Aperte le iscrizioni al laboratorio gratuito di scultura "L'autoritratto modellato: peer tutoring lab", in calendario presso Spazio 2 - 

Piacenza, 24 febbraio 2015 -

Sono aperte le iscrizioni al laboratorio gratuito di scultura "L'autoritratto modellato: peer tutoring lab", in calendario presso Spazio 2 in via XXIV Maggio 51/53 ogni mercoledì, dalle 15 alle 19, a partire dal 4 marzo.
In programma una decina di incontri, condotti da Silvia Monteanu e Chiara Anahì Crevani del gruppo Plasmarte, con la supervisione della docente di arti plastiche Paola Pacella. L'iniziativa si rivolge in particolar modo ai giovani che, al momento, non sono impegnati in percorsi di studio o lavoro, nella fascia d'età compresa tra i 14 e i 35 anni.
Dieci i posti disponibili: per le adesioni, occorre compilare il modulo scaricabile dal sito www.plasmarte.it, visitare la pagina Facebook di Spazio 2 o telefonare al 3397424807. Il gruppo Plasmarte si è costituito nel novembre 2014, presentando il progetto laboratoriale di modellazione della creta dal vero risultato, poi, tra i vincitori del concorso "Circuiti" promosso dalla cooperativa sociale L'Arco.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

I ragazzi dell'ITC Melloni di Parma partecipano al programma formativo del Gruppo bancario -

Parma, 24 Febbraio 2015 –

Oggi studenti, domani imprenditori. Un buon business plan è il primo passo. Perché e come realizzarlo sono stati i temi centrali dell'incontro che gli esperti di UniCredit hanno tenuto questa mattina, davanti ad una platea composta da una sessantina di studenti dell'ITC Melloni, nell'ambito degli appuntamenti del programma "In-Formati" del Gruppo bancario.

"La sostenibilità passa anche attraverso la crescita della conoscenza e della consapevolezza dei consumatori e dei cittadini - spiega Fabrizio Simonini, Responsabile Area Commerciale Parma UniCredit -. Con il Programma In-formati mettiamo al servizio delle comunità il sapere delle persone del Gruppo che gratuitamente gestiscono corsi informativi pensati per illustrare in modo semplice, chiaro e trasparente le tematiche di base della cultura bancaria e finanziaria. Iniziative che mirano ad offrire un supporto concreto nel realizzare scelte economiche consapevoli e sostenibili, portando quindi valore aggiunto alla comunità locale".

Partendo da queste riflessioni, UniCredit continua a puntare e ad arricchire In-formati, il programma di educazione bancaria e finanziaria grazie al quale sono stati portati in aula negli ultimi tre anni più di 92.000 cittadini, incontrati durante 3.000 corsi tenuti in tutta Italia da oltre 1.000 educatori che, volontariamente, partecipano al programma in qualità di docenti.

(Fonte: ufficio stampa UniCredit)

Installati pannelli fotovoltaici per un risparmio energetico ed economico sulla scuola primaria Buon Pastore. L'assessore Guerzoni: "Riduciamo i consumi e incentiviamo l'energia pulita" -

Modena, 23 febbraio 2015 -

Un risparmio energetico ed economico e un maggior comfort per gli alunni e gli operatori sono gli obiettivi dell'installazione di un impianto fotovoltaico nella scuola primaria Buon Pastore e dei lavori di coibentazione delle coperture degli edifici scolastici delle primarie San Giovanni Bosco e Ciro Menotti.

"Gli istituti scolastici assorbono circa il 40 per cento della spesa per il riscaldamento del Comune di Modena – spiega l'assessore comunale all'Ambiente Giulio Guerzoni – da qui la scelta di intervenire proprio sulle scuole con interventi di efficientamento energetico che, oltre a consentire un risparmio economico complessivo che si aggirerà sui 25 mila euro all'anno grazie alla riduzione dei consumi, hanno reso le strutture più confortevoli ed ecosostenibili, continuando l'impegno, già preso dall'amministrazione precedente, di incrementare l'utilizzo di energia pulita".

Sulla scuola primaria Buon Pastore è stato installato un impianto fotovoltaico da 63 kwh. I pannelli ricoprono interamente la superficie del tetto della palestra e parte delle falde di tutti gli altri ambienti. La produttività dell'impianto, il cui iter di collaudo è terminato di recente, è stimata in circa 66 mila kwh annui a cui corrisponde, mediante il meccanismo dello scambio sul posto, un vantaggio economico di almeno 11 mila euro all'anno.

Per quanto riguarda invece le scuole San Giovanni Bosco e Ciro Menotti, l'intervento è consistito nella realizzazione di una nuova coibentazione delle coperture, sovrapponendo alla copertura già esistente pannelli "sandwich" di lamiera coibentata. La copertura così realizzata è già predisposta per l'eventuale installazione di impianti di generazione fotovoltaica.

Il lavori sono stati aggiudicati a seguito di una gara basata sull'offerta economicamente più vantaggiosa, per un importo di circa 500 mila euro. Ma grazie al soddisfacimento dei requisiti previsti per l'accesso al Conto termico è stato riconosciuto dal Gse un contributo complessivo di 158.500 euro, la spesa effettiva a carico del Comune è quindi stata pari a 343.815 euro.

(Fonte: Comune di Modena)

La Camera di Commercio di Reggio Emilia guarda ai Paesi del Golfo Persico, ed in particolare al mercato della filiera dell'abitare e del costruire. -

Reggio Emilia, 23 febbraio 2015 -

A pochi giorni di distanza dall'incontro tra imprese reggiane e un gruppo di operatori economici provenienti dalla Germania (Paese verso il quale si indirizzano prodotti locali per oltre 1 miliardo di euro), la Camera di Commercio di Reggio Emilia guarda ora ai Paesi del Golfo Persico, ed in particolare al mercato della filiera dell'abitare e del costruire.

Una ventina di imprese reggiane del settore, infatti, il 24 e 25 febbraio saranno protagoniste di una serie di incontri diretti (e anche di visite in azienda) con operatori commerciali provenienti, in particolare, dagli Emirati Arabi Uniti e dal Qatar, Paesi in fortissima espansione economica (+5,2% la crescita del Pil negli Emirati Arabi Uniti), con velocità di crescita vertiginose proprio nel campo delle costruzioni (+15% annuo in Qatar).

"Con questi Paesi – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – esistono peraltro consolidati rapporti commerciali: le esportazioni reggiane verso gli Emirati Arabi Uniti ammontano a circa 55 milioni di Euro, e negli ultimi tre anni hanno fatto segnare aumenti molto consistenti, con addirittura un 27,6% in più nel 2012". "Molto buono – aggiunge Landi - anche lo scambio con il Qatar, che nel 2014 si è attestato attorno ai 13 milioni di euro e dal 2009 ad oggi ha sempre registrato aumenti."

"Questi dati e i livelli qualitativi raggiunti dalle nostre imprese nel campo della filiera dell'abitare e del costruire – conclude il presidente della Camera di Commercio – ci dicono che nuove crescite sono possibili, e vanno a maggior ragione ricercate nel momento in cui il mercato interno continua a registrare una stagnazione della produzione".
Gli incontri, come si è detto, inizieranno il 24 febbraio nella sede camerale di Palazzo Scaruffi, per poi proseguire anche tutta la giornata del 25 con incontri individuali e visite in azienda.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Citroen torna alla carica con una nuova versione della sua "compatta" preferita, aprendo il 2015 con un C3 riveduta e corretta. Proprio in questi giorni, il brand di automobili francese ha annunciato il lancio di Citroen C3 Selection, con uno sviluppo basato sul benessere del conducente e dei passeggeri, in perfetto stile Zen. Il prezzo di mercato sembra aggirarsi sui 14400 €, con un parabrezza panoramico a larga visuale come principale optional (che verrà montato su richiesta).

Il corpo vettura di Citroen C3 selection si distingue per la carrozzeria in inusuale e attraente tinta Viola Karma, profili laterali cromati e copricerchi completamente rivisti in versione da 16" Nuclear, con fari fendinebbia. Gli allestimenti interni portano delle importanti novità con tessuti "Liberia", mentre la plancia è realizzata in Basalt Grey e volante elegante rivestito in pelle.

L'equipaggiamento di serie prevede una sistema Bluetooth con streaming audio e presa USB. La parte anteriore ricorda in maniera abbastanza marcata la C3 Picasso, con paraurti anteriore con inserti cromati e barre portatutto sul tetto. La nuova C3 Selection è equipaggiata con i motori Pure Tech di nuova generazione a benzina – che partono dal 1.0 a benzina da 68 CV – e quelli BlueHdi turbodiesel (a partire da 1.6 Hdi da 75 CV), particolarmente attenti ai consumi.

I motori di Citroen C3 si distinguono per i bassi consumi e i numeri parlano davvero da soli: 23,3 km con un litro di benzina e ben 28,6 km per il BlueHdi. Gli amanti di Citroen C3 possono trovare ancora la loro automobile preferita su i maggiori portali di compravendita di automobili online, con prezzi vantaggiosi, finanziamenti personalizzati e garanzia d'acquisto, aspetto particolarmente importante quando si tratta di acquisti di veicoli di seconda mano, soprattutto se acquistati tramite la rete.

Da oggi i rifiuti indifferenziati saranno conferiti a Novellara, unico impianto rimasto rispetto alle 3 discariche e 1 inceneritore attivi nel 2008. Il presidente Manghi: "Ottimo risultato grazie alle politiche virtuose dei Comuni e all'impegno dei cittadini nella raccolta differenziata" -

Reggio Emilia, 23 febbraio 2015 -

Da oggi chiude la discarica di Poiatica. A seguito del completamento dei volumi autorizzati con il quinto ed ultimo lotto previsto dal Piano provinciale di Gestione rifiuti (Ppgr) del 2004, si è infatti concluso il conferimento di rifiuti solidi urbani presso la discarica gestita da Iren Ambiente, ricavata all'interno di una cava di argilla in comune di Carpineti e attivata nel luglio 1995.
La chiusura fa seguito alla decisione della Provincia di Reggio Emilia che, all'inizio dello scorso anno, non aveva concesso alcuna autorizzazione all'ampliamento della discarica in assenza di una programmazione regionale e, soprattutto, essendoci ancora un ampia volumetria disponibile presso la discarica di Novellara.

"Coerentemente agli impegni presi e grazie all'ottimo lavoro promosso in questi anni dalla Provincia insieme ai Comuni per il potenziamento della raccolta differenziata, che a livello provinciale ha superato il 63%, da lunedì 23 febbraio i rifiuti indifferenziati raccolti nei comuni reggiani, relativi al bacino di Iren spa, saranno dunque conferiti alla discarica di Novellara", dichiara il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. Indicativamente, si tratta di circa 10.000 tonnellate al mese (presumibilmente per tutto il 2015) di rifiuti solidi urbani, in funzione dei volumi disponibili e seguendo la pianificazione provinciale.

Come noto, alla discarica di Novellara, in questi anni, sono state gradualmente ridotte le possibilità di accogliere rifiuti speciali extraprovinciali (in larga parte derivati da rifiuti urbani) con l'obiettivo di sostituire queste quantità con i rifiuti urbani del bacino reggiano. Il passaggio da tre discariche ed un inceneritore – la situazione impiantistica del 2008 - all'attuale utilizzo di una sola discarica (prima di Poiatica erano terminati i conferimenti nella discarica di Rio Riazzone a Castellarano e, nel 2012, era stato chiuso l'inceneritore di Cavazzoli a Reggio Emilia), "è il frutto – spiega il presidente Manghi - della crescita della raccolta differenziata, favorita dalle politiche virtuose dei Comuni e soprattutto dall'impegno dei cittadini, del conseguente calo del rifiuto urbano residuo inviato a smaltimento, della riduzione complessiva dei rifiuti e della graduale, ma costante, diminuzione avvenuta negli ultimi cinque anni dell'accoglimento di rifiuti di provenienza extraprovinciale".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il calendario con le postazioni dei controlli autovelox e le zone controllate con autodetector di questa settimana, dal 23 al 27 febbraio -

Parma, 23 febbraio 2015 -

Il calendario delle postazioni autovelox e controlli con autodetector dal 23 al 27 febbraio 2015:

CONTROLLI AUTOVELOX

lunedì 23/02/2015 EMILIO LEPIDO LOC. S. PROSPERO

martedì 24/02/2015 LANGHIRANO LOC. FONTANINI

mercoledì 25/02/2015 STRADA MARTIRI DELLA LIBERAZIONE LOC. VICOFERTILE

giovedì 26/02/2015 via SIDOLI

venerdì 27/02/2015 via BUDELLUNGO

CONTROLLI AUTO DETECTOR

lunedì 23/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA OVEST E ZONA CENTRO (MOLINETTO-S.PANCRAZIO-PABLO-OLTRETORRENTE)

martedì 24/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA EST E ZONA CENTRO (LUBIANA-S.LAZZARO-S.LEONARDO-CITTADELLA)

mercoledì 25/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA OVEST E ZONA CENTRO (SAN PANCRAZIO-PABLO-GOLESE -OLTRETORRENTE)

giovedì 26/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA EST E ZONA CENTRO (LUBIANA-S.LAZZARO-S.LEONARDO)

venerdì 27/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA OVEST E ZONA CENTRO (PABLO-GOLESE-S.PANCRAZIO-MOLINETTO-OLTRETORRENTE)

(Fonte: Comune di Parma)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 8 22 febbraio 2015


SOMMARIO Anno 14 - n° 8 22 febbraio 2015 (in Allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Libia: l'ultima barzelletta, "serve un'azione diplomatica"
3.1 nutrizione Frittura, meglio l'extra vergine d'oliva dell'olio di girasole
3.2 Eventi Expo 2015: Parmigiano Reggiano nel "supermercato del Futuro" con oltre 70 caseifici.
3.3 Quote Latte Il processo di concentrazione degli allevamenti da latte in Francia
4.1 cereali Cereali, continua la fase altalenante
5.1 Lattiero caseario L'ascesa dei derivati del latte.
6.1 OGM No OGM. Anche il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Fidenato.
6.2 EFSA Batteri resistenti. Prima analisi congiunta tra "Agenzie" per la lotta ai batteri resistenti
6.3 pomodoro OI Pomodoro, Campagna 2015: consegna dei contratti entro il 4 marzo
7.1 cereali Cereali, in leggero rialzo per fattori congiunturali..
8.1 eventi Mortadella di Bologna e Birra si sposano a Rimini
8.2 Mele e OGM No OGM, e intanto dagli USA arriva la mela che non invecchia.
9.1 lattiero caseario Latte, la concentrazione dell'offerta per rafforzare il settore

Cibus 8 COP


Reggio Emilia - Sono già oltre 70 i caseifici che affiancheranno il Consorzio da maggio ad ottobre durante tutto il periodo di Expo 2015. Il dato – ancora in crescita, è emerso dall'incontro avvenuto nella sede consortile con una grande partecipazione di esponenti delle strutture di trasformazione.

Fra le iniziative ritenute più qualificanti ed efficaci, da parte di Consorzio e caseifici, spiccano le azioni previste all'interno del "Supermercato del futuro", all'interno del quale il Consorzio avrà una costante e stabile presenza.

Infatti, il FFD (Future Food District) ha scelto il Parmigiano Reggiano come unico prodotto rappresentativo della filiera lattiero casearia. Nello spazio dedicato al prodotto verranno organizzate azioni didattiche e degustazioni con lo scopo di far conoscere le caratteristiche distintive del Parmigiano Reggiano. I visitatori potranno letteralmente andare "a scuola di Parmigiano Reggiano".

E i visitatori di Expo, italiani e stranieri, avranno anche la possibilità di acquistare un pezzo di Parmigiano Reggiano. Infatti, i potenziali acquirenti saranno all'interno di un vero e proprio supermercato, unico in tutto Expo, dove - lo spazio del Consorzio sarà anche vetrina per un'ampia gamma delle varie tipologie di Parmigiano Reggiano per stagionatura, origine e certificazione.

Inoltre il Consorzio parteciperà assieme ad Afidop al padiglione "Cibus è Italia", organizzato da Federalimentare e dalle Fiere di Parma; in collaborazione con Slow Food sarà presente nell'area delle biodiversità per offrire il Parmigiano Reggiano all'interno del tagliere dei formaggi di eccellenza, e non mancherà inoltre la presenza all'interno del momento espositivo della Regione Emilia Romagna che sarà vetrina di tutta la ricchezza dei prodotti del territorio regionale.

E proprio il tema del territorio, insieme a quello dell'artigianalità, sarà al centro dell'attività di accoglienza dei turisti e dei visitatori di Expo nei caseifici. Infatti, per un prodotto artigianale come il Parmigiano Reggiano la visita alla zona di origine e al momento produttivo rappresenta il naturale completamento dell'esperienza degli ospiti di Expo.

Diversi sono i caseifici già in grado di ospitare visitatori e appassionati del cibo; e il Consorzio svolgerà un'azione di coordinamento in rapporto con gli operatori che sviluppano attività turistica e supporterà i caseifici con azioni di comunicazione mirate per sostenere le visite.

(Consorzio Del Parmigiano Reggiano 14 febbraio 2015)

Le agenzie dell'UE pubblicano la prima analisi integrata dei dati derivati dall'uomo e dagli animali.

Parma - L'uso di alcuni antimicrobici negli animali e nell'uomo è associato allo sviluppo di resistenza a questi agenti nei batteri provenienti da animali ed esseri umani. Esistono inoltre importanti differenze fra i Paesi europei nel consumo di antimicrobici negli animali e nell'uomo. Sono questi alcuni dei risultati della prima analisi integrata in Europa dei dati derivati dall'uomo, dagli animali e dagli alimenti, pubblicata congiuntamente dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA).

La "Prima relazione congiunta dell'ECDC/EFSA/EMA sull'analisi integrata del consumo di agenti antimicrobici e sulla comparsa di resistenza agli antimicrobici nei batteri provenienti dall'uomo e dagli animali destinati alla produzione alimentare" individua inoltre limitazioni nei dati, che devono essere risolte per consentire di approfondire l'analisi e di trarre conclusioni. Servono tra gli altri dati supplementari sul consumo di antimicrobici da parte delle specie animali, dati sul consumo di antimicrobici negli ospedali in un maggior numero Paesi europei e il monitoraggio dei batteri resistenti nella flora normale sia delle persone sane sia dei malati.

L'analisi è stata eseguita su richiesta della Commissione europea e associa i dati provenienti da cinque reti di monitoraggio europee, che raccolgono informazioni dagli Stati membri dell'Unione europea (UE), da Islanda, Norvegia e Svizzera.
Questo approccio olistico punta a sfruttare meglio i dati esistenti e quindi a rafforzare i sistemi di monitoraggio coordinati sul consumo di antimicrobici e sulla resistenza agli antimicrobici in medicina umana e veterinaria, nonché a consentire ai responsabili delle politiche di decidere in merito alla modalità migliore per affrontare la resistenza agli antimicrobici nell'uomo e negli animali.

La relazione congiunta informerà il piano d'azione della Commissione europea per contrastare le crescenti minacce associate alla resistenza agli antimicrobici. I dati contribuiranno inoltre a stabilire solide metodologie e priorità nella lotta contro lo sviluppo di resistenza agli antimicrobici.

Si tratta della prima di una serie di relazioni che l'EMA, l'EFSA e l'ECDC intendono pubblicare sulla base dei dati raccolti da varie reti di monitoraggio.
L'accesso a dati precisi sull'uso degli antimicrobici e sulla comparsa di resistenza agli antimicrobici è un passo essenziale per mettere a punto e monitorare politiche in grado di ridurre al minimo lo sviluppo di resistenza e di preservare l'efficacia degli antimicrobici per le generazioni future.
(EFSA 30 gennaio 2015)


OI Pomodoro da Industria del Nord Italia: notizie positive dalla verifica dei pagamenti 2014.

Parma - Dovranno essere consegnati entro il 4 marzo i contratti stipulati per la campagna 2015 del pomodoro da industria del Nord Italia.

Questa la decisone presa dal comitato di coordinamento dell'Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia a seguito del raggiungimento dell'accordo che porterà alla firma del Contratto quadro d'area per il Nord Italia da parte dei rappresentanti della componente agricola e della componente industriale.

Come previsto dalle regole condivise dell'Oi, infatti, la data di consegna dei contratti è stata fissata dopo tre settimane dal raggiungimento dell'Accordo d'Area dello scorso 11 febbraio.

Tra le note positive emerse nella seduta del comitato anche quella riguardante la verifica dei pagamenti della materia prima relativamente alla campagna 2014 all'interno della filiera. 

(OI Pomodoro Nord Italia 16 febbraio 2015)

Il Direttivo di CNA Fita Modena intende rinnovare la propria stima ed esprimere la solidarietà piena al Presidente Nazionale Cinzia Franchini - 

Modena, 20 febbraio 2015 -

Unanimemente e convintamente, il Direttivo di CNA Fita Modena intende rinnovare la propria stima ed esprimere la solidarietà piena al Presidente Nazionale Cinzia Franchini, il cui operato, come rappresentante Nazionale del trasporto merci e persone deve essere valutato pubblicamente, sui fatti e sui risultati, tanti e importanti, oltre che sul suo impegno per la legalità, che è anche il nostro, e quello di tutta l'Associazione.

In gioco non c'è solo l'onorabilità di Cinzia Franchini, ma quella, appunto, di una intera unione la CNA-Fita che in questi tre anni ha saputo mantenere la schiena dritta su temi cruciali per il futuro delle nostre imprese e del nostro Paese.
Ci abbiamo creduto insieme e per questo crediamo sia giusto, insieme, difendere quanto sostenuto fin qui.
Il Direttivo all'unanimità, si augura inoltre che la situazione si possa rapidamente ricomporre nel migliore dei modi, e che gli equivoci vengano fugati, nell'interesse di tutta la CNA, pur nel doveroso rispetto di tutte le regole del nostro sistema associativo.

Per il Direttivo CNA Fita Modena
Pres. Franco Casadei

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Nonostante il cantiere avviato rapidamente dalla Provincia, la nevicata sta purtroppo rendendo impossibile anche ora lavorare in sicurezza: il versante è intriso d'acqua e assolutamente instabile -

Reggio Emilia, 20 febbraio 2015 -

Le condizioni meteo avverse stanno purtroppo prolungando i tempi di ripristino della frana che, a fine gennaio, ha costretto la Provincia di Reggio Emilia a chiudere al transito la Sp 7 Pratissolo - Felina, in località Monte Lusino di Baiso, poco dopo il ponte sul rio Spigone. Grazie a un finanziamento di 80.000 euro della Protezione civile regionale, la Provincia ha potuto affidare in tempi rapidissimi un intervento di somma urgenza alla Morani Srl di Casina, che già a fine gennaio aveva avviato il cantiere.

I tempi previsti dalla Provincia per riaprire quanto meno a senso unico alternato la Sp 7 erano di circa un paio di settimane, ovviamente con condizioni meteo favorevoli. "Purtroppo l'intensa nevicata del 5 e 6 febbraio non solo ha bloccato i lavori in quei giorni, ma sta rendendo problematico intervenire anche in questi giorni - spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei - La sede stradale è stata ripulita da tempo, ma basta osservare la frana per rendersi conto di come il terreno sia completamente inzuppato a causa dello scioglimento dell'abbondante neve caduta: il versante è ancora assolutamente instabile, anche a causa di numerosi rivoli d'acqua, e non sussistono in alcun modo le condizioni minime di sicurezza per poter lavorare".

"Siamo perfettamente consapevoli dei disagi per gli abitanti e per l'albergo-ristorante situato poco oltre l'interruzione, nonostante i collegamenti siano comunque garantiti passando per Baiso, anche se ovviamente con qualche minuto in più – conclude il dirigente Valerio Bussei - ma non possiamo certamente mettere a repentaglio la vita degli operai, facendoli lavorare in condizioni di grave pericolo, o degli automobilisti, riaprendo anche parzialmente la strada con un movimento franoso, di così ampie dimensioni, ancora in atto. A maggior ragione considerando che, per questo fine settimana, sono previste nuove, a tratti anche intense, precipitazioni".

La Provincia, dunque, nonostante la difficile situazione finanziaria dovuta ai numerosi tagli subiti è intervenuta con tempestività, grazie anche al finanziamento regionale, ma ovviamente per poter eseguire i lavori in sicurezza occorre che le condizioni meteorologiche lo consentano.
Fino al termine dei relativi lavori, si ricorda che il traffico rimarrà deviato nei seguenti modi: da Reggio Emilia a Baiso sulla Sp 7 all'incrocio con la località Gargola, quindi sulla Sp 98 e in seguito sulla Sp 107; da Baiso a Reggio Emilia sulla Sp 107, quindi sulla Sp 98.
Per i mezzi pesanti (massa a pieno carico superiore a 7 tonnellate, esclusi quelli diretti alla discarica): da Reggio Emilia direzione Baiso, alla rotatoria di Pratissolo proseguire per Castellarano sulla Sp 486R, quindi a Roteglia sulla Sp 27 per Baiso; da Baiso a Reggio Emilia sulla Sp 27 direzione Roteglia, quindi sulla Sp 486R con direzione Reggio Emilia.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

L'Urban Hub di via Alberoni prende forma nella progettazione del FabLab, lo spazio per la produzione di oggetti attraverso la stampa tridimensionale -

Piacenza, 20 febbraio 2015 -

Creativi, architetti, makers, ingegneri informatici, aziende: l'Urban Hub di via Alberoni prende forma nella progettazione del FabLab, lo spazio per la produzione di oggetti attraverso la stampa tridimensionale, che promuoverà la prototipazione rapida ma anche tutte le tecnologie ad essa connesse.

Ieri pomeriggio infatti, presso la Sala Consiglio dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, una ventina di persone si sono confrontate, in un brainstorming coordinato da Mario Salmon, già responsabile di InnovationMusp, in cui si è concluso che il FabLab dovrà inquadrarsi nello schema del FabLab Charter, ovvero di uno schema in cui la nascita di una community prevalga sulla tecnologia ed in cui la connessione tra la produzione di oggetti e i nuovi artigiani digitali sia irrobustita dalla rete tra FabLab e imprese. Tra i presenti Pasquale Mei del Politecnico di Milano e Roberto Bernazzani dell'Università Cattolica, oltre che il presidente dell'Ordine degli Architetti di Piacenza Giuseppe Baracchi, Massimiliano Bariola, vincitore della Start Cup Piacenza 2015, Stefano Tirelli, del laboratorio Musp b, artisti come Claudia Losi, architetti come Giacomo Ferrari, Joana Oliveira, Franz Bergonzi, Cecilia Losi e designers come Sara Gardella, Filippo Losi, Nicola Tosca, Paolo Tacchinardi e Pietro Saccarini di Officine Baco, ed altri imprenditori ed utilizzatori di stampanti a 3D.

Un mondo relativamente nuovo che avrà a Piacenza uno spazio in cui i makers che oggi popolano anche la nostra città potranno esprimersi e condividere le loro esperienze.

Il vicesindaco Timpano, che ha aperto i lavori, commenta: "E' stato un appuntamento preziosissimo per noi e per chi sta facendo la progettazione di dettaglio che, nell'occasione, ha raccolto informazioni e suggerimenti utilissimi per costruire il FabLab a misura del territorio piacentino. Non è nel nostro interesse imporre un modello, ma costruirne uno dal basso attraverso il dibattito ed il confronto degli utilizzatori".

(Fonte: Comune di Piacenza)

Accordo tra le Camere delle tre regioni che esprimono più del 40 per cento del PIL del Paese, il 54% del valore aggiunto dell'industria ed il 55 per cento dell'export. Tre ambiti prioritari: studi e monitoraggio economia, internazionalizzazione, opportunità europee. -

Parma, 21 febbraio 2015 -

Un patto operativo per realizzare una macro-area funzionale, un ambiente favorevole alle imprese per aiutarle a cogliere le opportunità del mondo che continua a crescere.

A raccogliere e condividere una sfida comune proponendo una nuova strategia di sostegno alla competitività del sistema produttivo italiano sono le Unioni regionali delle Camere di commercio di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna che hanno siglato giovedì a Bologna un protocollo di intesa con l'obiettivo di aiutare l'economia dei territori a cogliere le opportunità offerte da una dimensione territoriale più ampia e da una integrazione di forze e strategie.
A firmare il documento i tre presidenti: Giandomenico Auricchio - Unioncamere Lombardia, Fernando Zillio - Unioncamere Veneto e Maurizio Torreggiani - Unioncamere Emilia-Romagna.

Si avvia un percorso di collaborazione per accrescere le relazioni di cooperazione e la concertazione di attività e politiche per una maggiore integrazione in grado di valorizzare le eccellenze attraverso un'azione condivisa.
E' un primo passo verso una prospettiva di medio lungo periodo indirizzata a una organizzazione camerale strutturata sulla dimensione di una macro-area.

Le aree vaste rappresentano un nuovo ambito in cui organizzare la rete di relazioni delle imprese e tra le imprese, pur mantenendo attenzione, nelle linee di intervento, alle differenti peculiarità e diversi valori di identità dei territori.
La grande area costituita da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna concentra più del 40 per cento del PIL nazionale, esprime il 54 per cento di quanto prodotto dall'industria manifatturiera, e il 55 per cento del valore delle esportazioni di beni verso l'estero.

Il Prodotto interno lordo complessivo vale 625 miliardi e pone l'area davanti a Paesi quali Turchia, Paesi Bassi e Svizzera, con una ricchezza creata pari al 5 per cento di quanto realizzato dall'intera Unione Europea.
Si comprende quindi la rilevanza della macro-area composta da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.

Sono numeri che la collocherebbero ai vertici europei, tuttavia le motivazioni che portano le tre Unioni regionali delle Camere di commercio a muoversi in una logica di area vasta vanno oltre i primati statistici.

È il nuovo contesto competitivo a spingere verso il cambiamento le Unioni regionali e le Camere di commercio delle tre regioni.
Il territorio è sempre meno quello definito dai confini amministrativi, ma dove insistono le relazioni delle imprese, aree vaste a geometria variabile i cui confini sono in perenne riconfigurazione.

I settori tradizionali si sono ricomposti in filiere che tengono insieme componente manifatturiera e terziaria, rendendo sempre più complesso scindere le attività che compongono la catena del valore.
La dimensione d'impresa, tradizionalmente identificata dal numero degli addetti, è stata sostituita dalla dimensione strategica, dall'intensità delle relazioni che l'impresa ha in essere con altri attori economici, privati o pubblici.

Su queste basi nasce il protocollo di intesa finalizzato all'integrazione operativa di attività e progetti di ogni singolo sistema camerale regionale, valorizzando eccellenze, esperienze e competenze che hanno garantito sino a oggi servizi riconosciuti di alta qualità dalle imprese.
Tra gli specifici ambiti di intervento, come prioritari, sono individuati: studi e monitoraggio economia, servizi e progetti di internazionalizzazione (e l'occasione di Expo 2015 sarà un immediato banco di prova), progetti e opportunità europee.

Un secondo punto è la collaborazione sempre più strutturata e consolidata tra le realtà camerali delle tre regioni, anche nel contesto della riallocazione delle funzioni già delle Province, con l'obiettivo di una progressiva omogeneizzazione delle politiche a sostegno della competitività delle imprese in ambito di area vasta interregionale.
A questo scopo, le Giunte delle tre Unioni regionali si incontreranno almeno due volte all'anno per definire le linee di indirizzo politico-strategiche. Sarà definito un programma di attività comune che sarà verificato con un monitoraggio specifico per valutare criticità e risultati.
Un portavoce, nominato tra i tre presidenti, secondo un principio di rotazione semestrale, rappresenterà opinioni, proposte e volontà della nuova "squadra di macroarea", aperta in futuro agli apporti e alle collaborazioni di altri Sistemi Camerali regionali che ne condivideranno gli obiettivi.
Inizierà Maurizio Torreggiani (Emilia-Romagna), quindi Fernando Zilio (Veneto) e infine Giandomenico Auricchio (Lombardia).

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Maurizio Torreggiani, presidente Unioncamere Emilia-Romagna

"L'accordo parte dalla dimensione economica dei territori con l'obiettivo di essere utile al sistema delle imprese e rafforzare i flussi di collaborazione relazionale. Di fronte al cambiamento dei sistemi economici, questo accordo persegue l'obiettivo concreto di una riorganizzazione sulla base di un unico criterio: l'efficacia per le imprese in territori che si caratterizzano per forte omogeneità per filiere produttive e legami infrastrutturali. Con una metafora possiamo dire che vengono abbattuti i muri e messe siepi che permettono di identificare i territori ma al tempo stesso sempre più significative sinergie. Occorre considerare che nel 2000 fatto 100 il PIL dell'Italia, ora nel 2014 è sceso al 96,8 per cento, mentre in questa area "Lover" è salito al 103 per cento. E' naturale che possa partire da qui un percorso che risponde all'esigenza di riforma del sistema".

Giandomenico Auricchio, presidente Unioncamere Lombardia

"Colpiscono i numeri di grande rilievo che questi territori mettono assieme. Il valore dell'export, ma soprattutto della manifattura, significativo di come da queste regioni si possa partire per agganciare la ripresa.
L'accordo sottolinea l'importanza di mettersi assieme e come le Camere riescano a lavorare in rete in un momento difficile di mutamento epocale dello scenario economico. Sono 28 Camere che si collocano nella fascia alta dell'efficienza del sistema. Si dà vita a una collaborazione strutturata che mette a fattor comune e disposizione elementi di eccellenza come l'internazionalizzazione, l'ufficio studi, la progettazione europea, per dare risposte sempre più efficaci alle imprese".

Fernando Zillio, presidente Unioncamere Veneto

"Si dice che non tutto il male venga per nuocere. Parto da questo assunto per dire che credo che l'accordo tra Unioncamere Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sia anche figlio di quell'attacco al sistema camerale che se da un lato ha causato sicuramente danni perché ha tolto risorse da destinare al sostegno delle imprese, dall'altro ha convinto le realtà più lungimiranti ad abbandonare le logiche di campanile per abbracciare quelle di sistema. L'accordo è un esempio di buona pratica. Riconosce a ogni Unione regionale di essere depositaria di eccellenze in qualche modo esclusive, le mette assieme nella convinzione che sia massimamente produttivo evitare di disperdere energie migliorando le proprie performance a beneficio di un numero molto vasto di imprese. Imprese che in questo modo possono godere del sostegno e dell'incentivo derivante da competenze e professionalità che sono sì l'espressione del territorio dove si sono sviluppate, ma che diventano, per il fatto di dare spessore alla parola "collaborazione", strumento di crescita e vantaggio competitivo per tutte".
Claudio Gagliardi, segretario generale di Unioncamere Italiana
"In un momento cruciale per il sistema camerale, questo accordo costituisce una novità, un messaggio di innovazione che parte dalla concretezza e da una piattaforma consolidata e apprezzata di servizi. Non si crea una sovrastruttura, ma uno strumento per innervare il Paese, che ben si inserisce nella grammatica della riforma del sistema camerale".

(Fonte: Ufficio stampa Unioncamere Emilia-Romagna)

Dagli incontri non sono emersi fatti nuovi in grado di modificare una valutazione critica sulla manovra finanziaria del Comune: dito puntato sulle tasse e sul problema Tari -

Modena, 20 febbraio 2015 -

Non bastano gli investimenti, che pure rappresentano una buona notizia e potranno contribuire a rimettere in circolo un po' di lavoro e ricchezza, a dare una lettura positiva al bilancio comunale.
Dopo gli incontri con il sindaco Muzzarelli, Confcommercio e Cna ribadiscono la valutazione critica su una manovra caratterizzata da due segni: l'effetto depressivo e la mancanza di coraggio. Dal confronto, infatti, non è emerso nulla di nuovo che porti a modificare l'iniziale valutazione del bilancio predisposto dall'Amministrazione.

L'effetto depressivo è legato all'aumento della tassazione, una crescita di 9,5 milioni di euro per effetto della quale il prelievo su cittadini e imprese raggiungerà nel 2015 quota 133,4 contro i 109 milioni del 2011. Si tratta, in tutta evidenza, di un aumento impressionante: +22,4% in soli quattro anni, che rischia di vanificare l'attesa per una ripresa ad oggi ancora del tutto ipotetica e proprio per questo estremamente fragile.
In questa situazione, un aumento delle imposte è per definizione depressivo.

"Siamo consapevoli delle difficoltà di reperire 14 milioni di euro per effetto di uno scellerato Patto di Stabilità - continua la nota di Cna e Confcommercio - ma aumentare le tasse appare l'opzione più facile, ma anche quella meno coraggiosa. Oltretutto, operare su 233 milioni di spesa corrente una razionalizzazione del valore di 5,2 milioni di euro, significa fare una limatura pari al 2,2%".

Secondo le due Associazioni, invece, si sarebbe dovuta mettere in campo una profonda azione di razionalizzazione della spesa, anche innovando le modalità gestionali di alcuni servizi, in particolare quelli interni. "Una svolta – precisano Cna e Confcommercio – che le imprese modenesi attendono e chiedono da anni e che avrebbe potuto produrre maggiori economie ed evitare così di usare pesantemente la leva tributaria".

Si è parlato di segnali positivi, in merito al ritocco di pochi decimali sull'Imu pagata dalle imprese sugli immobili produttivi sfitti, mentre non aumenta, ma le nostre aziende si attendevano un abbassamento dell'IMU sugli immobili produttivi utilizzati nell'attività aziendale. Ma alle imprese i segnali non bastano più. Occorrono scelte decise, come nel caso della Tari: ad esempio, quella di congelare ogni aumento della tassa rifiuti in assenza di un preciso e dettagliato piano finanziario.

"Semmai ce ne sia stato uno, non è più tempo di prendere per buoni gli aumenti automatici che vengono proposti dalle multiutility, in questo caso da Hera. Alcuni sindaci, ad esempio quelli della zona di Sassuolo, hanno fatto ricorso al Tar in merito all'aumento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti. Perché questo non è avvenuto a Modena? Riteniamo – dicono Cna e Confcommercio – che la comunità abbia il diritto di capire bene i meccanismi di determinazione delle tariffe".

Anche rispetto ai pur apprezzabili investimenti, va sottolineato come l'impressione che si ricava dalla lettura delle addirittura 219 voci del piano triennale messo a punto dall'Amministrazione, è quella dell'assenza di un filo conduttore capace di dare un'impronta strategica agli interventi e conseguentemente un nuovo respiro alla città.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il sindaco Federico Pizzarotti interviene in merito alle situazioni ricorrenti di degrado e di percezione di insicurezza in alcune zone della città. -

Parma, 19 febbraio 2015 -

"I parmigiani chiedono più sicurezza, e hanno totalmente ragione. Ci sono situazioni che sono diventate invivibili in certe zone di Parma, mi riferisco in particolare in zona San Leonardo e Pablo, ma anche ai parcheggiatori di via Volturno, che esasperano gli animi con metodi ossessivi e prepotenti. Sono diverse le lettere che ricevo e in cui si chiede la stessa cosa: porre rimedio a situazioni di degrado.

Abbiamo ascoltato le esigenze dei parmigiani intensificando i controlli, adottando tutti i poteri di cui dispone un sindaco, chiedendo più unità per i vigili perché da anni sotto organico, potenziando l'uso delle telecamere (ad esempio in Piazza della Pace, ma presto arriveranno anche in altre zone) e riutilizzando le garitte come punto di controllo e di presidio, in più due presidi mobili, nella zona di viale Piacenza e via Imbriani.

Intensificheremo l'uso dei vigili di quartiere, già attivi da due anni, e presto verrà approvato il nuovo regolamento di polizia urbana, immodificato dal 1982, con caratteristiche più chiare e determinate. Ma questo basta per rendere la città più sicura? No, non basta. Pretendo di più.

Perché credo sia del tutto inconcepibile leggere che, benché gli sforzi delle amministrazioni puntino a una maggior sicurezza, ogni volta che si arresta qualche spacciatore, questi il giorno dopo è subito fuori di galera come se nulla fosse successo.

Lo abbiamo letto anche di recente: è inconcepibile che un parcheggiatore abusivo che mette le mani al collo di un carabiniere, sbattendolo per terra, il giorno dopo sia ancora in via Volturno a perpetrare la sua attività illecita. Questa passività della legge italiana è inaccettabile, perché vanifica completamente gli sforzi e le risorse che noi mettiamo tutti i giorni in favore della sicurezza.

C'è chi bivacca o molesta i parmigiani, chi occupa strade e aree verdi spacciando e degradando la città, e gli unici strumenti che hanno a disposizione i sindaci sono le ordinanze. Le leggi italiane permettono tutto questo sfacelo dimostrando completa impotenza. Gli spacciatori si sentono liberi di fare tutto ciò che è in loro potere perché sanno che la legge italiana non li punisce come dovrebbe. Allora lo dico: o si cambiano le leggi italiane, adottando maggior repressività, o si danno alle amministrazioni nuovi strumenti giuridici da applicare verso chi commette degrado e illeciti, perché ad oggi i regolamenti per le polizie locali non sono per nulla adeguati.

Per questo già dai prossimi giorni chiederò formalmente in Provincia un incontro apposito con il Presidente Fritelli e tutti i sindaci del territorio, al fine di unire le forze e le voci per far sentire tutta l'esasperazione della città e della provincia al prefetto e al questore di Parma. Agire subito e di concerto con il parmense affinché lo Stato si renda conto che la sicurezza è un diritto, e che il diritto dei parmigiani è quello di vivere con serenità la propria città".

(Fonte: Comune di Parma)

Dalla Camera di commercio il primo report sull'economia del territorio nel 2014. Nei primi 9 mesi dell'anno l'economia di Parma vede rallentare la contrazione di tutti i principali indicatori: fatturato, produzione e ordini i quali, però, continuano ad esprimere valori negativi con l'eccezione della produzione. I segnali positivi arrivano dall'export. -

Parma, 19 febbraio 2015 -

Uno scenario che, secondo il World Economic Outlook Forum, vede l'Italia concludere il 2014 con un PIL ancora in contrazione (-0,4%) rispetto a un valore medio dell'area Euro attestato al +0,8% e con la prospettiva di raggiungere nel 2015 un modesto +0,4%. E' questa la cornice entro cui la Camera di commercio colloca l'analisi congiunturale dell'economia parmense nel 2014, dandone una fotografia che riflette la situazione del periodo gennaio – settembre.

Nei primi 9 mesi dell'anno l'economia di Parma vede rallentare la contrazione di tutti i principali indicatori: fatturato, produzione e ordini i quali, però, continuano ad esprimere valori negativi con l'eccezione della produzione, che si attesta a un modesto 0,1%. A livello regionale l'andamento degli indici congiunturali è peggiore.

I segnali positivi, per Parma, arrivano dall'export: da gennaio a settembre 2014 le esportazioni sono aumentate del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La serie storica dei primi nove mesi, dal 2005 ad oggi, mostra come complessivamente le esportazioni del 2014, a valori correnti, hanno superato del 22,7% l'importo del 2008, il più alto prima della crisi internazionale.

Si riduce invece il numero delle imprese: al 31 dicembre 2014 le attive sono risultate 41.509 con un calo di 654 unità rispetto all'anno precedente. Negli ultimi 3 anni il saldo fra iscrizioni e cessazioni è sempre stato negativo e le imprese attive sono diminuite di 1.691 unità.

L'analisi è stata presentata oggi dal presidente della Camera di commercio, Andrea Zanlari, e dalla responsabile dell'Ufficio Studi, Giordana Olivieri.

E' ancora crisi - ha sottolineato il presidente Zanlari - il 2014 si è chiuso ancora con troppi indicatori negativi, in tutti i settori: industria, artigianato e commercio. I segnali positivi arrivano soprattutto dalle esportazioni, nei nostri settori di eccellenza: agroalimentare, meccanica e farmaceutico. Cala il numero delle imprese, è invariato il tasso di disoccupazione, è stagnante il valore aggiunto provinciale. Il rilancio passa attraverso un lucido gioco di squadra del "sistema Parma" ma anche, necessariamente, attraverso il rilancio del nostro Paese e la ripresa dell'economia a livello europeo.

Valore aggiunto provinciale: scenari e previsioni

Italia 2014: è ancora recessione, con un Pil che, secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale, calerà dello 0,4%. Per il nostro Paese è il terzo anno di recessione dopo che nel 2012 il Pil era calato del 2,4% e nel 2013 dell'1,9%. Nel 2015 la risalita, stimata allo 0,4%, sarà comunque al di sotto di quella riferita all'area euro, troppo poco per un prodotto ormai sceso ai livelli di 14 anni fa.

Parma 2014: è ancora recessione. Secondo le previsioni elaborate da Prometeia e Unioncamere Emilia-Romagna il calo del valore aggiunto provinciale si attesta a -0,1%, in lieve miglioramento rispetto al -1,7% del 2013 e con la prospettiva di riguadagnare il segno positivo nel 2015: 1,0%. La nostra dinamica è leggermente più pesante di quella regionale (+0,2% nel 2014; identiche, invece, le previsioni per l'anno in corso) e di poco migliore di quella nazionale (-0,3% nel 2014; +0,5% nell'anno in corso).

Analizzando il valore aggiunto tra i settori dell'economia parmense si evidenzia il continuo aggravarsi della situazione nell'edilizia che perde, nel 2014, il 9,7% (contro la perdita del 4,1% nel 2013) e che non riguadagnerà il segno positivo nemmeno nel 2015.
L'andamento del valore aggiunto nell'industria in senso stretto si attesta al +0,1% con una previsione di crescita del +1,0%. Una stabilità di fatto per i servizi nel 2014, con una crescita dello 0,9% nel 2015. All'interno dei servizi è il settore del commercio quello che ha sofferto maggiormente negli ultimi anni e che tornerebbe a vedere una crescita nel 2015 (+1,6%). Si conferma con variazioni positive il settore intermediazione finanziaria (+0,6% nel 2014, +0,9 nel 2015) mentre gli altri servizi scendono, nel 2014, a -0,7% con previsioni di crescita al +1,2% nel 2015).

Osservando la variazione del valore aggiunto provinciale dal 2007 al 2014 emerge una contrazione complessiva del -5,5%. Sono molti i settori che presentano, in questo arco di tempo, valori negativi: un pesante -34,1% nelle costruzioni, un allarmante -12,5% nel commercio e un non meno grave -5,5% nell'industria. I servizi scendono al -2,9%. Positivi, sia pure di poco, all'interno del comparto dei servizi, solo l'intermediazione finanziaria e gli altri servizi (rispettivamente +1,4% e +0,2%).

Industria

Nel confronto fra i primi 9 mesi del 2013 e lo stesso periodo del 2014 l'andamento della produzione torna, anche se di pochissimo, con il segno positivo: +0,1% (era il -3% nel confronto tra 2013 e 2012). In questo arco di tempo la produzione è cresciuta nelle industrie alimentari (+2,5%), nel tessile-abbigliamento (+1,3%) e nel settore meccanico (+1,8%) mentre è diminuita nei comparti della lavorazione dei minerali non metalliferi (-4,3%), del trattamento dei metalli (-2,7%) e del legno-mobili (-1,8%). Scende al -3,5% nelle "altre manifatture". La contrazione della produzione grava soprattutto sulle imprese fino a 9 dipendenti (-2,8%) e su quelle fino a 49 dipendenti (-0,8%) mentre le industrie fino a 500 dipendenti registrano un incremento (+2,1%).

Anche il fatturato, nel confronto fra i primi 9 mesi del 2013 e lo stesso periodo del 2014, conserva il segno negativo, -0,2%, in miglioramento però rispetto al precedente -2,5% (2013 su 2012). A soffrire di più anche in questa dimensione sono il comparto della lavorazione dei minerali non metalliferi (-4,4%), il comparto del trattamento dei metalli (-3,2%), l'industria del legno e del mobile (-3,1%), il tessile-abbigliamento (-0,7%) e le "altre manifatture" (-3,3%). Hanno il segno positivo invece i due settori caratterizzanti l'economia parmense, l'alimentare (+2,7%) e il meccanico (+1,2%).
Anche la contrazione del fatturato, in analogia a quanto avviene per la produzione, è maggiore nelle imprese fino a 9 dipendenti (-3,2%) e in quelle fino a 49 dipendenti (-1,0%) mentre le industrie fino a 500 dipendenti mettono a segno un +1,7%.

Artigianato manifatturiero

Nel confronto fra i primi 9 mesi del 2013 e lo stesso periodo del 2014 i valori di produzione, fatturato e ordini portano sempre il segno meno (rispettivamente: - 2,7%; - 3,0% e -3,3%), a significare che l'artigianato manifatturiero continua subire gli effetti della crisi in misura più pesante dell'industria nel suo complesso.

Costruzioni

Nell'edilizia la crisi morde sempre acuta: il fatturato, nei primi 9 mesi dell'anno, si contrae del -7,6% rispetto all'equivalente periodo del 2013. Il volume d'affari non smette di diminuire dai primi mesi del 2011. Sono stati particolarmente pesanti il primo e il terzo trimestre del 2014.(entrambi -7,4%).

Commercio

Continua anche nel commercio la fase recessiva iniziata nel secondo trimestre del 2008. Complessivamente, nei primi 9 mesi del 2014, le vendite al dettaglio si sono contratte del -4,2% rispetto allo stesso periodo del 2013. La dinamica negativa riguarda tutti i settori a partire da quello alimentare (-4,8%) che registra, nel confronto con gli altri, la perfomance peggiore. All'interno del comparto non alimentare, che registra una flessione media del 4,1%, calano maggiormente le vendite di abbigliamento-accessori (-4,5%) mentre per i prodotti per la casa ed elettrodomestici la flessione si ferma al-3,3%. I piccoli esercizi (fino a 5 dipendenti) sono quelli che soffrono di più perchè le vendite si riducono del -5,2% ma anche la grande distribuzione dà un segnale negativo con -2,6%.

Esportazioni

Nei primi nove mesi del 2014 le esportazioni parmensi sono aumentate del 2,4% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, in frenata tuttavia rispetto all'incremento del 3,8% messo a punto nel 2013 rispetto al 2012. Complessivamente le esportazioni del 2014 (4.313 milioni di euro a valori correnti) hanno superato del 22,7% l'importo complessivo del 2008 (3.514 milioni di euro, il valore più alto prima della crisi internazionale).

Considerando i settori che contribuiscono maggiormente alle esportazioni provinciali, nei primi nove mesi del 2014 si rilevano, rispetto allo stesso periodo del 2013, aumenti significativi per prodotti in metallo (+14% anziché -6,4% dell'anno precedente), prodotti alimentari (+ 7,4% rispetto al +5,4% registrato l'anno precedente), prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,3% rispetto al +2,0% dell'anno precedente), articoli in gomma e materie plastiche (+7,8% anziché +6,6% dell'anno precedente), prodotti chimici (-3,0%, rispetto al +4,6% dell'anno precedente).
Hanno invece registrato andamenti negativi macchinari ed apparecchiature (-2,0% anziché +6,8% dell'anno precedente), prodotti della metallurgia (-1,1%, anche se migliorato rispetto al -11% dell'anno precedente), computer e prodotti di elettronica, ottica ed elettromedicali (-2,2%, anche se migliorato rispetto al -18,7% dell'anno precedente).
Il comparto metalmeccanico complessivamente considerato ha accusato un calo dello 0,6%, in controtendenza rispetto alla crescita registrata nello stesso periodo del 2013 (+2,9%), rappresentando una quota di export 2014 del 42,0%. La flessione è dovuta principalmente al calo delle vendite estere di macchinari e apparecchiature (-2,0%) che rappresenta il 71,8% dell'intero comparto.
I prodotti alimentari e bevande hanno registrato una crescita del +7,6% e il relativo peso sul totale è salito dal 23,1 al 24,3%.
I prodotti farmaceutici esprimono un andamento in crescita (+7,3%, migliorato rispetto al +2,0% dell'anno precedente) e si confermano il terzo settore in termini di importanza a livello provinciale, con il peso sul totale che sale all'11,2%.

Per quanto concerne i mercati di sbocco, il mercato europeo si conferma il più importante, con una quota che è salita dal 66,0% del 2013 al 66,4% del 2014 sul totale (era il 67,6% nel 2012), registrando un +3,0% (+ 4,2% se consideriamo l'Europa a 28). I Paesi europei maggiori acquirenti di Parma sono la Germania (+ 8,8%), la Spagna (+13,3%) e il Regno Unito (+5,3%). In flessione invece la Francia (- 1,6%) e la Russia (- 4,4%).

L'export verso l'America (che rappresenta l'11,4% delle esportazioni provinciali) è in calo sia verso l'America settentrionale (-2,5%) che verso quella meridionale (- 9,6%). Le esportazioni verso l'Asia, che rappresentano il 15% dell'export provinciale, segnano un aumento del 10,0% rispetto all'anno precedente, con un netto + 31,6% verso la Cina (rispetto a un precedente – 12,4%) e un + 3,0% verso l'India (rispetto al precedente – 31,2%). Altrettanto netta, ma in negativo, la flessione verso il Giappone (- 10,0%).

La demografia delle imprese

Si riduce ulteriormente la base del sistema imprenditoriale parmense: al 31 dicembre 2014 le imprese attive sono risultate 41.509 con un calo di 654 unità rispetto all'anno precedente. Negli ultimi 3 anni il saldo fra iscrizioni e cessazioni è sempre stato negativo e le imprese attive sono diminuite di 1.691 unità. Il tema rilevante e dolente è quello delle iscrizioni al Registro Imprese della Camera di commercio: nel 2014 si sono iscritte 2.484 imprese, il dato più basso degli ultimi 12 anni, mentre si mantiene comunque consistente il numero delle cessazioni (2.741).

I settori che nel 2014 hanno perso più imprese sono l'edilizia (-257), il commercio (-174), l'agricoltura (-171) e le attività manifatturiere (-109); saldi leggermente positivi presentano nei servizi alle imprese (+49) e nel turismo (+19).
Diminuiscono in pari misura le imprese individuali e le società di persone (-2,3%); crescono dell'1,8% le società di capitali mentre si contraggono del'8,1% quelle costituite "in altre forme".
Negli ultimi 5 anni il settore delle costruzioni ha ridotto la propria incidenza sul totale delle imprese di quasi 2 punti percentuali (dal 19,7% al 17,9%) mentre il ridimensionamento dell'agricoltura e del manifatturiero risulta meno intenso: rispettivamente -1,3 e -0,8% punti percentuali. Le imprese agricole rappresentano il 15% del totale delle imprese provinciali (erano il 16,3%), le manifatturiere il 13,1%, contro il 13,9 del 2009. Il commercio, il turismo e i servizi sia alle imprese che alla persona aumentano invece la loro incidenza. La crescita numerica del commercio è accompagnata però ad un calo dell'apporto del valore aggiunto provinciale.

Cassa integrazione e previsioni sulla disoccupazione

Da gennaio a novembre 2014 complessivamente sono state richieste dalle imprese parmensi quasi 5,3 milioni di ore, il 13,3% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Diminuisce la CIG ordinaria più che a livello regionale e nazionale ed è in calo anche la CIG in deroga. Cresce invece la CIG straordinaria ma i misura inferiore rispetto alla regione e all'Italia.

Sul fronte lavoro le previsioni Prometeia-Unioncamere mostrano per il 2015 una ben poco significativa diminuzione del tasso di disoccupazione: dal 7,5% del 2014 al 7,2% del 2015. In Emilia Romagna dovrebbe invece attestarsi, nell'anno in corso, sull'8,3% e in Italia sul 12,9%.

(Fonte: Ufficio Stampa Camera di commercio di Parma)

Il Centro interculturale del Comune di Piacenza e Kaprasquare, in collaborazione con Consorzio Sol.Co, cooperativa sociale L'Arco e Borgo Faxhall, organizzano una serie di eventi a partire dalle ore 15 nella Galleria del centro commerciale di piazzale Marconi -

Piacenza, 19 febbraio 2015 -

In occasione della Giornata internazionale della Lingua Madre che ricorre sabato 21 febbraio, il Centro interculturale del Comune di Piacenza e Kaprasquare, in collaborazione con Consorzio Sol.Co, cooperativa sociale L'Arco e Borgo Faxhall, organizzano una serie di eventi a partire dalle ore 15 nella Galleria del centro commerciale di piazzale Marconi.

Tra le iniziative la "Biblioteca Vivente", che prevede l'allestimento di una biblioteca vera e propria con operatori e un catalogo di titoli tra cui scegliere, con la peculiarità che i "libri" da prendere in prestito sono persone con cui il lettore può prenotare una conversazione, durante la quale i "volumi parlanti" potranno raccontare la propria esperienza di vita sul rapporto con la loro lingua madre.

Sarà inoltre presente un punto gioco per i più piccoli, nonché l'esposizione "Lingue del Mondo" con approfondimenti a cura delle associazioni del Centro Interculturale, associazione dei Polacchi in Italia, Angolano, Comunità Congolese, Comunità Rumena, Elegance, Ghana Nationals Association, Nzuko Ndi Igbo, Sentieri nel Mondo. Gli esercizi commerciali della galleria e del quartiere esporranno cartelli che richiamano la Giornata, indicando inoltre quali sono le lingue parlate nei loro negozi.

La Giornata Internazionale della Lingua Madre nasce nel 1999 sotto il patrocinio dell'UNESCO per promuovere la diversità linguistica e culturale ed il multilinguismo. L'evento di sabato rientra nell'ambito di Logos, il progetto del Comune di Piacenza in partnership con cooperative sociali e Comuni della provincia, mirato a favorire l'incontro tra cittadini italiani e cittadini provenienti da Paesi Terzi.
Per informazioni: pagina facebook Progetto Logos.

(Fonte: Comune di Piacenza)

Baby BoFe' 2015, la musica classica per i bambini, 
ottava edizione e Note sul Registro 2014-2015, progetto di formazione all'ascolto della musica classica nelle scuole secondarie, proposte dall'associazione Bologna Festival. Nella scorsa edizione sono state coinvolte più di 80 scuole di Bologna e provincia e il pubblico di giovani che ha seguito il programma conta un totale di 8.800 presenze. -

Parma, 19 febbraio 2015 -

Le attività formative e divulgative proposte dall'associazione Bologna Festival sono volte a promuovere una cultura dell'ascolto della musica classica. Baby BoFe', con i suoi spettacoli musicali per il pubblico delle famiglie, le scuole dell'infanzia e le scuole primarie, e Note sul registro, con il suo ciclo di percorsi musicali interdisciplinari, lezioni-concerto, interviste musicali, invito ai concerti serali del Bologna Festival con guida all'ascolto per le scuole secondarie, sono occasioni di accrescimento culturale che da anni l'Associazione Bologna Festival offre al pubblico dei bambini e dei ragazzi, sempre cercando un punto di contatto con le modalità di fruizione musicale del pubblico più giovane. Nella scorsa edizione sono state coinvolte più di 80 scuole di Bologna e provincia, e il pubblico di giovani che ha seguito il nostro programma conta un totale di 8.800 presenze.

Le attività formative di Bologna Festival sono realizzate con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Soroptimist, UniCredit, Unipol Banca.
In collaborazione con Museo Internazionale e Biblioteca della Musica - Istituzione Bologna Musei, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Fondazione Teatro Comunale di Bologna.

BABY BOFE' 2015

L'ottava edizione del Baby BoFe' si inaugura domenica 22 febbraio, al Teatro Testoni Ragazzi, con lo spettacolo Chichibio, la gru e altre storie. Seguono Piano di volo (21 marzo), Ludwig (11 aprile), Il flauto magico (26 maggio), in una varietà di proposte che attraversa alcuni secoli di storia musicale, dal Medioevo al Novecento.

Si passa dalla musica del Trecento eseguita con strumenti originali secondo l'antica prassi esecutiva, al teatro operistico settecentesco di Mozart, sino alla travolgente energia ritmica di Bartók o alle meccaniche sonorità di Ligeti. In Chichibio la gru e altre storie, ispirato ad una novella del Boccaccio, si ascoltano musiche di Jacopo da Bologna, Francesco Landini, Gherardello da Firenze e anonimi compositori del XIV secolo: ballate e saltarelli eseguiti alla maniera dei giullari medievali. Piano di volo, spettacolo che conduce ad una immagine figurata del volo anche attraverso le persuasioni della musica, si basa su pagine pianistiche tratte dalle Scene infantili e dai Pezzi fantastici di Schumann, Intermezzi, Ballate e Valzer di Brahms alternati alle danze folcloriche e all'energico Allegro barbaro di Bartók, spingendosi sino alle note meccaniche della Passacaglia ungherese di Ligeti. In Ludwig la figura di Beethoven rivive sulla scena attraverso l'intensa espressività delle sue sonate e delle sue sinfonie: nelle mani di un appassionato maestro di scuola l'ascolto della sua musica si trasforma per gli allievi in una autentica lezione di vita.

Prosegue la fortunata collaborazione del Baby BoFe' con il Teatro Comunale di Bologna, dopo il successo della Turandot principessa di ghiaccio, che lo scorso anno ha fatto registrare il tutto esaurito. Quest'anno Bologna Festival, Teatro Comunale e La Baracca-Testoni Ragazzi si uniscono nuovamente per la coproduzione del Flauto magico di Mozart: un adattamento per il pubblico dei più piccoli curato da Bruno Cappagli sull'allestimento scenico del Flauto firmato da Fanny & Alexander e proposto nell'ambito della corrente stagione operistica del Comunale. A cantanti, coro e orchestra del Comunale diretti da Roberto Polastri si uniscono gli attori della Baracca-Testoni Ragazzi.

Tra le realtà produttive coinvolte in questa ottava edizione di Baby BoFe' figurano: Assiemi (Associazione Italiana Educazione Musicale per l'Infanzia) che propone l'originale spettacolo di apertura Chichibio, la gru e altre storie; la Compagnia Teatrale Corona di Milano che con Ludwig porta in scena un "vero" Beethoven, capace di dialogare con un pubblico di giovanissimi. Piano di volo è uno speciale riadattamento in chiave musicale dello spettacolo Il volo di Bruno Cappagli.

Gli spettacoli del Baby BoFe' si tengono al Teatro Testoni Ragazzi il sabato sera (ore 21) e la domenica (ore 11 e ore 16.30); seguono i matinées del lunedì e del martedì riservati alle scuole dell'infanzia e alle scuole primarie. Fa eccezione il titolo operistico, che va in scena al Comunale di Bologna alle ore 18.

Spettacoli musicali a misura di bambino, gli spettacoli di Baby BoFe' si distinguono nel panorama dell'offerta teatrale per l'infanzia per la specifica caratteristica di proporre musiche eseguite dal vivo, scelte di volta in volta nel vasto repertorio classico con precisi intenti divulgativi. La musica dal "vero" si unisce al gioco della finzione scenica, creando spazi di divertimento adatti ai più piccoli, ma capaci di sorprendere anche il pubblico adulto.

Baby BoFe' è realizzato con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, con la collaborazione tecnica di Luis.it e con il sostegno di Daniela Scaglietti Kelescian, Lisi Vaccari e tutti gli amici di Baby BoFe'. QN Il Resto del Carlino è media partner.

NOTE SUL REGISTRO 2014-2015

Progetto didattico rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado NOTE SUL REGISTRO è nato una decina di anni fa con l'obiettivo di promuovere la cultura dell'ascolto della musica classica tra il pubblico degli studenti 11-18. Le proposte didattiche si differenziano in percorsi interdisciplinari, lezioni-concerto, lezioni-spettacolo in forma di intervista e invito ai concerti serali del Bologna Festival con guida all'ascolto. Le attività si svolgono nelle scuole stesse, in teatro o in museo, grazie alla collaborazione di alcune istituzioni culturali cittadine (Teatro Comunale di Bologna, Museo della Musica, Pinacoteca Nazionale).

In viaggio con Mozart, Musica e totalitarismi e Intervista impossibile con Beethoven sono percorsi didattici agili e stimolanti che alternano esecuzioni dal vivo, materiali audio e video con interventi parlati o recitati; ideati in modo da focalizzare l'attenzione dei ragazzi su espressioni artistiche e repertori spesso assenti dai programmi scolastici, forniscono molteplici spunti di approfondimento. I percorsi sono realizzati con il sostegno di Unipol Banca.
Gli incontri interdisciplinari Le stagioni in musica e in pittura e Come suona un animale, realizzati nelle sale della Pinacoteca Nazionale, sono incentrati sulle relazioni tra musica e pittura, evidenziando specificità, differenze e punti di contatto tra i due linguaggi. Gli incontri sono realizzati con il sostegno di Soroptimist.

L'ascolto dal vivo delle opere del grande repertorio classico – programmate nei concerti serali della rassegna Grandi Interpreti del Bologna Festival – è una tappa di primaria importanza nel percorso formativo proposto alle scuole. Il progetto «Giovani in sala», con il sostegno di UniCredit, offre a 500 ragazzi delle scuole secondarie di Bologna e provincia la possibilità di partecipare gratuitamente a 6 concerti della rassegna Grandi Interpreti; per ogni concerto viene anche proposta una guida all'ascolto introduttiva, da tenersi presso le scuole stesse.


«UniCredit crede profondamente nel fondamentale ruolo della cultura per lo sviluppo della comunità e del territorio – ha detto Elena Goitini, Responsabile Area Commerciale Bologna UniCredit -. Abbiamo quindi deciso di sostenere anche per il 2015 il progetto "Giovani in sala" perché ci auspichiamo che offrire la possibilità di ascoltare dal vivo e gratuitamente alcuni capolavori di giganti della musica possa far scattare nei nostri ragazzi una scintilla. L'incipit di una passione che li possa portare ad amare questa straordinaria forma espressiva, a tutto vantaggio della loro crescita culturale e di quella della nostra società. Il nostro è un grande Gruppo non solo nel settore finanziario, ma anche per l'impegno in ambito sociale, culturale e ambientale: l'attenzione ai territori nei quali operiamo è tra i nostri obiettivi di sostenibilità».

(Fonte: ufficio stampa UniCredit)

I dati dell'ultimo trimestre 2014. Buona crescita dell'export, male il mercato interno -

Reggio Emilia, 19 febbraio 2015 -

Il quarto trimestre 2014 si è chiuso ancora in crescita per l'industria manifatturiera reggiana, anche se l'incremento risulta molto più contenuto rispetto ai trimestri precedenti e il dato produttivo in aumento cozza contro una flessione del fatturato complessivo.
Secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia effettuata sui dati della periodica indagine congiunturale condotta dal sistema camerale, nel trimestre ottobre-dicembre 2014 la produzione si è infatti fermata al +0,2%, dopo che nei tre trimestri precedenti si erano invece registrati, dall'inizio dell'anno, un +1,4%, un +0,9% e un +1,4%.

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Al lieve incremento della produzione corrisponde un fatturato totale (mercato interno più estero) in flessione dello 0,4%, con una contemporanea diminuzione degli ordini complessivi, calati dello 0,6%.
A condizionare questi risultati è, ancora una volta, l'andamento negativo del mercato interno. Pur con un rallentamento di quasi due punti rispetto al trimestre luglio-settembre, negli ultimi tre mesi del 2014 le esportazioni hanno infatti segnato un +3,5% per il fatturato e un +2,8% per gli ordini.

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Il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini, così come il grado di utilizzo impianti, tendono lentamente a calare, flessione che era già iniziata nel terzo trimestre del 2014. Le settimane di produzione assicurata sono scese, in media, a quota 5,9 a fronte delle 7,8 di un anno prima, mentre gli impianti risultano utilizzati all'80,5% della loro capacità produttiva (era l'84,2% un anno prima).

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Andamenti diversificati, ma per lo più volti al segno meno, si osservano all'interno dei comparti leader della nostra industria manifatturiera.
Solo il metalmeccanico, con una variazione positiva del 2,3% dei volumi produttivi, continua a registrare buone performance. Stabile l'alimentare, mentre per gli altri settori si osservano flessioni nella produzione che vanno dal -0,5% del ceramico al -0,9% dell'elettrico-elettronico, dal -1% delle materie plastiche al -4,1% dell'abbigliamento.

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Distintamente per classe dimensionale, sono solo le grandi aziende (quelle con 50 dipendenti ed oltre) a registrare un'evoluzione in aumento (+2,8%). In calo la produzione per le medie (-2%, mentre era stata positiva in tutti i trimestri precedenti del 2014, raggiungendo addirittura il +3,9% nel periodo luglio-settembre) e le piccole imprese (-2,1%).

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(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

 

 

 

 

L'Ufficio Studi di Confartigianto, in collaborazione con la direzione Politiche Fiscali dell'associazione, ha valutato l'impatto per le imprese fornitrici della P.A.: in sostanza ogni 4 euro di recupero di evasione, 1 euro è di oneri per le imprese -

Parma, 19 febbraio 2015 - 

Con la nuova legge di stabilità, il Governo ha introdotto nel 2015 lo split paymentL'obiettivo è di contrastare l'evasione fiscale, stimata in 988 mln di euro.
La norma prevede che l'IVA addebitata dai fornitori di beni e servizi alle pubbliche amministrazioni non venga più versata dalla P.A. acquirente all'impresa fornitrice ma direttamente all'erario, generando, pertanto, in capo all'impresa un credito di IVA e una perdita di liquidità oltre a maggiori oneri burocratici per l'eventuale recupero del credito.

L'Ufficio Studi di Confartigianto, in collaborazione con la direzione Politiche Fiscali dell'associazione, ha valutato l'impatto per le imprese fornitrici della P.A.: in sostanza ogni 4 euro di recupero di evasione, 1 euro è di oneri per le imprese.

Complessivamente Confartigianato stima in 230 milioni di euro, i maggiori oneri, di cui: 155 milioni per oneri finanziari connessi al credito che si genera in capo alle imprese e che sarà rimborsato dall'Agenzia delle Entrate dopo circa sei mesi dalla richiesta, 55 milioni legati alla mancata liquidità nel periodo che intercorre tra il precedente incasso dell'IVA e il suo versamento e 21 milioni di euro per oneri burocratici connessi con la pratica dell'istanza di rimborso.

«Il problema per chi opera con la PA esiste ed è pesante – dice Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma. L'obiettivo dell'Associazione è di sollecitare, a tutti i livelli, un intervento urgente; quello che chiediamo è di differire il termine di pagamento del primo acconto, unificandolo con il saldo dell'imposta da versare entro il 16 dicembre. Il fine dello split payment è di contrastare l'evasione fiscale, battaglia più che doverosa che però non può essere fatto a spese degli imprenditori onesti».

(Fonte: ufficio stampa Apla Confartigianato Parma)

Ieri sera nuovo vertice a Bologna su Big Snow. Si è parlato anche dei danni al comparto agricolo, pari almeno a 4 milioni solo nel Reggiano. Il presidente Manghi: "Indennizzi dal prossimo Psr" -

Reggio Emilia, 18 febbraio 2015 -

Nuovo vertice istituzionale, ieri sera in Regione, sui danni provocati dalla nevicata del 5 e 6 febbraio scorsi e dal conseguente, prolungato black-out. A Bologna il governatore Stefano Bonaccini, insieme al sottosegretario Andrea Rossi e agli assessori regionali a Protezione civile e Agricoltura, Paola Gazzolo e Simona Caselli, ha incontrato i rappresentanti delle Province emiliane e di quella di Forlì, colpita da una violenta mareggiata, per fare il punto della situazione, anche in relazione alle azioni da intraprendere a tutela dei territori.

"Nell'attesa che il Governo dichiari lo stato di emergenza, con la relativa copertura finanziaria, si è parlato in particolare del confronto avviato con Enel, dopo i pesanti disservizi causati in Emilia – spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria ManghiAl tavolo di confronto avviato tra Regione ed Enel, e aperto alle Province, solleciteremo in particolare il riconoscimento del rimborso massimo a tutti, enti pubblici, imprese e singoli cittadini, a prescindere dalla classificazione in base al numero di abitanti prevista dall'azienda e la garanzia di investimenti sul territorio a favore del ripristino, della manutenzione e dell'ammodernamento della rete infrastrutturale perché quanto accaduto nei giorni scorsi non si verifichi mai più: non solo per quanto riguarda l'aspetto impiantistico, che appunto dovrà essere potenziato e migliorato, ma anche per quanto riguarda la gestione della comunicazione e, in generale, del modo di interpretare la propria presenza sul territorio da parte di Enel, che pure ha lasciato molto a desiderare".

Circa le possibili azioni da avviare nei confronti di Enel, "Comuni e Provincia di Reggio Emilia hanno ribadito l'intenzione di procedere – continua il presidente Manghi – probabilmente attraverso un esposto all'Authority per l'energia elettrica, che incontreremo nei prossimi giorni anche grazie all'interessamento e all'operato del parlamentare reggiano Paolo Gandolfi". Organismo indipendente istituito con la Legge 481/1995, l'Authority ha proprio il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere l'efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità.

Nel corso dell'incontro di ieri sera in Regione si è inoltre parlato dei pesanti danni subiti dal mondo agricolo. Sul tema, proprio l'altro giorno in Provincia lo stesso presidente Manghi e il consigliere delegato Alessio Mammi avevano incontrato, insieme alla senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della Commissione Agricoltura, i rappresentanti delle associazioni agricole.

"Una stima puntuale sta per chiudersi in questi giorni, ma solo nel Reggiano si parla di almeno 4 milioni di danni, in particolare alle produzioni orticole, come l'anguria, ma anche a molte strutture, come serre, tettoie e capannoni per il deposito anche di frumento e grano, crollate a causa della neve - sottolinea il consigliere delegato Mammi – Il prolungato black-out, inoltre, oltre a comportare grossi disagi e aumenti di costi, ha provocato la perdita di molte coltivazioni".

"Con l'assessore Caselli si è valutata la possibilità di attingere dal Piano di sviluppo rurale (Psr) di ormai prossima approvazione per concedere in breve tempo indennizzi alle imprese agricole danneggiate", conclude il presidente Manghi.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il 27 febbraio è il termine per presentare le domande di accesso alle risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per la partecipazione a fiere all'estero -

Reggio Emilia, 18 febbraio 2015 -

Mancano pochi giorni (la scadenza è fissata al 27 febbraio) per presentare le domande di accesso alle risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per la partecipazione a fiere all'estero, che quest'anno hanno toccato la cifra record di 1 milione di euro, pari a due terzi degli investimenti riservati all'internazionalizzazione (1,5 milioni, anche in questo caso cifra record).

Alle imprese interessate, l'ente camerale (al quale sono già pervenute quasi 200 richieste) ricorda che il termine è tassativo e che l'esame e la soddisfazione delle domande (fermi restando gli altri requisiti richiesti) avverrà seguendo l'ordine cronologico di presentazione.
L'invito rivolto esplicitamente alle imprese da parte della Camera di Commercio è dunque quello di accelerare il più possibile l'inoltro delle richieste.

Nella sede dell'Ente, intanto, si continua a lavorare intensamente anche sugli incoming con operatori stranieri, che in concomitanza con l'Expo si svolgeranno, anche in questo caso, con un'intensità senza precedenti.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Domani, giovedì, alla CNA di Modena un seminario su un tema di estremo interesse per le aziende che esportano -

Modena, 18 febbraio 2015 -

Uno dei temi di maggiore attualità per le aziende, in particolare quelle che esportano, è l'origine della merce, questione importante sia dal punto di vista logistico (pensiamo alle normative doganali), ma anche per la rilevanza in altri ambiti come, ad esempio, la tutela dei consumatori (i quali oggi più che mai esprimono l'esigenza di capire il luogo di effettiva produzione di una merce), la tutela e l'uso esclusivo di un marchio di fabbrica, la registrazione dei marchi in sede nazionale e/o internazionale.

Ma che cos'è l'origine preferenziale? Si tratta di uno status della merce grazie al quale è possibile ottenere il diritto a un trattamento tariffario preferenziale, che può consistere, ad esempio, in una riduzione o in un'esenzione dal dazio in virtù di specifici accordi sottoscritti fra il paese di esportazione e quello di destinazione della merce.
Una materia molto tecnica che, tuttavia, può avere dei riflessi critici per le aziende in caso di mancato rispetto della normativa potendo comportare, oltre al pagamento dei dazi doganali non versati, anche la denuncia dell'esportatore all'autorità giudiziaria per la falsa dichiarazione in caso di accertamenti e di richiesta di rilascio della prova dell'origine preferenziale.

E' di tutto questo che si parlerà nel corso del seminario operativo che CNA ha organizzato per le imprese di produzione e del settore moda-abbigliamento domani, giovedì 19 febbraio, alle 18, presso la sala Arcelli di CNA Provinciale, a Modena in via Malavolti 27.
Interverrà Simone Del Nevo, dell'omonimo studio che cercherà di fornire ai partecipanti alcune semplici istruzioni per superare quei problemi pratici che, se sottovalutati, rischiano si comportare gravi errori nella gestione dell'origine delle proprie merci esponendosi così a conseguenze di carattere amministrativo ma soprattutto di carattere penale.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA
 MO)

Approvato dalla Commissione l'emendamento al DL Milleproroghe che sposta di un anno l'avvio della restituzione del debito acceso dalle imprese terremotate per pagare le tasse -

Modena, 18 febbraio 2015 -

La mobilitazione di Rete Imprese ha ottenuto un primo importante risultato: le Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno approvato l'emendamento al decreto Milleproroghe presentato dai deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Davide Baruffi e Matteo Richetti, che chiedeva la tanto attesa proroga del termine d'inizio della restituzione del mutuo acceso dagli imprenditori delle zone terremotate per pagare le tasse.

Soddisfazione da parte di Rete Imprese Italia per il passo in avanti effettuato e che concede un ulteriore anno di respiro alle imprese danneggiate dal sisma. L'emendamento, infatti, oltre a prorogare di dodici mesi la sospensione del pagamento dovuto per la restituzione del debito, prolunga di dodici mesi anche la durata del piano di ammortamento.
"Anche se non accoglie immediatamente le nostre rivendicazioni, l'ammortamento in cinque anni – commentano Cna, Lapam, Confcommercio e Confesercenti – questo provvedimento risponde a un'urgenza delle imprese. Ora però è necessario accelerare il processo di rimborso delle liquidazioni dei contributi per la ricostruzione, ovviamente nell'ambito della massima trasparenza, per evitare, tra un anno, di trovarci nella medesima emergenza".
"Attendiamo con ansia – conclude la nota di Rete Imprese – che l'emendamento sia recepito anche in Senato.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Per gli esercenti in eventuale difficoltà a causa dei lavori nel centro storico di Bologna, la banca appronta una serie di iniziative di sostegno come la sospensione delle rate dei mutui in essere e speciali formule di finanziamento a tasso facilitato -

Parma, 18 febbraio 2015 –

Per i commercianti e gli artigiani del centro storico di Bologna, UniCredit ha predisposto alcune importanti iniziative volte a sostenerne le attività.

"Dallo stretto contatto che abbiamo con i nostri clienti e più in generale con il territorio - spiega Elena Goitini, Responsabile Area Commerciale Bologna UniCredit - abbiamo ritenuto opportuno predisporre alcune specifiche iniziative a favore delle attività commerciali e artigianali del centro storico di Bologna. In conseguenza dei lavori di riqualificazione del Centro storico, alcune attività potrebbero in effetti essere più difficili da raggiungere sia dai clienti che dai fornitori, a causa blocco del traffico. Così, per contrastare la possibilità di una flessione degli incassi che, in un periodo delicato come questo, potrebbe risultare critica, UniCredit ha deciso di attivare appositi finanziamenti per sostenere il magazzino ed il circolante aziendale, per una durata massima di 24 mesi; e di prendere in considerazione anche eventuali richieste di sospensione delle rate sui mutui in essere, per un periodo di 6-12 mesi".

Per accedere a queste agevolazioni basterà presentare una semplice autocertificazione alla banca che - nel rispetto del singolo merito creditizio - applicherà tassi agevolati e tempistiche ridotte per l'istruttoria della pratica di concessione. Le richieste potranno essere presentate presso tutte le filiali UniCredit del centro città. Un modo concreto per essere ancora più vicini agli operatori, siano essi commercianti o artigiani, del centro storico bolognese ed ai loro clienti.

(Fonte: ufficio stampa UniCredit)

Attivato un plafond di finanziamenti per privati ed imprese per la gestione dell'emergenza; coinvolte nell'iniziativa le Regioni Emilia Romagna e Marche -

Parma, 17 febbraio 2015 -

Il Gruppo Credem ha stanziato un plafond di 50 milioni di euro per assistere le popolazioni delle regioni colpite dalle abbondanti nevicate e dalle mareggiate dei giorni scorsi. Tale iniziativa è in linea con la strategia del gruppo di sostegno e vicinanza al territorio.
In particolare, il plafond è destinato a sostenere le famiglie e le imprese nella gestione dell'emergenza attraverso finanziamenti a breve ed a medio termine a tassi agevolati e con procedure d'erogazione semplificate. Le imprese, inoltre, potranno finanziare la sostituzione dei macchinari danneggiati anche attraverso operazioni di leasing. Le richieste potranno essere presentate entro il prossimo 30 giugno presso le filiali e i centri imprese del territorio.

L'iniziativa è destinata a tutti i comuni dell'Emilia Romagna e delle Marche colpiti dal maltempo.
"Con questa iniziativa", ha dichiarato Stefano Pilastri, direttore commerciale di Credem, "il Gruppo Credem intende essere vicino al territorio con iniziative concrete per dare assistenza alle famiglie ed alle imprese colpite dal maltempo. Le filiali, i centri imprese e tutta la nostra rete locale sono a disposizione per fornire le informazioni e l'assistenza necessaria".
A fine 2014 la struttura distributiva del Gruppo Credem si articolava in 634 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 5.763, i promotori finanziari con mandato 785, 275 gli agenti finanziari Creacasa e 119 gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.

(Fonte: Media Relations Credem)

Animali in difficoltà per la neve: verifiche nei mercati di vendita, scoperte a Casina trappole illegali -

Reggio Emilia, 17 febbraio 2015 -

La Polizia provinciale ha attivato nei giorni scorsi una serie di controlli sul territorio finalizzati alla repressione di attività illecite volte alla cattura di esemplari della avifauna, autoctona e migratoria: questa pratica, vietata dalla normativa e punita nei casi più gravi con sanzioni di carattere penale, ora è resa ancora più facile in quanto gli stessi animali si trovano in una situazione di forte sofferenza a causa della copertura nevosa del terreno.

L'attività svolta dalla Polizia provinciale, oltre a controlli nei mercati di vendita destinati all'avifauna, ha consentito di procedere in montagna al sequestro di alcune trappole per la cattura di uccelli e alla identificazione di una persona di Casina dedita a questo tipo di attività.
Considerato il perdurare delle condizioni meteorologiche, l'attività di controllo procederà ulteriormente, allo scopo di individuare ulteriori illeciti.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Martedì, 17 Febbraio 2015 09:27

Modena - Una diagonale verde per la mobilità

Al posto dei binari un percorso ciclopedonale e per mezzi pubblici inserito in un parco lineare. Avviato lo studio di fattibilità e il confronto con la città -

Modena, 17 febbraio 2015 -

Al posto delle rotaie un percorso riservato a pedoni, ciclisti e mezzi pubblici con soluzioni tecniche che consentano di realizzare un vero e proprio parco lineare e che siano nello stesso tempo "efficaci per la mobilità cittadina, ambientalmente sostenibili e concretamente realizzabili", lasciando alle automobili solo lo spazio per alcuni puntuali attraversamenti. Sono le caratteristiche dello studio di fattibilità in corso di definizione, delineate dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, per l'utilizzo dei dieci chilometri dell'asta dismessa della linea ferroviaria storica dall'area di viale Montecuccoli, nei pressi della stazione ferroviaria, fino all'area Fiera di Cittanova passando per la via Emilia alla Madonnina, l'area del Villaggio artigiano e il polo scolastico di via Leonardo da Vinci.

"Si tratta di una diagonale in cui tre di questi dieci chilometri sono nel cuore della città e ci offrono l'opportunità di realizzare un intervento di riqualificazione urbana partendo dalle esigenze della mobilità e comprendendo anche alcune aree adiacenti al tracciato per garantire un equilibrio tra la mobilità e gli insediamenti", aggiunge il sindaco sottolineando che la priorità "è la salvaguardia del percorso protetto, senza escludere alcuni limitati interventi di 'ricucitura' sulle connessioni stradali tra le diverse aree urbane, ma prima di fare partire le ruspe mettiamo in moto i cervelli e confrontiamoci con la città".

Il percorso è stato avviato con un primo incontro pubblico promosso insieme ai Quartieri 1 e 4 e con la partecipazione anche dell'assessore Gabriele Giacobazzi (Mobilità) e delle assessore Anna Maria Vandelli (Urbanistica) e Ingrid Caporioni (Quartieri).
Lo studio di fattibilità verrà sviluppato in relazione al contesto più complessivo della città con l'obiettivo di proporre soluzioni innovative dell'abitare e per riqualificare parti urbane assai diverse tra loro e cariche di infrastrutture e servizi. Gli approfondimenti tecnici, infatti, hanno come scenario la prospettiva del nuovo Piano strutturale comunale (Psc) e una tempistica che deve tener conto dei lavori di dismissione della linea a cura di Rete Ferroviaria Italiana che dovrebbero concludersi in estate.

"Il progetto relativo alla diagonale – aggiunge il sindaco – dovrà tener conto anche delle opportunità di connessione con la rete ciclabile già esistente e i mezzi pubblici che utilizzeranno il percorso protetto dovranno avere la possibilità di entrare e uscire da quel tracciato senza vincoli di rotaie o cavi, in modo da sfruttare a pieno tutte le potenzialità del nuovo asse urbano e assicurare la massima permeabilità".
A inizio percorso, nell'area di viale Montecuccoli, in coincidenza con lo sdoppiamento tra vecchio e nuovo tratto ferroviario, verrà realizzata una rotatoria stradale, già in fase di progettazione (tra le vie Cesari, Paolucci e Breda), che consentirà di raggiungere direttamente la zona del cimitero di San Cataldo e, da qui, l'ingresso in tangenziale. Verso l'area del cimitero sarà realizzato anche un collegamento ciclopedonale che consentirà di riutilizzare l'accesso storico del cimitero.

In corrispondenza della Madonnina si approfondiranno le questioni legate alla regolazione dei flussi veicolari prevedendo, comunque, il mantenimento del traffico stradale sul cavalcavia esistente e ipotizzando una "ricucitura" solo ciclopedonale con il tracciato storico della via Emilia.

Grazie al nuovo percorso ciclopedonale della diagonale, è possibile realizzare con minimi interventi di collegamento almeno tre percorsi ciclopedonali ad anello, tutti collegati tra di loro, per complessivamente una vetrina di chilometri.
Nello studio di fattibilità in corso di definizione non si terrà conto solo dei 12 metri di larghezza della diagonale, ma saranno valutate anche le destinazioni di alcune aree di proprietà comunale adiacenti all'asse interessato, così come alcune aree oggetto di progetti di trasformazione oppure destinate ad attrezzature pubbliche. Nella realizzazione del parco lineare, inoltre, verrà posta particolare attenzione all'interconnessione con l'area del cimitero di San Cataldo e con quella del polo scolastico di via Leonardo da Vinci.

(Fonte: Comune di Modena)