durante il quale Saulo venne avvolto da una luce, cadde a terra, sentì la voce che lo chiama; poi diventò cieco, digiunò per 3 giorni, pregò, ebbe la visione di Ananìa che lo guarì per la caduta delle squame dagli occhi e subito si battezzò; che nella chiesa antica veniva chiamato il sacramento dell'Illuminazione quindi quanto viene indicato teologicamente in Paolo si verifica fisicamente: guarito dalla sua cecità interiore recupera la vista.
Questo accadimento trasformò profondamente la vita di Paolo, che si mise subito nelle sinagoghe a proclamare che Gesù è Figlio di Dio e poi ai pagani; il suo cambiamento è talmente radicale da fargli affermare nella lettera ai Galati (2,20-19): " Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me." perciò non fu una semplice conversione ma morì la sua esistenza e fu risorto in Gesù Cristo; sottolineando, nella lettera ai Filippesi (3,7-12), che le cose, che prima erano un guadagno ora, sono diventate spazzatura e, che solo dimenticandoci di ciò che ci siamo lasciati alle spalle possiamo sforzarci di raggiungere la meta, che Dio ci chiama a ricevere lassù per mezzo di Gesù Cristo, mediante la conquista della perfezione.
Nell'amore di e per Cristo San Paolo ha allargato il suo amore e cuore a tutti, perché per mezzo di Gesù Cristo siamo stati battezzati in un solo Spirito e siamo uniti per formare un solo corpo e "Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono in lui. Ora siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte" (lettera ai Corinzi 12, 26-27) e nella carità verso il prossimo è adempiuta tutta la Legge, si realizza la comunione in Cristo, e possiamo solo pregare chiedendo a Dio di uniformarci ai Sui pensieri per poter affermare quando sarà giunto il momento di sciogliere le vele: "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede" (2lettera a Timoteo 4,7).