Bird strike. Uccelli finiscono in un motore, aereo decolla e torna indietro. Un aereo della Easyjet ieri è stato costretto al rientro in aeroporto di Lamezia Terme subito dopo il decollo per Milano Malpensa.

Erano scattate le sirene di emergenza, mercoledì mattina, all'aeroporto di Lamezia Terme per un aereo della Easyjet decollato verso Milano Malpensa, costretto a tornare indietro dieci minuti dopo il decollo, perché uno dei motori si era danneggiato a causa di alcuni uccelli che vi erano entrati.

Il pilota, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si è accorto nella fase di decollo che un motore si è danneggiato dall'ingresso degli uccelli ed ha preferito, per ragioni di sicurezza, non proseguire il viaggio e rientrare nello scalo di partenza. L'allerta è scattata alle 9.41, quando l'aereo era decollato da pochi minuti e la torre di controllo ha chiesto ai pompieri e ai soccorritori di sistemarsi in pista. Il cessato allarme è arrivato alle 9.55, con il velivolo che è atterrato senza nessun problema e facendo scendere normalmente dalla scaletta tutti i passeggeri.

L'Airbus 319 della compagnia britannica trasportava 159 passeggeri che sono ripartiti su un secondo aereo messo a disposizione dalla compagnia aerea per il trasferimento a Milano Malpensa.

(12 settembre 2018)

Martedì, 11 Settembre 2018 21:32

Grazie Kimi!

La Ferrari comunica che Raikkonen lascerà la Scuderia al termine di questa stagione. Il finlandese tornerà in Sauber. Uno scambio che decreta la fine di una bella storia. Benvenuto Charles Leclerc!

di Matteo Landi

Finirà la carriera dove l'aveva iniziata. Era il 4 marzo del 2001 e Kimi Raikkonen si apprestava a disputare con la Sauber il suo primo Gran Premio di F1. Con solo 23 gare disputate nelle formule propedeutiche il finlandese ottenne dalla Federazione una superlicenza provvisoria. Quella domenica il pallido ragazzo di 21 anni transitò sotto la bandiera a scacchi in sesta posizione garantendosi il primo punto iridato. Un risultato importante per la modesta Sauber, da urlo per un debuttante. La leggenda narra che il giovane Kimi prima della partenza si fosse permesso persino un pisolino all'interno dell'abitacolo. Roba da Iceman, appunto. Fu l'inizio di un'avventura che consegnerà alla Ferrari l'ultimo titolo mondiale piloti, nel 2007, al termine di un campionato che visse un'accesissima battaglia fra Raikkonen, erede in Rosso del sedile che fu del grande Schumacher, il debuttante Hamilton ed il già due volte campione del mondo Alonso. Oggi, 11 settembre 2018, la Ferrari comunica che il prossimo anno il finlandese sarà "scambiato" con il giovanissimo Charles Leclerc, quest'anno al debutto su Alfa Romeo-Sauber. Il pilota di Espoo in qualche modo rimarrà in famiglia, visti i colori dell'attuale vettura svizzera motorizzata Ferrari. Troverà una Sauber profondamente diversa rispetto a quella che lo portò al debutto, allora ancora guidata dal patron Peter Sauber.

Ultimi sprazzi di un'Era che non ci sarà più

Raikkonen, ultimo pilota di un'Era che vive e vivrà ancora grazie a lui. Piloti con personalità da vendere, senza bisogno di Instagram (a dire il vero Kimi si è da poco convertito ai social, ma con uno stile tutto suo), Twitter e Facebook. Il suo addio alla Formula 1 avverrà, crediamo, al termine del campionato 2020, visti i suoi 2 anni di contratto con la scuderia elvetica. Avrà 41 anni. Uno "sfumare" di carriera che permetterà a Kimi di correre a modo suo, lontanto dalla "politica" che per forza di cose vive in Ferrari, e dai riflettori puntati su chi corre per un top team. In fondo sono anni che ribadisce il suo amore per la guida e la "sofferenza" nei confronti di tutto quel che in F1 la contorna, dalle conferenze stampa agli incontri con gli sponsor. I 7 Gp che lo separano dal suo addio alla Rossa saranno le sue ultime chance di vittoria, considerando che in Sauber difficilmente potrà salire sul podio.

I sacrifici che non potranno essere chiesti

Il suo saluto era nell'aria. Visto a posteriori l'andamento del Gp d'Italia, con i mancati giochi di squadra attuati da Arrivabene e compagni, risulta più chiaro. Come potevano chiedere al loro ultimo campione del mondo, ormai in partenza, di sacrificare una delle sue ultime possibilità di vittoria per favorire il compagno Vettel? E forse, adesso, il tedesco dovrà giocarsi il mondiale senza troppi aiuti da parte del team-mate Raikkonen. Se Kimi gli regalerà qualcosa, probabilmente, lo farà spontaneamente. Una difficoltà in meno per Hamilton, per la prima volta nell'era turbo-ibrida al volante di una vettura non superiore alla diretta concorrenza Ferrari. Quasi un incubo per Arrivabene, ma questo è il prezzo che dovrà scontare in previsione di uno "svecchiamento" nel suo parco piloti che forse, visti gli ultimi accadimenti e la velocità ancora espressa da Raikkonen, poteva essere rimandato almeno un anno. Ma tant'è, e nel 2019 il promettente Leclerc coronerà il suo sogno. Sarà il secondo pilota più giovane della storia del Cavallino, dopo Ricardo Rodriguez. In Ferrari riusciranno a chiudere un cerchio che la tragedia di Bianchi aveva interrotto. Non a caso il monegasco futuro pilota del Cavallino ha subito ricordato il compianto Jules, pilota del Ferrari Driver Academy, futuro campione inespresso, che se ne andò il 17 luglio 2015 dopo mesi di coma in seguito all'incidente di cui fu vittima nel Gp del Giappone del 2014. 11 Settembre 2018, per il motorsport sarà ricordato con il giorno del saluto della Ferrari al veterano Raikkonen, e viceversa. Una storia con ancora qualche paragrafo da scrivere e tanti capitoli intensi alle spalle. Vittorie e dispiaceri. Abbandoni, quello che al termine del 2009 vide il finlandese lasciare il sedile ad Alonso, e nuovi abbracci, vedi il ritorno in Rosso dalla stagione 2014. "Leave me alone", gracchiò Kimi nel team radio leggendario che precedette la sua prima vittoria in Lotus nel Gp di Abu Dhabi del 2012. Lo faremo più avanti Kimi. Adesso facci sognare ancora un pò.

Un motore si è fermato", allarme da un volo Swiss. Diretto da Stoccolma a Kloten il pilota del velivolo ha dovuto fermare uno dei motori circa 25 minuti prima di atterrare. Grande paura a bordo. I controlli prima delle partenza non avevano segnalato alcuna anomalia.

Nel primo pomeriggio di oggi, sabato, a bordo del volo Swiss LX1249 si sono vissuti momenti di paura ma il comandante e l'equipaggio hanno gestito al meglio la situazione e mantenuto la calma in cabina. A causa di seri problemi il pilota dell'aeromobile diretto a Kloten da Stoccolma, ha lanciato un segnale di emergenza, tramite il codice 7700. A bordo c'erano soprattutto turisti che avevano appena finito le vacanze e che dovevano rientrare a casa. In cabina anche diversi bambini. Dal momento in cui il comandante ha lanciato l'allarme, a Zurigo è scattato un piano di emergenza. Traffico aereo interdetto e procedura di sicurezza in pista, con i mezzi antincendio dei vigili del fuoco già schierati.

L'atterraggio non è stato semplice ma dopo il grande panico tutto si è risolto per il meglio. Come riportano i testimoni, l'aereo è atterrato a Zurigo con 20 minuti di ritardo. Non appena ha toccato terra i vigili del fuoco si sono diretti sulla pista di atterraggio. Secondo le prime informazioni, i problemi erano legati al reattore di sinistra. "Un motore si è fermato" così ha confermato descrivendo l'incidente, la portavoce svizzera Karin Müller, a bordo del volo LX1249. Il pilota è stato costretto a fermare uno dei motori circa 25 minuti prima di atterrare. A provocare l'avaria, stando a ciò che emerge da una prima ispezione, è stato un problema che riguardava la pressione dell'olio. Secondo Karin Müller, comunque, la causa esatta dell'incidente deve ancora essere formalmente stabilita. Tutti i passeggeri sono stati in grado di lasciare l'aereo normalmente.

E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" che ci sono troppi incidenti sfiorati.

(8 settembre 2018)

Lo "Sportello dei Diritti": si preannunciava un maxirichiamo per oltre 300mila autovetture, ma al momento, da ogni parte d'Italia, ci giungono solo segnalazioni di veicoli diesel autoincendiatisi. Pronta class action in Italia

Tra la fine dello scorso luglio e l'inizio del mese di agosto anche la stampa nazionale ha rilanciato quanto già segnalato dallo "Sportello dei Diritti", circa il possibile richiamo di oltre 300mila veicoli BMW con motore diesel che sarebbero stati a rischio incendio, senza che a ciò risulti sia seguita quella campagna massiva di richiamo in officina che ci si attendeva anche in Italia.

Basti pensare che nella sola Corea del Sud, il ministero dei trasporti di Seul aveva dovuto disporre lo scorso 14 agosto, con un proprio provvedimento, il fermo per tutti i 27 mila veicoli non ancora esaminati dal costruttore per i rischi connessi ai possibili incendi.

Il problema sarebbe legato al potenziale cattivo funzionamento di uno dei moduli dell'Egr (Exhaust Gas Recirculation), il sistema di ricircolo dei gas di scarico per la riduzione degli ossidi di azoto. Nello specifico, in alcuni casi un liquido, il glicole, potrebbe uscire dal radiatore del sistema di ricircolo e infiammare i gas di scarico assieme ai residui di olio. Il difetto, secondo quanto già riportato dal sito dell'Ansa, riguarderebbe diversi modelli BMW ed in particolare serie 3, 4, 5, 6 e 7 oltre che la X3 e la X6 equipaggiate con i motori diesel a 4 cilindri prodotte da aprile 2015 a settembre 2016 e quelle con motori diesel a 6 cilindri dal luglio 2012 al giugno 2015.

Proprio in questi giorni, peraltro, sono giunte numerose segnalazioni allo "Sportello dei Diritti", di autovetture dei tipi ricompresi in quelli che sarebbero dovuti essere oggetto di richiamo, che si sarebbero autoincendiate come, peraltro, documentato dai rapporti dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti a domare le combustioni e che abbiamo potuto esaminare.

Si tratta di autovetture andate completamente distrutte ed i cui proprietari reclamano il giusto ristoro per i danni subiti che si aggirano su cifre che in alcuni casi andrebbero anche oltre i 50mila euro. Proprio per tali ragioni, ed in assenza di risposte che possano ritenersi soddisfacenti da parte di BMW Italia o dalla casa madre del colosso dell'automobile, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", evidenzia che stiamo già raccogliendo le adesioni per un'azione collettiva a favore dei proprietari delle autovetture che hanno manifestato le stesse problematiche.

(5 settembre 2018)

Roma, 2 settembre 2018 - In relazione alla ricostruzione contenuta oggi nell'articolo pubblicato dal Corriere della Sera dal titolo "Il manager di Autostrade al Governo: sicurezza a rischio, già in ritardo", Autostrade per l'Italia chiarisce che è corretto affermare che il progetto di "retrofitting" sia stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione della società, in quanto la spesa prevista superava i poteri delegati ai managers (circa 5 milioni di euro).

E' invece necessario chiarire che non è compito né facoltà del Consiglio d'Amministrazione fare una valutazione tecnica dei progetti né stabilire l'urgenza o la somma urgenza (ai sensi del Decreto Legislativo n. 50 del 2016).

Questa valutazione è un obbligo infatti dei responsabili tecnici qualificati come Committenti, che in tali casi non necessitano di autorizzazione da parte del Consiglio d'Amministrazione e per le fattispecie di urgenza e di somma urgenza non hanno alcun limite di spesa. In aggiunta, il Direttore di Tronco ha facoltà e obbligo di assumere in piena autonomia i provvedimenti sulla circolazione conseguenti ad eventuali situazioni di urgenza o somma urgenza.

Mai negli ultimi 18 anni, dunque, il Consiglio d'Amministrazione di Autostrade per l'Italia ha discusso o valutato l'urgenza o la somma urgenza di progetti, attivando i provvedimenti conseguenti: non ne avrebbe né il titolo né la competenza. Sono stati sempre e soltanto i Direttori di Tronco ad avvalersi di tali procedure (circa 50 ogni anno attivate dalle 9 Direzioni di Tronco della rete di Autostrade per l'Italia).

Per quanto riguarda infine il tema dei solleciti fatti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dalla Direzione Maintenance ed Investimenti Esercizio nella qualità di Committente dell'opera, che non aveva i connotati dell'urgenza o della somma urgenza, si ricorda che questo tipo di interlocuzioni con il Ministero è purtroppo una prassi necessaria per contenere i tempi di approvazione dei progetti che comunque – nonostante i solleciti – superano abbondantemente quelli previsti.

Nel solo 2018 si registrano infatti in media 100 giorni di ritardo, che si sommano ai 90 previsti per l'approvazione dei progetti di questa natura dalla Convenzione. Sempre nel solo 2018, sono state sollecitate dai vari committenti della società approvazioni, autorizzazioni e adempimenti da parte del Ministero per circa 70 progetti.

 

Domenica, 02 Settembre 2018 19:49

F1, Italia: Ferrari, che peccato!

Hamilton vince grazie alle opinabili strategie Mercedes che fanno infuriare i tanti tifosi Ferrari accorsi all'Autodromo. Un Bottas al completo servizio del caposquadra distrugge la gara di Raikkonen, mai così vicino alla vittoria dal suo ritorno a Maranello. Vettel? Quarto. Adesso per il titolo si fa dura, ma niente è perduto.

di Matteo Landi

Poteva essere una domenica ben più felice per i tifosi della Ferrari. Dopo un sabato da leoni Vettel e Raikkonen si sono dovuti arrendere alla Mercedes e ad Hamilton. Il finlandese lo ha fatto a pochi giri dalla fine, dopo una gara superba in cui il suo ritorno alla vittoria sembrava più che plausibile. Il tedesco lo ha fatto già al primo giro a causa di uno scontro alla seconda variante proprio con il rivale al titolo Hamilton. Durante il weekend i tifosi Ferrari hanno avvolto Hamilton in un inferno Rosso. In cui l'inglese però ha sguazzato a suo piacimento. Con tanta fortuna, perchè già alla prima variante una leggera toccata con la posteriore destra di Vettel avrebbe potuto compromettere la stabilità dell'ala anteriore della sua Mercedes.

Hamilton, audace e molto fortunato, colpisce Vettel. Incidente senza colpe?

La dea bendata ha poi baciato calorosamente il pilota Mercedes in seconda variante, quando un altro forte contatto con la Ferrari n.5 ha spedito Vettel in testacoda. La Mercedes di Hamilton ne è uscita senza un graffio mentre Vettel è stato costretto a rimontare dal fondo con una vettura priva di fondamentali appendici aerodinamiche. Troppo ostinato a difendere la posizione Vettel? Troppo duro Hamilton? Potremmo discuterne per ore. Sicuramente sono bastati pochi minuti ai commissari per catalogare l'accaduto come un normale incidente di gara. Scelta condivisibile ma non siamo sicuri che a ruoli invertiti, con Hamilton a farne le spese, gli stessi commissari avrebbero scelto la stessa linea "morbida". Quel che è certo è che Hamilton, con la vittoria odierna, ha fatto un deciso passo di avvicinamento al suo quinto titolo mondiale. L'inglese anche nelle sue rare giornate "no" mostra sempre una solidità che gli permette, al volante di una vettura monstre, di sembrare, alla lunga, quasi imbattibile. Lo stesso purtroppo non si può dire di Vettel: a dispetto della sua natura tedesca continua, se sotto pressione, a mostrare quel carattere "meridionale", citato a suo tempo dal compianto Marchionne, che dopo la strepitosa vittoria di Spa si sperava avesse messo in archivio. Sia chiaro, Vettel è un campione assoluto e pochi come lui sanno portare al limite una vettura di F1. Ma quest'oggi avrebbe potuto, al momento dell'attacco di Hamilton, alzare il piede per tentare di ripassare l'inglese pochi metri più avanti. La decisione di Hamilton ha invece incontrato l'ostinazione di Vettel e da quel momento le speranze di vittoria dei ferraristi erano ormai rivolte alla gara di Raikkonen.

Raikkonen: stavolta la vittoria era vicina. Bottas gli distrugge la gara.

Dopo la commovente pole position conquistata sabato, forte della spinta del pubblico ferrarista, senza "obblighi" nei confronti di un Vettel naufragato in fondo al gruppo e costretto ad una rimonta che lo ha condotto alla quarta posizione finale, Raikkonen vedeva il ritorno alla vittoria, che gli manca dal 17 marzo 2013, un obiettivo alla sua portata. Il finlandese ha costantemente tenuto a bada gli attacchi di Hamilton fino al 44esimo giro, quando l'inglese è riuscito a portarsi al comando. Operazione compiuta grazie alla precedente opera di disturbo esercitata da Bottas. Il pilota di Nastola, nonostante avesse bisogno di sostituire gli pneumatici per vincere il confronto con il suo diretto concorrente Verstappen, è stato lasciato in pista con il solo scopo di danneggiare la gara di Raikkonen. La Ferrari aveva eseguito un pit stop quasi da record ed il finlandese aveva la gara in mano. Poi il blocco di Bottas e Raikkonen, costantemente nelle turbolenze generate dalla vicinanza con la vettura avversaria, ha visto le sue gomme distruggersi giro dopo giro. Una tattica invocata con continui team radio dal box Mercedes, che ha ridotto Bottas al ruolo di "maggiordomo" (per riprendere le parole usate da Arrivabene a fine gara) di un Hamilton che a sua volta chiedeva a Wolff e compagni il rispetto della strategia da parte di Bottas. Pensare che ad inizio anni 2000 gli ordini di squadra furono persino vietati dalla Federazione dopo il regalo che Barrichello fece in Austria nel 2002 al compagno Schumacher. Oggi, i team order, vengono palesemente usati da Mercedes e, per adesso, rifiutati dalla rivale Ferrari. Scherzo del destino: a Maranello dovranno ricredersi se vorranno continuare a lottare per il mondiale piloti. Ci sperano ancora i tanti fan accorsi all'Autodromo per assistere ad una vittoria che non c'è stata, i cui fischi hanno accompagnato l'intera cerimonia del podio, ad eccezione degli applausi riservati al secondo classificato Raikkonen, con particolare attenzione a Bottas, costretto a lasciare anzitempo la pedana riservata ai primi tre. Più che i fischi, da condannare, al finlandese al servizio di Toto Wolff devono far male i team radio che stanno relegando la carriera di un promettente pilota al ruolo di "tappo". Consapevole che quello dello champagne destinato al primo classificato per lui sarà quasi impossibile da stappare fino a quando avrà come compagno il quattro volte campione del mondo Hamilton. Se la reazione del pubblico nostrano è stata poco nobile, non si può dire diversamente dell'indicazione data ai piloti Mercedes durante il giro di rientro ai box, al termine della corsa: una bella parata eseguita al solo scopo di sbeffeggiare "i colleghi italiani". Cari amici anglo-teutonici, lo stile è un'altra cosa.

Verstappen, quinto dopo una penalità. Williams si riaffaccia nella zona punti

Detto della sfida Ferrari-Mercedes c'è da rimandarcare la bella gara di Verstappen. Al volante di una Red Bull poco a suo agio nei lunghi rettilinei monzesi, ha ottenuto un buon quinto posto finale che poteva essere persino un insperato podio. Un contatto duro con Bottas è stato sanzionato dai commissari con 5 secondi di penalità da aggiungersi al suo tempo finale di gara. Sanzione severa, ma giusta. Peccato che, solitamente, i commissari siano molto restii a sanzionare il giovane olandese mentre oggi non hanno atteso molto per decidere in merito ad una penalità che ha permesso a Bottas di salire sul podio. Il peso politico di questa Mercedes nella F1 odierna è quanto mai evidente. Oltre alla gara di Verstappen è da rimarcare la prestazione Williams, con Stroll finalmente a punti, seppur solamente decimo. Un risultato lontano da quanto meriterebbe il blasone del marchio inglese, quest'anno fanalino di coda del Circus, ma da sottilineare considerando che si tratta del secondo ingresso dell'anno nella top 10.

Per Vettel ancora 7 gare per chiudere un gap di 30 punti

La sfida mondiale adesso si sposterà a Singapore. Fra due settimane inizierà la parte conclusiva del campionato: 7 gare con un bottino massimo ottenibile per pilota di 175 punti. 30 sono quelli che separano Vettel dal leader Hamilton. La scalata non è impossibile ma adesso si fa dura: considerando la solidità di Hamilton e della sua Mercedes, Vettel dovrà attingere da tutto il suo talento per tenere viva la speranza. Un altro errore, una sola esitazione e tutto potrebbe essere perduto. Sarebbe un vero peccato considerando la bontà del lavoro svolto dagli uomini Ferrari, capaci di realizzare la monoposto di F1 uscita dalla fabbrica di Marannello più competitiva dall'ultimo mondiale costruttori vinto, risalente ormai al lontano 2008.

Arte Auto Design è la prima edizione di un evento dedicato al turismo automotive che si svolgerà sabato 1 e domenica 2 settembre 2018,presso la fabbrica ex Bugatti Automobili Campogalliano, in largo Ettore Bugatti, 1.

Mente di questo evento, unico nel suo genere, è l'associazione Via Modena Luxuring Motoring Events, che mira a promuovere il "Turismo Automotive", con incontri dal vivo con i grandi protagonisti del settore italiano forse più amato nel mondo ma anche promozione di un territorio esemplare nel restauro di auto classiche. Da tutto questo Via Modena ha sperimentato nuove progetti di scambio culturale e turistico in tutto il mondo legandoli al mondo dei motori.

Le due giornate, con inizio alle ore 10,30, si apriranno con la presentazione di artisti di fama mondiale e le loro opere d'arte pittoriche, scultoree ma anche installazioni fotografiche e autentici gioielli del modellismo e dell'ingegneria automobilistica. I visitatori avranno la possibiltà di ammirare, sempre all'interno della Bugatti Automobili, originali icone su ruote (Bugatti, Lamborghini, Ferrari, Edonis) e pezzi unici di Design Automobiliscoe. La "Fabbrica Blu" di Campogalliano, per l'occasione aperta al pubblico, luogo simbolico per gli appassionati del settore automobilistico, è oggi un'icona del territorio e meta turistica di tanti che non vogliono perdere l'occasione di ammirare la "culla" delle automobili di questo importante Brand.

"Proponiamo questo evento con l'auspicio di renderlo un appuntamento annuale, che alimenti sempre più un nuovo campo di interesse connesso al nostro passato automobilistico – spiegano le organizzatrici, Elisabetta Masini e Cristina Guizzardi - . La Motoring Art molto è apprezzata e diffusa nei paesi esteri, significa trattare un aspetto del mondo dell'automobile che ha ispirato l'arte, con oggetti d'arte su ruote nati dalle matite e dalle mani di incredibili stilisti e carrozzieri. L'evento Arte auto design è l'alternativa alle solite mostre, può amplificare l'interesse del nostro territorio ma anche valorizzare l'importante patrimonio di archeologia industriale del settore".

Artisti ed Espositori : Gerald Larribas - Marcel Bastiaans - Stefano Marchetti Ophicina 00 Di Marchetti Stefano - KNULP Motorsport and F1 Art - Ioanna Efthimiou - Marco Bellavere - Mario Glorioso - Nicola Danzi - Gianfranco Spanò e Fabrizio Ferrari dell'Università di Modena Facoltà di Ingegneria "Enzo Ferrari" Ingegneria del Veicolo - Design by Gaber - Momora Design Lab - SCN Nonantola battilastra - Christian Gatti Artistic Designer - VD Photographer - ANGELO ROSA Fotografo - Tavoni Danilo battilastra - Maranello Purosangue

Sarà presenta la Eb110 e sarà possibile fare la visita guidata della fabbrica con i custodi. Le visite saranno 3 al giorno (2 in italiano/1 in inglese) e saranno a numero chiuso.

 

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Un marchio giovane ma che racconta, nell'esperienza che sta vivendo alla settatacinquesima Mostra Internazionale del Cinema, tutta la qualità in grado di offrire ai suoi clienti. Lexus, per il secondo anno consecutivo è main sponsor in laguna, proponendo una lounge di classe ma, allo stesso tempo, frizzante e ricca di sorprese.

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Mauro Caruccio, Amministratore Delegato Toyota Motor Italia, non può che essere soddisfatto del rapporto instaurato con le istituzioni locali e con la Biennale: "Venezia è unica: Lexus, proprio come l'amministrazione veneta, ha particolarmente a cuore la tutela del patrimonio artistico e la difesa dell'ambiente. Lexus, con due soluzioni tecnologiche a emissione zero, ha trovato qui un terreno fertile per esaltare le sue peculiarità. Una proposta concreta divenuta realtà? Il sistema di carsharing innovativo che sta già dando risultati invidiabili: in pochi mesi, più di 1.700 clienti ci hanno già dato fiducia. Sono oltre 42.000, invece, i chilometri percorsi e oltre il 50% di essi sono in modalità zero emissioni".

LEXUS LOUNGE

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In particolare la presenza di Lexus alla Mostra Internazionale del Cinema si manifesta con la struttura che si specchia nel famoso red carpet del Festival. Fabio Capano, Director Lexus Division, racconta il motivo di una partnership che si è dimostrata amore a prima vista: "C'è un'affinità di valori che ha favorito la nascita di questo binomio. La nostra launge è un punto di incontro per i grandi artisti presenti alla Mostra. L' ambiente Lexus esprime visivamente quelli che sono i nostri valori. Attenzione al dettaglio di alto livello innanzitutto. E poi l'occasione di presentare le nostre ultime novità, prima fra tutte la UX250H che verrà messa a disposizione del pubblico nel primo trimestre del prossimo anno. A partire da metà ottobre, poi, saremo itineranti in alcune delle principali realtà italiane, tra cui anche città emiliano romagnole. L'Emilia Romagna è, da sempre, strategica per Lexus a causa della presenza di alcuni concessionari storici".

Di Pietro Razzini

Lunedì, 27 Agosto 2018 20:18

Però, Zanardi da Castel Maggiore!

Alessandro Zanardi torna al volante. Debutta nel difficile DTM ed artiglia un'incredibile quinta posizione. La leggenda continua.

di Matteo Landi

Alex è fatto così. Abbraccia continuamente nuove sfide. Quando nel 2003 tornò al volante di un'auto da corsa erano tanti gli scettici. Un uomo senza gambe in un campionato automobilistico? Farà solo la comparsa, la mascotte della categoria o costituirà addirittura un pericolo per gli altri piloti? Eppure sarebbe bastato poco per rendersi conto che stavamo per assistere ad un'impresa sportiva ed umana più unica che rara. Sarebbe bastata una lettura poco più che superficiale dell'essere umano Alex Zanardi - il pilota che dominò in America quando la Cart era un campionato altamente professionale, per certi aspetto allo stesso livello del Grande Circus della Formula 1 - per capire che una storia da antologia stava per essere scritta. Quella storia che ancora non è arrivata all'ultimo capitolo. BMW ha sempre creduto in lui, permettendogli di vincere nel Mondiale Turismo, regalandogli altre importanti chance ora che la sua carriera automobilistica deve trovare spazio fra le sue vittorie in handbike, vedi l'unica e vincente apparizione di Alex nel Campionato Italiano Gran Turismo 2016. Lo scorso weekend il DTM ha fatto il suo debutto a Misano. E BMW ha voluto Zanardi nelle sue fila. Per Alex la sfida era incredibile: rookie a 51 anni suonati, in una categoria in cui competono ex piloti di F1, veterani e giovani di belle speranze che hanno preferito all'eterna trincea da collaudatori in F1 una carriera da professionisti al servizio di Mercedes, Audi o BMW su vetture da oltre 500 cv. Per la prima volta Zanardi ha corso senza protesi, tutti i comandi sul volante: pulsanti e leve da azionare con le sue mani. Il resto ce l'ha messo il cuore.

In Gara 1 Zanardi ha preso le misure. In Gara 2 il colpaccio

La prima gara del weekend l'ha affrontata puntando al sodo, evitando di fare danni. Risultato: 13esimo. Nella seconda gara Alex ha cercato e ottenuto il colpaccio. Gara in notturna, partenza su pista bagnata. Zanardi è scattato dall'ultima posizione. Ha prima evitato i guai poi ha lasciato che la maggior parte dei piloti passasse alle gomme slick, su pista che via via si andava ad asciugare. Ritrovatosi in un'inaspettata quarta posizione e prossimo al suo pit stop ha deciso di continuare, convinto che il meteo sarebbe cambiato. Così è stato. Altro scroscio di pioggia ed alle spalle del pilota bolognese si è scatenato il delirio: testacoda, scontri, sbandate incontrollate, chi aveva le slick si è ritrovato costretto all'ennesima sosta. Zanardi, dopo aver subito il sorpasso di Eriksson, che poi vincerà la gara, si è ritrovato con un giro di vantaggio sul sesto classificato. Dopo una fase di neutralizzazione per l'intervento della safety car il pilota italiano ha impostato un ottimo ritmo, con un occhio su chi alle sue spalle stava rimontando, con pneumatici più freschi: l'ex F1, leader della classifica, Paul Di Resta. E dopo la sosta Alex ha condotto la sua BMW al quinto posto finale, mostrando un passo stupefacente per un debuttante, con tutte le limitazioni del caso. Mai un errore, mai una sbavatura, per lunghi tratti di gara ha perso un solo secondo al giro nei confronti del leader. "Sono molto grato per questa chance ricevuta da BMW. Hanno sempre creduto in me, sono felice di averli potuti ripagare. Questo weekend avrà sempre un posto speciale nel mio cuore". Anche nel nostro, Alex. 51 anni, una carriera ricca di vittorie alle spalle, ed ha ancora la fame di stupire del giovane debuttante. Ah, dal 2001 gli mancano le gambe, ma la gioia che prova per quel che gli è rimasto non l'ha mai fatto vacillare. A gennaio affronterà la 24 ore di Daytona. Sempre con BMW. Che dire? Però, Zanardi da Castel Maggiore!

Il circuito di Spa-Francorchamps si tinge di Rosso. Vettel in trionfo, Hamilton battuto. Peccato per Raikkonen, costretto al ritiro. Adesso si va a Monza: siete pronti?

di Matteo Landi

Marchionne, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche, diede del "meridionale" al pilota tedesco reo nel campionato 2017 di qualche colpo di testa di troppo, come la "scivolata" su Hamilton a Baku. Oggi, lassù, l'ex Presidente avrà sorriso vedendo il Vettel migliore, quello preciso, veloce, implacabile. Superato il traguardo, Vettel, non ha potuto fare a meno di ringraziare l'intera squadra, in particolar modo i motoristi Ferrari. L'ultima evoluzione di power unit ha dato lo spunto necessario al pilota del Cavallino per compiere il sorpasso al primo giro che, di fatto, ha deciso la gara. Con quel sorpasso si è lasciato alle spalle il nervosismo derivato da una qualifica gestita male dalla squadra che, messa di fronte a circostanze meno prevedibili, ancora non riesce a rendere al meglio. Peccato, ed anche così si spiegano i 17 punti che Hamilton, dopo la gara belga, ancora vanta nei confronti di Vettel nel mondiale. E quanto pesa quel piccolo errore, dalle conseguenze devastanti, compiuto dall'asso tedesco nella sua gara di casa. Ma quello che conta più oggi è la conferma della competitività Ferrari e delle capacità del quattro volte campione del mondo, il quale non ha dato speranze di vittoria ad Hamilton. L'inglese aveva approfittato di una qualifica bagnata per acciuffare la pole position ma, appena il sole è tornato a splendere sulla pista di Spa, la Ferrari ha messo in mostra tutta la sua competitività e Vettel ha potuto conquistare la quinta vittoria stagionale. Nel momento migliore dell'anno, alla vigilia della gara monzese, il pilota di Heppenheim e la squadra di Maranello ritrovano così la retta via. Se la Ferrari confermerà la superiorità messa in mostra nelle Ardenne, Hamilton sarà costretto a correre in difesa, in mezzo ad una marea di bandiere rosse.

Che trionfo! Ma poteva essere doppietta Rossa

A Maranello, tuttavia, non possono gioire appieno in un weekend che poteva essere ancora più trionfale, considerando la velocità esibita durante le prove dall'altro pilota di Arrivabene, Kimi Raikkonen. Gli uomini Ferrari hanno adesso a disposizione una vettura performante e, facendo gli scongiuri del caso, affidabile. E' l'aspetto umano, quello che concerne la sfera emotiva, a tradire il box italiano. E' impensabile che una squadra in lotta per il mondiale sbagli completamente strategia e calcoli nella fase cruciale delle qualifiche. E' incredibile che Raikkonen si sia trovato costretto a partire dalla sesta posizione in griglia perchè privato dell'ultimo tentativo del sabato pomeriggio, quello con pista più asciutta e veloce, per mancanza di benzina. Inutile rattristarsi per quanto successo al finlandese al primo giro di gara: partire nella pancia del gruppo aumenta sempre le possibilità di incidente e lo sfortunato finlandese, clamorosamente mai baciato dalla dea bendata, ha fatto le spese di un sabato nero sulla pista a lui preferita.

Vettel-Hamilton: primo giro decisivo. Dietro di loro delirio allo start: grazie Halo

Allo spegnersi dei semafori Vettel incalza subito Hamilton, non riuscendo però a sopravanzarlo. L'operazione gli riuscirà poche centinaia di metri dopo, di potenza, con un sorpasso costruito dopo aver percorso la fatidica Eau Rouge in maniera impeccabile. Meno impeccabile è stata la prima frenata di Hulkenberg, franato a ruote fumanti contro l'incolpevole Alonso, a sua volta decollato su Leclerc. Ed è oggi, domenica 26 agosto 2018, che si scoprono le potenzialità di Halo, l'inguardabile dispositivo posto obbligatoriamente, da quest'anno, a protezione della testa dei piloti. Quando fu portato in pista per la prima volta si nutrivano dubbi sulla sua efficacia, a fronte di una piccola perdita di visibilità per i piloti. Appena Leclerc è sceso, incolume, dalla sua vettura, i dubbi si sono sciolti come neve al sole. Senza Halo, pur lievemente danneggiato dall'impatto, uno degli pneumatici della vettura di Alonso avrebbe sicuramente colpito il casco del giovane monegasco ed oggi saremmo a piangere un'altra disgrazia per il Ferrari Driver Academy, per il mondo dei Gran Premi e per tutti gli appassionati, dopo la morte di Bianchi. Oggi siamo in tanti a dover chiedere scusa a coloro che in Federazione hanno sempre difeso l'impopolare scelta di introdurre Halo sulle vetture della massima serie. Il rischio non può e non deve completamente sparire dal pedigree della Formula 1, ma siamo pronti a sacrificare un pò del suo fascino a vantaggio di vite salvate. L'incidente di quest'oggi ha ricordato quello che accadde nel 2012 sempre sul circuito di Spa-Francorchamps, che costò una gara di squalifica a Grosjean e comportò il ritiro, fra gli altri, dell'allora ferrarista Alonso. A farne le spese oggi è sempre una Ferrari, quella di Raikkonen, costretto dopo pochi giri al ritiro per le conseguenze del tamponamento ad opera di Ricciardo. Quest'ultimo colpito sull'alettone posteriore da Alonso, incolpevole trottola "volante".

Hulkenberg sanzionato. Bottas graziato

Gli stewart hanno deciso di sanzionare Hulkenberg con 10 posizioni di penalità da scontare sulla griglia di partenza di Monza. Decisione giusta, considerando anche la tragedia sfiorata. Desta qualche perplessità invece la benevolenza mostrata dai Commissari con Bottas: il finlandese, nelle prove libere, ha spinto sull'erba Vandoorne, a più di 300 km/h. Il belga ha poi colpito il muro danneggiando la sua vettura. Bottas non ha cercato scuse ammettendo la sua, enorme, distrazione ma i commissari si sono limitati ad una semplice reprimenda. Il pilota Mercedes, partito a fondo schieramento per aver sostituito la power unit, ha poi disputato una gara superba ed ha tagliato il traguardo in quarta posizione, frutto di sorpassi di ottima fattura da lui realizzati e della mancata penalità che avrebbe dovuto subire se gli uomini di Charlie Whiting non si fossero ancora una volta coperti di ridicolo: sempre pronti a punire alcuni, specialmente se al volante di vetture Rosse, restii a colpire altri, soprattutto se di grigio vestiti.

Bene Verstappen, ottima Racing Point Force India

Sul podio, oltre ai rivali per il titolo Vettel ed Hamilton, è salito Max Verstappen, finalmente concreto, oltrechè veloce. Hanno gioito anche i due piloti della neonata Racing Point Force India: la squadra, oggi di proprietà di una cordata di imprenditori capitanata dal ricco Lawrence Stroll, con il passaggio di consegne ha perso tutti i punti mondiali ma in Belgio ne ha recuperati ben 18 grazie alla quinta posizione conquistata da un ottimo Perez ed alla sesta arpionata dal sempre veloce Ocon. Quest'ultimo, nonostante le sue doti indiscusse, vede vacillare la sua posizione nella "nuova" Force India, visto che l'arrivo del figlio del boss, Lance Stroll, è dato per scontato. Ma prima del Gran Premio del Belgio non è stata solo la vicenda citata ad agitare le acque del Circus.

Ricciardo in Renault, Alonso out: pausa estiva quanto mai decisiva per le sorti del Circus

Prima della pausa estiva mezzo schieramento di F1 attendeva le decisioni dei due top driver Ricciardo ed Alonso. E' avvenuta così nell'arco di pochi giorni l'attesa girandola di sedili che sapevamo avrebbe scaturito la scelta di Ricciardo: l'australiano dal 2019 sarà al volante della Renault e lascerà il sedile a Gasly, quest'anno veloce su Toro Rosso ma forse ancora acerbo per un top team. Vedremo. Chi non vedremo più in F1 sarà invece Alonso: lo spagnolo lascerà il mondo della massima Formula ed il sedile a Sainz. Dal 2019 Alonso si concentrerà su WEC ed Indycar, alla ricerca della vittoria alla 500 miglia di Indianapolis, ultima gemma necessaria per potersi ghermire della famigerata Triple Crown. Gli ultimi difficili anni in McLaren hanno indubbiamente sfiancato un pilota velocissimo, che ha fatto la storia della massima Formula con i suoi due titoli mondiali e ben 32 vittorie. Certo sarà ricordato anche per il suo difficile carattere che lo ha portato in conflitto con team manager e compagni di squadra. Senza dimenticare le due macchie nere indelebili di una carriera in F1 iniziata con il suo debutto in Minardi nel 2001: la spy story, di cui fu co-protagonista, che costò alla McLaren la squalifica nel mondiale costruttori del 2007, e la vittoria ottenuta dallo spagnolo nel 2008 a Singapore con la racalcitrante Renault grazie al sacrificio del giovane Piquet, volontariamente a muro per favorire l'ingresso della safety car. Detto questo, e nonostante questo, è evidente che la mancanza di Alonso si farà sentire nel campionato 2019 e la F1 vanterà nella sua griglia un campione del mondo in meno. Rimangono ancora otto gran premi per poter ammirare le sue gesta nella speranza che possa riuscire in quell'ultimo guizzo del campione, pur al volante di una McLaren da fondo schieramento. Otto gare che decideranno le sorti di un mondiale avvincente: lo scorso anno la seconda parte di stagione ci consegnò un Hamilton dominatore a fronte di una Ferrari in affanno, costretta ad abbandonare prima di quanto sperato il sogno iridato. Quest'anno, per adesso, tutto lascia pensare che la lotta rimarrà aperta a lungo. Che vinca il migliore.

Di Nicola Comparato 16 agosto 2018 - Dopo la tragedia del Ponte Morandi a Genova, non posso tralasciare un problema che riguarda la zona in cui vivo, la Val Baganza. Anche qui, una storica struttura che ci rappresenta è a rischio crollo. Sto parlando della Ponticella.

La passerella pedonale detta Ponticella, che collega le due sponde del torrente Baganza unendo Poggio di Sant'Ilario Baganza e San Vitale Baganza, in provincia di Parma, è gravemente danneggiata! La Ponticella è una struttura condivisa dai comuni di Felino e Sala Baganza. Molti la utilizzano. Pedoni, ciclisti, anziani e bambini. È molto utile e comoda per le persone che si recano a San Vitale Baganza o al Poggio, perché attraversandola si evita di fare tutto il giro con la macchina per prendere l'autobus, per fare compere o per una semplice passeggiata.

Ma la Ponticella è a rischio! Potrebbe cedere da un momento all'altro. Le ringhiere sono arrugginite e piegate, il cemento è pieno di buchi e di crepe. Servono urgentemente lavori di ristrutturazione. Per non parlare delle scritte indecorose che la rendono anche brutta oltre che insicura. Il cemento armato è in crisi. Molti cittadini sono sul piede di guerra. La Ponticella va chiusa e restaurata! Per la sicurezza di tutti, perché la Ponticella è di tutti! Non si può aspettare la tragedia per far sì che qualcosa si muova. Le amministrazioni comunali di Sala Baganza e Felino (PD), dovrebbero trovare un accordo, parlando con i cittadini che rappresentano. I cittadini votano i sindaci per sentirsi tutelati, per avere sicurezza e decoro urbano. Ma non sempre le cose vanno come dovrebbero andare. Non è bastata la tragedia del Ponte Morandi a Genova? Quante altre tragedie devono esserci!? Sulla Ponticella non circolano automobili, ma ogni giorno tante persone la attraversano e rischiano.

Spero che chi di dovere riesca a trovare una soluzione al più presto, non c'è più tempo da perdere, da troppi anni la Ponticella è abbandonata a se stessa. La sicurezza dei cittadini prima di tutto!

(Nicola Comparato Segretario Consulta Poggio Cevola Sant'Ilario Baganza)

 

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Mercoledì, 15 Agosto 2018 11:35

Pechino, "Offensiva aerea" contro Taiwan.

Presentate due interrogazioni parlamentari a Camera e Senato. L'ostracismo di Pechino nei confronti di Taiwan sta minando la sicurezza di milioni di cittadini.

L'ICAO, Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (in inglese International Civil Aviation Organization è un'agenzia delle Nazioni Unite incaricata di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione aerea internazionale, delle rotte e degli aeroporti e promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto aereo internazionale rendendolo più sicuro e ordinato.
Il Consiglio della ICAO adotta degli standard e delle raccomandazioni riguardanti la navigazione aerea e l'aviazione civile. Inoltre, l'ICAO definisce i protocolli per le indagini sugli incidenti aerei seguiti dalle autorità per la sicurezza del trasporto dei paesi firmatari della convenzione sull'aviazione civile internazionale, più nota come convenzione di Chicago.
In tema sono state presentate due interrogazioni parlamentari per la partecipazione taiwanese all'ICAO che viene fortemente osteggiata dalla Cina.

L'ostracismo di Pechino nei confronti di Taiwan sta minando la sicurezza di milioni di cittadini: nello scorso mese 16 parlamentari di maggioranza e di opposizione appartenenti ai gruppi Lega, PD, FI e Fd'I – i senatori Paroli, Malan, Urso, Gallone, Toffanin, Alderisi, Fantetti, Maffoni; e i deputati Pagano, Polverini, Comaroli, Fidanza, Grimoldi, Braga, Frassinetti, Di Maio – hanno presentato due Interrogazioni ai Ministri dei Trasporti e degli Esteri per chiedere quali passi il Governo abbia compiuto, e intenda compiere, per sostenere la partecipazione di Taiwan all'ICAO nell'interesse della sicurezza internazionale dei voli aerei e quindi della vita di milioni di persone.

Nelle loro Interrogazioni i parlamentari richiamano la Mozione approvata alla unanimità dal Senato nel giugno 2017 nella quale, appunto, si invitava il Governo di allora ad attivarsi per consentire la partecipazione di Taiwan, come "Osservatore", non solo all'ICAO ma anche all'UNFCC, all'Interpol e all'Assemblea Mondiale della Sanità. Si tratta dell'ennesimo episodio dell'ostracismo di Pechino nei confronti di Taiwan, una dinamica di cui ci siamo più volte occupati in questa rubrica. Una necessità che è palese non solo per gli interessi di Taiwan ma per la sicurezza nei cieli di milioni di passeggeri.
La misure di sicurezza internazionali riguardano l'intera popolazione mondiale; l'esigenza di uniformità nelle misure di prevenzione al terrorismo, la coordinazione in caso di calamità naturali e la costante comunicazione tra le diverse nazioni per gestire il traffico aereo sono delle necessità palesi e ovvie. L'esclusione dall'ICAO sta erodendo la sicurezza dell'intero sistema di controllo aereo mondiale e le due interrogazioni dei Senatori e Onorevoli che pubblichiamo in maniera integrale mostrano, in maniera chiara ed efficace, la necessità taiwanese di partecipare alla ICAO.

L'interrogazione al Senato presentata dai Senatori Paroli, Malan, Urso, Gallone, Toffanin, Alderisi, Fantetti, Maffoni:
Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Premesso che: la sicurezza aerea trascende i confini nazionali e, per conseguire un ordinato sviluppo globale dell'aviazione civile e operare verso una maggiore inclusione delle parti interessate, l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO) ha frequentemente invitato Paesi non contraenti, organizzazioni non governative e imprese private a partecipare a propri meeting di vario livello; l'amministrazione dell'Aeronautica civile (CAA) di Taiwan è stata invitata a prendere parte alla 38a Assemblea dell'ICAO nel 2013, e tale apprezzata partecipazione ha rappresentato un importante precedente; la Taipei FIR (Fligth information region) confina con altre quattro FIR, specificatamente Fukuoka, Manila, Hong Kong e Shanghai. Essa è situata oltre la costa orientale della Cina continentale e tra il Giappone e le Filippine. Nel 2017, la Taipei FIR ha fornito servizi agli oltre 1,66 milioni di voli controllati (il 30 per cento dei quali erano voli di transito con un incremento dell'1,4 per cento rispetto al 2016), e a oltre 66 milioni di viaggiatori in ingresso, in uscita o in transito attraverso Taiwan (di cui circa l'83 per cento, quasi 55 milioni, erano passeggeri internazionali e in volo attraverso lo Stretto, e circa il 17 per cento, 11 milioni, erano passeggeri domestici); alla fine del 2017, 88 linee aeree hanno offerto servizi da e per Taiwan, operando voli passeggeri e commerciali su 296 rotte e collegando 141 città in tutto il mondo. Inoltre, la principale porta della Taipei FIR, l'aeroporto internazionale di Taoyuan a nord della capitale Taipei, ha servito più di 44,8 milioni di passeggeri internazionali o in volo attraverso lo stretto di Taiwan nel 2017. Esso è stato classificato 10° e 6° a livello globale nel 2016, rispettivamente per numero di passeggeri internazionali e per traffico merci, e 5° nell'Asia-Pacifico, sia per numero di passeggeri, che per traffico merci, secondo le statistiche del 2016 del Consiglio internazionale degli aeroporti (ACI); i due principali vettori di Taiwan, EVA Air e China Airlines, sono stati classificati 30° e 33° per volume di passeggeri nel 2016, secondo le statistiche dell'Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA); la Taipei FIR è una parte inseparabile del network globale delle FIR. La CAA di Taiwan, che è responsabile della gestione degli ampi volumi di traffico nella Taipei FIR, dovrebbe avere accesso diretto all'ICAO al fine di fornire servizi aerei che ne incontrino gli standard e garantire un sicuro trasporto di passeggeri e merci. Negare l'accesso diretto della CAA contravviene all'obiettivo statutario dell'ICAO di salvaguardare la sicurezza dell'aviazione globale e di raggiungere l'obiettivo di un cielo senza interruzioni; in qualità di agenzia specializzata dell'ONU per l'aviazione civile internazionale, l'ICAO dovrebbe permettere alla CAA di Taiwan, l'unico ente che gestisce la FIR di Taipei, di partecipare alle sue sessioni assembleari, ai meeting regionali e tecnici, ai seminari, così come ottenere informazioni correlate attraverso i canali appropriati; Taiwan, situata in una posizione chiave nell'Asia-Pacifico, rappresenta la 22a economia del Pianeta, 18a per volume di esportazioni ed ha statistiche del turismo che rivelano, nel 2017, la presenza di 9,69 milioni di passeggeri provenienti dalla regione e oltre 14,44 milioni di passeggeri che, da Taiwan, hanno visitato Paesi o zone della regione. Gli obiettivi raggiunti da Taiwan nello sviluppo del trasporto aereo sono evidenti a tutte le parti interessate, consapevoli di quanto la sicurezza aerea nella Taipei FIR sia strettamente collegata allo sviluppo del trasporto aereo nell'Asia-Pacifico e, pertanto, l'inclusione di Taiwan nell'ICAO sia di primario interesse per l'intera regione e per il mondo intero; Taiwan è stato il primo Paese dell'Asia-Pacifico a stabilire un sistema CNS/ATM in accordo con le direttive del comitato speciale dell'ICAO sui futuri sistemi di navigazione aerea. Taiwan ha anche studiato attentamente l'aviation system block upgrades (ASBU), auspicando lo sviluppo di un piano complessivo di gestione manageriale dei voli, per accrescere la cooperazione regionale e interna. Se Taiwan fosse invitata a partecipare agli incontri dell'ICAO, a vari livelli, potrebbe condividere le proprie esperienze con particolare attenzione alle sfide nell'applicazione di tecnologie e procedure avanzate, migliorando così l'efficacia della gestione dei voli in tutta l'Asia-Pacifico. Taiwan potrebbe anche fornire altre professionalità in aree quali la gestione dei voli e la sicurezza aerea verso altre nazioni, dando vita a una più stretta ed efficace collaborazione nel settore dell'aviazione civile; per mitigare le minacce del terrorismo, il 1° luglio 2017, l'ICAO ha annunciato nuovi requisiti di sicurezza per il controllo dei bagagli con apparecchiature elettroniche portatili (PED). Se i bagagli hanno al loro interno PED con batterie agli ioni di litio, i PED dovranno essere spenti e adeguatamente protetti prima del controllo. Siccome Taiwan, attualmente, non può, né partecipare ai meeting sui requisiti di sicurezza, né ottenere informazioni ad essi collegate in modo tempestivo, ha potuto solamente apprendere questi nuovi requisiti attraverso i media poco prima della loro applicazione. A causa dei limiti di tempo, la sola cosa che Taiwan ha potuto fare è stata chiedere alle proprie compagnie aeree di ricordare ai passeggeri di rispettare questi requisiti; sebbene sia stata a lungo esclusa dall'ICAO, Taiwan ha compiuto tutti gli sforzi possibili per rivedere prontamente le norme e i regolamenti in linea con gli sviluppi internazionali, in modo da rafforzare la sicurezza aerea e i servizi nella Taipei FIR. Con informazioni incomplete e premature, Taiwan deve dedicare notevoli risorse umane e tempo per comprendere e applicare correttamente i nuovi regolamenti. L'esempio menzionato non è infatti un'eccezione; dalla 39a Assemblea dell'ICAO, nel settembre 2016, i Paesi di tutto il mondo si sono focalizzati su temi, quali lo schema per la riduzione e la compensazione del carbonio nell'aviazione internazionale, gestione del tracciamento delle rotte globali e del sistema aeronautico senza pilota, e la stesura di un piano globale per la sicurezza aerea. Sono state tenute discussioni, incontri e seminari a vari livelli all'interno della sede centrale e degli uffici regionali dell'ICAO per formulare dettagliati piani di implementazione e proporre soluzioni, ma Taiwan non ha potuto prendere parte a nessuno di questi eventi e, dunque, con ritardo e con modalità inappropriate ha ricevuto le informazioni necessarie per mettere i regolamenti domestici in linea con le norme internazionali; la richiesta della partecipazione di Taiwan all'ICAO è essenziale per evidenti ragioni tecniche, indispensabili a garantire i più alti standard di sicurezza aerea. Solo attraverso la partecipazione diretta all'ICAO, la CAA di Taiwan potrà aggiornarsi sugli ultimi sviluppi riguardanti i temi chiave inerenti all'aviazione civile internazionale, superare le difficoltà derivanti da una mancanza di trasparenza e mantenere adeguati livelli di sicurezza e di qualità dei servizi nella Taipei FIR, contribuendo allo sviluppo dell'aviazione e dell'economia globali; in data 27 giugno 2017, il Senato della Repubblica, nella seduta n. 805, ha approvato la mozione 1- 00705 (Testo 2) che impegnava "il Governo a continuare a considerare attivamente, insieme ai partner della UE, modalità compatibili con la "One China Policy" per consentire la partecipazione come Osservatore di Taiwan nei contesti multilaterali (ICAO, UNFCC, Interpol) in cui la sua presenza corrisponda all'interesse della popolazione taiwanese e della comunità internazionale"; è evidente come la sicurezza aerea sia tra i temi più importanti, prioritari e delicati che riguardano tutti i popoli, a Taiwan e nel mondo intero, temi nei quali le valutazioni strettamente inerenti alle polemiche politiche non dovrebbero interferire con imposizioni discriminatorie come ancora avviene con la perdurante esclusione di Taiwan dall'ICAO, nonostante la sua partecipazione alla 38a Assemblea del 2013 poi non ripetuta, appunto, per motivi esclusivamente politici; si chiede di sapere quali passi il Governo abbia compiuto, e intenda compiere, in tutte le sedi competenti, per ottenere che Taiwan, nell'interesse preminente della sicurezza aerea internazionale, e quindi della sicurezza e della vita di milioni di passeggeri, possa partecipare a tutti i livelli delle riunioni, di area regionale e mondiale, dell'ICAO.

Un manifesto di protesta contro l'esclusione di Taiwan dalla ICAO

L'interrogazione alla Camera dei Deputati presentata dai Deputati Pagano, Polverini, Comaroli, Fidanza, Grimaldi, Braga, Frassinetti e Marco Di Maio:

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Per sapere – premesso che: la sicurezza aerea trascende i confini nazionali e, per conseguire un ordinato sviluppo globale dell'aviazione civile e operare verso una maggiore inclusione delle parti interessate, l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO) ha frequentemente invitato Paesi non contraenti, organizzazioni non governative e imprese private a partecipare a propri meeting; l'Amministrazione dell'aeronautica civile (CAA) di Taiwan è stata invitata a prendere parte alla 38a Assemblea dell'ICAO nel 2013, e tale apprezzata partecipazione ha rappresentato un importante precedente; alla fine del 2017, 88 linee aeree ave- vano offerto servizi da e per Taiwan, operando voli passeggeri e commerciali su 296 rotte e collegando 141 città in tutto il mondo. Inoltre, la principale porta della Taipei FIR, l'aeroporto internazionale di Taoyuan a nord della capitale Taipei, ha servito più di 44,8 milioni di passeggeri internazionali; sarebbe auspicabile che la CAA di Taiwan, responsabile della gestione degli ampi volumi di traffico nella Taipei FIR – parte inseparabile del network globale delle FIR – abbia accesso diretto all'ICAO, partecipando alle sue sessioni assembleari, ai meeting regionali e tecnici, ai seminari, in modo da ottenere informazioni correlate attraverso i canali appropriati e al fine di fornire servizi aerei che ne incontrino gli standard per garantire un sicuro trasporto di passeggeri e merci; per mitigare le minacce del terrorismo, il 1° luglio 2017, l'ICAO ha annunciato nuovi requisiti di sicurezza per il controllo dei bagagli con apparecchiature elettroniche portatili (PED). Se i bagagli hanno al loro interno PED con batterie agli ioni di litio, i Ped dovranno essere spenti e adeguatamente protetti prima del controllo. Siccome Taiwan, attualmente, non può né partecipare ai meeting sui requisiti di sicurezza né ottenere informazioni ad essi col- legate in modo tempestivo, ha potuto sola mente apprendere questi nuovi requisiti attraverso i media poco prima della loro applicazione. A causa dei limiti di tempo, la sola cosa che Taiwan ha potuto fare è stata chiedere alle proprie compagnie aeree di ricordare ai passeggeri di rispettare questi requisiti; Taiwan ha compiuto tutti gli sforzi possibili per rivedere prontamente le norme e i regolamenti in linea con gli sviluppi internazionali, in modo da rafforzare la sicurezza aerea e i servizi nella Taipei FIR. Con informazioni incomplete e premature, Taiwan deve dedicare notevoli risorse umane e tempo per comprendere e applicare correttamente i nuovi regolamenti. L'esempio menzionato sopra non è infatti un'eccezione; Taiwan è stato il primo Paese dell'Asia-Pacifico a stabilire un sistema CNS/ATM in accordo con le direttive del Comitato speciale dell'ICAO sui futuri sistemi di navigazione aerea, auspicando lo sviluppo di un piano complessivo di gestione manageriale dei voli, per accrescere la cooperazione regionale e interna; la partecipazione di Taiwan all'ICAO è essenziale per evidenti ragioni tecniche, indispensabili a garantire i più alti standard di sicurezza aerea; il 27 giugno 2017, il Senato ha approvato la mozione n. 1-00705 che impegnava il Governo pro tempore «a continuare a considerare attivamente, insieme ai partner della UE, modalità compatibili con la "One China Policy" per consentire la partecipazione come Osservatore di Taiwan nei con- testi multilaterali (ICAO, UNFCC, Interpol e WHA) in cui la sua presenza corrisponda all'interesse della popolazione taiwanese e del comunità internazionale »; quali passi il Governo abbia compiuto e intenda compiere, in tutte le sedi competenti, per far sì che l'Amministrazione dell'aeronautica civile (CAA) di Taiwan, nell'interesse preminente della sicurezza aerea internazionale, e quindi della sicurezza e della vita di milioni di passeggeri, possa partecipare a tutti i livelli delle riunioni, di area regionale e mondiale, dell'ICAO.

Martedì, 14 Agosto 2018 12:31

Quali documenti servono per andare in Canada

Il Canada è la meta che sognano tutti per i suoi bellissimi paesaggi e la sua cultura ed accedervi è molto semplice, serve solo una connessione ad internet e il passaporto. Ora andiamo a vedere cosa occorre nel concreto per poter visitare questo luogo meraviglioso.

Non vi occorre il visto se siete turisti italiani ma l'autorizzazione elettronica di viaggio, cioè l' eTa (electronic travel authorization), che è diventata obbligatoria dal 26 settembre di due anni fa. Quindi l'eTa occorre se andate in Canada per turismo, affari o transito.

Ovviamente l'eTa andrà presentata insieme ad un passaporto in corso di validità, che deve essere almeno della durata del viaggio, ma è consigliato avere un passaporto con validità di almeno sei mesi.

L'eTa si può richiedere online e sarà collegata in modo elettronico al passaporto, sarà valida per cinque anni tranne se il passaporto dovesse scadere prima, in tal caso l'eTa scadrebbe con il passaporto. Con questa certificazione non potrete rimanere in Canada in modo permanente e non potrete svolgere attività che vi permetteranno di guadagnare denaro.

L'eTa è un documento di tipo ufficiale. Richiedere questa certificazione è molto semplice. Si accede al sito CIC (Citizenship and Immigration Canada) e in un apposito form bisogna inserire i propri dati personali: quelli anagrafici e i propri recapiti come telefono e abitazione, residenza.

Oltre al passaporto occorrerà rilasciare un indirizzo email e dovrete avere una carta di credito per pagare il documento. La procedura per richiedere l'eTa è online e vi ruberà solo qualche minuto.

Cosa vi servirà per accedere in Canada?
Come abbiamo già detto un passaporto valido con associato l'eTa. Appena arrivati in Canada bisognerà dimostrare di avere forti legami con l'Italia: una famiglia e un lavoro stabile; bisognerà dimostrare di avere una sicurezza economica e di avere intenzione di tornare nel proprio paese dopo aver terminato il viaggio; bisogna dimostrare di essere in possesso di buona salute.

Ovviamente la certificazione eTa non vi garantisce l'ammissione automatica in Canada, ma dovete avere anche tutti i requisiti elencati sopra.

E per quanto riguarda i minori di 18 anni?

I minori possono viaggiare con i genitori, con un'adulto che ne fa le veci oppure da soli.
I bambini che viaggiano da soli hanno bisogno del personale passaporto, il certificato di nascita e un altro certificato scritto dai genitori che autorizzi il bambino a viaggiare su quell'aereo. Ovviamente su questa lettera ci saranno i dati anagrafici dei genitori, del bambino e anche i recapiti telefonici e di residenza.

Questa autorizzazione servirà anche nel caso in cui il bambino viaggiasse con un'altro adulto, qui i genitori devono autorizzare sempre sotto forma di lettera questa persona a viaggiare con il bambino, inserendo anche qui tutti i dati dei genitori e dell'accompagnatore.

Invece nel caso viaggiasse con un genitore soltanto bisognerà portare insieme al passaporto del bambino una lettera che certifichi che l'altro genitore sia a conoscenza di questo viaggio e che autorizzi il genitore accompagnatore a viaggiare con il bambino, tutto associato ai vari recapiti del genitore che aspetterà a casa e la fotocopia della sua carta di identità.

In aeroporto dopo i vari controlli dei bagagli e del passaporto l'ufficiale che si occupa dell'immigrazione vi darà il permesso ad entrare in Canada oppure potrebbe anche non darvelo per motivi che vi spiegherà. Se sarete idonei ad accedervi vi dirà per quanto tempo potrete stare in Canada. Di solito è un periodo di sei mesi però nel caso si volesse tornare prima sarà segnato sul passaporto un limite di tempo più breve.

Ora cosa state aspettando? Approfittate di queste giornate estive per fare un meraviglioso viaggio in Canada, magari Toronto la città sulle rive del lago Ontario, Vancouver una delle metropoli più verdi al mondo e caratterizzata dalla sua cultura aborigena oppure Montréal che è, solo dopo Parigi, la seconda città francofona del mondo, il Parco Nazionale di Baff è uno dei pochi più estesi al mondo, e parlando ancora di natura perché non fare un salto in mezzo a paesaggi mozzafiato come al Lago superiore?

In termini di estensione è uno dei laghi più importanti d'America e in più si potranno fare suggestive gite in barca o avventurose uscite in canoa. E le cascate del Niagara? Non penso che voi vogliate perdervele, sarebbe un peccato.

Quindi non vi resta che seguire queste linee guida e richiedere l'apposita certificazione eTa per poter partire.

Mi raccomando i documenti devono essere tutti in regola, controllate le scadenze oppure la loro l'usura per evitare spiacevoli sorprese in aeroporto.

Fonte d'informazione di questo articolo sull'eTA: https://eta-canada.it/eta-canada-in-dettaglio/ 

(Foto Parlamento Canadese – 2007 agosto - Maria Azzurra Mugnai)

TURISMO: AAA CERCHIAMO IL VOLTO DELL'EMILIA BELLA! CASTING APERTI - Catrina Producciones, Castelli del Ducato e Parchi del Ducato aprono i casting per trovare il sorriso di questa terra.

Foto e cv entro domenica 26 Agosto.

Provini: mercoledì 5 settembre dalle 15 alle 18 in Rocca Sanvitale a Fontanellato (PR).

Vuoi essere la faccia bella dell'Emilia? Provini aperti mercoledì 5 settembre dalle ore 15 alle ore 18 in Rocca Sanvitale a Fontanellato (Parma) per trovare il volto dell'Emilia, quel sorriso aperto e naturale che ha il sapore dell'autenticità, quegli occhi brillanti e puliti che possono rappresentare l'immagine del progetto "In viaggio con Emilia tra valli, parchi, castelli con gusto": Catrina Productiones, Castelli del Ducato e Parchi del Ducato – nell'ambito del progetto Ptpl 2018 con capofila il Comune di Monchio delle Corti ed il contributo di Destinazione Turistica Emilia - promuovono un casting rivolto a ragazze e signore con i seguenti requisiti: essere residenti nelle città o nelle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia; essere persone anagraficamente ricomprese in due diverse fasce d'età: fascia tra i 18 e i 23 anni e fascia tra i 37 e i 45 anni.

Vuoi provare a concorrere per rappresentare su campagne social, mini video e booking fotografico, l'Emilia occidentale in chiave turistico-culturale? Per cercare le protagoniste il team di progetto ha aperto ufficialmente i casting. Sono ammesse persone anche alla prima esperienza di fronte alla macchina da presa.

Come partecipare. Con i requisiti elencati, inviare entro domenica 26 Agosto 2018 all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. : il proprio curriculum vitae con i dati (cellulare ed e-mail); una foto in primo piano e una foto a figura intera; una breve descrizione del perché pensi di poter rappresentare il volto dell'Emilia; una breve descrizione di cosa associ all'immagine dell'Emilia, ovvero cosa ti viene in mente se ti propongono di fare un viaggio in questo territorio.

Le persone che verranno pre-selezionate verranno ricontattate via e-mail e si dovranno presentare per il provino mercoledì 5 settembre dalle ore 15 alle ore 18 in Rocca Sanvitale a Fontanellato (Parma) sede del Circuito Castelli del Ducato. I provini verranno realizzati, in base all'ordine di arrivo dei candidati, al terzo piano della Rocca Sanvitale. Al provino saranno presenti Simone Marcelli, regista e direttore di Catrina Producciones, alcuni rappresentanti dei Castelli del Ducato e dei Parchi del Ducato.

Shooting e riprese per chi vincerà il casting e, dunque, avrà l'opportunità di rappresentare il volto dell'Emilia sono previste alcune ore di impegno in alcuni giorni nei mesi di settembre e ottobre 2018. La partecipazione da parte delle persone selezionate non prevede compensi né rimborsi spese.

"In viaggio con Emilia tra valli, parchi, castelli con gusto" è un nuovo progetto su cui Castelli del Ducato e Parchi del Ducato stanno lavorando insieme. "La sfida è raccontare in maniera evocativa ed emozionale l'Emilia punteggiata da rocche, manieri e bellissime vallate e riserve naturalistiche e darle le caratteristiche di un incontro importante con turisti e visitatori" spiegano gli organizzatori.

Catrina Producciones è la casa di produzione cinematografica selezionata da Castelli del Ducato e Parchi del Ducato, specializzata nella realizzazione di documentari culturali e d'arte: ha recentemente prodotto "Furore" progetto del chitarrista Simone Massaron, una rivisitazione dei romanzi di Steinbeck e delle fotografie di Dorothea Lange; "Il patrimonio del Messico" documentazione audiovisiva del vasto patrimonio culturale immateriale del Messico, con il fine di creare il primo archivio audiovisuale per la conservazione e valorizzazione della memoria storica e della cultura messicana a rischio di oblio. "Éphémère"film dedicato a Franco Maria Ricci creatore e editore dei libri d'arte più eleganti e apprezzati del mondo e al suo dedalo, il più grande Labirinto al mondo in bambù, presente a Fontanellato. Éphémère – La bellezza inevitabile è stato scelto per partecipare alla 15ma edizione del Salento International Film Festival! Catrina Producciones ha lavorato anche su Adolfo Wildt, amato e odiato dagli uomini e dalle donne del suo tempo, il maggior scultore del principio del secolo scorso, ha diviso con le sue opere scolpite nel marmo le coscienze e le opinioni dei suoi contemporanei.

Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli: è, ad oggi, il più grande circuito di 31 rocche, fortezze, manieri interregionale tra Emilia-Romagna e Toscana, strutturato con logiche di turismo culturale. Ospita molti borghi storici, luoghi d'arte e musei, sostenitori del network.

Parchi del Ducato: è l'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale con le sue 12 valli, 9 Parchi e 5 Riserve.

Si ringrazia per il Casting Emilia il Comune di Fontanellato, il Sindaco di Fontanellato Francesco Trivelloni, vice presidente Castelli del Ducato, e lo Staff del Museo Rocca Sanvitale per gli spazi concessi per svolgere l'iniziativa e per il supporto logistico.

 

Rinnovamento ai vertici della società SMTP, società per la mobilità e il trasporto, detenuta al 50% dal comune e per il restante 50% dalla provincia.

S.M.T.P. è l'Agenzia per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico nel territorio di Parma. Opera nei territori del Comune e della Provincia di Parma (cd. Ambito Taro) con il compito di progettare, organizzare e promuovere i servizi pubblici di trasporto integrati tra loro e con la mobilità privata. Gestisce e sviluppa il patrimonio immobiliare e infrastrutturale funzionale all'esercizio del trasporto pubblico locale. E' il soggetto responsabile dell'esperimento delle procedure per l'affidamento dell'esercizio del trasporto pubblico. Propone, Studia e Realizza nuove soluzioni nell'ambito della mobilità sostenibile. La TEP invece, si occupa direttamente del servizio di trasporto.

Alla scadenza del mandato triennale l'assemblea dei soci ha deciso di rivoluzionare la guida societaria abolendo la figura dell'Amministratore Unico e istituendo un consiglio di amministrazione composto datre membri. Esce quindi definitivamente l'ex amministratore unico Pierdomenico Belli e entra il piacentino Paolo Rezoagli che assume anche la carica di Presidente.

Gli altri due membri  sono l'avvocato Eugenia Monegatti, indicata dal Comune, ed infine, il socialista iscritto alla federazione di Parma, Francesco Castria, di professione commercialista, indicato dalla Provincia.

Osteria del Teatro, in convenzione con Gazzetta dell'Emilia & Dintorni, offre ai lettori uno sconto privilegiato del 15% sulla carta. Come fare?

Parma 9 agosto 2018 - E' sufficiente leggere la Gazzetta dell'Emilia & Dintorni, fare un ritaglio (fisico o digitale) e consegnarlo al Ristorante Osteria del Teatro per poter godere di uno sconto privilegiato del 15% sulla Carta.

Appartenere alla schiera di affezionati lettori della Gazzetta dell'Emilia & Dintorni, oltre a avere le notizie a portata di mano gratuitamente, porta anche a gustare la cucina tradizionale nei migliori ristoranti e a prezzo super scontato.

Nel cuore di Parma l'Osteria del Teatro si affaccia sulla piazza San Bartolomeo, nelle immediate vicinanze del teatro Regio è pronto a accogliervi sin da questa estate 2018, all'interno dei locali "impregnati di Lirica" o all'ombra del dehors.

L'Osteria del Teatro è un ristorante caratteristico ed accogliente dove si celebra la cucina tipica di Parma, fatta di sapori antichi, con l'utilizzo di materie prime di qualità.
Si possono degustare i salumi locali, le varie portate di pasta fresca fatta in casa ed i piatti tipici della tradizione, serviti in maniera molto originale su dei dischi in vinile come sottopiatti, regalando un'esperienza di evasione musicale oltreché gastronomica.

Locale con Dehors.

E' a disposizione dei Clienti, una caratteristica e curata area dove si può pranzare o cenare all'aperto.

DOVE? Piazza San Bartolomeo 43121 Parma telefono: 0521 18 56 233

GIORNI DI APERTURA:
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica

OFFERTE IN CORSO
Convenzione GAZZETTA DELL'EMILIA 2018 - Per tutti coloro che si presenteranno al ristorante con uno "stralcio" cartaceo o digitale di GAZZETTA DELL'EMILIA potranno fruire di uno SCONTO del 15% sulla carta

MENÙ/SPECIALITÀ
Cucina tipica.
Il locale propone un percorso gastronomico che valorizza la cucina tipica di Parma. Vere eccellenze della tradizione sono preparate con cura e sapientemente lavorate, con l'utilizzo di materie prime di assoluta qualità. Immancabili i salumi locali, rigorosamente selezionati, come il Culatello o il pregiato crudo di Parma. Varie portate di pasta fresca fatta in casa e altri piatti dalla tradizione, donano un momento di puro piacere per chi ama gustare i veri sapori locali


(Guida Ristoranti Gazzetta Dell'Emilia & dintorni http://www.gazzettadellemilia.it/component/rsdirectory/entry/view/14-osteria-del-teatro.html )

- Due esempi di Ritaglio digitale. In alternativa basta stampare una pagina -

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Asfaltate 14 strade provinciali in zone di pianura. Nel Sorbolese si è lavorato anche di notte, per limitare i problemi al traffico. Entro fine agosto saranno completate le pavimentazioni nelle ultime tre strade provinciali, anche grazie al bel tempo. Serpagli:"Finalmente siamo riusciti a trovare le risorse, ma è solo l'inizio: le strade provinciali devono essere percorribili tutte in sicurezza."

Parma, 8 agosto 2018 – Sono state ben 14 le strade provinciali della zona di Pianura interessate da lavori di pavimentazione in questo inizio d'estate.
Per approfittare del bel tempo e completare i lavori di asfaltatura, limitando il più possibile i problemi al traffico, si è lavorato anche di notte. E' il caso della SP.62R della Cisa in comune di Sorbolo, dove i lavori notturni sono stati eseguiti nella notte tra il 25 e il 26 luglio e nella notte tra il 26 e il 27 luglio.

Ecco le altre strade su cui sono stati eseguiti lavori di pavimentazione:
• SP.357R di Fornovo tra Noceto e Medesano,
• SP.359R di Salsomaggiore e Bardi nella zona di Salsomaggiore,
• SP.92 San Nicomede in zona Salsomaggiore,
• SP.588R dei Due Ponti da Fidenza a Busseto a tratti,
• SP.9 di Golese tra Rivarolo e Vicomero,
• SP.10 di Cremona a Ronco Campo Canneto,
• SP.43 Trecasali-Torrile a Trecasali,
• SP.34 Padana Orientale a Mezzani,
• SP.96 Matteotti vicino al Ponte di San Siro,
• SP.16 degli Argini a Basilicanova,
• SP.18 del Pilastrello,
• SP.45 di Montechiarugolo,
• SP.95 della Resga in comune di Parma.

Entro fine agosto saranno ultimati anche i lavori sulle strade restanti: SP. 49 di Madregolo in zona di Collecchio, sulla SP. 120 del Parco del Taro nei comuni di Collecchio e Medesano e sulla SP. 11 di Busseto nella zona di Fontevivo tra Roncole e Busseto. Anche per Ferragosto si lavorerà.

"Sono stati mesi intensi, in cui abbiamo dato il massimo per rendere decenti le nostre strade della Bassa - afferma il Delegato alla Viabilità della Provincia di Parma Gianpaolo Serpagli -Abbiamo dato priorità alle strade ad alta percorrenza e alle principali direttrici. Lo sforzo fatto è stato particolarmente importante perché da diversi anni le pavimentazioni non venivano rifatte, per mancanza di risorse. Questa amministrazione ha contenuto tutte le spese all'osso e ha ottenuto importanti fondi regionali. Siamo coscienti che questo deve essere solo l'inizio e che nei prossimi anni bisogna continuare per questa via per rendere tutti i nostri 1400 km di strade percorribili nella massima sicurezza. Ringrazio gli amministratori dei comuni per aver condiviso con noi il piano delle pavimentazioni."

Nella foto, in senso orario: SP.62R della Cisa in comune di Sorbolo, SP.10 di Cremona a Ronco Campo Canneto, SP.357R di Fornovo tra Noceto e Medesano, SP.92 San Nicomede in zona Salsomaggiore.

 

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Martedì, 07 Agosto 2018 09:41

Niki Lauda, l'intramontabile

Il tre volte campione del mondo di F1, oggi presidente non esecutivo Mercedes, ha superato con successo un trapianto polmonare presso l'Ospedale di Vienna. L'ennesimo capitolo difficile di una vita da film, vissuta con coraggio e determinazione.

di Matteo Landi

Maggio 2006, Lauda ed Ecclestone ricostruiscono davanti le telecamere ciò che accadde quel maledetto 1° agosto del 1976. Camminando sul circuito del Nurburgring, a distanza di circa 30 anni Lauda ripercorre con la mente gli istanti precedenti al fatidico schianto che lo sfigurò per sempre. Ad un certo punto Merzario, colui che all'epoca ebbe la forza ed il coraggio di fermarsi, scendere dalla sua Wolf-Williams per prelevare il corpo offeso di Lauda dalla Ferrari in fiamme, raccoglie un grosso orecchio di plastica. Risate. Lauda lo occosta al suo volto: ok Niki, sei più bello con il tuo sbruciacchiato orecchio naturale! Lauda e Merzario ridono a crepapelle. E' sempre stato così. Forte, determinato e cinico. Da quel terribile incidente, che avrebbe messo un punto alla carriera di tanti, lui ne uscì più forte che mai. E l'anno dopo, nel 1977, brandì un altro titolo alla corte di Enzo Ferrari. Ebbe poi il coraggio di entrare in contrasto con il Grande Vecchio, lasciare la Scuderia per giocarsi altre carte alla Brabham. Il suo terzo titolo mondiale lo colse però nel 1984, quando al volante di una McLaren riuscì a sconfiggere per mezzo punto un altro grande di sempre, Alain Prost. Fedele? Mai. Faceva la fortuna di ogni squadra, grazie alle sue abili doti di collaudatore. Era capace di rigirare un'auto come un calzino ed a beneficiarne era anche il compagno di squadra: la vettura cresceva, il team diveniva vincente mai lui era già pronto per una nuova sfida. Altrove. I fans del Cavallino lo ricordano anche consulente Ferrari, negli anni 90, prima che Niki passasse in Jaguar. Oggi Lauda, l'intramontabile, è presidente non esecutivo di quella Mercedes che domina da anni sui circuiti di F1. La sua presenza ai box è fondamentale, specialmente nella gestione di piloti di rango come Hamilton. Ora che è affiancato da Bottas la vita di Niki è più semplice. Ma non è per questo che recentemente si era assentato. Una vacanza ad Ibiza, febbre alta ed una forte tosse. Da lì il suo quadro clinico è notevolmente peggiorato fino al trapianto di polmone ben superato nella sua Vienna. Dopo una vita di corsa e di corse, vissuta con responsabilità e coraggio a 300 all'ora, Niki si trova davanti all'ennesima sfida. Nel 2013, con "Rush", Ron Howard illustrò al mondo il campionato del mondo di F1 del 1976 e racchiuse in 123 minuti di pellicola parte della magia del pilota, ed uomo, Niki Lauda. Capace di rialzarsi dopo il tonfo del Nurburgring e di abbandonarsi poi alla "cinica" paura del Fuji, lasciando sotto il diluvio il titolo al rivale Hunt. Consapevole che avrebbe comunque vinto ancora. Come nel periodo successivo al terribile schianto oggi Niki sta raccogliendo le forze per tornare al comando dell'armata Mercedes. Negli ultimi giorni Walter Klepetko, capo del dipartimento clinico di chirurgia toracica dell'ospedale di Vienna, ha dichiarato: "Le condizioni del signor Lauda erano estremamente critiche, i polmoni fortemente danneggiati. Ci vorrà del tempo ma siamo ottimisti". Visto che si parla di uno come Niki Lauda come si può pensare diversamente? A presto intramontabile Niki!

Il campionato Europeo Junior di Velocità torna a far splendere l'Autodromo di Franciacorta. Sull'impianto del «Castrezzato Arena Motorsport», il centauro di Guastalla - tra i cui sponsor vi è Mulino Alimentare Spa - si fa onore e chiude al quinto posto a soli due unti dal quarto.

di redazione Guastalla 7 agosto 2018 -
La storia della partecipazione al Campionato Europeo Junior di Velocità del giovane centauro emiliano, Jacopo Villani, inizia venerdi scorso con le due sessioni di qualifiche.

L'impatto non è dei migliori e, a dire dello stesso Jacopo, "sbaglio troppo spesso approccio alla pista" e non va oltre la sesta posizione.
L'ennesima riprova che il maggiore impegno nella preparazione alla gara deve essere riposta sulle session di qualifica, l'unico tallone d'achille di Jacopo.

Arriva il Sabato e saranno due le gare da disputare.
"Parto abbastanza bene in gara 1, racconta Jacopo Villani, ma rimango leggermente imbottigliato e purtroppo perdo una posizione. Giro dopo giro con ritmo decisamente più veloce delle qualifiche riprendo la sesta posizione e, nonostante l'avversario diretto sia più lento, non riesco a superarlo e così chiudo gara 1 in sesta posizione".

Nell'intervallo tra le due gare, il Team Giracing interviene con alcune modifiche alla moto che la rendono più efficace e in gara due Jacopo risulta più competitivo.
"Si parte per gara 2 - commenta Jacopo, e finalmente faccio una buona partenza ritrovandomi 5° alla prima curva. Un nuovo sorpasso e sono quarto ma vengo nuovamente sorpassato. Ma questa volta mi impongo di non mollare e chiudo infatti alla quarta posizione"

Infine arriva la Domenica mattina per l'ultima gara.
Jacopo parte bene anche in questa terza gara riuscendo a combattere per il terzo posto che gli sfugge per pochissimo. "Mi bastava mezzo giro in più e il terzo posto l'avrei ottenuto, conclude Jacopo. Parto bene e riesco a posizionarmi in 4° posizione a pochissima distanza dal terzo posto. Non mi sarei mai aspettato di essere così competitivo facendo felici il mio team Giracing, il mio papà e la mia mamma e le persone e gli sponsor che mi hanno sempre sostenuto e appoggiato"

Jacopo#8 ci aspetta al prossimo appuntamento, il 15 settembre a Jesolo, per l'ultima prova del campionato italiano dove promette "di dare il massimo per conquistare il terzo posto assoluto in campionato".

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Piloti e assistenti di volo di Croatia Airlines in sciopero. La protesta è in programma per l'8 agosto. Lo Sportello dei Diritti informa i passeggeri sui possibili disagi

Rischio caos voli nel mese più caldo dell'anno per e la Croazia. Lo annunciano i sindacati in Croazia chiedendo ai piloti, assistenti di volo e meccanici degli aerei di aderire a uno sciopero l'8 agosto che inizierà alla 6 del mattino, in sostegno alle loro richieste a seguito alla rottura dopo un incontro con il primo ministro Andrej Plenković del 6 luglio. Le due sigle sindacali Piloti (HSPP) e l'Organizzazione dei Lavoratori della Croatia Airlines (ORCA) chiedono al Governo le condizioni necessarie per la risoluzione di un contratto collettivo. Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" avvisa i passeggeri delle grandi difficoltà che l'astensione causerà al regolare funzionamento del servizio di trasporto. Prima di mettersi in viaggio è, pertanto, consigliabile controllare lo stato del proprio volo sul sito della compagnia aerea per restare indenni.

Lo "Sportello dei Diritti" ricorda che il Regolamento CE n. 261/2004 all'art. 5, comma 3, pone una deroga al principio generale di responsabilità del vettore aereo stabilendo che "il vettore aereo operativo non è tenuto a pagare una compensazione pecuniaria a norma dell'art.7, se può dimostrare che la cancellazione del volo è dovuta a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso" e che lo sciopero, in linea di principio, rappresenta una circostanza eccezionale. E' tuttavia diritto del passeggero ottenere assistenza ed il rimborso del biglietto se non gli viene offerto un volo alternativo o se lo stesso diviene inutile rispetto al suo programma di viaggio iniziale.

(3 agosto 2018)

Domenica, 29 Luglio 2018 19:43

F1, Ungheria: doppio podio amaro

Vettel e Raikkonen salgono sul podio ma Hamilton vince ancora. Adesso i punti che Vettel deve recuperare sono 24. Ancora troppi errori per gli uomini di Arrivabene ma il titolo non è un miraggio.

di Matteo Landi

Il Gran Premio d'Ungheria poteva essere l'occasione per cancellare la delusione dello scorso Gran Premio di Germania. L'impresa non è riuscita alla Ferrari, ancora frastornata dall'addio di Marchionne. Se ad Hockenheim gli uomini di Maranello potevano ascrivere la sconfitta ad un piccolo ma determinante errore di Vettel, sull'Hungaroring nessuno nel box Rosso ha reso al massimo, determinando un'altra sconfitta che brucia. Durante le prove libere, disputatesi sull'asciutto, le Ferrari erano indubbiamente le vetture più veloci. La pioggia, caduta sabato, ha però stravolto i piani di Vettel e Raikkonen, incapaci di battere sull'asfalto viscido il duo Mercedes. Risultato: Hamilton in pole position davanti a Bottas, con Raikkonen e Vettel qualificatisi rispettivamente terzo e quarto. Il weekend ha svoltato in quel momento. In gara, su pista non più bagnata, la Ferrari aveva tuttavia l'occasione di contendere la vittoria ad Hamilton. Al termine del primo giro la classifica recitava Hamilton, Bottas, Vettel, Raikkonen. La Ferrari aveva deciso di far partire il tedesco con gomme soft, andando controcorrente rispetto agli altri top driver, partiti con le più morbide ultrasoft. La strategia stava funzionando ma sono stati i meccanici del box Rosso a sbagliare. Vettel, durante la sua sosta, ha perso secondi preziosi e la sua gara si è scontrata con "il tappo" Bottas, abile a contenere il tedesco ed il rientrante Raikkonen. Dopo l'errore di Vettel in Germania, i pessimi pit stop compiuti dai meccanici Ferrari in terra ungherese indicano che la sosta estiva arriva nel momento migliore per gli uomini guidati da Arrivabene. Per continuare a sognare il titolo servirà un'inversione di tendenza significativa, ogni altro errore potrà segnare il punto di svolta definitivo, in negativo, per le ambizioni iridate di Vettel. Alla fine della gara i due piloti della Rossa sono riusciti a salire sul podio, dietro al vincitore Hamilton che adesso vanta 24 punti di vantaggio sul rivale tedesco. Quasi quanti ne assegna la vittoria: 25.

Bottas, azione deliberata o da incompetente?

La gara ungherese ha segnato definitivamente il destino di Bottas, ormai inequivocabilmente relegato a seconda guida Mercedes, gregario indiscusso del leader di box Hamilton. Il finlandese ha perso ulteriori punti mondiali a causa di una condotta di gara sconsiderata. Eravamo a Silverstone quando Allison, direttore tecnico Mercedes, scaricò tutta la sua frustazione su Raikkonen, reo di aver colpito Hamilton nelle prime concitate fasi di gara. Per usare le sue stesse parole: caro Allison, è stata un'azione deliberata o da incompetente quella compiuta da Bottas, che negli ultimi giri ha rischiato di eliminare Vettel dalla gara? Che dire poi della collisione Bottas-Ricciardo, avvenuta poco dopo, con il pilota Mercedes che è andato a colpire la pancia destra della Red Bull dell'australiano? Che pensare poi delle (mancate) decisioni dei commissari? Se a Silverstone il finlandese di casa Ferrari fu sanzionato con 10 secondi di penalità, in Ungheria quello di casa Mercedes è stato sanzionato solamente "a metà": 10 secondi aggiunti al suo tempo finale di gara per lo scontro con Ricciardo, che non cambiano alcunchè. Ignorato l'episodio con Vettel. Quest'anno gli uomini guidati da Charlie Whiting si stanno superando. In negativo. Tornando con la memoria al weekend del Gp d'Austria spiccano le 3 posizioni di penalità inferte in griglia a Vettel per presunto impedimento ai danni di Sainz durante le qualifiche. Stavolta neanche una ramanzina a Verstappen, colpevole dello stesso illecito durante le prove ufficiali del Gran Premio d'Ungheria. Pensare che esista una volontà dei poteri forti della Formula 1 di danneggiare la Ferrari è pura fantasia. E' molto più realistico affermare che chi prende le decisioni nel Grande Circus sia inadeguato: serve un'uniformità di giudizio oppure tutto si trasformerà in un baraccone senza senso.

Raikkonen, e sono 5 di fila!

In seguito alla sua doppia azione sconsiderata Bottas non è riuscito ad andare oltre il quinto posto finale. I tanti tifosi finlandesi accorsi in terra magiara hanno comunque potuto gioire per il terzo posto conquistato da Raikkonen, abile nel finale ad approfittare del già citato scontro Bottas-Vettel. Per la vettura n°7 il box Ferrari ha optato per le due soste. La strategia, messa in difficoltà dall'ennesimo pit stop particolarmente lento del box Rosso, ha dato a Raikkonen la possibilità di stare in pista con pneumatici sempre piuttosto freschi. Per contro, il pilota di Espoo, ha dovuto spingere costantemente per recuperare i circa 21 secondi persi a causa della sosta in più, non eseguita dal compagno Vettel e dal duo Mercedes. Il recupero è riuscito benissimo a Raikkonen che ha così potuto festeggiare il quinto podio consecutivo. Alla faccia di chi lo vedeva già senza sedile per il 2019 a vantaggio del giovane Leclerc.

Leclerc, gara no. Gasly, sesto: rivincita Honda

Non è stata una gara fortunata per il giovane monegasco pilota del Ferrari Driver Academy. Poco dopo il via si è ritrovato costretto al ritiro dopo qualche toccata subita alla prima curva. Stavolta la futura stella Ferrari non ha avuto modo di mostrare il proprio talento dopo che, per la verità, non aveva brillato neanche in qualifica. Chi ha spiccato è invece Gasly: costantemente in top ten, a suo agio sulla pioggia caduta durante le prove ufficiali che hanno decretato la sua terza fila in griglia di partenza. Grazie ad il suo sesto posto finale e gli 8 punti conquistati Toro Rosso rosicchia un pò dello svantaggio che subisce da chi la precede in classifica costruttori: la blasonata McLaren. Uno smacco per gli uomini del team inglese, fantasma di se stesso. Dopo anni a decantare la presunta superiorità del telaio McLaren, vanificata dalle scarse prestazioni della power unit Honda ecco che la piccola Toro Rosso, grazie alla stessa Honda, si fa beffa di McLaren-Renault.

Sosta estiva: chi ne gioverà?

Adesso il Grande Circus si ferma per circa un mese. I motori torneranno a rombare a fine agosto sul circuito di Spa, in Belgio. Nel 2017 fu la svolta della stagione. Il ritorno alle ostilità decretò la fine dei sogni di titolo per la Ferrari, afflitta da innumerevoli problemi tecnici nelle ultime gare stagionali. Con una terribile trasferta asiatica. Oggi a Maranello vanno in vacanza dopo giorni difficili, con il lutto di Marchionne che sovrasta qualsiasi risultato negativo ottenuto in pista. Nelle Ardenne, Vettel e soci, incontreranno un pista che potrebbe esaltare le qualità della SF71-H. Da non vanificare con gli errori-orrori visti in quest'ultima settimana di corse. La pausa servirà a ricaricare le energie. I 24 punti che separano Vettel da Hamilton possono non essere uno scoglio insormontabile.

Venerdì, 27 Luglio 2018 16:14

Nuova Ford Focus - VIDEO

A vent'anni dalla prima, arriva la nuova Ford Focus di quinta generazione.

Un'auto completamente nuova sviluppata sulla connettività tra guidatore e automobile. Il sistema di connettività FordPass Connect vanta numerose funzionalità come il traffico in tempo reale, l'hotspot Wi‑Fi1 e la chiamata di emergenza eCall2. E con FordPass Connect, scaricando l'app FordPass basta sfiorare lo schermo dello smartphone per aprire e chiudere le porte, localizzare il veicolo e utilizzare molte altre funzioni a distanza.

L'evoluto sistema di guida assistita Ford Co-Pilot360 rivoluzionerà la tua esperienza al volante mantenendo l'auto al centro della corsia anche in curva, regolando la velocità in base alla segnaletica stradale e modulando la frenata e la ripartenza in base al traffico. 

Scopri tutto nel video!

In collaborazone con Videomotori

Mercoledì, 25 Luglio 2018 23:08

Addio Sergio

Oggi ci ha lasciati l'abile manager di Chieti, amante della Ferrari, che ha risollevato FIAT dalle ceneri. Addio, Sergio Marchionne.

di Matteo Landi

"Mi ha ricordato mio padre: anche nei momenti in cui era più duro lasciava trasparire, dietro quella facciata, una grande umanità". Piero Ferrari ricorda così Sergio Marchionne. L'ex Presidente che tanto si era ispirato al grande Enzo Ferrari: "un uomo con capacità di visione e di gestione di persone e delle risorse fuori dal comune". Nel 2014, l'uomo di Chieti, aveva detronizzato, con parole poco gentili, il Presidentissimo Luca Cordero di Montezemolo, colui che aveva portato a Maranello nei '90 le personalità giuste per vincere, anzi stravincere, per anni. Una bella fase d'oro che sfumò fino, appunto, al 2014. In Formula 1 la Scuderia Ferrari toccava uno dei suoi minimi storici. Neanche campioni del calibro di Fernando Alonso e Kimi Raikkonen riuscivano a togliere il Cavallino dalle sabbie mobili. Marchionne colse l'occasione al volo. Si fece odiare da tanti tifosi della Rossa. Poi, dopo il clamore iniziale, Sergio si mise al lavoro, per una lunga fase di ammodernamento del team di Maranello. Oggi, gli stessi che non lo avevano in simpatia, lo piangono. Si era fatto amare a suon di risultati. Ottenuti, per altro, con una Scuderia sempre più italiana e priva di ingegneri super star.

Seduti su un guard rail

Adesso, lassù, Marchionne ha l'occasione di incontrare di persona quel manager che lo ha ispirato, il Grande Vecchio. Quel maglioncino nero traspare praticità e, perchè no, umanità. Seduti su un guard rail, si confrontano sulle strategie necessarie per fare grande una casa automobilistica. Sergio, in merito, aveva ormai esperienza da vendere. Ben prima di entrare a far parte della famiglia Ferrari prese per mano la FIAT, nel 2004, accompagnandola negli anni in un lungo cammino che l'ha trasformata nell'attuale FCA. Con risultati noti, sbalorditivi: dalla soglia del fallimento della fabbrica torinese, alla multinazionale Fiat Chrysler Automobiles, oggi il settimo gruppo automobilistico al mondo. Da ultimo si era lanciato nell'impresa di risollevare il marchio Alfa Romeo. Era un uomo che, quel che diceva, faceva. Se oggi in F1 corrono delle monoposto con il marchio del biscione il merito è suo. Operazione di maquillage, semplice sponsorizzazione? Chiamatela come volete, intanto aveva riportato attenzione su un marchio storico italiano. A modo suo. Pratico.

1952-2018

In questi giorni le borse hanno segnato indici pesantemente negativi per FCA e Ferrari. Un'attestazione postuma di stima nei confronti dell'ex Presidente. "Il giudizio su quello che una persona ha fatto nel corso della sua carriera non dipende da quello che ha raggiunto, ma da quello che lasciato". Diceva Marchionne nel 2008 agli studenti del Politecnico di Torino. Un buco enorme, gli rispondiamo adesso, e lui seduto su quel rail si volta un attimo, distogliendo lo sguardo dal suo grande maestro Enzo Ferrari. 25 luglio 2018, Sergio Marchionne ci ha lasciati. Da circa un mese stava molto male. L'avevamo visto l'ultima volta il 26 giugno scorso mentre, a Roma, consegnava una Jeep all'arma dei Carabinieri. Di cui suo padre aveva fatto parte. Per l'ex-presidente fu l'ultimo sforzo. Perchè se n'è andato? "Il rispetto per gli altri deve rimanere un valore essenziale". La risposta ce l'aveva suggerita lui stesso quel giorno del 2008, al Politecnico di Torino. In queste settimane la sua famiglia ha scelto il massimo riserbo. E noi, seguendo le parole del grande manager di Chieti, non ci addentriamo in ipotesi di decesso che tali rimarrebbero, irrispettose. Oggi, più della cronaca conta il ricordo. E noi ti ricorderemo per sempre, Sergio di Chieti. Riposa in pace, o seduto su un rail. Vedi tu.

Domenica, 22 Luglio 2018 19:50

Incubo Rosso

Vettel getta al vento una vittoria certa nel weekend che cambia la storia della Ferrari. Marchionne perde il comando mentre, a Zurigo, lotta per la vita. Storia di un weekend che segna un'era.

di Matteo Landi

Weekend del Gp di Germania, sabato 21 luglio 2018, Vettel conquista una strepitosa pole position ma la gioia del box Ferrari è contenuta. Nel frattempo i vertici FCA sconvolgono la direzione del Gruppo, Ferrari compresa. Le condizioni di Sergio Marchionne, operato alla spalla destra, si sono complicate notevolmente negli ultimi giorni. Il top manager, ricoverato a Zurigo "non potrà tornare a lavorare", si legge in una nota della stessa FCA. Mentre Vettel pone le basi di una vittoria che lui stesso getterà al vento, Marchionne perde ogni carica presso Cnh Industrial, Fca e Ferrari. Il nuovo presidente del Cavallino diventa John Elkann, visibilmente addolorato per le condizioni di Marchionne, e amministratore delegato Louis Camilleri, quest'ultimo attualmente presidente del board di Philip Morris International. Ad Hockenheim la Ferrari può, nonostante tutto, rafforzare la leadership iridata. Di fronte al dramma dell'ormai ex Presidente tutto va in secondo piano, ma gli uomini di Arrivabene hanno il compito di portare avanti il sogno iridato che lo stesso Marchionne ha creato, prendendo per mano una Ferrari in profonda difficoltà agli albori dell'era power unit.

Hockenheim, la gara: dall'errore di Vettel alla rimonta di Hamilton

In Germania, invece, la vittoria che fino a due terzi di gara sembrava scontata, ed addirittura una sonora doppietta, si è trasformata in una bruciante sconfitta che non fa bene agli animi del box Rosso. E soprattutto a Vettel. Il Campione stavolta ha toppato. Di brutto. Con Hamilton penalizzato in qualifica da un problema tecnico, forse generato da un suo stesso errore, il tedesco di casa Ferrari aveva l'occasione per dare un sensibile strappo al mondiale. Ed invece è bastata un pò di pioggia, un piccolo errore e Vettel ha terminato anzitempo la sua gara contro le barriere. Uno sbaglio banale, quasi da debuttante. Succede anche ai migliori. "La Domenica di Vettel" di colpo si trasforma in "La Domenica di Hamilton". Partito con il coltello fra i denti l'inglese aveva rimontato bene fino alla quinta posizione, già sua al 14esimo giro. Senza il cambio di meteo non avrebbe assolutamente potuto competere per la vittoria, facilitata anche dalla safety car entrata in pista nel finale.

Hamilton fortissimo e vittorioso, con aiutino

La direzione gara ha ancora una volta dato una bella mano al pilota Mercedes, non penalizzato nonostante la brusca sterzata data da Hamilton alla sua Mercedes che gli ha permesso di tornare in pista quando aveva già imboccato la corsia di ingresso ai box. Nel 2016, a Baku, Kimi Raikkonen per molto meno fu sanzionato con 5 secondi di penalità. Uno dei lati oscuri della Formula 1, quello delle penalità affibbiate a casaccio, che sembra non possa schiarirsi mai. Detto questo non si può che applaudire la gara di Hamilton, tornato in testa al mondiale con ben 17 punti di vantaggio su Vettel.

Raikkonen: bella gara ma non è mai il suo giorno

Poteva essere la gara di Raikkonen ma l'ultimo campione del mondo Ferrari non riesce a farsi baciare dalla fortuna. Dopo il ritiro di Vettel è stato malamente ostacolato da un doppiato, perdendo la seconda posizione, conquistata da Bottas. Dalla terza piazza non è riuscito a schiodarsi visti anche i pochi giri a disposizione da lì alla bandiera a scacchi. In gara il finlandese è passato dalla leadership, al dover lasciar strada al compagno Vettel per ordine di Scuderia, alla terza posizione finale, appunto. Raikkonen aveva svolto il suo unico pit stop al 14esimo giro di gara. Ha tenuto un ottimo ritmo nonostante si trovasse in pista con gomme con cui sperava di concludere la gara senza doverle sostituire. Poi la pioggia e tutto il resto. Niente, per il buon vecchio Kimi non ce n'è!

Il weekend nero della Rossa

Quello che sta terminando è un weekend strano per Maranello. Dalla pole position ottenuta proprio mentre cambiavano le redini dell'azienda, alla botta di Vettel contro le protezioni. Molto più della sconfitta fanno male le condizioni in cui versa l'ex Presidente. Un uomo lontano dallo stile del Grande Vecchio, Enzo Ferrari. Distante dal modo di condurre la Ferrari che aveva Montezemolo. Si è fatto odiare dai fans della Rossa quando ha maltrattato a parole Luca Cordero. Si è fatto amare quando ha mostrato che, a modo suo, era possibile riportare alla competitività una squadra che nel 2014 aveva toccato uno dei suoi minimi storici in termini di risultati nella massima competizione automobilistica. La Ferrari adesso guarda al futuro con parziale incertezza. Da una parte ci sono i grandi numeri ottenuti dall'industria di automobili stradali ed il bel gruppo formato in epoca Marchionne per quanto riguarda la Scuderia. Dall'altra ci si domanda quale sarà la direzione che prenderà un manager del calibro di Camilleri. Potente uomo d'affari, fra il 2002 ed il 2007 presidente Kraft, ed attualmente -come detto- presidente Philip Morris. Si proseguirà lungo la via tracciata da Marchionne o si cambierà direzione? Il 22 luglio 2018 per la Ferrari non sarà ricordato per la brusca sconfitta subita in pista. Verrà ricordato come la domenica del weekend che bruscamente ha segnato un'era. In bocca al lupo Sergio.

Giovedì, 19 Luglio 2018 16:17

Alfa Romeo Stelvio e Giulia NRING

Non è da tutti stabilire il record della propria categoria sul circuito di Nürburgring. Non è da tutti avere dettagli di stile unici e allestimenti speciali. Ecco perché Giulia Quadrifoglio NRING e Stelvio Quadrifoglio NRING nascono in serie limitata di soli 108 esemplari (in Europa, Medio Oriente e Africa), equipaggiati al top e con dotazioni esclusive. 

Scopri tutto nel video!

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Ryanair cancellerà 600 voli in Europa la prossima settimana. Lo stop a causa di uno sciopero per 25 e 26 luglio dei piloti e degli assistenti di volo in Spagna, Portogallo e Belgio. Coinvolti circa 100mila passeggeri. Anche l'Italia potrebbe essere colpita.

Nel bel mezzo della stagione turistica estiva, la compagnia aerea low cost irlandese Ryanair ha annunciato di voler cancellare 600 voli in Europa programmati per il prossimo 25 e 26 luglio a causa di uno sciopero del personale in Spagna, Portogallo e Belgio. Queste cancellazioni, spiega la compagnia oggi, interesseranno un totale di circa 100.000 passeggeri considerando entrambi i giorni. "Fino a 200 voli giornalieri" saranno annullati da e per la Spagna, "50 da/per il Portogallo e 50 da/per il Belgio", ha chiarito Ryanair in una nota.

Anche l'Italia potrebbe essere colpita. In totale, quindi, circa 300 voli al giorno e 600 nei due giorni di sciopero. "All'inizio di luglio cinque sindacati hanno lanciato una 'chiamata allo sciopero' rivolta al personale di cabina di Ryanair di Belgio, Spagna, Portogallo e Italia. La compagnia afferma di aver offerto ai 100.000 passeggeri interessati "l'opportunità di essere riassegnati su un volo alternativo operante entro sette giorni prima o dopo il 25 e il 26 luglio". I clienti "possono anche ricevere un rimborso completo dei loro biglietti".

I passeggeri sono stati informati tramite posta o messaggi di testo e sono stati offerti la riprenotazione o la sostituzione completa dei biglietti. Questi scioperi "non hanno alcuna giustificazione e nessun altro scopo se non quello di rovinare la vacanza in famiglia e avvantaggiare le altre società", ha dichiarato il direttore marketing di Ryanair, Kenny Jacobs. Come aveva anticipato in data 3 luglio lo "Sportello dei Diritti" e ripreso dai media nazionali, la motivazione della protesta è «la richiesta di migliori condizioni di lavoro, il rispetto dei diritti per gli assunti di ciascuno Stato in cui opera la compagnia aerea e l'avvio di un tavolo per la negoziazione di un accordo collettivo».

L'azienda respinge le critiche e spiega che «le condizioni di lavoro dei dipendenti sono già tra le migliori del settore». "Il personale di bordo di Ryanair ha un buon stipendio, fino a 40.000 euro l'anno", ha detto Jacobs, sottolineando che per quanto riguarda i giorni di riposo, l'azienda è "leader del settore" e gli equipaggi di cabina ricevono "buone commissioni sulla vendita" dei prodotti a bordo. Solo lo scorso anno Ryanair, dopo molte pressioni, aveva concordato in linea di principio di riconoscere i sindacati. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" una vera e propria dichiarazione di guerra Pertanto consigliamo ai passeggeri di controllare sui siti ufficiali degli aeroporti lo stato del volo per restare indenni.

(18 luglio 2018)

Rieti, circuito "Scintilla". Tutto ancora in gioco. Questo il principale verdetto emerso dal Round 7-8 del Campionato Italiano Minimoto 2018 andato in scena nel fine settimana del 14-15 luglio.

di Redazione Guastalla 17 luglio 2018 - A Contigliano (RI) il week end minimotociclistico di Jacopo#8 è iniziato con le prove di sabato dove il giovane centauro di Guastalla (RE) ha cercato di mettere a punto moto e motore per le qualifiche di Domenica mattina.

E finalmente si arriva alla Domenica con la qualifica uno dove, infine, i primi otto piloti sono racchiusi in un secondo ed è proprio Jacopo a aggiudicarsi l'ultimo posto dei diretti inseguitori.

Alle qualifiche 2 Jacopo parte con la determinazione di migliorare il tempo per partire più avanti possibile ma, disturbato da sorpassi e controsorpassi con un altro avversario, il tempo non migliora ma il passo gara è molto buono.

In gara 1 Jacopo Villani forza l'andatura da subito e riesce a guadagnare la sesta posizione.
Pronti per gara 2 ma, appena prima dello start, Jacopo si accorge di un problema al freno anteriore e comunque decide di partire ugualmente.
Con molte difficoltà ma altrettanta caparbietà riesce, nonostante il difetto ai freni, ad arrivare fino alla 5 posizione e, visti i tempi su giro, avrebbe potuto montare sino alla terza posizione. Purtroppo però, una volta superato il quarto concorrente quest'ultimo, dopo 2 curve va contro a Jacopo facendolo cadere insieme a lui.

Arrabbiato ma non abbattuto, Jacopo si rialza e torna all'inseguimento dei primi, rimontando sino alla 11esima posizione (su 19 concorrenti) e in più con una pedanina rotta.

Senza l'incidente sarebbe stato podio per Jacopo Villani che, ancora una volta, ha dimostrato una grande maturità e tenacia.

Per la cronaca, la gara di Jacopo#8 - il pupillo di Mulino Alimentare spa - chiude all'ottavo posto, mentre per forza e determinazione al primo assoluto.

Come sempre, Jacopo ha voluto, a fine gara, ringraziare tutti quelli che lo assistono e in particolare il Team Giracing per il quale corre.

A tutto Gas, per il prossimo appuntamento!

 

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Sabato, 14 Luglio 2018 06:51

Porsche Panamera richiamata in officina.

Porsche Panamera richiamata in officina. Si tratta di circa 700 modelli 2017-2016 Porsche Panamera 4S, Panamera Turbo e Panamera Turbo Executive, e modello 2018 Panamera Turbo S E-Hybrid, Panamera Turbo S E-Hybrid Executive, Panamera 4S Sport Turismo, Panamera Turbo Sport Turismo, Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo e Panamera 4S Auto di lusso executive.

Lo ha comunicato un portavoce della casa automobilistica. Il problema è legato ai collegamenti che possono staccarsi dalla barra antirollio dell'asse posteriore, danneggiando potenzialmente le parti circostanti della sospensione e compromettendo il comportamento del veicolo, aumentando il rischio di incidente. L'azione di richiamo è una delle più grandi operata nella storia di Porsche, non la più grande, ha detto il portavoce. La casa di Stoccarda fa parte del gruppo Volkswagen, coinvolto di recente nello scandalo della manipolazione dei motori diesel.

Nell'attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo "Sportello dei Diritti" ancora una volta anticipa in Italia l'avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. Per il presidente Giovanni D'Agata dello "Sportello dei Diritti", anche se Porsche non ha sino ad oggi registrato incidenti a causa di questo problema, il rischio è sempre latente. Pertanto i consumatori e i proprietari di veicoli a motore interessati devono quindi prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della Porsche nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione.

Gli uomini della rinomata casa automobilistica tedesca dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, che consiste nella sostituzione dei link di collegamento per la barra antirollio, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata che è ancora più rischiosa se si pensa alla potenza di accelerazione che hanno questi modelli. Porsche non ha immediatamente annunciato un programma di notifica. I proprietari possono chiamare la casa automobilistica al numero 800-767-7243 o visitare il suo sito Web per verificare il numero di identificazione del veicolo e saperne di più.

(12 luglio 2018)

Tre delle supercar, Ghibli, Quattroporte e Levante sono stata segnalate per un grave problema tecnico che potrebbe potenzialmente creare 'situazioni di guida non sicure'.

L'avviso con "Livello di rischio serio" è inserito da Berlino nel bollettino del 13 luglio del Rapex - Rapid Alert System for non-food dangerous products - il sistema di segnalazioni istituito dalla Commissione Europea.

Il richiamo che sta per essere attuato dalla casa di Maranello riguarda le Ghibli, Quattroporte e Levante prodotte tra il 24.7.2017 e il 18.12.2017.: numero di omologazione: e3 * 2007/46 * 0224 * 10; Tipo: M156.

La segnalazione " A12 / 0944/18", nel bollettino Rapex pubblicato oggi si riferisce ad una "saldatura sul telaio dell'asse anteriore potrebbe essere difettosa. Ciò potrebbe causare una perdita di stabilità di guida.'. E il bollettino Rapex conclude sinteticamente ''non si possono escludere condizioni di guida non sicure''.

L'avviso è stato presentato dalla Germania e analoghe misure sono state prese anche in Polonia. Pur non essendoci stati incidenti - segnala Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti" - è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Maserati in Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai lotti in questione.

La difettosità segnalata è potenzialmente ancora più rischiosa se si pensa che le supercar in questione dispongono di un'accelerazione da 0 a 100 km/h che si può realizzare in pochi di secondi e che la velocità massima è di oltre 300 km/h. Maserati non ha indicato quanti modelli sono stati identificati in Italia.

(13 luglio 2018)

Mercoledì, 11 Luglio 2018 16:46

Nuova Citroën C4 Cactus - VIDEO

Stile unico e design moderno, la nuova Citroën C4 Cactus, dalla firma luminosa su due livelli e luci posteriori con effetto 3D a LED.

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