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Giovedì, 23 Febbraio 2017 10:07

Una convenzione virtuosa a misura di Appennino

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza presenta la prima intesa operativa con il Comune di Morfasso che sancisce la collaborazione attiva tra enti e che si concretizza in opere concrete contro le criticità del territorio

Piacenza, 22 febbraio 2017

Una convenzione a misura di Appennino tra Consorzio di Bonifica e Comune di Morfasso è stata sottoscritta dal primo cittadino del paese Paolo Calestani e dal presidente del Consorzio di Bonifica Fausto Zermani; una intesa molto concreta che affonda le sue ragioni nella collaborazione virtuosa tra enti e che vede il Consorzio in prima linea nella lotta al dissesto idrogeologico montano e alla più generale tutela del territorio.

Quest'accordo è assi rilevante per gli effetti che produce e, nel breve, potrà diventare un vero e proprio modello sostenibile ed esportabile anche negli altri comuni delle terre alte; una sinergia che apre la strada ad una progettualità costante e necessaria proprio dove le amministrazioni locali in questi anni hanno sofferto e soffrono maggiormente in termini di approvvigionamento e impiego finanziario di risorse direttamente impiegabili per mitigare le criticità del loro territorio.

Nel dettaglio la convenzione riguarda: a) l'utilizzo delle strutture tecniche del Consorzio per la progettazione e la direzione dei lavori per la realizzazione di opere e di interventi nei settori della bonifica montana, della infrastruttura dei servizi della difesa del suolo (strade, acquedotti, sistemazione idrauliche ed idrogeologiche) nonché per la valorizzazione e conservazione del patrimonio forestale; b) interazione dei sistemi informativi al fine di costituire un valido strumento per il monitoraggio dei fenomeni fisici, idraulici ed idrogeologici e dell'uso del territorio e, più in generale, per tutti gli altri compiti che i soggetti in argomento sono chiamati a svolgere ; c) aggiornamento e ampliamento degli elementi di conoscenza del territorio (suolo, acque, ambiente, elementi socio-economici, ecc.) da realizzarsi in stretta collaborazione così da utilizzare nel miglior modo possibile le rispettive professionalità e capacità operative; d) formulazione, per quanto di competenza, di proposte in ordine alla partecipazione ai " P.S.R. - Piani di Sviluppo Rurale" e di ogni altro strumento volto alla promozione dei reciproci programmi poliennali e) coordinamento funzionale delle rispettive strutture per le attività di pianificazione (studi di fattibilità, studi geologici e geotecnici), di istruttoria tecnico-amministrativa e di alta sorveglianza sull'esecuzione delle opere pubbliche ed attribuzione al Consorzio delle attività di monitoraggio, di progettazione, esecuzione, manutenzione e vigilanza delle opere pubbliche finalizzate alla difesa e valorizzazione del suolo, delle acque e dell'ambiente; f)coordinamento nelle attività volte alla prevenzione del dissesto idrogeologico nell'ambito delle competenze previste dalla vigente legislazione regionale in materia di opere di bonifica.

Per quanto concerne il Comune di Morfasso il sindaco Calestani si è detto molto soddisfatto della collaborazione :" E' un accordo innovativo che ha a cuore il benessere del territorio al di la delle singole competenze e nell'ottica di perseguire il bene di tutti. Ora scatta la fase operativa che vedrà una collaborazione tra ufficio tecnico e ufficio progettuale del Consorzio per eseguire quegli interventi che contrasteranno il dissesto nelle aree più colpite di Morfasso". Soddisfatto anche il Consorzio: "Questa convenzione è una opportunità da cogliere per le amministrazioni dei nostri centri montani – ha commentato il presidente della Bonifica di Piacenza Zermani – un accordo che consolida il rapporto tra comuni e Bonifica nell'ottica di trovare soluzioni praticabili e soprattutto individuate in tempi utili per le comunità che abitano e lavorano sul nostro Appennino".

(Fonte: Consorzio Bonifica Piacenza)

Un'insieme complesso di opere di salvaguardia ambientale: tre mesi di lavoro ininterrotto nel comprensorio del Comune di Ferriere del Consorzio di Bonifica di Piacenza. 

Ferriere, 20 febbraio 2017

Poco meno di tre mesi di lavoro ininterrotto nel comprensorio del Comune di Ferriere hanno consentito al Consorzio di Bonifica di Piacenza di monitorare, ideare, costruire e infine collaudare un'insieme complesso di opere di salvaguardia ambientale che incrementa notevolmente il livello di difesa idraulica e più in generale di sicurezza del territorio. Il Comune di Ferriere già colpito nel recente passato da numerosi fenomeni alluvionali, erosivi e franosi con conseguenze gravi sulla stabilità dei versanti e delle carreggiate, aveva estrema necessità di una manutenzione che ponesse particolare attenzione al consolidamento di alcune aree e tratti a rischio di dissesto idrogeologico e il Consorzio di Bonifica di Piacenza- in sinergia con la Regione Emilia Romagna che ha destinato parte dei fondi utili alla realizzazione degli interventi – ha colmato questo bisogno della comunità.

"Siamo grati all'ente di bonifica – ha commentato il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi durante la presentazione dei lavori – perché ha dato dimostrazione di rapidità di intervento e professionalità di esecuzione. Queste opere per noi sono fondamentali per mantenere vivo e vitale il nostro territorio.". Gli interventi - che nel complesso sono costati circa 140 mila euro - hanno visto la collaborazione fattiva dell'impresa Silva e la fase di pianificazione è stata programmata da due tecnici del Consorzio di Bonifica: Maria Pia Magno e Deborah Federici; il coordinamento in loco è stato opera del geometra consortile Gianluca Fulgoni direttore dei lavori.
I lavori hanno visto dapprima la realizzazione di drenaggi per l'estrazione di acque dal sottosuolo che garantiranno un rilevante miglioramento delle condizioni idrogeologiche dell'intera area considerata attraverso una più corretta regimazione dei flussi sia in superficie che nei livelli sotterranei.

Inoltre, per la stabilizzazione di parte del versante sottoposto a dissesto (attraversato da un'importante arteria stradale per il traffico locale) è stata costruita una palizzata doppia in legname di castagno e una difesa in massi e calcestruzzo, oltre al posizionamento strategico di ampie reti paramassi con ancoraggi per contrastare l'erosione progressiva e i possibili fenomeni di caduta di pietrame sulla carreggiata sottostante. Si è provveduto anche a sostituire le tubazioni esistenti con una nuova e più sicura condotta di scorrimento delle acque con accessorio pozzetto in opera in massi e un muretto di sostegno. In un altro tratto, per ripristinare la stabilità della scarpata di valle, si è provveduto alla posa in opera di una barriera elastica di protezione (guard-rail) al fine di migliorare le condizioni di sicurezza al transito. Nell'ultimo tratto infine è stata inserita una gabbionata che serve a consolidare la sede stradale che aveva mostrato alcuni segni visibili di cedimento dopo gli ultimi eventi alluvionali.

" La vicinanza al territorio – ha commentato il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani - si concretizza soprattutto con queste opere di prevenzione e ripristino. A Ferriere per esempio.- anche se nel pieno dell'inverno - abbiamo lavorato per riportare la situazione entro il perimetro della sicurezza proprio in quei tratti che avevano subito danni gravi dopo i fenomeni alluvionali degli ultimi anni, fenomeni che ormai si abbattono con sempre maggior frequenza sul nostro Appennino e non solo e non hanno più il carattere della straordinarietà. E' per questo che la prevenzione dovrebbe diventare regola e va incentivata a tutti i livelli istituzionali : noi cerchiamo di fare bene il nostro lavoro in un territorio ricco di grandi potenzialità di sviluppo e meritevole di attenzioni costanti".

(Ufficio Stampa Consorzio Bonifica Piacenza)

"Paesaggi digitali" in bonifica: incontro tra cultura, scienza e tecnologia applicata. Tra gli altri interventi delle Università Cà Foscari, Alma Mater e Modena Reggio Emilia.

Reggio Emilia - 10 Febbraio 2017

Tre Università tra le più importanti realtà accademiche del nostro paese come Cà Foscari di Venezia, Alma Mater Studiorum di Bologna e quella di Modena-Reggio Emilia si sono date appuntamento insieme all'Istituto A.Cervi e alla Biblioteca Archivio Emilio Sereni, per approfondire all'interno della Sala Prampolini del Consorzio dell'Emilia Centrale le ultime frontiere dell'innovazione tecnologica applicata alla corretta e sostenibile gestione del nostro territorio. La full-immersion organizzata dalla bonifica locale ha proposto ai numerosi presenti molteplici modelli virtuosi in grado di integrare e concertare insieme i diversi aspetti paesaggistici, geografici, idrografici, economici e storici che incidono sugli equilibri territoriali di ogni area considerata. Modelli virtuosi che rappresentano oggi anche la nuova frontiera della sostenibilità che rispetta la natura e al contempo consente all'uomo di migliorare lo sviluppo e la salvaguardia dei propri spazi di vita e lavoro.

Tra i casi esaminati presentati dai relatori ha acquisito evidenza per il comprensorio Reggiano e Modenese (gestito dal Consorzio dell'Emilia Centrale) l'avanzato sistema integrato digitale di Telecontrollo di ultimissima generazione utilizzato ora dall'ente per il monitoraggio complessivo e in tempo reale – ( situato in unica sede operativa in Corso Garibaldi 42 a Reggio Emilia) dei flussi delle acque nella fittissima rete di bonifica di oltre 3000 km che si interseca con gli alvei naturali. " Il nuovo telecontrollo – ha commentato il Commissario Straordinario del Consorzio Emilia Centrale Franco Zambelli - rappresenta una costante garanzia di sapere quel che accade nel momento in cui accade in modo da poter incidere con profitto a seconda delle necessità nelle diverse zone sia per quanto attiene alla sicurezza idraulica sia per la distribuzione irrigua della risorsa alle colture".

Particolarmente interessanti i progetti e le relazioni interattive presentati dai docenti delle Università e dagli esperti intervenuti: Antonio Canovi (Atelier Paesaggio della Bonifica), Sergio Teggi Università di Modena " Il telerilevamento per la caratterizzazione del territorio", Matteo Proto (Università Alma Mater Bologna) "Paesaggi fluviali della Pianura Padana", Francesco Visentin (Università Cà Foscari di Venezia) "Progetto EU.WAT.HER "Nuove tecnologie per il recupero dei fiumi e dei canali minori", Valentina Greco (Alma Mater Bologna) " Visualizzare Ravenna", Tommaso Barbieri (Università di Modena Reggio Emilia) " A scuola con il GIS", Gabriella Bonini (Istituto Alcide Cervi) "A scuola di paesaggio". Infine l'ing. Paola Zanetti - Direttore Operativo Ambiente e Gestione Idraulica del Consorzio Emilia Centrale – ha illustrato in modo dettagliato il "Governo idraulico e telecontrollo: il sistema informativo territoriale di CB Emilia Centrale ". Il convegno è stato introdotto dal Direttore del Consorzio Emilia Centrale Domenico Turazza.

Annunciato anche lo stato di salute complessivamente positivo delle acque destinate all'irrigazione dei canali reggiani: la mappa dettagliata raccolta dagli studenti in collaborazione con il Consorzio dell'Emilia Centrale e ARPAE sarà presentata a breve.

Reggio Emilia, 25 gennaio 2017

Oltre cento studenti dell'istituto Antonio Zannelli hanno partecipato attivamente alla mattinata che l'Istituto agrario reggiano ha ospitato grazie alla collaborazione con il Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale, l'ANBI Emilia Romagna e il Canale Emiliano Romagnolo. L'occasione propizia è stata la presentazione del progetto regionale multidisciplinare delle bonifiche Acqua e Territorio Lab: un excursus tra innovazione tecnologica applicata al risparmio idrico in agricoltura, storia e funzioni dei Consorzi nella difesa e sviluppo del nostro territorio. Dopo l'intervento della dirigente scolastica Rossella Crisafi che ha ribadito la stretta e fattiva sinergia che l'istituto mantiene con il Consorzio dell'Emilia Centrale e ARPAE nell'ambito del progetto sulla "qualità delle acque irrigue erogate dalla bonifica", si sono alternati alla cattedra il direttore generale dell'Emilia Centrale Domenico Turazza, il tecnico consortile Aronne Ruffini, la responsabile del progetto di ANBI ER Patrizia Narducci e Gioele Chiari del CER.

studenti tappa reggiana Acqua e Territorio Lab Zanelli

Particolarmente interessante e approfondito lo spazio che il docente coordinatore delle attività didattiche su queste tematiche Daniele Galli ha dedicato all'intenso lavoro congiunto che i suoi studenti stanno portando avanti con impegno insieme al Consorzio e ad ARPAE per la valutazione dello stato di qualità agroambientale delle acque irrigue distribuite dall'Emilia Centrale alle colture tipiche del nostro comprensorio d nei mesi più caldi dell'anno.
L'ANBI Emilia Romagna insieme al CER ed ai suoi laboratori scientifici che costantemente operano sulla ricerca applicata sul risparmio di acqua in agricoltura stanno riscuotendo particolare consenso con l'iniziativa Acqua e Territorio Lab , una iniziativa che anno dopo anno consolida e diffonde le attività dei Consorzi e il contributo fattivo portato da questi enti all'innovazione tecnologica a supporto delle imprese agricole regionali. Per quanto concerne i dati tecnico-scientifici sullo stato di salute dei canali reggiani i primi risultati degli esami effettuati paiono essere positivi e pianamente in linea con quelli divulgati lo scorso anno , anche se la mappa dettagliata sarà diffusa congiuntamente da Istituto Zanelli, Emilia Centrale e ARPAE tra due mesi circa.

(Fonte: Consorzio Bonifica Emilia Centrale)

Alcuni momenti della riunione operativa di inizio anno delle maestranze del Consorzio della Bonifica Parmense, propedeutica agli interventi di pianificazione del dissesto idrogeologico per l'attività 2017 nel territorio parmense

Parma, 20 gennaio 2017 - "La riunione propedeutica di tutti i tecnici della montagna - sottolinea il direttore Meuccio Berselli introducendo i lavori - è importantissima per organizzare tutti i sopralluoghi e tutti i monitoraggi per capire quali sono i punti più critici e i punti in cui il Consorzio di Bonifica dovrà fare gli interventi di mitigazione del dissesto".

"La difesa attiva dell'appennino è un progetto che ormai va verso il sesto anno - sottolinea Matteo Dacci responsabile del progetto - consente di andare direttamente dentro le aziende agricole per seguire le operazioni prima, durante e dopo l'intervento." Una attività di prevenzione che trova nelle aziende agricole un partner ideale in quanto a conoscenza del territorio e che vivono direttamente i problemi della loro zona.

VIDEO: https://youtu.be/dDcXXgRkCmU 

Nell' ordine: 1) intervista a Meuccio Berselli, Direttore Consorzio della Bonifica Parmense; 2) intervista a Matteo Dacci, Responsabile Progetto Difesa Attiva Appennino.

Dopo il pressing del Movimento 5 Stelle dal 2018 al via le analisi. Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S: "Soddisfatti ma si è perso molto tempo. Adesso escludere il pesticida dai disciplinari di produzione integrata così come hanno già fatto altre Regioni".

Bologna 10 gennaio 2017 - La Regione effettuerà finalmente il monitoraggio del glifosato nelle acque superficiali. Ad annunciarlo è la stessa Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che nelle scorse settimane aveva presentato l'ennesimo accesso agli atti per conoscere quanto la Regione stava facendo per il controllo del pesticida utilizzato soprattutto in agricoltura.
"Anche se con largo e colpevole ritardo, finalmente la Regione ha inserito nei piani di monitoraggio delle acque il glifosato – spiega Silvia Piccinini – Si tratta di una decisione che attendavamo da tempo e che è arrivata anche grazie al nostro pressing su Giunta e ARPAE". Il monitoraggio per il momento riguarderà solo quelle superficiali e 2 invasi per le potabili mentre per quelle sotterranee bisognerà invece aspettare ancora. "Si tratta sicuramente di una notizia molto positiva anche se di negativo c'è che, essendo la Regione in un ritardo siderale su questo argomento, il monitoraggio non inizierà prima della fine del 2017 e in modo strutturale soltanto all'inizio del 2018" aggiunge Silvia Piccinini. La Regione, infatti, solo poco tempo fa ha stanziato i fondi per dotare il laboratorio specialistico di ARPAE (sede di Ferrara) della necessaria strumentazione per procedere con il monitoraggio del glifosato e del suo metabolita AMPA. ARPAE, inoltre, ha attivato le procedure per l'acquisizione di tutta la strumentazione idonea attraverso l'attivazione di una gara europea il cui iter prevede tempi molto lunghi (circa sei mesi). Subito dopo lo strumento sarà sottoposto a collaudo e, previa adeguata formazione specialistica del personale addetto, tarato. "Visto che si dovrà attendere ancora un altro anno per avere i primi campionamenti e risultati chiediamo che in questi mesi di vuoto si porti avanti una convenzione con ARPA Toscana – conclude Silvia Piccinini - Nei mesi scorsi, proprio grazie a un monitoraggio di quel tipo, si dimostrò come il glifosato non fosse presente in Emilia-Romagna semplicemente perché nessuno lo aveva mai cercato. Inoltre è necessario che sia eliminato dai disciplinari di produzione integrata e dalle varie deroghe stagionali così come hanno già fatto altre Regioni".

Ambiente – Lunedì 16 gennaio un convegno per presentare il progetto europeo 'Urbanproof' sul tema dei cambiamenti climatici. La partecipazione è gratuita, ma è gradita l'iscrizione all'indirizzo mail.

Reggio Emilia, 12 gennaio 2016

Lunedì 16 gennaio 2017, dalle ore 9.30 alle 13, nella Sala conferenze di palazzo Fonte (ex Tribunale, via Emilia San Pietro 12) si svolge l'evento di lancio del progetto europeo "UrbanProof", che affronta il tema dei cambiamenti climatici. Nel corso dell'iniziativa saranno presentati le linee guida, le azioni previste e i risultati attesi del progetto, che ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema del cambiamento climatico. La giornata sarà aperta dall'assessore all'Ambiente del Comune di Reggio Emilia Mirko Tutino e dai tecnici del Comune di Reggio Emilia, e proseguirà con gli interventi di alcuni esperti nazionali tra cui Piero Pelizzaro di Climalia, Valentina Mereu del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti climatici, Francesco Musco dell'Università Iuav di Venezia e Carlo Cacciamani del Servizio Idro-Meteo-Clima di Arpa Emilia-Romagna, e di importanti stakeholder locali che contribuiranno alla realizzazione del progetto.

"Un impegno concreto, per affrontare mutamenti che toccano territorio, salute e stili di vita – dice l'assessore all'Ambiente Mirko Tutino - Grazie al progetto Urbanproof e alle azioni portate avanti in questo ultimo anno, come l'adesione votata in Consiglio comunale al Mayors Adapt sugli adattamenti climatici, il Comune di Reggio Emilia prosegue il suo impegno nel promuovere azioni concrete per affrontare questa importante sfida. Il tema dei cambiamenti climatici è spesso considerato come una questione per soli ambientalisti, con immagini evocative sulla desertificazione dell'Africa, il ritiro dei ghiacciai sulle Alpi o gli orsi polari costretti a nuotare per lo scioglimento della calotta di ghiaccio del Polo Nord. In realtà, se pensiamo alla
frequenza con la quale si allagano i sottopassi, ai quartieri della nostra città che non hanno mai avuto problemi di allagamento, alla tutela di bambini e anziani nei periodi di calore intenso o a sistemi di informazione della popolazione durante le calamità climatiche, ci rendiamo immediatamente conto di come invece il cambiamento del clima tocchi anche contesti come il nostro".

La partecipazione al convegno è gratuita, ma è gradita l'iscrizione all'indirizzo mailQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per maggiori informazioni: www.comune.re.it/cambiamenticlimatici 

(Fonte: Comune di Reggio Emilia)

Qualità dell'aria. Quasi 300 milioni per un pacchetto di 90 azioni per combattere lo smog: Pm10 dimezzate, traffico -20%, spostamenti in bici al 20%. Dal 2017 eco-bonus per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti, in arrivo oltre 600 nuovi autobus, interventi per mobilità sostenibile ed efficienza energetica di edifici e imprese. La Giunta approva il nuovo Piano aria integrato regionale (Pair) 2020, che inizierà l'iter consiliare in Assemblea legislativa entro fine mese. Il ministro Galletti il 30 gennaio in Regione per fare il punto su risorse aggiuntive e nuove azioni comuni nel bacino padano per migliorare la qualità dell'aria. 

Bologna, 10 gennaio 2017

Polveri sottili dimezzate e nelle città meno traffico, più aree verdi, pedonali e spostamenti in bicicletta. Poi trasporto pubblico, con autobus nuovi al posto di mezzi vecchi, e sostenibilità con ecoincentivi da 2.500 euro per rottamare i veicoli commerciali leggeri più inquinanti e promozione della mobilità elettrica. L'impegno della Regione per vincere la lotta allo smog si concretizza nel nuovo Piano aria integrato regionale (Pair),sostenuto con circa 300 milioni di euro di investimenti da qui al 2020, per migliorare la qualità dell'aria in Emilia-Romagna.

Approvato dalla Giunta, il Piano arriverà in Assemblea legislativa entro gennaio, per l'avvio dell'iter consiliare finalizzato all'approvazione definitiva. Il testo, nei mesi scorsi, è stato discusso con i Comuni, i territori e le associazioni di categoria, economiche e ambientaliste. L'obiettivo del Piano è far scendere dal 64% all'1% la popolazione esposta a più di 35 superamenti l'anno per le Pm10 e assicurare il rispetto dei valori limite degli inquinanti atmosferici sull'intero territorio emiliano-romagnolo. Si prevede inoltre una riduzione delle emissioni, rispetto al 2010, pari al 47% per le polveri sottili (Pm10), del 36% per gli ossidi di azoto, del 27% per ammoniaca e composti organici volatili, del 7% per l'anidride solforosa.

Nei 30 comuni dell'Emilia-Romagna con più di 30.000 abitanti e nell'agglomerato di Bologna si punta alla riduzione del 20% del traffico, all'estensione delle Zone a traffico limitato fino al 100% dei centri storici e delle aree pedonali fino al 20%. E ancora: al 20% degli spostamenti in bicicletta, con 1,5 chilometri di piste ciclabili per abitante, e ad accrescere, sempre del 20%, le aree verdi, oltre alla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato.

Entro il 2018, poi, si vuole raggiungere il 50% di "acquisti verdi" di beni e servizi da parte delle Amministrazioni pubbliche del territorio, come previsto dal Piano del Green public procurement.

Le misure: eco-incentivi per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti

Il Piano interviene in diversi ambiti per contrastare l'inquinamento, attraverso la realizzazione di 90 misure trasversali, fra cui lo stanziamento di 2 milioni di euro di ecoincentivi per la rottamazione, nel 2017, dei veicoli commerciali leggeri più inquinanti, sia diesel che benzina, sostituiti da nuovi mezzi Euro 6, alimentati a Gpl, metano o elettrici e ibridi. Il contributo sarà di 2.500 euro e potranno beneficiarne in via prioritaria imprese, anche artigiane, fino a 50 dipendenti.

Sono poi previsti incentivi anche per la diffusione della mobilità elettrica (bici, parcheggi gratuiti, colonnini di ricarica, ecc...) e più stazioni per il rifornimento di mezzi a metano.

Per l'efficienza energetica degli edifici delle attività produttive sono previsti fondi per 67 milioni di euro, 53 milioni per la riduzione delle emissioni in agricoltura e 14 milioni per interventi di mobilità sostenibile.

Verranno inoltre sostituiti almeno 600 autobus di categoria inferiore a Euro 3 in ambito urbano, pari al 20% dei mezzi circolanti, per un investimento di 160 milioni. Di questi 80 milioni sono cofinanziati dalle aziende di trasporto pubblico locale.

Tra le novità, anche il divieto di utilizzo di camini e stufe a bassa efficienza, alimentati a legna, nelle zone di pianura sotto i 300 metri per le abitazioni dotate di un sistema alternativo di riscaldamento più sostenibile.

Le limitazioni al traffico nei centri abitati dei 30 Comuni con più di 30 mila abitanti e nei Comuni della cintura di Bologna aderenti alle misure del Pair 2020, nel periodo autunno/inverno varranno per i veicoli a benzina fino all'Euro 1, diesel fino all'Euro 3, ciclomotori e motocicli fino all'Euro 0.

Dal 1° ottobre 2018 la limitazione sarà estesa a tutti i veicoli diesel Euro 4; dal 1° ottobre 2020 anche ai mezzi a benzina Euro 2 e ai restanti veicoli (benzina, gpl e metano e per le due ruote) fino all'Euro 1 incluso.

Gazzolo: "Interventi strutturali, stop alla logica dell'emergenza"

"Lunedì 30 gennaio, in Regione, il Ministro Galletti incontrerà i rappresentanti di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto per concordare nuove azioni comuni e risorse aggiuntive per migliorare la qualità dell'aria nel bacino padano", annuncia l'assessore regionale all'Ambiente, Paola Gazzolo. "Si uniranno alle azioni del Pair2020, frutto di un approccio trasversale che riguarda tutti i settori che incidono sulla qualità dell'aria: trasporti, riscaldamento domestico, agricoltura, energia e attività e attività produttive", sottolinea Gazzolo. I dati del 2016 sulle concentrazioni di polveri in Emilia-Romagna confermano un trend positivo e segnano uno dei migliori risultati dell'ultimo decennio: solo otto stazioni su 43 hanno superato il valore limite giornaliero di Pm10 (50 μg/m3) per oltre 35 giorni, mentre nel 2015 erano state 23 stazioni. "L'obiettivo è rafforzare ulteriormente questa tendenza- conclude l'assessore Gazzolo- l'attuazione integrata di misure regionali e statali va appunto in questa direzione".

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Risparmi nella gestione dell'ente e finanziamenti garantiranno per il prossimo anno quasi 20 milioni di euro di investimenti per la difesa del territorio. Particolarmente significativo il risparmio generato dalla gestione del Consorzio che sarà impiegato in nuovi lavori.

Reggio Emilia 19 dicembre 2016

I numeri parlano chiaro e il bilancio di previsione approvato in questi giorni dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale per il prossimo anno ne sono la prova più tangibile. Maggiori investimenti per la salvaguardia e la difesa del comprensorio servito, attenzione particolare per le aree montane più disagiate sottoposte a dissesto idrogeologico e risparmio sui costi di gestione dell'ente che, mantenendo la qualità del servizio in un anno di mutamenti legislativi ( vedi l'applicazione dei nuovi Piani di Classifica e ampliamento dell'area governata) è riuscito - in periodo di commissariamento straordinario da parte della Regione Emilia Romagna - ad incrementare efficienza guadagnando margini considerevoli da investire. Questo in sostanza è ciò che emerge dall'azione amministrativa del Consorzio che ha così consolidato nel 2016 un processo di gestione virtuosa gettando le basi certe per il 2017; un anno in cui aumenteranno le risorse finanziarie, frutto di una gestione attenta, per l'esecuzione di interventi di bonifica sul comprensorio. Complessivamente i costi per le attività tecniche supereranno i 15 milioni di euro ed andranno a finanziare una somma di interventi di poco superiore a 10 milioni di euro. A queste cifre si sommeranno gli oltre 7 milioni di euro per interventi finanziati con fondi Regionali, Statali o Comunitari, portando a 17 milioni di euro la previsione complessiva degli interventi di bonifica nel 2017. Anche il Piano degli investimenti si presenta piuttosto corposo con quasi 2,5 milioni di euro di investimenti straordinari, tra cui l'acquisito di un capannone nella zona di Bibbiano per la logistica che svolgerà il ruolo di base-operativa per lo staff tecnico e la realizzazione di due centraline idroelettriche lungo il Canale d'Enza. Il notevole impegno operativo che il Bilancio 2017 va a prefigurare è stato reso possibile grazie a significative economie di gestione (nei costi amministrativi, per l'energia e per il personale) oltre che per l'utilizzo di fondi accantonati nei precedenti esercizi.

"Nella programmazione economica finanziaria del 2017 – ha dichiarato il Commissario Straordinario Franco Zambelli – abbiamo fatto ogni sforzo per valorizzare il ruolo e le professionalità del Consorzio per la difesa e l'equilibrato sviluppo del territorio. Il nostro comprensorio, che si sviluppa su 4 Provincie e due diverse Regioni, pur essendo tra i più sviluppati in Italia presente molte situazioni critiche sotto il profilo idrogeologico. Mi riferisco al rischio di frane montagne e a quello di allagamenti in pianura, senza contare i danni delle possibili siccità. Per prevenire questi rischi il Consorzio opera quotidianamente a fianco delle amministrazioni pubbliche, delle aziende agricole e non, e dei singoli cittadini. Nel 2017 lo farà con maggior vigore". Nella programmazione degli interventi particolare attenzione sarà rivolta alla zona di alta pianura tra Albinea e San Polo d'Enza, dove il Consorzio ha acquisito dalla Regione la gestione di ben 150 km. di corsi d'acqua naturali oltre che nei Comuni di Reggio Emilia, Sassuolo e Fiorano Modenese i cui centri storici sono stati assoggettati a contribuenza nel corso del 2016.

(Fonte: Consorzio Bonifica Emilia Centrale)

Il nuovo progetto, che inizierà nel 2017 in 5 comuni della Valtaro, vedrà le 4 unità operative del Consorzio lavorare sulle priorità territoriali per 30 giorni in ognuno dei singoli comprensori montani di concerto con cittadini e amministrazioni locali.

Borgo Val di Taro (PR), 16 Dicembre 2016

"Un Mese nel Tuo Comune" è il nuovo progetto che il Consorzio della Bonifica Parmense ha presentato oggi nella Sala del Consiglio del Comune di Borgotaro insieme alla Provincia di Parma e ai cinque comuni dell'Alta Val Taro che per primi ne beneficeranno direttamente.
Borgotaro, Bedonia, Albareto, Compiano e Tornolo potranno contare per il 2017 sull'opera capillare dello staff tecnico e progettuale della Bonifica Parmense che proprio grazie al nuovo piano di interventi SOS Bonifica sarà a disposizione delle comunità per un intero mese durante il corso dell'anno.

Il Consorzio infatti, nel suo esteso comprensorio provinciale, porterà a 4 il numero delle unità di lavoro in prevenzione (tecnici, operai ed escavatori) per la salvaguardia del territorio e la sua messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico. Questa garanzia di continuità delle attività sarà direttamente proporzionale alla qualità e alla quantità delle opere che saranno individuate di concerto con le amministrazioni locali e le necessità più impellenti anche segnalate dai cittadini.

"Le limitazioni operative e finanziarie che vivono oggi le amministrazioni locali – ha commentato il presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli – rendono assai poco agevole la possibilità di intervenire in modo ed in tempo utile dove serve, questa collaborazione con il Consorzio di Bonifica va così a compensare questo gap e ci consente di fare una pianificazione delle cose da fare e i benefici si toccano già con mano".
Il presidente del Consorzio Luigi Spinazzi e il direttore generale dell'ente Meuccio Berselli hanno sottolineato come l'operazione "Un Mese nel Tuo Comune" consenta proprio ai comuni di intervenire non solo nelle aree di competenza consortile, ma nell'intero territorio e questo significa dare un vero e proprio sostegno concreto laddove c'è una necessità non rinviabile.

Provincia di Parma Consorzio di Bonifica e Comuni del Parmense dissesto0

Oltre a questo i cittadini, gli imprenditori agricoli, le attività di agriturismo insieme ai tecnici di bonifica e a quelli comunali rappresentano oggi, soprattutto nelle aree più impervie a volte disagiate, le sentinelle di monitoraggio più presenti in grado di segnalare per tempo le criticità su cui intervenire prima che si verifichino come in passato danni ingenti alle prime piogge.

Il Sindaco di Borgotaro Diego Rossi ha rimarcato la vicinanza del Consorzio al Comune apprezzando in particolar modo la felice intuizione di condividere e concertare i lavori da fare con l'amministrazione: "Questo modo di operare del Consorzio – ha detto Rossi – rappresenta oggi un capitale ingente da mettere a profitto in un momento in cui non è semplice trovare risorse immediate per arginare il dissesto idrogeologico. Siamo molto soddisfatti".

E molto soddisfatti sembrano essere anche i rappresentanti degli altri comuni di Compiano, Tornolo, Bedonia ed Albareto che già hanno individuato le prime aree su cui intervenire nei prossimi mesi. Tra le emergenze segnalate che saranno tra le priorità operative vi sono le reti viarie e il consolidamento dei versanti montani in prossimità dei servizi sanitari e sociali di Tiedoli e quella in località Pistoi. Inoltre risistemazioni utili a migliorare e favorire l'economia del territorio con opere vicino alle imprese, utili anche a favorire l'accesso a strutture turistiche e di ristorazione tipica.
Il Consorzio di Bonifica Parmense inizierà la pianificazione delle opere da realizzare dal capoluogo Borgotaro e proseguirà fino alle zone più alte della Val di Taro.

(Fonte: Consorzio Bonifica Parmense)