Osteria del Teatro. Nel cuore di Parma l'Osteria del Teatro si affaccia sulla piazza San Bartolomeo, nelle immediate vicinanze del teatro Regio; un locale caratteristico ed accogliente dove si celebra la cucina tipica di Parma, fatta di sapori antichi, con l'utilizzo di materie prime di qualità.

All'Osteria del Teatro si possono degustare i salumi locali, le varie portate di pasta fresca fatta in casa ed i piatti tipici della tradizione, serviti in maniera molto originale su dei dischi in vinile come sottopiatti, regalando un'esperienza di evasione musicale oltreché gastronomica.

Locale con Dehors.
E' a disposizione dei Clienti, una caratteristica e curata area dove si può pranzare o cenare all'aperto.
Convenzione Farm Run 2018 - Per gli Atleti e i loro accompagnatori: SCONTO 15% sulla carta

Osteria del Teatro
Piazza San Bartolomeo
43121 Parma
telefono: 0521 18 56 233

Web Site: http://www.osteriateatro.com/osteriadelteatro/default.asp   

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Troppa puzza in aereo: pilota costretto ad atterraggio di emergenza. Un volo partito dall'aeroporto di Schiphol nei Paesi Bassi e diretto a Gran Canaria in Spagna è atterrato in Portogallo a causa del cattivo odore emanato da un passeggero

Con buone probabilità si è trattato dell'aereo più puzzolente del mondo. Potrebbe intitolarsi così l'avventura, finita bene, di un volo Transavia partito dall'aeroporto di Schiphol nei Paesi Bassi e diretto a Gran Canaria in Spagna. Destinazione che l'aereo non ha mai raggiunto. Perché a bordo c'era troppa puzza. Un passeggero ha infatti emanato odori quantomeno sgradevoli tanto da causare vomiti e svenimenti dei presenti.

Un disagio che ha suscitato le proteste dei passeggeri e che ha convinto il pilota a richiedere un atterraggio di emergenza alla torre di controllo dello scalo di Faro, nel sud del Portogallo.

Come riferito dal portavoce della Transavia la puzza proveniente dal passeggero aveva invaso la cabina di pilotaggio e tutto il velivolo in maniera talmente forte da non lasciare scelta. L'unica possibilità di continuare il volo e portare tranquillamente destinazione tutti i viaggiatori era provvedere a un'igienizzazione immediata.

Secondo quanto riferito, il personale a bordo del servizio Transavia ha cercato di metterlo in quarantena in un bagno del Boeing 737 prima che i piloti fossero costretti a deviare il volo. Così dopo aver chiesto e ottenuto senza indugio l'autorizzazione alla discesa, il pilota è atterrato nell'aeroporto di Faro. E qui il wc e la cabina sono stati puliti e ventilati dopodichè l'aereo è ripartito verso la sua destinazione finale. Stranamente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", non è stato il primo incidente maleodorante su un volo della Transavia quest'anno. A febbraio, un aereo Transavia da Dubai ad Amsterdam è stato costretto a fare un atterraggio di emergenza nella capitale austriaca di Vienna, dopo che un passeggero non riusciva a smettere di scoreggiare , causando una rissa tra diversi passeggeri. Tutto è bene quel che finisce bene.

(31 maggio 2018)

Martedì, 29 Maggio 2018 09:51

Nuova Suzuki Swift Sport - VIDEO

L'icona sportiva del marchio Suzuki è tornata: nuova Swift Sport.

Interamente rinnovata avendo in mente due unici obiettivi: le prestazioni e il piacere di guida. Il risultato è una vettura che riassume il suo potenziale in 3 numeri:

975 kg di peso

230 Nm di coppia

140 HP di potenza 

Scopri tutto nel video!

In collaborazone con Videomotori

Domenica, 27 Maggio 2018 19:42

F1, Monaco: Ricciardo principesco!

L'australiano domina tutto il weekend. In gara resiste a Vettel andando oltre i problemi tecnici che ne limitano l'andatura. Oggi il Principe di Monaco è lui! Vettel è secondo: dopo la sciagurata Barcellona la Ferrari torna sul podio. Un Verstappen da incubo rovina la festa Red Bull.

di Matteo Landi

La Red Bull torna in alto. Lo fa su un tracciato cittadino che premia la guida dei piloti ed il carico aerodinamico. In regime di monopolio gomme, a Monaco, pista in un cui la potenza del motore trova un'importanza limitata, Ricciardo domina in un lungo ed in largo l'intero weekend. Una gara che ha consacrato fra i grandi della categoria un pilota troppo spesso sottovalutato, anche dalla stessa Red Bull. Gli austriaci hanno sempre creduto in lui ma, appena il presunto campione del futuro baby Verstappen ha fatto capolino nella massima Formula, le priorità del loro management sono cambiate. E mentre l'australiano macinava punti e chilometri dall'alto della sua affidabilità condita da una brillantezza mai accompagnata dall'irruenza, tallone d'Achille del compagno Verstappen, quest'ultimo firmava un rinnovo plurimilionario con il team fondato da Dietrich Mateschitz. Ricciardo è stato alla finestra, ad osservare i tanti errori compiuti quest'anno dal compagno di squadra, ed a Monaco ha piazzato la mazzata al morale del figlio d'arte Verstappen, il quale nel frattempo sprecava ogni chance di doppietta, altamente probabile viste le prestazioni delle vetture Red Bull sul budello di Montecarlo, andandosi a schiantare in prova.

Verstappen, quando cresci? Red Bull, ci pensa Ricciardo.

Costretto a partire ultimo, Verstappen è risalito fino al nono posto finale, con sorpassi puliti e mai fuori dalle righe. Una domenica positiva per il processo di maturazione del giovane olandese (che ricordiamo avere in F1 già 65 gare sulle spalle), negativa dal punto di vista del risultato perchè con una Red Bull così, per qualsiasi pilota, l'obiettivo minimo deve essere il podio. Ricciardo invece non ha sbagliato niente, domando un problema alla power unit che lo ha costretto, dopo solo un terzo di gara, ad un ritmo blando dettato anche dall'esigenza di dover effettuare l'intero Gp con un solo cambio gomme. Vettel, partito secondo, è stato l'ombra dell'australiano per l'intera gara. A Monaco difendersi è molto più semplice di attaccare. Lo sa Vettel, che ha sperato nella sbavatura che Ricciardo non ha mai fatto.

Una Mercedes altalenante soffre Monaco e le ritrovate Pirelli "tradizionali"

E Hamilton? Dopo la gara spagnola Pirelli è tornata alla versione "standard" delle gomme, il battistrada ridotto tornerà per il GP di Francia e quello di Gran Bretagna, e la Mercedes è tornata a soffrire, più della vetture concorrenti, di un graining che ha limitato non poco le performance di Hamilton. L'inglese, nonostante il problema occorso a Ricciardo che limitava il ritmo dei primi due, non ha mai costituito una seria minaccia per Vettel ed alla fine della corsa ha dovuto difendere il podio dal rientrante Raikkonen e da Bottas. I finlandesi sono giunti al traguardo in quarta e quinta posizione, con l'alfiere Ferrari davanti al pilota Mercedes.

Leclerc sfortunato. Ocon, vergogna!

In generale è stata una gara a tratti soporifera per gli spettatori, svegliati solo dal botto terrificante che Leclerc, in crisi con i freni, ha inflitto al posteriore della Toro Rosso di Hartley. Il monegasco di casa Alfa Romeo-Sauber è stato autore di una gara convincente, seppur sfortunata. Un bel voto zero va a Esteban Ocon. Il sesto posto finale ottenuto dal francese è un ottimo risultato per la Force India che tuttavia avrebbe potuto conquistare qualche prezioso punto in più. Il pilota francese, che corre con "cartellino" Mercedes, durante la gara è stato tutto tranne che un ostacolo per Hamilton e Bottas. Quando l'inglese ed il finlandese hanno avuto la necessità di sopravanzarlo, nonostante le note difficoltà di sorpasso che l'angusto tracciato cittadino del Principato offre ai piloti, Ocon si è smaterializzato. Che brutta immagine! Se si pensa a tutte le critiche che Ferrari ha dovuto sopportare per i "giochi di squadra" di cui ha beneficiato in alcune occasioni il suo pilota leader, beh, allora che dire della poco "trasparente" situazione creatasi nel Gran Premio di Monaco fra i piloti Mercedes ed il pupillo Force India, fra l'altro motorizzata proprio dal costruttore tedesco?

Gasly regala ossigeno a Toro Rosso

Oltre a Daniel Ricciardo, eroe di giornata, ha brillato Pierre Gasly. Il francese ha conquistato una settima posizione che rappresenta oro per la classifica del team Toro Rosso, adesso 7imo nel mondiale costruttori al pari di Haas, quest'ultima impalpabile a Monaco. Nell'universo Red Bull, mentre tengono banco le vicende contrattuali di Ricciardo e le vicissitudini di Verstappen, si sta facendo spazio a suon di sprazzi prestazionali molto convincenti il 22enne di Rouen. Se Verstappen non dovesse fare pace con se stesso, e con il mondo,gli uomini di Horner hanno già la soluzione pronta. Intanto in Toro Rosso si godono lui ed una power unit Honda clamorosamente affidabile alla faccia di una McLaren che, nonostante il cambio di fornitura, continua ad accusare problemi di tenuta. Ma non era Honda l'origine di tutti i mali?

Dopo la claustrofobica Montecarlo si va in Nord America

Con Monaco già alle spalle la classifica piloti recita Hamilton a quota 110 punti, davanti a Vettel, secondo con 96 punti e Ricciardo terzo a 72. Il campionato è ancora lunghissimo e parlare di lotta per il mondiale, reduci da quanto successo nella passata stagione, è prematuro. Il campionato 2018 era iniziato con due vittorie consecutive della Rossa e di Vettel. Il tedesco è poi rimasto a secco per 4 gare di fila, lasciando spazio a Ricciardo ed Hamilton. I tre leader del mondiale hanno ottenuto 2 vittorie ciascuno. Se il campionato sarà una lotta a tre prepariamoci ad una calda estate. Fra due settimane il Circus sbarcherà in Canada, su un tracciato in cui conterà trazione e potenza. Un ottimo banco di prova per capire il reale potenziale di Ferrari e Mercedes e se Red Bull è uscita definitivamente dal ruolo di outsider di lusso.

Gli ultimi scatti di una meravigliosa festa dei motori. La Mille Miglia alla prova dei tornanti di Piantonia e l'arrivo a Salsomaggiore Terme. Le foto di Paolo Gandolfi.

 

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Per le reti urbane di Modena, Carpi e Sassuolo il servizio sarà garantito dalle ore 6,30 alle ore 8,30 e dalle ore 12 alle 16; servizio extraurbano garantito dalle ore 6 alle ore 8,30 e dalle ore 12,30 alle 16.

MODENA, 19 MAGGIO 2018 - SETA S.p.A. comunica che per lunedì 21 maggio è stato indetto da parte delle Organizzazioni Sindacali Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna uno sciopero provinciale di 24 ore. Inoltre, l'Organizzazione Sindacale USB Lavoro Privato ha proclamato per la stessa data uno sciopero di 4 ore. L'adesione allo sciopero da parte del personale SETA potrebbe dar luogo a disagi, pregiudicando la regolarità del servizio nel bacino provinciale di Modena con le modalità di seguito elencate.

Servizi urbani di Modena, Carpi, Sassuolo: servizio garantito dalle ore 06,30 alle ore 8,30 e dalle ore 12,00 alle ore 16,00. Possibili astensioni dal lavoro nelle restanti fasce orarie.
Servizio extraurbano: servizio garantito dalle ore 06,00 alle ore 8,30 e dalle ore 12,30 alle ore 16,00. Possibili astensioni dal lavoro nelle restanti fasce orarie.

Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Informazioni in tempo reale sull'effettivo passaggio dei bus sono disponibili direttamente sul proprio smartphone/tablet, scaricando l'applicazione gratuita "Seta", disponibile negli store online delle piattaforme Apple, Android e Nokia/Windows. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione "Quanto manca?" del sito internet di Seta www.setaweb.it.

Per ogni ulteriore informazione è a disposizione degli utenti il servizio telefonico di SETA al numero 840 000 216.

... si riparte. Stamattina la romantica e affascinante carovana della Mille Miglia ha lasciato Parma dal Parco Ducale. Le foto di Francesca Bocchia...

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Sabato, 19 Maggio 2018 14:08

1000 Miglia 2018 - le foto dell'arrivo

Grande spettacolo e grandi emozioni. Il fascino indissolubile della Mille Miglia attira grandi e piccini, tutti a ammirare queste antiche e bellissime "signore" della strada.

(Foto Francesca Bocchia)

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Parma, 18 maggio 2018. La 1000 è ufficialmente arrivata.  Ad inaugurare la tappa della 1000 Miglia 2018, con la conduzione di Attilio Facconi, il Sindaco Federico Pizzarotti, Gian Paolo Dallara, e Marcella Pedroni Responsabile Affari Generali di Ente Fiere hanno idealmente tagliato il nastro del "Villaggio 1000 Miglia 2018" che sotto i Portici del Grano e in Piazza offre un'esposizione di modelli Dallara da strada e il merchandising Errea, Dallara e 1000 Miglia.

La manifestazione, molto attesa dai parmigiani, ha preso il via e ha trovato il cuore della città vestito per accogliere la "gara più bella del mondo".

"Facciamo parte a buon titolo della motor valley" ha detto Federico Pizzarotti al numeroso pubblico "E' un onore accogliere questa gara che racconta la storia del Paese e poter mostrare le eccellenze del nostro territorio, che grazie alle capacità di imprenditori capaci, travalicano i confini nazionali e raccontano nel mondo il nostro saper fare".

Gian Paolo Dallara, a cui è stato svelato da Facconi di essere nato lo stesso giorno del grande campione Tazio Nuvolari ha raccontano come le auto da strada siano un sogno che si è avverato. "Sono auto per il piacere della guida, uno strumento ludico per chi vuole sentire l'odore dei prati mentre guida e divertirsi al volante. Sono decappottabili e senza portiere. Però, se posso entrarci io che ho superato gli ottanta" Ha detto simpaticamente Dallara" lo possono fare tutti.

Quelle esposte in occasione della 1000 Miglia sono le prime auto prodotte. Ne abbiamo venduto una ventina. Contiamo di costruirne 600 in 5 anni. Non vogliamo assolutamente sfidare altre case automobilistiche inarrivabili, ma sappiamo che una quota di appassionati le aspetta. " Ad inaugurare la tappa anche il partner logistico della manifestazione. Marcella Pedroni di Ente Fiere ha sottolineato come Parma sia una città "dove non solo si mangia bene. Queste manifestazioni animano la città, ma mostrano anche quanto Parma sia brava ad organizzare e per questo 1000 Miglia continua a sceglierla".

(vedi gallery foto: https://www.flickr.com/photos/comuneparma/sets/72157695233214391 )

 

 

 

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Panchine gialle per chi fa l'autostop: l'idea da importare da Lugano a Roma. Sono state installate in Svizzera oggi a Brè, Aldesago, Albonago e Cassarate. Appositamente pensate per chi cerca un passaggio

Il bus non passa? C'è sempre l'autostop. E da oggi a Lugano ci sono anche le "panchine condivise".

Appositamente pensate per chi cerca un passaggio in auto, complementari al trasporto pubblico. Il progetto è nato da un'idea della Commissione di quartiere della città di Lugano, a cui il Municipio ha concesso gli spazi necessari. Le prime quattro panchine per autostoppisti, di colore rigorosamente giallo, sono comparse questa settimana nelle zone di Brè, Aldesago, Albonago e Cassarate, vicino ad altrettante fermate del bus. In prossimità di ognuna sono stati installati anche degli appositi cartelli, con spiegazioni sul funzionamento del servizio. Una panchina è installata anche a Ruvigliana.

Il progetto, ha fatto sapere la Commissione di quartiere nei mesi scorsi, prevede una fase di test per i prossimi sei mesi. Dopodiché, in base al responso della popolazione, si vedrà se estenderlo nel tempo e magari al resto della città. Non sarà di certo il modo per risolvere il problema dei trasporti, sostiene Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ma si tratta di un elemento originale di arredo urbano.

Le panchine scarseggiano, dunque, in città dove l'effetto ottenuto sarebbe almeno doppio: moltiplicare le rare sedute e offrire la possibilità a chiedere un passaggio per casa comodamente seduti. Un'iniziativa basata sulla fiducia e sul senso di responsabilità. Chi transita con la macchina potrà dare un passaggio a chi ne ha bisogno, e magari è anche un conoscente.

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(17 maggio 2018)

In occasione del passaggio della 1000 Miglia, in alcune zone del Centro storico e dell'Oltretorrente la raccolta verrà rinviata al giorno successivo.

Parma, 14 Maggio 2018 - In occasione del passaggio della Mille Miglia a Parma prevista nella giornata del 18 maggio 2018, la raccolta dei rifiuti subirà qualche cambiamento nelle zone interessate allo svolgimento della kermesse automobilistica. Le strade interessate alle variazioni del calendario di raccolta sono:
- Via D'Azeglio
- Via Garibaldi (da Via Mazzini a Via Melloni)
- P.zza Steccata
- Via Pisacane
- Via Mameli
- B.go Ronchini
- B.go Mazza
- Via Dante
- Via Duomo
- P.zza Duomo
- Via Cavour

In queste strade la raccolta verrà posticipata al 19 maggio per non creare disagi al passaggio della tappa. I rifiuti, pertanto, andranno esposti la sera del 18 maggio entro le ore 21.

Per informazioni resta a disposizione il Numero Verde 800 - 212607.
Si ringraziano i cittadini per la collaborazione.

Domenica, 13 Maggio 2018 19:56

F1, Spagna: Pirelli show per Hamilton

Pirelli cambia le gomme prima del weekend di gara e la Mercedes domina. Ferrari sprofonda. Campionato falsato? A Maranello adesso devono alzare la voce.

di Matteo Landi

A fine gara Hamilton ha ringraziato la squadra che gli ha fornito una vettura velocissima, dimenticando volontariamente di menzionare Pirelli. Durante i test invernali, disputati proprio sulla pista catalana, la Mercedes non riusciva a gestire adeguatamente le sue gomme: la vettura tedesca portava al blistering le Pirelli evidenziando una formazione di vesciche che andava a compromettere le prestazioni delle frecce d'argento e la durata delle gomme stesse. Per contro Ferrari aveva lavorato bene sul proprio telaio raggiungendo un feeling ideale fra esso e gli pneumatici. Dopo 4 gare bellissime, vissute con una lotta al vertice che ha fornito risultati eccellenti per Ferrari, a Barcellona lo spettacolo subisce una pesante battuta d'arresto con Hamilton che domina una gara soporifera. Merito di Pirelli che prima della gara, nonostante le squadre avessero già scelto la combinazione di mescole da portare in pista in Catalogna, decide di far debuttare uno pneumatico dal battistrada ridotto nello spessore di 0,4 mm. Una scelta che rende più difficile il surriscaldamento della gomma e la formazione di blistering. Ed in Spagna il campionato volta faccia. La Ferrari perde la sua superiorità prestazionale e già in qualifica si ritrova dietro alle due Mercedes. Non solo, questa modifica improvvisa portata dalla Pirelli stravolge il proverbiale equilibrio mostrato fino a Baku dalle vetture Rosse, e Vettel deve addirittura disputare il suo giro veloce con le teoricamente meno prestazionali gomme soft in luogo delle supersoft. In gara Ferrari sprofonda, lontana parente della formidabile Rossa vista nell'inizio di mondiale e Vettel, secondo ma ben lontano dal leader Hamilton, si ritrova costretto ad eseguire una sosta in più rispetto a Bottas e Verstappen che alla fine gli terminano davanti. Risultato: Hamilton si invola nel mondiale, Vettel giunge solamente quarto al traguardo e campionato decisamente falsato da una scelta discutibile di Pirelli.

Mercedes-Pirelli, la storia si ripete. Ferrari, adesso alza la voce!

Nel 2013 proprio Mercedes e Pirelli eseguirono un vietatissimo test privato. La squadra tedesca risolse i suoi problemi di gestione degli pneumatici e, nonostante fu palese la violazione, la Federazione di fatto non comminò alcuna sanzione al team teutonico. Maggio 2018, il rapporto Mercedes-Pirelli sembra più....saldo che mai. Con la complicità della Federazione Internazionale. Queste gomme con battistrada ribassato saranno protagoniste di altre due gare quest'anno e Ferrari può già mettere in bilancio una minus valenza inattesa fino a pochi giorni fa. A Maranello adesso devono alzare la voce. In caso contrario il peso politico Mercedes, di questo passo, schiaccerà ancora le ambizioni iridate degli uomini di Marchionne. Fra due settimane Pirelli tornerà agli pneumatici "convenzionali" e le vetture, su una pista storica e particolare come quella di Montecarlo, torneranno a mostrare le loro "reali" prestazioni.

Raikkonen si ritira: ben 2 problemi di affidabilità in solo weekend

In Ferrari devono comunque fare mea culpa per i preoccupanti problemi di affidabilità mostrati dalla monoposto di Raikkonen. Il finlandese ha vissuto una battuta d'arresto che mina le sue chance iridate e le ambizioni di classifica costruttori di Ferrari, adesso seconda e lontana da Mercedes. Alla Ferrari n. 7, durante le prove, avevano già dovuto sostiture il motore termico: adesso risulta impensabile per Raikkonen arrivare al termine del campionato senza incorrere in penalità. E siamo solo alla quinta gara.

Verstappen sul podio ma ancora graziato. Grosjean da pazzi!

Nessuna sanzione per Verstappen, ottimo terzo in Spagna, ma ancora protagonista di episodi negativi come la tamponata rifilata a Sirotkin che ha compromesso l'integrità dell'ala anteriore della Red Bull. Il danno non ha rallentato l'olandese, fortunato e graziato, ancora, dai commissari. Evidentemente le lotte della seconda parte dello schieramento assorbono le energie degli stewart, pronti a sanzionare Vandoorne per un banale e irrilevante taglio di curva ma insensibili alle manovre del pupillo Red Bull. Si spera invece che diano una punizione esemplare a Grosjean: al primo giro il pilota Haas ha perso la vettura ed è andato in testacoda, rigettandosi pericolosamente in pista in mezzo al gruppo delle monoposto. Per Hulkenberg e Gasly il contatto con la monoposto americana è stato inevitabile, con ritiro per le 3 vetture. Poteva andare molto peggio. Nel 2012 il pilota francese venne squalificato per una gara in seguito all'incidente al via del Gp del Belgio. Sei anni dopo si meriterebbe un'analoga sanzione.

Ferrari: tieniti stretto Leclerc! Magnussen: gran sesto posto

In Ferrari, nonostante un Gran Premio decisamente amaro, possono sorridere per le prestazioni di Leclerc, pilota dell'Academy in forza al team Alfa Romeo-Sauber. Il monegasco è andato ancora una volta a punti dopo una gara in cui ha duellato con piloti ben più esperti di lui ed il decimo posto fa seguito all'incredibile sesto di Baku. Gran gara anche di Magnussen: il danese ogni tanto spegne il cervello, come in prova quando ha ostacolato in pieno rettilineo proprio Leclerc, ed è un peccato perche l'ottimo feeling con la sua Haas gli permette prestazioni notevoli come il sesto posto al traguardo della gara odierna.

Williams, crisi infinita

Crisi nera invece per la Williams: il glorioso e plurititolato team inglese non riesce ad abbandonare le zone meno nobili della classifica. In qualifica occupa costantemente le ultimissime posizioni ed in gara non è che vada molto meglio. Il debuttante Sirotkin non può certo fornire indicazioni alla squadra tali da farle risalire la classifica. Stroll è al secondo anno in F1, l'anno scorso beneficiava della presenza in squadra del maturo Massa. Il 2018 rischia di diventare l'anno nero della storia della squadra inglese e le prospettive future appaiono ben poco rassicuranti, con sponsor sul piede di partenza. Vedere in pista il terzo pilota Kubica sarebbe bellissimo, ma non a queste condizioni: le scarse prestazioni offuscherebbero inevitabilmente gli sforzi compiuti dal polacco per tornare al volante di una F1 in un Gran Premio. Fra due settimane Monaco ospiterà il grande Circus iridato. Con gomme dal battistrada "ordinario" e sullo storico tracciato cittadino ne vedremo delle belle. Dopo la pagina nera scritta in Spagna la Formula 1 ne ha terribilmente bisogno.

Ieri mattina presso la Provincia di Parma si è svolta la prima seduta della Conferenza dei servizi per l'approvazione del progetto definitivo di messa in sicurezza del ponte. Obiettivo: riapertura a doppio senso, fino a 44 tonnellate. Richiesta un'integrazione dall'Unione Terre Verdiane. La seduta conclusiva convocata per l'8 giugno. Entro fine anno l'inizio dei lavori, conclusione prevista entro giugno 2019.

Parma, 12 maggio 2018 – Nella mattinata di ieri, presso la sede della Provincia di Parma, si è svolta la prima seduta della Conferenza dei servizi necessaria per acquisire i pareri, le autorizzazioni e i nullaosta necessari all'approvazione del progetto definitivo ed esecutivo dell'intervento di messa in sicurezza del Ponte "Giuseppe Verdi" sul Po, lungo la strada provinciale n. 10 in località Ragazzola, nei Comuni di Polesine – Zibello nel Parmense e di San Daniele Po nel Cremonese.

"I lavori, per un importo di 2,1 milioni di euro finanziati da Provincia di Parma e Regione Emilia – Romagna, si aggiungono a quelli già realizzati dalla Provincia di Cremona per 1,8 milioni di euro, finanziati dalla Regione Lombardia - spiega il dirigente del Servizio Viabilità della Provincia di Parma dott. Gabriele Annoni - Serviranno per riaprire il ponte a doppio senso di marcia con limitazione di portata a 44 tonnellate, consentendo cioè il transito anche a bus e camion."

Alla Conferenza dei Servizi erano convocati i rappresentanti delle Province di Parma e Cremona, dei Comuni di Polesine – Zibello, Roccabianca e San Daniele Po, di Aipo, ARPAE, ARPA Lombardia, Ireti, Iren, Lepida, Enser, Emiliambiente, Terna, E-distribuzione, Telecom, Unione Terre verdiane, le Soprintendenze Archeologiche, Azienda Usl di Fidenza e Ats di Cremona.
In quella sede la "Struttura per la riduzione del rischio sismico" dell'Unione Terre Verdiane ha richiesto un'integrazione di documentazione, che ha imposto la riconvocazione della Conferenza stessa. Inoltre ha annunciato di avere richiesto un parere formale alla Regione Emilia Romagna in merito alla loro effettiva competenza ad emettere il parere in questione.

La seduta conclusiva della Conferenza dei servizi è stata quindi fissata per il prossimo 8 giugno.

Se tutto andrà secondo gli auspici, entro fine anno verranno consegnati i lavori alla ditta esecutrice, e la conclusione dell'intervento è prevista per la fine di giugno 2019.

Inoltre, la Provincia di Parma ha ricevuto un ulteriore finanziamento dal Ministero delle Infrastrutture di 6 milioni di euro, per un successivo intervento per il quale è già stata avviata la progettazione. Il termine fissato per l'aggiudicazione dei lavori è di 12 mesi dalla registrazione del decreto, cioè dal 28 aprile 2018. Questo intervento servirà ad aumentare la durata della vita utile del ponte e i lavori saranno eseguiti al di sotto della carreggiata, quindi non richiederanno alcuna chiusura, nemmeno parziale, della circolazione.

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SCHEDA - Ponte sul Po Ragazzola – S. Daniele: tutte le tappe
Quel che è stato fatto, quel che resta da fare sul ponte "Giuseppe Verdi" che collega le località di Ragazzola in Comune di Roccabianca (Parma) e Isola Pescaroli in Comune di San Daniele Po (Cremona). Dopo la seduta conclusiva della Conferenza dei servizi, si dovrà acquisire la validazione sulla progettazione e la redazione del bando. La conclusione dei lavori è prevista dopo 6 mesi dalla consegna, se tutto va bene a fine giugno 2019.

CIO' CHE E' STATO FATTO

1. 21/11/2015 – Lavori di somma urgenza per degrado campata 34 con istituzione di senso unico alternato con semaforo - Importo € 40.000 (puntellamento trave, spese tecniche, lavorazioni accessorie, ecc.) - fondi Provincia di Parma.
2. 31/03/2016 - Approvazione progetto esecutivo realizzato dalla Provincia di Cremona (1° lotto) - Il progetto ha previsto il ripristino di parti dell'impalcato, della pavimentazione e dei sistemi di ritenzione, compresa la realizzazione dei giunti strutturali per 1.8 milioni finanziati dalla Regione Lombardia
3. 24/10/2016 - Inizio lavori intervento di messa in sicurezza - 1° lotto
4. 11/11/2016 - Lavori di somma Urgenza per degrado campata 40 con prolungamento del senso unico alternato con semaforo - Importo € 70.450,82 (puntellamento trave, lavorazioni accessorie, ecc.) fondi Provincia di Parma
5. 09/01/2017 – Lavori di somma Urgenza per degrado campata 54 con prolungamento del senso unico alternato con semaforo - Importo € 17.019,00 (puntellamento trave, spese tecniche per studio del degrado del ponte lavorazioni accessorie, ecc.) fondi Provincia di Parma.
6. 01/07/2017 - Fine lavori intervento della Provincia di Cremona
7. 10 luglio 2017 riapertura al traffico del ponte a senso unico alternato
8. 19/10/2017 - Incarico per redazione progetto definitivo/esecutivo di 2,1 milioni di euro per la riapertura del ponte a doppio senso di marcia - Importo € 45.676,80 fondi Provincia di Parma e FSC
9. 11/04/2018 - Consegna progetto esecutivo
10. 11/05/2018 - Conferenza dei Servizi – prima seduta, con richieste di approfondimenti.

CIO' CHE RESTA DA FARE

11. 08/06/2018 - Seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi
12. 31/05/2018 - Validazione e approvazione progetto

Per i passaggi successivi: tempo previsto circa 6 mesi

13. Predisposizione bando di gara
14. Predisposizione piano di monitoraggio post opera e controllo del traffico
15. Approvazione bando di gara e Invio estratto alla GURI
16. Scadenza bando di gara
17. Nomina Commissione di gara
18. Analisi delle offerte presentate
19. Aggiudicazione
20. Contratto
21. Nomina Direzione lavori e Collaudatore dei lavori
22. Deposito progetto presso Comuni
23. Consegna dei lavori
24. Fine lavori - tempo previsto 6 mesi
Inoltre la Provincia di Parma ha ricevuto un ulteriore finanziamento dal MIT (Ministero Infrastrutture) di 6 milioni di euro, per un successivo intervento di cui è già stata avviata la progettazione.

Il termine fissato per l'aggiudicazione dei lavori è di 12 mesi dalla registrazione del decreto, cioè dal 28 aprile 2018.

Questo intervento servirà ad aumentare la durata della vita utile del ponte e i lavori saranno eseguiti al di sotto della carreggiata, quindi non richiederanno alcuna chiusura, nemmeno parziale, della circolazione.

 

Dalla Lombardia all'Adriatico, il fiume Po diventa navigabile grazie alla Conca di Isola Serafini (PC). Un sogno che è diventato realtà dalle enormi potenzialità economiche non solo per le frazioni rivierasche. Il turismo e la logistica delle merci saranno i due settori che ne gioveranno per primi.

di LGC Parma 3 maggio 2018 - L'inaugurazione della Conca di Isola Serafini, che ha comportato l'investimento di ingegneria idraulica più importante d'Italia (47 milioni di euro nei 6 anni di lavoro), nonostante la valenza internazionale, per la quale è stata chiamata Interconsul Parma a realizzare il servizio di interpretariato, non ha avuto il risalto mediatico che una tale opera avrebbe meritato.

Una infrastruttura che torna a riunire, almeno simbolicamente, le due regioni che negli ultimi mesi sono state "separate" dai macroscopici danni riportati dai  principali ponti stradali. Quello di Casalmaggiore-Colorno, totalmente inibito al traffico veicolare, quello di Roccabianca a traffico alternato così come quello di Viadana. Un'inaugurazione quindi che va oltre la straordinarietà dell'opera realizzata poiché torna a rinnovare le speranze per una rapida soluzione sei problemi viari che gran danno hanno già arrecato alle attività economiche dei villaggi adagiati sulle due sponde.

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Di Cosa si tratta?
La nuova conca di navigazione è stata realizzata per superare lo sbarramento artificiale della centrale idroelettrica Enel di Isola Serafini, nel Comune di Monticelli d'Ongina (Pc). L'opera, finanziata con 47 milioni di euro (di cui 6,8 milioni, il 20%, messi a disposizione dall'Unione europea), è stata tenuta ufficialmente a battesimo lo scorso 23 marzo con il primo passaggio della motonave attrezzata 'Stradivari', una delle poche che ancora trasportano turisti sulla grande via d'acqua del fiume Po.

La nuova conca, intitolata a Pier Luigi Filippi, cooperatore e amministratore pubblico di lunga esperienza scomparso nel 2016, è una infrastruttura dalle ricadute sulla mobilità e i trasporti, alternativi alla gomma, il turismo e gli aspetti naturalistico-ambientali (adiacente al grande bacino artificiale è stato realizzato un impianto di risalita dei pesci).

L'opera è stata costruita perché la precedente conca, risalente al 1962, lo stesso anno della nascita della centrale Enel che sbarra il corso del Po, non era più utilizzabile da circa un ventennio a causa dell'abbassamento dell'alveo del fiume.

Dimensioni e caratteristiche del progetto
La nuova conca di navigazione è l'unica in funzione sul Po e permette di superare un dislivello variabile tra i 4 e i 13 metri, in funzione delle portate del fiume. È costituta da una vasca di cemento armato lunga 115 metri e larga 12,5 e dotata di porte vinciane.
Per dimensioni e caratteristiche può consentire il transito anche di navi di grandi dimensioni secondo la vigente classificazione europea (fino a 110 metri di lunghezza, 11,5 di larghezza, pescaggio a pieno carico di 2,5 metri e portata fino a 2.000 tonnellate, equivalente a 50 autotreni).

Altri interventi realizzati
Oltre alla conca sono stati sistemati i collegamenti viari circostanti, compresa la realizzazione di una pista ciclabile e di un viadotto che collega l'Isola Serafini al territorio del Comune di Monticelli d'Ongina. Adiacente al grande bacino artificiale sorge poi l'impianto di risalita dei pesci costruito grazie ad una tranche di 2,4 milioni di euro della dotazione finanziaria complessiva, in aggiunta a una somma di pari importo messa a disposizione da Bruxelles. Inaugurato un anno fa, l'impianto consente alla fauna ittica di superare lo sbarramento di Isola Serafini, ripristinando così le rotte di migrazione di specie pregiate rare come lo storione obice tra il mare Adriatico e affluenti occidentali del Po, fino al lago Lugano. Un corridoio ecologico di straordinaria importanza sotto profilo ambientale.

"Un'opera di alto valore strategico- ha sottolineato il presidente Stefano Bonaccini-, un ulteriore tassello per promuovere l'economia dei territori rivieraschi dell'Emilia-Romagna lungo il Po, oltre che asse fondamentale per accrescere sia l'attrattività sia le possibilità di crescita di tutta la nostra regione, per una scelta di sviluppo sostenibile. L'incremento del traffico mercantile sul Po potrà infatti dare un contributo importante alla riduzione del trasporto su gomma e quindi al miglioramento della circolazione e della qualità dell'aria, obiettivo prioritario di questa Giunta. La Conca- ha proseguito- potrà poi dare impulso al turismo fluviale, un settore con grandi potenzialità, grazie ai numerosi itinerari artistici, culturali ed enogastronomici che l'Emilia-Romagna può vantare e con i percorsi ciclabili e pedonali esistenti e in via di progettazione a ridosso delle rive del fiume. Ricordo che lo scorso anno la nostra regione ha raggiunto quasi 57 milioni di presenze turistiche grazie anche alla forte spinta delle Città d'arte (+10,5% sul 2016) e delle località fuori dai circuiti tradizionali (+16,3%) e che il turismo rappresenta ormai circa il 12% del Pil regionale. Numeri- ha chiuso il presidente della Regione- che potranno aumentare ancora proprio con la diversificazione dell'offerta legata a un'opera come quella di Conca Serafini".

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Venerdì, 04 Maggio 2018 16:23

Mercedes-Benz Classe A - VIDEO

Mercedes-Benz Classe A diventa più tecnologica che mai, sportiva e spaziosa.

Scopri tutto nel video!

In collaborazone con Videomotori

Parma, 4 maggio 2018. Modifiche alla viabilità in occasione di CIBUS 2018 dal 7 al 10 maggio. - 

Nel parcheggio scambiatore nord, Strada di collegamento tra area sosta mezzi pesanti parcheggio scambiatore nord e viale Europa, è prevista l'apertura alla circolazione e istituzione del senso unico di marcia direzione nord – sud e contestuale istituzione del divieto di fermata.

Nell'Area di sosta mezzi pesanti in largo Maestà del Taglio è prevista l'istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata 0-24h. Nella rotatoria, compresa tra viale delle Esposizioni e nuova bretella di collegamento con viale Europa, nel breve tratto compreso tra il ramo di immissione ed uscita con la nuova bretella, è prevista l'istituzione del divieto di circolazione.

Istituzione del divieto di circolazione in viale delle Esposizioni – bretella d'immissione in v.le Europa. Istituzione del divieto di circolazione nell'uscita Nord del distributore di carburanti con la nuova bretella di collegamento con v.le Europa. Istituzione dell'obbligo di svolta a sinistra nell'uscita Sud del distributore di carburanti con la nuova bretella di collegamento con viale Europa.

Inoltre, dalle 16 alle 20, e fino a cessate esigenze, la regolamentazione provvisoria del traffico nel quartiere fieristico prevede alcune modifiche. Istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati 0-24h e contestuale istituzione di sensi unici in funzione alle esigenze di deflusso dei veicoli visitatori in Viale delle Esposizioni, tratto compreso tra strada Vallazza e via Copertini.

Nella rotatoria posta tra Viale delle Esposizioni e via Copertini, in funzione alle esigenze, possibile istituzione del divieto di circolazione nel breve tratto di carreggiata posto tra l'immissione di uscita ed entrata su via Copertini.

Nel Viale delle Esposizioni, tratto compreso tra via Copertini e strada Rota Ligneres, in funzione alle esigenze, potranno essere previsti localizzati restringimenti di carreggiata pari ad 1 corsia. In viale delle Esposizioni, tratto compreso tra via Rizzi e strada Baganzola (eccetto intersezioni a rotatoria) è prevista l'istituzione del senso unico di marcia direzione ovest verso est, eccetto mezzi di soccorso, emergenza e TPL e mezzi autorizzati da Fiere di Parma.

In via Rizzi è prevista l'istituzione del senso unico di marcia direzione ovest verso est, eccetto titolari posti auto interni, mezzi accreditati, di soccorso, emergenza e taxi. In Strada Puppiola, da V. Moletolo a via Colorno, è prevista l'istituzione del senso unico di marcia con direzione ovest verso est. In via Moletolo, da str. Colombarola a str. Puppiola è prevista l'istituzione del senso unico di marcia con direzione sud verso nord.

 

Parma, 4 maggio 2018 - Ben 120 le moto d'epoca che hanno fatto tappa a Parma per il Motogiro d'Italia. L'evento è stato organizzato del Moto Club Terni L.Liberati – P.Pileri sotto la regia della Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale.

Ieri il Motogiro ha scarrozzato per le strade della provincia di Parma, fino a raggiungere l'autodromo Riccardo Paletti dove le due ruote hanno effettuato la prima prova speciale cronometrata.

Hanno poi risalito, dandosi battaglia, i tornanti del Passo della Cisa per arrivare in Piazza Garibaldi.

Dopo un ristoro offerto dalle aziende locali, tra i quali la Erre Food SPA, e la Prosciutteria di Silvano Romani di via Farini, le moto si sono messe in mostra ai numerosi curiosi in Piazza Garibaldi.

Il vicesindaco Marco Bosi ha accolto la carovana dando appuntamento al prossimo anno per una nuova tappa nel cuore di Parma.

(Fotografie di Francesca Bocchia)

 

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...Prosegue in galleria immagini...

Domenica, 29 Aprile 2018 20:06

F1, Azerbaijan: botta e risposta

Vettel domina fino all'ultima safety car, provocata da un brutto incidente fra i piloti Red Bull. Poi il tedesco sbaglia e ne approfitta un opaco Hamilton. Campionato incerto, ma il tema è: chi fermerà Verstappen?

di Matteo Landi

Nel 2016, per molto meno, il povero Daniil Kvyat fu licenziato in tronco dalla Red Bull e retrocesso in Toro Rosso. Era il Gp di Russia ed aveva costretto al ritiro Vettel dopo due contatti nel corso del primo giro di gara. La sostituzione del pilota russo con il giovane Max Verstappen era nell'aria da tempo e Red Bull prese l'occasione al balzo per promuovere l'olandese in "prima squadra". Chissà cosa avrà pensato Kvyat questa domenica, guardando in tv un Gp d'Azerbaijan stravolto dall'incidente fra Verstappen e Ricciardo che ha obbligato la race direction a neutralizzare la gara con l'intervento della safety car. A pochi giri dalla fine Bottas era in testa, ma doveva ancora fermarsi per il suo pit stop, Vettel avrebbe riconquistato la testa di una gara che aveva dominato fin dal sabato con una pole position autoritaria ed annichilente per la concorrenza.

La safety car stravolge la gara. Vettel fa un solo piccolo errore, Hamilton ne approfitta e vince.

Nella prima parte di gara il pilota Ferrari ha corso in modo magistrale, nessuna sbavatura, mentre Hamilton arrivava lungo un paio di volte perdendo secondi preziosi e Bottas arrancava. Al 30esimo giro, al momento del pit stop di Vettel, il finlandese conquistava la leadership e, mostrando un passo decisamente veloce, riusciva a mantenere invariato il vantaggio di circa 12 secondi sul tedesco. In Ferrari attendevano la sosta del pilota Mercedes per riconquistare la testa della gara ma la safety car, entrata in pista al 40esimo giro, ha permesso a Bottas di mantenere comunque la prima posizione. Vettel ed Hamilton non potevano far altro che copiare la scelta del finlandese in modo da avere pneumatici freschi per gli ultimi giri di gara.

Al 48esimo giro, all'uscita della safety car, è stato scontro diretto fra i due Mercedes e Vettel.

Il tedesco ha tentato il sorpasso sul leader Bottas, arrivando leggermente lungo e ritrovandosi addirittura quarto con un pneumatico "spiattellato". L'unico errore di un weekend altrimenti perfetto per il quattro volte campione del mondo. Non chiamiamo in causa la dea bendata: la sfortuna non c'entra. A Baku cause e conseguenze sono parse chiare a tutti. Anche ad Hamilton, che sornione ha approfittato dell'errore di Vettel e della foratura che ha privato Bottas di una meritatissima vittoria. Quest'ultimo aveva appena pestato un detrito rimasto in pista dopo in numerosi scontri accaduti in una domenica ricca di colpi di scena. L'ultimo dei quali, l'incidente fra Ricciardo e Verstappen, a dire il vero piuttosto prevedibile.

Qualcuno fermi Verstappen

Al di là della vittoria di un Hamilton non incisivo, della foratura di Bottas e del piccolo ma determinante errore di un Vettel quasi perfetto, a Baku è bene che gli addetti ai lavori pongano l'attenzione sul "problema Verstappen". L'olandese, coccolato dagli uomini Red Bull, eletto a nuova star senza troppi meriti sportivi, ravviverà anche le gare ma è un pericolo per l'incolumità degli altri piloti. Per "Versbatten" è stata una gara condotta con il coltello fra i denti ed il suo avversario principale stavolta è stato il compagno di squadra Ricciardo: sorpassi e controsorpassi decisi, difese strenue ai limiti del consentito. Un limite che ha ampiamente varcato a pochi giri dalla fine della gara quando Ricciardo si apprestava ad un facile sorpasso in pieno rettilineo: l'olandese ha cambiato traiettoria due volte, a più di 320 km/h e Ricciardo non ha potuto evitare lo scontro con il compagno. Risultato per Red Bull: zero punti. Dispiace dirlo ma la casa austriaca si è volontariamente procurata una situazione che la sta privando di risultati importanti, difendendo, fino ad ora, l'operato di un Verstappen giovane, promettente e veloce, ma troppo arrogante ed ultimamente incline ad errori che addirittura declassano la percezione del valore di un pilota che al suo arrivo in Red Bull, nel 2016, colse una stupefacente vittoria che lasciò sbalordito l'universo della massima Formula. Dalle stelle alle stalle, è proprio il caso di dirlo. Adesso in Red Bull si leccano le ferite e Ricciardo farà bene a trovarsi, per i prossimi anni, una sistemazione fuori dalla sua attuale squadra, in un team che riconoscerà il suo valore più di quanto (poco) stanno facendo adesso i "bibitari".

Raikkonen e Perez benedicono la safety car

Oltre ad Hamilton, hanno approfittato dell'ultima safety car Raikkonen e Perez. Il primo ha dato un senso ad un weekend ricco di sbavature ed errori, dai "lunghi" del sabato che lo hanno relegato alla sesta posizione in griglia di partenza, ad un primo giro di gara poco convincente in cui si è, senza colpa, scontrato con Ocon. Dopo il contatto con il giovane pilota francese Raikkonen è sprofondato in fondo al gruppo per poi risalire fino al sesto posto, divenuto secondo al traguardo grazie a fatti di gara già citati. Un podio che portato un piccolo sorriso amaro alla Ferrari, altrimenti solo quarta con Vettel, superato negli ultimi km di gara da un consistente Perez che, al volante della sua Force India, non sarebbe mai arrivato così avanti in caso di gara lineare. Ma tant'è.

Charles Leclerc, eroe di giornata, fa brillare la sua classe

L'eroe di giornata è Charles Leclerc, addirittura sesto con la sua Sauber marchiata Alfa Romeo e spinta dalla power unit Ferrari. Dopo un inizio di stagione interlocutorio è venuta fuori tutta la classe del giovane monegasco. Un risultato maturato grazie all'ottimo passo mostrato durante tutta la gara, tenendosi lontano dai guai e sfoderando gli artigli quando serviva, vedi l'autoritario sorpasso sul due volte campione del mondo Fernando Alonso. La Sauber, nelle mani di Leclerc, è parsa una vettura ben più veloce di quello che è. Il pilota del Ferrari Driver Academy c'ha messo del suo per portarla in alto ed il compagno Ericsson stavolta ha decisamente sfigurato nei confronti del giovane debuttante.

Ferrari veloce ma non ne approfitta. Quanto peserà?

Fra due settimane la Formula 1 tornerà in Europa per il Gp di Spagna, solitamente tappa per tutte le squadre dei primi importanti aggiornamenti tecnici. La Ferrari ha fino ad ora mostrato di essere la vettura più veloce in qualifica e la più consistente in gara. A Maranello però non ne hanno approfittato a dovere e vedremo se a fine campionato pagheranno queste piccole incertezze. La lotta fra Mercedes e Ferrari è apertissima, Hamilton adesso è leader del mondiale, con solo 4 punti di vantaggio su Vettel, mentre la Ferrari torna in testa nel costruttori sempre per 4 lunghezze. Fino ad ora il computo delle vittorie recita un 2 a 1 a favore del tedesco. Ne vedremo delle belle.

La manifestazione si svolgerà dal 30 Aprile al 6 Maggio e sarà divisa in sei tappe per un totale di oltre 1600 KM. 

Parma, 27 aprile - Parte martedi 1°Maggio dalla sede dello stabilimento Ducati di Borgo Panigale la ventisettesima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d'Italia organizzata dal Moto Club Terni L. Liberati – P. Pileri e realizzata sotto l'egida della Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale. La manifestazione si svolgerà dal 30 Aprile al 6 Maggio e sarà divisa in sei tappe per un totale di oltre 1600 KM.

MTG_2_1.jpgQuest'anno, a seguito dell'accordo con Motor Valley, gran parte dell'evento si snoderà in Emilia Romagna, un territorio caratterizzato da sempre, per la passione dei motori e per il turismo, così i partecipanti, oltre al valore storico e sportivo della manifestazione, potranno toccare con mano una realtà fatta di musei, autodromi e prestigiose case costruttrici, un concentrato unico al mondo che solo la terra del "mutor" può offrire. Ovviamente a tutto questo si aggiunge la grande ospitalità delle genti di queste terre, abbinata a eccezionali offerte enogastronomiche, da sempre il valore aggiunto della manifestazione.

Il supporto tecnico è garantito da Ducati che ha messo a disposizione numerose moto per il servizio di assistenza e per la stampa, oltre alla sede logistica per la partenza e per l'arrivo.

Il ritrovo dei partecipanti è fissato per lunedì 30 Aprile presso l'Hotel Fly One di Borgo Panigale, dove si svolgeranno tutte le operazioni preliminari, il via ufficiale della prima delle sei tappe in programma, avverrà martedì 1° Maggio alle ore 9,30 dalla sede Ducati, qui, i concorrenti ritorneranno a metà pomeriggio dopo aver percorso oltre 200 KM.

La seconda frazione, partirà ancora dalla sede Ducati e si chiuderà dopo 225 Km a Parma, da dove ripartirà il giorno successivo per la terza tappa lunga 245 Km che comprende anche la prova speciale all'interno dell'Autodromo "Riccardo Paletti" di Varano De Melegari. Rientrati a Parma i concorrenti lasceranno definitivamente la città venerdì 4 per giungere nel tardo pomeriggio a Rimini. E' questa, con i suoi 330 Km, la frazione più lunga del Motogiro 2018 che prevede una sosta anche all'Autodromo di Imola. Sabato 5 la penultima fatica con partenza e arrivo a Rimini e lo sconfinamento nel nord delle Marche, con la prova speciale al Misano Word Circuit, infine domenica, la volata finale verso Bologna dopo 300 km, con la conclusione all'interno della Ducati dove si svolgerà anche la festa finale e la premiazione.

La Rievocazione Storica del Motogiro è uno dei maggiori eventi itineranti, riservato alle moto storiche e da alcuni anni anche a quelle moderne che si svolge al mondo e richiama il Motogiro agonistico che si è corso dal 1953 al 1957, quando alla gara prendevano parte anche 500 piloti ed era considerato la Mille Miglia delle due ruote, al quale partecipavano in modo ufficiale le più importanti case motociclistiche del tempo.

Ovviamente oggi non si raggiungono più questi numeri di partecipanti, sarebbe oltretutto impossibile gestire eventi di questo tipo con il traffico odierno, ma l'importanza che ha assunto il Motogiro in queste 27 edizioni ha sempre più una valenza internazionale, tanto che ormai i tre quarti degli iscritti provengono da altri paesi o meglio da altri continenti. Particolarmente apprezzata dai 120 partecipanti, la scelta del percorso e del programma 2018 che ha richiamato molti americani, inglesi, olandesi, spagnoli, tedeschi, argentini, australiani, oltre ovviamente a un bel gruppo di appassionati italiani che da anni non saltano mai questo appuntamento.

Fra le moto d'epoca presenti, la parte del leone la fanno le storiche case italiane degli anni 50-60 con in testa Ducati, Gilera, MV Agusta, Morini, Benelli e Rumy, molte anche le moto moderne e le "Classiche" anni 70, non mancano poi factory di produzione inglese, spagnola e americana, oltre a modelli artigianali o di serie limitata, veri e propri gioielli dal valore inestimabile.

Sette le categorie in gara: Heritage 1914 - 1949, Rievocazione Storica, Vintage, Classiche, Cafè Racer Motogiro, Turistica. Ovviamente il maggior numero di iscritti si registra nella "Rievocazione Storica" che raggruppa moto fino 175 cc costruite fra il 1953 e il 1958.

 

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Il Motogiro agonistico si è svolto dal 1953 al 1957, prima che nel 1958 venissero abolite tutte le gare su strade aperte al traffico, dopo la tragedia di De Portago alla 1000 Miglia del '57, ma poi alla metà degli anni sessanta venne ripreso con la formula della regolarità per altri tre anni, prima di venire definitivamente interrotto. Alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, il Moto Club Terni rispolverò la manifestazione che riscosse immediatamente grandi consensi, tanto che alle prime edizioni vi presero parte anche piloti che avevano vinto quelle degli anni cinquanta, come Mendogni e Venturi. Quest'anno in gara in sella a una Ducati, anche il tre volte iridato Pierpaolo Bianchi, all'esordio in una gran fondo d'epoca.

Tutte le info e i dettagli dei percorsi sul sito www.motogiroitalia.it 

 

STORIA - 

MOTO CLUB TERNI- L. liberati P. Pileri - 30 Aprile – 5 Maggio 2018 27^ edizione - 
La storia di oltre 100 anni di motociclismo

Il Motogiro d'Italia, affonda le sue radici nella tradizione delle grandi corse su strada che diffusero i mezzi a motore nei primi anni del novecento. Poco prima dello scoppio della Grande Guerra nel 1914, l'Unione Sportiva Milanese in collaborazione con la Gazzetta dello Sport organizzarono il primo giro motociclistico della penisola, lungo 2400 km diviso in quattro tappe, vi parteciparono 56 piloti e solo 18 di questi arrivarono al traguardo, per la cronaca il vincitore fu Oreste Malvisti in sella a una Ariel. La prima Guerra Mondiale impedì che la corsa si ripetesse negli anni successivi. Finita la guerra molte aziende riconvertirono la propria produzione da bellica in civile e ci fu anche un grande sviluppo della motorizzazione così nel 1923 la manifestazione riprese, vi partecipano 53 piloti che percorrono ben 2500 km, con partenza e arrivo a Milano. Si verifica una vera e propria ecatombe di mezzi tanto che solo sette arriveranno al traguardo finale, dove per primo transitò Guido Mentasti su Guzzi.

Non sono chiare le motivazioni che spinsero gli organizzatori a non proseguire la gara negli anni successivi, ma probabilmente, ancora i tempi non erano maturi per gare di questo tipo che richiedevano comunque un forte impegno economico da parte dei partecipanti e delle case motociclistiche, molte delle quali stavano muovendo i primi passi, passando da una produzione artigiana ad una industriale. Si dovrà arrivare agli anni cinquanta, con il boom della motorizzazione di massa per veder tornare sulle strade della penisola, centinaia di motociclisti in gara nelle gran fondo, per ripetere su due ruote, il successo che riscuoteva fra le auto la Mille Miglia.

La prima edizione denominata Motogiro d'Italia, organizzata dal quotidiano Stadio e dal Moto Club Stadio nel 1953, non poteva che partire da Bologna, non solo perché li aveva la sede il giornale e la Ducati, una delle maggiori aziende motociclistiche italiane, ma anche perché l'Emilia Romagna, era diventata la capitale del "mutor". Il Motogiro divenne subito una gara che richiamava tantissimi piloti, in una edizione se ne contarono più di 500, contemporaneamente arrivarono le case ufficiali, che videro in questa corsa un fantastico mezzo per propagandare la propria produzione, visto che sui circa tremila chilometri che percorrevano i concorrenti, si assiepavano milioni di persone entusiaste. Vincere un Motogiro per le aziende, voleva dire garantirsi una bella fetta del mercato motociclistico nazionale per un intero anno. E' importante sottolineare che in quegli anni la produzione si attestava per la grande maggioranza su piccole cilindrate comprese fra i 100 e i 175 CC. e queste erano quelle che prendevano parte alla gara.

Furono solo cinque le edizioni del Motogiro d'Italia, infatti la gran fondo fu abolita, così come tutte le corse su strade aperte al traffico nel 1958, a seguito della tragedia di De Portago alla Mille Miglia che costò la vita al pilota spagnolo, al suo navigatore e a nove spettatori. L'ultima edizione quella del 1957, fu vinta dallo spoletino Remo Venturi in sella alla MV Agusta a oltre 105 KM orari di media, un record ovviamente imbattuto. Gli altri piloti che hanno scritto il loro nome nell'albo d'oro del Motogiro sono: Leopoldo Tartarini (Benelli) nel 1953; Terquinio Provini (Mondial) nel 1954; Emilio Mendogni (Moto Morini) nel 1955 e Walter Tassinari (Moto Morini) nel 1956. Seguirono poi tre edizioni dal 1967 al '69 con la formula della regolarità open, direttamente organizzate dalla FMI.
1989 nasce la Rievocazione Storica – Da tempo il Moto Club Terni, uno dei più vecchi d'Italia, ha una importante sezione dedicata alle moto d'epoca, fu così che nel 1988, un gruppo di appassionati capitanati dall'allora presidente Paolo Rossi, scomparso tre anni fa e dall'attuale Massimo Mansueti, decisero di rispolverare questa gran fondo. Partì l'organizzazione che richiedette un grande sforzo organizzativo e che si concretizzò con la prima edizione svoltasi alla fine di aprile del 1989. Fra i partecipanti anche alcuni piloti che avevano corso e vinto il Motogiro agonistico, come Mendogni e Venturi e personaggi del mondo dello sport e del giornalismo come Roberto Patrignani che ne descrisse a lungo le cronache, dando grande risalto e lustro alla manifestazione. Dal 1988 a oggi il Moto Club Terni ha organizzato praticamente tutte le edizioni di questa gran fondo dedicata alle due ruote storiche, percorrendo in lungo e in largo tutta la penisola, isole comprese, mantenendo inalterato l'interesse a quello che ormai è considerato il maggior evento mondiale del settore moto d'epoca, tanto da richiamare partecipanti da tutti i continenti.
Perché la storia continui è necessario inserire forze nuove ed è quello che da alcuni anni a questa parte fa il Moto Club Terni con l'inserimento di nuove categorie come le moto classiche, prodotte dal 1960 al 1980 che diverranno prossimamente d'epoca. Nelle ultime edizioni ha assunto notevole importanza anche il mototurismo, veri e propri appassionati che partecipano alla Rievocazione Storica percorrendo gli stessi itinerari delle moto d'epoca su moto attuali, vivendo lo stesso clima e godendo degli ottimi servizi messi adisposizione dagli organizzatori del Motogiro.

Sabato, 28 Aprile 2018 09:09

Carrera Cup Italia, pronta al via!

Reggio Emilia, giovedì 26 aprile 2018 - Il tanto atteso inizio della dodicesima edizione della Carrera Cup Italia è ormai alle porte. Da venerdì 27 aprile a domenica 29 aprile le Porsche 911 GT3 Cup di nuova generazione calcheranno la pista dell'autodromo Enzo e Dino Ferrari.

Il programma del weekend inizierà venerdì 27 a partire dalle 16.10 con un'ora di prove libere.
Sabato mattina si svolgeranno le prove divise in PQ1 e PQ2: la prima sessione dalle 10.50 alle 11.20 determinerà i migliori 10 che prenderanno parte alla seconda sessione, dalle 11.25 alle 11.35.

La competizione entrerà nel vivo durante il pomeriggio, con gara 1 a partire dalle 17.45 in diretta tv su Italia 2.
A completare il weekend sarà la gara 2, in diretta tv su Italia 1 dalle 11.05.

Ricordiamo che entrambe le gare saranno visibili anche in live streaming in HD sul sito www.carreracupitalia.it .

A rappresentare il team Dinamic Motorsport saranno i giovani Diego Bertonelli (Centro Porsche Bologna) e Gianmarco Quaresmini (Centro Porsche Brescia); Federico Reggiani, new entry della scuderia emiliana; il toscano Niccolò Mercatali (Centro Porsche Firenze) protagonista della Michelin Cup nel 2017; il gentlemen Luca Pastorelli al quale quest'anno si affiancherà il fratello Nicola.

Una delle novità di quest'anno è la Guest Car, una 911 GT3 Cup gen. I, gestita proprio da Dinamic insieme a Porsche Italia. Alla guida di questa vettura, caratterizzata da una livrea particolare che celebra i 70 anni di Porsche, si alterneranno diversi giornalisti provenienti dal settore automobilistico.

Ponte sul Po: conclusa positivamente la Conferenza dei Servizi. Acquisiti tutti i pareri e i nullaosta necessari per iniziare la procedura del bando di gara. Soddisfazione dei Presidenti Fritelli e Viola.

Parma, 26 aprile 2018 – Si è chiusa positivamente stamattina a Palazzo Giordani, sede della Provincia di Parma, la seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi per i lavori di risanamento conservativo del Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore.

L'incontro, che seguiva una precedente riunione del mese scorso, era finalizzato all'acquisizione definitiva dei pareri autorizzazioni e dei nulla osta necessari per l'approvazione del progetto definitivo degli interventi sul ponte da parte dei 19 enti che ne hanno titolo.

Sono state accolte alcune richieste e alcune prescrizioni, dalla verniciatura dei sostegni in golena alle ricerche paleoarcheologiche nel limo alluvionale.

Ora scatta il mese di tempo per la validazione del progetto da parte di un soggetto terzo, che la Provincia di Parma ha già incaricato.

Nel frattempo si procederà anche con l'eventuale bonifica dei residui bellici, e anche in questo caso la Provincia di Parma ha già affidato l'incarico.
Quindi, nel mese di giugno, si può avviare la procedura del bando di appalto, per la quale la Provincia di Parma si è già dotata di un consulente legale.

Soddisfatti dell'incontro di oggi i Presidenti della Provincia di Parma Filippo Fritelli e di Cremona Davide Viola.
"Stiamo procedendo con tutti i passi necessari – afferma Fritelli– Purtroppo il cumulo delle prescrizioni determina i tempi del nostro lavoro. Il ponte restaurato avrà una vita utile di 10 anni, quindi in questi anni ANAS dovrà pensare alla costruzione del ponte nuovo."

Dopo la pubblicazione del bando di gara, che dovrà restare aperto per un mese, si andrà all'aggiudicazione, dopo la quale bisognerà aspettare eventuali ricorsi; al termine, la consegna dei lavori all'impresa vincitrice, presumibilmente in autunno. A questo punto occorreranno circa 7 mesi per la fine dei lavori.

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Nella foto: un momento della Conferenza: Scaroni, Botta, Catellani, Annoni

La serietà di una ditta di traslochi si misura anche dal sopralluogo, un'attività indispensabile per due motivi sostanziali.

Per prima cosa, vi permette di approfondire la conoscenza dell'azienda e di accertarvi che sia in possesso dei requisiti e delle qualità tecniche necessarie per effettuare in sicurezza il vostro trasloco.

Dall'altro il sopralluogo è per la ditta di traslochi un momento fondamentale per prendere visione di tutti i vari aspetti, criticità ed esigenze particolari che devono essere tenuti in considerazione sia in fase di preventivazione sia in fase di esecuzione delle operazioni di trasloco.

Ma quali sono le valutazioni che un bravo incaricato del sopralluogo deve fare?  E quali aspetti influiranno nella determinare il preventivo di spesa finale?

Un fattore molto rilevante è l'ubicazione delle due abitazioni, in modo particolare il piano di carico e scarico. È facile immaginare che quanto più gli accessi sono comodi, ampi e agevoli tanto minore sarà la spesa perché si possono evitare i costi per l'uso di attrezzature speciali come le piattaforme aeree per arrivare ai piani alti di un'abitazione o di un condominio oppure per i permessi di occupazione del suolo pubblico.

Un secondo elemento è rappresentato dalla quantità ma soprattutto dalla tipologia degli arredi presenti che può determinare difficoltà di smontaggio e rimontaggio, nonché di trasporto quando si tratta di oggetti particolarmente ingombranti, come ad esempio un pianoforte, oppure di pregio, come i mobili di antiquariato che richiedono cure specifiche per l'imballo e la movimentazione.

Quantità e qualità degli arredi influiscono sia sul numero degli addetti impegnati nel trasloco sia sul numero e sul tipo di attrezzature e mezzi per il trasporto, che saranno scelti anche in base alle caratteristiche dei luoghi che devono raggiungere. Una valutazione importante soprattutto quando si devono attraversare i centri storici o non sono disponibili spazi sufficienti per manovrare agevolmente con camion di grandi dimensioni e piattaforme.

L'esperienza e la competenza dell'incaricato al sopralluogo guideranno le scelte logistiche e vi consentiranno di ricevere un preventivo calibrato sulle vostre necessità, senza sorprese. Nel preventivo infatti dovranno essere specificati gli indirizzi, i piani, gli arredi che richiedono attenzioni particolari e dovranno essere elencati dettagliatamente tutti i servizi offerti e gli eventuali servizi esclusi. Nella massima trasparenza e chiarezza.

Con Coopservice Traslochi potrete scegliere la formula più adatta alle vostre esigenze: Light, Pro e Deluxe.
La formula Light è ideale per chi desidera risparmiare senza però correre troppi rischi. Noi vi forniamo il materiale più adatto perché possiate imballare con cura ogni cosa e subentriamo nelle fasi più impegnative del trasloco, come la movimentazione dei carichi più pesanti e il trasporto con mezzi idonei.

La formula Pro offre un servizio completo per chi vuole affidare ai professionisti tutte le fasi del trasloco nella massima tranquillità compreso l'imballo dell'oggettistica, delle stoviglie e degli abiti con materiali appositi, lo smontaggio e rimontaggio di tutti gli arredi fino alla pulizia finale dei locali.

La formula Deluxe è Il servizio "All inclusive" per un trasloco senza pensieri. Oltre ad occuparci di tutte le fasi del trasloco con la massima cura e diligenza, ci avvaliamo della collaborazione di architetti e interior designer per la progettazione dei nuovi spazi e di artigiani, come elettricisti, idraulici e imbianchini, per consegnarti la tua nuova casa "chiavi in mano".

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Mercoledì, 18 Aprile 2018 20:45

Romelettric!!!

Sabato scorso la Formula E è sbarcata a Roma, nelle strade dell'EUR. Una grande festa, una bella gara scandita da sorpassi e ruotate. Il sogno di Enzo Ferrari si è realizzato. E non finisce qui.

di Matteo Landi - Fotografie Benedetta De Marchi

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Sam Bird, Lucas Di Grassi e Andrè Lotterer festeggiano su un palco, in un bagno di coriandoli tricolori. Il primo è un ottimo pilota GT e vanta fra le sue molteplici esperienze sportive un periodo da collaudatore per la Mercedes di F1, il secondo ha corso per un anno nella massima Formula, con poca fortuna, e nell'endurance con successo, il terzo ha sbancato più volte Le Mans. Adesso sono protagonisti nel campionato di Formula E. Davanti a loro una marea di persone in festa ed un obelisco. Se si allunga lo sguardo si scorge il Palazzo della Civiltà Italiana, detto anche Colosseo Quadrato. Pochi anni fa avrebbe potuto essere un sogno. Invece è tutto vero, non servono pizzicotti, non c'è da svegliarsi. Roma, la città eterna, divenuta per un weekend il ponte fra presente e futuro. Il 14 aprile le strade dell'EUR hanno ospitato le monoposto elettriche che corrono in tutto il mondo. Audi, Renault, Jaguar, Mahindra, DS, sono solo alcuni dei marchi che partecipano al campionato nato nel 2014. Vetture che vantano un'accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3 secondi ed una velocità massima di circa 220 km/h. Fra un'accelerazione e l'altra, scandita dal fruscio del vento e dallo stridio delle gomme che scivolano sull'asfalto, migliaia di persone guardano incuriosite. Non corre la Ferrari, la nazionale Rossa, eppure tutti sembrano divertirsi. Sorpassi, ruotate, piloti che, come dei gladiatori moderni, si sfidano proprio nella Roma epica che conobbe altri tipi di lottatori. E' una grande festa, ma anche una sfida vera. Dispiace che il pilota italiano Luca Filippi non riesca ad uscire dalle retrovie, troppa sfortuna in un sabato per lui non indimenticabile. In Formula E tutto si svolge in un solo, intensissimo, giorno e se qualcosa non va per il verso giusto, lo paghi. Un format sicuramente interessante per il pubblico, che ha l'occasione di vedere compattate dalle 8,00 alle 17,05 prove libere, qualifiche, super pole e gara. Con in mezzo sessione di autografi, con i piloti a disposizione del pubblico, ed altre attività parellele. Mentre negli stand adiacenti alla pista DJ e musicisti accompagnano coloro che si avventurano fra le auto in esposizione: dalla monoposto di Formula E del futuro ad avveniristiche auto da strada. A Roma è successo questo ed altro, in un weekend da ricordare che ha dato lustro alla nostra capitale ed al paese intero.

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Le monoposto all'EUR: un sogno di Enzo Ferrari

Negli anni ottanta Enzo Ferrari tentò di far correre la Formula 1 a Roma, proprio nel quartiere dell'EUR. La gara fu inserita nel calendario di F1 del 1985 ma prima della sua disputa fu annullata: proteste ecologiste e congiunture politiche negarono il realizzarsi del sogno dell'uomo, icona italiana, e di milioni di appassionati. Quando nel 2009 viene presentato in Campidoglio il progetto di un Gran Premio di F1 da svolgersi sempre nell'EUR sembrano esserci tutti i presupposti perchè quanto messo nero su bianco possa concretizzarsi. C'è il disegno della pista, c'è l'entusiasmo di Maurizio Flammini, già organizzatore del mondiale Superbike, a promuovere quello che dovrà essere un evento con pochi uguali. Neanche due anni dopo l'allora sindaco della capitale Gianni Alemanno annunciò la rinuncia formale al progetto: ancora una volta la politica fece capolino sulla vicenda e Bernie Ecclestone ne ebbe abbastanza. Il 14 aprile 2018 la Formula E è riuscita laddove il grande Circus della F1 ha fallito. Fra le due categorie c'è un differenza abissale: da una parte corrono vetture con 1000 cv, dall'altra mezzi con prestazioni ben più modeste, in altre parole le auto che disputano le due categorie hanno in comune solo il numero delle ruote. Questo non toglie alla Formula elettrica le ragioni del suo successo: meno politica, organizzazione "smart", format che asseconda le esigenze del grande pubblico avvicinando i fan ai piloti ed alle auto. Tutte caratteristiche che hanno fatto la differenza, unite ai capitali che Formula E ha messo a disposizione per il rifacimento del manto stradale di parte dell'EUR ed al restauro di infrastrutture che resteranno a disposizione dei cittadini.

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Sam Bird vince davanti a più di 30.000 spettatori

La gara ha visto prevalere l'inglese Sam Bird, pronto ad approfittare della disavventura occorsa allo svedese Felix Rosenqvist, appiedato al 22esimo giro da una sospensione danneggiata. Un gran premio ricco di sorpassi e colpi di scena. A regalare emozioni ci ha pensato anche il brasiliano Lucas Di Grassi, secondo al traguardo dopo una bella rimonta condita da ruotate che hanno infiammato il pubblico. Come detto, peccato per Luca Filippi, mai protagonista e solamente 13esimo al traguardo. Stavolta la sua Spark-NIO non ha reso al meglio, come dimostra la 12esima posizione del compagno Oliver Turvey. In Formula E l'Italia è tuttavia comunque protagonista: tutti i piloti corrono con l'ottimo telaio nato dalla collaborazione fra Spark e Dallara, casa costruttice di Varano de' Melegari che vanta innumerevoli successi nei campionati automobilistici di tutto il mondo. Come sempre ha regalato spettacolo l'ex F1 Sebastien Buemi, mai domo e sempre pronto a ricorrere alle maniere forti quando c'è da attaccare o difendere la posizione. Lo svizzero si è comunque dovuto accontentare del sesto posto finale, dietro a Jean-Eric Vergne. Il francese, anch'egli ex F1, rimane leader della classifica e nonostante corra per la squadra privata cinese Techeetah, che utilizza materiale Renault, sta riuscendo ad avere la meglio su piloti che possono contare sull'appoggio della case madri.Roma 2018-2

Roma, la festa continua

Al termine della gara, fra musica e coriandoli, la sindaca Raggi ha annunciato l'intenzione di voler continuare ad ospitare la Formula E per altri 5 anni. Roma diventerà così una tappa abituale per gli appassionati di corse e non solo. Ancora 5 anni di sostenibilità, divertimento e competizione per Roma, sempre più Città Eterna.

Carattere audace e dotazione completa: ottima per cinque persone comode. Una silhouette slanciata e cinque motorizzazioni. C3 Aircross è la seconda vettura più venduta in Italia dopo la C3. L'elevata altezza, le grandi ruote e il Grip Control con Hill Assist Descent Control permettono di avventurarsi su qualsiasi tipo di strada e terreno, come si vede nel video.

Scopri tutto nel video!

In collaborazone con Videomotori

Domenica, 15 Aprile 2018 18:00

F1, Cina: Ricciardo show! Verstappen crack!

Ricciardo vince con sorpassi da urlo. Vettel speronato da Verstappen, ancora una volta. Solo ottavo il campione tedesco che resta leader del mondiale. Raikkonen va sul podio e tiene alto l'onore Ferrari ma è un'occasione persa.

di Matteo Landi

La Formula 1 torna in Asia Orientale e la Ferrari ritrova i suoi fantasmi. Lo scorso anno la trasferta asiatica segnò la resa della squadra di Maranello e Vettel perse per motivi tecnici, ed incidenti, quei punti necessari a tenere aperto il sogno iridato. Anno nuovo, vita nuova. Ed invece no. Il Circus va in Cina e si materializza lo spauracchio Ferrari, quel Max Verstappen che sarà pure un predestinato, un futuro campione, ma intanto è capace di collezionare, quest'anno, figuracce epiche tornando anche alla sua specialità: non i sorpassi spettacolari, a farli ci pensa il sottovalutato compagno di squadra Ricciardo, ma l'autoscontro. Ed ancora una volta la sua vittima preferita è, da buon torello, la Rossa di Vettel. A fine gara i due si sono parlati ed il 4 volte campione del mondo, con quella calma zen che gli era mancata lo scorso anno, ha preferito tenere toni bassi nonostante l'evidente, enorme, delusione. Perchè in Ferrari ci avevano creduto. Soprattutto dopo l'ennesima prima fila tutta Rossa conquistata in un sabato da ricordare che, a livello prestazionale, ha segnato la svolta in questa Formula Hybrid: due Ferrari in lotta per la pole position, conquistata di un soffio da Vettel, con le Mercedes, incapaci di contrastare l'armata Rossa, staccate di mezzo secondo. Poco davanti alle due Red Bull, con Verstappen e Ricciardo nell'ordine quinto e sesto. Mettere a confronto la classifica del sabato pomeriggio con quella di fine gara è uno shock: Raikkonen terzo a tenere alto l'onore del Cavallino mentre Vettel, giunto solamente ottavo al traguardo, non ha potuto far altro che raggiungere in qualche modo il traguardo nonostante una vettura mal ridotta nel contatto con Verstappen. Eppure nella prima parte di gara tutto lasciava pensare che avremmo assistito alla terza vittoria consecutiva della casa di Maranello.

Ferrari sbaglia strategia. Verstappen pericolo ambulante

Al via il tedesco aveva difeso, con forse troppa "cattiveria", la posizione su Raikkonen e si era involato in prima posizione, mentre il compagno, rallentato dalla manovra di Vettel, veniva sfilato prima Bottas e poi da Verstappen. Dopo due gare vinte "di strategia" la Ferrari, al 19esimo giro, effettuava il primo errore della stagione lasciando a Bottas la possibilità di entrare ai box prima del tedesco della Scuderia italiana, offrendo il fianco all'undercut. Un giro dopo Vettel è entrato a sostituire gli pneumatici ma tanto gli è bastato per perdere la leadership. Il ferrarista aveva ancora la possibilità di dire la sua per la vittoria ma quando è entrata la safety car, necessaria per permettere la rimozione dei detriti frutto del contatto fratricida fra Gasly, penalizzato poi di 10 secondi, e Hartley, la Ferrari non ha azzardato quell'ulteriore cambio gomme fatto invece dai due Red Bull Ricciardo e Verstappen. In Red Bull hanno colto l'occasione d'oro, come Arrivabene e compagni avevano fatto a Melbourne, quando meno consapevoli dei loro mezzi avevano consegnato la vittoria a Vettel sfruttando la Virtual Safety Car. Chi di strategia ferisce, di strategia perisce e stavolta a Maranello hanno lasciato agli altri le carte migliori da giocare. Ma il patatrack è avvenuto dopo e porta, come detto, la firma di Max "Versbatten". Per Vettel la vittoria era divenuta un miraggio, forse poteva sbarazzarsi di Bottas ma difficilmente sarebbe riuscito a tenere dietro le due Red Bull che, con i freschi pneumatici soft montati durante il regime di Safety Car, erano pronte a conquistare un'inaspettata doppietta. Per concretizzare una buona strategia servono comunque degli ottimi piloti, come evidenziato da Vettel in Australia e Bahrain e come mostrato da Ricciardo in Cina. L'australiano ha rimontato caparbiamente, con sorpassi stupendi ma sempre nel rispetto degli avversari. Tutto il contrario del compagno Verstappen, il quale ha prima rischiato la collisione con Hamilton e poi ha speronato malamente Vettel: il tedesco stava già percorrendo la curva quando Verstappen alle sue spalle lo ha centrato danneggiando la fiancata della Ferrari e costringendo il ferrarista alla misera ottava posizione finale. I dieci secondi di penalità comminati al giovane olandese suonano come un insulto al buon senso: il pilota Red Bull ha perso una sola posizione finale, a vantaggio di Hamilton.

Hamilton, che succede?

L'inglese ha vissuto un fine settimana sottotono. Le ha prese da Bottas in qualifica, poco incisivo in gara, ha colto la quarta posizione finale, portandosi a 9 lunghezze nella classifica mondiale dal leader Vettel. "Ho voluto toglierti il sorriso", erano le parole che Hamilton pronunciò all'indirizzo del pilota Ferrari nella conferenza stampa post qualifiche di Melbourne: da allora è l'inglese quello che ha gioito di meno.

Red Bull, è Ricciardo il caposquadra

Chi stavolta era felice alla follia, sconfinando in una dolce commozione, era Ricciardo. Sul podio non ha retto le lacrime, prima di bere lo champagne dalla sua scarpa. E' quasi clamoroso come i vertici Red Bull continuino ad appoggiare incondizionatamente Verstappen, per inciso in questo 2018 è un pilota che neanche merita la massima Formula, rimanendo vaghi sull'eventuale rinnovo contrattuale con il forte pilota australiano. Eppure, in questo momento, è l'unico diamante che brilla fra i quattro piloti Red Bull presenti nel mondiale, tenendo in considerazione anche Gasly e Hartley, alfieri Toro Rosso. Oggi i due futuri fenomeni Verstappen e Gasly hanno compiuto errori analoghi. Se quest'ultimo può appellarsi alla sua scarsa esperienza, ricordiamoci che in Bahrain aveva ottenuto una prestazione "monstre", Verstappen ha disputato più di 60 gran premi, viene sempre osannato quando conquista un podio o una vittoria ma mai troppo criticato dalla squadra quando commette errori che privano la stessa di preziosi punti mondiali. Per contro Ricciardo da quando corre in F1 vanta una costanza impressionante, limitata quando da scarse prestazioni del mezzo, quando da problemi di affidabilità ma raramente da suoi errori. Qualunque sia la squadra che si assicurerà i suoi servigi farà un ottimo affare.

Leclerc ancora in fase tirocinio e la Sauber arranca. Renault è la prima degli altri

Top team a parte c'è da sottilineare il passo indietro compiuto in Cina dall'Alfa Romeo-Sauber: Ericsson e Leclerc hanno occupato costantemente i bassifondi della classifica, la nona posizione conquistata dallo svedese solo una settimana fa è uno sbiadito ricordo. Appiccicare sul cofano motore un marchio prestigioso non aiuta ad andare più forte e nessuno si aspettava un balzo in avanti della squadra svizzera dopo anni di vacche magre. Tuttavia ci si attendeva una spinta in più da parte del giovane Leclerc, campione in carica di F2. Questa generazione di vetture è estremamente veloce e difficile da portare al limite, lo stesso Gasly inizia solamente ora a mostrare sprazzi della sua classe, alternandoli ad errori pacchiani come quello compiuto in Cina. Hartley, velocissimo nel mondiale endurance, fatica a trovare il ritmo giusto. Vedremo quando Leclerc riuscirà ad uscire da questa impasse iniziale. Si è fatto vedere invece nelle posizioni che contano della top ten Nico Hulkenberg: il tedesco è giunto al traguardo in sesta posizione, approfittando dei problemi di Vettel e battendo Alonso e Sainz. Lo spagnolo della Renault ha conquistato la nona piazza, a pochi decimi dal sofferente Vettel, non lontano da Alonso che ha terminato in settima posizione. La zona punti non è più irraggiungile per il due volte campione del mondo che, tuttavia, rimane lontano dalle posizioni che lui e McLaren vogliono tornare ad occupare.

Domenica, 08 Aprile 2018 21:56

F1, Bahrain: Vettel nella storia!

Ferrari vince ancora grazie ad una magia del pilota tedesco: riscritta la storia delle corse. Bottas e Hamilton battuti. Sfortuna per Raikkonen. Che gara stupenda!

di Matteo Landi

Domenica 08 aprile 2018, uno di quei giorni che, sportivamente parlando, ringrazi Dio di aver vissuto. Una gara che rimarrà per sempre negli annali della Formula 1, come Jarama 1981 o Montreal 2003, con Villeneuve nel primo caso e Schumacher nell'altro, eroicamente vincenti nonostante il pressante fiato sul collo dei rivali giunti al traguardo a pochi metri di distacco. Bahrain 2018, la gara che consacra definitivamente Vettel nell'Olimpo dei grandi, così da fugare ogni dubbio anche a chi lo ha sempre visto pluricampione solo grazie ai mezzi che ha guidato. Il tedesco così fa due su due e dopo un Gran Premio d'Australia vinto di strategia, con anche un pizzico di fortuna, vince oggi nonostante la strategia, folle, dell'unico pit stop, portando a compiere alle sue gomme soft quasi 40 giri. A dire il vero l'azzardo era divenuto l'unico modo per vincere la gara quando si è visto il passo velocissimo delle due Mercedes, ma per concretizzare il risultato serviva un vero maestro della guida e Vettel lo è stato. A pochi giri dalla fine la vittoria di Bottas sembrava quasi scontata, poi sono venute fuori le doti da campionissimo di Vettel e la Ferrari ha potuto ancora una volta festeggiare nonostante i pronostici fossero tutti a favore dello squadrone Mercedes e di Hamilton.

Pole position e vittoria: Ferrari e Vettel danzano nel deserto del Bahrain

Ma in qualifica era già evidente come la Ferrari, dopo lo scherzetto australe, fosse pronta a giocare ancora in attacco, con Vettel e Raikkonen capaci di strappare una clamorosa doppietta. Riuscirci poi su una pista "completa" in cui la potenza della power unit, l'efficienza aerodinamica ed una buona trazione sono caratteristiche necessarie per ben figurare aveva gettato scompiglio nel box Mercedes. Inoltre l'armata tedesca era dovuta ricorrere alla sostituzione del cambio sulla vettura di Hamilton, costretto in gara a scattare solamente in nona piazza in seguito alla penalità di 5 posizioni prevista da regolamento. Allo spegnersi dei semafori Vettel è riuscito a mantenere la testa mentre Raikkonen, partito dal lato sporco, si è visto sfilare da Bottas. Intanto Hamilton iniziava una furiosa rimonta capace di portarlo in pochi giri in top 4. Ad un certo punto la gara sembrava andare incontro all'inglese, su una strategia che prevedeva una sola sosta consapevole dell'ottima velocità della sua vettura con le più durevoli gomme medie. Chissà come sarebbe andata a Raikkonen se gli avessero montato adeguatamente le supersoft per l'ultimo stint. Non lo sapremo mai, perchè lo sfortunato finlandese alla ripartenza dalla piazzola di sosta ha incompevolmente investito un meccanico che ancora non era riuscito a sostituire la posteriore sinistra. Risultato: ritiro per Raikkonen e gamba fratturata per il tecnico Ferrari. La casa del Cavallino si è così ritrovata nel finale di gara con una sola freccia nel suo arco contro le due Mercedes che dotate di gomme più fresche sembravano potersi sbarazzare facilmente della Ferrari leader della corsa. Forse solo a Vettel poteva riuscire la prodezza di cui si è reso protagonista. Con Hamilton più staccato Bottas ha provato all'ultimo giro l'attacco decisivo ma Vettel, quasi sulle tele, lo ha respinto andando a vincere ed entrando nella storia delle corse.

Ferrari-Mercedes: 2 a 0

Due vittorie su due gare per la Ferrari, su piste totalmente diverse: il cittadino di Melbourne ed una tracciato "vero" come quello costruito nella periferia di Manama. Vincendo "di rapina" in Australia, partendo dalla pole position in Bahrain. Per ora sta vincendo sui rivali anche sul piano dell'affidabilità, vista la necessità di Hamilton di dover sostituire il cambio dopo solamente un evento e la debacle personale di Bottas quando durante le qualifiche del Gp d'Australia è andato a muro. E' presto per parlare di "lotta mondiale" ma intanto godiamoci questa Ferrari e....grazie Vettel!

Toro Rosso fa festa e Sauber porta in top ten il marchio Alfa Romeo. Red Bull, che disastro!

Tralasciando Ferrari e Mercedes il secondo Gp della stagione ci consegna tre sorprese, di cui una in negativo. E' infatti andata malissimo a Red Bull, annunciata protagonista di questo mondiale. Nei fatti non sta concretizzando. Le vetture austriache nelle prove libere avevano mostrato un passo da primato ma già sabato Verstappen ha rovinato i piani della compagine di Mateschitz andandosi a schiantare contro le barriere, determinando così la sua 15esima posizione sulla griglia di partenza. In gara non è andata meglio al giovane pilota, ritiratosi dopo un contatto con l'incolpevole Hamilton. Dopo la pessima prestazione australiana un altro passo falso per il giovane olandese che rinverdisce così il soprannome "Versbatten" a suo tempo attribuito al padre. Peccato per Ricciardo, buon quarto sabato, vittima domenica di un presunto problema elettrico dopo pochi km. Zero in casella così per Red Bull in una gara che ha visto sorridere, eccome, i cugini di Toro Rosso: primi punti in F1 per Gasly che ha caparbiamente condotto al quarto posto finale la sua vettura dotata di una rinvigorita power unit Honda che ha permesso al francese di difendersi senza problemi sugli allunghi del circuito di Manama. Chissà come si sentiranno in McLaren: anni passati ad incolpare il costruttore nipponico per gli scarsi risultati ottenuti ed ora che hanno i motori Renault si beccano manciate di secondi dal piccolo costruttore faentino. Detto di Toro Rosso l'altra bella sorpresa è la buona prestazione della Sauber colorata Alfa Romeo, addirittura a punti con il meno blasonato Ericsson. Lo svedese si è reso protagonista di una gara solida, giungendo nono al termine di una gara che non ha visto brillare il compagno di squadra, campione di F2, Leclerc. Considerando anche la quinta posizione finale della Haas di Magnussen si può pensare che in Sauber abbiano ricevuto una bella mano dalla power unit Ferrari. Un altro vanto per la casa di Maranello in un giorno che ha riscritto la storia della Formula 1.

Sabato, 31 Marzo 2018 10:09

"Maxi" richiamo per Tesla

"Maxi" richiamo per Tesla: problema al servosterzo. In officina in tutto il mondo oltre 123'000 unità della berlina Model S

La casa automobilistica statunitense di auto elettriche Tesla ha comunicato che sta per richiamare oltre 123'000 vetture in tutto il mondo per problemi al servosterzo.

Il richiamo, è stato deciso poiché tre bulloni del motorino del servosterzo sono a rischio corrosione e quindi possono andare persi o rompersi, causando un possibile malfunzionamento. Il problema, riguarda tutte le berline Model S costruite prima dell'aprile 2016. Il problema si è verificato, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti" nelle aree con clima più freddo, ed è connesso allo spargimento del sale per eliminare neve e ghiaccio dalle strade. L'intervento gratuito in officina dovrebbe durare circa un'ora per ogni esemplare di Model S. L'efficacia dello sterzo non sarebbe compromessa.

(30 marzo 2018)

Strade dissestate, piano straordinario da 700mila euro. Limite dei 50 km/h anche sulla Variante a Casalgrande.

La Provincia di Reggio Emilia ha predisposto un piano straordinario di interventi urgenti, per un importo di circa 700.000 euro, al fine di ripristinare i numerosi tratti di strade danneggiati dalla abbondanti precipitazioni, anche nevose, delle scorse settimane.

"Gli interventi saranno realizzati non appena le condizioni meteo climatiche saranno favorevoli, quindi speriamo tra fine aprile e i primi di maggio, in quanto più le temperature sono elevate e il clima asciutto più il conglomerato bituminoso risulterà efficace – spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei – Purtroppo acqua, neve e ghiaccio hanno provocato nelle scorse settimane non solo buche, che abbiamo provveduto a sistemare con interventi-tampone utilizzando asfalto a freddo, ma su alcune provinciali hanno originato tratti di asfalto a zolle, per i quali sarà necessario ripristinare il manto stradale con operazioni più complesse, a partire dalla scarificazione con frese dell'asfalto deteriorato".

Nel frattempo, per tutelare la sicurezza degli utenti della strada, è indispensabile ridurre i limiti di velocità sulle provinciali interessate da questo genere di dissesti. In queste ultime ore la Provincia ha pertanto emesso una nuova ordinanza che introduce il limite di velocità a 50 km/h anche sulla Sp 467 Variante di Scandiano, nel tratto compreso fra la rotatoria di accesso alla Casalgrande Padana e lo scalo di Dinazzano, limite che scende a 30 km/h dallo scalo fino alla rotatoria di via Turati, sempre nel comune di Casalgrande.

La Provincia ricorda che, fino al termine dei lavori di ripristino, si viaggia con limite di velocità a 50 km anche sulla Sp 51 che da Rubiera porta a Sant'Antonino di Casalgrande passando per Salvaterra, nei primi 2 chilometri della Sp 62R Variante Cispadana, in comune di Luzzara, e nei primi 11,3 chilometri della Sp 111 Asse di Val d'Enza (con limite dei 30 km/h nei due chilometri successivi), da Calerno di Sant'Ilario a Poviglio, passando per Campegine.

Sabato, 31 Marzo 2018 09:37

Modifiche alla viabilità in via Argini

Da martedì 3 a venerdì 6 aprile strada Argini Parma sarà interessata da un cantiere stradaledi IRETI, finalizzato alla posa di collegamenti tra le abitazioni ed il collettore fognario posato nel 2017.

Il tratto di strada interessato dall'intervento è quindi quello compreso tra lo svincolo n°16 per circa 200 metri direzione Porporano dove verranno istituiti sensi unici alternati gestiti da movieri negli orari di punta e da impianto semaforico per il restante tempo.

In allegato l'ordinanza viabilistica.

Domenica, 25 Marzo 2018 13:24

F1, Australia: Alba Rossa

Bentornata Formula 1, bentornata Ferrari! Vince Vettel, davanti ad un Hamilton velocissimo. Raikkonen va sul podio. A Maranello hanno tanto lavoro da fare ma intanto cominciano con una bella sbornia australe.

di Matteo Landi

Il tempo dei fatti è arrivato. Fiumi di parole si sono sprecati durante un inverno di ipotesi, speranze, opportunità. Ma non a Maranello. Il silenzio "assordante" dei mesi che hanno separato l'ultima gara 2017 dalla prima di questa nuova stagione, è stato rotto solo da qualche dichiarazione di Marchionne riguardo la gestione della Formula 1 da parte dei nuovi padroni di Liberty Media, tenendosi invece abbottonato quando c'era da esprimersi sulla riscossa Ferrari che i tifosi tanto invocavano. Alle parole di Vettel ed Hamilton nel dopo qualifica del sabato, con l'inglese baldanzoso e sorridente che quasi si faceva burla della mimica facciale assente di Raikkonen, il più serio dei tre durante la press conference, sono seguiti i fatti. Ed i fatti ci hanno consegnato una Ferrari protagonista, festosa con Vettel vincitore e Raikkonen terzo dietro ad un cupo Hamilton che, arpionata la prima pole position dell'anno, sperava in qualcosa di meglio. Saranno tante le pole Mercedes quest'anno, perchè è la specialità di casa Hamilton e la Mercedes va forte, tanto forte. E' senza dubbio la vettura più veloce del lotto, ma la gara si gioca domenica e con queste nuove velocissime vetture dotate di un'aerodinamica estrema, sensibile in negativo alle scie, con le quali superare è divenuto ancor più difficile, la strategia è divenuta determinante. Al termine di questo Gran Premio d'Australia si contano pochi sorpassi, ma lo spettacolo, scaturito da una lotta sui decimi di secondo, da una tensione costante, da una lotta fra uomini, non è venuto meno. Quel tipo di spettacolo che è la vera essenza della Formula 1. La pista di Melbourne è particolare, un cittadino piuttosto veloce, atipico. I responsi di questa domenica non sono da prendere come oro colato e la vittoria Ferrari non significa che a Maranello lotteranno per il mondiale ma quant'è bello vedere la Rossa tagliare il traguardo davanti a tutti, quant'è stato bello sentire l'inno italiano cantanto a squarciagola dai meccanici della Scuderia. Bentornata Formula 1, bentornata Ferrari!

Vettel veloce, fortunato e più solido di Hamilton. Mercedes superiore ma non basta

La gara di oggi è stata l'ulteriore dimostrazione di quanto i risultati dei test invernali vadano presi con le molle. Dopo le prove di Barcellona gli addetti ai lavori vedevano favorita la solita Mercedes, con la Red Bull pronta a contendere il successo allo squadrone tedesco e la Ferrari terza incomoda. Vettel e Raikkonen avevano sparato dei temponi ma tanti davano merito del risultato all'utilizzo delle gomme più morbide della vasta gamma Pirelli di quest'anno e ad un carico di carburante irrisorio. La pole position stratosferica di Hamiton sembrava dar ragione all'opinione comune. L'inglese era riuscito a stare davanti ai due piloti Ferrari di 6 decimi, un distacco abissale per la Formula 1 odierna. Ma quanto lo specialista della pole aveva messo del suo e quanto era dovuto alla velocità della sua Mercedes? Difficile da dire, considerando che è venuta meno la prestazione del compagno Bottas, a muro nell'ultima parte delle qualifiche dopo un errore pacchiano, inaccettabile da uno che guida per i campioni del mondo in carica, dominatori dell'era power unit. Sicuramente i tanti che vedevano una Red Bull in palla si erano sbagliati riguardo alle performance Red Bull, ottime ma appena inferiori a quelle Ferrari: Verstappen si è dovuto accontentare della quarta posizione ad un soffio da Vettel, Ricciardo, penalizzato di tre posizioni in griglia per non aver rallentato a dovere in prova quand'era esposta la bandiera rossa, addirittura dell'ottava posizione. Ed in gara per gli alfieri della squadra austriaca è andata anche peggio. Verstappen, poco lucido fin dal via quando ha perso la posizione nei confronti della Haas di Magnussen, nel tentativo di sopravanzare il danese ha esagerato ed è finito in testacoda. Per lui tante sbavature in una gara che ha terminato sesto. Due posizioni dietro al compagno Ricciardo: solido, veloce, mai sopra le righe, l'australiano ha cercato di artigliare il podio, ma nel finale non è riuscito a superare un Raikkonen che ha fatto le spalle larghe, facendo valere la sua grande esperienza. Il finlandese è stato il vero asso nella manica Ferrari. Ad una Mercedes che ha corso con una sola punta, Bottas è partito quindicesimo ed ha tagliato il traguardo mestamente ottavo, ha fatto contraltare una Ferrari forte della presenza al vertice di entrambi i piloti. Raikkonen è partito bene ed ha lungamente tenuto il passo del leader Hamilton. Quando il pilota Ferrari è entrato ai box per il suo cambio gomme la Mercedes ha reagito immediatamente chiamando alla medesima operazione Hamilton. Vettel, fino a quel momento terzo, si è così ritrovato in testa. Il tedesco ha tenuto un buon ritmo ma la sua sosta ai box lo avrebbe fatto finire inevitabilmente alle spalle dell'inglese e del finlandese. Questo sarebbe successo in una gara "lineare" ma Melbourne riserva spesso sorprese, e l'imprevisto, la Haas di Grosjean ferma a bordo pista in posizione scomoda dopo un pit stop maldestro, è arrivato nel momento migliore per la Ferrari. Vettel ha potuto compiere il pit stop in regime di Virtual Safety Car, e l'obbligo per tutti a procedere ad andatura limitata gli ha permesso di uscire dai box davanti ad Hamilton.

Che finale! Bentornata Formula 1!

L'ultima parte di gara è stata un concetrato di emozioni. Il tedesco è rimasto lucido mentre Hamilton gli fiatava sul collo. L'inglese non poteva credere ai suoi occhi, davanti aveva la Rossa del rivale Vettel. Forte di una Mercedes ultracompetitiva aveva ancora molti giri per compiere quel sorpasso che non gli è poi riuscito. E' rimasto costantemente negli scarichi del leader ma nel momento di massima pressione è uscito di pista perdendo due preziosi secondi. Hamilton si è messo nuovamente alla caccia di Vettel ricucendo lo strappo in pochi giri. Nel finale è arrivata la resa dell'inglese, chiamato dal suo box a tirare i remi in barca per salvaguardare gli stanchi pneumatici (questo ufficialmente, ma si ipotizza un piccolo "problema" di motore) e la gara è finita con un Vettel festoso, a pugno alto nonostante uno scomodo ed invadente Halo, con i meccanici gioiosi al muretto ed un'alba rossa quasi insperata. A Maranello dovranno lavorare molto, c'è comunque da chiudere un innegabile gap prestazionale con Mercedes, ma gli strateghi ed i meccanici del box Rosso, ed i piloti Vettel e Raikkonen, hanno dimostrato che si può indurre all'errore Hamilton, per non parlare di Bottas, e sfruttare l'ostentata sicurezza di Wolff e compagni a proprio vantaggio.

Haas è la quarta forza del mondiale, ma spreca tutto. McLaren ne approfitta ed Alonso torna a sorridere

Oltre alla lotta al vertice è da rilevare la prestazione messa in mostra da due outsiders, di cui uno di lusso: Haas e McLaren. I primi hanno conquistato in qualifica una strepitosa terza fila, con Magnussen davanti a Grosjean. In gara entrambi i piloti sono partiti alla grande: Magnussen ha lungamente occupato la quarta posizione dando filo da torcere a Verstappen, inducendolo ad un errore da principiante. L'olandese non ha perso la sua proverbiale velocità ma resta un baby fenomeno, più baby che fenomeno. Anche Grosjean al via è scattato bene e si è fatto sempre più grande negli specchietti del compagno Magnussen quando Verstappen si è tolto di mezzo. Sembrava una gran domenica da ricordare per il team americano ma è divenuta un vero incubo: al box entrambi i piloti hanno vissuto la stessa sventura con i meccanici che hanno avvitato male un pneumatico. Tradotto: ritiro per entrambi ed enorme occasione gettata al vento. Grazie anche alle disavventure Haas in casa McLaren si è vissuto il ritorno nelle posizioni che contano: i vertici sono ancora un miraggio ma, come dice Alonso, con la power unit Renault adesso possono lottare. Quinto lo spagnolo, nono Vandoorne, due vetture a punti: bene così. Male invece la ex collaboratrice degli inglesi, la Honda, nuova partner della Scuderia Toro Rosso: nei test invernali sembrava aver trovato quell'affidabilità e quella prestazione che ancora non aveva raggiunto dal suo ritorno in Formula 1 ma la prima gara del 2018 riporta i giapponesi alle tensioni vissute negli ultimi anni. Hartley ha terminato la gara in ultima posizione, 15esimo, Gasly si è ritirato. In queste condizioni è impossibile comprendere quale sia il reale valore della vettura progettata da Toro Rosso. E' certo invece che in Honda dovranno lavorare alacremente se non vogliono deteriorare il loro rapporto con il gruppo Red Bull, considerando che la possibile futura join venture con la "squadra madre" sarà fatta solo se in questo 2018 performance ed affidabilità saranno a livelli accettabili.

Prossima tappa Bahrain

Con il primo Gran Premio alle spalle si dovrà attendere due settimane per vedere all'opera le nuove monoposto sul circuito del Bahrain: una pista completamente diversa da quella australiana. Lì ci faremo un'idea più precisa riguardo le prestazioni delle diverse vetture. Mercedes sarà sicuramente competitiva, impossibile non tenere conto di quanto visto a Melbourne. In Ferrari rimangono con i piedi per terra ma adesso sono sicuri di poterli battere. Intanto godiamoci questo dolce risveglio in Rosso.