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Uno Bianca. Il presidente Bonaccini sul 27^ anniversario della strage del Pilastro a Bologna: "Il male si combatte anche con il ricordo. L'Emilia-Romagna si stringe in un abbraccio ai familiari"

Il ricordo dei tre Carabinieri caduti la sera del 4 gennaio del 1991 e l'impegno della Regione contro la criminalità organizzata

Bologna - "Mauro, Andrea, Otello erano in servizio al Pilastro la sera del 4 gennaio del 1991. Avevano poco più di vent'anni, erano giovani servitori dello Stato e furono uccisi con ferocia, mentre stavano facendo il loro lavoro, per garantire la nostra sicurezza. È nostro dovere ricordarli con profonda gratitudine e rispetto".

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in occasione del 27^ anniversario della strage del Pilastro, ricorda i tre Carabinieri uccisi a Bologna dai killer della cosiddetta Banda della Uno Bianca.

"È l'abbraccio di tutta l'Emilia-Romagna con cui stringo i loro familiari- prosegue il presidente-. Lo dobbiamo a loro e a tutte le persone per bene di questa comunità. Oggi le parole rischiano di essere inutili se non partono dal presupposto che il male si combatte anche con il ricordo, perché così si tiene alta la soglia di attenzione delle coscienze. In questa giornata rendiamo omaggio alle vittime del Pilastro, ma il nostro impegno come Regione- spiega ancora Bonaccini- va oltre il ricordo. E lo onoriamo, questo impegno, combattendo per la legalità con atti concreti, come la legge regionale – primi in Italia – che ha rafforzato il nostro 'no' a tutte le mafie e alla criminalità organizzata".

"È un dovere anche verso le nuove generazioni- conclude il presidente- perché devono sapere che la legalità e i valori della civile convivenza sono un bene che va difeso, come questa città e questa regione hanno sempre fatto e continueranno a fare con forza e determinazione". /Ti.Ga.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Il consigliere chiede alla giunta "misure urgenti" per tutti e quattro gli Atenei regionali: Bologna, Ferrara, Modena e Reggio, Parma.

"La difficoltà, da parte della Regione Emilia-Romagna, di coprire al 100% le borse di studio per tutti gli studenti universitari idonei (sarebbero oltre tremila le borse mancanti) danneggerebbero tutti e quattro gli Atenei dell'Emilia-Romagna, Università di Bologna, di Ferrara, di Modena e Reggio, di Parma".

Lo scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta per sapere "quali misure urgenti intenda porre in essere per assicurare la copertura al 100% delle borse di studio per gli studenti universitari idonei nei quattro Atenei dell'Emilia-Romagna e se e in che modo l'assessorato competente intenda agire per fare in modo che gli stanziamenti non si basino esclusivamente su un riparto di tipo storico ma tengano anche conto del costante aumento delle immatricolazioni premiando gli atenei più virtuosi". (Cesare Cicognani)

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Il presidente Bonaccini all'intitolazione del Tecnopolo di Mirandola (Mo) a Mario Veronesi, padre del distretto del biomedicale: "Un grande uomo e un grande imprenditore, capace di farsi da solo. E' con geni come lui che la nostra terra dimostra la sua straordinarietà".

Mirandola, 18 dicembre 2017

"Oggi intitoliamo il Tecnopolo di Mirandola a una figura di primissimo piano della nostra terra, dell'Emilia-Romagna e del Paese. Un omaggio doveroso, certo, ma credo sia bello e suggestivo associare il nome di Mario Veronesi a un luogo di ricerca, studio e sperimentazione, per un grande uomo e un grande imprenditore, scienziato capace di farsi da solo, arrivando a creare il distretto biomedicale mirandolese, centrale nel sistema economico regionale e nazionale, fra i più importanti al mondo. Con intuito, talento e tenacia, col saper fare e intraprendere di questa nostra terra, che proprio attraverso geni come lui dimostra la sua straordinarietà".
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che sabato pomeriggio ha partecipato all'intitolazione del Tecnopolo del Comune modenese a Mario Veronesi, fondatore del distretto biomedicale di Mirandola scomparso lo scorso 12 giugno all'età di 85 anni.

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"Siamo in un territorio che grazie soprattutto alla forza di volontà della sua gente ha saputo risollevarsi dopo il sisma del 2012, uscendone ancora più forte di prima, e il biomedicale è il comparto che più di ogni altro rappresenta l'Emilia che non si è fermata un solo istante dopo quelle terribili scosse, ripartendo subito e facendo registrare oggi dati di crescita superiori a quelli di cinque anni fa- aggiunge Bonaccini-. Un distretto che ha visto affermarsi aziende e nascere migliaia di posti di lavoro, e il Tecnopolo, realizzato anche con risorse regionali, è l'emblema di quel connubio fra ricerca e innovazione che sono da sempre i propulsori del nostro tessuto produttivo. Qui ci sono professionalità, conoscenze e idee che creano le giuste occasioni di sviluppo e attrattività. Il biomedicale e Veronesi- conclude il presidente della Regione- sono la storia di questi luoghi e raccontano di una scommessa vincente che continua a premiare questo territorio e le sue imprese nella competizione globale".

(fonte: Regione ER)

Venerdì, 15 Dicembre 2017 15:13

Maggiore autonomia per l'Emilia-Romagna

Maggiore autonomia per l'Emilia-Romagna, il presidente Bonaccini incontra a Roma il sottosegretario Bressa e il presidente Maroni: "Determinatissimi a raggiungere un accordo col Governo entro gennaio". Fatto il punto sul negoziato in atto e sulle prossime tappe. A inizio gennaio nuovo vertice delle delegazioni trattanti mentre è proseguito in queste settimane il lavoro di approfondimento tecnico fra le strutture ministeriali e quelle regionali. 

Bologna, 15 dicembre 2017

Accordo entro gennaio sulla maggiore autonomia per l'Emilia-Romagna. Obiettivo ribadito ieri in un incontro a Roma, al Dipartimento per gli affari regionali, che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha avuto con il sottosegretario per gli Affari regionali, Gianclaudio Bressa e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.

Prosegue dunque il negoziato che il Governo ha avviato con Emilia-Romagna e Lombardia sulla base dell'articolo 116 della Costituzione, che al terzo comma consente l'attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori "forme e condizioni particolari di autonomia" attraverso una legge dello Stato approvata a maggioranza assoluta, sulla base di un'intesa fra il Governo e la Regione interessata. Ieri è stato fatto il punto sul confronto in atto e sulle prossime tappe.

Dopo i primi due appuntamenti a Bologna (17 novembre) e Milano (30 novembre), le delegazioni trattanti - composte dai presidenti delle Giunte regionali, quelli delle Assemblee legislative, i presidenti regionali di Anci e Upi, gli organismi che rappresentano i Comuni e le Province, e gli assessori competenti – si rivedranno a inizio gennaio mentre è proseguito in queste settimane il lavoro di approfondimento tecnico fra le strutture ministeriali e quelle regionali sulle singole materie di cui Emilia-Romagna e Lombardia chiedono la gestione diretta e con risorse certe.

Inoltre, entro la prima metà di gennaio Bonaccini relazionerà in Assemblea legislativa sul negoziato in atto.

"Siamo determinatissimi a chiudere l'accordo con il Governo entro gennaio- afferma il presidente della Regione-. Ribadisco che si tratterebbe di un fatto storico, mai accaduto prima in Italia e che il prossimo Parlamento non potrà certo ignorare. Voglio ringraziare il Sottosegretario Bressa per la disponibilità che sta dimostrando e il presidente Maroni: il tavolo per un negoziato comune sta lavorando bene e come ho detto fin dall'inizio, quando accettammo di aspettare la Lombardia per l'avvio di un confronto col Governo al quale come Emilia-Romagna eravamo già pronti, al di là delle differenze politiche a noi interessano i fatti, ovvero che venga premiata una Regione virtuosa e con i conti in ordine come l'Emilia-Romagna, per continuare a crescere senza che venga messa in discussione l'unità nazionale. Un traguardo che vogliamo raggiungere in maniera condivisa con l'intera società regionale: a inizio gennaio convocherò nuovamente i componenti il Patto per il Lavoro per aggiornare parti sociali, categorie economiche, territori, enti locali, atenei e associazioni del Terzo settore e in Assemblea legislativa, dalla quale ho ricevuto un mandato unanime,- chiude Bonaccini- va avanti il lavoro nelle singole commissioni e ci confronteremo con tutti i Gruppi consiliari sulle competenze che abbiamo richiesto, decidendo insieme se aumentare le 12 già individuate".

Le 12 materie che l'Emilia-Romagna ha già definito sono: rapporti internazionali e con l'Unione Europea; sicurezza del lavoro; istruzione (fatta salva l'autonomia delle politiche scolastiche); commercio con l'estero, ricerca scientifica e tecnologica, sostegno all'innovazione per i settori produttivi; governo del territorio; Protezione Civile; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; tutela della salute; norme generali sull'istruzione; tutela dell'ambiente, dei beni culturali; organizzazione della Giustizia di pace. Se ne potrebbero aggiungere su cultura, sport e agricoltura.

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Questa mattina presso Florim Gallery di Fiorano (Modena) la cerimonia di premiazione della 3a edizione del premio per la responsabilità sociale d'impresa. Si tratta di un riconoscimento della Regione alle aziende emiliano-romagnole impegnate sugli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

6 dicembre 2017 

Investire sul talento dei giovani, l'inclusione e il benessere delle persone, promuovere cibo di qualità e lotta allo spreco, comunicare il valore sociale dell'impresa. Sono questi i temi che emergono dai progetti vincitori di "ER.RSI innovatori responsabili", terza edizione del premio, voluto dalla Regione e finanziato con 60mila euro, per le migliori iniziative realizzate dalle imprese emiliano-romagnole che nei loro piani aziendali uniscono valori etici e sostenibilità. La premiazione si è tenuta questa mattina a Fiorano Modenese (Mo) all'interno dell'azienda Florim Ceramiche, impresa premiata nella passata edizione.

"Devo evidenziare con soddisfazione- commenta l'assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi- che il numero dei partecipanti al premio si è ampliato di anno in anno, così come i settori di intervento e le partnership. Elementi questi che hanno fatto nascere nuove idee e moltiplicare le iniziative. E realizzare progetti legati al core business delle imprese. Un fermento che immette nel circuito dell'economia regionale energie, esperienze, risorse umane e finanziarie, creando opportunità di lavoro, generando innovazione, competitività e che dà conto di un sistema produttivo fatto di uomini e di donne che hanno una visione chiara: generare profitto, insieme ai loro dipendenti, mantenendo ben fermi i valori etici e l'attenzione alle persone. Con passione e amore per il proprio lavoro e per il proprio territorio che rende la sostenibilità una direzione obbligata".

Le imprese vincitrici avranno la possibilità di partecipare al programma Go-Global di promozione e internazionalizzazione della Regione Emilia-Romagna, come ambasciatori ER.Rsi in Italia e nel mondo.
Nato nel 2015, il premio intende valorizzare il contributo delle imprese per il raggiungimento dei 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile (Global Goals) indicati dall'Onu con l'Agenda 2030, l'impegno sottoscritto da 193 nazioni per la creazione di un mondo più attento all'ambiente, all'equità sociale ed economica, all'educazione e al rispetto delle diversità.

I risultati

Startup innovative

Si è aggiudicata il primo premiola bolognese Local To You, una piattaforma di e-commerce per la vendita di prodotti agricoli biologici locali e di alta qualità, coltivati da realtà sociali che supportano inserimenti lavorativi di persone a bassa contrattualità.
Secondo classificato il progetto della piacentina By-entO, per l'allevamento di insetti a scopo alimentare attraverso il riutilizzo di serre dismesse e l'inserimento lavorativo di migranti. Terzo posto il modello per il contenimento dei consumi energetici condominiali, realizzato da Smart City and Buildings, sempre di Piacenza.

Imprese con meno di 20 dipendenti

 Vincitrice il Consorzio Rimini Mare, che col progetto "Marina C'entro" avviato in 8 stabilimenti balneari, promuove l'inserimento professionale di persone con disabilità nel mondo del turismo.
Secondo classificato "Pillole di Economia Circolare", un progetto di Regenesi e Alma Mater Studiorum di Bologna, in collaborazione con il Politecnico di Torino, per la creazione di oggetti di alta gamma provenienti dai materiali di scarto delle aziende.
Terza "White Energy Week" di Seaside di Bologna, un progetto di alternanza scuola-lavoro per avvicinare i giovani alle nuove figure professionali nel campo dell'energia.

Imprese con meno di 250 dipendenti

Ha visto la vittoria del progetto di Stafer S.p.A., impresa metalmeccanica di Faenza (Ra), che con il suoReport Integrato propone uno strumento di rendicontazione rivolto agli stakeholder per comunicare il valore immateriale generato dall'impresa in relazione agli gli obiettivi dell'Agenda 2030. Al secondo posto il "Centro di recupero ambientale" di Edil Esterni di Meldola (Fc) per il recupero e la riqualificazione dei materiali di scarto dei cantieri edili. Terzo, il progetto del Consorzio Integra di Bologna che propone un sistema di gestione integrato qualità-ambiente-sicurezza-etica, che ha incluso la Certificazione anticorruzione ai sensi della norma ISO 37001/2016.

Imprese con più di 250 dipendenti

Si è aggiudicata la categoria Yoox Net-A-Porter Group (Bologna) con "Talent in the Net", un progetto alternanza scuola-lavoro fondato su un approccio didattico innovativo, realizzato in collaborazione con la Fondazione Golinelli. Un incubatore di talenti che accompagnerà 60 studenti degli Istituti Salvemini e Belluzzi di Bologna per il triennio 2017-2019.
Secondo il progetto "Barilla Sustainble Farming" (Parma) che promuove pratiche agronomiche sempre più efficienti e sostenibili presso gli agricoltori.
Terzo posto, "Il riciclo ti premia" di Coop Reno (Bologna), che attraverso l'installazione di compattatori per la plastica presso i propri punti vendita sensibilizza i consumatori sulla riduzione dei rifiuti.

Cooperative Sociali

Primo posto Work and Services (Comacchio, Ferarra), che con il progetto "I Marinati di Comacchio" unisce la riqualificazione produttiva della storica Manifattura dei Marinati all'inclusione lavorativa di persone in difficoltà, grazie al coinvolgimento delle Amministrazioni pubbliche e degli operatori sociali del territorio.
Secondo posto alla Cooperativa Tangram di Forlì per il progetto "Cavarei Lab", un laboratorio per la produzione di oggetti con tecnologie digitali, per la formazione di persone con fragilità sociale sulle nuove competenze.
Terzo posto per "Capacità in Slow Production" della bolognese Open Group, un progetto di produzione, promozione e vendita di manufatti artistici realizzati dagli ospiti delle strutture della cooperativa.

Associazioni

Premiato"RicibiAMO", un progetto presentatoda Confesercenti di Piacenza e coordinato dall'Associazione PiaceCiboSano, in collaborazione con l'Università Sacro Cuore di Piacenza e con enti ed associazioni organizzazioni dei territori di Parma e Piacenza, che coinvolge istituti scolastici e 60 aziende ristorative delle due provincie nella prevenzione e la riduzione dello spreco alimentare, attraverso pratiche virtuose condivise da ristoratori e avventori.
Seconda ConfCooperative di Forlì e Cesena con il progetto Workers Buy-Out, per la salvaguardia dei posti di lavoro in aziende in difficoltà attraverso la costituzione di nuove imprese cooperative da parte dei dipendenti.
Terza, Impronta Etica con il progetto "Laboratorio tra Imprese, un percorso di formazione e condivisione di buone pratiche per lo sviluppo di progetti di welfare aziendale.

Ulteriori menzioni sono state assegnate a 12 progetti che nelle diverse categorie si sono distinti per originalità e coerenza con gli obiettivi dell'Agenda 2030.

Assegnate 4 Menzioni speciali dall'Assemblea legislativa della Regione alle imprese che si sono distinte con azioni per il superamento dei differenziali di genere. I riconoscimenti, consegnati dalla consigliera Roberta Mori, presidente della Commissione regionale per la parità e diritti delle persone, sono andati a C.M. Sistemi informatici di Ravenna, per il progetto "Women for Women", a Marchesini Group di Bologna, per il progetto "Marchesini Wellness - Ci Pensa la Mensa & Local To You", a Co.L.SER Servizi di Parma per il progetto WEL#COME - Welfare cooperativo" e a CoopSelios di Reggio Emilia per il progetto "Promozione della figura del Fattorino Sociale".

 

(Fonte: Regione ER)

di Luca Molinari 29 novembre 2017 - Mentre in Europa rombava il cannone e i vari nazionalismi depositavano quei semi da cui sarebbero sbocciati nazismo e fascismo, con il loro carico di violenza e di orrore, un "Maestro" si ostinava a suonare "la musica del nemico": ovvero si rifiutava di cancellare dai propri programmi musicali le grandi opere della musica tedesca. Bach, Mozart, Wagner: mai, nelle tante "orchestre dirette al fronte", Arturo Toscanini si rifiutò di non far suonare i grande classici della musica austro-tedesca.

Un modo, spiegava lui stesso, per ricordare ai popoli d'Europa che si stavano assassinando vicendevolmente nelle trincee della Grande Guerra che, cessato il fragore delle armi, lo spirito universale di amore fra i popoli avrebbe dovuto tornare ad affratellare gli europei.

Un monito, che se ascoltato, avrebbe evitato Auschwitz e Fossoli.

"Arturo. Un Maestro in prima linea" è in primo luogo questo: un appello alla pace tra i popoli e una condanna dell'orrore della guerra. Realizzata dall'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna in occasione del 150° della nascita e il 60° della mostre di Toscanini, "Arturo.

"Un Maestro in prima linea" racconta, in 12 pannelli realizzati dallo storico Pino Agnetti, l'impegno del grande direttore d'orchestra negli anni della Prima Guerra Mondiale, dei suoi concerti di beneficenza, della medaglia al valor militare conquistata per l'essere stato vicino alle truppe. Del non aver mai ceduto alle sirene del nazionalismo.

La mostra sarà inaugurata, alla presenza dell'autore e del presidente della Fondazione Toscanini, alle ore 11 di domani giovedì 30 novembre prossimo al Piano Ammezzato dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, dal vicepresidente del Parlamento di viale Aldo Moro Fabio Rainieri e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 fino al 20 gennaio 2018.

Tra le personalità che hanno confermato la propria presenza all'inaugurazione: il Generale B. Cesare Alimenti, Comandante militare Esercito "Emilia-Romagna", il Professor Marco Antonio Bazzocchi, Delegato alle iniziative culturali dell'Università di Bologna, il dottor Luigi Ferrari, Sovrintendente della Fondazione Arturo Toscanini, e la professoressa Jadranka Bentini, Presidente del Conservatorio di Musica "Giovan Battista Martini" di Bologna.

"Questa mostra è un modo per rendere omaggio a un grande autore e alla sua umanità: Toscanini - scrivono, nell'introduzione del catalogo della mostra, Simonetta Saliera e Fabio Rainieri, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna - fu un grande artista perché seppe coniugare il suo 'essere genio' con un rigore di vita semplice e coerente con i suoi ideali".

(Foto: da Wikipedia - Arturo Toscanini from "Hymn of the Nations".
And playing the "La forza del destino" Overture - United States Office of War Information
Create a screenshot by Ogiyoshisan (Last edited May 7, 2013)

Pubblicato in Cultura Emilia

E-commerce. Il presidente Bonaccini incontra a Pechino i vertici del grande portale cinese Jd.com. I rappresentanti del colosso commerciale (260 milioni di utenti) sono stati invitati in Emilia-Romagna per incontrare imprese, associazioni e istituzioni

Bologna - Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha incontrato, lo scorso 25 novembre, a Pechino presso la sede dell'ambasciata d'Italia in Cina, Jerome Ma, vice presidente di Jd.com, colosso di e-commerce del Paese asiatico e il più grande dettagliante cinese di 'business to consumer', attivo anche sul mercato europeo.

Jd.com conta attualmente 260 milioni di utenti attivi e un fatturato di 15 miliardi di dollari, caratterizzandosi per la rigidissima selezione dei prodotti in vendita, puntando a mantenere il primato dell'alta qualità sul mercato dell'e-commerce cinese.

Il presidente Bonaccini, che all'incontro era accompagnato dall'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli, ha invitato i vertici di Jd.com a venire in visita in Emilia-Romagna per poter incontrare imprese, associazioni di categoria e istituzioni.

Domenica, 26 Novembre 2017 06:31

La Food Valley punta alla Cina

La Food Valley punta alla Cina, a Shanghai l'Emilia-Romagna gioca la carta della qualità e mette in vetrina le sue eccellenze enogastronomiche. Bonaccini: "Per noi un Paese dal potenziale straordinario grazie ai nostri prodotti Dop e Igp e a tutto il comparto agroalimentare"

Emilia-Romagna protagonista all'inaugurazione della Settimana della cucina italiana nel mondo.

Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Aceto balsamico di Modena, già ammessi in Cina, guidano la ricca pattuglia di eccellenze che dalla via Emilia sono approdate alla via della Seta: incontri con le autorità cinesi per permettere l'ingresso degli altri Dop e Igp, prodotti di qualità da Piacenza a Rimini. L'assessore Caselli: "Vogliamo rafforzare la nostra presenza qui". E vola l'export dell'agroalimentare regionale: +36% nei primi sei mesi 2017


Bologna – La Food Valley punta alla Cina, un mercato enorme nel quale giocare la carta della qualità mettendo in campo i 44 Dop e Igp che fanno dell'Emilia-Romagna la regione europea con il maggior numero di prodotti certificati. L'occasione è rappresentata dalla seconda edizione della Settimana della Cucina italiana nel mondo (22-25 novembre), che è stata inaugurata oggi a Shanghai dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nell'ambito di 'Riso', l'importante salone dedicato al food che ha aperto i battenti la scorsa primavera

"E' un onore- ha affermato Bonaccini- essere qui a tagliare il nastro della Settimana della cucina emiliano-romagnola nel mondo a Shanghai, la capitale economica della Cina, un Paese con un potenziale straordinario per la qualità dei tantissimi nostri prodotti Dop e Igp e più in generale per tutto l'agroalimentare dell'Emilia-Romagna: una voce fondamentale della nostra economia, un elemento di forte identità e tradizione, ma anche, con la Food Valley, un prodotto turistico. La missione in Cina fa parte della nostra strategia per rafforzare il posizionamento dell'Emilia-Romagna nel mondo, dialogando con i territori più avanzati: continuando a fare sistema, lavorando insieme fra istituzioni, operatori economici e sociali, abbiamo tutte le carte in regola per farlo".

Dopo New York, vetrina del made in Emilia-Romagna nel 2016, quest'anno la scelta della Regione Emilia-Romagna è caduta dunque sulla Cina: un mercato in forte crescita che con una popolazione di 1,4 miliardi di abitanti in dieci anni ha visto aumentare il Pil pro capite del 164% e rappresenta oggi il secondo mercato al mondo dopo gli Stati Uniti per consumi alimentari.

Un'opportunità importante dunque. Anche e soprattutto per la Food Valley. Dei circa 391 milioni di euro di prodotti agroalimentari italiani esportati nel 2016 in Cina (+750 % in valore in dieci anni), il 16% è stato infatti prodotto tra Rimini e Piacenza con una crescita del 64% negli ultimi cinque anni). Una crescita che nel primo semestre del 2017 ha subito un'altra importante accelerazione mettendo a segno un ulteriore +36% (dati Nomisma).

"Oggi abbiamo presentato tutti i prodotti dell'Emilia-Romagna al pubblico cinese- ha sottolineato l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli- spiegando anche come sono fatti e realizzati. Vogliamo rafforzare la nostra presenza in Cina. Per ora possiamo esportare solo alcuni prodotti e in particolare Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Aceto balsamico di Modena Igp. Ma lavoriamo per allargare questo paniere e intanto siamo qui con molti altri prodotti, il cui standard di qualità è altissimo per il mercato cinese".

Tutela dei prodotti Dop e Igp e superamento delle barriere fitosanitarie
La ricca pattuglia delle eccellenze enogastronomiche che dalla via Emilia sono approdate alla via della Seta è dunque guidata da tre 'campioni' come Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Parma Dop, Aceto balsamico di Modena Igp: da soli il 36% del fatturato nazionale di prodotti a indicazione geografica, con 2,4 miliardi di euro. Ma non ci sono solo loro. L'Emilia-Romagna rappresenta infatti con 44 specialità il territorio leader in Europa per Dop e Igp: solo per citarne alcuni, dalla coppa e salame piacentini ai parmigiani fungo di Borgotaro e salame di Felino; dall'Anguria reggiana e dall'Aceto balsamico di Reggio alla Mortadella Bologna; dai cappellacci di zucca ferraresi alla piadina romagnola, fino al formaggio di fossa di Sogliano e lo Scalogno di Romagna. Un settore che nel suo complesso può rappresentare una grande opportunità per quanto riguarda le esportazioni in Cina, tanto più dopo l'intesa Ue-Cina sul reciproco riconoscimento (e relativa protezione contro le falsificazioni) di 100 indicazioni geografiche.

E proprio di tutela delle Dop e Igp e del superamento delle barriere non commerciali, ovvero della possibilità di far entrare altri prodotti Dop e Igp emiliano-romagnoli, il presidente Bonaccini e l'assessore Caselli hanno parlato nella terza giornata della missione istituzionale della Regione in un primo incontro – sempre a Shanghai - con Wei Huang, direttore di AQSIQ, l'organismo cinese che si occupa di certificazione e controllo nei settori della qualità e della sicurezza alimentare. Un altro incontro, sempre sull'argomento, è in programma fra due giorni, il 24 novembre a Pechino.

Le degustazioni: i grandi prodotti Dop e Igp, la pasta ripiena, i gran fritti della tradizione

La Settimana della cucina emiliano-romagnola in Cina prevede un ricco programma di attività formative e degustazioni aperte al pubblico, ma rivolte in particolare ai professionisti del settore: ristoratori, food&beverage manager, giornalisti specializzati, food blogger, cuochi. Produttori, chef, sommelier e rappresentanti delle aziende e associazioni presenti illustreranno caratteristiche e tecniche produttive dei prodotti presentati. Le presentazioni sono animate da una blogger esperta dell'agroalimentare emiliano-romagnolo: Sofia (Zhiqun) Fei.

Le preparazioni e i piatti in menù a cura dei cuochi di Casa Artusi puntano a rappresentare le varie identità e peculiarità della cucina regionale in un dialogo ravvicinato con quella – forte di una tradizione altrettanto importante - della Cina.
Dalla pasta fresca fatta a mano, mito e rito lungo la via Emilia, ai gran fritti (il gran fritto bolognese, ma anche il gnocco e le crescentine fritte), poi l'eleganza dei prodotti in purezza: Parmigiano-Reggiano, Prosciutto di Parma e Aceto balsamico di Modena; fino alla gran frutta dell'Emilia-Romagna: ovvero quando gli zuccheri sono salute. /PF

In foto: l'inagurazione della Settimana della cucina 22 novembre 2017 .

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Giornata internazionale dell'infanzia e dell'adolescenza. Garavini, Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, chiede la piena realizzazione dei diritti: "Molti bambini e adolescenti vivono in situazioni di difficoltà, di sofferenza, incontrano ostacoli a crescere serenamente e a sviluppare le loro potenzialità".

"Anche se il nostro Paese si è impegnato a rispettare tutte le disposizioni della Convenzione sui diritti dei fanciulli rimane ancora lungo e tortuoso il percorso che conduce alla piena realizzazione dei diritti: molti bambini e adolescenti vivono infatti in situazioni di difficoltà, di sofferenza, incontrano ostacoli a crescere serenamente e a sviluppare le loro potenzialità".

Queste le parole della Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Clede Maria Garavini, per la giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Tutti, a partire dalle istituzioni, prosegue, "dobbiamo quindi mantenere viva l'attenzione sulle condizioni di vita di bambini e adolescenti, dobbiamo impegnarci nella diffusione di una cultura condivisa a più livelli, sociale, sanitario, educativo e giuridico, e nella divulgazione delle conoscenze sui bisogni evolutivi, sulle condizioni che favoriscono il benessere e sui diritti di cui i bambini e gli adolescenti sono titolari. Una cultura in grado di declinarsi ed articolarsi in interventi specifici e coordinati a favore delle persone di minore età e delle famiglie che non sono in grado di fornire risposte puntuali ai bisogni dei figli, a partire dai nuclei che versano in situazioni di povertà".

La povertà, evidenzia Garavini, "è infatti una realtà in espansione e non va intesa solo come mancanza di mezzi economici. Si declina in diverse forme che incidono pesantemente sulla crescita dei bambini e degli adolescenti con effetti significativi sul loro sviluppo: nei processi di socializzazione, cognitivi e nell'acquisizione delle competenze che permettono di avere di sé una immagine positiva, di investire sulle risorse personali e di prepararsi con fiducia al futuro".

Per la giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza la Garante parteciperà nel pomeriggio alle celebrazioni in Consiglio comunale a Bologna. Questa mattina invece, ha aperto i lavori del seminario "Mi fai volare?", organizzato dall'assessorato regionale al Welfare e alle politiche abitative, sul tema degli adolescenti. La Convenzione sui diritti dei fanciulli è stata adottata dalle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 ed è stata poi sottoscritta da quasi tutti i Paesi, l'Italia ha aderito nel 1991.

(Cristian Casali, fonte: Regione Emilia Romagna)

Domenica, 12 Novembre 2017 07:09

Presentato "Enologica"

"Enologica", il Salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia Romagna unirà il vino e il cibo della regione con quelle che sono le tradizioni, la cultura, l'identità per un discorso corale, territoriale e popolare che identifica e rende unica l'Emilia Romagna.

Appuntamento quindi a Bologna, dal 18 al 20 novembre nel centralissimo Palazzo Re Enzo con ben 118 tra produttori, Consorzi e cantine; seminari e degustazioni tematiche per raccontare il vino dell'Emilia Romagna, dai principali vitigni ad alcuni autoctoni tutti da scoprire; il "Teatro dei Cuochi" con gli chef che si racconteranno, anche attraverso le proprie creazioni gastronomiche in abbinamento ai vini, proponendo la propria versione proiettata verso il futuro di alcuni piatti simbolo dell'Emilia Romagna, dai cappelletti ai pisarei e fasò, dai tortellini ai passatelli, dalla piadina alla torta fritta.

E inoltre, la premiazione di "Carta Canta", il premio rivolto a ristoranti, enoteche, bar, agriturismi e hotel situati in regione, in Italia o all'estero che propongono un assortimento qualificato di vini regionali, e il "Panino d'Autore" con lo chef Daniele Reponi, che realizzerà panini gourmet utilizzando esclusivamente prodotti Dop e Igp made in Emilia Romagna, grazie alla collaborazione con i Consorzi di Tutela.

«Un sentito ringraziamento va a tutti i protagonisti di Enologica 2017, a partire dai Consorzi di Tutela del vino e del food, il cui contributo è sempre fondamentale in un evento come questo, che vuole rappresentare in maniera ampia e completa un'intera regione – sottolinea il Presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette - Una regione unita nella quale Enoteca Regionale contribuisce a mantenere assieme piccole e medie aziende con i grandi gruppi cooperativi. E, assieme anche alle istituzioni preposte, a partire dalla Regione Emilia-Romagna, affrontare il futuro».

Ad accogliere i visitatori di Enologica, sotto al loggiato d'ingresso, ci sarà un grande pannello (circa 6x4 metri) con delle originali "sculture di terra", realizzate da I.TER di Bologna. Si tratta di rappresentazioni artistico-scientifiche dei principali suoli che ospitano la pianta della vite in Emilia Romagna e che si trovano percorrendo la via Emilia da Sud a Nord, partendo quindi dalla provincia di Rimini per arrivare fino a quella di Piacenza (con una sola piccola deviazione nel territorio ferrarese). Diversi tipi di terreno che corrispondono ai sette vitigni principali della regione, da dove nascono i nostri vini a denominazione: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Fortana per il ferrarese, Lambrusco per il modenese, il reggiano e il parmense, Malvasia per il parmense e il piacentino, Gutturnio per il piacentino.

Territori vocati alla viticoltura, che da alcuni mesi sono anche al centro di un percorso, partito da Modena e Reggio Emilia e che durerà alcuni anni, per verificare se in Emilia Romagna ci sono le condizioni per ottenere una certificazione di sostenibilità territoriale nelle aree delimitate dalle Dop e limitatamente al settore vitivinicolo. Spiega il Presidente Sciolette: «Sarebbe una delle prime, se non la prima, a livello nazionale che certifica non un singolo prodotto o una singola azienda, bensì un intero comparto regionale. Sarebbe uno strumento molto importante e un riconoscimento a favore dei tantissimi produttori che da anni s'impegnano per migliorare le tecniche colturali e per proteggere l'ambiente. Oltretutto, potrebbe rappresentare una forte leva di marketing sia verso il mercato nazionale sia verso quello internazionale».

«Quello di Enologica è oramai un format consolidato, frutto della grande esperienza di Enoteca Regionale Emilia Romagna nell'organizzazione e gestione di eventi a livello internazionale - chiarisce il Direttore di Enoteca Regionale, Ambrogio Manzi -. Oltre alla parte espositiva, Enologica è anche un importante momento d'incontro fra i produttori e gli addetti al settore. Anche quest'anno, infatti, sono attesi molti ristoratori, enotecari, giornalisti italiani e stranieri e ovviamente tanti wine lovers, che sempre più hanno
conoscenza approfondita dei nostri vini capaci di presentarsi al pubblico con una qualità crescente e una diversificazione di prodotti che in Italia non ha eguali».

Enologica, inoltre, ogni anno non manca di riservare anche una chiave di lettura del tutto originale del territorio e del mondo del vino. Quest'anno, infatti, a Enologica saranno protagoniste anche le creature fantastiche, ovvero la rappresentazione popolare della natura, delle paure, dei sogni, delle cose "inspiegabili" e familiari della storia dell'uomo, un patrimonio di storia e tradizioni tramandato oralmente fino a noi. Come si legge nell'introduzione del catalogo, scritta dal curatore di Enologica Giorgio Melandri: "[...]Noi siamo per un racconto "quotidiano", pieno di cose vere, di gente e storie. [...].. Il racconto del vino vive dentro alle giornate della gente e noi abbiamo il dovere di lasciarcelo. Siamo una regione dove è il quotidiano a essere straordinario, dove un fosso può nascondere una creatura fantastica, dove un albero può nascondere un segreto, dove un vino può raccontare tante storie".
Informazioni per il pubblico: tel. 0542.367700, cell. 347.5125365 (durante la manifestazione)
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Orario di apertura: sabato e domenica 11:00 – 20:00, lunedì 11:00 – 19:00. Ingresso 20 €.