Domenica, 22 Gennaio 2017 11:43

Formula 1, arrivano i missili! In evidenza

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Formula 1, arrivano i missili! Fotografia tratta dalla pagina Facebook "Toro Rosso"

Inizia una nuova era: regolamento stravolto e vetture da record. La Formula 1 si rifà il look, più veloce che mai.

di Matteo Landi

Saranno le Formula 1 più veloci di sempre. Circa cinque secondi al giro più rapide delle vetture 2016, un'enormità. Sarà come assistere alla nascita di una nuova categoria se si pensa che, in tempi recenti, spesso un distacco analogo ha diviso le migliori F1 dalle prime vetture della serie cadetta Gp2. Il terzo stravolgimento tecnico in meno di dieci anni che potrebbe significare l'ennesima rivoluzione dei valori in campo. Come accadde con le pesanti modifiche aerodinamiche volute dalla Federazione nel 2009 per aumentare i sorpassi e rinvigorire lo spettacolo in pista. Al tempo Ross Brawn neo-proprietario della Honda, mai in lotta per il titolo nonostante gli importanti sforzi economici profusi, vinse il mondiale con la sua squadra nell'unico campionato disputato dalla Brawn Gp, grazie soprattutto ad un'intuizione, il diffusore "con il buco", che aggirava in modo geniale il regolamento tecnico appena entrato in vigore. Brawn vendette poi la squadra campione del mondo, nel corso dell'anno ridimensionata nell'organico per poter sopravvivere nonostante risorse economiche estremamente limitate, alla Mercedes, lasciando strada libera all'antagonista del 2009 Red Bull che grazie al direttore tecnico Adrian Newey, geniale ingegnere aerodinamico ed aerospaziale, vinse tutti i titoli in palio dal 2010 fino alla recente rivoluzione tecnica del 2014 che ci ha consegnato la grande Mercedes dominatrice dell'era "power unit". Le prestazioni delle vetture del primo anno del periodo "turbo-elettrico" risultarono piuttosto contenute rispetto agli standard della massima Formula, tanto che in diverse occasioni una vettura di Gp2 avrebbe potuto tranquillamente qualificarsi per un Gran Premio di Formula 1, seppur nella seconda parte dello schieramento. Proprio quell'anno ai piani alti del grande Circus iniziarono a pensare ad un regolamento che avrebbe riportato le Formula 1 a volare, lasciandole a quel livello di eccellenza tecnica a cui già era arrivata con power unit dotate di piccoli motori turbo capaci con l'ausilio di due sistemi di recupero di energia a sprigionare 800 cavalli pur consumando il 30 per cento in meno di carburante. Nel corso dei tre anni appena trascorsi gli ingegneri hanno sviluppato la nuova tecnologia portando le power unit a potenze prossime alla soglia dei 1000 cv che, nel 2017, sarà ampiamente superata.

Gomme, ali, passo lungo: i cambiamenti saranno evidenti

Nel mese di Febbraio vedremo per la prima volta le nuove vetture, capaci di velocità record in curva grazie ad un'aerodinamica estremamente più efficace ed al grip meccanico elevato garantito da gomme del 25% più larghe rispetto a quelle fornite nel 2016 da Pirelli, che rimane forniture unico. Saranno vetture più larghe, con ala anteriore a freccia, alettone posteriore più basso e largo ed un diffusore più grande ed efficace. Avranno inoltre un passo leggermente più lungo, dettato anche dalle dimensioni di un serbatoio che potrà ospitare 105 kg di carburante in luogo dei 100 concessi nelle ultime tre stagioni. Avranno un aspetto più "racing" e saranno sicuramente più impegnative per i piloti che si troveranno ad affrontare sforzi fisici da F1 d'altri tempi.

Ferrari si affida a piloti d'esperienza. Mercedes anche. Williams richiama Massa

In Ferrari non sarà uno shock per Vettel e Raikkonen, che hanno corso con valori di carico aerodinamico ben superiori a quelli generati dalle ultime Formula 1. Non lo sarà neanche per Massa, autore di uno dei più brevi ed emozionanti abbandoni della massima Formula, con la lunga camminata in lacrime sotto la pioggia di Interlagos mentre vestito da una bandiera brasiliana salutava il pubblico di casa. Il brasiliano correrà in Williams anche nel 2017, al fianco del giovane Lance Stroll, dato che Bottas se ne è andato in Mercedes per colmare il vuoto lasciato dal campione del mondo Rosberg. A Brackley, dopo l'addio del tedesco, avevano due opportunità: dare una chance al collaudatore Pascal Wehrlein, nel 2016 anche pilota titolare della Manor, oppure optare per Bottas, pilota Williams gestito da Toto Wolff. Alla fine la scelta è ricaduta sul secondo, seppur per un contratto di un solo anno di durata, a dimostrazione della fiducia non proprio illimatata verso un buon pilota che tuttavia le ha spesso "prese" dal quasi pensionato Massa, top driver ormai a termine carriera che ha dato il meglio di sé in Ferrari fra il 2006 ed il 2008. Wehrlein sarebbe stata una scommessa ma in Mercedes avrebbero potuto contare comunque sul talento di Hamilton, a sua volta scommessa McLaren nel 2007 quando lo ingaggiò da assoluto debuttante, in attesa di vedere sbocciare definitivamente un pilota che comunque ha ben figurato nel 2016 al volante della Manor, regalandole anche il suo unico punto iridato dell'anno.

Manor: sarà al via?

Proprio la piccola squadra inglese rischia di non essere della partita nella stagione che verrà: gli attuali amministratori, subentrati a Stephen Fitzpatrick dopo che il 6 gennaio è stata messa in amministrazione controllata la "Just Racing Services Ltd", società che segue la gestione in pista della squadra di Banbury, cercano dei compratori. Vedremo se riusciranno ad essere in pista per i primi test pre-stagionali che si disputeranno a fine febbraio quando si terranno a cascata tutte le presentazioni delle nuove vetture: per la Ferrari la data fissata è il 24, un giorno dopo la Mercedes.

Ferrari, Mattia Binotto al comando ed una mano da Rory Byrne

Vedremo se la Ferrari riuscirà a risorgere dopo una delle stagioni più negative della sua storia. Il nuovo regolamento potrebbe essere l'occasione giusta per invertire la tendenza. L'esperienza inesistente di Mattia Binotto come direttore tecnico, già ottimo "direttore motori" ma al debutto a stagione 2016 in corso nelle nuove vesti in sostituzione di James Allison, desta qualche perplessità. Per la progettazione della nuova vettura la Ferrari si è avvalsa della consulenza di Rory Byrne: 73enne, creatore delle Ferrari della Golden Age di Schumacher e Todt. Basterà? Lo scopriremo probabilmente solo nella seconda metà della stagione quando le squadre "comprenderanno" del tutto le nuove monoposto che abbatteranno i tanti record sul giro che risalgono a più di dieci anni fa. I missili stanno arrivando. Siete pronti?