Mercoledì, 06 Novembre 2013 10:46

Il nuovo Comune unico di 'Sissa Trecasali'

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Bologna, 6 novembre 2013
 
Al via il nuovo Comune unico di 'Sissa Trecasali', in provincia di Parma. L'Assemblea legislativa ha approvato all'unanimità la legge che istituisce il nuovo ente a seguito dell'unificazione dei Comuni di Sissa e Trecasali. Il voto dell'Aula – ha spiegato il relatore, Gabriele Ferrari (Pd) -, giunge dopo che il 6 ottobre scorso il risultato del referendum consultivo dei residenti ha espresso l'orientamento favorevole alla fusione da parte della maggioranza dei votanti (2.120 sì, 227 no). "Un chiaro segnale da parte dei cittadini", ha sottolineato Ferrari. Anche il nome del nuovo Comune è stato scelto tra una rosa di cinque proposte sottoposte a referendum.
Con una superficie di circa 72 chilometri quadrati e una popolazione attorno agli 8 mila abitanti, il comune unico di 'Sissa Trecasali' si posiziona geograficamente lungo il confine fra la provincia di Parma e la regione Lombardia. Al nuovo Comune unico, istituito con decorrenza dal primo gennaio 2014, spetterà un contributo regionale ordinario di 170 mila euro all'anno per i primi 15 anni. È previsto anche un contributo straordinario in conto capitale, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali, della durata di tre anni e pari a 150.000 euro all'anno. A questi vanno aggiunti ulteriori incentivi statali.
Quello delle fusioni è un "tema strategico per il futuro delle nostre comunità", ha detto in Aula Ferrari ricordando come la fusione dei due Comuni, avviata da due amministrazioni di diverso colore politico, dimostri che si tratta di un argomento "forte, che può essere condiviso". Il futuro, ha aggiunto, "passa inevitabilmente per questo tipo di scelte che rappresentano l'unica possibilità di garantire ai territori servizi di qualità". Per Gabriella Meo (Sel-Verdi), il caso di Sissa e Trecasali dimostra "che, per funzionare, i processi di fusione devono essere sentiti e partecipati. E in questo senso – ha ricordato – l'esito referendario non dà adito ad equivoci". Giudizio positivo anche da Cinzia Camorali (Pdl): "La fusione – ha affermato – rappresenta un'opportunità per i nostri territori e rientra nel modello di federalismo che noi del Pdl abbiamo sempre promosso".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)