Mercoledì, 12 Agosto 2015 14:03

Gramignazzo: riaprirà entro metà settembre il Ponte del Diavolo In evidenza

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Lo annuncia il Delegato provinciale Censi. Terminato il consolidamento, domani inizia l'ultima parte dei lavori. Un sollecito ad Aipo per quanto di sua competenza.

Parma, 2015 – I lavori di consolidamento del ponte sul fiume Taro a Gramignazzo sono praticamente finiti.

Resta l'ultima trance dei lavori, interventi che non erano previsti nel progetto originario ma che sono urgenti per garantire il transito in sicurezza. E' infatti necessario rimediare al fatto che l'ammaloramento di parti strutturali del ponte, a causa dell'usura del calcestruzzo, ha messo a vista l'armatura in acciaio del ponte e vi è il rischio di caduta di calcinacci, anche a causa delle variazioni termiche tra il giorno e la notte.
Visto che l'impalcato del ponte è oramai divenuto praticabile da parte di maestranze specializzate senza creare intralcio al lavori di consolidamento della pila di sinistra, questi lavori partono domani.

PR Sissa Ponte Diavolo dallAlto elicottero 2

Si tratta della rimozione delle parti ammalorate del conglomerato cementizio, della pulitura dell'acciaio e di ricostruzione dei tratti già precipitati o rimossi poiché pericolanti inizieranno nei prossimi giorni.
Seguiranno poi l'adeguamento delle barriere esterne, l'asfaltatura, la posa di opportuna segnaletica, nonché il rinforzo, per quanto economicamente possibile, della pila destra, che risulta già interessata da fenomeni di erosione del piede.

Allo scopo, la Provincia di Parma ha messo a disposizione del Servizio Viabilità, per lavori di somma urgenza, l'importo di circa 140 mila euro, con un grande sforzo finanziario, data l'oramai cronica e ben nota mancanza di risorse economiche, che mette a rischio la copertura minimale dei servizi all'utenza.

"Contiamo di riaprire il ponte al traffico entro la prima decade di settembre 2015 – dichiara il Delegato provinciale Andrea Censi - Dobbiamo ora concentrarci sul reperimento delle risorse necessarie alle fasi finali di adeguamento del manufatto. Ma intendiamo anche sollecitare Aipo ad intervenire per quanto di sua competenza: occorre bloccare l'abbassamento dell'alveo del Taro, come accade al Po; c'è poi il salto di meandro, che durante le piene provoca l'aumento di velocità della corrente con maggiore potere erosivo. Infine, l'oramai annoso problema del trascinamento verso valle di piante ed arbusti durante le piene, che minano la sicurezza delle pile del ponte."

Ponte Gramignazzo 2-lavori x web

(Fonte Provincia di Parma)