Domenica, 06 Maggio 2018 06:40

Parte dall'Emilia Romagna il viaggio di Italia in Comune - foto In evidenza

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A Parma iniziato il tour delle regioni e la campagna di adesione e di iscrizione al partito. Pizzarotti e Pascucci: "Inizia oggi un nuovo progetto politico, cittadini e sindaci per la prima volta insieme"

5 maggio 2018 - Oltre duecento persone, tra cittadini e sindaci civici, si sono presentati alla convention emiliana di Italia in Comune, quest'oggi a Parma presso lo Starhotels Du Parc. L'appuntamento parmigiano è la prima tappa di un tour regionale che proseguirà il prossimo 20 maggio nel Lazio, a Roma, per poi toccare tutte le regioni italiane, dalla Val d'Aosta alla Sicilia, e culminerà nell'assemblea nazionale degli iscritti prevista per il prossimo autunno. L'obiettivo dichiarato dai vertici è di dare avvio a una consistente campagna di adesione e di iscrizione in vista del congresso e delle prossime scadenze elettorali, che nel 2019 vedranno andare a elezione importanti territori come l'Emilia Romagna, il Piemonte e la Sardegna.

"Unire in un'idea di governo tutti i sindaci civici e i cittadini che si riconoscono nella nostra Carta dei Valori - fanno sapere Pascucci e Pizzarotti durante la convention -, siamo una forza giovane ma con esperienza di governo, che ha al suo cuore migliorare la qualità di vita degli italiani"

Oltre al presidente Pizzarotti e al coordinatore nazionale Pascucci, sono intervenuti alla convention di Parma Marco Fabbri (sindaco di Comacchio), Fabrizio Toselli (sindaco di Cento) e Maurizio Mazzanti (sindaco di Budrio).

Il commento di Pizzarotti. Pizzarotti, ripercorrendo le tappe fondamentali della nascita di Italia in Comune, ha così commentato la giornata: "Inizia da Parma un nuovo cammino po-litico. Lo hanno definito il partito dei sindaci, ma in realtà è un partito plurale, una casa aperta a tutti. Nasce dai sindaci perché abbiamo sentito l'esigenza di dare competenza ed esperienza alla politica. I sindaci sono i primi cittadini radicati nel territorio e che conosco-no nel profondo le esigenze degli italiani: spesso eleggiamo parlamentari che I territori e i problemi nemmeno li conoscono. Siamo, infine, lontani da tutto ciò che è populista.

Il commento di Pascucci. Siamo qui perché cerchiamo una rappresentanza. Perché non esiste una forza politica nazionale che porti avanti le nostre idee. Perché le idee in effetti sembra che tra i politici non vadano più di moda. E noi, invece, non ci vogliamo rassegna-re. Per questo gli amministratori locali sono il futuro della nostra nazione. Sia chiaro: non ce lo ha ordinato il dottore. Ci siamo candidati chiedendo il voto alle persone. E sono tuttora convinto che fare il sindaco sia il mestiere più bello del mondo. Però è dura e lo Stato negli ultimi 15 anni ci ha abbandonato. A noi non importa niente delle lotte di potere dentro al Partito Democratico; l'unica cosa di cui li sentiamo parlare sulla stampa in questi giorni. Noi vorremmo che parlassero di come risolvere i problemi strutturali del nostro paese, quelli di cui i cittadini ci parlano ogni giorno. Come Sindaco ricevo ogni giorno molte per-sone, la maggior parte di esse vengono da me per parlare di problemi di lavoro. Non glie-ne frega nulla se il premier sarà Salvini o Di Maio, non sono interessati alle beghe di parti-to o agli accordi di palazzo. Abbiamo il dovere di proporre a questi cittadini un progetto serio che spieghi come risollevare il nostro paese dalla disoccupazione, che permetta ai gio-vani di avere delle prospettive e di poter costruire un futuro e una famiglia, agli adulti di non perdere il proprio lavoro a 50 anni senza essere reinseriti nel mercato del lavoro e ai meno giovani una vita dignitosa.

Siamo a Parma. Terra di rivoluzione. Di quella rivoluzione gentile avviata dal sindaco Federico Pizzarotti, nostro Presidente. Un uomo coraggioso e competente. Due qualità che mancano alla maggior parte dei nostri aspiranti leader nazionali. Parma ha dato i natali al grande Guido Picelli, antifascista e guerriero per le libertà dei popoli. Picelli ha detto che "la storia non si ferma, essa si compie malgrado tutto, ciò che deve cadere cada, ciò che deve nascere nasca; sbarrate il corso di un fiume e avrete l'inondazione, sbarrate l'avvenire e avrete la rivoluzione". Ecco per questo siamo qui oggi. E nei prossimi mesi porteremo questo messaggio in tutta Italia con il tour di Italia in Comune.

(Fotografie di Francesca Bocchia)

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