Mercoledì, 24 Maggio 2017 16:35

Lavorare all'estero: da Reggio Emilia a Berlino. Intervista a Federico Prandi. In evidenza

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Federico Prandi Federico Prandi

Sempre più giovani italiani negli ultimi anni decidono di trasferirsi all'estero, attratti dalle possibilità lavorative. Abbiamo raccolto a riguardo l'esperienza di Federico Prandi, originario della Provincia di Reggio Emilia. Da 7 anni residente a Berlino, attualmente lavora come SEA Manager a Shopalike.it, portale shopping di Visual Meta GmbH.

Qual è stato il percorso che ti ha portato a Berlino?
In realtà è tutto iniziato quasi per caso. All'epoca, a fine 2009, ero ancora all'Università. Studiavo informatica, e presto avrei dovuto trovare un tirocinio curriculare per poter completare gli studi. Tramite conoscenze personali venni a sapere di un'opportunità a Berlino, in una agenzia di online marketing. Tuttavia, quando mandai il curriculum mi dissero che non c'erano più posizioni aperte, ma che mi avrebbero ricontattato in caso di bisogno. Cosa che è effettivamente successa tempo dopo, negli ultimi mesi del 2010.

Come è stato il trasferimento e il primo impatto?
Mi hanno dato poco tempo per decidere, quindi ho dovuto organizzare il trasferimento velocemente. Nel frattempo, l'occasione di connettere il tirocinio all'Università era sfumata. Ne avevo completato infatti un altro in Italia. Di conseguenza, ho iniziato senza uno stipendio, nè da parte dell'agenzia nè dall'Università, per un mese intero. A partire dal secondo mese ho avuto un rimborso spese, ma non sufficiente a coprire tutto, dato che all'epoca non c'era uno stipendio minimo. L'inizio quindi non è stato per niente facile. Sarei dovuto rimanere solo 6 mesi, ma in seguito le opportunità si fecero migliori e rimasi parte del team per lungo tempo, fino poi a trovare un'altra posizione a Shopalike.

Che consigli daresti a chi pensa di trasferirsi a Berlino?
Negli ultimi anni la competizione a Berlino si è alzata enormemente. Data la popolarità sempre crescente, ormai è bene arrivare qui con un piano ben preciso. E' importante avere o una certa sicurezza lavorativa, quindi trasferirsi con un contratto, oppure sapere già dove si andrà a vivere. In particolare la situazione degli affitti a Berlino è diventata sempre più difficile da gestire. I prezzi sono aumentati, ma pur avendo disponibilità economica è difficile trovare un posto stabile. Può capitare nel primo anno di doversi trasferire ogni 3-4 mesi, se tutto va bene.

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Cosa ti manca dell'Italia e cosa invece ti ha spinto a rimanere a Berlino?
A Berlino si può trovare qualsiasi tipo di cucina, ma devo ammettere mi manca la quotidianità della buona tavola emiliana. Cosa invece mi ha spinto a rimanere qui è l'atmosfera cosmopolita e innovativa della città, sempre in costante evoluzione. Anche l'ambiente lavorativo è molto più aperto e rilassato, decisamente informale.

C'è qualcosa che ti ha creato particolari difficoltà?
La differenza nel clima non è da sottovalutare, anche se tutti ormai ne sono consapevoli. Quando sono arrivato, è capitato uno degli inverni più rigidi di quegli ultimi anni!