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Infrastrutture: 65 milioni per nuovo ponte Casalmaggiore in cima alla graduatoria. Cavandoli (Lega): “Niente più rinvii, auspico che Toninelli approvi subito Decreto e sblocchi”


Parma, 19 Agosto 2019 - "Sono orgogliosa di comunicare che il nuovo ponte che collegherà Colorno a Casalmaggiore è in cima alla graduatoria che destina i 250 milioni di euro per la manutenzione e la realizzazione di nuovi ponti nel bacino del Po come chiedeva un mio ordine del giorno approvato con la legge Bilancio”, dice Laura Cavandoli, deputato parmigiano della Lega, autrice di un ODG che mette il nuovo Ponte di Colorno tra le priorità da finanziare con queste risorse.
Un emendamento della Lega approvato nella legge Bilancio 2019, prevedeva infatti che venisse stilata una graduatoria per l’assegnazione dei 250 milioni di euro ai soggetti attuatori e un ODG della Cavandoli ha conseguentemente impegnato il Governo a mettere il nuovo ponte tra Colorno e Casalmaggiore tra le priorità.


La nuova infrastruttura che collega Colorno a Casalmaggiore è il primo nella graduatoria dei nuovi ponti da progettare e realizzare. Lo precedono in classifica solo alcune ristrutturazioni. All’opera sono destinati 65 milioni di euro, l’importo è comprensivo dei costi per la progettazione e per la realizzazione del nuovo ponte fortemente voluto da tutta la Lega anche in Lombardia.


“L’auspicio della Lega – prosegue la Cavandoli - è che il Ministro Toninelli approvi in conferenza unificata a settembre, dopo i rinvii di luglio e agosto, il Decreto con la graduatoria che assegna in via definitiva questi fondi, i cui primi 50 milioni devono essere utilizzati nel 2019. Mi auguro che non ci siano altri ritardi per la realizzazione di un’opera fondamentale e strategica per la provincia di Parma, ma anche per tutta l'Emilia occidentale e la Lombardia”.


“Quando, tra qualche anno, l’attuale ponte dovrà essere chiuso per sempre, vi dovrà essere già una nuova struttura in corrispondenza dell'attuale per evitare nuove interruzioni insostenibili per l'economia locale e la vita dei pendolari. Ringrazio l’onorevole Lucchini, Capogruppo della Lega in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera in prima linea nella battaglia per i ponti sul Po”, conclude la Cavandoli.

(Foto di repertorio Francesca Bocchia - Inaugurazione 5 giugno 2019)

Buone notizie arrivano dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, a seguito del rinnovo contrattuale con Rfi e dell’aggiornamento di quello con l’Anas. Per l’Emilia - Romagna, vengono stanziati 636 milioni di euro da utilizzare in 29 interventi infrastrutturali e relativi alla viabilità, tra cui ci saranno il nuovo ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore e l’elettrificazione della Parma - Brescia. Una piacevole notizia che apre lo spiraglio a rinnovate speranze di vedere un giorno, un servizio ferroviario degno di questo nome, senza ritardi e disservizi quotidiani, e che garantisce la realizzazione di un nuovo ponte sul Po, atto a sostituire quello attualmente “rappezzato”.

Se i fondi ci sono, il tempo non è così galantumo, e l’attesa sarà ancora lunga e ardua la salita. Per queste ragioni come abbiamo più volte ricordato, riteniamo fondamentale salvaguardare l’attuale infrastruttura, al fine di scongiurare eventuali e non certo impossibili chiusure future. Chiusure che potrebbero finire di devastare un territorio che ha solo da poco tempo iniziato a respirare. Per garantire che questo non succeda bisogna far si che siano rispettati i regolamenti in vigore sul ponte, ossia quello della velocità massima a 50 km/h e quello relativo al peso dei mezzi pesanti che non deve superare le 44 tonnellate. Gli autovelox sembra saranno installati su entrambe le corsie quanto prima, e i mezzi pesanti vengono controllati del limite delle possibilità dalla polizia stradale.

Essendo quello dei mezzi pesanti il problema principale, avevamo proposto l’installazione del tutor Overload; un sistema in grado di verificarne singolarmente il peso, anche durante il movimento (per non causare rallentamenti al traffico). Un sistema in uso già in 5 punti delle autostrade Italiane che attraverso dei sensori su strada e delle telecamere è in grado di stimare peso, numero di assi e classe del veicolo. Tale sistema è affidabile e preciso e non sbaglia le pese, ma purtroppo a causa del codice della strada, che non prevede la possibilità di sanzionare un automezzo in movimento, viene affiancato da un’aree di pesa statica, posizionate a distanza del tutor Overload, facendo diventare tale ed essenziale sistema di rilevamento, solo un supporto atto a fermare con sicurezza ogni trasgressore. Un vero peccato, essendo questo un sistema che potrebbe essere installato su tutti i viadotti a traffico notevole (come il nostro ponte), garantendo quindi minor sollecitazione della struttura e una maggior sicurezza di tenuta. Se vi fosse una modifica del codice della strada, concedendo di sanzionare con la pesa dinamica e facendo arrivare le multe a domicilio, si potrebbero mettere in sicurezza tantissimi ponti Italiani che ad oggi non giacciono nelle migliori condizioni.

Per tale ragione abbiamo scritto missiva al ministero dei trasporti (in copia ai due presidenti della provincia di Parma e Cremona, e ai due sindaci di Colorno e Casalmaggiore), per chiedere di valutare quanto sopra, e nell’attesa di un riscontro, sperando positivo, chiediamo maggiori controlli da parte degli organi di polizia, atti a monitorare il più possibile il flusso di mezzi pesanti e la loro regolarità di peso.


Il gruppo
Amo - Colorno

 

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Ieri pomeriggio la cerimonia di riapertura con Rossi, Donini, Azzali, Stocchi, Bongiovanni. Rossi:"Grande soddisfazione per un lavoro importante per il territorio, portato a termine nei tempi prefissati." Il ponte è ora percorribile in entrambi i sensi di marcia, a 50 km orari, per mezzi fino a 44 tonnellate, dopo i 5 mesi di lavori, diretti dalla Provincia di Parma ed eseguiti dalla Primo Micheli - Consorzio Coimpa.

Parma, 6 giugno 2019 – Il Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore da ieri pomeriggio è di nuovo aperto al traffico dopo la conclusione dei lavori. Il ponte è transitabile nei due sensi di marcia, per vetture e mezzi con peso fino a 44 tonnellate, alla velocità massima di 50 km orari, con divieto di sorpasso e distanza minima tra i veicoli di 50 m.

Alla cerimonia ufficiale di riapertura hanno preso parte il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi, l'Assessore Trasporti e Infrastrutture della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini, il Vice Presidente della Provincia di Cremona Rosolino Azzali, il Sindaco di Colorno Cristian Stocchi, il Sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, un rappresentante della Regione Lombardia.

"Esprimo grande soddisfazione per la conclusione di questi lavori, così importanti per il nostro territorio, portati a termine nei tempi prefissati dal raggruppamento di imprese Primo Micheli - Consorzio Coimpa – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi- Il progetto di intervento è stato predisposto in tempi record, poi purtroppo, come abbiamo più volte segnalato pubblicamente, prima di arrivare ai 5 mesi di cantiere sono occorsi 7 mesi di procedure preventive, tempi non comprimibili a norma del nuovo Codice degli Appalti. Chi parla di ritardi e omissioni, non sta parlando di noi. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato a questo grande lavoro di squadra, a partire dagli amministratori che mi hanno preceduto, il Presidente Fritelli e il Delegato Serpagli, che si sono adoperati per ottenere il finanziamento e l'allora Ministro Delrio che ha reperito i 6 milioni di euro e li ha stanziati velocemente con un apposito decreto. E poi il progettista ing. Scaroni, gli uffici della Provincia di Parma che hanno predisposto una gara a regola d'arte che ha superato il vaglio di tre sentenze del Tar e di una del Consiglio di Stato, la Provincia di Cremona. Infine le imprese tutte che hanno operato in un cantiere tecnicamente complesso, a grandi altezze sia in golena che sull'acqua, nel rispetto dei tempi ma con la massima attenzione alla sicurezza dei lavoratori e le maestranze che hanno lavorato a turni serrati, anche nei giorni festivi."

"La riapertura del ponte al transito dei veicoli è un risultato molto importante per questo territorio - ha affermato l'assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Raffaele Donini -. Come Regione ci siamo impegnati fin dal primo giorno per definire immediatamente interventi di mitigazione rispetto ai disagi a cui cittadini, automobilisti e autotrasportatori sono andati incontro a seguito della chiusura del ponte. Grazie alla collaborazione proficua con la Provincia di Parma, la Società per la mobilità e il trasporto pubblico (Smtp),l'Azienda dei trasporti pubblici di Parma e provincia (Tep) e Trenord in questi mesi abbiamo potenziato il servizio ferroviario Parma-Casalmaggiore e stanziato 400mila euro per il prolungamento e l'aggiunta di nuovi servizi su gomma realizzati da Tep"

Nella foto: Autorità alla riapertura del ponte, tra cui: il Presidente della Provincia di Parma Rossi e il Delegato Bertocchi, il Vice presidente della Provincia di Cremona Azzali, l'Assessore regionale Donini, i sindaci di Colorno, Casalmaggiore, Sorbolo.

 

(Foto e gallery di Francesca Bocchia)

 

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Incontro storico nel bel mezzo del ponte che finalmente è tornato a congiungere Colorno con Casalmaggiore. Le prime auto a passare sono state le splendide "signorine" del  Fiat 500 Club Italia!

La 500 di Ruggero Francavilla è partita da Colorno (PR) e quella di Raul Tentolini da Casalmaggiore (CR) per incontrarsi proprio nel mezzo del ponte.
Una inizativa nata dalla collaborazione dei Coordinamenti di Fidenza (PR) e Cremona. Già in molte altre importanti circostanze il CLUB aveva fatto da apripista al transitato su nuovi o rinnovati  tratti stradali, come ad esempio avvenne per la tanto attesa Variante di Valico.

Il 5 giugno invece è stata la volta di quell'importante arteria che collega la sponda parmense e quella cremonese del Po, riaperta dopo oltre due anni di interruzione.

L'occasione storica è stata documentata da Gazzetta dell'Emilia attraverso l'obiettivo di Francesca Bocchia.

IL CLUB - presentazione

Il Fiat 500 Club Italia, fondato a Garlenda nel 1984, dedicato alla 500 storica progettata da Dante Giacosa nel 1957, è il più grande Club di modello al mondo. I soci hanno superato quota 21.000 ed il trend è in continuo aumento. Ogni anno sono organizzati centinaia di raduni con gli appassionati di questo autentico mito italiano del quale circolano ancora oltre 380.000 esemplari.

Dalla fondazione ad ora, il Club è riuscito a creare un vero e proprio fenomeno di costume, supportato dai sani e preziosi valori che la 500 rappresenta. Basti notare tutti i sorrisi che il passaggio della mitica 500 attrae a sé, suscitando ricordi nei più anziani, e simpatia nei più giovani. Il Club riunisce indistintamente persone di ogni ceto sociale, di ogni età (il 25% dei nostri soci ha meno di 40 anni!) e di ogni luogo (abbiamo soci in Australia, Nuova Zelanda, Cuba, Giappone!) Ha contribuito ad unificare l'Italia e ancora oggi è sinonimo di uno stile di vita semplice e schietto, proprio come lei.

Il Club ha saputo unire gli appassionati in una grande comunità che partecipa e dialoga come provano gli oltre 2.400 accessi al giorno al sito e la tiratura della rivista sociale 4PiccoleRuote, bimestrale di 68 pagine a colori, che viene stampata in oltre 160.000 copie all'anno.

Fiore all'occhiello è il Museo Multimediale "Dante Giacosa" e Centro di Documentazione per l'Educazione Stradale, inaugurato nel 2007 e visitato da migliaia di persone.
Un altro importante traguardo raggiunto è la costituzione di una casa editrice, 500 Club Italia Edizioni. Nel 2010 il Club è stato nominato "Testimonial UNICEF" come riconoscimento del grande impegno ultradecennale in campo sociale e umanitario.

I fiduciari locali (oltre 180) sono costantemente impegnati nell'organizzazione di incontri nelle più importanti città italiane. Un particolare impegno viene posto nell'organizzazione del Meeting internazionale di Garlenda, che si svolge il primo weekend di Luglio, e che vede la partecipazione di oltre 1000 equipaggi. Nel corso degli anni il Meeting di Garlenda è diventato un riferimento per gli appassionati di tutta Italia e non solo; nel corso del lungo weekend i cinquecentisti hanno modo di partecipare ad escursioni, incontri culturali, visitare le mostre ospitate al Museo, intrattenersi presso le principali attrazioni turistiche della riviera e molto altro ancora.

Il Club ha inoltre la propria casa editrice. La più recente pubblicazione è il libro "Un Mito Italiano – La 500: fenomeno sociale e di costume", con prefazione di Renzo Arbore, che ha raccolto ottime critiche e ha avuto un notevole successo, non solo nella cerchia degli appassionati di motorismo storico.

È passato molto tempo dagli esordi, quando un piccolo gruppo di poche decine di macchine si riuniva per festeggiare l'amicizia. Ma lo spirito è rimasto intatto, ed anzi, moltiplicato per tutti i soci che si sono uniti a noi, è cresciuto in modo esponenziale, dandoci la possibilità di uscire dai limiti del mondo di appassionati di auto storiche per irrompere in modo costruttivo in tematiche sociali, di costume e di impegno umanitario; tutto questo ha reso il Fiat 500 Club Italia famoso in tutto il mondo.

 

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Pubblicato in Cronaca Emilia

Il Presidente della Provincia di Parma ringrazia il Ministro per la visita e conferma l'apertura prevista per il 5 giugno 2019. In programma anche la riasfaltatura delle parti più ammalorate dell'Asolana prima della riapertura del ponte.

Parma, 17 maggio 2019 – In occasione del sopralluogo del Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli al cantiere del Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore di oggi pomeriggio, il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi ha dichiarato:

"Ringraziamo il Ministro per la sua presenza e per la sua attenzione al nostro territorio. Confermiamo che il 5 giugno prossimo, salvo imprevisti, contiamo di riaprire al traffico il ponte, con la conclusione dei lavori di ripristino secondo i tempi preventivati.
Ringrazio i tecnici della Provincia e le imprese aggiudicatarie per l'impegno profuso per arrivare a questo risultato.

Ricordiamo che questo è l'unico cantiere che si avvia a conclusione tra quelli delle 5 Province finanziate col Decreto ministeriale del dicembre 2017.

Oggi prendiamo atto dell'affermazione del Ministro circa il finanziamento della progettazione del nuovo ponte e, a nome di tutto il territorio, gli chiediamo un impegno preciso per l'avvio della realizzazione.

Da parte nostra, avevamo programmato da tempo anche un consistente intervento sull'Asolana – circonvallazione di Colorno – Torrile, di pavimentazione dei tratti maggiormente ammalorati. In considerazione degli elevati volumi di traffico che la strada sopporta, con forte incidenza del trasporto merci, l'occasione della chiusura del Ponte sul Po non poteva essere persa. Pertanto, esperite tutte le procedure richieste dal Codice degli Appalti, possiamo annunciare che, prima della riapertura del ponte, riusciremo ad intervenire con asfaltature per un importo di oltre 100 mila euro, che miglioreranno sicurezza e transitabilità dell'Asolana. Questo è uno degli interventi più significativi che la Provincia attua quest'anno su un singolo tratto dei 1400 km della rete stradale provinciale. "

Nella foto: un momento del sopralluogo, Annoni, Bertocchi, Rossi, Toninelli sul ponte

Il Presidente Rossi:"Soddisfatti di questo esito, che conferma il nostro buon operato. Contiamo di riaprire il ponte, come previsto, il 5 giugno."

Parma, 7 maggio 2019 – Nell'udienza del 30 aprile scorso il Tar - Tribunale amministrativo regionale – sezione di Parma ha deciso nel merito circa il ricorso di Edilmecos contro l'assegnazione dei lavori del ponte sul Po di Colorno Casalmaggiore da parte della Provincia di Parma alla Ati Micheli Primo – Coimpa.
La decisione del Tar è stata favorevole alla Provincia di Parma: il ricorso è stato respinto in quanto "manifestamente infondato nel merito."
Nella sentenza si legge anche che: "la disciplina di gara non presentava margini di ambiguità".

"Siamo molto soddisfatti dell'esito di questa sentenza, che va nella direzione che auspicavamo e che conferma il buon operato dei nostri uffici – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi – Il cantiere prosegue, rispettando il crono programma: contiamo di riaprire il ponte, come previsto il 5 giugno."

Il Tar aveva già respinto la richiesta di sospensiva avanzata da Edilmecos, con la sentenza del 5 dicembre 2018, poi confermata dal Consiglio di Stato l'11 gennaio 2019.
Adesso è arrivata la sentenza di merito, ancora una volta favorevole alla Provincia di Parma, che ha visto riconosciuto anche il diritto ad un rimborso delle spese legali pari a 2500 euro

Viabilità Parma. Ponte sul Po a Colorno, Rainieri (Ln): Regione dichiari stato di crisi come per viadotto su E45

In un'interrogazione il consigliere chiede alla Regione di provvedere alla dichiarazione dello stato di crisi, stanziando fondi a sostegno di cittadini e imprese, al pari di quanto fatto nei giorni scorsi per i comuni della Valle del Savio, nel cesenate, danneggiati dalla chiusura di un viadotto sulla E45

Nuova interrogazione di Fabio Rainieri (Ln) riguardo alla chiusura del ponte sul Po tra Colorno, nel piacentino, e Casalmaggiore, nel cremonese, avvenuta il 4 settembre 2017 e destinata a concludersi, salvo ritardi o problemi, nell'estate del 2019.

Il consigliere prende spunto dal Decreto del presidente della Regione Emilia-Romagna, emanato il 24 gennaio scorso, col quale è stato dichiarato lo stato di crisi regionale nel territorio dell'Unione dei Comuni Valle Savio (Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto) in conseguenza della chiusura della strada di grande comunicazione 55 3bis Tiberina E45 Orte-Ravenna a causa del sequestro, con interdizione totale della circolazione, del viadotto Puleto disposto dalla Procura della Repubblica di Arezzo. Lo stato di crisi regionale – riporta il leghista nell'atto ispettivo – è stato dichiarato per la durata di 180 giorni, da rivalutare sulla base dell'evolversi della situazione, decorrenti dalla data di adozione dello stesso decreto. Inoltre, prosegue l'esponente del Carroccio, il decreto mette a disposizione dell'Unione dei Comuni Valle del Savio 250mila euro di risorse regionali per l'attuazione delle misure di assistenza e sostegno ai cittadini e alle imprese danneggiate dalla situazione di crisi.

Di qui l'iniziativa di Rainieri, che chiede all'esecutivo regionale "i motivi per i quali non si sia ritenuto opportuno dichiarare lo stato di crisi regionale anche in occasione della chiusura del ponte sul Po, stanziando fondi per l'assistenza e il sostegno ai cittadini e alle imprese danneggiati dal blocco della circolazione; se, in considerazione di quanto appena fatto per la situazione di crisi nella Valle del Savio, si ritenga di intervenire in modo analogo anche nella bassa parmense".

(Luca Govoni)

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Il Comunicato stampa della Regione Emilia Romagna

Chiusura viadotto E45. Subito 250mila euro dalla Regione per imprese, studenti e famiglie della Valle del Savio. E insieme alle Regioni Toscana e Umbria partita la richiesta di stato di emergenza nazionale. Il presidente Bonaccini: "Stiamo lavorando a fianco dei Comuni per evitare la chiusura delle aziende e salvare il diritto allo studio dei ragazzi. Ora bisogna che il Governo faccia la sua parte con ammortizzatori sociali e fiscalità"

Oggi a Cesena il secondo vertice tra Regione, sindaci, associazioni d'impresa e sindacati del territorio. Dalla Regione le risorse previste dallo stato di crisi firmato ieri da Bonaccini e l'estensione del beneficio Irap, previsto solo per i Comuni montani, a tutte le imprese della zona colpita dal provvedimento di chiusura del viadotto. Il sindaco, Lucchi: "Oggi un ulteriore passo avanti grazie all'intervento diretto della Regione"

Bologna – Un primo stanziamento di 250 mila euro di risorse regionali immediatamente disponibili per imprese e lavoratori, studenti e famiglie della Valle del Savio e dei Comuni di Roncofreddo e Sogliano al Rubicone, e la richiesta, d'intesa con le Regioni Toscana e Umbria, dello stato di emergenza nazionale per il territorio delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Le due novità, per rispondere alle richieste dei territori colpiti dalla chiusura della E45, sono state illustrate oggi a Cesena dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso del nuovo vertice con i sindaci, le associazioni d'impresa e i sindacati, alla presenza dell'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo.

"Abbiamo messo a disposizione fondi regionali per evitare che le imprese chiudano e che ci siano licenziamenti e per far sì che gli studenti, soprattutto di Bagno e Verghereto, possano continuare a studiare anche se temporaneamente lontano dalle loro aule- afferma Bonaccini-. Stiamo lavorando fianco a fianco con i Comuni dell'Unione del Savio, gli altri Comuni e le Province in raccordo con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. E siamo pronti ad intervenire anche laddove, in provincia di Forlì-Cesena o nel resto della Romagna, emergessero situazioni di criticità direttamente collegate alla chiusura della E45. Ora bisogna che anche il Governo faccia subito la propria parte intervenendo con gli ammortizzatori sociali e con interventi sul fronte fiscale, e riconoscendo lo stato di emergenza nazionale".

Accanto alle risorse previste dallo stato di crisi regionale, la Regione ha deciso di mettere a disposizione anche un altro strumento già previsto dalla legge di bilancio: il contributo, in termini di ristoro di Irap, già previsto per tutte le imprese dei comuni montani, sarà esteso a tutte quelle direttamente colpite nella zona, che potranno godere automaticamente di questo beneficio sull'Irap già pagata nel 2018.

Elemento qualificante dell'intervento, particolarmente apprezzato da imprese e sindacati, sarà la velocità e la semplicità: spetterà infatti all'Unione e ai Comuni provvedere direttamente alla gestione delle domande e all'erogazione dei contributi economici, massimizzando così l'efficacia del sostegno regionale.

"Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, affrontando con concretezza anche il tema del sostegno ai lavoratori, alle imprese, alle famiglie, che stanno subendo le difficoltà causate dalla chiusura dell'E45- sottolinea il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi-. Accadrà grazie all'intervento diretto della Regione Emilia-Romagna, molto apprezzato per tempestività dai rappresentati dei lavoratori ed imprese. Già lunedì daremo gambe alle scelte condivise oggi, sottoscrivendo un Protocollo di lavoro ed attivando un Tavolo d'emergenza tra Comuni di Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina, Verghereto, Roncofreddo, Sogliano, mondo delle imprese e mondo del lavoro del nostro territorio. Restiamo ancora in attesa di un segno d'interesse del Governo su questo tema, che non può essere affrontato solo dal nostro territorio. Ma non ho dubbi che a breve il Ministro Luigi Di Maio sceglierà di convocarci, come gli abbiamo chiesto sin dalla chiusura del Viadotto 'Puleto'".

La dichiarazione di stato di crisi regionale
Ieri sera è stato firmato dal presidente Bonaccini il decreto che dichiara lo stato di crisi regionale per una durata di 180 giorni, con un primo stanziamento di 250 mila euro, attraverso l'Agenzia regionale per la sicurezza e la protezione civile, a disposizione dei comuni più colpiti: quelli dell'Unione del Savio, a cui si aggiungono Roncofreddo e Sogliano al Rubicone e altri in corso di esame.

Lunedì la Giunta regionale approverà la delibera che stanzia le risorse.

Già nel pomeriggio di oggi, intanto, il presidente Bonaccini per l'Emilia-Romagna, di concerto con Umbria e Toscana, invierà al Governo la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale. /BG

 

Oggi pomeriggio nella sede della Provincia di Parma. Soddisfatto il Presidente Diego Rossi:" Un ulteriore passo avanti per il risolvere il problema. Entro l'estate prossima la riapertura del ponte".

Parma, 13 dicembre 2018 – Oggi pomeriggio, nella sede della Provincia di Parma, a Palazzo Giordani, sono state apposte le firme digitali in calce al contratto per i lavori di ristrutturazione del Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore.
A firmare sono stati il Segretario generale della Provincia di Parma dott.ssa Rita Alfieri e Mauro Micheli della cordata di Parma Primo Micheli Officine meccaniche srl - Coimpa Consorzio Stabile Imprese associate.

"Un ulteriore passo avanti per risolvere un grave problema del nostro territorio, che coinvolge le popolazioni di due Regioni – afferma il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi –Per questo risultato possiamo ringraziare l'impegno della struttura tecnica che, con l'appoggio dell'intera Amministrazione, ha contenuto i tempi davvero al massimo possibile. Compatibilmente con il clima, le imprese procederanno ora all'impianto del cantiere. Entro l'estate 2019 avremo la riapertura completa del ponte "

 

Nella foto: Alfieri, Rossi, Micheli, Annoni

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Venerdì, 07 Dicembre 2018 10:22

Ponte sul Po: sospensiva respinta

Il Tar si è pronunciato contro la richiesta della ditta Edil2000, che aveva fatto ricorso contro l'assegnazione dell'appalto da parte della Provincia alla Coimpa. I lavori inizieranno a breve e si concluderanno dopo 150 giorni. Rossi: "Le pratiche saranno accelerate al massimo."

Parma, 6 dicembre 2018 – Il pronunciamento del Tar di ieri pomeriggio è una buona notizia per i territori di Colorno e di Casalmaggiore e per tutti coloro che devono attraversare quotidianamente il Po in quel tratto. Il Tribunale Amministrativo regionale infatti, con, l'ordinanza 192/2018 ha stabilito di non concedere la sospensiva dell'aggiudicazione chiesta dalla ditta Edilmecos in associazione temporanea di imprese con Lavori e Costruzioni Srl e con Edil 2000, che avevano fatto ricorso contro il bando e l'appalto promosso dalla Provincia di Parma, difesa dall'avvocato Paolo Michiara.
La sentenza di merito arriverà il 30 aprile 2019, ma nel frattempo la Provincia di Parma intende far partire i lavori al ponte.

E' soddisfatto presidente della Provincia di Parma Diego Rossi: "Questo primo pronunciamento sancisce che i nostri tecnici e la Commissione aggiudicatrice hanno lavorato bene – dichiara – Adesso conterremo al massimo i tempi tecnici per la sottoscrizione del contratto per partire al più presto, entro il 31 dicembre. Nel frattempo abbiamo già proceduto con gli accordi con i proprietari dei terreni. La Provincia di Parma ha fatto la sua parte efficacemente in tutta la partita."

Se non interverranno problemi imprevisti, i lavori si concluderanno entro 150 giorni dalla consegna ai vincitori dell'appalto, la cordata di Parma Primo Micheli Officine meccaniche srl - Coimpa Consorzio Stabile Imprese associate.

Ponte sul Po: conclusa positivamente la Conferenza dei Servizi. Acquisiti tutti i pareri e i nullaosta necessari per iniziare la procedura del bando di gara. Soddisfazione dei Presidenti Fritelli e Viola.

Parma, 26 aprile 2018 – Si è chiusa positivamente stamattina a Palazzo Giordani, sede della Provincia di Parma, la seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi per i lavori di risanamento conservativo del Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore.

L'incontro, che seguiva una precedente riunione del mese scorso, era finalizzato all'acquisizione definitiva dei pareri autorizzazioni e dei nulla osta necessari per l'approvazione del progetto definitivo degli interventi sul ponte da parte dei 19 enti che ne hanno titolo.

Sono state accolte alcune richieste e alcune prescrizioni, dalla verniciatura dei sostegni in golena alle ricerche paleoarcheologiche nel limo alluvionale.

Ora scatta il mese di tempo per la validazione del progetto da parte di un soggetto terzo, che la Provincia di Parma ha già incaricato.

Nel frattempo si procederà anche con l'eventuale bonifica dei residui bellici, e anche in questo caso la Provincia di Parma ha già affidato l'incarico.
Quindi, nel mese di giugno, si può avviare la procedura del bando di appalto, per la quale la Provincia di Parma si è già dotata di un consulente legale.

Soddisfatti dell'incontro di oggi i Presidenti della Provincia di Parma Filippo Fritelli e di Cremona Davide Viola.
"Stiamo procedendo con tutti i passi necessari – afferma Fritelli– Purtroppo il cumulo delle prescrizioni determina i tempi del nostro lavoro. Il ponte restaurato avrà una vita utile di 10 anni, quindi in questi anni ANAS dovrà pensare alla costruzione del ponte nuovo."

Dopo la pubblicazione del bando di gara, che dovrà restare aperto per un mese, si andrà all'aggiudicazione, dopo la quale bisognerà aspettare eventuali ricorsi; al termine, la consegna dei lavori all'impresa vincitrice, presumibilmente in autunno. A questo punto occorreranno circa 7 mesi per la fine dei lavori.

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Nella foto: un momento della Conferenza: Scaroni, Botta, Catellani, Annoni

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