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Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2017-2018. Ecco gli orari di apertura degli ambulatori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dove può essere effettuata la vaccinazione

Parte lunedì 6 novembre e proseguirà fino al 31 dicembre 2017 la campagna di vaccinazione antinfluenzale come da indicazioni regionali. L'influenza costituisce un serio problema sanitario per la sua contagiosità e per la possibilità di dar luogo a gravi complicanze. Per tale motivo la vaccinazione antinfluenzale è consigliata vivamente a tutti coloro che appartengono alle categorie considerate a rischio, soprattutto per prevenire le complicanze di particolare gravità e il ricovero in ospedale.

Alcuni dati
Durante la campagna di vaccinazione antinfluenzale della scorsa stagione si è registrato un modesto incremento nell'adesione alla vaccinazione da parte della popolazione in tutto il territorio regionale e nazionale.
Nella provincia di Reggio Emilia complessivamente sono state vaccinate 84mila 854 persone (circa 80.210 l'anno precedente), raggiungendo una copertura vaccinale nei soggetti ultra64enni pari al 56,2% (nella campagna 2015-2016 era stato raggiunto il 54,7 %). La stagione influenzale appena trascorsa si è dimostrata di intensità medio-bassa e ha avuto un inizio posticipato rispetto alle precedenti. La stima complessiva di persone nella nostra regione colpite dall'influenza durante tutta la stagione è di circa 556mila il 12,5% della popolazione totale.
In regione sono stati registrati 68 casi gravi con 32 decessi: nella maggior parte dei casi hanno coinvolto persone con fattori di rischio, nella maggior parte dei casi non vaccinate. E' quindi di particolare importanza che le persone più esposte al rischio di gravi complicanze ricevano la vaccinazione antinfluenzale.

Il vaccino
Il vaccino è abitualmente ben tollerato: gli effetti collaterali sono, in genere, modesti e presenti prevalentemente alla prima somministrazione. La vaccinazione si esegue in unica dose per tutte le età con esclusione dell'età infantile. In base ai riscontri epidemiologici e in conformità con le raccomandazioni diramate dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il vaccino antinfluenzale da utilizzare nella campagna 2017-2018 è un vaccino trivalente contenente i seguenti antigeni:
- antigene analogo al ceppo A/Michigan/45/2015 (H1N1)pdm09
- antigene analogo al ceppo A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2)
- antigene analogo al ceppo B/Brisbane/60/2008 (lineaggio B/Victoria
- antigene analogo al ceppo B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata/16/88) (nei vaccini tetravalenti )

La vaccinazione viene effettuata gratuitamente alle persone appartenenti alle categorie a rischio:
- negli ambulatori dei medici di medicina generale, durante gli orari indicati dai singoli medici ai propri assistiti.
- negli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'Azienda USL per tutti i soggetti delle categorie a rischio sotto indicate a partire dai 13 anni di età (nati nell'anno 2004 ed anni antecedenti), a libero accesso negli orari sotto indicati
- nei Servizi di Pediatria di Comunità ai soggetti di età inferiore ai 13 anni ( nati dal 2005 ed anni successivi ) appartenenti alle categorie a rischio indicate, su invito.
Le categorie a rischio, per cui la vaccinazione è raccomandata e gratuita, sono le seguenti:
1. persone di età uguale o superiore a 65 anni;
2. bambini di età superiore a 6 mesi, ragazzi ed adulti di età inferiore ai 65 anni affetti da:
a) malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, inclusa l'asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopneumopatia cronica ostruttiva,
b) malattie dell'apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite,
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche, inclusi gli obesi con BMI (indice di massa corporea) >30 e gravi patologie concomitanti,
d) insufficienza renale cronica,
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie,
f) tumori,
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV,
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale,
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici,
j) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad esempio malattie neuromuscolari),
k) epatopatie croniche;
3. bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
4. donne che all'inizio e durante la stagione epidemica si trovino nel 2° o 3° trimestre di gravidanza;
5. persone di qualunque età ricoverate in strutture per lungodegenti;
6. medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali;
7. familiari e contatti di soggetti ad alto rischio ( contatti stretti e regolari );
8. soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:
a) forze dell'ordine e protezione civile (compresi i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale)
b) donatori di sangue
c) personale degli asili nido, delle scuole dell'infanzia e dell'obbligo
d) personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali
9. personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: (allevatori, veterinari pubblici e privati, trasportatori di animali vivi, macellatori e vaccinatori).

Nell'allegato pdf si riportano gli orari di apertura degli ambulatori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dove può essere effettuata la vaccinazione.

DAL 6 NOVEMBRE AL 7 DICEMBRE 2017 VACCINAZIONI AD ACCESSO LIBERO DISTRETTO DI REGGIO EMILIA
Reggio Emilia
Via Amendola 2 – Padiglione Ziccardi
Campus San Lazzaro
Linea autobus n. 2 – fermata San Lazzaro Mattino
dal lunedì al sabato ore 9.00 – 12.00

Pomeriggio dal 6 al 17 novembre
dal lunedì al venerdì ore 14.30 – 16.30


DISTRETTO DI CORREGGIO

Correggio
Piazza San Rocco 4 - II Piano
Martedì ore 9.00 – 11.30
Venerdì ore 9.00 – 11.30

DISTRETTO DI GUASTALLA

Ospedale di Guastalla
Via Donatori di Sangue, 1
Poliambulatori - Piano terra – stanza 6 Mercoledì ore 9.00 - 11.30
Sabato ore 9.00 - 11.30

DISTRETTO DI SCANDIANO
Scandiano
Via Martiri Libertà, 8

Lunedì ore 8.30 – 12.00
Giovedì ore 14.30 – 16.00
Mercoledì ore 8.30 - 12.00 (solo il 15 e 29/11)


DISTRETTO DI MONTECCHIO EMILIA

Montecchio Emilia
via Saragat, 11
Mercoledì ore 10.30 – 12.00
Giovedì ore 10.30 – 12.00
Sabato ore 11.00 – 12.00

DISTRETTO DI CASTELNOVO NE' MONTI
Castelnovo ne' Monti
Via Roma, 2 presso l'Ospedale S.Anna

Martedì ore 11.30 – 12.30
Venerdì ore 11.30 – 12.30

Obbligo vaccinale per i ragazzi dai 6 ai 16 anni, l'Ausl sta inviando alle scuole gli elenchi delle posizioni da esaminare.

Vaccinazioni e scuola dell'obbligo, l'Azienda Usl sta inviando agli istituti scolastici gli elenchi dei nominativi degli alunni che risultano non in regola con gli obblighi vaccinali o con posizioni da esaminare.
Nel contempo a queste famiglie si sta spedendo a domicilio una lettera che anticipa la loro convocazione per l'esecuzione delle vaccinazioni mancanti e/o per i necessari colloqui informativi. I genitori dovranno poi consegnare alla scuola questa comunicazione dell'Azienda Usl giunta per posta. Le lettere vengono inviate per dare seguito al dettato della Legge 119 del 2017 e come indicato dalla circolare regionale congiunta del 29.9.2017, per gli alunni dai 6 ai 16 anni.
In questa fase l'analisi dei dati è stata fatta con modalità informatica, utilizzando un algoritmo regionale applicato al programma vaccinale; si tratta di posizioni "da esaminare", che nelle prossime settimane saranno valutate caso per caso dagli operatori Ausl i quali verificheranno manualmente e individualmente le effettive irregolarità. In base agli esiti di questa valutazione i genitori dei ragazzi in posizione non regolare saranno in seguito convocati con una seconda lettera con la data dell'appuntamento. La regolarizzazione delle posizioni vaccinali avverrà gradualmente nei prossimi mesi, in base alla situazione individuale.
"Si ricorda – chiarisce il dottor Alessandro Volta, direttore del programma Materno infantile delle Cure Primarie dell'Ausl - che l'obbligo vaccinale non costituisce requisito di accesso alla scuola dell'obbligo. Il diritto allo studio è garantito".

AUSL Reggio Emilia

Neoplasie solide, pubblicata una ricerca realizzata dal Laboratorio di Ricerca Traslazionale dell'Arcispedale Santa Maria Nuova sui meccanismi che ne regolano la virulenza.

L'articolo, pubblicato dalla rivista "Nucleic Acid Research", riguarda in particolare i meccanismi biologici che rendono aggressivi alcuni tumori solidi, come quello alla mammella e quello alla tiroide.
"Le scoperte effettuate negli ultimi anni hanno completamente cambiato l'idea che avevamo riguardo al genoma* e al suo ruolo nei tumori - spiega la dottoressa Valentina Sancisi, primo autore dell'articolo. Quello che una volta chiamavamo DNA-spazzatura (sequenze di DNA così chiamate perché parevano non avere alcuna funzione) che tecnicamente si chiama DNA-non codificante e che costituisce oltre il 98% del nostro patrimonio genetico ha invece una funzione fondamentale nel regolare l'espressione dei geni".
I ricercatori dell'IRCCS di Reggio Emilia hanno scoperto come fa il DNA-non codificante a determinare l'anomala ri-espressione di un oncogene chiamato RUNX2 nei tumori della mammella e della tiroide contribuendo all'aggressività di questi tumori. (L'oncogene è un gene in grado d'indurre la trasformazione maligna di una cellula).

I ricercatori del Santa Maria Nuova hanno capito che l'espressione di questo oncogene (RUNX2) richiede la partecipazione e interazione di tre diversi elementi di DNA-non codificante e hanno identificato nuovi meccanismi molecolari che, alterando la funzione di questi tre elementi nel genoma, determinano l'espressione di RUNX2 contribuendo alla crescita dei tumori.
Lo studio che è stato coordinato dalla dottoressa Alessia Ciarrocchi, responsabile del Laboratorio di Ricerca traslazionale, è il risultato di un lavoro collettivo durato quasi 3 anni, che ha visto la collaborazione di diversi ricercatori dell'IRCCS di Reggio Emilia e che è stato realizzato grazie al finanziamento della Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC).
"I risultati ottenuti con questo progetto non solo ci hanno permesso di capire un po' di più i meccanismi che promuovono la progressione di questi tumori – illustra la dottoressa Ciarrocchi – ma ci hanno anche consentito di ipotizzare l'impiego di nuove strategie terapeutiche, come i farmaci epigenetici (farmaci capaci di modulare la funzione del DNA), nella cura dei tumori della mammella e della tiroide".

*il genoma è l'insieme delle informazioni genetiche contenute nel DNA

(Fonte: Ufficio Stampa USL RE)

La Direzione del Dipartimento di Sanità Pubblica informa che sono stati riscontrati due casi di acariasi (scabbia) in bambini che frequentano due diverse Scuole dell'Infanzia (Asilo nido e Scuola materna) nel Comune di Reggio Emilia.

Reggio Emilia 3 ottobre 2017 - I sanitari del Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Distretto di Reggio Emilia hanno dato avvio agli interventi di controllo, sorveglianza e profilassi sulle persone esposte al contagio in ambito familiare e scolastico, al fine di prevenire ogni ulteriore diffusione.

Si è provveduto all'allontanamento temporaneo dei bambini affetti da acariasi e ad informare le famiglie dei compagni delle classi in cui si sono verificati i casi.

Medici e assistenti sanitari si recheranno presso l'Asilo Nido e la Scuola materna per visitare i bambini, il personale insegnante e ausiliario delle classi interessate, come previsto nei protocolli di profilassi della scabbia in collettività scolastiche.

Il monitoraggio continuerà nei prossimi giorni e non sono necessari al momento ulteriori specifici interventi, in quanto i casi sono circoscritti. L'infestazione non riveste carattere di pericolosità per la salute né a breve né a lungo termine, trattandosi di una comune infestazione da parassiti cutanei.

Alcune note tecniche sulla scabbia
La scabbia è una malattia causata da un parassita esterno, un acaro, che si trasmette da una persona all'altra per contatto generalmente diretto (contatto fra la pelle dell'individuo sano e quella dell'individuo ammalato), ma sempre più spesso anche per contatto "indiretto", cioè tra la pelle della persona sana e un tessuto venuto di recente a contatto con la pelle dell'ammalato (indumenti, biancheria, lenzuola).
Il tempo di incubazione, che decorre completamente privo di sintomi, è spesso di circa un mese, e può arrivare a sei settimane.
La scabbia non è una patologia prevenibile con vaccini o farmaci: è possibile però controllarne la diffusione, dopo che è stato diagnosticato un caso, sottoponendo le persone esposte a visite mediche di controllo e, se necessario, a trattamenti da applicare sulla cute, a totale carico del Servizio Sanitario.

Il servizio decentra l'attività ospedaliera di prenotazione esami e ritiro referti di laboratorio. Attivazione in via sperimentale a partire dal 2 ottobre.

A partire da lunedì 2 ottobre nella Casa del Dono di Via Muzio Clementi a Reggio Emilia sarà offerta la possibilità di prenotare visite, esami strumentali e ritirare referti di laboratorio.
Saranno operativi sino a tre sportelli nella fascia oraria 10:30 – 16:00 dal lunedì al venerdì per un periodo sperimentale di un trimestre che terminerà il 31 dicembre di quest'anno.
La novità fa parte delle iniziative di facilitazione a favore dell'utenza e di decentramento dei flussi dalla sede ospedaliera del Santa Maria Nuova.
Gli sportelli che dalle 07:00 sino alle 10:30 svolgono funzioni di accettazione a supporto del Centro prelievi svolgeranno, nelle successive ore della giornata, le stesse attività degli sportelli polifunzionali posti al piano terra del Santa Maria Nuova, con l'eccezione dell'accettazione per prestazioni urgenti che continuerà a essere svolta esclusivamente in ospedale.
I pagamenti potranno essere effettuati esclusivamente attraverso la riscuotitrice automatica presente nella sede.

(Fonte: Ausl RE)

In Emilia Romagna e dunque anche a Reggio Emilia non è in atto nessuna sospensione delle donazioni di sangue a causa di West Nile Virus (WNV) in quanto ogni sacca donata viene sottoposta a un test molto sensibile e specifico per la rilevazione di questo virus.

Lo chiarisce la Direzione dell'Azienda Usl di Reggio Emilia per tranquillizzare i molti donatori che nei giorni scorsi avevano chiamato il centralino di Avis chiedendo spiegazioni. Nessuno dovrà dunque annullare l'appuntamento con il prezioso atto di donazione.

L'Azienda Usl di Reggio Emilia, sulla base dei dati in suo possesso, sta inviando in questi giorni circa 15.000 lettere alle famiglie, nel rispetto della legge nr. 119 del 31 luglio 2017 entrata in vigore il 6 agosto scorso che porta le vaccinazioni obbligatorie da 4 già previste a 10.

Le comunicazioni hanno un contenuto differente a seconda della posizione dei minori nei confronti dell'assolvimento dell'obbligo vaccinale.

I genitori dei circa 13.000 bambini che hanno completato i cicli vaccinali obbligatori previsti per l'età riceveranno una lettera, da consegnare alla scuola, quale attestazione valida per l'accesso ai servizi educativi per l'infanzia.

Ai genitori dei circa 1.000 bambini il cui stato vaccinale non è completo in relazione a quanto previsto per età, ai sensi della legge in vigore, l'Ausl comunica che l'invito programmato per la prossima vaccinazione, già spedito al loro indirizzo dal Servizio vaccinazioni pediatriche, è un requisito indispensabile per l'accesso alla scuola materna. Copia dell'invito andrà consegnata alla scuola entro il 10 settembre 2017.

Ai circa 1.000 inadempienti parziali o totali l'AUSL sta inviando un invito con data e ora in cui presentarsi per completare il calendario vaccinale.
Nel caso sussistano dubbi sulla necessità di effettuare la vaccinazione o sulla sicurezza dell'atto vaccinale, in occasione dell'appuntamento si potranno ricevere le opportune informazioni.

Si chiarisce, inoltre, che le famiglie che non dovessero ricevere la comunicazione ASL, per problemi logistici o in quanto residenti in altra Regione o per qualsiasi altro motivo, potranno comunque avvalersi della possibilità di presentare l'autocertificazione, scaricabile ai siti www.ascuolavaccinati.i t o http://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccinazioni-infanzia-e-adolescenza 

I genitori dei bambini già iscritti ai servizi educativi 0/3 anni non dovranno presentare alcuna documentazione. L'Azienda Usl infatti è già in possesso degli elenchi dei bambini iscritti e comunicherà lo stato vaccinale direttamente ai Comuni/Gestori dei servizi educativi.

Per la scuola dell'obbligo, per cui la Regione e l'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna si stanno impegnando a cercare ogni forma di supporto affinché i procedimenti previsti dalla norma possano esser svolti con efficienza, si rimanda a successive informazioni.
La scadenza per la presentazione della documentazione per i bambini e gli adolescenti iscritti dalla prima elementare al secondo anno delle superiori infatti è il 31 ottobre 2017.

Nel caso esista una controindicazione medica all'esecuzione dei vaccini, i genitori saranno invitati a presentare alla Pediatria di Comunità il prima possibile un certificato del medico curante (pediatra di libera scelta o medico di medicina generale) che attesti il motivo per cui tali vaccinazioni sono controindicate e il periodo di esonero dalle stesse.

I genitori che vogliano sistemare la posizione vaccinale dei figli possono prenotare la vaccinazione telefonando ai servizi del distretto di residenza. Per ulteriori informazioni e per scaricare il modulo di autocertificazione www.ascuolavaccinati.it

Qualora le vaccinazioni siano state effettuate in altra sede, per tutti i tipi di scuole, è necessario che i genitori presentino la documentazione relativa alle vaccinazioni effettuate all'Ambulatorio della Pediatria di Comunità del Distretto di appartenenza.

A chi avesse già attivato il Fascicolo Sanitario Elettronico per il figlio si ricorda che accedendo al sito www.ausl.re.it a breve sarà possibile scaricare il certificato vaccinale aggiornato.

Cambiano le regole per quanto riguarda le vaccinazioni

La legge nr. 119 del 31 luglio 2017 entrata in vigore il 6 agosto scorso prevede che le vaccinazioni obbligatorie passino dalle 4 già previste (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) a 10.
Sono obbligatorie: la vaccinazione anti-poliomielitica; la vaccinazione anti-difterica; la vaccinazione anti-tetanica; la vaccinazione anti-epatite B; la vaccinazione anti-pertosse; la vaccinazione anti-Haemophilus Influenzae tipo b (Emofilo tipo b). Inoltre sono obbligatorie fino a diversa valutazione successiva la vaccinazione anti-morbillo, la vaccinazione anti-rosolia, la vaccinazione anti-parotite, la vaccinazione anti-varicella. Questo significa che sono tutte e 10 obbligatorie, in base alle specifiche indicazioni contenute nel calendario vaccinale nazionale vigente nel proprio anno di nascita. Ad esempio la vaccinazione contro la varicella è obbligatoria per i nati dal 1 gennaio 2017.
A partire dall'imminente nuovo anno scolastico per i minori frequentanti scuole di ogni ordine e grado (pubbliche e private) la legge prevede che in caso di mancata osservanza dell'obbligo vaccinale, i genitori o gli esercenti la potestà genitoriale siano convocati dall'Azienda sanitaria locale per un colloquio al fine di fornire ulteriori informazioni sulle vaccinazioni e di sollecitarne l'effettuazione. In caso di mancata effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie, è previsto inoltre sia comminata una sanzione amministrativa pecuniaria da cento a cinquecento euro.
Il diritto allo studio non è messo in discussione perché la frequenza scolastica (dalla classe prima elementare in poi) non sarà subordinata all'adempimento degli obblighi vaccinali.
Per gli asili nido e le materne la norma prevede invece che l'esecuzione delle vaccinazioni obbligatorie sia anche requisito per l'accesso. In altre parole senza le vaccinazioni previste dalla legge non si è ammessi.
Il provvedimento adottato a livello nazionale rafforza quanto già legiferato in Emilia-Romagna.
La legge regionale del novembre 2016 nel ridisegnare i servizi 0-3 anni, introduceva come requisito d'accesso ad asili nidi pubblici e privati, l'avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente.

Da inizio mese trattate 3 donne. E' iniziata l'attività di chirurgia senologica oncologica all'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo Monti.

Dal 3 agosto scorso sono state sottoposte a trattamento chirurgico tre donne affette da neoplasia mammaria: gli interventi sono stati eseguiti dalla equipe della chirurgia senologica provinciale diretta dal dott. Guglielmo Ferrari, coadiuvata dalla presenza in loco dell'anatomopatologo dell'unità operativa dell'Arcispedale Santa Maria Nuova che ha permesso di effettuare, durante la procedura chirurgica, gli esami istologici intraoperatori necessari per la definizione del linfonodo sentinella e per la radicalità oncologica.

Tutte le pazienti sono state studiate con mammografia e biopsie diagnostiche eseguite da radiologi senologici all'Ospedale S.Anna, preparate e discusse dal gruppo multidisciplinare provinciale della Breast Unit (Unità Senologica) che comprende tutti gli specialisti (radiologo, oncologo, chirurgo senologo, chirurgo plastico, radioterapista, fisiatra, fisioterapista, psicologa, insieme a tutti gli infermieri dedicati, tecnici radiologi e di radioterapia) dedicati allo studio e alla cura dei tumori della mammella che opera sul territorio provinciale.

La chirurgia senologica era già operante negli ospedali di Reggio, Scandiano e Guastalla e con la attivazione della sede di Castelnovo Monti si è voluto dare una risposta alle donne del territorio che hanno una diagnosi di tumore mammario ma, a differenza di quanto accadeva in passato, con una equipe di chirurghi specialisti senologici. L'obiettivo è far sì che le pazienti della zona abbiano lo stesso trattamento che si offre in altre strutture e le cure migliori che al giorno d'oggi sono necessarie per questa patologia che è in costante crescita.

"Per una donna che ha un tumore al seno - sottolinea il dottor Guglielmo Ferrari, Direttore ff della struttura complessa di chirurgia senologica del Presidio ospedaliero Santa Maria Nuova, afferente al Dipartimento oncologico - avere a disposizione una Breast Unit significa essere presa per mano e avere maggiori chance di essere curata al meglio, secondo elevati standard internazionali e da personale altamente specializzato per il carcinoma della mammella. Vuole dire essere seguita da un'equipe multidisciplinare durante tutto il percorso diagnostico e terapeutico in strutture di alto livello, organizzate secondo criteri scientifici precisi, condivisi sul territorio italiano le cui prestazioni sono valutate periodicamente, in cui si assicura l'aggiornamento sia del personale sia della strumentazione utilizzata. Infine significa avere la possibilità di partecipare a studi clinici multicentrici, nazionali e internazionali, e di avere accesso alle terapie più innovative".

I dati dicono che chi viene curata nei centri di senologia specializzati, in cui sono presenti équipe multidisciplinari, ha più possibilità di guarire: le donne trattate in questi centri hanno una percentuale di sopravvivenza più alta del 18% rispetto a chi si rivolge a strutture non specializzate, e hanno anche una migliore qualità di vita. Il tumore della mammella è in assoluto il più frequente nelle donne in ogni fascia di età, sia nelle giovani che in età più avanzata. Ogni anno in Italia si contano 50mila nuovi casi di tumore, anche se l'incremento è progressivo ogni anno, il dato più confortante è che la sopravvivenza è notevolmente aumentata grazie ai programmi di screening mammografico che nella regione Emilia Romagna hanno un'adesione fra le più alte in Italia e ai trattamenti sempre più qualificati e personalizzati.
La chirurgia senologica nel territorio provinciale opera circa 550 nuovi casi di tumore ogni anno con 1000 interventi chirurgici complessivi che comprendono anche quelli ricostruttivi oncoplastici, necessari quando per una radicalità oncologica si deve asportare tutta la mammella.

L'Ufficio Stampa

FOTO: parte dell'equipe di chirurgia senologica. Da destra: dott.ssa Moira Ragazzi, anatomopatologo; dott.ssa Filomena De Bonis, chirurgo senologo; dott. Fabio Castagnetti, chirurgo plastico; dott. Eugenio Cenini, chirurgo senologo; dott. Guglielmo Ferrari, direttore ff; Rosita Donelli, infermiera dedicata alla Senologia; dott. Giuseppe Falco, chirurgo senologo.

BOX APPROFONDIMENTO

Cosa sono le Breast Unit
Le Breast Unit, o centri di senologia multidisciplinari, rappresentano una nuova opportunità di cura e assistenza, regolata da specifiche linee guida nazionali, che permette alla donna di affrontare il tumore al seno con la sicurezza di essere seguita da un team di specialisti dedicati, curata secondo i più alti standard europei e accompagnata nell'intero percorso di malattia. In ogni diversa tappa di tale percorso, dalla diagnosi al follow up, il centro di senologia prevede la presa in carico di tutti i bisogni fisici e psicologici della donna affetta da una patologia complessa come il carcinoma mammario, nelle sue diverse rappresentazioni. Un'opportunità che deve essere alla portata di ogni donna, in ogni Regione italiana.

Quali sono i vantaggi di avere a disposizione un'équipe multidisciplinare
Il tumore al seno è una malattia molto complessa: non esiste un solo tipo di tumore al seno, ma ne esistono molti tipi, che differiscono anche a livello molecolare. Ciascun tumore va identificato nel modo corretto, affinché si possa stabilire la terapia più mirata ed efficace per ogni donna. È quindi fondamentale che i diversi specialisti si scambino le informazioni e discutano insieme ogni singolo caso. Solo così è possibile stabilire il migliore piano terapeutico, aumentare le probabilità di successo del trattamento e ridurre al minimo gli effetti collaterali dei farmaci. Con un risparmio economico anche per la sanità, perché si evitano esami inutili o la loro ripetizione. Si evitano, inoltre, i pellegrinaggi che molte pazienti sono costrette a fare alla ricerca dei diversi specialisti, che comportano un enorme spreco di tempo e di denaro a carico delle donne stesse, e che accrescono le incertezze. Alle opinioni personali di un solo clinico si sostituisce una decisione collegiale, che nasce dal confronto di più professionisti, che segue i protocolli e le linee guida più aggiornati e che deve tener conto anche del punto di vista della paziente.

I requisiti essenziali che una Breast Unit deve possedere
Secondo gli standard nazionali e internazionali, per definirsi tale una Breast Unit dovrebbe rispettare una serie di requisiti di base, essenziali e molto precisi. Eccoli.

La Breast Unit:
-Tratta più di 150 nuovi casi di carcinoma mammario ogni anno. Attualmente, in Italia ancora molti tumori al seno vengono trattati in centri poco specializzati e da personale che effettua pochi casi l'anno: due fattori chiave che influenzano la probabilità di sopravvivenza e la qualità di vita.
-Assicura la presenza di chirurghi, radiologi, patologi, oncologi, radioterapisti, infermieri, tecnici di radiologia, fisici medici e data manager che dedicano tutta o la maggior parte della propria attività al trattamento della mammella, e di molte altre figure, come: psico-oncologo, onco-genetista, chirurgo plastico, fisiatra, fisioterapista e medico nucleare specializzati nella patologia mammaria. In ogni centro deve essere identificato il coordinatore clinico.
-Assicura la tempestività nella diagnosi.
-Svolge le riunioni multidisciplinari settimanali per discutere collegialmente ogni singolo caso, sia prima dell'intervento chirurgico, sia dopo. Le riunioni sono i momenti in cui l'équipe si riunisce per: fare una valutazione condivisa della diagnosi e dell'estensione della malattia; stabilire la strategia terapeutica, dando indicazioni puntuali per la chirurgia, per la terapia farmacologica, per la radioterapia, per la terapia riabilitativa e per la fase dei controlli (follow up). A queste riunioni partecipano professionisti che hanno una competenza specifica nel carcinoma della mammella. In particolare: radiologo, anatomopatologo, chirurgo, oncologo medico, radioterapista, fisiatra e un infermiere di senologia.

L'AUSL di Reggio Emilia comunica alcune variazioni negli orari di apertura dei Servizi ospedalieri e del Distretto di Reggio Emilia per la data di lunedì 14 agosto 2017.

Casa della Salute di Puianello: chiuso intera giornata
Casa della Salute Nord: chiusura anticipata ore 18
Centro prelievi presso la Casa della Salute Ovest: chiuso intera giornata
Poliambulatori via Monte San Michele: chiusura anticipata ore 13
Servizio odontoiatrico via delle Ortolane: chiusura anticipata ore 13
Poliambulatori Castelnovo Sotto: chiuso intera giornata
Cuptel: chiuso intera giornata
Cup c/o Casa della Salute Ovest-via Brigata Reggio: chiuso intera giornata
Ufficio Stranieri Ospedale Santa Maria Nuova chiuso intera giornata
Centro Nascite Ospedale Santa Maria Nuova: chiuso intera giornata
Centro salute famiglia straniera: chiuso intera giornata
Servizio consegna pannoloni: chiuso intera giornata
Segreteria dipartimento Cure Primarie e uffici amministrativi 3° piano: chiuso intera giornata
Ufficio Protesica: chiuso intera giornata
Urp/ Accoglienza via Monte San Michele: chiusura anticipata dalle ore 13
Servizio Distribuzione Diretta Farmaci c/o Asmn: chiusura anticipata ore 14
Segreteria di Distretto Reggio Emilia: chiusura ore 13

L'AUSL di Reggio Emilia comunica alcune variazioni negli orari di apertura dei Servizi ospedalieri e del Distretto di Reggio Emilia per la data di lunedì 14 agosto 2017.

Casa della Salute di Puianello: chiuso intera giornata
Casa della Salute Nord: chiusura anticipata ore 18
Casa della Salute Ovest: chiusura anticipata ore 17
Centro prelievi presso la Casa della Salute Ovest: chiuso intera giornata
Poliambulatori via Monte San Michele: chiusura anticipata ore 13
Servizio odontoiatrico Ortolane: chiusura anticipata ore 13
Poliambulatori Castelnovo Sotto: chiuso intera giornata
Cuptel: chiuso
Cup via Brigata Reggio e Cup via Monte San Michele: chiusura dalle ore 12.45
Ufficio Stranieri e Centro Nascite Ospedale Santa Maria Nuova: chiuso intera giornata
Famiglia straniera: chiuso intera giornata
Servizio consegna pannoloni: chiuso intera giornata
Segreteria dipartimento Cure Primarie e uffici amministrativi 3° piano: chiuso intera giornata
Protesica: chiuso intera giornata
Urp/ Accoglienza via Monte San Michele: chiusura anticipata dalle ore 13
Servizio Farmaceutico c/o Asmn: chiusura anticipata ore 14
Segreteria di Distretto Reggio Emilia: chiusura ore 13

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