Lunedì, 19 Settembre 2016 09:17

F1, Singapore: Rosberg vince ancora! Ferrari, che fai? In evidenza

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foto tratta dalla pagina facebook "Mercedes Amg Petronas" foto tratta dalla pagina facebook "Mercedes Amg Petronas"

A Singapore si è rivista una lotta al vertice, sorpassi a ruote fumanti, in altri termini spettacolo. Rosberg trionfa e torna in testa al mondiale. Hamilton inciampa. La Ferrari fa peggio e nega a Raikkonen il podio. Vettel da 22esimo a 5°, che leone!

Di Matteo Landi

Due settimane dopo il trionfo di Monza Rosberg si ripete. Il tedesco conquista la terza gara consecutiva ed addirittura torna in testa al mondiale. Impensabile poco più di un mese fa, quando Hamilton era il dominatore assoluto della categoria e si avviava verso la pausa estiva sicuro di sé e della sua leadership. Poi il campionato è ripreso per tutti ma non per lui, che dopo tre gare sembra ancora con la mente in vacanza. A Singapore, mentre il suo compagno di squadra vince difendendo con le unghie la posizione su un Ricciardo in forma smagliante, l'inglese "arranca" riuscendo ad arrivare sul podio solo grazie alle sciagurate strategie Ferrari che hanno tarpato le ali al miglior Raikkonen dell'anno.

Raikkonen: la strategia gli nega il podio

Il finlandese, partito quinto, era riuscito ad acciuffare la zona podio con un sorpasso magistrale su Hamilton, riuscendo poi a costruire un margine piccolo ma rassicurante sull'avversario. A quel punto in Mercedes hanno deciso di far rientrare Hamilton ai box per un ultimo cambio gomme e la Ferrari ha abboccato, copiando un giro dopo la scelta dei rivali tedeschi. Al rientro in pista Raikkonen si è così ritrovato appena dietro ad Hamilton, in quarta posizione e da lì non è più riuscito a risalire. A posteriori, si sa, è semplice trarre delle conclusioni, ma quest'anno al box Ferrari gli errori non si contano più. Un anno veramente disgraziato da questo punto di vista, iniziato in Australia con la vittoria gettata al vento da una strategia sciagurata. Peccato, perchè stavolta i due piloti della Rossa si sono battuti come leoni ed avrebbero meritato migliore sorte.

Vettel, che gara: da 22esimo a 5°!

Vettel, sfortunato, se così si vuol dire, in qualifica, quando un problema tecnico lo ha relegato all'ultima posizione della griglia di partenza, si è reso autore di una rimonta incredibile, su una pista difficile che non facilita i sorpassi, terminata con il quinto posto finale davanti a Verstappen. Se il risultato del tedesco della Ferrari è da accogliere quasi come una vittoria, quello del giovane olandese rappresenta una vera disfatta.

Verstappen: il confronto con Ricciardo stavolta è imbarazzante

Scattato dalla seconda fila dello schieramento è rimasto praticamente fermo al via ritrovandosi dopo pochi metri nella pancia del gruppone. A quel punto ha cercato di rimontare ma il suo ritmo non è mai stato convincente ed ha incontrato in Kvyat il suo avversario più ostico. Il russo, al volante della Toro Rosso, ha finalmente avuto l'occasione per confrontarsi in pista con colui che gli ha soffiato il posto in Red Bull e quando c'è stato da lottare non si è tirato indietro. Fanno sorridere le parole rilasciate da Verstappen a fine gara, quando ha accusato di presunte scorrettezze Kvyat, quasi invocando un intervento della direzione gara. Le stesse manovre che lo stesso olandese ha dispensato in Belgio, la gara che probabilmente lo ha reso il pilota più "odiato" nel paddock. Screzi a parte, quel che ha più impressionato è stata la differenza di rendimento mostrata da Verstappen nei confronti di Ricciardo. L'australiano, dopo la seconda posizione conquistata in qualifica, è stato l'unico vero antagonista di Rosberg e se la gara fosse durata un giro in più adesso staremmo celebrando la sua prima vittoria stagionale.

Lo spettacolo di Singapore da il benvenuto ai nuovi proprietari

A Singapore si è rivista una lotta al vertice, sorpassi a ruote fumanti, in altri termini spettacolo. Un ottimo modo di accogliere i nuovi proprietari del grande Circus, il colosso Liberty Media, che per un periodo transitorio lascerà di fatto ancora al timone Ecclestone. Il passaggio di consegne tuttavia c'è stato. Ancora non sono chiari i cambiamenti che questo porterà all'atto pratico alla Formula 1. Sicuramente verrà sviluppata la promozione "digitale" della categoria con un occhio verso lo show che non è mancato in Estremo Oriente, nella parte centrale del gruppo così come al vertice. Dove è assente ancora la Ferrari. Mancano solo sei gare alla fine della stagione che si sta dimostrando come una delle più deludenti per la squadra di Maranello.

 

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