgil nazionale, Angelo Sposato, Segretario Generale Cgil Calabria, Francesca Re David, Segretaria Generale della Fiom Cgil Nazionale. L'incontro, condotto dal giornalista Enrico Gotti ha visto anche i contributi di Alessandro Tassi-Carboni presidente del Consiglio Comunale di Parma, Lisa Gattini, Segretaria Generale Cgil Parma, Aldo Barbera, Segretario generale Fiom Cgil Parma, e Luigi Giove, segretario generale Cgil Emilia Romagna. 

"Il Comune ospita un'iniziativa partita dalle sigle sindacali, che affronta una tematica, quella della criminalità organizzata, che rappresenta un problema evidente che ha avuto un tempo per radicarsi e che dobbiamo tener presente quando ci occupiamo di appalti, di regole, di affidamenti. " Ha sottolineato Federico Pizzarotti "negli ultimi anni abbiamo sottoscritto un certo numero di protocolli e di accordi locali per arginare questi fenomeni. Un incontro pubblico sottintende anche quanto sia altrettanto importante e auspicabile il controllo sociale del problema. Le istituzioni, le forze dell'ordine e la società civile devono tenere alta l'attenzione, interessare le persone che tutti i giorni entrano in contatto con situazioni di questo tipo che ne devono essere le prime sentinelle, i primi a denunciarle". 

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