Venerdì, 10 Novembre 2017 16:51

SLA: dall'AIFA quasi un milione di euro per la ricerca che sarà svolta alla Neurologia dell'Ospedale Civile In evidenza

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La Dr.ssa Jessica Mandrioli, responsabile del centro SLA dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena La Dr.ssa Jessica Mandrioli, responsabile del centro SLA dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Premiata la dottoressa Jessica Mandrioli, Responsabile del Centro SLA che riceverà un finanziamento per una ricerca innovativa da svolgersi nei prossimi 2 anni sui meccanismi patogenetici della malattia.

Importante riconoscimento per la Neurologia dell'Ospedale Civile di Baggiovara. La Dr.ssa Jessica Mandrioli, responsabile del centro SLA dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena è uno dei vincitori del Bando per la ricerca indipendente dell'AIFA, l'Agenzia Italiana del Farmaco. Tra i 343 progetti presentati, il Suo progetto si posiziona al 15° posto tra i quaranta premiati con un finanziamento di quasi un milione di euro che sarà utilizzato per sviluppare sperimentazione clinica della durata di 2 anni che verrà condotta in 9 centri di eccellenza per la cura della SLA in Italia, diffusi su tutto il territorio nazionale, coordinati dal centro di Modena e che prevedrà la collaborazione di 4 importanti laboratori universitari.

"Lo studio prevede l'affiancamento alla parte clinica di sperimentazione di un nuovo farmaco per la SLA, anche di una importante parte di studio sui meccanismi patogenetici della malattia e sugli effetti biologici del farmaco" – ha precisato la dottoressa Mandrioli. Oltre al Dipartimento di Neuroscienze dell'AOU di Modena, hanno partecipato al progetto anche il prof. Roberto D'Amico (Statistica Medica, UniMORE) e la prof. Serena Carra (Biologia Molecolare, UniMORE), con il supporto del Servizio Formazione, Ricerca e Innovazione, dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.

La sperimentazione sarà uno studio clinico di fase II, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco (strutturato quindi in modo da non creare effetti di aspettativa consci o inconsci, che potrebbero alterarne i risultati), controllato con placebo e rappresenterà un nuovo trial clinico nel panorama nazionale della ricerca farmacologica nella SLA.

"La SLA – spiega la dottoressa Mandrioli - è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dalla degenerazione e morte dei neuroni motori della corteccia cerebrale, del tronco cerebrale e del midollo spinale. Clinicamente si manifesta con la progressiva paralisi della muscolatura scheletrica che determina la perdita della capacità di movimento, di comunicare, di deglutire e di respirare". La malattia esordisce mediamente nella sesta decade di vita, anche se tutte le classi d'età possono esserne affette; l'incidenza nel mondo è di 2-3/100.000 abitanti/anno.

"Al momento – aggiunge il prof. Paolo Frigio Nichelli, Direttore della Neurologia - non sono disponibili trattamenti in grado di guarire la malattia, anche a causa dei processi patogenetici non ancora del tutto chiari. Nonostante numerosi trattamenti volti al controllo dei sintomi e al mantenimento della qualità della vita, in Italia l'unico farmaco con indicazione per la SLA è il Riluzolo che ne rallenta la progressione di pochi mesi."

Lo studio rappresenterà quindi una opportunità di partecipazione per i malati affetti da questa patologia ancora priva di trattamenti significativamente efficaci. Le informazioni derivate da questo studio, potranno essere utili a comprendere meglio alcuni meccanismi patogenetici della malattia, in particolare il ruolo dei meccanismi di degradazione delle proteine anomale che, accumulandosi all'interno della cellula, la portano a morte, nonché i meccanismi di azione del farmaco e la sua efficacia nel rallentare il decorso della malattia. Nel caso i risultati si rivelassero positivi, saranno la base necessaria per il disegno di un successivo studio di fase III di conferma.

(Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena)