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Controlli gratuiti al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, domenica 19 maggio, in occasione della Giornata di Prevenzione per la lotta all’Ictus Cerebrale. Con l’obiettivo di sensibilizzare e informare dalle ore 8.30 a mezzogiorno, ai Poliambulatori dell’Arcispedale in Viale Risorgimento 80, saranno effettuati accertamenti gratuiti dei parametri collegati ai più importanti fattori di rischio vascolari: glicemia, colesterolo, pressione arteriosa e determinazione del ritmo cardiaco.

Ci sarà anche la possibilità di una valutazione multidisciplinare e individualizzata del rischio cerebrovascolare, corredata dall’indicazione delle strategie di modifica dello stile di vita e di controllo dei fattori di rischio che aiutano a prevenire le manifestazioni delle malattie cerebrovascolari. In presenza di un rischio cardio-vascolare elevato saranno consigliati adeguati approfondimenti.

L’iniziativa di prevenzione è organizzata nella nostra provincia da A.L.I.Ce. Reggio Emilia (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale), in collaborazione con il reparto di Neurologia dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia. Sono stati coinvolti attivamente ilDipartimento di Cure Primarie dell’Ausl con Luoghi di Prevenzione e numerosi medici e infermieri dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. “La prevenzione è la strategia più efficace per diminuire l’incidenza dell’ictus – ricorda il presidente dell’associazione Paolo Viappiani -. Nel 2017 si sono registrati oltre 1000 pazienti con ictus ischemico e oltre 250 pazienti con ictus emorragico solo nella provincia di Reggio Emilia. L’ictus è la patologia che causa oggi il più alto numero di disabili. Risultano pertanto importanti le giornate che organizziamo per sensibilizzare la popolazione sul tema”.

L’ictus è un disturbo improvviso della circolazione cerebrale che colpisce sedi differenti del cervello determinandone la perdita di funzione (spesso irreversibile) e i deficit neurologici avvertiti dal paziente. Esso si manifesta di solito senza sintomi dolorosi, spesso con interessamento di importanti funzioni (linguaggio, motricità, vista, sensibilità e coordinazione). Ogni anno, nel nostro Paese, vengono registrati circa 200mila nuovi casi di ictus cerebrale, dei quali 4.200 riguardano soggetti con età inferiore ai 45 anni. La mortalità a 30 giorni dopo un ictus ischemico è pari al 20% mentre in caso di ictus emorragico la percentuale di mortalità sale al 50%. Tra i fattori di rischio dell’ictus ci sono, oltre all’ipertensione arteriosa, il fumo, il diabete, l’ipercolesterolemia e la fibrillazione atriale (FA), quest’ultima responsabile di circa il 20% di tutti gli ictus ischemici.

“E’ fondamentale – sottolinea il dottor Franco Valzania, direttore della Neurologia - che nella popolazione cresca la consapevolezza che per le malattie cerebrovascolari la conoscenza dei fattori di rischio e la conseguente modificazione dello stile di vita (abolizione fumo, controllo abitudini alimentari e peso corporeo, promozione dell’attività motoria) possono ridurre in maniera sensibile il rischio di ictus. In quest’azione di esecuzione di controlli periodici e di prevenzione il paziente ha quindi un ruolo attivo e responsabile nel determinare la propria salute futura”.

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Consultazioni elettorali del 26 maggio 2019: esercizio del diritto di voto da parte di elettori non deambulanti e/o portatori di disabilità

In vista delle consultazioni elettorali del prossimo 26 maggio, si ricordano agli elettori le possibilità di supporto al voto previste della normativa.

VOTO DOMICILIARE PER ELETTORI AFFETTI DA INFERMITÀ CHE NE RENDONO IMPOSSIBILE L’ALLONTANAMENTO DALL’ABITAZIONE

Ai sensi della normativa vigente possono essere ammessi al voto al proprio domicilio gli elettori affetti da gravi infermità, in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali, che impediscono l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano e gli elettori affetti da gravissime infermità che rendono impossibile allontanarsi dall’abitazione anche con i mezzi di trasporto pubblico che i Comuni organizzano per consentire agli elettori disabili di raggiungere i seggi elettorali.                                            

L’elettore interessato deve far pervenire al Sindaco del Comune di voto, dal 40esimo al 20esimo giorno antecedente le votazioni, una espressione di volontà di voto a domicilio corredata da certificato rilasciato da un medico del Servizio di Igiene Pubblica o Medicina Legale dell'AUSL (non precedente al quarantacinquesimo giorno antecedente la data della votazione), che attesti l'esistenza delle condizioni di infermità, con prognosi di almeno sessanta giorni decorrenti dalla data di rilascio del certificato o condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali.

Previa richiesta telefonica, è possibile ottenere il certificato nelle sedi dei servizi di Igiene Pubblica e Medicina Legale di:

 

  • Distretto di Reggio Emilia: Servizio Medicina Legale tel.0522-335721
  • Distretti di Correggio: Servizio di Igiene e Sanità Pubblica tel.0522-630451
  • Distretto di Guastalla: Servizio di Igiene e Sanità Pubblica tel.0522-837520
  • Distretto di Castelnovo ne’Monti: Servizio di Igiene e Sanità Pubblica tel.0522-617341
  • Distretto di Montecchio Emilia: Servizio di Igiene e Sanità Pubblica tel.0522-860174
  • Distretto di Scandiano: Servizio di Igiene e Sanità Pubblica tel.0522-850356

 

Quanto ai certificati per l’accompagnamento all’interno del seggio si precisa che:

 

  •          potranno essere rilasciati soltanto a soggetti che presentino impedimenti riconducibili alla capacità visiva e alla capacità di movimento degli arti superiori.

In particolare, si richiama quanto indicato dalla Regione Emilia Romagna nella nota del 3.7.2001, prot. N.ASS/PRC/01/29836, che testualmente citiamo: “dovendosi considerare che poiché il suddetto certificato deve essere richiesto e rilasciato solo al diretto interessato, quest’ultimo dovrà essere ben consapevole delle motivazioni per cui ne fa domanda e dell’uso cui esso è destinato, situazione che difficilmente si può pensare ipotizzabile nei casi di soggetti affetti da gravi patologie che compromettano le funzioni superiori (es. demenze, gravi deficit intellettivi)”.

  • gli elettori non deambulanti possono votare in una sezione esente da barriere architettoniche, diversa da quella di appartenenza.
  • l’elettore che presenta una menomazione fisica o sensoriale incidente la sua capacità di esercitare autonomamente il diritto di voto può votare con l'aiuto di un accompagnatore di fiducia.   

Nei casi previsti l’elettore dovrà mostrare presentare al presidente del seggio un certificato medico rilasciato dal medico del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica/Medicina legale dell'AUSL.

Gli elettori che richiedono il certificato dovranno presentarsi personalmente muniti di:

1) documento di identità, 

2) certificato elettorale, 

3) documentazione medica in loro possesso.

Si ricorda che la Legge 17/2003 prevede la possibilità di annotazione definitiva sulla tessera elettorale personale, a cura del Comune, eliminando la necessità di ulteriori certificazioni in occasioni di consultazioni elettorali successive.

I CERTIFICATI POTRANNO ESSERE RILASCIATI AGLI INTERESSATI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI LE GIORNATE ELETTORALI E NELLA

GIORNATA DI DOMENICA 26 MAGGIO, SECONDO LE SEGUENTI MODALITÀ

DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

Dal 2 AL 25 MAGGIO il rilascio delle certificazioni potrà essere effettuato senza prenotazione tutti i giorni feriali (compreso il sabato) negli orari di apertura nell'Ambulatorio Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, tutte le mattine dal lunedì al sabato ore 8.30 - 12.00 e il giovedì pomeriggio ore 14.30-17.00; per informazioni: segreteria 0522-335700

 

 

NELLA GIORNATA  DI  DOMENICA 26 MAGGIO

 

REGGIO EMILIA

Arcispedale Santa Maria Nuova

Ufficio URP, piano 0 - stanza 0.178

8.00-19.00

 

 

DISTRETTO DI MONTECCHIO

Dal 2 AL 25 MAGGIO il rilascio delle certificazioni potrà essere effettuato senza prenotazione tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.00 nell'Ambulatorio Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Casa della Salute Spreafico, Via  Saragat, 11 ,Montecchio Emilia; per informazioni: segreteria 0522-860174

 

NELLA GIORNATA  DI  DOMENICA 26 MAGGIO

 

MONTECCHIO

 

 

Municipio di Montecchio, Piazza Repubblica n.1

9.00-13.00

14.00-17.00

 

DISTRETTO DI CASTELNUOVO MONTI

Dal 2 AL 25 MAGGIO il rilascio delle certificazioni potrà essere effettuato senza prenotazione il Mercoledì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.00nell'Ambulatorio del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica in Via Boschi, 4 a Castelnuovo Monti; per informazioni: segreteria 0522-617341.

 

NELLA GIORNATA  DI  DOMENICA 26 MAGGIO

 

CASTELNUOVO

MONTI

Ambulatorio del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Via Boschi n.4

  

9.00 - 13.00

     14.00 – 17.00

DISTRETTO DI SCANDIANO

Dal 2 AL 25 MAGGIO il rilascio delle certificazioni potrà essere effettuato senza prenotazione dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.00 nell'Ambulatorio Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Via Martiri della Libertà, 8 – Scandiano; per informazioni: segreteria 0522-850356.

 

NELLA GIORNATA  DI  DOMENICA 26 MAGGIO

 

SCANDIANO

 

 

Ambulatorio Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Via Martiri della Libertà n.8

 

 

 

9.00-13.00

14.00-17.00

 

DISTRETTO DI CORREGGIO

Dal 2 AL 25 MAGGIO il rilascio delle certificazioni potrà essere effettuato senza prenotazione dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.00 nell'Ambulatorio Servizio di Igiene e Sanità Pubblica,   P.zza San Rocco 4 - Correggio (II piano); per informazioni: segreteria 0522-630451.

 

NELLA GIORNATA  DI  DOMENICA 26 MAGGIO

 

CORREGGIO

Ospedale S. Sebastiano, Via Mandriolo Superiore,11

9.00-13.00

14.00-17.00

 

 

DISTRETTO DI GUASTALLA

Dal 2 AL 25 MAGGIO il rilascio delle certificazioni potrà essere effettuato senza prenotazione dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.00 nell'Ambulatorio Servizio di Igiene e Sanità Pubblica presso Poliambulatori Ospedale , Via Donatori di sangue, stanza 6, Guastalla; per informazioni: segreteria 0522-837520.

 

NELLA GIORNATA  DI  DOMENICA 26 MAGGIO

GUASTALLA

 

Municipio di Guastalla, via G. Castagnoli n.7 

    9.00 - 13.00

    14.00 -17.00

 

Fonte: Ausl RE 

La Regione interviene per tentare di risolvere il preoccupante fenomeno della carenza dei Medici di Famiglia, collegato anche ai numerosi pensionamenti in programma nei prossimi anni. Per la sede di via Amendola sono ben trenta i posti per giovani medici messi a disposizione per il corso triennale di formazione specifica in Medicina generale che è ripartito il 3 aprile scorso all’Ausl Irccs di Reggio Emilia.

Per questo triennio l’Ausl ha deciso di investire importanti risorse per rispondere alle numerose esigenze di Medici di Medicina Generale sia a Reggio Emilia che a Parma nel breve periodo: fino all’ultimo bando 2017-2020 i posti fissati erano 19 per ogni anno del triennio, da questo bando 2018-2021 i posti assegnati dalla Regione all’Ausl Irccs di Reggio sono 30. Il corso, che è organizzato dalla Regione e dalle Ausl nelle sedi di Reggio Emilia, Piacenza, Modena, Bologna, Cesena e Ferrara, è la tappa obbligatoria post-laurea per intraprendere la professione di “Medico di Medicina Generale” per chi ha conseguito il titolo universitario dopo il 1991. Si tratta di un percorso impegnativo, strutturato su tre anni, che prevede la frequenza obbligatoria ed è riconosciuto dall’Unione europea.

Negli ultimi anni erano stati messi a bando per le sedi didattiche della Regione Emilia-Romagna 80 posti, da quest’anno invece sono 167 e in più sono stati accettati 9 medici sovrannumerari che non percepiscono borsa di studio, ma possono frequentare il corso. L’incremento del numero di borse di studio messe a disposizione comporta uno sforzo notevole da parte della Regione e un impegno non indifferente per l’Azienda Usl in termini di organizzazione e gestione di una classe numerosa. L’attività per i nuovi trenta giovani medici, diciannove femmine e undici maschi, si aggiunge tra l’altro a quella per i 20 attualmente frequentanti il terzo anno e quella relativa ai 19 del secondo.

I medici che compongono la nuova classe sono residenti a Reggio Emilia e Parma. Frequenteranno per tre anni 4800 ore di attività, che comprendono ricerche guidate e seminari (1600 ore), tirocini di tipo pratico (3200 ore), fino alla discussione finale della tesi e all’ottenimento del diploma finale necessario per accedere alla convenzione come Medico di Medicina Generale. Le lezioni teoriche si svolgeranno nel Campus San Lazzaro, al Padiglione Golgi dell’AUSL, in Via Amendola, 2, a Reggio Emilia. I contenuti riguardano la Medicina generale, l’area materno infantile, la promozione della salute, le malattie croniche, il fine vita, l’attività medica guidata ambulatoriale e domiciliare e l’attività mirata all’acquisizione di tecniche diagnostico terapeutiche. Leattività didattiche di tipo pratico si svolgeranno negli ospedali della provincia di Reggio Emilia e di Parma, nelle sedi territoriali e negli studi dei Medici di Medicina Generale. Quest’ultima parte di tirocinio è quella chiaramente prevalente (1200 ore su 3200).

 

Fonte: Ausl RE

 

Sanità e ricerca. Oncologia, Malattie infettive, Neuroscienze e Scienze chirurgiche: anche quest’anno l’Emilia-Romagna è prima in Italia per numero di progetti e borse di studio approvati e finanziati. Sono 23, per oltre 8 milioni di euro. Al traguardo ha contribuito il prezioso lavoro dei professionisti dell’Irccs di Reggio Emilia.

Reggio Emilia - 

Emilia-Romagna in cima alla classifica del bando per la ricerca finalizzata 2018 (fondi 2016-2017), indetto dal ministero della Salute. Anche quest’anno la Regione è prima per numero di progetti presentati (147) e per quelli approvati e finanziati (23, vale a dire oltre l’11% del numero complessivo), cui va un pacchetto di risorse da 8 milioni di euro. Si tratta, nel dettaglio, di 18 progetti di ricerca clinica e5 borse di studio (starting grant) per ricercatori alla prima esperienza, con età inferiore ai 33 anni. Al traguardo ha contribuito il prezioso lavoro dei professionisti dell’Irccs di Reggio Emilia. Soltanto pochi giorni fa davamo la notizia delle nostre 4 ricercatrici i cui progetti di ricerca su tematiche quali il tumore del polmone, il tumore della tiroide e la sindrome dell’Ovaio Policistico, selezionati tra più di 1.500, sono stati finanziati, per oltre 900 mila euro sui 93 milioni messi a bando a livello nazionale

I PROGETTI FINANZIATI

I 18 progetti dell’Emilia-Romagna approvati sono soprattutto nei campi della Ricerca clinica in OncologiaNeurologiaMalattie infettive e Microbiologia e nelle Scienze chirurgiche. 9 di questi hanno come destinatario la Regione, gli altri 9 sono destinati agli Irccs. Di questa seconda categoria due dei lavori scelti sono dell’AUSL-IRCCS di Reggio e sono quelli proposti dalla dottoressa Patrizia Ciammella medico della Radioterapia Oncologica e dalla dottoressa Francesca Cirillo, biologa del Laboratorio di Endocrinologia Pediatrica. Il primo progetto, che è stato presentato da Ciammella, ha ottenuto un finanziamento di 450 mila euro.

Il focus è sui pazienti con tumore al polmone in stadio avanzato e riguarda l’utilizzo della radioterapia stereotassica in associazione all’immunoterapia. “Questo tipo di radioterapia – spiega Ciammella – è molto ben tollerata e consente di erogare una dose di radiazioni direttamente sulla parte malata, con estrema accuratezza e precisione”. Il progetto si propone, inoltre, di approfondire i meccanismi biologici di questa combinazione, grazie alla collaborazione con le strutture di Ricerca Traslazionale e Oncologia del nostro IRCCS. Il secondo progetto, che è stato presentato da Cirillo, è incentrato sulla sindrome dell’Ovaio Policistico, una condizione dalle cause in larga parte ignote e dalla diagnosi difficile. La maggior parte delle donne adulte con Ovaio Policistico manifestano resistenza all’insulina. “Il progetto studia il ruolo di una particolare proteina, denominata HMGB1, che sulla base dei nostri studi precedenti pensiamo possa essere regolata dall’insulina – spiega Cirillo –. Se così fosse, potremmo essere in grado di utilizzarla per diagnosi precoci e per valutare l’eventuale risposta alle terapie”. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 270 mila euro.

LE BORSE DI STUDIO PER GLI UNDER 33

I progetti che vedono come vincitori ricercatori con età inferiore a 33 anni in Regione sono cinque, con un finanziamento complessivo di 650 mila euro. A ognuno vanno 130mila euro. Uno di questi è dell’Arcispedale di Reggio Emilia ed è stato presentato da Benedetta Donati, biotecnologa del Laboratorio di Ricerca Traslazionale. Il lavoro riguarda i tumori della tiroide ad alto grado. “A differenza della maggior parte dei tumori della tiroide – spiega Donati – questi sono molto aggressivi, tendono a produrre metastasi, resistono alle terapie convenzionali e lasciano basse probabilità di sopravvivenza. Il lavoro ha l’obiettivo di indagare il ruolo di un gene, chiamato BRD4, nella regolazione dei telomeri, un tratto genetico frequentemente alterato in presenza del tumore che ha un ruolo importante nel determinarne l’aggressività”.

Ai tre finanziamenti ottenuti se ne aggiunge un quarto che ha come capofila l’IRCCS-Ist Fondazione Pascale di Napoli e vede la partecipazione come unità operativa della Oncologia dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia. Anche questo è focalizzato sul tumore polmonare non a piccole cellule con l'obiettivo di identificare un biomarcatore di risposta alla terapia. “Per curare questo tipo di neoplasia – spiega l’oncologa Angela Damato, che partecipa al progetto come responsabile dell’unità operativa di Reggio – è stata approvata l'immunoterapia. Lo studio vuole valutarne l'effetto su diversi tipi di pazienti”. Il progetto porterà a Reggio Emilia un finanziamento di 62 mila euro.

 

Fonte: Ausl Reggio Emilia

Giornata Mondiale del Rene: successo per l’iniziativa reggiana del 14 marzo scorso. Oltre 220 cittadini hanno ricevuto un consulto dai professionisti dell’Ausl di Reggio Emilia.

Reggio Emilia

Sono stati 228 i cittadini che il 14 marzo hanno approfittato della Giornata Mondiale del Rene per ricevere un consulto dai professionisti della struttura di Nefrologia e Dialisi dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia.

In occasione del tradizionale appuntamento annuale, previsto sempre nel secondo giovedì del mese di marzo, medici, coordinatori, infermieri e volontari della struttura diretta dalla dott.ssa Mariacristina Gregorini si sono alternati nella sede del Centro Commerciale Baragalla per incontrare i cittadini.

Con il supporto della sezione provinciale della Croce Rossa Italiana, sono stati offerti il controllo dell'esame dell’urina e della pressione arteriosa, due indicatori importanti nella prevenzione delle malattie renali. Alle persone che presentavano qualche anomalia è stato proposto un percorso di approfondimento già strutturato.

“L'identificazione precoce di alterazioni dell'esame urina è molto importante: in particolare, la presenza di proteine nelle urine in quantità significativa rappresenta un campanello d'allarme per la salute dei reni” - ricorda Gregorini - “Insieme al diabete l’ipertensione arteriosa è una delle cause principali di malattia renale cronica, per questo la misurazione della pressione è fondamentale nella prevenzione della malattia renale”.

L’iniziativa di informazione e prevenzione, promossa dalla Fondazione Italiana del Rene, ha visto 200 iniziative in diverse città italiane e ha ricevuto la medaglia della Presidenza della Repubblica a testimonianza della validità dell’impegno profuso.

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Sono 1800 i pazienti seguiti dalla Neurologia dell’Arcispedale su una stima di circa 5mila malati in provincia di Reggio Emilia. La neurologa Romana Rizzi: “Fondamentale sensibilizzare su una patologia che genera ancora imbarazzo”.

Reggio Emilia - 

Epilessia, per sensibilizzare nei confronti della malattia e informare l’opinione pubblica delle cure possibili, si svolgerà nell’Auditorium del Core, sabato 23 febbraio, un convegno gratuito e aperto alla cittadinanza organizzato dall’Azienda Usl Irccs e patrocinato dal Comune di Reggio Emilia.

Nell’ambito dell’iniziativa dal titolo “Epilessia: non solo crisi epilettiche” si parlerà di che cosa è l’Epilessia, quale impatto ha sulla vita di tutti i giorni e quali sono le terapie e gli strumenti per gestirla e curarla. Si affronteranno, alla presenza degli specialisti, i tanti problemi pratici collegati alla patologia e inerenti le ripercussioni di questa su lavorogravidanzascuola e sport.

L’evento organizzato dall’Ausl, è promosso dalle associazioni di volontariato AEER-Associazione Epilessia Emilia Romagna, LICE-Lega italiana contro l’epilessia i cui rappresentanti saranno presenti in sala. Al termine della mattinata sarà consegnato all’ospedale un Holter EEG donato dall’Associazione Epilessia Emilia Romagna.

L’Epilessia è tra le patologie neurologiche più diffuse ed è riconosciuta come malattia sociale dall’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità): nei Paesi industrializzati interessa 1 persona su 100. In Europa si stima che circa 6 milioni di persone vivano la patologia in fase attiva: con crisi persistenti oppure sotto trattamento, mentre in Italia si parla di 500mila persone, di cui circa 5mila Reggio Emilia1800 sono i pazienti seguiti dalla Neurologia dell’Arcispedale.

“L’obiettivo - spiega Romana Rizzi, responsabile del Centro Epilessia del Santa Maria Nuova e coordinatrice regionale Lice – è quello di sensibilizzare sulla necessità di conoscere meglio la malattia per combatterla e superarla. Speriamo che al convegno partecipino in tanti e di potere rispondere apertamente agli innumerevoli quesiti, anche i più semplici, di pazienti e famigliari, oltre che di fare luce sulle modalità corrette di primo soccorso in caso di crisi epilettica”.

 

LA MALATTIA

L’Epilessia è una patologia neurologica che si esprime in forme molto diverse tra di loro, tanto che è più corretto parlarne al plurale. Le Epilessie si manifestano attraverso vari sintomi, le cosiddette crisi epilettiche, improvvise e transitorie. Tali crisi dipendono da un’alterazione della funzionalità dei neuroni, le più numerose e importanti cellule nervose che abbiamo, e comunicano tra loro attraverso scambi biochimici che si traducono in correnti elettriche. Quando i neuroni, per qualche ragione, diventano “iperattivi” scaricano impulsi elettrici in modo anomalo e ciò può provocare una crisi epilettica. Le crisi epilettiche rappresentano, quindi, una modalità di risposta di alcune aree cerebrali o di tutto il cervello dovute a cause lesionali di diverso tipo oppure a disfunzioni su base sconosciuta. Nell’Epilessia le crisi tendono a ripetersi in modo spontaneo nel tempo, con frequenza diversa e non sempre prevedibile. Si ritiene che cause genetiche siano alla base della maggior parte di quelle epilessie che fino a qualche anno fa venivano definite senza causa apparente (epilessie idiopatiche). Le cosiddette epilessie sintomatiche sono dovute, invece, a lesioni cerebrali che possono verificarsi in gravidanza o per sofferenza fetale durante il parto, oppure essere conseguenti a malformazioni del cervello, a esiti di malattie infettive del sistema nervoso (encefaliti), a traumi cranici gravi, a tumori cerebrali, a ictus, a malformazioni dei vasi cerebrali.

 

IL CENTRO EPILESSIA DELL’ARCISPEDALE

Il Centro Epilessia di Reggio Emilia, nell’ambito della Struttura Complessa di Neurologia dell’Azienda ospedaliera Irccs Santa Maria Nuova assicura una presa in carico dei pazienti affetti dalla patologia a partire dall’età post-puberale. Sono seguiti attivamente dal Centro circa 1800 pazienti con un’età media di 48 anni. Il paziente che abbia presentato una prima crisi epilettica dopo valutazione neurologica eseguita in urgenza, deve effettuare un percorso diagnostico che comprende: EEG (elettroencefalogramma) di base, EEG in privazione di sonno, RM (risonanza magnetica) encefalo, esami ematochimici generali. Possono aggiungersi ulteriori indagini (es. valutazione neuropsicologica, videoEEG, Holter EEG, studio genetico) per inquadrare la sindrome da un punto di vista eziologico. Una volta che sia stata confermata la diagnosi, viene indicato il trattamento terapeutico e il paziente viene rivalutato periodicamente per monitorarne l’efficacia e gli eventuali effetti collaterali. In caso di epilessia farmacoresistente il Centro seleziona gli eventuali candidati all’intervento chirurgico da inviare al Centro Hub-Spoke per la Chirurgia dell’Epilessia recentemente costituito nella nostra regione.

Il Centro effettua le certificazioni per l’ottenimento della esenzione dal pagamento ticket o il rinnovo della patente di guida. Nonostante l’evoluzione delle tecniche diagnostiche, il 35-40% delle epilessie non ha una causa definita (epilessie da causa sconosciuta). Su questo fronte è attiva la partecipazione del Centro Epilessia a progetti di ricerca come anche su quello della sperimentazioni di nuovi trattamenti per le forme farmacoresistenti. L’Epilessia, tranne che per alcune determinate sindromi, è una malattia cronica e le crisi tendono a ripetersi per lunghi periodi o per tutta la vita. Una adeguata terapia medica aiuta a controllare le crisi in molti casi ma nel 20-25 % dei pazienti l’Epilessia è farmacoresistente, cioè non risponde alla terapia farmacologica. In alcune forme è indicata una terapia neurochirurgica mirata alla asportazione dell’area cerebrale responsabile delle crisi.

 

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Dal 1 Febbraio Wifi gratuito e libero negli ospedali dell’Azienda Usl di Reggio grazie alla rete regionale pubblica dell’Emilia Romagna.

Reggio Emilia

Internet libero e gratuito in ospedale, dal mese di febbraio non sarà più necessario autenticarsi per connettersiRecandosi nelle strutture ospedaliere dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia a breve sarà possibile usufruire di un accesso libero alla navigazione, 24 ore su 24 e per tutti i giorni, grazie al nuovo servizio pubblico “EmiliaRomagnaWiFi” della Regione.

Non sarà quindi più necessario recarsi negli Urp o nelle guardiole infermieri per eseguire una registrazione degli utenti, ma basterà scegliere la nuova rete disponibile e iniziare a navigare liberamente.

A breve negli Ospedali dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia compariranno delle vetrofanie esplicative della disponibilità del wifi gratuito. Si tratta di una segnaletica unica a livello regionale.

Entro la fine del 2019 la rete pubblica regionale “EmiliaRomagnaWiFi sarà in grado di garantire un accesso a Internet facile e gratuito a tutti i cittadini in piazze, stazioni, ospedali e biblioteche da Piacenza a Rimini.

La maggior parte degli hotspot wi-fi pubblici in Regione sono attivati dalla struttura informatica Lepida. La previsione di arrivare al 2020 con 4000 punti complessivi è stata già superata grazie ai bandi pubblici del 2017 rivolti agli enti e grazie alla adesione ad EmiliaRomagnaWiFi da parte di reti precedentemente sviluppate dagli enti, in particolare del comparto Sanità. 

L'Emilia-Romagna è fra le prime regioni in Italia per la diffusione dei servizi infrastrutturali ed è in linea con la media degli altri Paesi europei. Questa sensibilità e questa ricettività all’innovazione qualificano il territorio emiliano-romagnolo come “early adopter” (in italiano: utente precoce) di iniziative, sperimentazioni e in generale di soluzioni previste dall’Agenda Digitale Europea, che possano poi replicarsi e diffondersi in altri territori.

 

Fonte: Azienda Unità Sanitaria Locale RE

 

Giovedì, 22 Novembre 2018 14:22

Ausl Irccs Reggio Emilia: sciopero 23 novembre 2018

In occasione dello sciopero generale riferito all’intera giornata di venerdì 23 novembre 2018, proclamato dalle Organizzazioni Sindacali ANAAO ASSOMED, CIMO, AAROI-EMAC, FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN, FVM Federazione Veterinari e Medici, FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR), CISL MEDICI, FESMED, ANPO-ASCOTI, FIALS MEDICI, COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA E VETERINARIA UIL FPL, ASSOMED, SIVEMP – del personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, amministrativa, tecnica del Servizio sanitario nazionale, compreso Irccs, Izs  e Arpa, dipendenti delle aziende ed Enti del SSN, l’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia comunica che saranno garantite le prestazioni riferite all’assistenza sanitaria in regime d’urgenza, comprese le prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio di supporto all’espletamento dell’attività di emergenza-urgenza.

Al via i lavori di rimodulazione del Pronto Soccorso del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per migliorare i percorsi dei pazienti e ridurre il tempo di attesa. Il progetto è suddiviso in sei fasi che si svolgeranno nell’arco di 18 mesi per assicurare il minimo disagio ai pazienti.

Reggio Emilia -

Con il cantieramento dell’area dedicata all’attesa dei pazienti e dei familiari ha preso il via questa mattina il progetto di rimodulazione degli spazi e dei percorsi al Pronto Soccorso del Santa Maria Nuova. Oltre al PS generale sarà prossimamente interessato quello pediatrico.

Nell’arco di 18 mesi, in sei diverse fasi progettuali, sarà conseguito l’obiettivo di impiegare gli spazi secondo una distribuzione dei percorsi che tende ad anticipare la presa in carico dei pazienti in aree dedicate e ottimizzare i tempi di gestione di chi si rivolge al servizio con patologie e traumi minori, come è il caso di oltre la metà degli accessi.

L’importo complessivo dell’intervento di riqualificazione per la sola parte edilizia ed impiantistica ammonta a circa 1 milione di euro, a cui si aggiungeranno ulteriori costi per le attrezzature sanitarie e le tecnologie informatiche.

In considerazione del ruolo nevralgico del Pronto Soccorso, la riorganizzazione degli spazi avverrà in fasi successive tendenti a non ostacolare l’attività ordinaria del servizio. Il primo passo è rivolto alla futura sala d’attesa, all’ufficio della Polizia di Stato e ai locali di deposito.

Per la messa a punto del progetto è stato determinante l’esito positivo della sperimentazione di un paio di mesi svolta nella primavera del 2015 in collaborazione con il dipartimento Scienze e metodi dell’ingegneria di Unimore.  

Alla base della nuova impostazione è la suddivisione dei pazienti nelle aree di visita secondo il loro livello di criticità clinica, con i professionisti che prestano la loro opera muovendosi all’interno delle aree da paziente a paziente, non più rimanendo all’interno di un unico ambulatorio di visita. Come spiega Anna Maria Ferrari, direttore del PS e del Dipartimento aziendale emergenza-urgenza “La possibilità di compattare l’iter di valutazione del paziente deriva dal fatto che sarà il medico a raggiungerlo nella cosiddetta “zona a rapida valutazione” o nella “area a media criticità” e non viceversa. Questo si traduce in una più precoce presa in carico da parte dell’équipe operante in quell’area e in una riduzione dei tempi morti in quanto è il medico a spostarsi da un paziente all’altro e non viceversa. Il percorso dei codici critici rimane identico all’attuale prevedendo l’accesso diretto del paziente nelle sale d’emergenza con l’equipe pronta a riceverlo”.

La rimodulazione degli spazi prevede, tra l’altro, la creazione di ambienti dove somministrare le terapie meno invasive e monitorare il decorso di più pazienti in contemporanea.

"Ci scusiamo in anticipo per eventuali disagi che dovessero derivare all’utenza che sarà costantemente informata sul procedere dei lavori con cartelli esposti in loco" - comunica l'Ufficio Stampa dell'Ausl di Reggio Emilia.

 

Fonte: Ausl RE

Una campagna vaccinale dedicata alle donne in gravidanza viene promossa in questi giorni dall’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia.

Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e la Regione Emilia Romagna raccomandano di offrire alle donne in gravidanza la vaccinazione gratuita nei confronti della pertosse e dell’influenza. Si tratta di due vaccini sicuri volti a prevenire gravi complicanze sia nella madre che nel neonato.

Per questa iniziativa è stato realizzato dall’Ausl un opuscolo informativo contenente informazioni utili sull’importanza di questi vaccini, per proteggere sia la donna che il suo bambino e gli orari e le sedi degli ambulatori del Servizio di Igiene Pubblica cui rivolgersi per potersi vaccinare gratuitamente. (Vedi allegato). A tutte le donne che aderiranno alla campagna “Mi proteggo per proteggerci” sarà dato in omaggio un gadget, un cordino portachiavi, che le future mamme potranno fotografare e condividere sui canali social con l’hashtag #miproteggoperproteggerci per fare conoscere l'iniziativa.

Di seguito in sintesi alcune spiegazioni per effettuare una scelta consapevole.

 

VACCINAZIONE CONTRO LA PERTOSSE IN GRAVIDANZA

La pertosse è una malattia contagiosa, particolarmente grave nel 1° anno di vita: nel neonato e nel lattante spesso si manifesta con crisi di soffocamento che costringono al ricovero in ospedale. Al di sotto del primo anno di vita, inoltre, sono più frequenti disturbi del cervello, che possono causare danni permanenti o, nei casi più gravi, la morte del bambino. Con la diffusione della vaccinazione, in Italia, il numero dei casi di pertosse si è ridotto moltissimo, ma la malattia è ancora presente. Chi ha avuto la malattia o è stato vaccinato è protetto solo per qualche anno poi può reinfettarsi e contagiare altri. Nei primi sei mesi di vita il bambino può essere protetto solo dagli anticorpi ricevuti dalla madre che viene vaccinata durante la gravidanza. Il bambino inizia a essere protetto dalla pertosse circa un mese dopo avere ricevuto la seconda dose del vaccino, quindi dopo i sei mesi di vita. Per proteggere il neonato dalla pertosse, la donna in gravidanza deve vaccinarsi. La vaccinazione contro la pertosse in gravidanza è sicura, come confermato da numerosi studi. Si utilizza una sola iniezione di vaccino che protegge anche contro difterite e tetano. 

 

VACCINAZIONE CONTRO L’INFLUENZA IN GRAVIDANZA

L’influenza è una malattia che può causare gravi disturbi durante la gravidanza. Anche le donne sane, senza una gravidanza problematica, possono contrarre l’influenza con un maggior rischio di sviluppare forme gravi che possono compromettere il normale decorso della gravidanza. La vaccinazione antinfluenzale dimezza, mediamente, le probabilità di ammalarsi di influenza e di andare incontro alle sue complicanze. Con il vaccino si ammaleranno meno persone di influenza, proteggendo se stesse, ma anche coloro che non possono farsi vaccinare, come i neonati di età inferiore ai sei mesi.

 

Fonte: Ausl RE