Giovedì, 22 Agosto 2013 16:01

Vertenza Firem, Muzzarelli: "I lavoratori non sono limoni da spremere"

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Bologna, 22 agosto 2013 -

"I lavoratori non sono limoni da spremere o macchine da spostare a piacimento nel nome esclusivo del profitto ma esseri umani, cittadini e un capitale di intelligenza e professionalità per le imprese e l'economia nel suo insieme". 
Così l'assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, ha commentato la vicenda riguardante la Firem, azienda di Formigine (Modena) che durante la chiusura estiva ha trasferito merci e macchinari in Polonia.
"Questa è la concezione del lavoro che guida o condiziona l'azione della maggioranza degli imprenditori dell'Emilia-Romagna e che ha sempre consentito di costruire relazioni industriali e sindacali avanzate tali da consentire agli imprenditori e ai lavoratori, alle loro associazioni e alle istituzioni, di affrontare in modo franco e trasparente, senza sotterfugi e colpi di mano, anche le crisi e le ristrutturazioni aziendali più difficili e dolorose".
"Nessuno in Emilia Romagna – dice Muzzarelli - ha mai messo in discussione quella libertà d'impresa per cui siamo al primo posto fra le regioni italiane. Ma qui la libertà d'impresa si coniuga con la responsabilità d'impresa, il cui capitale viene costruito con l'apporto degli imprenditori ma anche col contributo dei lavoratori e della ricchezza materiale e immateriale di un territorio, con la convinzione che la competitività del nostro sistema produttivo non si recupera dal lato del costo del lavoro e dei diritti di chi lavora, ma attraverso politiche di ricerca e innovazione, aziendali e di sistema".
"Non possiamo accettare, lo voglio dire con rispetto e altrettanta franchezza ai proprietari della Firem, il messaggio 'si salvi chi può'. La via maestra resta quella del confronto e dell'intesa fra le parti e da questo punto di vista il mio auspicio è che già dall'incontro di oggi a Formigine la vertenza Firem assuma contorni nuovi e utili per la tutela del reddito dei dipendenti e la permanenza in loco dell'attività produttiva e dell'occupazione".
"In generale la via maestra resta quella di trovare, insieme alle forze produttive, le soluzioni più innovative per la riforma e i pagamenti della pubblica amministrazione, la riduzione della pressione fiscale, il credito alle imprese, il rilancio della domanda interna, la promozione del made in Italy sui mercati mondiali. La Regione Emilia-Romagna – conclude l'assessore - a breve presenterà una proposta di legge per la promozione e l'attrazione degli investimenti, per sciogliere nodi burocratici e organizzativi a favore del dinamismo d'impresa e dell'occupazione e attrezzare al meglio il nostro sistema per una crescita fondata sul sapere, la green economy e il made in Italy. La strada non è semplice ma non c'è alternativa: dobbiamo investire sull'impresa e sul lavoro, ciascuno con la propria parte di responsabilità verso la comunità regionale e nazionale".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)