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Durante l'ultimo giorno dell'anno è consuetudine dare sfogo alla propria euforia di festa attraverso una pratica retrograda e "medievale" che oltre ad essere pericolosa per l'uomo stesso, lo è anche per i nostri amici animali e per l'ambiente.

I botti di capodanno hanno un effetto molto dannoso per la salute umana sia per la pericolosità intrinseca nel maneggiare ordigni esplosivi carichi (anche se in piccolissima parte), di polvere da sparo; sia perchè si assiste all'incremento del particolato nell'atmosfera, che è il maggior elemento d'impatto inquinante nelle aree urbane. Petardi e fuochi d'artificio rilasciano inoltre particelle metalliche presenti nel loro colore, in grado di causare problemi non di poco conto a persone che soffrono di asma e problemi cardiovascolari. I botti sono pericolosi per le lesioni che possono procurare a chi li maneggia senza praticità, procurando lesioni al volto, alle mani, alle braccia, agli occhi e alle orecchie, causando delle ustioni di primo, secondo e terzo grado. Frequenti sono stati episodi di cronaca nei quali si raccontava di persone che avevano subito (in conseguenza all'uso di petardi), la perdita di un dito o una lesione agli occhi. Oltre a ciò il fragore dei botti viene percepito dai nostri animali domestici, con un'intensità molto superiore della nostra. Gli scoppi dei petardi li portano ad uno stato di stress e paura in grado di causarne addirittura il decesso. La notte di capodanno tantissimi cani e gatti presi dal panico perdono l'orientamento e tentando la fuga in strada causando gravi situazioni di pericolo per gli automobilisti. Altri invece si gettano nel vuoto se lasciati soli sui balconi.

Sembra che stiamo descrivendo uno scenario apocalittico ma se per noi la notte di capodanno è motivo di festa e buon cibo, per i nostri animali da compagnia è davvero uno scenario di guerra, di bombardamenti e di paura profonda.

Per tale motivo, così come hanno già fatto altri comuni della nostra provincia e d'Italia, chiediamo, iniziando da Colorno, di disporre divieto d'uso di botti che esplodono e fanno rumore, al fine di tutelare le persone, l'ambiente e gli animali. Doveroso gesto civico delle istituzioni.

Il gruppo
AMO - COLORNO

Pubblicato in Salute e Benessere Parma

Addio al campanello: un dispositivo israeliano, agganciato alla struttura del letto,  registra battito, respirazione e movimenti del paziente fragile e segnala le anomalie agli infermieri. Attraverso evoluti algoritmi prevede il rischio di cadute notturne, previene le ulcere da decubito e aiuta a gestire i pazienti affetti da demenza. Monitora inoltre la qualità del riposo.

23 Dicembre 2018 -

Trasformare un comune letto di degenza in un letto intelligente che monitora il paziente fragile, previene cadute e piaghe e analizza la qualità del riposo: è con questo obiettivo che è nato Vitalerter, sistema avanzato frutto della ricerca tecnologica israeliana che rileva i movimenti della persona allettata e i suoi parametri vitali per avere una visione complessiva del suo stato di salute, senza essere in contatto diretto con il suo corpo. Il segreto è negli algoritmi del software e nel cosiddetto “machine learning”, cioè la capacità del sistema stesso di individuare tendenze, relazioni ed emergenze nei dati rilevati: è questa la vera e propria intelligenza artificiale del dispositivo, da qualche settimana disponibile anche in Italia e già adottato dalle prime RSA, in Lombardia e Lazio, dove il management si è già detto soddisfatto oltre le attese.
 
“Nel Regno Unito – sottolinea Sammy Elalouf, direttore marketing di Vitalerter - il sistema è già ampiamente utilizzato e le strutture che lo adottano hanno osservato riduzioni fino al 50% nel numero di cadute e fino al 70% nelle ulcere da decubito dei pazienti in cura”. “In generale – prosegue il manager - i ricoveri in ospedale si dimezzano perché gli alert predittivi consentono di intervenire precocemente, inoltre le rilevazioni oggettive del device indicano quando è realmente necessario girare i pazienti che così dormono meglio, con meno interruzioni”. 

Vitalerter si compone di due parti: la prima, “Vitals”, è un sensore di soli 8,4 x 4,1 cm e di spessore 2,5 cm (più o meno come un pacchetto di fazzoletti di carta), da fissare alla rete del letto e connettere al WiFi; e la seconda, “Vitalerter”, è il software che raccoglie a livello centrale le rilevazioni di tutti i sensori presenti nella struttura e che invia notifiche vocali al personale in servizio.
 
Il sistema è in grado di attivare allarmi quando rileva che il paziente si sta per alzare o si è seduto sul letto, quando non è rientrato nel letto entro un margine di tempo stabilito, ma anche quando la sua frequenza cardiaca o della respirazione è fuori dagli intervalli definiti dai medici. In tutte queste situazioni, gli infermieri possono essere allertati e andare “a colpo sicuro” nella stanza del paziente per il quale il sistema ha dato la segnalazione.
 
Inoltre, per i pazienti a ridotta mobilità e a rischio di ulcere da decubito, Vitalerter può fare da prezioso alleato, segnalando ai caregiver quando è necessario girare la persona su un fianco, sull’altro o sulla schiena; il sistema riconosce anche se lo spostamento è stato effettuato correttamente o se, per esempio, il paziente è stato erroneamente riposizionato sullo stesso fianco.

La tecnologia di autoapprendimento installata nel sistema di sorveglianza permette di segnalare al personale infermieristico, in anticipo, il tentativo di scendere dal letto del paziente facilitando l’assistenza da parte del personale, con particolare utilità nella gestione delle demenze. Vitalerter inoltra gli avvisi tramite messaggi vocali in modo da non vincolare gli operatori in turno all’osservazione continua dei monitor.
 
Il modello organizzativo prevede una stazione di controllo per piano, da collocare presso la postazione di guardia. Il software gira su cloud (Software as a service) ed è quindi utilizzabile con PC convenzionali, tablet e smartphone.
 
Per poter funzionare, il sistema deve potersi avvalere di un buon collegamento a Internet e di una rete WiFi con segnale ben distribuito in tutte le stanze da monitorare. Il sistema di gestione dei dati e degli accessi è conforme al General Data Protection Regulation 2018.

Ulteriore importante funzione è la possibilità di consultare lo storico delle rilevazioni del singolo paziente: ad esempio un medico di una struttura residenziale per anziani può verificare l’andamento del battito e della frequenza respiratoria di ciascun ospite nella settimana precedente e visualizzare anche tutti gli eventi che lo hanno interessato (allarmi prevenzione cadute, risvegli notturni, qualità del sonno, sforamento parametri vitali). Si tratta di informazioni che possono contribuire a prevenire il deterioramento della salute del paziente.

Vitalerter è importato e distribuito dalla Artech di Cavezzo, in provincia di Modena: l’azienda, sviluppatasi nella “Silicon Valley” del biomedicale italiano, ha allargato il suo portafoglio prodotti ai nuovi settori della medicina digitale e della telemedicina oltre a proseguire il supporto a quelli “tradizionali” della cardiochirurgia e della cardiologia invasiva.
 
“Siamo orgogliosi di portare in Italia una soluzione già ben affermata in altri sistemi sanitari e che difende la salute delle persone con tecnologie e servizi digitali che promuovono la prevenzione e favoriscono la personalizzazione delle cure” commenta Emilio Contini, presidente della Artech. “E’ la direzione strategica che abbiamo preso ampliando le nostre distribuzioni ai dispositivi della cosiddetta e-health a cui aggiungeremo, a breve, anche un’offerta di veri e propri servizi di telemedicina”.
 
L’accordo tra Artech e il produttore di Vitalerter, SDS, prevede un’esclusiva triennale sul territorio italiano.

Editoriale: - Ancora un Natale firmato. Terrorismo - Gran tonfo per il prezzo del latte spot estero - Cereali e dintorni. Mercato "sospeso" - Il distretto del Po in Cina con i più grandi fiumi del mondo - PARMIGIANO REGGIANO: annunciato un nuovo indice genetico - Frena la crescita della spesa alimentare domestica -
SOMMARIO
Anno 17 - n° 51 23 dicembre 2018
1.1 editoriale
Ancora un Natale firmato. Terrorismo
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Gran tonfo per il prezzo del latte spot estero.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato "sospeso".
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni - le tendenze rilevate al 18/12/2018 - nuovi grafici -.
6.1 ambiente Il distretto del Po in Cina con i più grandi fiumi del mondo
7.1 zootecnia genetica PARMIGIANO REGGIANO: annunciato un nuovo indice genetico
7.2 consumi domestici Ismea - Frena la crescita della spesa alimentare domestica
8.1 emilia romagna Emilia Romagna - Oltre 5 milioni per innovazione e ricerca
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Perché le donne incinte devono limitare l'assunzione di riso! Allerta europea del Ministero della sanità belga

Le donne incinte dovrebbero limitare il consumo di riso e alimenti a base di riso, che contengono arsenico inorganico, per impedire il trasferimento placentare per il feto, ha raccomandato Lunedi il Consiglio Supremo della Sanità (CSS) belga in un nuovo avviso.

Gli esperti consigliano anche alle giovani madri di moderare l'uso di questi prodotti durante i primi mesi di vita del bambino. L'arsenico è uno dei più comuni metalloidi ed è probabile che abbia effetti avversi significativi sulla salute umana nell'esposizione acuta o cronica.

Tuttavia, è anche un contaminante naturale presente in alimenti come il riso, afferma il CSS. L'esposizione alimentare all'arsenico è quindi inevitabile. Sebbene non esista una soglia minima di tossicità e certezza circa gli effetti tossici dell'arsenico nei neonati o nei bambini, la CSS formula diverse raccomandazioni per evitare di superare i livelli accettabili di esposizione. Consiglia, tra l'altro, di garantire un'alimentazione equilibrata e variata dei bambini, non di sostituire le fonti di amido (pane, cereali) con cibi solidi fatti solo di riso, per evitare i biscotti di riso come snack regolari o anche non sostituire latte materno o vaccino con bevande di riso.

Il consumatore medio italiano, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ha un livello di esposizione all'arsenico inorganico che non è trascurabile ma inferiore alla dose di riferimento stabilita dai tossicologi, con 0,11 mg per chilogrammo di peso corporeo al giorno, rispetto a un intervallo da 0,3 a 8 mg che può diventare problematico.

(17 dicembre 2018)

Editoriale: - L'Europa non regge alla "Prova del Nove" - Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero - Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA - Il Sale italiano in mani francesi?- Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza...

SOMMARIO Anno 17 - n° 50 16 dicembre 2018
1.1 editoriale
L'Europa non regge alla "Prova del Nove"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni - le tendenze rilevate al 10/12/2018 - nuovi grafici -
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA.
5.1 IGP e sale italiano Il Sale italiano in mani francesi?
6.1 ambiente ponti Ponte sul Po di Colorno: firmato il contratto col consorzio Coimpa
6.2 ambiente Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza
7.1 lattiero caseario ONAF – La tradizione casearia italiana descritta dai suoi nuovi assaggiatori
7.2 bonifica nomine Bonifica Parmense, alla vicepresidenza l'imprenditore Giacomo Barbuti
8.1 Ambiente Bonifica Centrale, il piano triennale 2019-2021
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Talco "killer": «Johnson & Johnson lo sapeva da 20 anni». Migliaia di cause negli Stati Uniti. In Italia non esiste ancora una casistica fra le donne. La rivelazione ha fatto crollare il titolo della J&J a Wall Street nell'ultima giornata di contrattazioni della settimana.

Torna prepotentemente alla ribalta dell'opinione pubblica la vicenda del "talco killer". I vertici del colosso statunitense della farmaceutica e dei prodotti per la cura personale Johnson & Johnson (J&J), sarebbero stati a conoscenza da almeno 20 anni della presenza di tracce di amianto nel borotalco, uno dei prodotti più venduti dalla multinazionale e destinato anche ai bambini. È non può essere diversamente dopo che la rivelazione, emersa da un'inchiesta dell'agenzia di stampa Reuters, ha fatto crollare il titolo della J&J a Wall Street nell'ultima giornata di contrattazioni della settimana. Solo nel luglio 2017, peraltro, la J&J ha comunicato all'autorità di borsa che risultano pendenti in USA ben 4.800 casi legali riguardanti il borotalco.

Ed il gruppo ha manifestato la propria convinzione circa la sicurezza e la qualità del talco che, è bene ricordare, è un minerale naturale composto da magnesio, silicone, ossigeno e idrogeno, usato in cosmetica come assorbente naturale per la pelle che viene utilizzato da decenni specie per i bambini senza che sia stato mai rilevato e provato scientificamente alcun rischio per la salute a parte quelli connessi all'inalazione di qualsiasi tipo di polvere che si risolvono con la semplice accortezza di non vaporizzarlo verso le vie respiratorie dei più piccoli. Tuttavia, nella sua forma naturale, il talco contiene amianto, che può "provocare cancro ai o intorno ai polmoni se inalato", secondo quanto sostenuto dall'autorevole American Cancer Society che ha precisato che è dagli anni '70 che i produttori rimuovono l'amianto e prove di un legame diretto tra talco senza quell'ingrediente e cancro sono "meno chiare". L'International Agency for Research on Cancer (Iarc), l'agenzia parte dell'organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni Unite e che ha il compito di dettare linee guida sulla classificazione dei rischi relativi ai tumori, indica il talco come "possibile elemento cancerogeno".

Ed è su questo presupposto che sono state avviate le migliaia di azioni in questione da parte di donne che utilizzavano abitualmente sui propri genitali il prodotto, lamentando un nesso con l'insorgenza del cancro alle ovaie. In attesa dei verdetti d'appello al di là dell'Atlantico, non è dato sapere se in Italia vi sia una casistica in merito, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", anche perché l'utilizzo di borotalco da parte delle donne italiane per la propria igiene intima non rientra nelle abitudini quotidiane delle italiane, con la conseguenza che il possibile nesso tra utilizzo e insorgenza di carcinomi per questa ragione, almeno nel Nostro Paese, dovrebbe essere molto basso.

Tuttavia il condizionale è sempre d'obbligo, ed è sempre opportuno prestare attenzione da parte delle nostre connazionali che dovessero avere quest'abitudine sedimentata, risalente e costante nel tempo e fra quest'ultime, tra coloro che hanno ricevuto una diagnosi di tumore alle ovaie. Infine, per evitare facili entusiasmi, occorre ricordare che entità di risarcimenti così elevati sono possibili nei paesi, come gli USA, dov'è previsto l'istituto giuridico del cosiddetto "risarcimento punitivo", mentre in Italia sono tuttora risarcibili solo le conseguenze immediate e dirette riferibili a condotte illegittime o illecite.

(15 dicembre 2018)

Editoriale: - Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli" - Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su. - SIMA Innovation Awards: i vincitori - Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere. - Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza: -

SOMMARIO Anno 17 - n° 49 9 dicembre 2018
1.1 editoriale
Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi forse compromessa.
5.1 meccanica eventi SIMA Innovation Awards: i vincitori
6.1 la favola ambientale Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere.
6.2 ambiente Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza:
7.1 lattiero caseario Latte e derivati - tendenze.
7.2 tutela alimentare Tutela dei Marchi all'estero: 2 milioni in più per le imprese
8.1 vino eventi Lungarotti: cantine aperte a Natale
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Editoriale: - Homo stupidus, stupidus, stupidus? Ci pensano i cinesi a correggere la società!- Lattiero caseari. Volano le DOP principali. - Vitamina D: come aumentarla con l'olio di fegato di merluzzo 

SOMMARIO Anno 17 - n° 48 2 dicembre 2018

1.1 editoriale
Homo stupidus, stupidus, stupidus? Ci pensano i cinesi a correggere la società! 
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Volano le DOP principali.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In attesa dello scontro finale?
4.1 lambrusco A Ciano d'Enza, il PALIO DEI LAMBRUSCHI
5.1 FICO Bologna Un anno di FICO
6.1 logistica alimentare Gema Magazzini Generali vince "Il logistico dell'anno 2018"
6.2 ambiente Matteo Catellani è il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale.
7.1 ambiente Acqua e cibo, un contest su facebook e instagram grazie alla Bonifica
7.2 ambiente Vitamina D: come aumentarla con l'olio di fegato di merluzzo
8.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: l'assemblea approva il bilancio preventivo 2019
8.2 tutela alimentare Prantera (Forza Civica): Tuteliamo le nostre eccellenze alimentari
9.1 banche e libretti .Libretti al portatore, un mese allo stop: cosa fare per estinguerli
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Editoriale: - Ma che splendidi alleati (5). La fortuna d'essere paragnosti. - Petrolio in caduta libera ma benzina alle stelle. Siamo alle solite! - Lattiero caseari. Preziosa risalita del Grana e del Parmigiano. - Cereali e dintorni. Mercati incerti ma si prospetta un accordo USA/CINA - Il Ministro Centinaio a Confcooperative. In testa alle priorità: guerra all'italian sounding e la riorganizzazione della promozione all'estero' - San Martino - a spasso per Noceto con il Ministro Gian Marco Centinaio -

SOMMARIO Anno 17 - n° 46 18 novembre 2018
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (5). La fortuna d'essere paragnosti.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Preziosa risalita del Grana e del Parmigiano..
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In caduta il prezzo del petrolio. Sintomo di contrazione economica mondiale?
3.1 BIS - cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti ma si prospetta un accordo USA/CINA.
5.1 Agroalimentare Il Ministro Centinaio a Confcooperative. In testa alle priorità: guerra all'italian sounding e la riorganizzazione della promozione all'estero'
6.1 eventi san martino San Martino - a spasso per Noceto con il Ministro Gian Marco Centinaio
7.1 eventi san martino Noceto - sfida all'ultimo "Gnocco"
7.2 inquinamento acustico Inquinamento acustico - senza le barriere i gestori dell'autostrada devono risarcire
9.1 ambiente 40 milioni di buone notizie per Piacenza
9.2 ambiente Contratto di fiume Parma-Baganza, 4 incontri per ascoltare criticità e valori del territorio
10.1 petrolio e prezzi carburanti Petrolio in caduta libera ma benzina alle stelle. Siamo alle solite!
10.2 ambiente Cassa di espansione sul Baganza - Il NO argomentato da parte socialista
11.1 ambiente (continua) ...cassa di espansione
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Lunedì, 12 Novembre 2018 08:31

"Pasta libera tutti" a Modena apre "Tortellante"

A Modena arriva rivoluzione in forma di tortellino. Apre la sede di Tortellante: la "pasta libera tutti" fatta a mano dai ragazzi autistici.

Un pomeriggio importanteoggi per la città di Modena: ha aperto i battenti la sede del Tortellante, la scuola di autonomia che permette per la prima volta di tracciare il futuro dei ragazzi autistici attraverso laproduzione di un'eccellenza della tradizione gastronomica modenese: la pasta fresca.

Che cos'ha di speciale il Tortellante? È un laboratorio terapeutico-abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano. 24 famiglie coinvolte, uno staff scientifico, una produzione di qualità. Tortellante si definisce una "rivoluzione tranquilla" perché è un progetto unico almondo nel suo genere, capace di affrontare la disabilità in modo positivo, virtuoso e costruttivo. Come ha sottolineato Erica Coppelli, Presidente dell'associazione: "Questo èunesempio dimodello sostenibile, in cui i nostri ragazzi diventano una risorsa per le famiglie, per la società e per la città intera".

Da segnalare in particolare la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la Fondazione Saint-Gobain e UniCredit, attraverso il suo programma di Social Impact Banking, che hanno dato un significativo aiuto per sostenere i costi di ristrutturazione della nuova sede.

Al taglio del nastro c'erano anche le Istituzioni: il Presidente dellaRegione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il Sindaco Gian Carlo Muzzarelli. E c'era lo chef Massimo Bottura, appassionato sostenitore e parte integrante della squadra: "Tortellante è una cosa meravigliosa, un progetto culturale, un'azione di libertà e cambiamento, una rivoluzione capace di migliorare il futuro dei ragazzi, migliorando anche un po' tutti noi."

D'ora in poi, chiunque voglia gustare tortellini buoni, fatti con le mani e con il cuore, può contare sull'impegno del Tortellante di Modena.

 

UniCredit Social Impact Banking per Il Tortellante – Casa & Bottega

Social Impact Banking è il programma di UniCredit che rappresenta l'impegno della Banca nel contribuire allo sviluppo di una società più equa ed inclusiva, attraverso l'individuazione, il finanziamento e la promozione di iniziative che hanno un impatto sociale positivo misurabile, supportando microimprenditori, organizzazioni sociali e categorie vulnerabili.
Social Impact Banking, già attivo in Italia e attualmente in fase di estensione nei principali Paesi in cui il Gruppo opera, si sviluppa attraverso tre filoni di intervento: microcredito, impact financing ed educazione finanziaria e inclusione.

Il progetto Il Tortellante – Casa & Bottega, riconosciuto di grande interesse e sostenuto dal programma Social Impact Banking, è un esempio concreto di come UniCredit possa essere non solo finanziatore ma anche protagonista e facilitatore di un cambiamento positivo nella società. Per fare bene, dobbiamo fare del bene. Aiutiamo quindi, sul territorio, le persone a rischio di esclusione finanziaria e le organizzazioni attive nel sociale, dando loro fiducia, valorizzando il loro talento e merito, mettendo a loro disposizione credito, competenze e reti di relazioni, in una crescita reciproca.

 

Foto relatori Erika Coppelli, Presidente Tortellante; Paolo Cavicchioli, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Modena; Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena; Lo chef Massimo Bottura; Maurizio Beretta, Responsabile Institutional Affairs & Sustainability UniCredit; e Livio Stellati, Responsabile Territorial Relation Centro Nord UniCredit