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GENOVA: AUTOSTRADE PER L'ITALIA, GIA' EROGATI CONTRIBUTI A 65 ARTIGIANI E COMMERCIANTI DELLA ZONA ARANCIONE

Roma, 21 settembre 2018 – Autostrade per l'Italia rende noto che sono iniziate ieri le attività di erogazione dei primi contributi da parte della società a commercianti e artigiani che operano nella Zona Arancione, a monte del ponte Morandi, che hanno subito una riduzione di attività importante, a causa della chiusura della viabilità ordinaria della Val Polcevera determinata dal crollo della pila 9 del viadotto.

In sole 36 ore - grazie al lavoro di un team dedicato di Autostrade per l'Italia che ha analizzato ogni richiesta pervenuta - sono state soddisfatte 65 richieste di contributi economici.
Le attività di raccolta e analisi delle richieste, che possono essere presentate da artigiani e commercianti interessati presso il Punto di contatto allestito da Autostrade per l'Italia nei locali della scuola Caffaro, proseguiranno per tutta la giornata di oggi e riprenderanno la prossima settimana.

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Roma, 27 agosto 2018 - Autostrade per l'Italia comunica che si farà carico anche delle esigenze economiche di commercianti, artigiani e imprenditori colpiti dalla tragedia di Genova che hanno le loro attività all'interno della Zona Rossa, in parallelo rispetto agli interventi a favore delle famiglie che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione in seguito al crollo del viadotto Polcevera e che si sono concretizzati finora nell'erogazione di contributi per le prime urgenti necessità per 165 nuclei familiari.

La società invita quindi artigiani, commercianti e imprenditori che hanno le loro attività all'interno della zona rossa a rivolgersi ai due Punti di contatto allestiti a Genova presso il Centro Civico del Buranello e presso la Scuola Caffaro - in collaborazione con il Comune di Genova e la Regione Liguria - per rappresentare le loro prime urgenti necessità, presentando richieste dettagliate che certifichino i danni che stanno subendo a causa delle conseguenze del crollo del viadotto Polcevera e le caratteristiche economiche delle attività impattate. Le richieste potranno essere inviate anche via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Pubblicato in Cronaca Emilia

Genova: Autostrade per l'Italia, versati i primi contributi alle famiglie. Cordoglio per le famiglie delle vittime e illustrazione del piano per Genova.

Roma, agosto 2018 - Autostrade per l'Italia comunica che questa mattina (23 agosto 2018 ndr) sono stati versati dalla società i contributi economici alle prime 25 famiglie coinvolte nell'emergenza causata dal crollo del viadotto Polcevera. A beneficio di queste famiglie, che si erano rivolte nelle giornate di ieri e dell'altro ieri ai due Punti di contatto allestiti da Autostrade per l'Italia presso il Centro Civico Buranello e la Scuola Caffaro, sono stati disposti stamane dalla società bonifici con valuta 24 agosto. Nelle due giornate di ieri e l'altro ieri, sono state in totale 59 le richieste pervenute ai Punti di Contatto: se per 25 famiglie è stato già versato il contributo, per le altre 34 famiglie sono in corso accertamenti per poter procedere al pagamento da parte di Autostrade per l'Italia tra stasera e domattina. Nella giornata di oggi, fino alle ore 13, si sono presentate ai Punti contatto altre 41 famiglie, per le quali sono in corso accertamenti per poter disporre il pagamento.
Autostrade per l'Italia prosegue - in collaborazione con il Comune di Genova e la Regione Liguria - a raccogliere le dichiarazioni dei nuclei famigliari nei due Punti di contatto, per soddisfare le prime necessità dei familiari delle vittime della tragedia di Genova e delle famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Fino alle ore 13 di oggi, in due giornate e mezzo di attività si sono rivolti ai due Punti di contatto circa 100 famiglie colpite dalla tragedia.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: CORDOGLIO DEI CONSIGLIERI PER LE FAMIGLIE DELLE VITTIME E ILLUSTRAZIONE DEL PIANO PER GENOVA

Roma, 21 agosto 2018 – Nella consapevolezza della immane tragedia, del dolore delle famiglie delle vittime e dei feriti e dell'intera comunità genovese e italiana, il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l'Italia si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Fabio Cerchiai, in seduta straordinaria per un aggiornamento sul drammatico evento del 14 agosto.

Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime e ha espresso sentito cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime, alle istituzioni e all'intera comunità di Genova.

Il CdA ha ascoltato i responsabili tecnici in merito alle attività svolte dalla concessionaria relativamente all'opera e alle azioni messe in atto sin dai primi minuti, con i mezzi e il personale disponibile.
Più di 150 uomini e mezzi della società Autostrade per l'Italia hanno collaborato con le Istituzioni locali, la Protezione civile, i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia nei drammatici momenti.
L'ing. Giovanni Castellucci ha informato il Consiglio sul piano immediato di supporto alla città di Genova, già operativo, nelle more dell'accertamento delle cause che hanno determinato l'evento, e sui numerosi incontri con le istituzioni avvenuti fin dalle prime ore ed ha illustrato il piano di interventi a favore delle famiglie delle vittime e delle famiglie costrette a trasferirsi dalle loro abitazioni, il piano di ricostruzione del ponte crollato e un piano di viabilità alternativa nella città di Genova.
Il CdA è stato informato dell'attività svolta dall'Amministratore Delegato, e del suo personale coinvolgimento fin dai primi minuti nella collaborazione con le istituzioni locali e nella gestione di tutte le attività che consentiranno di affrontare l'emergenza.

In tale contesto, in attesa degli esiti degli accertamenti in corso, il Consiglio ha condiviso una prima lista di iniziative (per una stima preliminare di 500 milioni di euro – finanziati con mezzi propri) già annunciata nel corso della conferenza stampa di sabato a Genova. In particolare:

-Supporto alle famiglie colpite dalla tragedia: Per quanto riguarda le famiglie delle vittime e tutti coloro i quali sono stati costretti a lasciare la propria casa, Autostrade per l'Italia ha risposto all'appello lanciato sulla piattaforma social Change.org, istituendo un nuovo fondo per soddisfare le prime esigenze delle famiglie colpite dalla tragedia ed i bisogni degli sfollati. Le richieste sono raccolte presso i due Point istituiti insieme al Comune all'interno del centro civico Buranello e presso la scuola Caffaro, nonché attraverso una mail dedicata (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
La società ha proposto, inoltre, al Comune di Genova l'istituzione di un Fondo sociale di alcuni milioni di euro – che sarebbe gestito dal Comune stesso - da destinare in aiuto alle famiglie delle vittime, indipendentemente da eve tuali indennizzi o risarcimenti futuri.

-Ricostruzione del ponte: Autostrade per l'Italia sta proseguendo le attività di progettazione per la ricostruzione del ponte Morandi. Il progetto – per il quale Autostrade sta coordinando a Genova un gruppo di imprese, esecutori e progettisti anche di livello internazionale - prevede la demolizione delle attuali strutture rimaste del ponte sul Polcevera e la ricostruzione del ponte in acciaio secondo le più moderne tecnologie ad oggi disponibili in un periodo stimato di 8 mesi, a decorrere dall'ottenimento delle necessarie autorizzazioni.

-Viabilità di Genova: La società ha studiato insieme al Comune di Genova e con la collaborazione tecnica di Sviluppo Genova, società partecipata dal Comune, interventi urgenti per il ripristino della viabilità e l'attivazione di viabilità alternative. In particolare un asse viario sul lato destro del torrente Polcevera, una rotonda per facilitare l'ingresso al porto, la messa in sicurezza di un viadotto di proprietà demaniale di accesso al casello di Genova Aeroporto, un percorso riservato ai mezzi pesanti sulle aree Ilva. Per quest'ultimo intervento sono già iniziate le operazioni.
Sempre in tema di viabilità cittadina, Autostrade per l'Italia ha manifestato la disponibilità a supportare altre iniziative utili ad agevolare la mobilità dei cittadini genovesi.

-Sospensione del pedaggio: Per tutti gli utenti è stato sospeso il pagamento del pedaggio autostradale sulla rete genovese, con effetto retroattivo a partire dal 14 agosto e fino alla completa ricostruzione del ponte sul Polcevera. Il transito in autostrada diventa gratuito per chi viaggia sulle seguenti tratte: Genova Bolzaneto-Genova Ovest-Genova Est e Genova Pra'-Genova Pegli-Genova Aeroporto.

Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, preso atto della lettera di contestazioni ricevuta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e verrà riconvocato in tempo utile per fornire e deliberare un adeguato riscontro alle stesse.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Editoriale: - L'Italia bombardata dall'incuria. Trent'anni di saccheggi - Casting aperti - AAA cercasi "Volto dell'emilia bella! - Buon Ferragosto! Qualche giorno di pausa anche per noi per scongiurare la sindrome da "August Blues". - Trovato il glifosato in molte famose marche di cereali. -

SOMMARIO Anno 17 - n° 33 19 agosto 2018
1.1 editoriale
L'Italia bombardata dall'incuria. Trent'anni di saccheggi
2.1 turismo emilia Casting aperti - AAA cercasi "Volto dell'emilia bella!"
2.2 Bacino del PO Nota osservatorio adbpo: stato idrologico del distretto
3.1 ferragosto 2018 Buon Ferragosto! Qualche giorno di pausa anche per noi per scongiurare la sindrome da "August Blues".
3.2 febbre west nile Interrogazione su infezione da West Nile
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA, inspiegabilmente al ribasso.
5.1 sicurezza alimentare Trovato il glifosato in molte famose marche di cereali.
6.1promozioni "vino" e partners
7.1 promozioni "birra" e partners

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Vent'anni per ricostruire, 20 per godere dei risultati e trenta per distruggere. Questa la storia economica dal dopoguerra a oggi. L'Italia Discount del mondo dal 1992 quando l'IRI iniziò a essere smembrata ridisegnando la mappa del capitalismo nazionale.

di Lamberto Colla Parma 19 agosto 2018 -

L'immagine del viadotto genovese accartocciato in mezzo a Genova e la luce tra le due campate di ciò che rimane dell'opera di Morandi rimarrà impressa come le Torri Gemelle lo furono per il mondo intero.

I Genovesi ricorderanno, per tutto il resto della propria esistenza cosa stessero facendo e dove fossero nel momento in cui appresero della notizia infausta, forse attesa ma mai realmente immaginata.

Un'opera così imponente, importante per la viabilità cittadina ma anche nazionale, così infelicemente collocata sopra la testa di mezza Genova, non era immaginabile che potesse crollare per vetustà o altra ragione che non fosse straordinaria.

Invece parrebbe proprio così.

Dal progetto azzardato alla incapacità di decifrare realisticamente i segnali che la struttura stava trasmettendo e infine alla incapacità, generalizzata, dei nostri politici, locali e nazionali, di prendersi responsabilità decisionali e impostare una "Visione" futuribile della nostra bell'Italia e dei suoi Borghi, ecco che rischiamo di restare tutti sepolti come a Pompei, ma non a causa del Vesuvio bensì di noi stessi.

Poco più di 70 anni sono trascorsi dalla seconda guerra mondiale e ancora non ne usciamo.

L'Italia del dopoguerra, nel ventennio '50-'60 ha visto, nella volontà di rialzarsi, il miglior momento sociale, economico e d'intrapresa. In vent'anni il piccolo paese, culla del mediterraneo, torna a primeggiare al mondo, per tecnologie, design, e capacità organizzative.

I due decenni successivi, salvo le due parentesi oscure del terrorismo, di sinistra e destra, e l'austerity dei primi anni '70, l'Italia si è rilassata, ha cominciato a godere delle proprie opere, i redditi hanno iniziato distribuirsi e, forse anche grazie ai moti del '68, lo studio è diventato un obiettivo per molti e l'emancipazione, non solo femminile, ha iniziato a espandersi a macchia d'olio, conquistando, anno dopo anno, traguardi di civiltà impensabili sino a pochi anni prima.
Il seguente decennio, forse il più "moderno", ha consacrato la spensieratezza, la televisione privata si consolida e anzi inizia la scalata alla leadership RAI. La pubblicità entra sempre più invasivamente nelle case degli italiani, ma soprattutto comincia a entrare la finanza che, dalle banche passa ai conti correnti, l'indice della Borsa entra nelle pagine dei telegiornali e la pagina finanziaria nei quotidiani anche locali.

La nuova era della caccia all'oro. Molti comuni cittadini si improvvisano "finanzieri" e la chimera di guadagnare senza muovere paglia dilaga e prepara le vasi per la prima crisi post '29.

Arrivano perciò gli anni '90 e con essi l'inizio della fine, il trentennio ancora in corso che ha visto l'Italia diventare il "DISCOUNT" d'Europa con la complicità di diversi attori politici e "FantaUniversitari".

Una prima botta ai portafogli privati arriva con la crisi finanziaria del 1987. Era il 18 ottobre "Black Monday" e la borsa americana e poi tutte le altre a seguire, segnò il 23% di perdite.

Nel '92 la Lira, insieme alla pesetas e alla sterlina vennero svalutate e in quegli anni, si iniziò a lavorare e approvare il Trattato di Maastricht (7/2/1992) e da quell'anno iniziò, oltre al processo "Mani Pulite" , la privatizzazione incontrollata delle imprese statali, in particolare la disgregazione dell'IRI (oltre 500.000 dipendenti) che quando le varie aziende passarono ai privati invece di aumentare, i posti di lavoro diminuirono.

Così, nel giro di pochissimi anni, con i governi Prodi e D'Alema, l'IRI venne cancellata e i vari asset "regalati" al nuovo capitalismo italiano. Tutto per arrivare pronti al 1 gennaio 2002, L'Unione Monetaria e l'EURO.

Ecco quello che accadde dal 1993 al 2000 (a fianco il valore in miliardi di lire delle aziende privatizzate):

1993 Italgel, Cirio-Bertolli-De Rica, Siv 2.753
1994 Comit, Imi, Ina, Sme, Nuovo Pignone, Acciai Speciali Terni 12.704
1995 Eni, Italtel, Ilva Laminati piani, Enichem, Augusta 13.462
1996 Dalmine Italimpianti, Nuova Tirrenia, Mac, Monte Fibre 18.000
1997 Telecom Italia, Banca di Roma, Seat, Aeroporti di Roma 40.000
1998 Bnl + altre tranche 25.000
1999 Enel, Autostrade, Medio Credito Centrale 47.100
2000 Dismissione Iri 19.000

... ed ora, dopo avere arricchito i soliti e pochi, attendiamo il crollo del prossimo ponte. Tra l'Emilia e la Lombardia in tre si sono già candidati da almeno un anno

 

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(per restare sempre informati sugli editoriali)

 

 

Pubblicato in Politica Emilia

Società Autostrade comunica che "Sulla base della sollecitazione pubblica del Sottosegretario Rixi, e per favorire lo svolgimento delle preziose attività di soccorso, Autostrade per l'Italia annuncia che le ambulanze non pagheranno più il pedaggio sulla propria rete. La decisione ha effetto immediato" (16 agosto 2018 ndr).

Infine, in un altro comunicato, la Società dichiara di essere impegnata nella ricerca della verità collaborando con le istituzioni.

Autostrade per l'italia impegnata nella ricerca della verita' collabora con le istituzioni

Roma, 16 Agosto 2018 - In relazione alle dichiarazioni del Vice Presidente del Consiglio Salvini, Autostrade per l'Italia dichiara che "i manager e tutti gli uomini e le donne del gruppo sono i primi interessati alla ricerca della verità sulla tragedia del viadotto Polcevera di Genova e con questo obiettivo stanno collaborando attivamente con le autorità competenti. Se dagli approfondimenti interni già avviati o dalle inchieste delle autorità competenti, anche a prescindere da profili penali, dovessero emergere responsabilità di manager, funzionari o tecnici dell'azienda, Autostrade per l'Italia adotterà in modo rigoroso i provvedimenti conseguenti.
Con il dolore nel cuore e dopo aver espresso la più profonda vicinanza ai familiari delle vittime e ai feriti, il team di Autostrade per l'Italia guidato dal suo Amministratore Delegato, dal Direttore Operations e dal Direttore di Tronco si è messo immediatamente al lavoro per agevolare le attività di soccorso, per ripristinare più rapidamente possibile condizioni accettabili di viabilità, per supportare in ogni necessità le istituzioni e la comunità locale e per definire un progetto di ricostruzione del viadotto in tempi-record, rispondendo ai bisogni di mobilità di una città gravemente ferita. Le nostre scuse sono nelle parole e nei fatti. Ma non ci sollevano dalla consapevolezza di dover e poter dare molto a Genova per il superamento dell'emergenza"

Pubblicato in Cronaca Emilia