Giovedì, 22 Settembre 2016 09:20

Territorio. Le prime cinque adesioni dell'Emilia-Romagna alla Carta delle città resilienti dell'Onu In evidenza

Scritto da
foto dell’assessore Paola Gazzolo (la prima a sinistra) con i rappresentanti dei Comuni che hanno sottoscritto la Carta dell’Onu. Da sinistra: Umberto Costantini, sindaco di Spilamberto (Modena); Ilenia Rocchi e Stefania Colli, vicesindaco e assessore di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia); Raffaele Veneziani, sindaco di Rottofreno (Piacenza), in rappresentanza dell’Unione Comuni Bassa val Trebbia e val Luretta; Stefano Poma, comandante della Polizia municipale del Comune di Piacenza. foto dell’assessore Paola Gazzolo (la prima a sinistra) con i rappresentanti dei Comuni che hanno sottoscritto la Carta dell’Onu. Da sinistra: Umberto Costantini, sindaco di Spilamberto (Modena); Ilenia Rocchi e Stefania Colli, vicesindaco e assessore di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia); Raffaele Veneziani, sindaco di Rottofreno (Piacenza), in rappresentanza dell’Unione Comuni Bassa val Trebbia e val Luretta; Stefano Poma, comandante della Polizia municipale del Comune di Piacenza.

La firma da parte dei Comuni di Piacenza, Spilamberto, Vezzano sul Crostolo, Rottofreno e Unione Comuni Bassa val Trebbia e val Luretta. L'assessore Gazzolo: "La Regione in prima linea nella difesa del suolo, con oltre 1.800 cantieri finanziati e mezzo miliardo di investimenti".

Bologna, 22 settembre 2016

Da oggi anche l'Emilia-Romagna ha città che si impegnano ufficialmente a diventare sempre più "resilienti". Cioè preparate ad affrontare con prontezza ed efficacia gli eventi calamitosi, come alluvioni e terremoti, e capaci di uscirne persino più forti.
Questo è l'impegno preso dai Comuni di Piacenza, Spilamberto (Modena), Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia), Rottofreno (Piacenza) e dall'Unione Comuni Bassa val Trebbia e val Luretta (Piacenza), che oggi hanno firmato la Carta delle città resilienti dell'Onu. La sottoscrizione si è svolta a Ferrara, durante la Conferenza nazionale sul rischio idrogeologico ospitata a RemTech, la fiera dedicata all'ambiente e il territorio che ha aperto i battenti questa mattina.

"In meno di due anni dall'avvio della legislatura, con oltre 1.800 cantieri finanziati per un investimento che supera il mezzo miliardo di euro, la Regione ha fatto della difesa e della cura del territorio una priorità", ha spiegato l'assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, nel presentare l'iniziativa.

Il documento delle Nazioni Unite mette nero su bianco l'impegno delle amministrazioni a realizzare azioni concrete, che vanno dalle verifiche sulla sicurezza di tutte le scuole e le strutture sanitarie all'investimento in infrastrutture capaci di ridurre i rischi, tra cui opere di regimazione idrica, garantendone la manutenzione e gli adeguamenti al cambiamento climatico. E ancora: l'introduzione di criteri adeguati ai pericoli locali nei regolamenti edilizi e nella pianificazione del territorio, lo sviluppo di efficaci sistemi di monitoraggio e allerta, l'approvazione dei piani di protezione civile e l'organizzazione periodica di esercitazioni che coinvolgano la cittadinanza.

Carta citta resilienti

"Siamo impegnati a diffondere una vera cultura di autoprotezione e conoscenza del rischio- ha sottolineato Marco Iachetta, responsabile Protezione civile Anci Emilia-Romagna-. Lo facciamo assieme al dipartimento nazionale di Protezione civile e alla Regione Emilia-Romagna, anche promuovendo l'adesione delle nostre città alla Campagna dell'Onu. Siamo molto soddisfatti di questa firma, che speriamo apra la strada ad altri, numerosi ingressi".
"Stiamo lavorando assieme ad Italia Sicura- ha concluso Gazzolo- ad una pianificazione strategica nell'ambito del piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Ma è una sfida che istituzioni e comunità possono vincere solo insieme. Promuovere la campagna Onu significa sviluppare una rete mondiale di comunità impegnate in prima linea per la sicurezza dei territori e dei cittadini".

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)