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Lunedì, 08 Aprile 2019 14:21

Giustizia riparativa per piccoli reati: protocollo d'intesa tra Comune di Parma, Forum Solidarietà e Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna di Reggio Emilia, Parma e Piacenza In evidenza

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Presentazione e firma dell'accordo per la realizzazione di azioni nell’ambito della giustizia riparativa tra Comune di Parma, Forum Solidarietà e Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.

Parma -

L'assessora al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi, Maria Paola Schiaffelli per l'Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna di Reggio Emilia, Parma e la presidente dell'associazione Forum Solidarietà Elena Dondi hanno presentato e siglato il disciplinare di un accordo in merito alla giustizia riparativa.

La giustizia riparativa come alternativa all’azione penale per dare una risposta concreta ed efficace a una serie di piccoli reati, senza arrivare a un processo ma seguendo un percorso che coinvolga in modo virtuoso il reo, la vittima e la comunità. Il modello arriva anche a Parma e ha preso la forma di un protocollo d’intesa, firmato in municipio tra enti e associazioni coinvolti forte di statistiche che vedono abbassarsi notevolmente i numeri dei recidivi che abbiamo scontato la pena attraverso forme sostitutive alla detenzione.

Si realizzeranno azioni sperimentali nell'ambito della giustizia riparativa grazie a questo accordo siglato dal Comune di Parma, dall’Associazione Forum Solidarietà e dall’Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e finalizzato alla realizzazione di azioni nell’ambito della giustizia riparativa.

“Credo molto in questo percorso” ha esordito Laura Rossi “e vi investirò nei prossimi mesi. Molti entrano in carcere senza capire, senza fare un lavoro verso quello che hanno compiuto, senza sanare con il tempo di reclusione, la loro frattura con la società. Per i cittadini bisogna ragionare in un’ottica diversa. La giustizia riparativa abbraccia una realtà molto ampia che immagina per persone ai domiciliari un lavoro di restituzione sociale, attività di volontariato in cui saremo appoggiati da Forum Solidarietà per costruire tasselli di un accordo con la comunità”.

Tra le azioni più rilevanti che si concretizzeranno vi  saranno possibilità, attraverso la collaborazione e disponibilità delle Associazioni ed Enti del Terzo Settore, per le persone all’interno del circuito penale di svolgere attività gratuite in favore della collettività. Rappresenta una “chiamata” alla cittadinanza attiva del territorio di Parma.

 “Con il protocollo di oggi si concretizzano tipologie di attività, di messa alla prova in attività di pubblica utilita’ per persone in condizione di sospensione del giudizio rappresentano una risposta organizzata per una condizione che ha numeri in crescita esponenziale. La persona indagata per reato o imputata di reato può chiedere l’autorizzazione del Tribunale per svolgere ore di volontariato pubblico attraverso le quali potrà veder estinto il reato commesso. Attraverso un tempo personale e attività che “si sanno fare” che vengono svolte gratuitamente per favorire ed incrementare nel territorio le risorse idonee ad accogliere queste persone”  Maria Paola Schiaffelli ha descritto così le modalità della novità giudiziaria. 

La GR propone la riparazione del danno, la riconciliazione tra le parti e il rafforzamento del senso di sicurezza collettivo. In altri termini, le esigenze di riparazione sono attente alle modalità possibili di ricostruzione del tessuto sociale, più che a quelle di punizione dei colpevoli: il passato non viene dimenticato, ma assunto in maniera tale da essere una spinta costruttiva a responsabilizzarsi maggiormente in futuro.

Si tratta di un progetto sperimentale che prevede, inoltre, momenti di informazioni, eventi pubblici, seminari finalizzati alla diffusione e condivisione della cultura della “riparazione”.

“Forum si occuperà di una funzione di “centrifuga”, di accogliere le domande e presentare il suo inserimento in realtà conosciute, al Tribunale. Un lavoro di coordinamento che punta a contesti inclusivi e che vada a stimolare un riscatto, un cambio valoriale per se’ e per la società. Un’inversione di rotta rispetto ad una mentalità “parassitaria” o di separazione. Il reato oggi è visto come una rottura con il patto fiduciario col prossimo, questo strumento vuole essere un percorso di riparazione”  Ha dichiarato Elena Dondi. 

Infine è in fase di programmazione la nascita sul territorio di uno sportello di mediazione rivolto sia alle vittime e agli autori di reato sia ai cittadini coinvolti in situazioni di conflittualità.

Comune di Parma

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