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Verstappen sbatte, Hamilton sbaglia. Leclerc dopo una grande qualifica si arrende ad una vettura non ancora al top, ed è quarto. Vince Perez, davanti ad un grande Vettel e all'AlphaTauri di Gasly.

di Matteo Landi

Mancano ormai pochi giri al termine di una gara dominata da Verstappen quando avviene l'incidente che cambia il volto del fine settimana azero. Come già successo a Stroll, una gomma della Red Bull dell'olandese perde improvvisamente pressione, in pieno rettilineo.

Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 23 Maggio 2021 19:07

F1, Monaco: Ferrari, olé!

Gioie e dolori per la Rossa. Leclerc, in pole position, abbandona la gara prima del via. Ci pensa Sainz, magnifico secondo, a riportare la Ferrari sul podio, dopo un digiuno che durava da novembre 2020. Vince Verstappen, ed ora l'olandese è leader del mondiale!

Pubblicato in Motori Emilia
Lunedì, 17 Maggio 2021 16:20

L’Italia che rimane agli Italiani

Di Mario Vacca Parma, 17 maggio 2021 - La famiglia Lunelli acquisisce la storica Cedrata Tassoni

Pubblicato in Economia Emilia
Domenica, 09 Maggio 2021 19:40

F1, Spagna: il toro per le corna

Sul finale Hamilton batte Verstappen, avendo la meglio grazie al DRS e ad una strategia azzeccata. Mercedes - Red Bull, 3 - 1. La Ferrari fa progressi: un super Leclerc artiglia la quarta piazza, settimo Sainz. Ed in prospettiva Monaco la Rossa può sperare!

Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 02 Maggio 2021 21:32

F1, Portogallo: Mercedes is back

Hamilton torna alla vittoria e la Mercedes è di nuovo la vettura da battere. Verstappen, secondo davanti a Bottas, ammortizza il colpo. La Ferrari è sesta con Leclerc, Sainz solamente 11esimo.

Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 18 Aprile 2021 20:03

F1, l'Imola della felicità

Verstappen vince il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna davanti ad Hamilton. L'inglese sbaglia e rimonta. La Ferrari sfiora il podio su una pista old style che regala emozioni.

Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 28 Marzo 2021 22:04

F1, Bahrain: la fine di un'Era?

La Red Bull getta al vento una facile vittoria, trionfa Hamilton. Il campionato inizia con la leadership della Mercedes attaccata da un arrembante Verstappen. Finalmente c'è sfida al vertice. McLaren è la terza forza, lotta con la Ferrari che è sesta con Leclerc e ottava con Sainz.

di Matteo Landi

Tornato in pista dopo il suo ultimo pit stop Verstappen ha trovato davanti a sé una montagna da scalare. Quasi nove secondi di distacco dal leader Hamilton, da recuperare in 16 giri. A tre giri dal termine l'olandese ha sferrato l'attacco decisivo, ma è arrivato largo alla curva 4, ed immediatamente ha restituito la posizione ad Hamilton. Gli ultimi km sono stati pura adrenalina. Hamilton ha domato una Mercedes meno prestazionale della rivale Red Bull, con gomme ben più usurate di quelle montate sulla monoposto di Verstappen. Il giovane Max non ha più trovato lo spunto decisivo, concludendo dietro un sette volte campione del mondo che ha saputo difendere la posizione da vero Campione strappando con le unghie una sudata vittoria. I brevissimi test invernali avevano evidenziato una Red Bull in gran forma ed una Mercedes piuttosto sottotono. Al momento di fare sul serio, quando c'è da giocarsi gloria e trofei, gli anglo-teutonici hanno mostrato ancora una volta le loro capacità di recupero artigliando una vittoria davvero sofferta, dato che il team condotto da Christian Horner ha confermato di aver portato in pista una vettura molto prestazionale, la più veloce del Circus. Bentornata F1, con queste premesse ci farai divertire!

Red Bull: adesso è lotta aperta a Mercedes

In Bahrain si è consumata la prima tappa di un mondiale che, per molti versi, altro non è che un proseguimento di quello 2020. Le squadre non hanno potuto progettare vetture ex-novo, e si sono dovute attenere a dei limiti ben precisi, partendo dalla base delle monoposto che hanno disputato la scorsa stagione. Chi si aspettava una Mercedes ancora dominante, in forza di uno status quo difficilmente sovvertibile vista la stabilità regolamentare, sarà rimasto deluso. Ne ha beneficiato la lotta in pista, visto lo step evolutivo compiuto dal team austriaco che adesso dispone, incredibilmente, della vettura migliore. A Milton Keynes hanno ben sfruttato l'unica importante variazione regolamentare, una diminuzione della superficie del fondo, che ha invece messo in difficoltà gli uomini di Toto Wolff. Sono tornati protagonisti i piloti. Hamilton ci ha messo del suo per trionfare, ed in Red Bull dovranno riflettere su una strategia che ha costretto Verstappen ai lavori forzati, quando l'olandese avrebbe potuto agevolmente vincere se avesse copiato le scelte del box Mercedes. La pole position conquistata da Max e la facilità con cui negli ultimi giri ha ricucito il margine dal leader Hamilton lasciano pensare che oggi non ha vinto l'auto migliore. A complicare la vita del giovane orange ci si sono messi anche i track limits: da osservare in qualifica, da non rispettare in gara. Quando Verstappen ha oltrepassato i limiti della pista in curva 4, appena compiuto il sorpasso decisivo su Hamilton, ha ricevuto l'ordine di lasciarsi passare per non incorrere in una penalità. Linee bianche, avvertimenti, sanzioni: rimettete la ghiaia nelle vie di fuga e vedrete che tutto tornerà più semplice, senza timore che le carte bollate rimescolino il verdetto della pista!

Debutto in Red Bull scoppiettante per Perez. McLaren terza forza

Dietro ai duellanti è giunto un Bottas poco incisivo e danneggiato da un pit stop lento. Il terzo gradino del podio lo ha ottenuto senza patemi, visto che l'altro pilota Red Bull, Perez, è stato costretto ad una partenza dalla pit lane, in seguito ad un problema patito dalla sua vettura durante il giro di ricognizione. Il messicano ha festeggiato il suo arrivo in un top team con una rimonta memorabile, artigliando un buon quinto posto, alle spalle di un gran Lando Norris. La McLaren, forte della nuova motorizzazione Mercedes, ha confermato quanto mostrato nei test pre-stagionali, ed oltre al giovane inglese ha ben figurato anche il nuovo arrivato Ricciardo, settimo al traguardo.

Ferrari: un bel passo avanti

Non lontano da Norris e Perez è giunto Leclerc. Quarto in qualifica, dopo uno dei suoi giri monstre, ad un decimo dalla Mercedes di Bottas. Sesto in gara, su una pista teoricamente non favorevole alla Ferrari. A Maranello hanno portato in pista una nuova power unit che, prestazionalmente, non sembra troppo lontana dalla motorizzazione Mercedes. Qualche cavallo in più ed un posteriore più stabile, hanno contribuito al passo in avanti compiuto rispetto al disastroso finale di stagione 2020. Sainz, ottavo, ha accusato solo 8 secondi di distacco dal team mate: una prima gara in Rosso decisamente buona quella dello spagnolo, ancora in fase di adattamento con vettura e squadra. Il doppio sorpasso effettuato su Vettel e Alonso è stato una delizia per gli occhi degli appassionati.

Vettel, debutto in verde da dimenticare. Alonso, buon rientro ma senza gloria

A proposito di Vettel, il suo debutto su Aston Martin è stato un tormento. Diciottesimo in qualifica, bacchettato dai commissari che lo hanno penalizzato e spedito in fondo allo schieramento di partenza, in gara è saputo risalire mostrando la sua proverbiale ottima gestione dell'usura gomme, salvo poi schiantarsi contro il posteriore della bella Alpine di Ocon e transitare solo 15esimo sotto la bandiera a scacchi. Poca gloria anche per il rientrante Alonso, combattivo e lungamente in zona punti ma costretto al ritiro per problemi tecnici alla sua vettura. Zero punti quindi per la squadra condotta da Davide Brivio. In top ten è giunto invece il debuttante giapponese Yuki Tsunoda, nono. Il pilota della faentina AlphaTauri è subito risultato incredibilmente veloce: quanto mostrato in Formula 2 ha trovato conferma anche nel Grande Circus.

Emoziona la presenza in pista di Mick Schumacher, ma la Haas non va. Mazepin, la F1 è troppo per lui

Triste fanalino di coda è risultata la Haas. Il team americano ha portato in pista la peggiore vettura del lotto, non mostrando progressi rispetto alla passata stagione, anzi. Anche se vedere di nuovo su una vettura di F1 la dicitura "M.Schumacher" è stata un'emozione immensa per tutti gli appassionati, purtroppo la scritta "MSC" è stata piuttosto spesso nelle ultime posizioni della lista dei tempi fin dalle prove del venerdì. Mick si è impegnato e, a parte un innocuo testacoda compiuto nelle fasi iniziali di gara, ha portato a compimento il suo lavoro, terminando la corsa sotto i fuochi artificiali esplosi in cielo al momento della bandiera a scacchi, seppur 16esimo. Ben diverso è stato il weekend del compagno Mazepin. Il russo è stato una chicane mobile per tutto il weekend. Sabato ha rovinato le qualifiche dei colleghi girandosi due volte, in gara si è subito schiantato non completando neanche un giro. Con i soldi dei suoi munifici sponsor si è aggiudicato un sedile nella massima Formula, malgrado risultati non eccezionali nelle categorie propedeutiche. Quella che con il denaro non si può acquistare è la classe.

E adesso tocca ad Imola!

Appena tornata la F1 si prende una pausa. Il Circus tornerà nel terzo weekend di aprile, ad Imola, per il secondo anno consecutivo la Romagna si aggiudica una gara iridata. Sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari ci si aspetta che la Scuderia di Maranello possa aspirare a posizioni migliori, considerando le caratteristiche del tracciato che sorge sulle rive del Santerno. Il ritorno di una lotta al vertice, una Ferrari che mostra spunti interessanti ed un'AlphaTauri pronta a concretizzare la velocità mostrata in Bahrain: ci sarà da divertirsi. Considerando il recente asfissiante dominio Mercedes, non era scontato.

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Mercoledì, 10 Marzo 2021 21:01

Rosso Speranza

SF21, la creatura che ha il compito di riaccendere la speranza nel cuore dei tifosi, e affacciarsi di nuovo nelle posizioni che contano. Nonostante le restrizioni regolamentari le novità non mancano. E domani debutterà in pista.

di Matteo Landi

"La stagione 2021 parte dalle lezioni che abbiamo imparato dal 2020, che è stato incredibilmente difficile. L'anno scorso ci ha messo alla prova, sia in fabbrica che in pista. Abbiamo cercato di imparare dai nostri errori". Il Racing Director Laurent Mekies è consapevole di dover spesso sostituire Mattia Binotto in pista durante la stagione che inizierà a fine marzo. Quest'ultimo, specialmente nella seconda parte dell'anno, seguirà da vicino i progressi del rivoluzionario progetto 2022, e spetterà quindi all'ingegnere di Tours il difficile compito di guidare la squadra Ferrari in una stagione di transizione: l'ultima con il regolamento in corso, una sorta di proseguimento della 2020. Il francese ci mette subito la faccia e presenta la monoposto 2021, esponendosi anche più dello stesso Binotto.

Mancava lei a chiudere la serie di presentazioni delle "nuove" nate. Ed il virgolettato è d'obbligo, visto che quest'anno le squadre non hanno avuto la possibilità di creare da un foglio bianco le monoposto, ma si sono dovute attenere ad uno stringente regolamento, nato per contenere i costi viste le difficoltà economico-finanziarie create dalla nota situazione pandemica. Con alcune eccezioni. Su tutte spiccano le concessioni Aston Martin, con la squadra inglese abile a sfruttare le "sinergie" con Mercedes prepariamoci ad altri reclami dopo quelli subiti dalla Racing Point nella scorsa stagione, e quelle McLaren, dato che sulle vetture inglesi sono tornati i motori prodotti dalla Stella a Tre Punte. La Ferrari invece non ha avuto "sconti". E per spazzare via i fantasmi della scorsa disastrosa annata, ha dovuto applicarsi più di altri. L'obiettivo degli uomini di Binotto è quello di risalire la china dal sesto posto occupato nel costruttori al termine della stagione 2020, con la terza piazza nel mirino. In attesa della rivoluzione regolamentare datata 2022, anno in cui a Maranello punteranno al bottino grosso.

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SF21, è il nome della creatura che già domani muoverà a Sakhir i primi passi in pista e che oggi è stata finalmente svelata. La presentazione è avvenuta on-line alle ore 14, ma già in mattinata circolavano immagini e video della vettura. Speriamo si tratti del primo ed unico passo falso compiuto dagli uomini del team di Maranello in questa stagione. La partenza, però, non è delle migliori, considerando anche che uno degli sponsor principali della Rossa si occupa di sicurezza informatica! Piccoli scivoloni a parte è bene sottolineare gli importanti sforzi compiuti dagli ingegneri della Scuderia. I due token di sviluppo concessi dal regolamento sono stati spesi per il posteriore, ed il risultato è ben visibile. Il retro appare più snello e le pance laterali terminano in modo molto spiovente, alla ricerca di un'ottimale gestione dei flussi, incanalati verso il diffusore sfruttando l'Effetto Coanda. Siamo lontani dalle estremizzazioni che hanno reso dominanti, fino al 2013, le Red Bull del vincente binomio Newey-Vettel, ma appare evidente come le squadre, Ferrari compresa, abbiano cercato di recuperare la perdita di carico derivante dalla riduzione del fondo imposta dal regolamento 2021, riprendendo vecchi concetti. Il muso della vettura evoluzione della SF1000 non è piccolo come quello di Mercedes, McLaren o Aston Martin, ma è evidente come la Ferrari abbia concentrato i suoi sforzi, appunto, nella parte posteriore, colorata con la stessa tonalità utilizzata in occasione della millesima gara Ferrari disputata lo scorso anno al Mugello. Uno spicchio più scuro, ospitato su una vettura tinta dal "solito" Rosso.

Ricerca del carico e di una migliore penetrazione aerodinamica sono quindi i principi ispiratori della vettura 2021, che nulla avrebbe potuto senza una nuova power unit. Nella passata stagione molti mali derivavano proprio dalla scarsità di potenza del motore spompato dall'accordo Ferrari-FIA di fine 2019. Quest'anno Vettel e Sainz potranno contare su almeno 30-40 cv in più. Probabilmente la nuova motorizzazione Ferrari non ha ancora colmato il gap con quella Mercedes, ma abbinata alle modifiche viste su corpo vettura ed ali, potrebbe essere alla base dell'attesa rinascita Rossa. Parlare di titoli mondiali sarebbe inopportuno ma rivedere le Ferrari lottare nelle posizione che contano è un sogno che gli appassionati possono e devono cullare. In bocca al lupo Ferrari!

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Venerdì, 26 Febbraio 2021 18:56

Vi presento i miei

Ferrari presenta la squadra che disputerà il campionato 2021. In attesa di scoprire la nuova monoposto, Binotto saluta i tifosi e lascia parlare Leclerc e il nuovo arrivato Sainz.

di Matteo Landi

Vi era molta attesa per la presentazione della squadra Ferrari che disputerà il campionato 2021 di F1. Non hanno ancora svelato le forme della nuova monoposto, accadrà il 10 marzo, ma a Maranello ci tenevano a rompere il ghiaccio ed a salutare i tifosi avvicinandoli al nuovo mondiale soprattutto con le voci e i volti dei piloti. La nuova coppia è fresca e giovane. Dopo averlo sovrastato in termini prestazionali, Leclerc ha salutato Vettel, quest'anno vestirà i colori Aston Martin, e con il sorriso ha accolto il nuovo arrivato Sainz Jr. Lo spagnolo ha un obiettivo ambizioso: il titolo entro cinque anni, da conquistare a bordo di una Ferrari. Da quando veste di Rosso, Carlos sprizza gioia da tutti i pori. Ed ha le idee chiare. Binotto è, come al solito, risultato composto ed abbottonato nelle dichiarazioni, lanciando un messaggio chiaro: quest'anno, per regolamento, non abbiamo potuto creare una vettura completamente nuova, puntiamo a dare il massimo, a risollevarci per quanto possibile, ma conterà ancora di più farci trovare preparati per il 2022, anno del prossimo grande cambiamento regolamentare. A rendere frizzante questa presentazione c'ha pensato il nuovo compagno di squadra di Leclerc, felicissimo di aver abbracciato la causa Rossa. I piloti hanno messo in scena una doppia intervista, ed a turno leggevano domande che la Ferrari aveva preparato per loro. Ne è scaturita una scenetta simpatica e leggera. Certamente chi si attendeva nuove importanti rivelazioni è rimasto deluso. Quest'anno, in concomitanza con la progettazione della vettura 2022, figlia di un regolamento totalmente diverso, Binotto potrebbe assentarsi piuttosto spesso dai circuiti. Le sue veci dovrebbe farle Laurent Mekies, come successo sporadicamente durante la stagione scorsa. Il Team Principal avrebbe potuto sfruttare questa presentazione per chiarire meglio quali saranno le figure di riferimento per il campionato che si appresta a cominciare, ma evidentemente lo scopo dell'evento era un altro.

Nel video rilasciato quest'oggi non ne hanno parlato, ma l'imposizione del nuovo tetto di spesa ha liberato risorse che la Ferrari potrà destinare ad altre attività racing. Con un comunicato, in settimana, la Casa di Maranello ha annunciato il ritorno nella classe regina delle competizioni endurance! Una notizia meno sbandierata ma ben più emozionante della "chiacchierata" odierna. Lo farà nel 2023 con una Hypercar, in virtù di un nuovo regolamento che permetterà allo stesso prototipo di competere nel WEC, correre a Le Mans, e disputare la serie americana IMSA. Un annuncio che ci ha riportato con la mente alle cavalcate vincenti della bellissima Ferrari 333SP, fra i cui successi spicca il trionfo a Daytona nel 1998.

Ferrari, un nome che si spera torni ai vertici della massima Formula, e che presto tornerà nella categoria top dell'endurance.

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Lunedì, 22 Febbraio 2021 20:40

Powodzenia, Alfa Romeo!

A Varsavia è stata svelata la vettura che Alfa Romeo Racing schiererà nel campionato al via in Bahrain dal 26 al 28 marzo. Raikkonen, Giovinazzi ed il collaudatore Kubica sono pronti alla nuova sfida.

di Matteo Landi

Il Biscione giganteggia sulla carrozzeria della nuova nata. Basta questo per suscitare mille emozioni. Team svizzero, motorizzazione Ferrari e tanti soldi provenienti dal main sponsor polacco. L'Alfa Romeo di F1 è oggi una "multinazionale" dal cuore italiano, quanto necessario per competere nella massima serie automobilistica senza spendere un'infinità di risorse. Kimi Raikkonen, classe 1979, ultimo campione del mondo Ferrari, correva l'anno 2007, è ancora lì, pronto a gettarsi nella mischia. La sua imperturbabilità è una delle armi del team che lo scorso anno è giunto solamente ottavo nella classifica costruttori, e che quest'anno punta a fare meglio. Giovinazzi sarà ancora alla guida dell'Alfa Romeo: nel disgraziato 2020 ha eguagliato i punti conquistati dal team mate, dovrà darsi da fare se vorrà mantenere il sedile anche nel 2022, l'anno dei grandi cambiamenti regolamentari. Ad appoggiare i due piloti titolari nello sviluppo c'è ancora Robert Kubica. Grazie alla presenza del pilota di Cracovia la squadra del Biscione si garantisce la munifica sponsorizzazione del colosso petrolifero Orlen.

Al Teatro Nazionale di Varsavia, oggi, è stata svelata la nuova C41. Il rosso ed il bianco, seppur disposti diversamente rispetto al recente passato, colorano la monoposto nata a Hinwill che presenta un muso di diversa concezione rispetto alla monoposto 2020: la forma dell'anteriore si avvicina a quanto mostrato nelle ultime stagioni da Mercedes. La nuova Alfa non può che essere uno sviluppo della vettura dello scorso campionato, come regolamento impone. Per contenere i costi, viste le difficoltà economico-finanziarie conseguenti alla nota situazione pandemica, la Federazione in accordo con le squadre, ha posto dei vincoli importanti ai progettisti, che non hanno potuto realizzare vetture completamente nuove, bensì evoluzioni delle monoposto della scorsa stagione, con un margine di due token di sviluppo. Utilizzati da Alfa Romeo, appunto, per modificare la zona anteriore. Nuova l'aerodinamica, non vincolata ai limiti citati, così come nuova è la power unit, che dovrebbe erogare circa 30-40 cv in più rispetto alla 2020. Buon per Ferrari, Haas ed, appunto, Alfa Romeo: vedremo se saranno abbastanza per permettere alle tre squadre di risalire la china. Il pesante deficit di potenza, frutto dell'accordo FIA-Ferrari che a fine 2019 ha tarpato le ali al reparto motori di Maranello, aveva prodotto quel pesante ritardo prestazionale che la scorsa stagione ha costretto Haas e Alfa Romeo a combattere nelle retrovie ed al team del Cavallino di giungere solamente sesto nel costruttori.

Alla squadra italo-elvetica spetta ora un compito difficile, ma non impossibile. Conquistare più degli otto punti ottenuti nel 2020 è un obiettivo decisamente alla portata. Scalzare dalla settima piazza i faentini di AlphaTauri, capaci lo scorso campionato di vincere a Monza con Gasly, sembra più ostico. Molto, come detto, dipenderà da quanto spingerà il Cuore Ferrari. In bocca al lupo a Kimi e Antonio. Comunque vada, l'Italia è con voi!

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