Visualizza articoli per tag: ambiente

il Bacino idrografico del Fiume Po rappresenta un valore straordinario e strategico per l'Italia. In quest'area geografica e produttiva sono insediate oltre 20 milioni di persone in grado di generare il 40% del PIL nazionale e la componente del comparto Agricoltura è eccezionalmente rilevante con un 35%. La risorsa idrica, il governo della stessa e l'armonizzazione dei possibili squilibri territoriali diventano quindi fondamentali per mantenere ed incentivare lo sviluppo produttivo alla base del Made in Italy.

Per queste ragioni il Viceministro delle Politiche Agricole e Forestali Andrea Olivero e il Segretario Generale del neonato distretto idrografico Meuccio Berselli interverranno GIOVEDI' 15 FEBBRAIO alle ORE 11:30 presso la sede dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (via Garibaldi, 75 - PARMA) per illustrare le funzioni dei nuovi Distretti a sostegno del mondo agricolo nell'area del Bacino del Po.

 

Olivero_Parma_15-feb_1.jpg

Pubblicato in Ambiente Emilia

Test dei gas di scarico non solo sulle scimmie ma anche sugli umani. Lo scandalo che ha travolto alcune case automobilistiche tedesche rischia di raggiungere dimensioni ancora più ampie

La ricerca e la sperimentazione sugli esseri umani è una pratica che si svolge da tempo immemore, e ha conosciuto le sue pagine peggiori durante i periodi di prigionia e schiavitù di una parte della popolazione mondiale.

Ma quello che sta emergendo in queste ultime ore sullo scandalo che ha travolto Bmw, Daimler e Volkswagen fa riemergere inquietanti reminiscenze di fatti della storia che pensavamo archiviati, ove fosse confermato che tali test, siano stati effettuati anche sugli esseri umani.

È quanto emerge da un rapporto dell'EUGT riportato dalla Stuttgarter Zeitung. L'EUGT, associazione europea della ricerca per ambiente e salute nel settore dei trasporti, è un'associazione costituita nel 2007 e sciolta a metà 2017 dopo decisione di fine 2016 tra Bmw, Daimler, Volkswagen e Bosch.

Il documento, pubblicato come rapporto di attività per il quinquennio 2012-2015, riporta che l'Associazione avrebbe promosso «uno studio a breve termine sull'inalazione del biossido di azoto nelle persone sane».

Nel 2015 Volkswagen ha ammesso di avere manipolato i dati relativi alle emissioni di biossido di azoto (NO2) dei motori diesel per conformarli agli standard americani. Il biossido di azoto è un gas tossico, dall'odore forte e pungente e con forte potere irritante. È un inquinante la cui principale fonte di emissione nell'atmosfera è il traffico veicolare.

Secondo il rapporto dell'EUGT 25 soggetti sani sarebbero stati sottoposti a test di inalazione di biossido di azoto con diverse concentrazioni. E i risultati non mostrerebbero alcun effetto riscontrabile sulle persone sottoposte al test.

Il produttore tedesco Daimler si è nel frattempo dissociato dai test sugli esseri umani - come riporta la Süddeutsche Zeitung -, condannandoli nel modo più assoluto. Pare inoltre che Bosch non facesse già più parte dell'EUGT quando i test sono stati effettuati anche sugli esseri umani.

Nel maggio 2015 dieci esemplari di scimmie giapponesi sono stati condotti in un laboratorio di Albuquerque, nel New Mexico, rinchiusi in una vetrina e tenuti tranquilli davanti a uno schermo con la proiezione di un cartone animato, mentre venivano sottoposti all'emissione di gas di scarico (commisto ad aria) per 4 ore.

Il caso è stato sollevato dal New York Times. Bmw e Daimler hanno preso le distanze dal metodo «del tutto insensato». Volkswagen ha chiesto scusa, definendo «un errore» quei test.

Dietro i test sulle scimmie ci sarebbe l'allarme scatenato nel 2012 da uno studio pubblicato dall'organizzazione mondiale della sanità, secondo il quale i gas di scarico sono cancerogeni. I colossi dell'auto volevano dimostrare il contrario. L'EUGT aveva promosso lo studio - poi applicato con i test sulle scimmie - nel 2013 stipulando un contratto con il Lovelace Respiratory Research Institute.

Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti" auspica quindi che su questa vicenda sia fatta immediata chiarezza anche per evitare che in futuro si possa solo parlare di fatti del genere e di persone che non hanno rispetto per la dignità degli esseri umani, trattandole alla stregua di carne da macello.

(29 gennaio 2018)

Piacenza, 26 gennaio 2018 - Si è riunito stamattina presso la sede del Consorzio di Bonifica di Piacenza il Nucleo Tecnico Politico per la Montagna, strumento progettato dal Consorzio già dal 2011, prima che il protocollo d'intesa fra Regione Emilia Romagna, UNCEM e ANBI Emilia Romagna stabilisse che "la programmazione annuale, da parte dei Consorzi di Bonifica, degli interventi di presidio idrogeologico con le risorse derivanti dalla contribuenza montana debba avvenire d'intesa con le Unioni Montane e i Servizi Tecnici dell'Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile".

All'incontro di stamane, per valutare le segnalazioni dei comuni montani e per pianificare gli interventi nella lotta al dissesto idrogeologico, sono stati invitati i Presidenti di Unione Comuni Montani Alta Val d'Arda, Unione Montana Alta Val Nure, Unione Montana Valli Trebbia e Luretta, Unione Montana Val Nure e Val Chero. Inoltre sono stati invitati i sindaci dei comuni di Alta Val Tidone, Pianello Val Tidone, Ziano Piacentino, Borgonovo Val Tidone, Agazzano, Gazzola, Rivergaro e Alseno dal momento che il territorio da loro amministrato è in parte compreso nel distretto montano del Nuovo Piano di Classifica (strumento del Consorzio per suddividere la zone del comprensorio d'azione).

Erano presenti il sindaco di Bettola Paolo Negri (Presidente Unione Montana Alta Val Nure), il sindaco di Travo Lodovico Albasi (Presidente Unione Montana Valli Trebbia e Luretta), Paolo Calestani consigliere del Consorzio di Bonifica di Piacenza e Mirella Delli capo ufficio tecnico del comune di Agazzano.

2018 01 22 sopralluogo 2 2

Il Direttore dell' Area Tecnica del Consorzio di Bonifica di Piacenza, ingegner Filippo Volpe e i due geometri del Consorzio Gianluca Fulgoni ed Edorado Rattotti, alla presenza del President

e del Consorzio Fausto Zermani, hanno fatto il punto della situazione. In sostanza dopo l'ultimo incontro del Nucleo, del novembre scorso, era stato chiesto agli amministratori del territorio di montagna di inoltrare al Consorzio le proposte di intervento relative alla lotta al dissesto idrogeologico.

Da novembre scorso ad oggi i tecnici del Consorzio, una volta raccolte le segnalazioni, hanno provveduto a fare decine di sopralluoghi (con i sindaci o i tecnici dei comuni), documentarli con mat

eriale fotografico, compilare le schede con la descrizione dei lavori da eseguire, fare una stima dei costi degli interventi e compilare un elenco degli stessi ordinato per priorità (stabilita secondo tre criteri: alta, media e bassa). Sono state così compilate 37 schede, illustrate dal Consorzio nell'incontro di stamattina.

La tipologia di interventi comprende drenaggi, briglie, sistemazione di versanti, regimazione dei fossi, difese spondali, pulizia canali e loro risagomatura.
L'elenco delle schede di interventi verrà, come da iter previsto, trasmesso entro il 31 gennaio alle sedi previste dal protocollo.
La possibilità di spesa, derivante dalla contribuzione per la bonifica montana, per il 2018, da parte del Consorzio, è di 350.000 euro (interventi ordinari).
L'affidamento e la realizzazione dei lavori sono previsti entro il 2018.
Soddisfazione, da parte degli intervenuti, sulla metodologia applicata, organica e con visione d'insieme, in grado di poter monitorare complessivamente il territorio e poterne programmare gli interventiin base alle priorità.

(Nella foto di copertina: da sinistra Edoardo Rattotti, Filippo Volpe, Gianluca Fulgoni, Lodovico Albasi, Paolo Negri)

Martedì, 23 Gennaio 2018 11:44

Coldiretti e Bonifica insieme nelle scuole

Piacenza, 23 gennaio 2018 - Coldiretti e Consorzio di Bonifica di Piacenza sono entrati nel pieno della loro attività didattica nelle scuole. Obiettivo delle lezioni, che vedono insieme gli esperti delle due realtà, è dialogare con le nuove generazioni e sensibilizzarle sull'utilizzo della risorsa idrica e sulla sua importanza nell'agricoltura e nell'alimentazione.

Lunedì 22 gennaio la Seconda A e la Seconda B della Scuola Primaria "G. Alberoni" di Piacenza, insieme alle insegnanti, hanno seguito con molta attenzione l'incontro congiunto di Coldiretti Piacenza e Consorzio di Bonifica, arricchito da proiezioni e diapositive. E' stata spiegata l'importanza dell'acqua e la sua gestione da parte dell'uomo.

Nello spazio gestito da Coldiretti, anche grazie agli interventi dei piccoli studenti, è stato raccontato il ruolo dell'agricoltura e il ruolo fondamentale della risorsa idrica.
Dopo la spiegazione del ciclo dell'acqua, reso percepibile ai bambini con illustrazioni e con una favola letta a turno dai bambini stessi, è stata sottolineata la presenza fondamentale dell'acqua nell'alimentazione dell'uomo e nei ritmi della natura.

I bambini sono stati coinvolti nella narrazione anche a proposito dell'importanza di consumare frutta e verdura di stagione. E' stato spiegato il beneficio, per l'ambiente intero oltre che per la salute, derivante dal consumo dei prodotti del territorio. Grande risalto è stato dato anche alla sensibilizzazione sul tema dello spreco dell'acqua, a partire dai piccoli gesti quotidiani.

"E' vero che anche le piante hanno sete?" è stata la domanda del piccolo Cristian alla quale sono seguite le spiegazioni del Consorzio di Bonifica, anch'esse arricchite da materiali video.

Il Consorzio ha così coinvolto le classi in una riproduzione "animata" del nostro territorio, facendo comprendere l'andamento e il percorso delle acque dalla montagna alla città.
Puntuali sono quindi state le spiegazioni a proposito di due attività cardine del Consorzio di Bonifica: la difesa idraulica mediante impianti idrovori e l'irrigazione tramite dighe e canali.

La spiegazione ha riguardato poi le caratteristiche di alcune attività svolte dai tecnici del Consorzio: dal racconto della storia dei custodi della diga di Mignano a quello dei tecnici dell'impianto della Finarda. I piccoli sono rimasti stupiti nell'apprendere di come una diga possa contenere il corrispettivo del contenuto di 8 miliardi di bottiglie d'acqua da un litro. I bambini si sono appassionati anche nel sentire nominare le varie località del nostro territorio e a riconoscerle nei materiali video presentati.

Dopo la consegna dei cappellini è stato dato appuntamento alla grande festa di fine anno scolastico che si terrà a Piacenza a maggio e che premierà i migliori elaborati artistici degli studenti. Oltre 3mila i bambini coinvolti lo scorso anno, di questi alcune centinaia partecipano alle lezioni congiunte di Coldiretti e Consorzio.

In cattedra lunedì 22 sono salite quindi la responsabile di Campagna Amica di Piacenza Cinzia Pastorelli insieme a Chiara Gemmati, dell'Ufficio di Comunicazione del Consorzio di Bonifica di Piacenza. Il calendario degli incontri in altre scuole di Piacenza e provincia è ricco di appuntamenti.

Il progetto "Educazione alla Campagna Amica" che Coldiretti propone per l'annualità 2017-2018 è denominato "Un tempo per ogni cosa. I ritmi dell'agricoltura come guida ad una corretta alimentazione e al rispetto dell'ambiente".

La proposta didattica del Consorzio di Bonifica di Piacenza "Educhiamo al valore dell'acqua" quest'anno ha diverse novità rispetto agli anni precedenti. Oltre alle lezioni in aula quest'anno per la prima volta sono stati coinvolti anche gli studenti degli istituti superiori.

Gemmati Consorzio di Bonfica di Piacenza e Pastorelli Coldiretti Piacenza 2 1

 

Chicza... Un brand che ti fa sentire bene con te stesso. L'Etica, le Persone e l'Ambiente prima del... business

Beati i primi...!!! Aprire una nuova via ha sempre un sapore speciale, serve coraggio, orgoglio, si corrono grandi rischi, ma se l'intuizione è giusta e ci si muove con determinazione, con cautela ed elasticità mentale, i vantaggi possono essere enormi... anche per chi seguiranno la via già aperta dopo di noi.

Nell'ultracentenaria storia dei chewing-gum il mercato è cambiato molto; certo i chewing-gum si sono evoluti, il progresso e i desideri dei Consumatori hanno prodotto nuove richieste, soddisfatte con nuovi gusti e nuove funzionalità più o meno salutari. Ma la sostanza di cui è composto il chewing-gum oggi non è più la stessa, oggi è Inquinante.

In questo mondo intriso di Polimeri del petrolio utilizzati come gomma base, biossidi come coloranti, edulcoranti chimici come dolcificanti, l'unico forte scossone arriva dal Messico dove i Chicleros Messicani, silenziosi, coraggiosi e umili, hanno avuto l'idea semplice ma geniale: riportare in auge il chicle Maya (Gomma 100% naturale) creando dalla A alla Z il loro chewing-gum con il brand ... Chicza.

Nei primi mesi del 2009 i Chicleros parteciparono alla loro prima fiera del biologico, a Londra, dove ottennero il primo premio. Di seguito in soli 6 anni e mezzo Chicza ha ricevuto ben 24 tra premi e riconoscimenti in Italia e all'estero.

Lo Staff di Ecolbio s.r.l. Azienda di Ostia, applica la stessa filosofia, la stessa passione e umiltà dei Chicleros, distribuendo il chewing-gum Chicza in tutta Italia, Malta, Svizzera italiana a macchia di leopardo. E proprio in considerazione degli ottimi risultati ottenuti, il Consorzio Chicleros Messicano ha voluto premiare la Ecolbio s.r.l, concedendo l'esclusiva per il Portogallo e l'Albania, gratificazione che Ecolbio s.r.l. ha accettato con orgoglio.

Molta strada è stata percorsa da quando abbiamo ricevuto il primo sconfortante diniego, una frase che ha segnato il nostro cammino rendendoci più forti, più caparbi, più incisivi: " Un chewing-gum interessante... ma non prenderà mai piede; le multinazionali saranno sempre più forti".
Invece non è stato così, in brevissimo tempo quella che sembrava un'utopia è diventata una realtà.

La Ecolbio s.r.l. azienda tutta italiana è riuscita a trovare valori aggiunti a Chicza, già certificata Biologica e biodegradabile al 100% ( con queste due particolari ed uniche caratteristiche era stata immessa nel mercato dai Chicleros nel 2009 ) l'azienda Italiana ha avuto alcune importanti intuizioni, applicando del resto la "nostra fantasia tutta italiana" rinvenendo nel prodotto attraverso la certificazione, le importanti peculiarità del Senza Glutine, del Senza Lattosio, del Vegan, del Kosher, intuendo e certificando che Chicza è adatta anche a pazienti nefropatici, peculiarità che hanno attirato le simpatie di altri segmenti di Consumatori.

La simpatia, l'affetto e la fiducia del mercato rappresentano per noi continui stimoli per il futuro che si preannuncia ricco di altre sfide e nuovi gusti, stimoli che creano un impegno al fine di offrire sempre un prodotto sano, unico nel suo genere, sempre al passo con i tempi, aumentando nel contempo la produzione, la commercializzazione e la logistica senza rinunciare mai alla Qualità, al Rispetto per l'Ambiente e al Rispetto per le Consumatrici e per i Consumatori, da noi considerati tutti paradigmi imprescindibili, pilastri della nostro pensiero e delle nostre azioni.

Mai potremo avvelenare l'Ambiente o nuocere alla Salute dei consumatori!!! Mai abbasseremo la Qualità per il vile dio denaro!!!

Chicza, il "magico" chewing-gum, che continuerà a restituire bellissimi sogni, continuerà a proteggere l'Ambiente e la Salute dei consumatori, continuerà ad alimentare il sorriso dei bambini e delle Donne Chicleros.

Ci auguriamo che Chicza possa continuare ad essere un prodotto "messaggero" di positività e di sogni, sogni che rimangono l'unica cosa che nessuno potrà mai portarci via, in una società che tutto prende e poco o niente restituisce.
Si, è vero, ci sentiamo tutti un po' stanchi e sfiduciati per il futuro lavorativo, per il futuro sociale, per il futuro ambientale, ma non dobbiamo cedere e dobbiamo essere sempre positivi come Chicza.
Chicza vuole essere una fonte di ottimismo e gioia per tutti, Chicza è positiva...

"E' nelle crisi che emerge il meglio di ognuno di noi,
perché senza crisi tutti i venti sono lievi brezze".
Albert Einstein

Speriamo che questa citazione di Einstein possa diventare anche nostra.

Chicza, anche se non può compiacere tutti (per il gusto o per la sua durata, per la consistenza o altro, come del resto tutti gli altri prodotti in commercio) vuole comunque essere costantemente fonte di gioia, di forza e di ottimismo, per un mondo migliore e per... ognuno di noi; vi sembra uno sforzo o un'emozione da poco?
Quindi, come spesso accade in tutte le belle storie, Chicza, in Italia è partita cauta, ha inciampato come un bimbo, per poi rialzarsi e accelerare, senza esitazioni. Chicza si è fatta conoscere, Chicza ci ha messo il cuore, Chicza si è fatta apprezzare, si è fatta... amare, è decollata provando a stimolare la pseudo-concorrenza a non inquinare l'Ambiente, rimanendo con l'animo ingenuo di un bimbo:
"Il chewing-gum biodegradabile è la soluzione del futuro" l'Ambiente e la tutela della Salute lo esigono!!!

Pubblicato in Ambiente Emilia

Approvato il bilancio di previsione dalla bonifica che destina i proventi della contribuenza consortile e i fondi risparmiati attraverso un'attenta gestione dell'ente in investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Reggio Emilia – 12 Gennaio 2018 - Oltre 10 milioni di euro provenienti dai contributi dei consorziati e dai risparmi di gestione dell'ente sono pronti da investire nei prossimi dodici mesi per la difesa e lo sviluppo del comprensorio idraulico governato dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale a seguito dell'approvazione unanime del bilancio di previsione per il 2018.

20180112-Bonifica-centrale.RE-2Una somma ingente e quanto mai necessaria per fare fronte in modo adeguato a tutte le criticità ambientali che investono periodicamente il nostro territorio. Ed è proprio in quest'ottica, volta a potenziare progressivamente i finanziamenti destinati alla salvaguardia e alla manutenzione preventiva, che il Commissario Straordinario Franco Zambelli, contando sul parere favorevole sia della Consulta in rappresentanza dei Consorziati sia del collegio dei Revisori dei Conti, ha deciso di incrementare la già ingente somma di dieci milioni di euro con altri 530 mila frutto di una oculata politica amministrativa della governance consortile coordinata dal direttore generale Domenico Turazza.

Un impegno del tutto significativo per le manutenzioni ordinarie e straordinarie che rimarca lo sforzo progressivo di razionalizzare i costi strutturali e del personale ottimizzando al contempo l'azione concreta sul territorio in un arco temporale che nel 2017 non ha sicuramente regalato scenari di semplice gestione.

Siccità prolungata e fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico, come ripercussione diretta dei mutamenti climatici in atto, stanno sempre più rientrando nella quotidianità e pertanto possono richiedere sforzi economici del tutto eccezionali. La stagione irrigua da poco ultimata per esempio ha visto il costo energetico utile per il sollevamento delle acque destinate alle colture tipiche del Reggiano e del Modenese incrementare di oltre 700.000 € rispetto al budget di previsione dello stesso anno.

Nonostante questi imprevisti straordinari che impongono un percorso obbligato per far fronte ai bisogni del territorio dal bilancio licenziato si riscontra chiaramente un'inversione di tendenza importante - che peraltro ha già caratterizzato gli ultimi esercizi - ovvero che le risorse destinate all'intervento diretto sul territorio superano i costi del personale impiegato generando un evidente aumento dell'efficienza del Consorzio, misurata dell'aumento della produttività del personale dipendente. Per un approfondimento trasparente e mirato su queste tematiche è possibile consultare tutta la documentazione inerente i bilanci di esercizio sia preventivi sia consuntivi sul sito internet del Consorzio alla sezione Amministrazione trasparente ( www.emiliacentrale.it ).

"Stiamo definendo i dettagli tecnici dei numerosi interventi prioritari e di miglioria che realizzeremo nel corso del 2018 nel nostro comprensorio – ha commentato il Commissario Straordinario regionale Zambelli - e prestissimo presenteremo agli amministratori locali, consorziati e a tutta la cittadinanza la mappa precisa e la ripartizione dei fondi con particolare attenzione alla definizione delle opere che andremo a realizzare nelle singole aree montane , collinari e di pianura. Siamo particolarmente soddisfatti perché in un anno non facile dal punto di vista emergenziale siamo riusciti a rispondere alle attese e gestendo le risorse in modo oculato abbiamo anche individuato più finanziamenti per il comprensorio. Sono soddisfatto".

Consorzio di Bonifica, Villanova e Castelvetro insieme per un progetto di percorso ciclabile integrato in un nuovo piano di difesa idraulica

Piacenza, 9 gennaio 2018 - Questa mattina alle 11.00, nella Sala del Consiglio del Municipio di Castelvetro Piacentino, è stata posta la firma alla convenzione (fra Consorzio di Bonifica di Piacenza e comuni di Castelvetro Piacentino e Villanova d'Arda) per un importante progetto di percorso ciclabile, integrato in un più ampio progetto di difesa idraulica del suolo (riguardante un impianto di sollevamento idraulico a Soarza).

Nell'ambito del programma #Italiasicura, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state infatti prodotte le "Linee guida di progettazione integrata per le opere idrauliche in difesa del suolo".

Tali linee prevedono anche che le nuove opere di difesa del suolo siano inserite nei contesti territoriali in modo armonico rispetto alle componenti del paesaggio, dell'ambiente e delle risorse locali. Nell'adempimento di queste linee guida si inserisce il progetto del Consorzio di Bonifica di Piacenza per la costruzione di un nuovo impianto idraulico di sollevamento da realizzarsi a Soarza, sull'argine maestro del Po. La nuova pista ciclabile sarebbe dunque parte di tale progetto integrato. Inoltre, seguendo proprio l'andamento dei tracciati dei canali di bonifica, il percorso ciclabile si collegherebbe all'itinerario nazionale chiamato VENTO (uno dei più lunghi d'Europa).

La firma di stamane ha dunque suggellato un'importante coordinamento con gli amministratori locali, come ha sottolineato Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza. "Abbiamo incontrato sindaci che hanno abbracciato la visione del domani ed è grazie ad una visione del futuro, alla progettualità e al coordinamento con gli amministratori che è poi possibile dare attuazione ai progetti".
"Va creata", -ha proseguito Zermani- "una cultura del territorio, una consapevolezza, nei cittadini, sull'importanza di una virtuosa interazione fra uomo e natura".
Il Sindaco di Castelvetro Piacentino, Luca Giovanni Quintavalla, dopo aver ricordato l'iter che ha portato alla firma della convenzione, ha ringraziato il Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Romano Freddi, Sindaco di Villanova d'Arda,, dopo i ringraziamenti al Consorzio, ha sottolineato l'importanza della mobilità sostenibile e di nuovi collegamenti.

Il progetto di percorso ciclabile, che ha come responsabile l'architetto Pierangelo Carbone del Consorzio di Bonifica di Piacenza, consentirà di collegare il ponte sul Po (Castelvetro Piacentino) con Soarza e Ongina (Villanova sull'Arda).

(Nella foto,  Romano Freddi, Fausto Zermani e Luigi Giovanni Quintavalla)

Consorzio di Bonifica, Villanova e Castelvetro insieme per un progetto di percorso ciclabile integrato in un nuovo piano di difesa idraulica.

Piacenza, 9 gennaio 2018

Questa mattina alle 11.00, nella Sala del Consiglio del Municipio di Castelvetro Piacentino, è stata posta la firma alla convenzione (fra Consorzio di Bonifica di Piacenza e comuni di Castelvetro Piacentino e Villanova d'Arda) per un importante progetto di percorso ciclabile, integrato in un più ampio progetto di difesa idraulica del suolo (riguardante un impianto di sollevamento idraulico a Soarza).

Nell'ambito del programma #Italiasicura, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state infatti prodotte le "Linee guida di progettazione integrata per le opere idrauliche in difesa del suolo". Tali linee prevedono anche che le nuove opere di difesa del suolo siano inserite nei contesti territoriali in modo armonico rispetto alle componenti del paesaggio, dell'ambiente e delle risorse locali. Nell'adempimento di queste linee guida si inserisce il progetto del Consorzio di Bonifica di Piacenza per la costruzione di un nuovo impianto idraulico di sollevamento da realizzarsi a Soarza, sull'argine maestro del Po. La nuova pista ciclabile sarebbe dunque parte di tale progetto integrato. Inoltre, seguendo proprio l'andamento dei tracciati dei canali di bonifica, il percorso ciclabile si collegherebbe all'itinerario nazionale chiamato VENTO (uno dei più lunghi d'Europa).

La firma di stamane ha dunque suggellato un'importante coordinamento con gli amministratori locali, come ha sottolineato Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza. "Abbiamo incontrato sindaci che hanno abbracciato la visione del domani ed è grazie ad una visione del futuro, alla progettualità e al coordinamento con gli amministratori che è poi possibile dare attuazione ai progetti".
"Va creata", -ha proseguito Zermani- "una cultura del territorio, una consapevolezza, nei cittadini, sull'importanza di una virtuosa interazione fra uomo e natura".
Il Sindaco di Castelvetro Piacentino, Luca Giovanni Quintavalla, dopo aver ricordato l'iter che ha portato alla firma della convenzione, ha ringraziato il Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Romano Freddi, Sindaco di Villanova d'Arda, dopo i ringraziamenti al Consorzio, ha sottolineato l'importanza della mobilità sostenibile e di nuovi collegamenti.

Il progetto di percorso ciclabile, che ha come responsabile l'architetto Pierangelo Carbone del Consorzio di Bonifica di Piacenza, consentirà di collegare il ponte sul Po (Castelvetro Piacentino) con Soarza e Ongina (Villanova sull'Arda).

Roma 19 dicembre 2017 - Dall'olio extra vergine di oliva bio "funzionale" arricchito di vitamine, con effetti benefici contro l'osteoporosi, alla fattoria sociale per l'inclusione di giovani e adulti con disabilità che promuove il "turismo etico". Dall' "orto in adozione" ai tirocini per l'inserimento lavorativo dei soggetti con status di rifugiato politico.

E ancora, la prima Scuola di Multifunzionalità agricola familiare che, oltre ad essere una piccola oasi della biodiversità con più di 350 varietà, utilizza la cucina agrituristica del "riuso" e, infine, la coltivazione di prodotti diventati presidio "Slow Food". Sono queste le caratteristiche delle aziende, tutte a conduzione femminile, premiate anche quest'anno dal concorso nazionale "De@ Terra".

Il "Premio De@Terra" (XVI edizione) è finalizzato all'individuazione di 6 imprenditrici agricole operanti sul territorio nazionale che si siano distinte per la propria iniziativa. Le vincitrici del premio 2017 parteciperanno ad una visita di studio per lo scambio di buone prassi presso alcune realtà agricole dell'Unione europea, creando i presupposti per lo sviluppo e il consolidamento di effettive opportunità di crescita imprenditoriale.

La premiazione si è svolta il 18 Dicembre presso la Sala Cavour del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Le vincitrici 2017:
PETRINI Francesca
"Az. Agr. Fattoria Petrini"
Monte San Vito (AN)

BISCHETTI Martina
"Az. Agr. Fabioland"
Nerola (RM)

MASTROGIUSEPPE Annalisa
"Az. Agr. Le Favole di Gaia"
Pratola Peligna (AQ)

MIGLIACCIO Immacolata
"Soc. Agr. ABIM"
Santa Maria Capua Vetere (CE)

GASTALDI Elisa
"Azienda agricola Elilu
Scuola di Multifunzionalità Agricola Familiare"
Castelnuovo Scrivia (AL)

INVIDIATA Grazia Sandra
"Az. Agr. Invidiata Grazia"
Collesano (PA)

Lunedì, 11 Dicembre 2017 07:48

11 dicembre Giornata Internazionale della Montagna

L'11 dicembre ricorre la Giornata Internazionale della Montagna, istituita dall'ONU. Dal 2003 la celebrazione è stata osservata ogni anno per creare consapevolezza sull'importanza della montagna. Il nostro Consorzio è molto attivo nelle aree montane della nostra provincia: sono 30 i comuni montani coinvolti (riportiamo più avanti le dichiarazioni dei sindaci della nostra provincia).

Piacenza, 11 dicembre 2017 - Diverse sono le attività del Consorzio di Bonifica di Piacenza nel comprensorio montano:
- gestione degli acquedotti rurali
- manutenzione della viabilità rurale
- lotta al dissesto idrogeologico

Acquedotti rurali
Sono 46 gli acquedotti rurali da gestire attraverso interventi di: sfalcio e lavaggio di numerosi manufatti acquedottistici, di ripristino di rotture sulle linee, di trasporto di acqua con autocisterna e di ristrutturazione di alcuni serbatoi di riserva/opera di raccolta.

Viabilità rurale
125 i chilometri di viabilità rurale da mantenere e da mettere in sicurezza consolidandone i versanti. Queste le tipologie di interventi: realizzazione e manutenzione del manto bitumato, messa in sicurezza, consolidamento delle scarpate, ripristino della viabilità e regimazione delle acque superficiali di scolo.

Difesa idraulica e presidio nella lotta al dissesto idrogeologico
Fondamentale in questa azione è la sinergia con le amministrazioni locali mediante tavoli tecnici comuni. L'obiettivo è di regimentare i corsi d'acqua con briglie che ne riducano la velocità, consolidarne le sponde e diminuire l'erosione in alveo.
Diverse sono le tipologie di interventi: sistemazione funzionale delle pendici, consolidamento dei versanti, contenimento o recupero di zone franose, ripristino degli argini (mediante infissione di pali di castagno, drenaggi o posa di massi), prevenzione e controllo dell'erosione dei terreni, contenimento e rallentamento (mediante briglie, gabbionate, difese spondali, ...) del deflusso delle acque, controllo e sorveglianza delle situazioni di criticità geomorfologica, drenaggi sui versanti.

20171207-PC-Montagna-FOTO 114 1

Coordinamento con le amministrazioni locali
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza interviene sia direttamente che a seguito di una strutturata concertazione con le amministrazioni locali.

"Il nostro territorio montano" commenta Simone Maserati Sindaco di Gazzola "rappresenta un'importante riserva sia per le attrattive turistiche sia per i tanti prodotti tipici ma anche per le tradizioni della sua gente che rappresentano i nostri valori e la nostra memoria; per questo risulta un patrimonio degno di essere manutenuto, valorizzato e supportato, soprattutto nelle iniziative di chi decide con entusiasmo, ma anche coraggio, di mettere in gioco le proprie risorse per investire in attività legate alla salvaguardia dell'ambiente montano ed alla produzione di prodotti locali".

20171207-montagna-7 b 1"Le montagne" dice il Sindaco di Nibbiano Giovanni Cavallini e le loro comunità sono sistematicamente trascurate a livello globale ma i nostri compaesani hanno chiesto una forte alleanza, la fusione dei comuni, per tornare ad essere protagonisti ed incidere direttamente sulle scelte del loro futuro. La scelta della comunità è stata chiara e netta: un maggiore impegno per uno sviluppo dell'Alta Val Tidone, un impegno sia delle istituzioni che della società civile per lo sviluppo delle attività agricole, commerciali e per il ben essere delle comunità. Con questa forte motivazione il referendum popolare ha stabilito la fusione dei Comuni di Nibbiano, Pecorara e Caminata. Il nuovo Comune Alta Val Tidone prevede ed auspica il coinvolgimento dei giovani perché possano costruire, con vari progetti di sviluppo sostenibile, il loro futuro in questa valle fantastica. Per questo motivo desidero ringraziare tutti i compaesani che hanno deciso di diventare protagonisti del loro futuro in Alta Val Tidone".

Sergio Copelli Sindaco Ponte dell'Olio ricorda che "il tema di quest'anno "Montagne sotto stress: cambiamenti climatici, fame e migrazione" ci porta ad affrontare il tema delle aree marginali e di come valorizzare i servizi ecosistemici-ambientali. Per l'Alta Val Nure il cammino intrapreso si chiama Strategia Nazionale Aree Interne: 13 Comuni dell'Appennino Piacentino e Parmense hanno deciso di accettare la sfida di far parte di un progetto pilota proposto dall'Agenzia Ministeriale di Coesione Territoriale e dalla Regione. Con un intenso lavoro di consultazione e di pianificazione di possibili interventi per invertire gli indicatori demografici e socioeconomici, si è arrivati alla formulazione di una strategia che riguarda i settori della scuola, del sociosanitario e della mobilità attraverso un innovativo patto che consideri l'ambito ottimale il territorio formato da tutti i Comuni coinvolti. L'impegno riguarderà anche lo sviluppo economico, le buone prassi forestali e gli interventi legati al dissesto ed alla protezione civile. Un nuovo approccio capace di assicurare a chi resta e a chi vuole tornare a una maggiore qualità della vita".

"Attenzione alla tutela della montagna, valorizzazione e salvaguardia del patrimonio forestale, prevenzione del dissesto idrogeologico, sono le parole che più frequentemente si odono ogniqualvolta i territori di montagna sono interessati da frane o quelli a valle da inondazioni," dice Carmine De Falco Sindaco di Caminata. "Ma non meno importanti sono anche i fenomeni che investono i territori di montagna: spopolamento, scarsità di servizi, isolamento. Questi sono, in sintesi, alcuni dei fattori che riguardano la montagna e sui quali occorre riflettere ed intervenire per una inversione di tendenza. Ritengo perciò che, gli amministratori nazionali e locali, specie i sindaci di montagna, nell'agenda dei propri lavori, devono inserire, tra le priorità, investimenti ed accorgimenti mirati se si vuole mantenere integro il territorio e salvaguardare la bellezza della montagna e tutelare i suoi abitanti. Pertanto, occorre finalizzare gli interventi salvaguardando il patrimonio forestale, pulendo i sentieri, evitando il formarsi di frane, sostenendo le attività agricole, assicurando servizi essenziali, telecomunicazioni, trasporti, servizi sanitari e scolastici, e considerare la montagna una risorsa che va salvaguardata per il benessere dei cittadini che vi abitano, per la potenzialità di turisti che può attrarre e per usufruire dei prodotti sani sulle nostre tavole. Tutto ciò si può ottenere se ogni amministratore ha veramente voglia di investire in attività che non producono effetti immediati, quindi non portano voti, ma avranno per sempre la riconoscenza di quanti beneficeranno, fosse anche per una passeggiata, in un bosco pulito.
Molti di noi sindaci, purtroppo, siamo assillati da mille problematiche: dobbiamo convivere con le esigenze di bilancio, con opere, a volte, costose, dobbiamo assicurare servizi efficienti e spesso la tutela della montagna e dei suoi abitanti per forza di cose passa in secondo piano, ma io dico a tutti i sindaci di montagna: se i nostri concittadini sono rimasti a coltivare i campi in zone disagiate, a portare le mandrie in zone difficilmente raggiungibili è perché amano il territorio e lo proteggono, allora aiutiamoli e i risultati arriveranno, loro possono rappresentare la spinta per avere territori sani, maggiori attività commerciali, numerose attività artigianali e turismo di qualità.
Io sono nato in un paese di montagna, Ospedaletto D'Alpinolo in provincia di Avellino, posto a 700 metri di altezza e ricordo sempre, con nostalgia, quando nei mesi estivi, un piccolo paese di mille abitanti, si trasformava in una comunità di cinquemila persone amanti della buona aria del buon cibo e desiderosi di passeggiare nei boschi dai sentieri ben tracciati e puliti. Se vogliamo che la montagna viva, amiamola".

Claudia Borrè sindaco di Zerba, commenta: "Come Sindaco del più piccolo comune della Regione, 77 residenti, credo fortemente nelle opportunità che il territorio montano possa offrire ma sono consapevole delle enormi difficoltà di poter strutturare tali risorse. Manca un progetto serio unitario del territorio e concreto. Bisogna che tutte le Istituzioni ripensino a uno sviluppo dei piccoli borghi montani. Dietro alle grandi città, ad una Pianura Padana sempre più inquinata ci siamo noi, montagna, fragile, per molti mesi quasi disabitata ma che può essere territorio ricco se aiutata a riportare lavoro, senza possibilità di occupazione non si può pensare a nessun progetto.
Riportare la gente a vivere qui, ricreare una microeconomia, un aiuto a chi vuol tornare, perché qualcuno ci vuole provare.
Poi i servizi, le strade, il dissesto: credo che solo con la presenza sul territorio delle persone che lo lavorano e lo curano siano temi risolvibili.
Se tutti i paesi diventano solo seconde case per poche settimane all'anno si perde il concetto di comunità, di borgo vivo, e quindi le risorse per mantenerlo aumenteranno sempre di più ma non si fermerà l'abbandono e il degrado dell'ambiente montano.

"Le comunità rurali" interviene Lorenzo Burgazzoli Sindaco di Piozzano, "che risiedono nelle zone alpine ma anche collinari,sono economicamente e socialmente molto importanti perché svolgono una funzione di presidio e salvaguardia dell'ambiente, attuando, inoltre, un'agricoltura capace di offrire dei prodotti di qualità certificata ben apprezzati sul mercato. Le Istituzioni di ogni ordine e grado dovrebbero impegnarsi alla promozione di queste aree iniziando a pensare e ragionare non solo in base alla densità abitativa ma in base alla peculiarità del territorio, talvolta marginale,con i suoi problemi e le proprie potenzialità. I nostri territori sono unici, molto spesso incontaminati e vanno preservati per le future generazioni ma per evitare il progressivo spopolamento vanno create le infrastrutture e le condizioni favorevoli affinché i cittadini ci possano abitare e lavorare serenamente".

Ivano Rocchetta Sindaco Castell'Arquato ci ricorda che "La gestione dell'acqua è elemento essenziale per lo sviluppo dell'agricoltura. E un'agricoltura fiorente si pone come baluardo, stimolo e motivazione per far restare i giovani sul territorio. Dunque l'agricoltura diventa non solo presidio a valenza economica ma anche sociale. Ed è rimanendo sul territorio che lo si può proteggere e salvaguardare".

Paolo Negri Sindaco di Bettola ricorda "una frase del celebre letterato tedesco Johann Wolfgang von Goethe 'i monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi'.
Mi tornano alla memoria i nostri anziani, uomini e donne di poche parole, ma che hanno sempre amato le loro terre e con la loro esperienza quotidiana hanno tramandato lo stesso amore ai nostri giovani. Questi nostri giovani che, senza slogan e senza clamore, hanno ritrovato la voglia e la volontà di fare rivivere le nostre montagne, sempre bistrattate e dimenticate, speranzosi di ritagliarsi un proprio spazio e di costruirsi una propria vita. Questi giovani che si stanno impegnando per cercare culture alternative, culture biologiche ed ecosostenibili, per cercare di valorizzare e far conoscere i prodotti e le tipicità locali che le nostre montagne ci permettono di creare e realizzare. Quello che tutti uniti possiamo fare per loro è: 'Aiutarli' per non far crollare le loro illusioni, per non distruggere i loro sogni".

Giovanni Malchiodi Sindaco di Ferriere dichiara che "La montagna è quella splendida parte del territorio che tutti noi conosciamo. Averla abbandonata con lo spopolamento degli anni scorsi nella ricerca di una vita migliore è stato a mio avviso un errore gravissimo. Questo ha causato oltre a un grave danno ambientale con le conseguenze e i costi che anche di recente (alluvione 2015) abbiamo affrontato, un grande danno sociale in quanto il continuo calo di popolazione ha determinato la perdita di molti servizi e reso le città invivibili con enormi problemi di sicurezza e di inquinamento. Ora per potere salvare la montagna non occorre altro che grandi investimenti mirati a far rimenare i pochi rimasti e tentare, attraverso la creazione di posti di lavoro, di portare i giovani ad insediarsi. Solo in questo modo si potrà avere il presidio e la custodia di questa importantissima parte della terra".

Paolo Calestani Sindaco di Morfasso esorta a "promuovere e valorizzare la montagna. Gli amministratori locali fanno tanto ma c'è la necessità che anche governo e regioni intervengano con il supporto di fondi. Noi crediamo che sia fondamentale mantenere sul territorio i servizi essenziali. A Morfasso, per esempio, abbiamo infatti asili, nidi, doposcuola, un sevizio di scuolabus che va a prendere bambino per bambino: si tratti di servizi alla famiglia che aiutano a radicare la comunità nel territorio senza spingerla a cercare altrove gli stessi servizi. Fondamentale è poi potenziare l'agricoltura e il turismo locale. Gli obiettivi si raggiungono grazie alla sinergia. Con il Consorzio di Bonifica di Piacenza lavoriamo attivamente per la lotta contro il dissesto idrogeologico per arrivare a coprire capillarmente il territorio."

20171207-montagna-10 b 1