Mercoledì, 18 Aprile 2018 20:45

Romelettric!!! In evidenza

Scritto da
Romelettric!!! Copertina by "Nelson Piquet Jr" Facebook page

Sabato scorso la Formula E è sbarcata a Roma, nelle strade dell'EUR. Una grande festa, una bella gara scandita da sorpassi e ruotate. Il sogno di Enzo Ferrari si è realizzato. E non finisce qui.

di Matteo Landi - Fotografie Benedetta De Marchi

Roma 2018-3

Sam Bird, Lucas Di Grassi e Andrè Lotterer festeggiano su un palco, in un bagno di coriandoli tricolori. Il primo è un ottimo pilota GT e vanta fra le sue molteplici esperienze sportive un periodo da collaudatore per la Mercedes di F1, il secondo ha corso per un anno nella massima Formula, con poca fortuna, e nell'endurance con successo, il terzo ha sbancato più volte Le Mans. Adesso sono protagonisti nel campionato di Formula E. Davanti a loro una marea di persone in festa ed un obelisco. Se si allunga lo sguardo si scorge il Palazzo della Civiltà Italiana, detto anche Colosseo Quadrato. Pochi anni fa avrebbe potuto essere un sogno. Invece è tutto vero, non servono pizzicotti, non c'è da svegliarsi. Roma, la città eterna, divenuta per un weekend il ponte fra presente e futuro. Il 14 aprile le strade dell'EUR hanno ospitato le monoposto elettriche che corrono in tutto il mondo. Audi, Renault, Jaguar, Mahindra, DS, sono solo alcuni dei marchi che partecipano al campionato nato nel 2014. Vetture che vantano un'accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3 secondi ed una velocità massima di circa 220 km/h. Fra un'accelerazione e l'altra, scandita dal fruscio del vento e dallo stridio delle gomme che scivolano sull'asfalto, migliaia di persone guardano incuriosite. Non corre la Ferrari, la nazionale Rossa, eppure tutti sembrano divertirsi. Sorpassi, ruotate, piloti che, come dei gladiatori moderni, si sfidano proprio nella Roma epica che conobbe altri tipi di lottatori. E' una grande festa, ma anche una sfida vera. Dispiace che il pilota italiano Luca Filippi non riesca ad uscire dalle retrovie, troppa sfortuna in un sabato per lui non indimenticabile. In Formula E tutto si svolge in un solo, intensissimo, giorno e se qualcosa non va per il verso giusto, lo paghi. Un format sicuramente interessante per il pubblico, che ha l'occasione di vedere compattate dalle 8,00 alle 17,05 prove libere, qualifiche, super pole e gara. Con in mezzo sessione di autografi, con i piloti a disposizione del pubblico, ed altre attività parellele. Mentre negli stand adiacenti alla pista DJ e musicisti accompagnano coloro che si avventurano fra le auto in esposizione: dalla monoposto di Formula E del futuro ad avveniristiche auto da strada. A Roma è successo questo ed altro, in un weekend da ricordare che ha dato lustro alla nostra capitale ed al paese intero.

Roma 2018-5

Le monoposto all'EUR: un sogno di Enzo Ferrari

Negli anni ottanta Enzo Ferrari tentò di far correre la Formula 1 a Roma, proprio nel quartiere dell'EUR. La gara fu inserita nel calendario di F1 del 1985 ma prima della sua disputa fu annullata: proteste ecologiste e congiunture politiche negarono il realizzarsi del sogno dell'uomo, icona italiana, e di milioni di appassionati. Quando nel 2009 viene presentato in Campidoglio il progetto di un Gran Premio di F1 da svolgersi sempre nell'EUR sembrano esserci tutti i presupposti perchè quanto messo nero su bianco possa concretizzarsi. C'è il disegno della pista, c'è l'entusiasmo di Maurizio Flammini, già organizzatore del mondiale Superbike, a promuovere quello che dovrà essere un evento con pochi uguali. Neanche due anni dopo l'allora sindaco della capitale Gianni Alemanno annunciò la rinuncia formale al progetto: ancora una volta la politica fece capolino sulla vicenda e Bernie Ecclestone ne ebbe abbastanza. Il 14 aprile 2018 la Formula E è riuscita laddove il grande Circus della F1 ha fallito. Fra le due categorie c'è un differenza abissale: da una parte corrono vetture con 1000 cv, dall'altra mezzi con prestazioni ben più modeste, in altre parole le auto che disputano le due categorie hanno in comune solo il numero delle ruote. Questo non toglie alla Formula elettrica le ragioni del suo successo: meno politica, organizzazione "smart", format che asseconda le esigenze del grande pubblico avvicinando i fan ai piloti ed alle auto. Tutte caratteristiche che hanno fatto la differenza, unite ai capitali che Formula E ha messo a disposizione per il rifacimento del manto stradale di parte dell'EUR ed al restauro di infrastrutture che resteranno a disposizione dei cittadini.

Roma 2018-4

Sam Bird vince davanti a più di 30.000 spettatori

La gara ha visto prevalere l'inglese Sam Bird, pronto ad approfittare della disavventura occorsa allo svedese Felix Rosenqvist, appiedato al 22esimo giro da una sospensione danneggiata. Un gran premio ricco di sorpassi e colpi di scena. A regalare emozioni ci ha pensato anche il brasiliano Lucas Di Grassi, secondo al traguardo dopo una bella rimonta condita da ruotate che hanno infiammato il pubblico. Come detto, peccato per Luca Filippi, mai protagonista e solamente 13esimo al traguardo. Stavolta la sua Spark-NIO non ha reso al meglio, come dimostra la 12esima posizione del compagno Oliver Turvey. In Formula E l'Italia è tuttavia comunque protagonista: tutti i piloti corrono con l'ottimo telaio nato dalla collaborazione fra Spark e Dallara, casa costruttice di Varano de' Melegari che vanta innumerevoli successi nei campionati automobilistici di tutto il mondo. Come sempre ha regalato spettacolo l'ex F1 Sebastien Buemi, mai domo e sempre pronto a ricorrere alle maniere forti quando c'è da attaccare o difendere la posizione. Lo svizzero si è comunque dovuto accontentare del sesto posto finale, dietro a Jean-Eric Vergne. Il francese, anch'egli ex F1, rimane leader della classifica e nonostante corra per la squadra privata cinese Techeetah, che utilizza materiale Renault, sta riuscendo ad avere la meglio su piloti che possono contare sull'appoggio della case madri.Roma 2018-2

Roma, la festa continua

Al termine della gara, fra musica e coriandoli, la sindaca Raggi ha annunciato l'intenzione di voler continuare ad ospitare la Formula E per altri 5 anni. Roma diventerà così una tappa abituale per gli appassionati di corse e non solo. Ancora 5 anni di sostenibilità, divertimento e competizione per Roma, sempre più Città Eterna.