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Venerdì, 22 Settembre 2017 14:46

Qualità dell'aria: nuove misure antismog

Dal 1 ottobre stesse misure antismog in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. L'assessore Gazzolo: "Per la prima volta misure emergenziali comuni per la qualità dell'aria per 23 milioni di persone". Il punto in Regione con i sindaci dei 30 Comuni dell'Emilia-Romagna interessati, in vista dell'approvazione in Giunta delle misure aggiuntive in vigore fino al 31 marzo 2018.

Bologna, 22 settembre 2017

Scatteranno dal prossimo 1 ottobre le misure antismog che, per la prima volta, saranno le stesse per tutta l'area padana, come previsto dal "Nuovo Accordo per la qualità dell'aria nel bacino padano" firmato dall'Emilia-Romagna con il Ministero dell'Ambiente insieme a Lombardia, Piemonte e Veneto.

Quest'anno, oltre alle misure previste dal "Piano aria integrato regionale (Pair2020)" relative alla limitazione della circolazione dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche dalle ore 8,30 alle 18,30 per le auto ed i veicoli commerciali diesel fino all'euro 3 e benzina fino all'euro 1, sono previste anche misure aggiuntive da attuare in modo omogeneo nelle quattro Regioni e che saranno approvate la prossima settimana dalla Giunta regionale.

Il punto sulle misure antismog è stato fatto nel corso di un incontro in Regione con i rappresentanti dei Comuni con più di 30 mila abitanti e di quelli della cintura di Bologna già aderenti al Pair2020. "Per la prima volta si stabiliscono misure emergenziali comuni per le quattro regioni del bacino padano- sottolinea l'assessore regionale alla Difesa del suolo e Politiche ambientali, Paola Gazzolo- che da sole rappresentano il 40% della popolazione italiana e la zona più produttiva del Paese. Stiamo lavorando insieme con serietà ma, all'impegno delle istituzioni, serve che si unisca l'impegno dei cittadini perché la qualità dell'aria è un tema che riguarda tutti. Un'aria migliore passa da comportamenti virtuosi e il rispetto delle regole è la premessa per ottenerla".

Le nuove regole

Nel dettaglio sono previsti due livelli di allerta, a cui corrispondono interventi emergenziali diversi: il primo scatta dopo 4 giorni consecutivi di superamento del valore limite di Pm10, il secondo dopo 10 giorni.

Dal 1° ottobre, come previsto dal Piano aria regionale, in caso di superamento dei limiti di pm10 per 4 giorni consecutivi le restrizioni alla circolazione scattano in modo automatico dal giorno successivo e si estendono ai veicoli diesel euro 4. Inoltre, entrano in vigore misure emergenziali aggiuntive, derivanti dall'Accordo di bacino padano, che prevedono il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa con prestazioni emissive inferiori alla classe 3 stelle, in presenza di impianti alternativi; il divieto di combustione all'aperto e di spandimento dei liquami zootecnici. Il periodo di superamento di 4 giorni, anziché di 7 come negli anni precedenti, costituisce un criterio di maggior cautela per la salute dei cittadini e garantisce ancora più efficacia agli interventi.

Dopo 10 giorni consecutivi di sforamenti, invece, il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa viene esteso anche alla classe 3 stelle.

Tutte le misure emergenziali restano in vigore fino al primo giorno di aggiornamento del bollettino (il primo lunedì o giovedì successivo al giorno del blocco). Sono prorogate se i livelli rimangono superiori alla soglia.

La comunicazione

Tutte le informazioni per i cittadini saranno pubblicate sul sito web "Liberiamo l'aria" www.liberiamolaria.it, con i dati in tempo reale (bollettini aggiornati ogni lunedì e giovedì) e comunicazioni sulle misure in vigore Comune per Comune.

Per garantire la maggior tempestività delle informazioni su bollettini e divieti verranno utilizzati, oltre a quotidiani, radio e TV, anche i social media e banner mirati sui motori di ricerca e sulle app.

In allegato l'elenco dei Comuni interessati dalle limitazioni

Pubblicato in Cronaca Emilia
Mercoledì, 20 Settembre 2017 17:00

Parma in cima alla classifica di "Comuni Ciclabili 2018"

Bandiera della ciclabilità italiana a Parma, rientrata ai primi posti nel progetto "Comuni Ciclabili": l'assessore Benassi alla premiazione.

Parma, 20 settembre 2017

Parma è stata premiata per la sua ciclabilità: il nuovo riconoscimento "Comuni Ciclabili 2018" di FIAB Italia per le amministrazioni italiane attive in politiche bike­‐friendly e per città a misura di bicicletta ha riconosciuto al nostro Comune il secondo posto tra le 15 città italiane vincitrici del bando. La cerimonia di premiazione è avvenuta venerdì scorso al CosmoBike Show di Verona, alla presenza dell'assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale Tiziana Benassi.

Con 4 "bike smile" su un massimo di 5 Parma, preceduta solo da Ferrara, si è collocata al 2° posto a pari merito con Fano, seguita da Belluno, Pineto, Sestri Levante, Sulbiate, Urbana, Giulianova, Pescara, Cannobio, Corinaldo, Loano, Rimini e Vittorio Veneto: 15 città di dimensioni diverse, ubicate un po' in tutta Italia.

"Comuni Ciclabili", infatti, non nasce per plaudire unicamente a territori che, in considerazione della loro morfologia e attitudine turistica, possono vantare ad esempio lunghe piste ciclabili, ma si propone di incentivare le amministrazioni ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica e premiare l'impegno di chi ha già messo in campo iniziative bike-­friendly, valorizzando le località più accoglienti per chi si muove in bicicletta.

"Questo riconoscimento attesta il buon grado di ciclabilità di Parma e del suo ambito territoriale, e per noi rappresenta uno stimolo nel processo di miglioramento nella direzione intrapresa – ha precisato l'assessore alla mobilità sostenibile Tiziana Benassi. A breve verranno inaugurate anche altre due postazioni bike sharing in città, che affiancheranno le 24 esistenti, per agevolare ulteriormente l'utilizzo della bicicletta e rendere ancora più capillare il sistema sharing, tema centrale della mobilità sostenibile."

(Fonte: Comune di Parma)

Caselli: "Con le piogge di inizio mese superata la situazione di criticità per la fauna selvatica. Le norme dell'Emilia-Romagna sono già più restrittive di altre Regioni"

L'annuncio nel corso della seduta odierna della Commissione Politiche economiche dell'Assemblea legislativa.

Le limitazioni in vigore nelle prime due settimane di apertura per la fauna stanziale, quella migratoria e gli uccelli acquatici. Intensificata la vigilanza nelle zone interessate da incendi.

Bologna 13 settembre 2017 - Nessun rinvio dell'inizio della stagione di caccia 2017 in Emilia-Romagna, la cui apertura ufficiale è quindi confermata per domenica prossima 17 settembre dopo la pre-apertura dello scorso 2 settembre, e restano in vigore tutte le limitazioni stabilite dal calendario venatorio regionale nei Siti di interesse comunitario (Sic), nelle Zone di protezione speciale (Zps) e nelle aree percorse questa estate da incendi. Lo ha annunciato l'assessore regionale all'Agricoltura e Caccia, Simona Caselli, nel corso della seduta odierna della Commissione Politiche dell'Assemblea legislativa regionale".

"Non è vero– ha ribadito l'assessore- che siamo insensibili agli appelli lanciati nelle settimane scorse dalle associazioni ambientaliste, tanto è vero che come Giunta regionale stavamo seriamente valutando il possibile posticipo dell'apertura o, in alternativa, la riduzione dell'orario di caccia. Tuttavia dopo le piogge di inizio settembre e in considerazione delle previsioni meteo di medio periodo che parlano di ulteriori precitazioni in arrivo, riteniamo che non vi siano più le condizioni per adottare un simile provvedimento in quanto la situazione di criticità per la fauna selvatica dovuta alla siccità appare superata".

"Inoltre– ha aggiunto Caselli- ricordo che rispetto ad altre Regioni il nostro calendario venatorio stabilisce precise limitazioni nelle prime due settimane di avvio della stagione venatoria, con quattro giornate – 17, 21, 24 e 28 settembre – in cui la caccia alla fauna stanziale è consentita solo fino alle ore 13 e fino al tramonto esclusivamente per la fauna migratoria. Infine per l'avifauna acquatica il divieto di caccia antecedente il 1° ottobre è già in vigore in più del 95% delle zone umide del territorio regionale". L'assessore ha infine annunciato che sarà intensificata la vigilanza nelle zone interessate da incendi. (G. Ma.)

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"Tinello Letterario" - Tre mesi di incontri per conoscere il mondo del lavoro e l'impatto ambientale. Gli approfondimenti di professionisti e professioniste modenesi e dell'università di Modena e Reggio Emilia.

Modena, 12 Settembre 2017 – Prosegue il ricco calendario di incontri presso GALLERIA EUROPA SALA RENZO IMBENI, Piazza Grande, Modena, GIOVEDI' 14 SETTEMBRE 2017 ore 18.15 sino ore 20.30 che vede in primo piano il tema legato all'"AMBIENTE" in particolare, dopo il saluto del Presidente del CUP di Modena Avv. Daniela Dondi e della Coordinatrice CPO CUP Avv. Prof. Mirella Guicciardi,

inizierà Pierangela Schiatti Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali CPO CUP sul tema La biodiversità a protezione dell'agricoltura e dell'ambiente.

A seguire l'Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali di Modena presenteranno le pubblicazioni patrocinate dallo stesso Ordine nel 2016 CON RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI

Incontro con gli Autori:
Andrea Di Paolo Dottore Agronomo
Villa Sorra. Storia di un luogo straordinario tra Modena e Bologna

Vincenzo Tedeschini Dottore Agronomo
Il torrente Muzza

Alessandra Canali presenta il libro di Piercarlo Cintori Dottore Agronomo
Il disegno del territorio del Ducato Estense attraverso la cartografia storica

La tavola rotonda sarà anche coordinata con il saluto istituzionale di Giulio Guerzoni Assessore Sport, Ambiente, Energia e sicurezza del territorio, Servizi civili, Protezione civile e volontariato.

I Giovedì del "Tinello Letterario: lavoro e impatto ambientale", questo il titolo degli eventi che vede il contributo di Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Collegio Agrotecnici ed Agrotecnici laureati, Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Ordine Avvocati, Ordine Chimici, Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Ordine Farmacisti, Ordine Giornalisti dell'Emilia Romagna, Ordine Ingegneri, Ordine Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Consiglio Notai, Collegio Periti Agrari e Periti agrari laureati, Collegio Periti Industriali, Ordine Medici Veterinari, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Ordine degli Psicologi, Albo Consulenti Finanziari abilitati all'Offerta fuori sede, Associazione Grafologia Italiana, Consigliera di parità della Provincia di Modena.

Si terranno ogni giovedì sino al 09 novembre 2017 dalle ore 18.15 alle ore 20.30 presso GALLERIA EUROPA SALA RENZO IMBENI, Piazza Grande, Modena, grazie all'invito ed alla collaborazione dell'Amministrazione comunale di Modena.

(in allegato il programma di tutto il ciclo)

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Piacenza - 8 Settembre 2017 - "L'urgenza e la tempestività di azione che gli effetti nefasti causati dalle più gravi emergenze ambientali come il terremoto impongono alle istituzioni richiedono sforzi, concretezza, competenze, capacità di sintesi e continua dedizione alla causa. E' proprio per questo motivo – ha sottolineato il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani – che riteniamo strategica e opportuna la recente nomina della Sottosegretaria all'Economia Paola De Micheli – nel ruolo di nuovo commissario alla ricostruzione post sisma nel Centro Italia.

In prima linea nella più recente e distruttiva emergenza alluvionale piacentina del 2015 l'Onorevole De Micheli si è dimostrata non solo attenta conoscitrice delle singole realtà territoriali locali, ma ha saputo tener fede agli impegni presi facendo seguire alle parole fatti concreti e portando sul territorio risorse quanto mai indispensabili. Proprio pochi mesi fa a Piacenza, in occasione della presentazione alla cittadinanza della strategica Cassa di espansione della Farnesiana a protezione di buona parte del perimetro cittadino, Paola De Micheli ha rimarcato come: "sia fondamentale credere in un paese nel quale chi si sacrifica e lavora duro deve avere più opportunità di crescere e realizzarsi"; crediamo pertanto – ha concluso Zermani - che questa sia davvero una grande opportunità per concretizzare questa verità espressa dalla De Micheli, una verità che in questo caso specifico diventa necessità primaria per chi ha subito incolpevolmente.

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Politiche sull'acqua nel Nord Italia: Meuccio Berselli nominato dal Governo alla guida del nuovo distretto che accorpa le vecchie autorità di bacino e ne unisce le funzioni.

La nomina è arrivata dalla Presidenza del Consiglio su proposta del Ministro dell'Ambiente Galletti. La sede del nuovo Distretto resterà a Parma. Il saluto del Consorzio di Bonifica Parmense del presidente Spinazzi.

Parma – 23 Agosto 2017 - E' un emiliano e arriva dal mondo dei Consorzi di bonifica la nuova guida del più ampio Distretto idrografico italiano, quello padano, che con i suoi 71 mila km quadrati di estensione, è stato varato dal Governo nel dicembre 2016 dopo l'accorpamento delle diverse Autorità di bacino e che sovrintende e coordina le politiche dell'acqua nei territori sottesi all'influenza del fiume Po in numerose regioni italiane.

Il nome del nuovo Segretario Generale del Distretto è quello di Meuccio Berselli, 56enne, nato a Sorbolo nel parmense e residente proprio sulle rive del Po a Mezzani paese di cui è stato anche sindaco per due legislature dal 1999 al 2009. Geologo di professione, fino ad oggi è stato impegnato nella direzione del Consorzio di Bonifica Parmense associato ad ANBI Emilia Romagna.

Laureato in Scienze Geologiche all'Università di Parma, Berselli è esperto di idrologia, geologia applicata, geotecnica, bonifica, bonifica dei siti inquinati e recentemente ha ideato e poi realizzato alcuni importanti progetti ispirati alla salvaguardia del territorio e alla mitigazione del progressivo fenomeno del dissesto idrogeologico (SOS Bonifica e Difesa Attiva Appennino). Scelto tra numerose professionalità di alto livello del settore delle politiche ambientali il suo nome è stato proposto alla Presidenza del Consiglio dal Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e il Governo ha poi controfirmato l'atto ufficiale per la sua nomina come primo Segretario Generale del nuovo distretto padano.

L'ufficialità del nuovo rilevante incarico - che proietta un parmigiano in una funzione di prestigio e soprattutto strategica e fondamentale per la gestione degli equilibri territoriali del Nord del paese (soprattutto alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici in atto) è arrivata proprio nei giorni scorsi e la sua attività inizierà subito a partire dal suo insediamento negli uffici della sede generale del Distretto che - pur allargando notevolmente la prospettiva di azione territoriale - manterrà la propria sede a Parma in Via Garibaldi avvalendosi di uffici periferici. L'ultimo Collegato Ambientale 2016 – voluto con decisione dal Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - ha attuato infatti una riforma che può tranquillamente definirsi "storica" per la gestione delle acque e per le Autorità di bacino italiane : incrementando l'influenza dei nuovi Distretti, accorpando funzioni con particolare attenzione alla spesa: da 37 Autorità si è passati infatti a 7 distretti.

La dichiarazione di Meuccio Berselli " Voglio ringraziare il Ministro Galletti, sono onorato dell'incarico e mi metterò da subito al lavoro per rendere operative le linee guida e le aspettative che il Governo ha per una migliore attenzione alla cura del territorio e delle acque. Ho tante persone da ringraziare a partire dal mondo delle bonifiche e da quello del comparto agricolo, il presidente del Consorzio di Parma Luigi Spinazzi e tutto lo staff dell'ente che mi hanno consentito di lavorare al meglio per il nostro territorio così bisognoso di salvaguardia e attenzione costante".

La dichiarazione di Luigi Spinazzi presidente del Consorzio di Bonifica Parmense "Il ruolo dei Consorzi di Bonifica ha avuto una crescente importanza negli ultimi anni nella gestione capillare del territorio. Grazie all'operatività tecnica che forniamo quotidianamente a supporto e sostegno di molte amministrazioni locali per la sicurezza idraulica e la mitigazione del dissesto abbiamo valorizzato notevolmente la nostra funzione: ringrazio Berselli per la professionalità dimostrata e per questi 6 anni di intensa e sinergica attività i cui risultati concreti a beneficio del nostro comprensorio sono sotto gli occhi di tutti e hanno guadagnato unanimi riscontri positivi".

Pubblicato in Ambiente Emilia
Mercoledì, 23 Agosto 2017 06:29

Alla scoperta de " Il Crinale delle Acque "

Domenica 27 Agosto una giornata a Serramazzoni in compagnia dei Consorzi di Bonifica Burana ed Emilia Centrale alla scoperta delle ricchezze del nostro Appennino: tra le Cascate del Bucamante, le opere idrauliche dei Consorzi, la rupe ofiolitica, musica , cibo e il Castello di Pompeano.

Il paesaggio, anche quello più vicino a noi, poco distante dalle città e non sempre conosciuto, non è solo una semplice opportunità di svago domenicale, ma può rappresentare una vera e propria cura "culturale", vissuto come un efficace antidoto allo stress quotidiano. E' in quest'ottica che nasce l'iniziativa "Lungo il Crinale delle Acque", una geo-esplorazione su un alto crinale, ricco di prati e colture tipiche, tra il versante orientale dell'Appennino che guarda al Panaro e quello più ad ovest del bacino del Secchia.

La manifestazione, patrocinata dal Comune di Serramazzoni e dai Parchi Emilia Centrale , è organizzata proprio per questa rilevante condivisione di territorio e bacino idrografico da due Consorzi di bonifica operanti nella vasta area come l'Emilia Centrale e il Burana, vedrà la partecipazione di numerosi esperti accompagnatori che nel corso della ricca giornata di eventi saranno a disposizione di tutti coloro che vorranno prendere parte al tour montano.

Tra le varie tappe: le Cascate del Bucamante, la visita naturalistica e geo-storica alla grande rupe ofiolitica e al Castello di Pompeano, il riconoscimento di erbe spontanee e pranzo a base di erbaggi oltre a tipicità locali a cura di Erbalonga. Inoltre sarà possibile scoprire le importanti opere di bonifica idraulica realizzate dai due Consorzi emiliano romagnoli e ascoltare una interpretazione musicale del cantore dell'Appennino Lele Chiodi.

Per contatti diretti e prenotazioni: Consorzio di Bonifica Emilia Centrale 0522-443273 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , Antonio Canovi 339 3399916 – Consorzio di Bonifica Burana 059-416511 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .Prenotazione pranzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - n° 3495288047.

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Consorzio Bonifica della Burana

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

A un anno dal sisma dell'Italia centrale riviviamo di nuovo il dramma del terremoto, che stavolta ha colpito l'isola d'Ischia, con epicentro a mare, al largo di Forio d'Ischia, epicentro a 5 km di profondità e magnitudo 3.6 (poi ricalcolata di magnitudo 4).

Lascia perplesso come un terremoto di tale magnitudo possa provocare danni e vittime nel nostro Paese, è possibile che la magnitudo possa essere stata leggermente sottostimata ma, ripeto, è francamente allucinante che si continui a morire per terremoti di questa entità.

Il nostro Paese si conferma estremamente vulnerabile, non ci facciamo mancare niente dal punto di vista dei rischi geologici, non solo rischio sismico, ma anche vulcanico e idrogeologico. Ora sarebbe facile parlare dei ritardi della ricostruzione in Italia centrale, della necessità di accelerare interventi e azioni, ma quello che lascia più interdetti è la mancanza di atti concreti per la prevenzione. Si è parlato di tante cose, dall'informativa alle popolazioni alle lezioni nelle scuole, dal fascicolo del fabbricato alle assicurazioni sui fabbricati, dal rifinanziamento della carta geologica a quello per la microzonazione sismica fino alla necessità di abbattere le case abusive, come ribadito ieri anche dal Ministro Delrio.

Tante chiacchiere, ma un anno dopo non è stato fatto quasi nulla. Il governo e il parlamento si assumano la responsabilità di decidere in proposito senza farsi distogliere da interessi e lobby varie, come a proposito del fascicolo del fabbricato: ma veramente qualcuno crede ancora alla favola dei tecnici che si arricchirebbero con il fascicolo del fabbricato? Far conoscere lo stato sicurezza delle case dove un cittadino abita o lavora è un fatto di etica innanzitutto, un principio morale prima ancora che una misura di salvaguardia e di prevenzione civile.

Le misure per la prevenzione non possono non essere al centro dell'agenda del prossimo governo.

Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi

Pubblicato in Ambiente Emilia
Sabato, 12 Agosto 2017 07:50

Dal 2040 stop alle auto a gasolio e benzina.

Dopo Francia e Regno Unito anche l'Italia tenta la strada del divieto di commercializzazione delle auto e delle moto a gasolio e benzina. Quali le controindicazioni?

Ekoclub Roma, 10 agosto 2017 -
In piena allerta calore e la questione migranti che ha messo in fibrillazione le ambasciate di Italia, Tripoli e Parigi, la Commissione Ambiente e la Commissione Lavori pubblici del Senato ha approvato una risoluzione che invita l'esecutivo ad adottare, già dalla legge di bilancio 2018, politiche che portino ad una maggiore mobilità sostenibile.

L'obiettivo finale è, alla pari di quanto già avvenuto in Francia e Regno Unito, di vietare la vendita di auto e moto alimentate con derivati dei gas fossili, benzina e gasolio.
La risoluzione, approvata senza voti contrari, oltre a mettere al bando la commercializzazione dei mezzi a partire dal 2040, prevede l'introduzione del bollo progressivo in funzione della quantità di inquinanti emessi nell'ambiente, tariffe di parcheggio differenziate secondo lo stesso criterio, una spinta verso il trasporto pubblico locale e una maggiore diffusione di veicoli elettrici e piste ciclabili.

Le commissioni del Senato puntano a rafforzare il trasporto pubblico locale attraverso incentivi che stimolino il rinnovamento dei mezzi (obiettivo abbassare a 7 anni la media di vetustà dei bus).
Sul fronte aziendale invece viene proposta la proroga del super ammortamento al 140% anche sui veicoli a basse emissioni fino al 31 dicembre del prossimo anno e per tutti il bonus fiscale del 65%, sull'acquisto di veicoli a basse emissioni.

Seppure l'iniziativa dei senatori sia da considerarsi ammirevole, essa pone comunque molti interrogativi.

Sul fronte delle infrastrutture, rete di colonnine nei centri urbani è inconsistente e praticamente assente sulla rete autostradale, sul piano occupazionale, sul piano del consumo elettrico e infine sullo smaltimento delle batterie esauste.

Questioni che, nonostante i 23 anni di tempo rimanenti, dovranno essere affrontate nell'immediatezza con un approccio pragmatico e scientificamente ineccepibile, affinché non si rischi una fallimento economico e sociale pur di soddisfare la spinta demagogica, così viva nel nostro paese ma di cui non è esente l'intero sistema politico e economico occidentale.

EKOCLUB International Onlus

Al Telegiornale di Rai 3 il docente del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell'Università di Parma

Parma, 8 agosto 2017 - Roberto Francese, docente del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell'Università di Parma, membro del Comitato Glaciologico Italiano ed esperto di geofisica in ghiaccio, è stato intervistato da Rai 3 nell'ambito di un approfondimento legato al tema della siccità.

Nel corso del servizio, andato in onda nei giorni scorsi sul TG3 nazionale e realizzato sul ghiacciaio della Marmolada, Francese si è soffermato sulla forte tendenza alla regressione dei ghiacciai che si registra a partire dal 2000. L'intervista si è svolta in un punto della Marmolada privo di ghiaccio ma in cui – ha precisato Francese – nei primi anni '80 il ghiaccio era ancora presente. Il fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai, secondo Francese, riguarderà sempre più la vita dell'uomo nei prossimi anni e il problema non potrà essere affrontato con politiche locali ma dovrà essere affrontato con politiche globali e di cooperazione tra gli Stati.

I ghiacciai alpini da sempre rappresentano una risorsa naturale di enorme valore che ha un impatto diretto su innumerevoli attività umane. I ghiacciai, infatti, sono uno dei principali agenti di ricarica delle falde acquifere in quanto durante il periodo estivo, per la parziale fusione, alimentano con continuità torrenti e fiumi che nel loro corso dalle Alpi al mare disperdono l'acqua in profondità. Il ridottissimo apporto di neve durante l'ultima stagione invernale e le alte temperature estive che hanno portato lo zero termico a 5000 metri di quota sono la causa dell'accelerazione nel ritiro dei ghiacciai alpini, che quest'anno potrebbe essere superiore al 2003, anno in cui l'Europa fu colpita da una massiccia ondata di calore.

Il ritiro dei ghiacciai, iniziato nella seconda metà dell'Ottocento, ha subìto un notevole incremento negli ultimi anni, con arretramenti delle "lingue glaciali" di centinaia di metri e riduzioni di spessore tali da comportare in un secolo una riduzione che supera il 70% delle superfici glacializzate originarie. Questa situazione contribuisce al depauperamento delle risorse idriche del nostro paese, rallentando – come detto - l'alimentazione delle falde acquifere.

La superficie glacializzata alpina (dati della Società Meteorologica Italiana) è passata da 250 km2 nel 1850 a circa 150 km2 nel 1970 e a poco più di 80 km2 nel 2010. Seguendo questa tendenza, nel 2020 la superficie glacializzata potrebbe oscillare tra i 65 ed i 70 km2.

Il Comitato Glaciologico Italiano cura da più di 100 anni il monitoraggio dei ghiacciai italiani, coadiuvato oggi dai Servizi Glaciologici Regionali e Provinciali. Comunica al World Glacier Monitoring Service i risultati della Campagna Glaciologica che ogni anno si tiene a settembre ad opera di rilevatori volontari che misurano la distanza del fronte da segnali fissi. Il Comitato cura un catasto dei ghiacciai italiani, che è stato aggiornato più volte nel corso del tempo. Oggi l'ultimo censimento rivela che molti dei ghiacciai sono estinti e molti altri si sono frammentati in lembi di ghiaccio separati. Dalla Piccola Età Glaciale (terminata intorno al 1850) i ghiacciai sono in ritiro, con alcune brevi pulsazioni positive: l'ultima è stata tra la metà degli anni '60 e la metà degli anni '80. A partire dal 2000 il ritiro ha mostrato un'accelerazione.

La scomparsa del ghiaccio ha portato a far affiorare nuovi resti della Grande Guerra nella Marmolada e nei principali ghiacciai alpini prossimi al fronte della Prima Guerra Mondiale.

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