Martedì, 20 Febbraio 2018 07:09

Nato in ambulanza verso Sassuolo, Aimi (FI): "La chiusura dei punti nascita in montagna va azzerata.

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Nato in ambulanza verso Sassuolo, Aimi (FI): "La chiusura dei punti nascita in montagna va azzerata. Se non lo farà il Ministro Lorenzin, correggeremo noi all'errore'

"'La chiusura dei punti nascita di Pavullo, Castelnuovo Monti e Borgo Val di Taro va azzerata. Il parto di ieri notte, in condizioni estreme e in ambulanza, della donna che si era recata ma non ha potuto partorire all'ospedale di Pavullo, lo conferma. I Governi nazionale e regionale a guida PD che hanno decretato la chiusura dei punti nascita della montagna di Modena, Reggio Emilia e Parma, hanno commesso un grave errore. Ciò che è successo in questi mesi lo conferma. Più disagi, più rischi, più insicurezza. Emergenze comuni in tutta la montagna. Non ci sarebbe nulla di male se il Ministro, ancora per poco, Lorenzin, lo ammettesse. E' chiaro ed evidente che quella decisione è stata assunta con il paraocchi della politica PD, senza tenere conto delle specificità della montagna e dell'importanza fino a quel momento rivestita dai presidi ospedalieri territoriali. Per questo, quella decisione va azzerata e riesaminata tenendo conto di tutti i problemi, i rischi per la sicurezza e la tranquillità negata a migliaia di donne e famiglie, che in questi ultimi mesi sono drammaticamente emersi. Anche se il 4 marzo è vicino, la Lorenzin faccia un ultimo sforzo prima di lasciare l'incarico da Ministro. Guardi in faccia la realtà. Azzeri quella scelta. Perché se non lo farà lei ci impegneremo da subito a farlo noi con il nuovo governo di centro destra'".
Lo ha dichiarato il consigliere regionale e candidato di Forza Italia, Enrico Aimi.

A seguire il testo dell'interrogazione presentata alla Giunta Regionale

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto Enrico Aimi Consigliere Regionale del Gruppo di Forza Italia;

Premesso che:

- È stata quasi rocambolesca la corsa in ambulanza verso il punto nascite più vicino, dopo lo smantellamento di quello di Pavullo (MO): questo è ciò che è capitato di recente ad una mamma di Pievepelago dell'appennino modenese, obbligata a dare alla luce il proprio figlio in ambulanza, prima che il mezzo potesse raggiungere il primo punto nascite disponibile, quello di Sassuolo, a ben 1h e 30 minuti di distanza dall'abitazione della signora;

- Fortunatamente, da notizie di stampa pare che sia la madre, che il bambino, stiano bene ma la vicenda riapre le discussioni sulle chiusure dei punti nascita di Pavullo n/F (Mo), Castelnuovo Monti (RE) e Borgo Val di Taro (PC);

considerato che:

- Tornano cosi' ad infiammarsi gli animi, sui potenziali rischi ai quali sono sottoposte decine di gestanti e neo mamme residenti in montagna, ed in particolare per quanto riguarda Modena, nell'alto Frignano;

- I disagi si manifestano soprattutto, durante l'inverno, dove essendo in appennino, la neve e ghiaccio rendono i circa 70 km che dividono dalla pianura, un vero e proprio percorso ad ostacoli;

evidenziato che:

- per le donne residenti nella montagna Modenese, dopo la chiusura del punto nascite dell'ospedale di Pavullo, il punto attrezzato più vicino per partorire rimane l'ospedale di Sassuolo. Che con neve, ghiaccio, permettendo sembra sempre e comunque in capo al mondo;

evidenziato infine che:

• fortunatamente, questa volta tutto è andato per il meglio, ma nella malaugurata ipotesi che si fossero presentate complicazioni, la vita della madre e del nascituro sarebbero state a forte rischio;

tutto ciò premesso

INTERROGA

La Giunta per sapere:

• se si è a conoscenza della situazione sopra esposta;

• se sia stato messo in atto, il piano straordinario di assistenza e di emergenza per le donne gravide, residenti nelle zone di montagna, annunciato dai rappresentanti tecnici e politici, in occasione della scelte strategiche da parte della Regione Emilia-Romagna di chiudere il punti nascite di Pavullo, Borgo Val Taro e Castelnuovo Monti;

• visti i continui disagi e i rischi che si stanno correndo, non si ritenga necessario ritornare sui propri passi e riaprire i tre punti nascita, onde scongiurare rischi per la salute e per la vita delle partorienti e dei nascituri.

Enrico Aimi