Riconoscimento delle organizzazioni interprofessionali: i contenuti del decreto latte preoccupano l'Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia

Con meraviglia l'Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia ha appreso dell'uscita del D.L. 5/5/2015 dal titolo "Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali".
Il decreto legge - nato dall'esigenza di dover normare con urgenza il settore lattiero caseario uscito dal sistema delle quote latte - ricomprende al comma 7 dell'articolo 3 disposizioni su tutti gli altri settori agricoli fra cui l'ortofrutta, sia fresca che trasformata, con l'estensione delle disposizioni sulle organizzazioni interprofessionali previste per il latte.

"Il contenuto solleva molti dubbi e perplessità di varia natura – commenta l'Oi - in particolare per la coerenza dell'articolo 3 al Regolamento Ue 1308/2013 che norma le organizzazioni interprofessionali, ma anche per la coerenza con le competenze regionali in questo campo. Tutto questo potrebbe dare adito quanto meno a contenziosi. Il testo – rileva l'Oi - appare insufficiente e non coerente con lo spirito e le norme comunitarie sulle organizzazioni interprofessionali e non tiene conto delle consultazioni che erano state avviate in precedenza con le Regioni e con le filiere produttive, ma soprattutto con le realtà già esistenti, realmente operanti e già riconosciute ai sensi dello stesso Reg (UE) 1308/2013, come quella dell'OI del pomodoro da industria Nord Italia. Il testo non tiene conto inoltre che le OI, quali organizzazioni di integrazione di filiera, sono realtà basate sulla volontà aggregativa delle filiere produttive e che devono essere rispondenti alla reale organizzazione territoriale delle stesse. Già in passato legislazioni inadeguate avevano di fatto bloccato lo sviluppo di Oi efficaci nel nostro Paese".

(fonte OI Pomodoro)

+10% l'export in gennaio febbraio. In evidenza il traino degli Usa. La produzione, intanto, ad aprile è scesa dell'1,2%, con un saldo quadrimestrale pari a -1,9%

Reggio Emilia - E' una crescita pressoché senza precedenti quella che stanno registrando le esportazioni di Parmigiano Reggiano, che ha chiuso il primo bimestre 2015 con una crescita a doppia cifra: +10,1%
A trainare il boom delle esportazioni sono soprattutto gli Usa, con risultati che in gennaio e febbraio si sono attestati attorno al +11%.

"I flussi - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai - sono buoni anche in Europa, che resta tuttora il principale mercato, tanto che a febbraio le esportazioni complessive intra ed extra-UE sono cresciute del 9,4%. Questi risultati hanno permesso di riassorbire ampiamente l'impatto, a volume, dell'Embargo Russo, ma auspichiamo che a breve l'azione diplomatica internazionale possa consentire la riapertura delle frontiere di questo importante mercato, cosa che porterebbe ad una ulteriore accelerazione delle performance estere del nostro prodotto".
Sempre nel primo bimestre 2015, anche le vendite di grattugiato registrano un significativo incremento, con un +9,8%.

"Un risultato - spiega Alai - particolarmente importante per il sistema Parmigiano Reggiano, soprattutto in considerazione del fatto che tutte le operazioni di confezionamento avvengono nel comprensorio di produzione, accorciando la filiera, rendendo più agevoli ed incisivi i controlli e le operazioni di vigilanza e generando nuovo valore nei territori cui il prodotto è storicamente legato".
Sul versante produttivo, intanto, prosegue il calo già manifestatosi all'inizio dell'anno: ad aprile, infatti, la produzione è scesa dell'1,2%, portando il dato quadrimestrale a -1,9%
"Nonostante la crescita del 5% registrata da inizio anno - prosegue Alai - le quotazioni si mantengono a livelli ancora del tutto insoddisfacenti, e in questo modo è divenuto il mercato - con tutte le negative conseguenze che questo comporta - il vero regolatore di quell'offerta che, al contrario, deve essere determinata con l'esercizio di un ruolo più attivo da parte dei produttori, così come è negli obiettivi dei piani di regolazione dell'offerta che abbiamo rivisto in occasione della recente assemblea e sui quali i caseifici dovranno esprimersi entro l'autunno".
Quanto alle prospettive, Alai vede ancora nelle esportazioni, associate proprio alla regolazione dell'offerta, il primo motore di sviluppo del sistema: "l'aumento continuo delle quantità esportate - spiega il presidente del Consorzio - rende evidente il fatto che in termini percentuali sarà difficile mantenere gli attuali ritmi, ma le nuove azioni avviate in Cina e in diversi Paesi dell'America Latina, unite agli incontri commerciali di cui siamo protagonisti nell'ambito di Expo, stanno già offrendo nuovi e incoraggianti segnali per il nostro prodotto".
(Fonte CFPR 20 maggio 2015)

Sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio. Da oggi 225 vini in competizione: 118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma. -

Reggio Emilia, 21 maggio 2015 -

Si sono avviate a Mancasale le selezioni dei vini partecipanti alla sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio.
Un'edizione, quella 2015, che fa segnare un record di vini iscritti (225, con un +11% rispetto al 2014) e di aziende partecipanti, giunte a 64 unità.
118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma.

"Come Camera di Commercio - ha detto la vicepresidente Paola Silvi nell'aprire i lavori delle commissioni - siamo molto soddisfatti di questi risultati, perchè riteniamo siano il frutto di una analoga soddisfazione delle imprese per i modi attraverso i quali, partendo dal Concorso, la Camera di Commercio esprime il proprio impegno nel campo della valorizzazione dei nostri vini di qualità".
"Tra le aziende concorrenti - ha ricordato Paola Silvi - vi sono imprese, ad esempio, che hanno partecipato attivamente ai percorsi e ai progetti che abbiamo messo in atto per assicurare una vetrina internazionale permanente, attraverso i canali internet, a tanti nostri prodotti agroalimentari, così come vi sono imprese che sono inserite nel progetto regionale dedicato al turismo enogastronomico di qualità, che ha visto la nostra provincia primeggiare per presenze".

"Questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco - ha proseguito la vicepresidente della Camera di Commercio - mira a cogliere, tra l'altro, tutte le opportunità derivanti dall'Expo: dal 25 al 28 giugno, infatti, è in programma un Educational Press Tour rivolto a giornalisti ed opinion leader stranieri del settore wine e del turismo enogastronomico, con visite dirette anche a cantine selezionate in questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco. Dal 18 al 21 ottobre, poi, vi sarà un Incoming di buyer del settore wine dall'Area Asean per incontri B2B con le cantine selezionate".

"A tutto questo - ha detto Paola Silvi - si aggiunge la guida "Terre di Lambrusco", a completare un quadro di iniziative che mirano a fare del Concorso un elemento di attrazione e un punto di partenza per azioni e progetti che hanno una ricaduta ampia e soprattutto duratura nel tempo a favore delle imprese coinvolte e dei territori di appartenenza, e quindi delle province di Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova".
"Oggi più che mai - ha concluso la vicepresidente dell'Ente camerale - siamo chiamati a dare valore stabile al lavoro di queste aziende, perchè ad esse si lega ricchezza economica, lavoro, sicurezza e coesione sociale, che sono elementi distintivi ed apprezzati nel mondo, esattamente quanto i prodotti che nascono nelle nostre terre e che si connotano a maggior ragione grazie a questo prezioso legame fra imprese, prodotti e territorio".

Le commissioni di valutazione dei vini - formate per pubblico sorteggio e composte ciascuna da 6 tecnici - concluderanno il loro lavoro nel tardo pomeriggio di venerdì 22 maggio, mentre la cerimonia di premiazione è prevista il 26 giugno.

(Fonte: ufficio stampa della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Il piano rialzato del palazzo è ora occupato dai dipendenti dell'USP: il trasferimento degli uffici permetterà il recupero di spazi destinati a aule e laboratori per il prossimo anno scolastico. -

Parma, 21 maggio 2015 –

Un trasferimento realizzato in tempi record. E' quanto accaduto per lo spostamento dei dipendenti dell'Ufficio Scolastico Provinciale dalla sede di Viale Vittoria alla nuova sede di Palazzo Giordani. A presentare le modalità e le finalità dell'intervento sono stati, a Palazzo Giordani, il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli, il Consigliere Delegato alla Scuola Gianpaolo Serpagli e il Dirigente Scolastico Giovanni Desco.
E' stata la Provincia a farsi carico del trasferimento, sia in termini economici che progettuali: il cambio di sede ha comportato interventi per una spesa complessiva di 84.000,00 euro e lo spostamento di 60 dipendenti provinciali, ridistribuiti tra la sede di Palazzo Giordani e la sede di Piazza della Pace, e di 40 dipendenti dell'Ufficio Scolastico Provinciale.

La precedente sede di Viale Vittoria dell'Ufficio Scolastico Provinciale verrà recuperate e destinata aule e laboratori scolastici – in tutto dodici spazi - per far fronte alle nuove necessità delle scuole superiori parmensi. Le aule recuperate andranno al Liceo delle Scienze umane Sanvitale e all'Istituto Tecnico Agrario Bocchialini.
I tempi imposti dalle scadenze ministeriali dell'Ufficio Scolastico Provinciale sono stati molto stretti: le ditte coinvolte hanno lavorato a ritmi serrati e anche nei giorni festivi per permettere il rispetto delle scadenze e per non creare disagio agli utenti dei due enti coinvolti. I lavori, con la realizzazione di pareti divisorie per la creazione di sei uffici indipendenti e d'ingressi indipendenti per le due amministrazioni, così da renderle autonome per gli utenti e il personale, sono iniziati il 3 marzo e terminati il 3 aprile 2015.

Il Presidente della Provincia Fritelli ribadisce l'importanza della scelta fatta: "La Provincia ha ristretto i suoi spazi e questo s'inscrive nel processo di razionalizzazione imposto a tutti gli enti, ma i cambiamenti non sono mai indolore: ringrazio, quindi, tutte le persone che hanno lavorato e accettato di buon grado il trasferimento. Sono certo che la Provincia manterrà la sua competenza sugli Istituti Scolastici e sarà necessario fare sistema con gli altri enti: la prossimità con l'Ufficio Scolastico provinciale non può essere che positiva. Utilizzeremo il periodo estivo per fare i lavori nei locali recuperati di Viale Vittoria: si tratta di dodici spazi, fra aule e laboratori, consegnati alle scuole della città".

Il Delegato Provinciale alla Scuola Gianpaolo Serpagli ringrazia gli uffici provinciali per il lavoro svolto, con competenza e in tempi rapidi. "Siamo riusciti a consegnare alla città di Parma qualche classe in più. La Provincia ha fatto una scelta molto importante e, nonostante il momento d'incertezza e di trasformazione, continua a sostenere il sistema scolastico. E' un punto di partenza nuovo che può portare nuove opportunità".

Anche Giovanni Desco, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, sottolinea le nuove opportunità offerte dalla prossimità dei due enti: "Sempre più bisognerà considerare i vincoli imposti come nuove offerte che porteranno benefici. La prima finalità è stata raggiunta, cioè quella di destinare altri spazi alle scuole di Parma. L'altra è quella di riuscire a potenziare le relazioni interistituzionali. Ringrazio la Provincia di Parma per la celerità con cui sono stati realizzati i lavori e i dipendenti dell'Ufficio Scolastico Provinciale che hanno organizzato il trasloco relativo a quindici anni di storia dell'istituzione. Nel frattempo sono stati unificati i due provveditorati di Parma e Piacenza e questo sarà l'ufficio scolastico di competenza per i due territori".

(Fonte:  ufficio stampa Provincia di Parma)

Il Consorzio Terre di Montagna, che commercializza il Parmigiano Reggiano di montagna, ieri a Roma in occasione del primo Social Roots Day, organizzato da Inea (Istituto nazionale di economia agraria) in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini. -

Modena, 20 maggio 2015

L'esperienza del Consorzio Terre di Montagna, che commercializza il Parmigiano Reggiano di montagna, è stata raccontata ieri a Roma in occasione del primo Social Roots Day, organizzato da Inea (Istituto nazionale di economia agraria) in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini. Social Roots è la piattaforma per l'innovazione sociale nel settore agrifood rivolta ad aziende, associazioni, start up e aspiranti imprenditori allo scopo di favorire l'incontro tra la domanda e offerta di innovazione sociale nel settore.

La delegazione del Consorzio Terre di Montagna, composta dal presidente Angelo Romagnoli e dal vicepresidente Romolo Michelini, era accompagnata dal sindaco di Montese Luciano Mazza (il consorzio ha sede a Montese), a testimonianza del coinvolgimento del territorio nelle attività del Terre di Montagna. Al convegno romano hanno partecipato docenti universitari e giovani neo imprenditori che intendono cimentarsi nell'agrifood. Nelle conclusioni Milena Verrascina (Inea) ha rimarcato come modelli produttivi integrati, impegnati nelle eccellenze rurali, assumano funzioni sempre più importanti di coesione sociale. Funzione che il mondo rurale ha sempre interpretato e oggi continua a farlo con modelli e attività adeguate alle nuove esigenze dell'economia e delle comunità locali.

Costituito nel 2008 a Montese e aderente a Confcooperative Modena, il Consorzio Terre di Montagna associa nove caseifici (cinque del crinale modenese e quattro del crinale bolognese), per complessivi 85 soci allevatori che conferiscono ogni anno 250 mila quintali di latte trasformato in 45 mila forme di Parmigiano Reggiano di montagna. Scopo del Consorzio Terre di Montagna è promuovere le produzioni casearie e aggregare l'offerta, supportando i caseifici soci nella manutenzione e stagionatura, lavorazione, porzionatura e commercializzazione. Tramite il canale commerciale segmento retail, il consorzio fornisce il Parmigiano Reggiano di montagna ai suoi 350 clienti tra Italia ed estero (Germania, Francia, Spagna, Austria, Belgio, Svezia e Irlanda).

Al convegno romano è emerso che l'azione del Consorzio Terre di Montagna ha valorizzato il territorio e le sue tradizioni, rafforzato la coesione e integrazione tra le aziende della filiera, permesso la presenza in mercati difficilmente raggiungibili dai singoli caseifici, migliorato la comunicazione verso i clienti e le relazioni di mercato, consentito di ottenere i contributi pubblici del Piano regionale di sviluppo rurale. Per il futuro gli obiettivi sono il miglioramento della produttività, redditività e qualità del prodotto, una maggiore internazionalizzazione dei mercati di sbocco e l'utilizzo della menzione aggiuntiva "Prodotto di Montagna" recentemente introdotta dall'Unione europea.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

La legislazione attuale è un labirinto inestricabile. Al dibattito organizzato dalla Facoltà di Veterinaria e dal Consorzio di Bonifica Parmense un lungo e infiammato dibattito sul ruolo della specie sul territorio. -

Parma, 20 maggio 2015 -

Un incontro tecnico-scientifico diventato già dopo i primi interventi dei relatori presenti un interessante ed infiammato palcoscenico per dibattere sul futuro dell'animale nutria e sul ruolo che riveste come specie non originaria del nostro ambiente. L'aspetto legislativo oggi pesa enormemente sulle opportunità pratiche per mitigare i danni e, soprattutto dopo il 21 di agosto dello scorso anno, data in cui le istituzioni hanno parificato le nutrie ai topi e ai ratti togliendole così dalla cosiddetta fauna selvatica, lo scenario si è inevitabilmente e notevolmente complicato.

In particolare l'operatività pratica di cattura per applicare un Piano di Contenimento credibile proposto dall'Assessorato Regionale alla Difesa del Suolo è diventata quasi impossibile da mettere in atto per rendere esecutiva una programmazione rivendicata a gran voce dai numerosi sindaci della Bassa (San Secondo, Trecasali-Sissa, Sorbolo, Mezzani, Zibello) presenti nell'Aula Magna del Dipartimento di Medicina Veterinaria in occasione del convegno "Nutria, Uomo e l'Ambiente" posto al centro delle analisi e delle problematiche più attuali dal Consorzio di Bonifica Parmense insieme per la prima volta all'Università di Parma.

Il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani intervenuto insieme al Comandante del Corpo Forestale dello Stato Fedele e ad altri corpi militari ha sottolineato come oggi sia difficilmente praticabile la strada delle ordinanze che richiamano all'eliminazione diretta dell'animale attraverso le armi da fuoco con il rischio anche penale per il privato cittadino o con coinvolgimenti anche degli amministratori che decidessero di appoggiarsi ai coadiutori, associazioni di cacciatori o Protezione Civile. Oggi quindi lo scenario si complica ulteriormente e il grido di allarme arriva forte dal Consorzio di Bonifica che, portando ad esempio una dettagliata rendicontazione delle spese con il presidente Luigi Spinazzi e il direttore Meuccio Berselli, ha presentato un conto per la sola provincia di Parma che oltrepassa abbondantemente il milione di euro di costi, spese del tutto insostenibili in periodi di crisi come questi.

Il parere scientifico dell'Ateneo, arrivato dall'intervento approfondito di dei prof. Pier Giovanni Bracchi e Cristina Marchetti (dopo l'introduzione del Pro RettoreAntonio Ubaldi), tende un pò a ridurre l'impatto delle sole nutrie sugli eventuali danneggiamenti al territorio indicando come assai più ridotte le capacità di scavo in pendenza di questa specie anche rispetto ad altre presenti. Gli agricoltori di Coldiretti attraverso il contributo del direttore provinciale Alessandro Corsini hanno espresso il loro rammarico per un contesto che in questo momento non solo non offre garanzie per le imprese del territorio che vogliono fare agricoltura nella Bassa e si vedono continuamente danneggiare le proprie colture, ma non hanno nemmeno il sostegno minimo delle istituzioni che non reintegrano più la percentuale del danno di risarcimento proprio dopo aver cambiato per legge l'elenco delle specie.

Insomma un "cul de sac" all'italiana in cui l'importante, vista l'entità dei danni quantificati, è stato cominciare a parlarne in modo approfondito e con dati scientifici come partenza. All'incontro, moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli, hanno partecipato intervenendo al dibattito anche le associazioni di categoria CIA e Unione Parmense Agricoltori, il consigliere regionale Massimo Iotti ed alcune associazioni ambientaliste che hanno proposto la loro visione proponendo soluzioni con toni realisti e pacati.

(fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Oggi, mercoledì 20 maggio 2015, alle ore 16 alla scuola Fermi di Langhirano. L'incontro è aperto a tutti ed è riconosciuto ai fini della formazione per i docenti.

Parma, 20 maggio 2015 –

Oggi, alle ore 16 nella Sala Riunioni della Scuola secondaria di I grado Enrico Fermi di Langhirano Via XXV Aprile, 3 si terrà una giornata di studio dedicata ai temi dell'utilizzo delle nuove tecnologie a scuola, in particolare in ambienti cloud dal titolo «...e adesso che abbiamo (anche!) le tecnologie?»
L'iniziativa rientra nel progetto europeo Rural school cloud - Cloud computing for school networking & learning.

Interverranno: Luca Ferrari del Dipartimento Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna con "Nuove tecnologie tra miti e realtà. Rendere l'innovazione didattica sostenibile!" e Roberto Bondi, Responsabile del gruppo Marconi, Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna con "le tecnologie": insegnanti e studenti nei nuovi spazi dell'apprendimento.

Al progetto aderiscono l'Istituto Comprensivo di Corniglio, di Borgotaro, di Fornovo, di Neviano e Valceno. L'incontro è aperto a tutti ed è riconosciuto ai fini della formazione per i docenti.

Il progetto che è iniziato nel 2013 e terminerà nel settembre 2015, si pone l'obiettivo di migliorare la qualità di apprendimento e di insegnamento in piccole scuole rurali/disperse in Europa attraverso soluzioni basate sulle TIC e strumenti gratuiti on-line cloud based.

I paesi partecipanti sono, oltre all'Italia, Regno Unito, Danimarca, Grecia, Macedonia e la Spagna (ente coordinatore del progetto).
L'ente coordinatore del progetto è Galicia Supercomputing Centre (Spagna) – partecipano in qualità di partners l'Università di Santiago de Compostela (Spagna), Devon Local Authority (Regno Unito), AKETH (Development Centre of Thessaly) (Grecia), VIA University College (Danimarca), Macedonian Institute for Integration (Macedonia), la Provincia di Parma con i 5 istituti scolastici del nostro territorio.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Giovedì 21 maggio, uno sguardo ai mercati finanziari globali con 5 esperti, per valutare opportunità e rischi degli investimenti. Per UniCredit interviene Carlo Aloisio, Senior Broker - Private Investor Products Italy Markets Corporate & Investment Banking. -

Parma, 19 maggio 2015 -

Nell'ambito degli appuntamenti dell'ITForum 2015 in programma a Rimini, giovedì 21 maggio a partire dalle 16 presso la sala dell'Arco, sarà possibile dare uno sguardo ai mercati finanziari globali con il supporto di cinque esperti, per valutare opportunità e rischi degli investimenti.
Per UniCredit interverrà Carlo Aloisio, Senior Broker - Private Investor Products Italy Markets Corporate & Investment Banking UniCredit Bank AG. Con lui Wlademir Biasia, Strategist - Partner Foundation of WB Advisors; Gaetano Evangelista, AD Age Italia; Claudia Segre, Segretario Generale ASSIOM FOREX & Board Member AC; e Giovanni Zibordi, Strategist Cobraf.com. Modera Claudio Kaufmann, Direttore Editoriale ITF News.

Per informazioni e iscrizioni: goo.gl/L8IiKo e www.itforum.it/rimini2015/programma?e=1OCPG5GTP14I&idfrom=ACU8OM2G49VM 

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Organizzata dalle CNA di Ferrara, Ravenna, Imola, Forlì – Cesena, Rovigo e Rimini e da Cna Produzione nazionale per favorire relazioni commerciali ed economiche. Il presidente Minarelli: "Non attendiamo la ripresa per sostenere le imprese che vogliono crescere." 

Parma, 19 maggio 2015 -

Dall'economia vengono primi segnali positivi, ma gli oltre 300 imprenditori e imprenditrici ferraresi, di diverse aree della regione e di quelle limitrofe, che si presenteranno venerdì 22 maggio, alla Fiera di Ferrara per la seconda edizione di Cna Business Day, hanno deciso di non attendere che la ripresa si manifesti in tutta evidenza e cercheranno, invece, di gettare le basi per future collaborazioni economiche e commerciali, mettendo a frutto la capacità di fare rete tra imprese.
Quest'anno, la manifestazione, imperniata sul business to business, è organizzata dalle Cna di Ferrara, Ravenna, Imola, Forlì – Cesena, Rovigo e Rimini e da Cna Produzione nazionale, con la partnership dell'Associazione Costruiamo Opportunità e il contributo di UniCredit, Citroen, Heracomm, Acantho, Avis e Cna ServiziPiù; patrocini del Ministero dello Sviluppo economico, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Ferrara.

"Dopo la significativa esperienza dello scorso anno - dice Luciano Resciniti, Responsabile Area Commerciale Ferrara di UniCredit -, siamo entusiasti di sostenere anche per l'edizione 2015 questa grande convention imprenditoriale che ci vede ancora una volta partner operativi di Cna. Confermiamo così la nostra forte volontà di essere partner del territorio, un impegno che portiamo avanti giorno dopo giorno nelle nostre filiali, con il nostro team e prodotti e servizi specifici per le esigenze delle famiglie e delle imprese dell'area ferrarese".

La giornata, con un programma molto intenso, si aprirà alle 9,30 con i saluti del presidente provinciale della Cna di Ferrara, Alberto Minarelli, di Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara e presidente regionale della Cna, Filippo Parisini, presidente dell'Ente Fiera di Ferrara, Luciano Resciniti, Area manager UniCredit Ferrara. Alle 10, iniziano i «matching», cioè gli incontri programmati tra le imprese partecipanti, che si avvicenderanno fino alle ore 12, per lasciare spazio ad un workshop dedicato al tema dell'internazionalizzazione, coordinato da Alessandro Battaglia, responsabile dei Cna Produzione e Cna Internazionalizzazione di Ravenna. Intervengono: Pierpaolo Giannaccari, specialista per l'Estero di UniCredit su "Gli strumenti di pagamento nel commercio internazionale" e Gaetano Bergami, presidente nazionale di Cna Produzione su: "Il futuro della manifattura in Italia".

Dalle ore 13 alle 14,25 si svolgerà un «BarCamp» gestito da Cna Giovani Imprenditori, in occasione del quale le aziende partecipanti presenteranno brevemente le proprie attività e idee. Alle 14,30 riprendono gli appuntamenti tra imprenditori, che costituiranno la parte più rilevante del programma della giornata, proseguendo fino alle 19; i partecipanti potranno avvalersi della consulenza gratuita di professionisti qualificati negli ambiti della internazionalizzazione, reti d'impresa e cluster, formazione e promozione web.

"Il business to business si sta dimostrando sempre più – sottolinea il presidente provinciale della Cna, Alberto Minarelli - una modalità efficace per trovare partner, nuovi clienti e fornitori, per collaborazioni nell'ambito di filiere produttive o di nuovi segmenti di mercato, in un'ottica di sviluppo e competitività aziendale. Fare rete e utilizzare la relazione tra imprese del proprio settore, o viceversa di settori diversi, contribuisce ad allargare la visuale e le conoscenze, a stabilire nuovi contatti, innescando comunque azioni con effetti positivi per la propria attività. D'altra parte, i primi segnali di ripresa registrati in questi ultimi mesi non ci rendono ancora certi che l'economia ricomincerà a crescere, portando ossigeno ai diversi comparti produttivi e dei servizi. Cna e le aziende che parteciperanno questa edizione di Cna Business Day, in ogni caso, daranno il proprio contributo per creare le condizioni di uno sviluppo che, comunque, non può che realizzarsi attraverso il protagonismo delle imprese".

Sono 140 le imprese che daranno vita all'evento, rappresentative dei diversi settori economici: della meccanica, chimica, materie plastiche, costruzioni, dell'abbigliamento, energia, legno arredamento, impianti, elettronica, agroalimentare, servizi informatici, comunicazione e marketing, e inoltre studi professionali di servizio alle imprese.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

La regata nazionale, inserita per il primo anno nel calendario ufficiale della FIV, è stata organizzata dallo Yacht Club Parma nel Golfo di La Spezia. -

Parma, 19 maggio 2015 - foto in galleria -

Quarta vittoria in otto anni per la barca parmigiana Stella nel "Trofeo Roberto Allodi", regata velica organizzata dallo Yacht Club Parma nelle acque del Golfo di La Spezia sabato 16 e domenica 17 maggio 2015. Quest'anno il Trofeo, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di imbarcazioni nelle classi Orc, Regata e Gran Crociera, è stato inserito nel calendario ufficiale della Fiv (Federazione Italiana Vela) come regata nazionale.
Condotta dagli armatori Stefano Fava e Giuseppe Cavalieri, la barca dello Yacht Club Parma si è imposta sia nella classifica generale Orc A, davanti a Fantaghirò di Carlandrea Simonelli del Club Nautico Marina di Carrara e a Strixia di Marco Servadei del Circolo Vela Erix di Lerici, sia nella classifica Overall ottenuta accorpando i gruppi A e B in Orc e valida per l'assegnazione dell'"8º Trofeo Roberto Allodi", che Stella ha ricevuto dalle mani di Rosy Allodi (vedova di Roberto) durante la premiazione a Porto Lotti di La Spezia.

Roberto Allodi è lo stimato imprenditore parmigiano e appassionato di vela scomparso nel 2000. Al Trofeo, sponsorizzato dal Fidenza Village e dalla concessionaria Schiatti Class, hanno preso parte anche le sue figlie Michela e Daniela, rispettivamente con le barche Favela Chic e Pisolo, quest'ultima piazzatasi terza nella classe Orc B.

Il sabato, primo giorno di regata, ha registrato un tempo perturbato e un vento difficile da interpretare, ma almeno è sfociato nell'esilarante show serale del duo cabarettistico I Beoni, proveniente da "Zelig". La domenica, nonostante un sole splendente, il vento ha obbligato la giuria (abilmente presieduta da Sandro Gherarducci) a optare per un percorso costiero, molto stimolante per tattici e prodieri, nonché combattutissimo.
Alla fine, la vittoria generale è stata appannaggio di Stella. Primi posti anche per Melagodo di Lorenzo Marinelli del Circolo Vela Erix di Lerici in classe Orc B, Eugenia di Mauro Broglio dello Yacht Club Parma in Gran Crociera A, Bella 'Mbriana di Giovanni Stefanini del Circolo Vela Erix in Gran Crociera B (dove la barca Alkmaar di Lorenzo Rainiere di AssoNautica di La Spezia si è aggiudicata la gift card) e Malandrina in Meteor, in vista del Campionato Assoluto di questa classe al via in settimana a La Spezia.

equipaggio di Stella vincitore del Trofeo Allodi 2015 prima rid

(fonte: ufficio stampa Yacht Club Parma)

Si parla di rifiuti con la presentazione di un nuovo progetto di raccolta. Domani, mercoledì 20 maggio, alla Sala Degli Esposti di Castelfranco. La serata è aperta al pubblico. -

Castelfranco, 19 maggio 2015 -

E' possibile ridisegnare una politica più "giusta" nell'individuazione delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, in particolare nelle aree industriali? Per rispondere a questo interrogativo la CNA di Castelfranco Emilia ha organizzato un incontro che, in collaborazione con le Amministrazioni locali di Castelfranco e San Cesario e il gestore del servizio, vuole proporre una nuova metodologia di raccolta dei rifiuti.

Nel corso dell'iniziativa - in programma domani, mercoledì 20 maggio alle 20.30 presso la Sala Gabriella degli Esposti, presso la biblioteca comunale, in piazza Liberazione 5, a Castelfranco – verrà, infatti, presentato un progetto che prevede una raccolta porta a porta il cui obiettivo è di contribuire da un lato a incrementare la differenziazione dei rifiuti e un loro corretto smaltimento (oggi solo l'11,4% dei rifiuti non è differenziabile), con i relativi benefici ambientali, dall'altro a definire una tariffa "puntuale" dei rifiuti prodotti in ciascuna attività, arrivando così a tariffe coerenti con l'effettiva produzione questi ultimi.

L'efficacia di questi sistemi, peraltro, è testimoniata dalle esperienze positive maturate in latri territorio, ad esempio, Imola, Rimini, Ferrara.
Di tutto questo si parlerà nel corso dell'incontro cui parteciperanno Lena Ferrari (presidente CNA dell'Area Nord Est), Andrea Tosi (Responsabile delle Politiche Economiche dell'Associazione modenese), il sindaco di Castelfranco Stefano Reggianini e gli assessori Massimiliano Vigarani e Leonardo Pastore, e, in rappresentanza dei Servizi Ambientali di Hera Alberto Santini, Luca Sitta e Fabia Ferrioli.

"I temi dell'incontro – sottolinea Lena Ferrari sono importanti e ampi. Coinvolgono, ad esempio, anche i recenti pronunciamenti del Ministero dell'Economia e della Finanza sulla non tassabilità, rispetto allo smaltimento dei rifiuti, delle aree dove avviene la produzione aziendale. Insomma, una serata utile a capire le implicazioni di una delle tassazioni più complicate e che, negli ultimi anni, hanno subito probabilmente gli aumenti più rilevanti".
La serata è aperta al pubblico.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

"E-commerce e social network: due leve vincenti per l'export". In Emilia Romagna sarà possibile seguirlo da Parma, Modena, Carpi, Bologna, Forlì e Ravenna. -

Bologna, 19 maggio 2015 –

"E-commerce e social network: due leve vincenti per l'export" è il tema del secondo dei Video Seminar 2015 di Go International!, il programma di UniCredit che offre alle imprese corsi gratuiti su temi legati all'export e all'internazionalizzazione per sostenerne la crescita nei mercati internazionali.
Il primo Video Seminar del 2015, quinto della serie, realizzato lo scorso 20 marzo sul tema "L'e-commerce come scelta strategica", ha visto la partecipazione di oltre 900 persone in rappresentanza di circa 800 imprese. Il nuovo appuntamento è in programma giovedì 21 maggio dalle 16,30 alle 18. Sarà possibile seguirlo da 55 sedi (UniCredit e non) in Italia. Sei tra queste in Emilia Romagna.
Durante l'incontro, in collaborazione con Facebook, sarà illustrato il supporto concreto che i canali social possono offrire alle imprese sia per il loro posizionamento all'estero che come leva per la spinta delle vendite online. L'argomento sarà affrontato attraverso una panoramica generale sul supporto dei diversi canali social con un focus specifico sul canale Facebook.

Questi i temi che saranno approfonditi:
Il ruolo dei social network come supporto alle imprese nei processi di vendita all'estero;
Facebook per le aziende: una nuova leva di supporto al marketing;
Come impostare una pagina Facebook in modo strategico;
Mobile e marketing personalizzato;
Targettizzare per impostare contenuti come risposta ai bisogni reali;
Come usare il canale Facebook per supportare le vendita online all'estero.

Il Video Seminar, per la natura dei temi trattati, è di interesse trasversale sia per lo Small Business che per le imprese Corporate. È possibile iscriversi fino al giorno prima dell'evento tramite il link: in-formati.unicredit.it/it  Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

I relatori (un docente esperto di canali social e Facebook), intervistati da un manager UniCredit, saranno in diretta audio/video da un'aula master UniCredit a Milano collegata con sale dislocate in tutta Italia.

QUESTE LE SEDI DA DOVE E' POSSIBILE SEGUIRE IL VIDEO SEMINAR IN EMILIA ROMAGNA:
Parma – Filiale UniCredit, via Repubblica 4/A
Modena – Modena Piazza Grande, piazza Grande 40
Carpi (Mo) – UniCredit – Sala del Consiglio - 1° Piano Via Berengario 3
Bologna – UniCredit via Ugo Bassi 1- 2
Forlì – Camera di Commercio Forlì-Cesena (Sala Grigia – IV piano), Corso della Repubblica 5
Ravenna – Cna sede provinciale, viale Randi 90

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

La nota della Gilda Insegnanti di Parma: "Le amministrazioni comunali non hanno alcun ruolo nella determinazione degli organici della Scuola Statale." -

Parma, 18 maggio 2015 -

La Gilda degli Insegnanti è particolarmente vicina alla comunità scolastica di Sissa-Trecasali, afflitta da un calo dell'organico degli insegnanti di scuola primaria, previsto per il prossimo anno scolastico, tale da non determinare la costituzione della prima elementare nel plesso di Ronco Campo Canneto.

Tuttavia ci preme far rilevare che le informazioni relative all'organico delle singole istituzioni scolastiche devono essere rese obbligatoriamente alle Organizzazioni rappresentative del comparto scuola, esse sono cinque tra cui anche la Gilda.
"Purtroppo - rileva Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda- quest'obbligo per adesso non è stato onorato, mentre gli amministratori degli enti locali ai quali l'ordinamento vigente non conferisce alcuna titolarità a partecipare alle decisioni inerenti gli organici sono stati coinvolti nella vicenda in maniera assai rapida, come se avessero un potere negoziale in merito - conclude Pizzo – precisando che ogni sforzo reso a risolvere problemi è positivo, è anche opportuno ricordare agli esponenti locali del Pd, il partito che sta gettando nel caos e nell'incertezza la scuola italiana, che i parametri relativi agli organici della scuola statale non possono diventare oggetto di negoziazione esclusiva tra amministrazioni locali ed amministrazione scolastica, chi rappresenta il personale delle scuole ha titolo ad essere coinvolto: che piaccia o no le organizzazioni rappresentative di comparto ricevono un mandato con elezioni democratiche da parte dei docenti, gli esponenti della politica locale e quanti li coinvolgono in queste dinamiche abbiano presente questo dato".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

Alla struttura mancano tutte le autorizzazioni ambientali e di agibilità e il collaudo, ma era pubblicizzata come agibile anche per bambini e famiglie. -

Parma, 18 maggio 2015 –

Mercoledì scorso a seguito di un esposto di Legambiente e su richiesta della Regione Emilia-Romagna si sono attivati gli uffici del Servizio Ambiente della Provincia, congiuntamente al Nucleo di Polizia provinciale che è distaccato presso lo stesso Servizio. Dopo il sopralluogo presso il Rifugio Faggio dei tre comuni sito all'interno del demanio regionale del Sic "Monte Penna, Monte Trevine, Groppo e Groppetto".

Dall'accertamento è risultata la presenza di un sentiero alpinistico attrezzato (via ferrata), corredato da due ponti tibetani realizzato nelle pareti rocciosa del Monte Trevine all'interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) "Monte Penna, Monte Trevine, Groppo e Groppetto". L'impianto è risultato totalmente privo delle autorizzazioni necessarie: SCIA (Segnalazione certificata di inizio di attività edilizia), valutazione di incidenza, svincolo idrogeologico e paesaggistico,.
La struttura, che non è neanche stata collaudata, era pubblicizzata sui social media come agibile anche per bambini e famiglie.

La Polizia provinciale ha posto sotto sequestro la struttura, e il 16 maggio scorso l'Autorità giudiziaria (Procura della Repubblica di Parma) ha convalidato il sequestro.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

La strada è minacciata da un'enorme frana e la carreggiata è ridotta a meno della metà, la struttura in acciaio del ponte è deteriorata. Sabato scorso il sopralluogo dei tecnici, a cui hanno partecipato il Delegato provinciale Serpagli, la consigliera regionale Lori e il sindaco di Calestano Peschiera. Le istituzioni fortemente impegnate. -

Parma, 18 maggio 2015 –

La Strada Provinciale 15 di Calestano continua ad essere chiusa a Ravarano.
Non è stato possibile infatti riaprire al traffico la strada, che rimane l'unico asse stradale di penetrazione tra Calestano e Berceto, nonostante i lavori di questi giorni, anzi la situazione sembra in peggioramento, dopo l'alluvione del 13 ottobre 2014, le nevicate di febbraio e le piogge intense di fine marzo 2015.

In questi giorni si stanno terminando i lavori di disgaggio presso il ponte di Armorano, con la conseguente chiusura della strada, stante il pericolo per chi transita.
Si sta infatti ripulendo il versante da alberi, sassi e fanghiglia in parte pericolanti e in parte trattenuti dalle reti paramassi.
Nel frattempo la Provincia di Parma ha provveduto alla sistemazione di muretti laterali e parapetti.
La totale chiusura della strada ha permesso di operare saggi sia sul ponte di Armorano che sulla strada sotto il castello di Ravarano.

Le notizie al riguardo sono pessime. Le acque hanno provocato un forte movimento franoso sulla Sp 15 all'altezza del castello di Ravarano, con la riduzione della carreggiata a soli 3 metri di larghezza. Alberi divelti e pendenze elevate rendono arduo ogni lavoro di ripristino.

Anche il ponte di acciaio di Armorano mostra i segni del tempo, in particolare nella campata centrale, dove si notano gravi riduzioni degli spessori.
In pericolo tutto il transito nella vallata, e in particolare la frazione di Ravarano rischia l'isolamento per mesi.

Sabato 16 maggio scorso i tecnici della Provincia hanno compiuto sopralluogo a cui hanno partecipato il Delegato provinciale Gianpaolo Serpagli, la consigliera regionale Barbara Lori e il sindaco di Calestano Francesco Peschiera.

Serpagli ha assicurato che, pur nella ristrettezza delle risorse, la Provincia interverrà con interventi di somma urgenza per cercare di fermare lo scivolamento del versante.
La Provincia ha già chiesto cospicue risorse alla regione Emilia-Romagna per far fronte alle esigenze delle strade, complessivamente un milione e 400 mila euro. La consigliera regionale Barbara Lori ha assicurato il suo impegno per una soluzione di valle, da raggiungere d'intesa con i diversi soggetti istituzionali interessati.

Il Sindaco di Calestano Peschiera ha manifestato tutta la sua preoccupazione per la grave situazione in atto, che mostra diversi fenomeni erosivi per l'interruzione della SP 15.

(fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

La rogrammazione dei controlli autovelox per questa settimana dal 18 al 23 Maggio 2015 -

Parma, 18 maggio 2015 -

lunedì 18/05/2015 VIA BENEDETTA VIA EMILIO LEPIDO LOC. S.PROSPERO
martedì 19/05/2015 VIA LA SPEZIA LOC. BACCANELLI VIALE FRATTI / VIALE TANARA
mercoledì 20/05/2015 VIA AZZALI (FRONTE OPPOSTO CIVICI 171/173) STRADA S.ANNA IN MARTORANO
giovedì 21/05/2015 STRADA MONTANARA LOC. GAIONE VIALE RUSTICI
venerdì 22/05/2015 VIA TRAVERSETOLO LOC. PILASTRELLO STRADA TRAVERSANTE RAVADESE
sabato 23/05/2015 VIALE VITTORIA

(fonte: Comune di Parma)

Presentato il Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall'Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio. Mazzoli: "fenomeni non facilmente reversibili". Landi: "Serve un'azione congiunta di intensità inedita".-

Reggio Emilia, 15 maggio 2015 -

"Fuga da Reggio Emilia?". E' sicuramente questo il titolo più provocatorio tra i tanti contenuti nel Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall'Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio.
La spiegazione è nelle parole del sociologo Gino Mazzoli, che ha curato la raccolta dei dati e le analisi contenute nel ponderoso studio.
"Abbiamo un export invidiabile, un capitale sociale (organizzazioni del terzo settore e volontari) molto consistente, eppure - dice Mazzoli - la "fuga dei cervelli", le rimesse degli immigrati in calo verticale, i "quasi poveri" (14.000) raddoppiati in tre anni, i 70.000 lavoratori vulnerabili (34.000 disoccupati e 35.800 fruitori di ammortizzatori sociali) l'esplosione degli sfratti (passati dai 543 del 2001 ai 2.800 del 2013) e il 50% di pensionati poveri (il 54% è sotto la soglia dei 750 euro al mese) inducono a pensare che la nostra provincia, oltre a perdere attrattiva, stia producendo fenomeni di ritiro e di fuga".

Pochi anni fa, ricorda Mazzoli, parlavamo di una provincia ancora forte, ma più vulnerabile, e progressivamente questi fenomeni di fragilità si sono trasformati in povertà, tanto che oggi - dice Mazzoli - "ci si può chiedere se la povertà stia diventando una fuga".
Ma la risposta la offre lo stesso rapporto camerale: "Per ora - sottolinea il noto sociologo reggiano - niente di allarmante, ma al contempo il fenomeno non sembra facilmente reversibile".

Quello che il Rapporto sulla coesione sociale presenta è comunque sicuramente un territorio che soffre demograficamente (-1.000 abitanti nel 2014, e solo 133 bambini in più in un decennio), per la situazione delle famiglie (70.000 quelle composte da una sola persona e un reddito tornato ai livelli del 2004), per l'aumento dei giovani che non studiano nè lavorano (il 15,4% dei reggiani tra i 15 e i 24 anni), per un'economia che guadagna posizioni nella classifica della competitività (5° posto in Italia, migliorando di 26 posizioni tra le province Italiane rispetto al 2010) e delle esportazioni (quasi 9 miliardi nel 2014), ma che tra il 208 e il 2014 ha visto un aumento dei disoccupati pari a 18.400 unità.

Dati tra i quali, dice Mazzoli, spicca la "fuga dei cervelli reggiani all'estero", con 2.609 persone che in sei anni hanno assunto la residenza all'estero, salendo però a 10.500 se si considerano anche coloro che si sono trasferiti in cerca di lavoro senza cambiare residenza.

E dal fronte dei servizi sociali non arrivano notizie migliori. Per ogni 100 anziani sopra i 75 anni, nella nostra provincia vi sono 13 badanti e 1,2 posti in centro diurno, 2,9 posti in casa protetta, 3,8 prestazioni di assistenza domiciliare (1-2 ore settimanali per ogni anziano), con un nettissimo sbilanciamento a favore del badantato e famiglie sempre più in difficoltà (per ragioni economiche, ma fors'anche per la rigidità dell'offerta pubblica) nell'accesso al pubblico, come attesta il consistente calo -37.000 giornate dell'utenza dei centri diurni e degli asili nido.

Una situazione complessiva, quella rivelata dal Rapporto sulla coesione sociale, a fronte della quale, e pur senza allarme, "oggi occorre - afferma il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - un'azione congiunta di intensità inedita da parte delle forze politiche e sociali, degli operatori economici e delle istituzioni, per rilanciare Reggio Emilia non banalmente come la città dei primati in una società complessivamente in crisi, ma come un territorio in cui la coesione è valore ed è azione, è principio fondativo ed obiettivo da ricercare costantemente.
"Serve fare squadra - scrive al proposito Mazzoli - tra i diversi attori locali per rendere più attraente questo nostro ancora ricco e vitale territorio".

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

L'Associazione interviene sul caso della Cpl, evidenziando i rischi per un' intera filiera composta da un migliaio di imprese e quattromila addetti e chiedendo tempi più rapidi per la soluzione della crisi in cui versa la cooperativa concordiese e negli adempimenti relativi alla legalità. -

Modena, 15 maggio 2015 -

"In allarme, per il futuro della Cpl, non ci sono solo i dipendenti della coperativa concordiese, ma un'intera comunità. Legati all'attività della Cpl, infatti, c'è una filiera lunghissima, sia dal punto di vista geografico che numerico: Non esageriamo se parliamo di un migliaio di imprese che hanno relazioni commerciali con la cooperativa, per circa 4.000 addetti, ovviamente concentrati nell'Area Nord".
CNA interviene sulle conseguenze delle indagini riguardanti i vertici della cooperativa concordiese, sottolinenando il pericolo che l'economia locale subisca un vero e proprio tracollo, con conseguenze dirette e molto pesanti per l'intera comunità.

"Sono senz'altro positive le notizie che arrivano di un potenziale commissariamento dei lavori in cui è attualmente impegnata Cpl, ma è necessario fare in fretta, perché il fattore tempo è decisivo. Così come è decisivo, in ogni valutazione relativa alla situazione della cooperativa, tenere in debito conto la filiera coinvolta in questa situazione, fatta di aziende grande e piccole per le quali, spesso, i rapporti con Cpl sono vitali.
Considerazioni, quelle legate alla rapidità, indispensabili per un territorio che sta cercando di ritornare faticosamente alla normalità, a tre anni dal sisma.

Il rischio, infatti, è quello di mettere in secondo piano le difficoltà di tante piccole imprese, a diverso titolo alle prese con le difficoltà legate alla giusta volontà di controllare le infiltrazioni malavitose. Pensiamo soltanto ai tempi richiesti per l'iscrizione alla white list, o alle difficoltà di incasso delle competenze a causa della lentezza con cui vengono erogati i contributi per la ricostruzione.

"Siamo in prima linea – continua la nota di CNA – nella lotta contro la criminalità organizzata, tant'è vero che tra le nostre richieste in quest'ambito c'è che la concessione del rating di legalità possa essere richiesta anche da imprese con un fatturato inferiore ai due milioni di euro di fatturato, al contrario di quanto avviene ora, escludendo così più del 90% delle imprese. Ma le norme che incidono sull'economia sono tanto più rispettate quanto più sono coerente con le attività in questione. Ed un elemento di coerenza è rappresentato appunto dai tempi con cui questi adempimenti vengono espletati".

(fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Partecipazione collettiva alla fiera ANUGA a Colonia dal 10 al 14 ottobre 2015. Ultimi giorni per l'adesione delle imprese interessate. -

Parma, 16 maggio 2015 -

Nell'ambito del "Progetto Deliziando" promosso da Regione, Unioncamere e sistema delle Camere di commercio dell'Emilia-Romagna, inserito nel programma integrato di internazionalizzazione 2015, è prevista la partecipazione in collettiva alla manifestazione fieristica internazionale "ANUGA" che si svolgerà in Germania, a Colonia dal 10 al 14 ottobre 2015.

"ANUGA" è la manifestazione biennale leader a livello mondiale nel settore Food & Beverage, piattaforma ideale per gli ultimi trend e novità del momento. Il "Progetto Deliziando" sarà presente alla manifestazione di Colonia all'interno del Padiglione 7 stand F-108 con uno spazio espositivo collettivo di 66 mq (6 x 11) caratterizzato da un layout grafico identificativo, posizionato all'entrata della Hall.

La partecipazione verrà realizzata in co-marketing con Enoteca Regionale Emilia-Romagna.
Nell'area collettiva saranno ospitate fino ad un massimo di 8/9 aziende regionali - con uno spazio medio pro-capite di circa 6/7 metri quadri - i cui prodotti e i vini sono quelli regionali a qualità regolamentata e tradizionali e, tra questi ultimi, esclusivamente quelli tipicamente emiliano-romagnoli.

La scadenza per la raccolta delle adesioni è fissata al 28 maggio 2015, mentre entro il 15 giugno le aziende selezionate dovranno confermare la partecipazione, effettuando il pagamento della quota di partecipazione pari ad euro 1.200 + IVA 22%.
Sui siti camerali sono disponibili la circolare operativa e la scheda di adesione da inviare debitamente compilata e sottoscritta esclusivamente via e-mail alle rispettive delle Camere di commercio di riferimento entro e non oltre il 28 maggio 2015.
Per qualsiasi ulteriore informazione relativa alla partecipazione nell'ambito della collettiva Deliziando le aziende regionali potranno rivolgersi all'ufficio estero della propria Camera di commercio.

(Fonte: ufficio stampa Unioncamere ER)

Gli esperti del Gruppo bancario hanno incontrato, presso la sede di Unindustria Reggio Emilia, i rappresentanti di numerose aziende locali: una riunione operativa volta a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività imprenditoriale a nuovi mercati. Un'opportunità in più per il rilancio del sistema produttivo locale. -

Reggio Emilia, 15 maggio 2015 -

Economie in crescita e appassionate di made in Italy. Sono due caratteristiche che rendono la Turchia e l'Azerbaijan un "trampolino di lancio" ideale per avviare o intensificare l'export da parte delle imprese italiane. UniCredit e Unindustria Reggio Emilia intendono proporsi come partners privilegiati nel supporto allo sviluppo degli affari delle aziende italiane all'estero, per questo hanno pensato e sviluppato il "Forum Turchia e Azerbaijan" che si è tenuto ieri, presso la sede di Unindustria, in via Toschi a Reggio Emilia.
Un appuntamento realizzato grazie all'unione delle competenze degli specialisti dei mercati esteri di UniCredit e alla sinergia con Unindustria Reggio Emilia con l'obiettivo di mettere in atto non tanto un convegno informativo quanto un incontro il più possibile operativo con gli imprenditori del territorio. Questi ultimi, infatti, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con esperti sulle caratteristiche e le potenzialità di mercati capaci di crescere a ritmi straordinari.

La giornata è stata aperta dai saluti di Paolo Bucchi, Vice Presidente Unindustria Reggio Emilia; e di Massimo Morselli, Area Manager Reggio Emilia UniCredit. Sono quindi seguiti gli interventi di Nicola Longo Dente, responsabile International & Multinational Banking - YapiKredi (UniCredit) sul tema: "Turchia: un'opportunità per le aziende italiane"; e di Rosario Sapuppo dello Studio Schonherr Istanbul, su "Investimenti in Turchia: aspetti pratico legali". "Guida pratica per il successo in Turchia", è stato il titolo dell'intervento di Ece Aldogan di Sancar Consulting Turchia, seguito dall'approfondimento "Doing business in Azerbaijan", a cura di Orhan Gultekin, Sales AGM in Yapi Kredi Azerbaijan; e di Narmin Aslanova, Tax Manager Deloitte & Touche LLC - Deloitte Baku. L'incontro si è quindi concluso con un dibattito e gli approfondimenti con le singole aziende interessate.

"Abbiamo creato insieme a UniCredit il format di questa iniziativa appositamente non come un convegno tradizionale, ma piuttosto come una riunione operativa – ha affermato Paolo Bucchi, Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia -, nella quale imprenditori e manager hanno avuto un confronto diretto con gli esperti per comprendere al meglio quali siano le caratteristiche e le potenzialità di questi mercati capaci di crescere a ritmi straordinari. Ogni azienda interessata poi ha avuto la possibilità di approfondire singolarmente gli aspetti di maggior interesse. Unindustria continua a puntare sull'internazionalizzazione supportando con attività concrete le industrie locali nel loro percorso di approccio ai nuovi mercati esteri"

"Uno dei nostri principali obiettivi è fornire un sostegno operativo agli imprenditori che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business all'estero – sottolinea Massimo Morselli, Responsabile Area Commerciale Reggio Emilia UniCredit –. Il nostro Gruppo può farlo in concreto, dal momento che è presente in Turchia e in Azerbaijan con Yapi Kredi Bank e Yapi Kredi Azerbaijan, banca privata di riferimento per l'area che dispone di una rete integrata con copertura diffusa di filiali e canali innovativi. Riteniamo fondamentale per gli imprenditori il fatto di poter fare affidamento su un Gruppo come il nostro, che può contare su un network internazionale presente in 50 mercati ma che mantiene ben salde le radici e l'attenzione sui territori in cui è presente".

Le potenzialità del mercato turco - L'Emilia Romagna e Reggio Emilia

Nel 2014 il giro d'affari dell'Emilia Romagna con la Turchia ha riguardato quasi 550 milioni di euro di importazioni ed oltre 1 miliardo di euro di esportazioni. Rispetto all'anno precedente le vendite sono calate del 3%, mentre gli acquisti sono aumentati allo stesso ritmo.

Nel 2014 i settori trainanti per le esportazioni emiliano-romagnole nel mercato turco sono stati quelli manifatturieri, nello specifico:
- Macchinari ed apparecchi, per oltre 470 milioni di euro, in flessione del 2% rispetto al 2013;
- Sostanze e prodotti chimici, per quasi 106 milioni di euro, in diminuzione del 7%;
- Mezzi di trasporto, per più di 71 milioni di euro, in riduzione del 14% su base annua;
- Metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti, per circa 70 milioni di euro, in contrazione del 10%;
- Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, per oltre 68 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto all'anno precedente.

Per quanto riguarda la provincia di Reggio Emilia, nel 2014 il valore delle esportazioni verso la Turchia è stato di quasi 140 milioni di euro, mentre le importazioni sono state di circa 79 milioni di euro. Rispetto al 2013 le esportazioni della provincia verso il mercato turco sono aumentate dell'1%, gli acquisti sono invece diminuiti del 10%.

Sempre nel 2014 le esportazioni da Reggio Emilia verso la Turchia hanno riguardato principalmente le seguenti merci:
- Macchinari e apparecchi, per oltre 83 milioni di euro, con un incremento del 5% rispetto al 2013;
- Metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti, per circa 14 milioni di euro, in calo del 5%;
- Sostanze e prodotti chimici, per quasi 9 milioni di euro, in rilevante crescita (+21%) su base annua;
- Computer, apparecchi elettronici e ottici, per poco meno di 9 milioni di euro, in aumento del 9%;
- Mezzi di trasporto, per circa 7 milioni di euro, in flessione del 2% rispetto all'anno precedente.

Si stima che per l'anno in corso le esportazioni totali della provincia di Reggio Emilia cresceranno del 6%; anche le importazioni aumenteranno, ma al ritmo del 4%.

[Fonte. Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence su dati ISTAT e stime Prometeia]

Le potenzialità del mercato dell'azerbaijan - L'Emilia Romagna e Reggio Emilia

Nel 2014 il giro d'affari dell'Emilia Romagna con l'Azerbaijan ha riguardato poco più di 100mila euro di importazioni e circa 91 milioni di euro di esportazioni. Rispetto all'anno precedente le vendite sono aumentate del 22%, mentre gli acquisti sono calati del 33%.

I settori trainanti per le esportazioni emiliano-romagnole nel mercato medio-orientale nel 2014 sono stati i comparti manifatturieri di:
- Macchinari ed apparecchi, per più di 27 milioni di euro, con un incremento rilevante (+35%) rispetto al 2013;
- Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, per circa 16 milioni di euro, in aumento del 16%;
- Articoli in gomma e materie plastiche ed altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, per oltre 13 milioni di euro, in crescita dell'8% rispetto all'anno precedente;
- Metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti, in deciso aumento (+23%).

Per quanto riguarda invece la provincia di Reggio Emilia, nel 2014 il valore delle esportazioni verso l'Azerbaijan è stato di quasi 12 milioni di euro, mentre non ci sono state importazioni. Rispetto al 2013 le vendite dal territorio reggiano verso il mercato medio-orientale non hanno registrato variazioni di rilevo.

Sempre nel 2014 le esportazioni reggiane verso l'Azerbaijan hanno riguardato principalmente le seguenti merci:
- Metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti, per quasi 4 milioni di euro, con un incremento rilevante (+23%) rispetto al 2013;
- Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, per circa 2 milioni di euro, in crescita del 16%;
- Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, per poco meno di 2 milioni di euro, in diminuzione del 10% su base annua;
- Prodotti alimentari, bevande e tabacco, per quasi 1,4 milioni di euro, in flessione del 18%.

Si stima che per l'anno in corso le esportazioni totali della provincia di Reggio Emilia aumenteranno del 6%, mentre le importazioni del 4%.

[Fonte. Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence su dati ISTAT e stime Prometeia]

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Incontro sul Turismo a Parma come risorsa per lo sviluppo. Durante l'evento organizzato da EBTER sono emersi alcuni importanti dati sul turismo a Parma, tra preferenze, criticità e futuri sviluppi. -

Parma, 14 maggio 2015 -

Si è svolto mercoledì 13 maggio alla Biblioteca del Monastero di San Giovanni Evangelista l'incontro Turismo e lavoro a Parma: la nuova "fabbrica" su cui scommetere, Promosso da Ebter, l'ente bilaterale regionale del settore Commercio, Servizi, e Turismo, che associa i sindacati di categoria FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS UIL con Confesercenti.
L'evento è stata l'occasione per confrontarsi affinché anche a Parma si parli di turismo come risorsa strategica e di sviluppo per l'occupazione.
Obsoleti ormai i termini turismo e turista, perché l'argomento è molto più vasto e da approfondire «inutile vivere sugli allori di un'Italia che non ha bisogno di strategie perché bella – ha sottolineato Cristian Sesena, segretario nazionale FILCAMS CGIL - bisogna studiare strategie perché venga scelta come meta di viaggio e perché si possa realmente parlare di risorse. Sarebbe meglio considerare un'industria dell'accoglienza e cittadini a tempo determinato delle nostre città che vogliono partecipare alla vita cittadina».

Ma come è il turismo a Parma?
Alcune statistiche presentate da Paolo Figini, docente di economia dell'Università di Bologna e collaboratore CAST, evidenziano un turismo che coinvolge in particolare gli stranieri che scelgono strutture extra alberghiere come i b&b e che cercano esperienze culturali ed enogastronomiche.
Una realtà ben presente a Parma, ma che mostra alcune criticità, come la difficoltà a promuovere pacchetti completi, dovuto alla scarsa cooperazione degli operatori che forniscono prodotti complementari del turismo e a collegamenti non strutturati che non cooperano con i due fulcri di Bologna e Milano, schiacciando in questo modo Parma.

Tra i migliori siti turistici della città in grado di offrire informazioni turistiche di vario genere è stato indicato www.visitparma.com.
In realtà come ha sottolineato Stefano Cantoni, Coordinatore imprese turistiche e di ristorazione di Confesercenti Parma, «esiste un'organizzazione del turismo locale pronta, ma manca un patto vero che porti a concretizzare le idee sul turismo inoltre – ha poi concluso - mancano grandi eventi che è da tempo che non ci sono».

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

 

Il 19 maggio in occasione dello sciopero dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera sceltasi potrebbero verificare disagi nella consueta attività. -

Parma, 14 maggio 2015 -

La Direzione Generale dell'AUSL di Parma informa i cittadini che in occasione dello sciopero dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta indetto dalle Organizzazioni Sindacali FIMMG, FIMP e CIPe nella giornata del 19 maggio si potrebbero verificare disagi nella consueta attività.
Sono comunque garantite le prestazioni indispensabili, secondo le modalità organizzative previste dalla vigente normativa.

(Fonte: Ufficio stampa Usl Parma)

Fondato da Giampaolo Lavagetto e Cecilia Zanacca con l'obiettivo di partecipazione alle prossime elezioni amministrative del 2017 -

Parma, 14 maggio 2015 -

Nei giorni scorsi i soci fondatori hanno sottoscritto l'atto costitutivo del nuovo movimento civico "Prima Parma -Territorio e Autonomia".
Nato dalla fusione delle due associazioni, la finalità del nuovo movimento civico è la partecipazione alle prossime elezioni amministrative del Comune di Parma del 2017 con l' obiettivo di portare il proprio progetto alla guida della città.

Alla nuova formazione hanno aderito anche diversi neo eletti Consiglieri di Quartiere che, sotto la guida di un relativo coordinatore, costituiranno il primo nucleo di quella nuova classe dirigente che dovrà garantire competenza ed esperienza alla futura guida del Comune di Parma. Il movimento sarà supportato da un Comitato Scientifico costituito da esperti dei diversi settori strategici per la città i quali, avvalendosi della preziosa collaborazione degli eletti e dei club monotematici e territoriali, redigeranno, entro la fine dell' anno, le linee guida sulla base delle quali elaborare il progetto di governo.

Nei prossimi giorni si terrà l' Assemblea dei Soci Fondatori per l'elezione delle cariche all'ufficio di Presidenza e alla Segreteria. Entro la fine di maggio, quindi, presso la sede del Movimento, avvera' la presentazione ufficiale dell' Organigramma e saranno indicate nel dettaglio strategie ed operatività.

(Fonte: ufficio stampa Prima Parma -Territorio e Autonomia)

In collaborazione con il Prefetto, il Questore e il Comandante provinciale dei Carabinieri di Parma, Confesercenti promuove la comunicazione tra forze dell'ordine, rappresentanti dello Stato e imprese. Giovedì 21 maggio inizio ore 15,00 nella sede di Confesercenti Parma. Evento aperto a tutte le imprese di Parma. -

Parma, 13 maggio 2015 -

Prosegue l'iniziativa "I Giovedì dell'Impresa" con un nuovo importante momento di confronto, dopo aver presentato i contenuti della riforma del mercato del lavoro e le novità fiscali, Giovedì 21 maggio verrà affrontato un tema che coinvolge tante imprese commerciali, sia per la loro ubicazione in zone "problematiche", ad alta conflittualità sociale, sia per i risvolti criminosi che purtroppo ogni giorno vedono i negozi, le imprese, protagonisti passivi di furti, rapine e molestie di vario genere.
Dopo un primo incontro conoscitivo con il nuovo prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, si è concordato insieme di trattare il tema "sicurezza" per le imprese commerciali.
Oltre al Prefetto di Parma, all'incontro interverranno il nuovo Questore, Pier Riccardo Piovesana e il Comandante Provinciale Arma dei Carabinieri, Colonnello Massimo Zuccher.
L'evento sarà anche un momento di confronto per ricevere consigli preventivi e presentare le proprie situazioni di disagio, in modo da collaborare tutti quanti al mantenimento della legalità e dell'ordine nel nostro territorio.

GIOVEDI 21 MAGGIO 2015 – ore 14,30 - SALA RIUNIONI CONFESERCENTI

Programma lavori:
Ore 14,30 : Registrazione partecipanti
Ore 15,00 : inizio conferenza

Partecipano:
Prefetto di Parma, dott. Giuseppe Forlani
Questore di Parma, dott. Pier Riccardo Piovesana
Comandante Provinciale Arma dei Carabinieri, Colonnello Massimo Zuccher

Presenta l'incontro: Corrado Testa, Presidente provinciale Confesercenti di Parma

Incontro riservato alle imprese

Confesercenti Parma – Via La Spezia 52/1a – 43125 Parma – www.confesercentiparma.it 

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Banche che non recepiscono il decreto Milleproroghe lasciando immutata la durata del finanziamento imposte. Cna, Lapam, Confesercenti, Fam e Confcommercio - Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia - chiedono un intervento immediato che risolva questa incongruenza. -

Modena, 11 maggio 2015 -

Nello scorso mese di gennaio Rete Imprese Italia aveva posto all'attenzione dei parlamentari modenesi ed emiliani la necessità di risolvere le criticità finanziarie delle imprese colpite dal sisma prorogando di un anno, al 30 giugno 2016, il pagamento del finanziamento imposte e aumentando a cinque anni il periodo concesso per il rimborso. Una richiesta accolta parzialmente dal Parlamento, che nel Decreto Milleproroghe del 27 febbraio aveva sì recepito la proroga di un anno, ma aveva dilazionato di soli dodici mesi il periodo di ammortamento del finanziamento (che, in relazione alle diverse tipologie di imprese, era così passato da due a tre anni e da tre a quattro anni).
Un'interpretazione che aveva avuto conferma dalla Regione Emilia Romagna con una nota datata anch'essa 27 febbraio.

Tutto bene allora? Neanche per idea, perché ora gran parte delle banche sta richiedendo alle imprese le firme della rimodulazione del finanziamento facendo decorrere l'inizio del rimborso al 30 giugno 2016, ma lasciando inalterate le rate finali. Di fatto, dunque, le banche non hanno recepito quanto previsto dal decreto, lasciando invariate le scadenze finali (quattro rate semestrali anziché sei, sei rate anziché otto). Rate che quindi diventano insostenibili per le imprese, che nella stragrande maggioranza dei casi hanno sostenuto con mezzi propri la ricostruzione.

Cna, Lapam, Confesercenti, Fam e Confcommercio - Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia - chiedono un intervento immediato che risolva questa incongruenza, al di là di ogni interpretazione restrittiva della norma. "Non ci interessano le polemiche, né sapere se la colpa sia di una norma scritta male o di un'interpretazione difforme dalla volontà del legislatore. A noi preme soltanto che le vittime di questo corto circuito non siano le imprese che, a tre anni dal sisma, non hanno certo ancora recuperato le normali disponibilità finanziarie e sono ancora in grandissima difficoltà. Anche per questo continuiamo a sostenere la necessità che il periodo di rimborso sia portato a cinque anni per tutti e che vengano adottate quanto prima quelle soluzioni normative, zone franche urbane in testa, indispensabili a dare ossigeno ad un territorio che non ha ancora superato la fase post-terremoto".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

UniCredit e l'Università Popolare Magna Carta fanno formazione. Nell'ambito del programma In-formati, messo a punto dal Gruppo bancario, una lezione sulla cultura di impresa. -

Parma, 12 maggio 2015 –

Promuovere la diffusione della cultura di impresa ed offrire conoscenze e strumenti di base per realizzare un progetto imprenditoriale. Questi gli obiettivi dell'incontro organizzato da UniCredit in collaborazione con la sede ferrarese dell'Associazione Università Popolare Magna Carta. L'iniziativa è in programma sabato 16 maggio, con inizio alle 16, presso il presso il Centro di Promozione Sociale L'Acquedotto, Corso Isonzo , 42/A – Ferrara.

"Il nostro Gruppo – spiega Luciano Resciniti, Responsabile Area Commerciale Ferrara - da anni investe in programmi formativi, rivolti a cittadini e imprese. Ciò perché siamo convinti che per sostenere la crescita di un territorio si deve sostenere anche la crescita culturale dei suoi cittadini. E crescere vuol dire innanzitutto conoscere e saper realizzare scelte sostenibili. Partendo da queste riflessioni, UniCredit continua a puntare e ad arricchire In-formati, il programma di educazione bancaria e finanziaria grazie al quale in questi anni sono stati portati in aula più di 92.000 cittadini, incontrati durante 3.000 corsi tenuti in tutta Italia da oltre 1.000 educatori che, volontariamente, partecipano al programma in qualità di docenti".

L'Università Popolare Magna Carta, in tutte le proprie sedi e da alcuni anni, usufruisce del programma In-formati del Gruppo UniCredit, inserendo degli interventi tematici, tenuti volontariamente da funzionari della banca, all'interno delle lezioni previste per i corsi di Contabilità, Bilancio e Paghe. "La collaborazione – spiegano dall'Università Popolare Magna Carta - si è dimostrata di grande importanza ed ha consentito a molte centinaia di nostri corsisti, di acquisire delle conoscenze utili a rapportarsi in maniera informata e consapevole con il sistema bancario".
Nello specifico, l'obiettivo dell'incontro in programma sabato a Ferrara è far comprendere ai partecipanti che è importante avere un'idea imprenditoriale ma anche fondamentale saperla sviluppare e rendere profittevole.

Per informazioni/Adesioni : 0532.1772412 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Martedì, 12 Maggio 2015 15:52

Modena - Unioncasa continua a crescere

I dati di bilancio della cooperativa edilizia Unioncasa, aderente a Confcooperative Modena. Nel 2014 la cooperativa ha assegnato 33 alloggi in proprietà e 13 in godimento. -

Modena, 12 maggio 2015 -

Diminuisce la domanda di nuovi alloggi in proprietà, aumenta la richiesta di alloggi in affitto. Una tendenza sempre più evidente anche a Modena e confermata dai dati di bilancio della cooperativa edilizia Unioncasa, aderente a Confcooperative Modena. L'anno scorso il fatturato ha superato i 7,6 milioni di euro, in crescita del 34 per cento rispetto al 2013; i costi della produzione hanno raggiunto quota 6,7 milioni di euro. Nel 2014 la cooperativa ha assegnato in proprietà ai soci 33 alloggi: 29 a Modena, due a Spilamberto, uno a Medolla e uno Soliera; inoltre sono stati assegnati tredici alloggi in godimento.

«Dal 1981 a oggi la nostra cooperativa ha realizzato complessivamente 1.879 unità abitative, 141 delle quali in godimento ai propri soci – dichiara il presidente di Unioncasa Paolo Meschiari – Nonostante condizioni locali e nazionali meno favorevoli rispetto al passato, riusciamo ancora a soddisfare le esigenze delle famiglie a basso reddito che cercano case a costi inferiori a quelli di mercato, ma ugualmente confortevoli ed efficienti dal punto di vista energetico». L'anno scorso la cooperativa edilizia, che ha sede a palazzo Europa, ha concretizzato il progetto denominato "Cinque cooperative in una", cioè la fusione per incorporazione in Unioncasa di tre cooperative di abitazione che avevano ormai esaurito i propri scopi sociali (La Montanara, Intercomunale, La Speranza) e del Co.Pro.C.A. (Consorzio provinciale cooperative abitazione), fornitore di servizi e assistenza tecnica.

«Questa operazione apporta liquidità, rafforza il patrimonio della cooperativa e consente un risparmio in termini di costi amministrativi e adempimenti burocratici. La politica dei piccoli passi che abbiamo adottato in questi ultimi anni di crisi – conclude il presidente di Unioncasa – permette alla nostra cooperativa di continuare a essere un solido punto di riferimento per le politiche abitative territoriali».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2015. -

Parma, 12 maggio 2015 -

Ø Raccolta da clientela(1) +11,8% a/a a 56.235 milioni di euro, con un incremento in valore assoluto di circa sei miliardi di euro a/a; raccolta gestita +18,7% a/a a 21.924 milioni di euro (in valore assoluto +3,5 miliardi di euro circa a/a);
Ø prestiti(1) a clienti +6,6% a/a (vs sistema -1,7% a/a(2)), con un aumento dello stock di circa 1,3 miliardi di euro a/a, a 20.834 milioni di euro;
Ø 182 milioni di euro di mutui erogati (+51,5% a/a);
Ø rapporto sofferenze/impieghi a 1,64% tra i più bassi del sistema;
Ø 73 assunzioni(3) nei primi tre mesi dell'anno, 85% al di sotto dei 30 anni, con una crescita dell'organico dell'1,7% a/a;
Ø utile netto +47,4% a/a a 84 milioni di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato nella seduta ieri i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2015.

"La crescita che abbiamo registrato nel 2014 sta proseguendo nel primo scorcio dell'anno anche nell'attuale contesto di mercato. Nel solo comparto dei prestiti, nei primi tre mesi dell'esercizio, siamo cresciuti del 6,6% anno su anno per uno stock di oltre 1,3 miliardi di euro. Continueremo nel corso del 2015 ad investire sullo sviluppo commerciale sia con l'assunzione di professionisti sia con nuovi prodotti e servizi adatti a seguire l'evoluzione delle esigenze della nostra clientela. Quest'ultima sta aumentando numericamente in modo costante confortandoci del lavoro finora svolto e stimolandoci a ricercare soluzioni innovative, sempre nel rispetto di una crescita equilibrata e sostenibile", ha dichiarato Adolfo Bizzocchi, Direttore Generale Credem.

A fine marzo 2015 il Gruppo Credem ha assunto 73 persone(3) ed aumentato del 6,6% a/a i prestiti(1) con un incremento dello stock di circa 1,3 miliardi di euro a/a in valore assoluto, di cui 182 milioni di euro di nuovi mutui (+51,5% a/a), mantenendo elevata la qualità dell'attivo. La raccolta(1) complessiva da clientela è cresciuta dell'11,8% a/a, +6 miliardi circa in valore assoluto rispetto al fine marzo 2014. L'utile netto consolidato è pari a 84 milioni di euro in crescita del 47,4% a/a rispetto a 57 milioni di euro di fine marzo 2014 beneficiando principalmente dei proventi da trading.

Risultati economici consolidati

Il margine di intermediazione cresce del 23,2% a/a a 353,1 milioni di euro rispetto a 286,7 milioni di euro a fine marzo 2014. Il margine finanziario(4) si attesta a 106,2 milioni di euro rispetto a 123,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2014 (-14,1% a/a) influenzato dai tassi applicati alla clientela per supportare lo sviluppo commerciale e dal riposizionamento del portafoglio di proprietà da titoli governativi italiani, con ristretti margini di ulteriore apprezzamento di valore, a titoli governativi europei "core" e sovranazionali di analoga scadenza. Tale ricomposizione ha invece positivamente influenzato il margine servizi(5)(6) che infatti è in crescita del 51,4% a/a a 246,9 milioni di euro rispetto a 163,1 milioni di euro a fine marzo 2014. Nel dettaglio, è in forte crescita l'aggregato trading titoli, cambi e derivati, ma anche il contributo della gestione assicurativa vita di Gruppo e le commissioni, in particolare quelle relative ai prodotti gestiti.

Per quanto riguarda i costi operativi(6), questi hanno raggiunto 175,5 milioni di euro rispetto a 166,7 milioni di euro di fine primo trimestre 2014 (+5,3% a/a) in coerenza con gli investimenti per la crescita commerciale e lo sviluppo del Gruppo. Le spese amministrative sono pari a 55 milioni di euro (+1,9% rispetto a marzo 2014), mentre le spese relative al personale si attestano a 120,5 milioni di euro (+6,9% a/a).

Il cost/income(7) è pari a 49,7% in contrazione sia rispetto al 58,1% di fine marzo 2014 sia rispetto al 61,3% di fine 2014.

Il risultato lordo di gestione segna +48% a/a attestandosi a 177,6 milioni di euro rispetto a 120 milioni di euro dello stesso periodo del 2014. Gli ammortamenti sono pari a 9,5 milioni di euro rispetto a 9,2 milioni di euro nel primo trimestre 2014 (+3,3% a/a). Il risultato operativo cresce del 51,7% a/a per raggiungere 168,1 milioni di euro rispetto a 110,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2014.

Gli accantonamenti per rischi ed oneri ammontano a 9,4 milioni di euro (2,3 milioni di euro a fine marzo 2014) e comprendono 5,1 milioni di euro relativi alla prima quota annuale di contribuzione al Fondo Nazionale per la Risoluzione previsto dalla Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive). Le rettifiche nette di valore su crediti(1) sono pari a 36,8 milioni di euro rispetto a 13,5 milioni di euro nel primo trimestre 2014. In particolare si è proceduto, a seguito di un aggiornamento delle policy creditizie coerente con uno scenario economico ancora particolarmente debole e con il rigoroso approccio valutativo applicato dal Gruppo, all'incremento del livello di copertura dei crediti problematici e dei crediti in bonis, sia rispetto a marzo 2014 sia rispetto a dicembre 2014. Il saldo delle componenti straordinarie è pari a 5,4 milioni di euro (-1,6 milioni di euro a fine marzo 2014).

L'utile ante imposte è di 127,3 milioni di euro, +36,3% rispetto a 93,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2014. Le imposte sul reddito sono pari a 43,3 milioni di euro (+19% rispetto a 36,4 milioni di euro a fine marzo 2014). L'utile netto consolidato raggiunge gli 84 milioni di euro, in crescita del 47,4% rispetto a 57 milioni di euro nel primo trimestre 2014 beneficiando principalmente dei proventi da trading.

Aggregati patrimoniali consolidati(1)

La raccolta complessiva da clientela a fine marzo 2015 è in crescita dell'11,8% a/a e raggiunge 56.235 milioni di euro (50.291 milioni di euro l'anno precedente). La raccolta complessiva si attesta invece a 66.599 milioni di euro, +13,1% a/a rispetto a 58.870 a fine marzo 2014. In particolare, la raccolta diretta da clientela aumenta del 6,7% a/a a 18.274 milioni di euro rispetto a 17.121 milioni di euro di fine marzo 2014. La raccolta diretta complessiva è pari a 20.574 milioni di euro rispetto a 19.094 milioni di euro nel primo trimestre 2014 (+7,8% a/a). La raccolta assicurativa raggiunge i 4.942 milioni di euro, +37% rispetto a 3.607 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. La raccolta indiretta da clientela è pari a 33.019 milioni di euro, +11,7% rispetto a 29.563 milioni di euro a fine marzo 2014. Nel dettaglio, la raccolta gestita cresce del 18,7% a/a per raggiungere 21.924 milioni di euro rispetto a 18.476 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente; nello specifico le gestioni patrimoniali sono pari a 5.061 milioni di euro (+26,1% a/a) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 9.797 milioni di euro (+12,6% a/a).

Gli impieghi mostrano una crescita del 6,6% a/a (rispetto a -1,7% a/a a livello di sistema(2)) e raggiungono 20.834 milioni di euro rispetto a 19.548 milioni di euro nel primo trimestre 2014 con costante attenzione alla qualità del portafoglio. Nel dettaglio i mutui ipotecari alle famiglie a fine marzo registrano flussi erogati pari a 182 milioni di euro (+51,5% a/a) e consistenze per 6.242 milioni di euro (+2,5% a/a). Le sofferenze nette su impieghi si attestano a 1,64% (rispetto a 1,63% nello stesso periodo del 2014) dato significativamente inferiore alla media di sistema. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 59,2% (58,8% a fine marzo 2014). I crediti problematici totali netti sono pari a 787,2 milioni di euro (776,8 milioni di euro a fine marzo 2014).

In base alle disposizioni dettate dagli articoli 11, paragrafi 2 e 3, e 13, paragrafo 2, del regolamento UE n. 575/2013 (CRR), le banche controllate da una "società di partecipazione finanziaria madre" sono tenute a rispettare i requisiti stabiliti dal predetto regolamento sulla base della situazione consolidata della società di partecipazione finanziaria medesima. A seguito di tale normativa sul capitale è stato modificato il perimetro di consolidamento del Gruppo ai fini della vigilanza prudenziale portando a calcolare i ratio patrimoniali su Credemholding, la controllante (del 76,9%) di Credem S.p.A. Il CET1 Ratio phased-in calcolato su Credemholding è così pari a 11,01% (fully phased 10,23%); il Total capital ratio (Basilea 3 phased in) è pari a 12,78% (fully phased 12,28%). Entrambi gli indicatori non prevedono la contabilizzazione dell'utile del periodo computabile con il quale passerebbero rispettivamente a 11,31% e 13,07%.
Nel corso del 1° trimestre 2015 è avvenuta l'emissione, mediante private placement, di obbligazioni subordinate per circa 200 milioni di euro. Tale emissione era finalizzata a sostituire analogo aggregato di prestiti emessi in anni precedenti con un piano "amortizing" che, sulla base di un recente orientamento della vigilanza, non erano più computabili nel capitale di classe 2.

A fine marzo 2015 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 636 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 5.792, i promotori finanziari con mandato 799, 275 gli agenti finanziari e 119 gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Si prevede la conferma di sostenuti ritmi di sviluppo commerciale con il conseguente progresso dei proventi finanziari e commissionali e la crescita della spesa, in discontinuità rispetto al sistema bancario. Per il prosieguo dell'anno si prospetta inoltre una parziale modifica della struttura dei ricavi, che sarà meno focalizzata sull'apporto dell'area finanza e con una più contenuta incidenza del margine finanziario, a seguito del riposizionamento del portafoglio titoli, ma che potrà beneficiare, principalmente per effetto del marcato sviluppo dei volumi, del crescente apporto dell'intermediazione da clientela.

Altre informazioni

Nel corso del trimestre si è completato il piano di rimborso alla Banca Centrale Europea del finanziamento LTRO che ammontava a 1,5 miliardi di euro a fine 2014; è rimasto invariato a 0,7 miliardi il finanziamento TLTRO mentre a gennaio è stata attivata l'Asta di Rifinanziamento Trimestrale per un importo pari a 0,5 miliardi di euro.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Paolo Tommasini, dichiara, ai sensi del comma 2 dell'art. 154 bis del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, che l'informativa contabile relativa a Credito Emiliano S.p.A. e l'informativa contabile consolidata relativa al Gruppo Credem contenuta in questo comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

In allegato i prospetti di stato patrimoniale e conto economico consolidati e il conto economico consolidato riclassificato. Il resoconto intermedio di gestione consolidato riferito al 31 marzo 2015, non soggetto a revisione contabile, sarà a disposizione del pubblico nei termini di legge previsti. Una presentazione di commento ai risultati consolidati al 31 marzo 2015 verrà resa disponibile nella sezione "Investor Relations" del sito internet www.credem.it

Per ulteriori informazioni su Credem e sulle società del gruppo è disponibile il sito Internet www.credem.it 

(Fonte: ufficio stampa Credem)

Uno spettacolo singolare, che coinvolge brillanti giovani imprenditori e artigiani creativi insieme a grandi imprenditori e personalità del mondo della cultura. Il tema portante che accomuna queste storie è l'innovazione e quella certa "rigenerazione culturale" che rende possibile creare imprese di grande successo (nonostante tutto). 

Parma, 12 maggio 2015 - in allegato il programma scaricabile

Dopo aver parlato di mutazioni (economiche, sociali e culturali) e di nuovi sentieri negli eventi pubblici degli scorsi anni – dai diversi "ParmaCamp" al più recente "CNA Next" – CNA vuole ora focalizzare l'attenzione su quelle storie di persone che questa mutazione l'hanno governata e che, attraverso di essa, hanno saputo costruire qualcosa di grande. Il titolo #impresapossibile lascia intendere molto chiaramente lo spirito di questo momento, che si terrà nel pomeriggio di giovedì 14 maggio alle ore 15 presso lo Spazio Bignardi del Teatro Due di Parma.

Sul palco si alterneranno grandi e affermati imprenditori, giovani talenti del territorio che hanno reso concreto e tangibile il proprio sogno d'impresa di successo e alcuni ospiti speciali che porteranno all'attenzione dei presenti la loro storia e la loro esperienza.
Ad aprire formalmente il pomeriggio saranno i saluti di Gualtiero Ghirardi, Presidente CNA Parma, e di Paola Donati, Direttore Fondazione Teatro Due.

A seguire il panel "La grande bellezza" che ospiterà grandi personalità del mondo imprenditoriale del nostro territorio quali Andrea Pontremoli, Dallara Automobili Spa, e Gianpaolo Ghilardotti, FoodLab Srl. Successivamente le storie delle "imprese (davvero) possibili" narrate dagli stessi protagonisti, Eleonora Deidda (Loppis), Stefano Guizzetti (Ciacco), Chiara Allegri (Fogg Art Photo Gallery), Sonia Valente, Luigi Pizzuti (Studio AFA), Paolo Cerri (MEET Hamburger Gourmet), Maria Lamanna (Maria Lamanna Handbags), Alessandro Mercadanti (Ciclofabbro Bagaj), Chiara Berta (Laboratorio Crea), Luca Cavina (Social Cities), Giorgia Barabaschi, Carlo Pignatti (Freekar). Dieci storie esemplari di successo e di passione, una risposta forte e chiara per tutti coloro che si stanno chiedendo se Parma può ancora essere il territorio fertile da cui possono germogliare percorsi imprenditoriali di grande successo.

Successo che CNA augura ai quattro "sogni d'impresa" che si racconteranno attraverso i visionari Alex Salvarani, Leonardo Benecchi (Maringò), Luca Rebecchi (Tank U), Giorgio Toderi, Marco Monegatti (UniPR Racing Team), Francesco Cibati, Matteo Scalfani (C.a.c.c.a.).
Tutti questi racconti saranno interrotti, di tanto in tanto, da interventi tenuti da ospiti speciali, portatori di altre storie positive da cui trarre ispirazione: Matteo Fini, giornalista e scrittore, con l'intervento "Che fine hanno fatto i bamboccioni?", Barbara Fragogna, artista, curatore ed editore, con l'intervento "Maneggiare con cura", Alessandro Tassi Carboni, Presidente Ordine degli Architetti di Parma, con l'intervento "Abitare la città dimenticata" per chiudere con il talento di Mirko Leraghi, Rico Montanini, Danilo Barozzi, Luca Conti, con l'intervento "Io Parlo (e mangio) Parmigiano".

A tirar le somme e a concludere questo pomeriggio speciale sarà Stefania Milo, Presidente Nazionale CNA Giovani Imprenditori, che – insieme a Andrea Mareschi, Responsabile Comunicazione CNA – tesserà le fila di tutti gli interventi con la conduzione dell'evento.
#impresapossibile è realizzato grazie al prezioso sostegno di Banca Popolare di Lodi, Hera Comm, concessionaria Citroen Chierici.

Info: www.cnaparma.it/news/items/impresapossibile-le-storie-di-impresa-in-scena-al-teatro-due.html 

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

L'invito della Gilda Insegnanti agli elettori di Fontevivo, Soragna e Varano a non votare il partito che attacca gli insegnanti, il Pd. -

Parma, 11 maggio 2015 -

"I docenti italiani stanno subendo un attacco senza precedenti dal partito di maggioranza, il Pd. Dopo lo sciopero del 5 maggio e le altre iniziative spontanee, come la manifestazione dei giorni scorsi davanti alla sede parmigiana del partito di Renzi: gli insegnanti, le loro famiglie e tutti coloro che vogliono bene alla scuola, non possono esimersi dal compiere altre azioni per cercare di ricondurre alla ragione gli esponenti del partito di governo. L'arma del voto ci sembra quella più democratica, ci dispiace per i candidati locali del Pd che forse nulla determinano a livello nazionale, ma secondo noi il dissenso deve partire dal basso in termini di consensi elettorali, il coordinatore provinciale della Gilda, Salvatore Pizzo, invita i cittadini a non esprimere i loro suffragi a quegli esponenti del Pd, candidati alle comunali di Varano, Fontevivo e Soragna, che non scelgono di dissociarsi dal violento attacco sferrato agli insegnanti italiani, chiamato furbescamente "Buona Scuola". Una legge che prevede l'instaurazione della dittatura nelle scuole, scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione, rimettendo alla volontà di un singolo (il dirigente scolastico che dovrà rispondere ad organismi di nomina politica) la decisione dei criteri per le assunzioni, volontà che se trasformate in legge saranno portatrici di inevitabili fenomeni di corruzione e clientelismo. I docenti per vedersi rinnovato l'ingaggio saranno soggetti all'autorità di soggetti dirigenziali, cooptati con discutibili concorsi tanto cari a certa politica. Si vogliono licenziare d'ufficio tutti coloro che per oltre 36 mesi sono stati sfruttati con contratti a temine, ciò se malauguratamente non dovessero rientrare in un fumoso piano di assunzioni che il governo intende agganciare alla sua pseudo riforma, eppure potrebbe semplicemente assumere con un provvedimento ad hoc. Il tutto sta avvenendo senza alcuna interlocuzione vera con le rappresentanze di categoria. Nelle scuole si respira già un'aria di regime, anche qui a Parma."

(Fonte: ufficio Gilda Insegnanti)