www.parmacalcio1913.com - Una delegazione del Parma Giovanile e Femminile ha partecipato, venerdi 24 maggio 2019, nella sala Paolo VI in Vaticano alla iniziativa Il calcio che amiamo alla presenza di Sua santità Papà Francesco Bergoglio cui i ragazzi hanno consegnato una maglia Crociata personalizzata FRANCESCO 10. Il Santo Padre si è soffermato alcuni istanti con i giovani atleti dimostrando di gradire il dono ricevuto.
La delegazione, guidata dal Segretario Organizzativo Giovanni Manzani, comprendeva tre giocatori della Under 13, capitano Gabriel Ramaj e i portieri Manuel Moretta e Nicola Testoni con il vice allenatore Michele Croci, tre calciatrici delle Femminili Emanuela Disisto e Aurora Lazzaro dell'Under 15 e Livia Robuschi dell'Under 12 con la team manager Cristina Romanini e il Responsabile Area Comunicazione delle Giovanili e Femminili Gabriele Majo.
Sant'Uffizio, Sala Paolo VI - Città del Vaticano, Venerdì 24.05.2019
Due italiani detenuti nella casa di reclusione di Castelfranco Emilia hanno fatto perdere le loro tracce poco dopo l'Angelus di Bergoglio. Non era la prima volta che i due tentavano di fuggire.
CASTELFRANCO EMILIA (MO) – Facevano parte della delegazione di venti detenuti della casa di detenzione di Castelfranco Emilia che lo scorso 1° ottobre si è recata a Bologna per assistere alla visita di Papa Bergoglio e pranzare con lui. Ma i due napoletani hanno pensato bene di sfruttare quell'occasione per far perdere le loro tracce.
Secondo quanto trapelato, una volta tornati alla casa di detenzione, i volontari si sono resi conto della mancanza dei due, già recidivi per un precedente tentativo di fuga e per questo destinatari di una misura di sicurezza detentiva, poiché ritenuti socialmente pericolosi.
Il progetto di fuga pare avere preso corpo dopo l'Angelus del pontefice e poco prima del pranzo. Sono state informate le Forze dell'Ordine che hanno preliminarmente raccolto informazioni sull'organizzazione del pranzo con Papa Bergoglio per capire la dinamica.
Visita di Papa Francesco, Bonaccini: "L'intera comunità regionale grata al Santo Padre per la sua presenza in Emilia-Romagna"
"Le sue parole rappresentano una straordinaria occasione di riflessione, nel nome di una società inclusiva, solidale, capace di accogliere. Grazie anche per il sostegno al dialogo fra le parti sociali che stiamo portando avanti tutti insieme con il Patto per il Lavoro"
Bologna - "Tutti gli emiliano-romagnoli, l'intera comunità regionale, è grata a Papa Francesco per la visita di oggi nella nostra terra, prima e Cesena e poi a Bologna, la seconda in pochi mesi dopo quella nei luoghi del sisma, a Carpi e Mirandola, la scorsa primavera, a cinque anni dal terremoto.
E come allora, la presenza del Santo Padre, le sue parole, rappresentano una straordinaria occasione di riflessione, nel nome di una società inclusiva, solidale, capace di accogliere, nella quale non vi siano ultimi e la coesione, anche fra cittadini e istituzioni, sia elemento virtuoso di civismo, onestà, impegno per il bene comune.
E un grazie al Pontefice anche per le sue parole di sostegno al dialogo fra le parti sociali che in Emilia-Romagna stiamo concretamente portando avanti tutti insieme con il Patto per il Lavoro, che sta dando risultati importanti nella lotta alla disoccupazione, perché garantire lavoro significa in primo luogo garantire dignità alle persone".
Il Santo Padre a Bologna parla di Cooperazione. Rossi (Confcooperative): "Creati 23.000 posti di lavoro in 10 anni, al lavoro per rispondere ai bisogni"
(Bologna, 1 ottobre 2017) – "Ha ragione Papa Francesco, la cooperazione ha ancora molto da offrire per aiutare chi è in difficoltà. Soprattutto nella nostra regione dove si è maggiormente sviluppata. Per questo il sistema Confcooperative Emilia Romagna è impegnato da tempo per ricreare lavoro e dare risposte occupazionali innanzitutto a giovani, donne e disoccupati, partendo dai bisogni delle comunità che possono trasformarsi in imprese. Basti pensare ai 23mila nuovi posti di lavoro creati negli ultimi 10 anni dalle nostre imprese in regione. Anche nelle periferie delle città e dei territori emarginati, come certe aree montane, la cooperazione si sta rivelando una efficace risposta nel salvaguardare il lavoro e la coesione sociale delle comunità".
Lo ha detto Pierlorenzo Rossi, direttore di Confcooperative Emilia Romagna, presente questa mattina sul palco di piazza Maggiore a Bologna all'Angelus di Papa Francesco insieme al vicepresidente regionale di Confcooperative, Matteo Caramaschi.