Ecco l'identikit dei partecipanti a Imprendocoop. Il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena.

Modena, 30 dicembre 2014 -
È donna, ha un'età compresa tra i 36 e 50 anni, desidera lavorare nel sociale.

È l'identikit dei cento aspiranti imprenditori che partecipano a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno di Comune di Modena ed Emil Banca.

Confcooperative Modena ha analizzato i trentadue progetti d'impresa presentati e i profili delle persone che li hanno ideati. Il 40 per cento ha meno di 35 anni, il 47 per cento è compreso nella fascia 36-50 anni, mentre il 13 per cento ha più di 50 anni; è donna oltre la metà (per l'esattezza il 53 per cento) dei responsabili delle idee d'impresa. Quasi sei progetti su dieci riguardano i servizi alla persona, mentre un quarto attiene ad agricoltura, alimentare e abbigliamento. Il restante 15 per cento è suddiviso tra nuove tecnologie, comunicazione e commercio. Ricordiamo che i partecipanti a Imprendocoop usufruiscono di un percorso formativo che, iniziato in autunno, termina nella primavera 2015; inoltre ricevono assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno.

Al termine del percorso è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Confcooperative Modena)

Da via Verdi un bando per le aziende colpite dall'alluvione del 13 ottobre. Si potranno chiedere contributi fino a 10mila euro per i danni subiti. Domande dal 7 gennaio al 27 febbraio, assegnazione in base all'ordine cronologico di presentazione, liquidazioni in 3-4 settimane. Zanlari: "Avevamo promesso interventi rapidi e concreti e nonostante i tagli alle Camere di Commercio ritorniamo dagli imprenditori alluvionati a settanta giorni dal cataclisma con il bando più cospicuo mai definito dal nostro ente. Ci sembra il miglior modo di augurare un buon Natale a loro e a tutto il sistema economico parmense".

Parma, 24 dicembre 2014 -

A settanta giorni dall'alluvione che ha duramente colpito famiglie e imprese di Parma e provincia, la Camera di commercio presenta il bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle aziende danneggiate dal fango e dall'acqua del 13 ottobre. La Camera erogherà un contributo pari al 100% delle spese sostenute per far fronte ai danni subiti, fino a un massimo di 10mila euro. L'intervento fa capo a uno stanziamento di 360mila euro interamente ricavato da risorse nella disponibilità della Camera di Commercio.

"Nonostante il momento istituzionale complesso e i tagli che subisce il sistema delle Camere di Commercio italiane – ha commentato Andrea Zanlari, presidente dell'ente camerale di Parma -. tra gli interventi direttamente rivolti alla imprese questo è uno dei più cospicui degli ultimi anni Avevamo promesso interventi rapidi e concreti e, a poche settimane dall'alluvione, offriamo agli imprenditori danneggiati un segnale tangibile, forse piccolo, ma sicuramente importante sotto il profilo del sostegno morale. Ci sembra il miglior modo di augurare un buon Natale a loro e a tutto il sistema economico parmense".

Potranno fare domanda le imprese danneggiate dall'alluvione del 13 ottobre che hanno sede legale o unità locale operativa nel Comune o nella provincia di Parma, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di commercio, attive e che non hanno in corso procedure di scioglimento o liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale. Devono inoltre aver presentato la segnalazione di impresa danneggiata al proprio comune di riferimento.

Le spese finanziabili devono essere successive al 13 ottobre, giorno dell'alluvione, e possono riguardare una pluralità di interventi: il ripristino degli immobili adibiti all'attività d'impresa, compresi lo sgombero e lo smaltimento in discarica di fanghi, detriti e materiale alluvionale; la riparazione o il riacquisto, in caso di danno non riparabile, di impianti produttivi, macchinari, attrezzature e arredi; le spese tecniche collegate alle precedenti come progettazione, direzione lavori e collaudi. Il contributo può essere richiesto anche per il riacquisto di scorte di materie prime, semilavorati o prodotti finiti danneggiati e non più utilizzabili.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 7 gennaio; se valutate ammissibili, i contributi saranno liquidati dalla Camera di commercio entro 15 giorni. Le richieste dovranno essere inviate via posta elettronica certificata (Pec) o consegnate a mano. Il termine per la consegna è il 27 febbraio, salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi. I contributi saranno assegnati in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande.

Il bando e lo schema di domanda possono essere scaricati dal sito web della Camera di Commercio, www.pr.camcom.it. Ulteriori informazioni possono essere richieste al Servizio Affari economici, contattabile ai numeri 0521 210205.243.246 o all'e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio Stampa Camera di commercio di Parma)

Gaetano De Vinco (Confcooperative) è stato eletto presidente -

Modena, 23 dicembre 2014 

Si è costituito ieri sera a Modena il coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane (Aci), lo strumento creato dalle centrali cooperative Agci, Confcooperative e Legacoop con l'obiettivo di arrivare entro il 2017 alla nascita di un soggetto unico per la rappresentanza del movimento cooperativo. A Modena l'Aci associa 400 cooperative con 400 mila soci, 33 mila addetti e un fatturato complessivo che raggiunge i 7 miliardi di euro. I presidenti modenesi Mauro Veronesi (Agci), Gaetano De Vinco (Confcooperative) e Lauro Lugli (Legacoop) hanno firmato l'atto costitutivo del coordinamento provinciale e nominati gli organismi, cioè il comitato direttivo e il presidente; sarà De Vinco a guidare il coordinamento di Aci Modena nel 2015.

«Il coinvolgimento delle cooperative, dei loro amministratori e i soci è condizione indispensabile per il futuro del progetto – ha detto De Vinco - Dobbiamo conoscerci e convergere progressivamente. Il lavoro si annuncia impegnativo: ci sono prassi consolidate da cambiare, nuovi paradigmi valoriali, aree di lavoro da sostituire con altre, confronti tra sensibilità diverse. Non costruiamo l'Alleanza per annegare o confondere le nostre identità, ma per viverle dinamicamente nel confronto e collaborazione con altri». Aprendo i lavori il presidente Agci Mauro Veronesi aveva affermato che le centrali cooperative modenesi intraprendono oggi un viaggio opportuno che le porterà verso la centrale sindacale unica. Dal canto suo il presidente di Legacoop Lauro Lugli aveva sottolineato: «Abbiamo il dovere di metterci insieme non per una semplice sommatoria o ristrutturazione organizzativa, ma per rispondere al forte richiamo all'unità che proviene dalle cooperative». Sul concetto di unità e condivisione ha insistito anche il presidente nazionale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane Mauro Lusetti, intervenuto all'incontro modenese. «I nostri gruppi dirigenti devono imparare a lavorare insieme e dimostrare che, in un Paese così frammentato e diviso, la cooperazione è capace di creare un progetto che unisce. Per me, modenese di nascita, la costituzione del coordinamento provinciale dell'Aci è un bel regalo di Natale».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pietro Minelli è il nuovo presidente nazionale dell'Ugc, l'Unione generale coltivatori della Cisl -

Modena, 23 dicembre 2014

Il modenese Pietro Minelli è il nuovo presidente nazionale dell'Ugc, l'Unione generale coltivatori della Cisl che a livello nazionale conta oltre 70 mila iscritti (2 mila a Modena e provincia). Minelli, che succede al dimissionario Franco Verrascina, era vicepresidente nazionale Ugc, oltre che presidente provinciale e regionale sia dell'Ugc che della Copagri (la Confederazione produttori agricoli che associa 250 mila aziende). «Ringrazio l'Ugc per la fiducia e l'amico Verrascina per il lavoro svolto e che continuerà a fare con noi per rafforzare la Copagri, un'indiscutibile realtà della rappresentanza imprenditoriale in agricoltura – dichiara Minelli - L'agricoltura e l'agroalimentare hanno già dimostrato durante questa drammatica crisi di poter trainare l'economia del Paese. Tocca a chi ha responsabilità di governo perseguire l'inversione del declino, puntare sul settore, cogliere il nostro sempre disponibile contributo e agganciare la ripresa. Quest'ultima passa per l'Europa, dove i vincoli finanziari non vanno visti come dogmi, ma – conclude il nuovo presidente nazionale Ugc – interpretati con coraggio per investire bene».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Delusione della Cna per la mancata proroga, al 28 febbraio 2015, dei versamenti fiscali e contributivi per i contribuenti colpiti dagli eventi meteo -

Parma, 23 dicembre 2014 -

La Cna esprime delusione per la mancata proroga, al 28 febbraio 2015, dei versamenti fiscali e contributivi per i contribuenti colpiti dagli eventi meteo accaduti tra il 10 e il 14 ottobre scorso in Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia, in scadenza ieri 22 dicembre.
Il Governo ha, infatti, disatteso l'impegno all'attivazione della proroga assunto attraverso l'approvazione, venerdì scorso, di un Ordine del giorno della Commissione Bilancio del Senato.
A questo punto ieri le imprese residenti nelle regioni coinvolte dal maltempo, si sono trovate costrette a procedere ai versamenti per evitare sanzioni.
La Cna si aspetta, a stretto giro, un provvedimento che almeno eviti l'applicazione di sanzioni ai contribuenti che purtroppo non sono stati in condizioni di rispettare la scadenza di versamento. Un atto concreto per venire incontro alle reali difficoltà dei contribuenti.

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

StartER, fondo di finanza agevolata finalizzato a favorire l'accesso al credito delle imprese giovanili e femminili operanti nel territorio piacentino -

Piacenza, 22 dicembre 2014 -

L'Amministrazione Comunale di Piacenza, in coerenza con gli obiettivi di mandato e gli orientamenti contenuti nel Documento strategico elaborato nei mesi scorsi, ha deliberato di consolidare le azioni di sostegno alla concessione del credito alle imprese.

E' stata pertanto rafforzata la collaborazione con UNIFIDI, avviata begli anni precedenti, e finalizzata alla creazione di un Fondo STRAORDINARIO per incrementare la garanzia concessa su prestiti accesi da imprese da UNIFIDI. Lo scopo di tale operazione è quello di facilitare l'accesso al credito per le imprese giovanili, femminili e neo imprese operanti nel territorio del Comune di Piacenza.
Possono usufruire dei due interventi previsti le imprese iscritte al Registro Imprese, operanti ed attive nel Comune di Piacenza.

Il primo intervento, che parte con un fondo iniziale pari a € 49.050,00 già erogato, consiste nell'aumento della garanzia concessa da UNIFIDI su finanziamenti accesi da imprese giovanili e/o femminili che abbiano sede legale e/o unità produttiva principale nel Comune di Piacenza che soddisfino i seguenti requisiti:
i finanziamenti devono essere accesi a fronte di esigenze aziendali, con durata massima di 60 mesi e comunque essere estinti entro e non oltre il 31/12/2020;
i prestiti dovranno essere deliberati entro e non oltre il 31/12/2015.

Per i primi 3 mesi dalla stipula, e comunque non oltre il 31 marzo 2015, della nuova convenzione saranno valutate prioritariamente le richieste pervenute dalle imprese risultanti vincitrici delle edizioni del Bando Giovani ed Idee d'Impresa.

Il secondo intervento, che parte con un fondo iniziale pari a € 40.000,00, consiste nell'aumento della garanzia concessa da UNIFIDI su finanziamenti accesi da neo imprese che abbiano sede legale e/o unità produttiva principale nel Comune di Piacenza che soddisfino i seguenti requisiti:
i finanziamenti devono essere accesi a fronte di esigenze aziendali, con durata massima di 60 mesi e comunque essere estinti entro e non oltre il 31/12/2020;
i prestiti dovranno essere deliberati entro e non oltre il 31/12/2015;
i finanziamenti richiesti dalle neo imprese possono utilizzare il fondo Start ER, costituito dalla Regione Emilia Romagna. Nel caso in cui il Fondo Starter fosse esaurito il fondo straordinario di garanzia vuole offrire un sostegno alternativo e complementare a questa iniziativa regionale a favore delle neo imprese.

Per i primi 3 mesi dalla stipula, e comunque non oltre il 31 marzo 2015, della nuova convenzione saranno valutate prioritariamente le richieste pervenute dalle imprese risultanti vincitrici delle due edizioni della sezione piacentina del premio Start Cup.

Quest'ultimo intervento valorizza l'utilizzo del Fondo Start ER, importante iniziativa della Regione Emilia Romagna. Si tratta di un fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata finalizzato a supportare progetti di investimento effettuati da nuove imprese nel territorio regionale.
Approvato dalla Regione Emilia-Romagna con Deliberazioni di Giunta n. 1198/13, il Fondo è dotato di un plafond di risorse per 8,710 milioni di euro di cui 6,968 a valere sull'Asse 2 – sviluppo innovativo delle imprese.
Gestore del Fondo è l'RTI FONDI ROTATIVI costituita tra i confidi regionali Unifidi Emilia Romagna e Fidindustria.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Per il terzo anno consecutivo, la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha offerto la possibilità, ad oltre 60 studenti dell'ultimo anno delle Scuole superiori reggiane, di osservare per un giorno quello che potrebbe essere il proprio lavoro futuro -

Reggio Emilia, 17 dicembre 2014 -

Attraverso il progetto "JobDay", coordinato dall'Ente camerale ed avviato nel 2012, si sono infatti aperte le porte di imprese, studi professionali, laboratori, negozi, officine, offrendo alle ragazze e ai ragazzi che dovranno decidere a breve quale potrebbe essere il proprio percorso lavorativo o di studio, l'opportunità di osservare da vicino la "giornata tipo" di un imprenditore o di un libero professionista.
Quest'anno, inoltre, le studentesse e gli studenti, grazie ad una collaborazione con il Servizio Formazione, Qualità, Rapporti con Università e Terzo Settore dell'Arcispedale "Santa Maria Nuova", hanno potuto approfondire la conoscenza di diverse figure professionali in ambito medico-sanitario. Anche in questo caso, attraverso la testimonianza diretta, sono state illustrate le attività specifiche dei reparti di Neonatologia, Pediatria, Ostetricia e ancora, quali conoscenze e competenze sono richieste per svolgere le professioni sanitarie, attività di fisioterapista, psicologo, ricercatore.

Quattro gli Istituti superiori che hanno aderito all'iniziativa: "Cattaneo-Dall'Aglio" di Castelnovo ne' Monti, "D'Arzo" di Montecchio, "Galvani-Iodi" e "Blaise-Pascal" di Reggio Emilia, che con la loro disponibilità hanno assicurato agli studenti la possibilità di compiere un'originale e qualificante esperienza, vissuta fianco a fianco a tutor d'eccezione, già impegnati in quella che nel futuro potrebbe configurarsi anche l'attività dei giovani.

"Siamo molto grati – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – a quanti si sono resi disponibili ad ospitare i ragazzi, accogliendoli in diversi luoghi di lavoro e consentendo loro di allargare orizzonti di conoscenza e di verificare sul campo quali siano le possibilità concrete e gli impegni richiesti per un inserimento nel mondo del lavoro che vada anche oltre il rapporto subordinato".
"Tirocini e stage " - prosegue Stefano Landi - sono una delle vie maestre per cercare sbocchi nel mondo del lavoro, e aiutare i giovani a comprendere le proprie reali vocazioni, dando loro l'opportunità di un primo serio contatto con il mondo dell'impresa, è un passaggio fondamentale per consentire ai ragazzi stessi e alle loro famiglie di fare scelte consapevoli che possano effettivamente e realisticamente rispecchiare le loro predisposizioni, motivazioni e aspettative.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Ancora troppi i vincoli per rendere accessibile il plafond di 10 milioni di euro previsto dalla legge di stabilità 2015 per le PMI -

Reggio Emilia, 16 dicembre 2014 -

"Riteniamo che il tema delle aggregazioni di impresa sia una scommessa per il futuro - sostiene Rodolfo Manotti, Presidente provinciale CNA Industria - per ovviare ai limiti dimensionali delle PMI che spesso non riescono ad accedere a progetti di ricerca e innovazione o a fare strategie di lunga durata per conquistare nuovi mercati. Abbiamo così deciso di scrivere ai Parlamentari Reggiani per chiedere incentivi dedicati alle imprese che investono in contratti di rete, partendo proprio dalle 'RETI CONTRATTO', le più flessibili, che non limitano l'autonomia degli imprenditori e sono uno strumento importante per progettare insieme senza perdere la propria individualità."

CNA Industria e CNA Produzione, in rappresentanza di oltre duemila imprese industriali del comparto metalmeccanica, chimica, gomma plastica e legno, hanno recentemente parlato di reti di impresa in un seminario pubblico svoltosi al Tecnopolo, che ha coinvolto oltre 70 aziende, alla presenza di vertici Camerali, esperti del settore e testimonianze di impresa, per analizzare le aggregazioni dal punto di vista normativo, strategico e operativo.

A seguito di questa iniziativa, i Presidenti di CNA Industria Rodolfo Manotti e di CNA Produzione Sauro Maccorin, hanno deciso di inviare una lettera aperta ai Parlamentari reggiani per chiedere di sostenere le imprese che investono nei contratti di rete agendo sulla leva fiscale.

"Non esistono infatti attualmente sgravi o incentivi fiscali dedicati alle imprese in rete, incentivi che fino al 2012 erano attivi ma limitatamente alla sospensione di imposta di una quota degli utili destinati all'alimentazione del fondo patrimoniale comune, un provvedimento poco efficace per le aziende meno strutturate" ha rimarcato nella lettera il Presidente CNA Produzione, Sauro Maccorin.

Nella legge di Stabilità 2015, invece, è previsto un plafond per le aggregazioni di circa 10 milioni di euro per imprese che si mettono insieme in ATI o RTI (raggruppamenti temporanei di impresa), reti di impresa con soggettività giuridica. Sono molti però i vincoli previsti per accedervi, a partire dai settori interessati (tale sostegno è valido solo per la manifattura sostenibile e l'artigianato digitale, con la necessità inoltre di capire meglio quali siano i settori agevolati), dalle modalità di costituzione della rete, che deve prevedere almeno 15 soggetti, e dalla formula (rete con personalità giuridica).

"Pur ritenendo che questo provvedimento, in attesa di essere normato da appositi decreti attuativi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e di fare ulteriore passaggio al Senato, sia un segnale importante di incentivo per le reti di impresa - concludono i Presidenti Manotti e Maccorin - chiediamo alle Istituzioni e ai Parlamentari Reggiani risorse dedicate per investire meno timidamente nelle reti di impresa con la leva fiscale, partendo dalle reti contratto. CNA Reggio Emilia si rende disponibile per indicare la strada da percorrere e aprire un confronto serio su questo tema".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

UniCredit Foundation lancia un bando nazionale del valore complessivo di 500.000 euro che premierà sette progetti sul territorio italiano finalizzati all'occupazione di giovani in difficoltà. I progetti selezionati verranno poi sottoposti al voto dei dipendenti italiani di UniCredit che, tramite l'iniziativa interna "Your Choice, Your Project", potranno indirizzare parte del contributo al progetto di solidarietà preferito -

Parma, 16 dicembre 2014 -

Ha preso il via ieri, 15 Dicembre 2014 la quarta edizione del Bando UniCredit Carta E per lo sviluppo di "Strategie di coesione sociale a favore dei giovani", rivolto a organizzazioni non profit italiane per contribuire allo sviluppo di progetti di inclusione lavorativa di giovani in situazioni di disagio.

Nel biennio 2013-2014 UniCredit Foundation ha investito in Italia più di 2,6milioni di euro, sostenendo 43 progetti sul territorio nazionale riguardanti soprattutto due ambiti di intervento: sostenere le persone anziane in una condizione di disagio economico, sociale e sanitario e supportare l'imprenditorialità sociale e l'occupazione di giovani in condizioni di disagio.

UniCredit Foundation, con questo bando, intende incentivare l'elaborazione di progetti che contribuiscano alla coesione sociale giovanile, da un lato facilitando la capacità individuale di inserirsi positivamente nel circuito socio-economico, dall'altro promuovendo la consapevolezza dell'uguaglianza di diritti e doveri di fronte alle Istituzioni. Il Bando tenderà pertanto a sostenere progetti in linea con i principi della Fondazione, finalizzati all'occupazione di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, che vivono particolari situazioni di difficoltà.

Grazie ai contributi raccolti con UniCreditCard Flexia Classic E – la carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, raccoglie il 2 per mille di ogni spesa effettuata alimentando un fondo destinato a iniziative e progetti di solidarietà e supporto a favore di persone in difficoltàsaranno selezionati all'interno del Bando sette progetti, in corrispondenza della suddivisione territoriale di UniCredit in Italia, che verranno finanziati con 60.000 euro ciascuno.

I progetti verranno esaminati e selezionati dal Comitato Carta Etica, interno a UniCredit, in collaborazione con il Cergas dell'Università Bocconi di Milano.

In una seconda fase, nell'ambito dell'iniziativa interna "Your Choice, Your Project" ("La tua Scelta, Il tuo Progetto"), gli oltre 50.000 dipendenti italiani di UniCredit potranno votare il proprio progetto preferito tra i sette selezionati all'interno del Bando. In base ai voti ricevuti, ciascun progetto concorrerà ad aggiudicarsi una 'quota parte', proporzionale ai voti ricevuti, dei rimanenti 80.000 euro di premio.

Per partecipare al Bando le organizzazioni non profit dovranno essere ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale ai sensi del Decreto Legislativo n. 460 del 4 dicembre 1997), costituite da almeno 3 anni (e quindi entro il 1 Dicembre 2011).

Le domande di partecipazione andranno presentate entro le ore 12.00 del 19 gennaio 2015 esclusivamente tramite l'apposito applicativo online disponibile sul sito internet www.unicreditfoundation.org.

"La collaborazione più che decennale con UniCredit Foundation – ha ricordato Gabriele Piccini, Country Chairman Italia UniCredit – ha contribuito a supportare progetti di grande utilità sociale. Grazie a questa sinergia, che è andata affinandosi nel tempo, ogni anno vengono individuate alcune tra le tematiche sociali più urgenti e selezionati i progetti più innovativi a cui destinare i fondi raccolti. Per confermare l'attenzione del nostro Gruppo alle esigenze delle fasce della popolazione più deboli, quest'anno abbiamo deciso di concentrare il nostro impegno sui giovani a rischio di esclusione sociale, una delle emergenze che possono mettere a dura prova la coesione sociale delle nostre comunità nei prossimi anni".

"Data la persistente fase di incertezza che sta attraversando il nostro Paese, credo che uno dei rischi più grandi che possano correre i giovani – ha affermato Maurizio Carrara, Presidente di UniCredit Foundation – sia quello di perdere la speranza nel proprio futuro. Questa considerazione vale per tutti, ma in particolare per i soggetti che si trovano già in situazioni di disagio. Uno dei compiti principali dei progetti di imprenditorialità sociale è proprio quello di fornire a questi giovani, attraverso una formazione professionale finalizzata all'inserimento lavorativo, l'opportunità di costruirsi, oltre che un progetto di vita individuale, un 'ruolo sociale', sentendosi parte integrante di una comunità che sente il bisogno di resistere alle difficoltà e ritrovare la speranza di un futuro migliore".

Per ulteriori informazioni sul bando:
www.unicreditfoundation.org

(Fonte: ufficio stampa UniCredit)

Dopo la recente sentenza della Corte di giustizia europea sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato, la Cisl Scuola ha organizzato un'assemblea a palazzo Europa rivolta al personale docente e non docente -

Modena, 15 dicembre 2014 -

A seconda dei casi, i precari della scuola possono chiedere l'indennizzo, l'immissione in ruolo oppure entrambi. È il parere della Cisl Scuola che, dopo la recente sentenza della Corte di giustizia europea sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato, ha organizzato oggi un'assemblea a palazzo Europa rivolta al personale docente e non docente.

«La Cisl Scuola è impegnata da tempo, e su più versanti, per stabilizzare il lavoro precario, presente nel nostro sistema scolastico in percentuali ancora troppo alte e che non trovano plausibili giustificazioni – ha dichiarato la segretaria provinciale della Cisl Scuola Monica Barbolini - Secondo la Corte di Giustizia la reiterazione del contratto a tempo determinato deve essere giustificato da "ragioni obiettive" (ad esempio l'assenza del titolare) e devono sussistere regole che consentano un adeguato controllo dell'esistenza di tali ragioni obiettive. Le ragioni obiettive non sussistono nel caso di rinnovi contrattuali annuali (1 settembre-30 giugno o 1 settembre-31 agosto) per più di 36 mesi complessivi. Nella sentenza la Corte di Giustizia afferma con chiarezza che la normativa italiana è totalmente sprovvista di una regolamentazione che disciplini la stipula di rapporti di lavoro a tempo determinato che garantisca i lavoratori dall'abuso della reiterazione dei contratti e che tale normativa contrasta con quella europea, non prevedendo nemmeno l'ipotesi del risarcimento del danno».

Tale normativa risale a tre anni fa ed è per questo che la Cisl Scuola di Modena ha già avviato da tempo ricorsi al giudice del lavoro. A fronte di circa 300 precari che allora impugnarono i termini (dello scioglimento dell'ultimo contratto annuale), solo una decina ha proseguito con la causa al giudice del lavoro. L'udienza, più volte spostata, è ora fissata a marzo 2015. «La nostra azione non si è sviluppata solo attraverso numerosi ricorsi ai giudici del lavoro, ma soprattutto – ha sottolineato Barbolini - sul piano dell'iniziativa politico-sindacale, affinché la stabilizzazione del lavoro sia perseguita attraverso coerenti scelte politiche e legislative, e non affidata solo agli esiti del contenzioso individuale. Ribadiamo ancora una volta al governo la richiesta di muoversi in quella direzione, e di farlo subito, al di là degli approfondimenti che sul piano giuridico sono necessari per valutare in tutte le loro effettive implicazioni i contenuti della sentenza della Corte di giustizia europea. Si tratta, infatti, - ha aggiunto la segretaria della Cisl Scuola - di un documento complesso dal quale, è bene ricordarlo, non scaturiscono di per sé effetti immediati, essendo comunque rinviata alla giurisdizione nazionale l'applicazione dei principi richiamati nel dispositivo della decisione. La Cisl Scuola continuerà ad assicurare agli interessati la necessaria assistenza nelle vertenze individuali, intensificando nel frattempo – ha concluso Monica Barbolini - il suo impegno nel confronto, nell'iniziativa e nella mobilitazione sindacale».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Dino Spallanzani, Presidente CNA Commercio: "Un bel modo di reagire alla crisi e mettere in campo azioni propositive che fanno bene alla città" -

Reggio Emilia, 15 dicembre 2014 -

Non è passata inosservata la piccola "campagna" promossa da alcuni noti negozi della città "Io non chiudo!!! Per i tuoi acquisti scegli i negozi Reggiani!". Un messaggio che racchiude orgoglio, tenacia, resistenza, che porta dritto al tema della qualità, cortesia, professionalità che chiaramente si intende sintetizzare nel concetto di "reggianità" dei commercianti.

"È la voce di commercianti che si ostinano a "pensare positivo" - commenta il Presidente CNA Commercio Dino Spallanzani – Da collega reggiano vedendo i manifesti e le pagine pubblicitarie mi sono detto: "Bella iniziativa. Bravi, così si fa!". Perché è chiaro che dietro al messaggio pubblicitario si legge la volontà di non rassegnarsi al declino, di non pensare solo al bicchiere mezzo vuoto. Questo è anche ciò che ispira la azioni e le iniziative che come CNA non ci stanchiamo di mettere in campo per valorizzare commercialmente, e non solo, la nostra città. Diamo gambe a idee e progetti con un confronto serrato ma propositivo al Tavolo del Commercio in Comune".

"Nessuno di noi vuole far finta che il momento non sia difficile per tante famiglie, incluse le nostre. Ma siamo convinti – continua Spallanzani – che dietro il dato statistico del calo dei consumi si possa in realtà leggere un consumatore con una propensione a un tipo di acquisto più selettivo. In altri termini il cliente è più attento, compra ciò che gli serve e lo fa in modo più informato e consapevole, ma è qui che i negozi reggiani possono fare la differenza e giocarsela rispetto ad altre proposte commerciali della grande distribuzione o catene, dove personalizzazione, qualità del servizio, conoscenza e cura del cliente non sono paragonabili a quanto offrono i nostri piccoli e medi negozi "specializzati".

"Considerato che siamo in clima natalizio, - conclude il Presidente Spallanzani - durante il quale si concentrano le aspettative di molti commercianti, vogliamo sostenere azioni ben augurali e attrattive, ad esempio sponsorizzando lo spettacolo pirotecnico in centro per la notte di S. Silvestro. Certo, è solo un segnale: ma è utile per convincere i reggiani che la nostra città è bella e da vivere, oltre che essere il posto giusto per tutti i gusti e le tasche uno shopping intelligente".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)


Cgil e Uil, adesione superiore al 60%, oltre 1,5 milioni in piazza. Oltre 2.000 persone in corteo a Piacenza.

Emilia, 12 Gennaio 2014 ----
"Buongiorno e buon sciopero a tutte e tutti #CosiNonVa".

Così in un tweet Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha dato 'ufficialmente' il via alla giornata di sciopero generale, proclamata per oggi venerdì 12 dicembre da Cgil e Uil, per chiedere "a Governo e Parlamento di cambiare in meglio la legge sul lavoro e la legge di stabilità, rimettendo al centro il lavoro, le politiche industriali e dei settori produttivi fortemente in crisi, la difesa e il rilancio dei settori pubblici e e la creazione di nuova e buona occupazione".
"Un'adesione media allo sciopero generale Cgil e Uil superiore al 60%, con una partecipazione nelle cinquantaquattro piazze di oltre 1,5 milioni di persone". In una nota Cgil e Uil esprimono "forte soddisfazione per la piena riuscita dello sciopero generale promosso per oggi con le parole d'ordine 'Così Non va!',che da Nord a Sud, attraversando tutti i settori, pubblici e privati, ha registrato un'adesione altissima, con una media superiore al 60%. Un andamento positivo ovunque, non solo quindi nei grandi complessi industriali, nei diversi settori della Pubblica amministrazione e nel segmento dei trasporti, ma anche laddove il lavoro è frammentato e precario, come nei servizi e nel commercio, dove la media si assesta anche qui intorno al 60%".

Uno sciopero che "pur cadendo in un periodo di forte disagio sociale, e di una perdurante grave crisi economica, ha segnato nelle piazze una grandissima partecipazione, segno di una volontà di cambiamento, vera e positiva. Nelle cinquantaquattro piazze più di un milione e mezzo tra lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani, precari e tantissimi studenti, hanno oggi manifestato per chiedere al Governo e al Parlamento di cambiare in meglio la legge sul lavoro nel varo dei decreti attuativi e di intervenire nella legge di stabilità, rimettendo al centro il lavoro, le politiche industriali e dei settori produttivi fortemente in crisi, la difesa e il rilancio dei settori pubblici e la creazione di nuova e buona occupazione. Una giornata straordinaria, di protagonismo assoluto del mondo del lavoro che, riprendendosi la scena, segna un passaggio cruciale della mobilitazione contro le scelte sbagliate del governo, per un cambiamento vero".

Cgil, ferma condanna episodi di violenza che nulla hanno a che vedere con manifestazioni sindacali
La Cgil condanna con estrema fermezza gli episodi di violenza che si sono registrati oggi a Torino e Milano, specificando che quanto avvenuto non è in alcun modo associabile alle pacifiche manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia in occasione dello sciopero generale di Cgil e Uil.
La Cgil invita, quindi, a distinguere bene quanto accaduto, per evitare che alla protesta dei tanti che sono scesi in piazza possa essere associata la violenza di pochi, che nulla hanno a che vedere con le lavoratrici e i lavoratori di Cgil e Uil che hanno pacificamente manifestato per esprimere la loro legittima protesta nei confronti delle scelte sbagliate di questo governo.

Piacenza il Palco

LO SCIOPERO A PIACENZA
Oltre duemila persone in corteo a Piacenza per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil a Piacenza. Manifestazione che ha avuto il suo apice con un un "silenzio assordante" quando, prima del suo intervento conclusivo in piazza Sant'Antonino, il segretario Cgil Piacenza, Gianluca Zilocchi, ha chiesto ai manifestanti un minuto di silenzio per i 45 anni della strage di Piazza Fontana. Il corteo è andato formandosi davanti alla sede di Confindustria Piacenza, cinque i pullman dalla provincia arrivati al concentramento. Il lungo serpentone ha percorso Corso Vittorio Emanuele e si è concluso, per la prima volta nella storia delle manifestazioni di questo genere a Piacenza, in piazza Sant'Antonino.

Sul palco – un semplice furgone con le sponde abbassate - Zilocchi è stato preceduto dal segretario aggiunto Uil Emilia, Massimiliano Borotti. Prima di loro parola a Luca Villaggi, studente, Katia Tomacchio, insegnante, Chiara Casella del comitato Restiamo umani per Gaza, Andrea Cignatta, operaio della Tectubi, Raffaella Boselli, dipendente della Provincia, Mauro Bobbi dell'Ivri e John Gioba del magazzino della logistica GLS.

"Oggi è una giornata bellissima per Piacenza. Siamo noi – ha detto Zilocchi - quelli che questo Paese lo vogliono cambiare davvero. Altro che conservatori, smettetela di prendere in giro gli italiani con slogan e proclami, noi oggi vi sfidiamo sul tema delle riforme, a partire da quella fiscale".

CONFINDUSTRIA
"Siamo partiti dalla sede di Confindustria perché non possono pensare di continuare a dormire beatamente, di sognare, come hanno detto, grazie alle pseudoriforme del Governo mentre noi perdiamo diritti e tutele senza che questo risolva in alcun modo i problemi economici del paese. Ma che imprenditori siete? - ha chiesto Zilocchi dal palco - che prospettive avete se lasciate morire a Piacenza un marchio come RDB, è mai possibile che in tutti questi mesi nessuno dei tanti imprenditori piacentini si sia fatto avanti per salvare questo patrimonio del territorio?".
Con la legge di stabilità il Governo ha "regalato alle imprese un taglio dell'Irap di 6,5 miliardi che andranno a pesare sui conti delle Regioni, della Sanità pubblica, con la messa in discussione del fondo sanitario nazionale, a discapito dei lavoratori e dei pensionati che fra l'altro, continueranno ad essere esclusi dagli 80 euro e non vedranno nemmeno stavolta rivalutare le loro pensioni. Mentre ai lavoratori avete consegnato un bellissimo regalo di Natale, aumentando il prelievo fiscale sulle pensioni integrative e sul TFR"

IREN e COMUNE DI PIACENZA
"Manager di aziende a maggioranza pubblica come Iren che si permettono il lusso di incassare una buonuscita di 900mila euro dopo 18 mesi di lavoro, più un nuovo incarico per altri 400mila euro. Cosa ne pensa il Comune di Piacenza, che fa parte della proprietà, di questa vicenda? Siamo curiosi di saperlo, visto che non passa giorno senza che ci venga ricordata la difficoltà a chiudere il bilancio per il 2015 perché mancano le risorse. Lo diciamo chiaro: non pensateci neanche a vendere le quote pubbliche di Iren, non accetteremo mai una privatizzazione strisciante dell'azienda".

TAGLI ALLA PROVINCIA – CENTRI PER L'IMPIEGO
"Con i tagli che state facendo state uccidendo di fatto le Province e non sapete nemmeno cosa fare delle funzioni che vengono a sparire. Che fine faranno i centri per l'impiego? Chi li finanzierà? Chi e come gestirà le politiche del lavoro nei territori?
Che ne sarà di tutto il lavoro fatto in questi anni nella gestione delle crisi aziendali? Perdiamo competenze, professionalita', esperienze. Di sicuro, il sottosegretario Delrio quando e' venuto a rispondere ai sindaci piacentini non e' stato in grado di farlo, se non dicendo che con i tagli al personale i conti torneranno. State sfasciando gli enti locali e le persone perdono il lavoro. Gran bella riforma!"

NUOVA LEGGE APPALTI – FALSO IN BILANCIO
"Noi proponiamo da subito una nuova legge sugli appalti, contro le gare al massimo ribasso, per la tutela dei posti di lavoro. Rimettiamo il reato di falso in bilancio, è una vergogna che nella situazione in cui siamo sì possano truccare i conti delle imprese senza conseguenze. Non stiamo giocando a "monopoli", stiamo giocando sulla pelle di milioni di italiani. Alziamo le sanzioni per gli evasori e andiamo a cercare le risorse dove ci sono: mettiamo un'imposta patrimoniale, redistribuiamo la ricchezza e abbassiamo il prelievo fiscale al lavoro dipendente e ai pensionati. Introduciamo subito la flessibilita' dell'uscita in pensione, per creare veramente posti di lavoro. Vogliamo i contratti, vogliamo le riforme vere, serie, condivise, quelle che servono davvero al paese, ai lavoratori e ai pensionati".

TERRITORIO
"Questo è un territorio devastato dalla crisi, irriconoscibile se confrontato a pochi anni fa, con aziende importanti che hanno chiuso i battenti o che si sono fortemente ridimensionate. I numeri delle ore di cassa e i dati sulle mobilita' sono impressionanti e non accennano a calare. Dov'e' la fine del precariato tanto annunciata? Ci avevano promesso di superare le differenze tra i giovani e i lavoratori più anziani, di dare diritti e tutele a chi oggi non le ha, di estendere a tutti le garanzie sociali per chi perde il lavoro, ma non c'e' niente di tutto questo nelle scelte che sono state fatte, al di là dei proclami e degli annunci.


SINDACATO
"Spetta ancora una volta a noi, come sempre è stato nella nostra storia, dimostrare com'è possibile tenere insieme il tutto, i diritti e le tutele esistenti con la necessità di includere chi oggi non è rappresentato, chi oggi vive la sua esperienza di lavoro o da precario in solitudine. In questa piazza ci sono i giovani e i pensionati, i precari e gli operai, gli impiegati, ci sono gli studenti, i dipendenti pubblici, ci siamo tutti.
In questi anni c'eravamo, eravamo nelle aziende in crisi, a salvarle, a salvare centinaia di migliaia di posti di lavoro, ed oggi abbiamo le idee chiare su cosa serve al nostro paese. Siamo sicuri che su questi punti saremo in grado di costruire un fronte sindacale unitario e compatto, anche con chi oggi non e' in piazza con noi ma siamo certi e' pronto a condividere queste battaglie. stiamo finendo i gettoni per usare i nostri telefoni ma un modo per organizzarci e venirvi a disturbare lo troveremo comunque, state sereni.

CORRUZIONE
"Guardiamo ai vergognosi fatti di Roma di questi giorni, un mix di razzismo, opportunismo, cinismo, di affari e di quattrini guadagnati alla faccia dei più deboli, uno spaccato reale di quella che è la nostra societa' di oggi, se guardiamo a questi fatti ce la teniamo ben stretta la nostra storia, la questione morale, l'austerita', l'etica e l'idea della politica come servizio agli altri".

Sciopero, immagine da Parma

(Fonti Cgil nazionale e Piacenza)

Lunedì 15 dicembre, dalle ore 18.30, un incontro per fare il punto sulla Garanzia Giovani, presso la sede Provinciale di CNA Modena -

Modena, 12 dicembre 2014 -

Un seminario tecnico per passare in rassegna tutto ciò che riguarda la Garanzia Giovani (Youth Guarantee), il Piano Europeo con cui Stato e Regione s'impegnano a offrire ai giovani tra i 15 e i 29 anni, che non studiano e non lavorano (Neet), un percorso personalizzato di formazione o un'opportunità lavorativa.
Partito in Italia il 1° maggio scorso, il piano è un'importante occasione anche per le imprese, che possono beneficiare delle agevolazioni previste e investire su giovani motivati.

Per parlare di quest'opportunità e chiarire ogni dubbio al riguardo, CNA, grazie al suo ente di formazione CNI-ECIPAR, ha organizzato un incontro che si svolgerà lunedì 15 dicembre, dalle ore 18.30 alle 20.00, presso la sala Arcelli della sede provinciale (in via Malavolti 27, Modena). Dopo un breve inquadramento del provvedimento, si parlerà nello specifico di tirocini e certificazione delle competenze, di sostegno all'autoimprenditorialità e del bonus occupazionale per le imprese. Sarà inoltre esaminato lo stato di attuazione della Garanzia Giovani nella provincia di Modena.

A parlarne saranno Lauro Venturi, Direttore CNI-Ecipar Modena, Valeria Bellesia, responsabile apprendistato CNI-Ecipar Modena e Milena Chiodi, responsabile progetto Garanzia Giovani della Provincia di Modena. Le imprese avranno la possibilità di porre domande ai tecnici di CNI-Ecipar e ricevere un'assistenza qualificata su tutte le procedure necessarie per ottenere le agevolazioni previste.
La partecipazione al seminario è aperta a tutti gli imprenditori interessati e ai giovani in possesso dei requisiti per iscriversi a Garanzia Giovani (per maggiori informazioni www.garanziagiovani.gov.it ).

(Fonte: Ufficio Stampa CNA Mo)

Inaugurato l'archivio cartaceo che racconta trent'anni (dal 1950 al 1980) di vita del sindacato di Palazzo Europa. La Cisl mette in rete manifesti, foto, documenti e testimonianze di vita sindacale -

Modena, 12 dicembre 2014 -

Il superamento di famose crisi aziendali, dalle Fonderie alla Maserati; l'istituzione del servizio di medicina preventiva per migliorare le condizioni di lavoro nelle fabbriche; la creazione delle cooperative forestali per combattere la disoccupazione in montagna; la contrattazione territoriale. Sono molti i capitoli della storia recente di Modena contenuti nell'archivio storico della Cisl, che ha riordinato e pubblicato su Internet un'enorme mole di materiale che racconta trent'anni (dal 1950 al 1980) di vita del sindacato di Palazzo Europa.

Quello della Cisl di Modena è uno dei primi archivi sindacali italiani consultabili on line ( www.archiviostorico.cislmodena.it); il materiale è scaricabile gratuitamente con un motore di ricerca che fa dell'archivio storico della Cisl di Modena un modello per altri archivi sindacali esistenti in Italia. Ieri è stato inaugurato l'archivio "cartaceo"; sono intervenuti il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il segretario regionale della Cisl Giorgio Graziani, quello provinciale William Ballotta, gli ex segretari provinciali Cisl Giancarlo Bernini e Antonio Guerzoni, che hanno riordinato e digitalizzato il materiale.

L'archivio è composto da cinque sezioni: manifesti, fotografie, documenti, testimonianze, quaderni. I manifesti sono 1.204, per la prima volta riprodotti e scaricabili. La digitalizzazione rende accessibile una fonte in parte dimenticata e difficilmente consultabile. L'archivio fotografico è composto da circa 1.300 foto che riguardano 350 avvenimenti. La digitalizzazione crea una maggiore integrazione delle foto con le restanti parti dell'archivio. L'archivio dei documenti consiste di 221 record. Ogni record corrisponde a un faldone o a una cartella. Per ogni record è previsto almeno un allegato che mostra il contenuto di un documento del fascicolo o del faldone. Attualmente gli allegati sono circa 600 (relazioni congressuali, contratti, corrispondenza con associazioni imprenditoriali, aziende, istituzioni ecc.).

Le testimonianze sono costituite dalle interviste ai protagonisti dell'epoca nella contrattazione integrativa aziendale. I quaderni sono monografie che combinano assieme manifesti, foto, documenti e testimonianze: in pratica sono una vetrina della documentazione contenuta nell'archivio storico della Cisl su uno specifico argomento. Finora ne sono stati realizzati due: storia della cooperativa Bosco della Saliceta e Cisl di Camposanto, manifesti del consiglio di fabbrica della Fiat. È in preparazione un terzo quaderno dedicato a come è cambiata la concezione del 1° Maggio tra il 1950 e 1980. La classificazione dei documenti è inserita in un database che consente di effettuare una ricerca con diverse chiavi: per data, livello territoriale, protagonista dei documenti, argomento, parole chiave (ad esempio nome di un'azienda, contratto aziendale o nazionale, categoria, associazione ecc.). Tutti i dati contenuti nel database possono essere esportati in diversi formati (i più comuni sono csv e xls) per essere travasati in diversi programmi di ordinamento e interrogazione di dati (il più comune è Excel).

Ballotta: "Riscoprire le nostre radici ci aiuta a capire dove stiamo andando" -

«Lo scopo del nostro progetto è sottolineare il contributo fornito dalla Cisl all'evoluzione del sindacato a Modena attraverso la contrattazione locale». Il segretario provinciale della Cisl William Ballotta spiega così il riordino e la digitalizzazione dell'archivio storico della Cisl di Modena, che ha messo on line trent'anni di vita sindacale (dal 1950 al 1980). «Questo materiale è a disposizione non solo dei nostri dirigenti, operatori e iscritti, ma di studiosi, storici e dell'intera società modenese – dichiara Ballotta – Da oggi chi vuole conoscere la storia della Cisl può consultare documenti e materiali originali. Si tratta di una nuova fonte, aperta alla consultazione e al confronto. Questo è il nostro piccolo contributo alla creazione di un archivio diffuso sul territorio per responsabilizzare la comunità alla conservazione delle testimonianze di ogni tipo. Ci auguriamo che, ragionando nella stessa logica di potenziamento degli archivi, possa essere conservato e valorizzato il patrimonio documentale delle categorie unitarie negli anni Settanta, che appartiene a tutti. A questo scopo – continua il segretario Cisl - è necessario un costante scambio con Cgil e Uil, le istituzioni locali, gli uffici dello Stato e parastato, le associazioni imprenditoriali e le aziende. Ringraziamo chi, come il Comune di Modena, ha già iniziato a collaborare nel lavoro di ricostruzione della nostra memoria collettiva. Conoscere la storia attraverso le testimonianze e i materiali dell'epoca non è un lusso o uno sfizio per togliersi qualche curiosità. Serve anche a noi: riscoprire le nostre radici – conclude il segretario provinciale della Cisl - ci aiuta a capire da dove veniamo, dove stiamo andando, perché ci stiamo andando».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Al via un percorso di laboratori con l'esperto Walter Sancassiani di Focus Lab -

Parma, 11 dicembre 2014 -

Welfare aziendale, conciliazione tempi di vita e di lavoro, sostenibilità ambientale, lavoro e giovani: ruota attorno a questi temi fondamentali il percorso di laboratori sulla RSI, o Responsabilità Sociale d'Impresa, che Camera di commercio di Parma e Provincia di Parma, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, hanno presentato stamattina in via Verdi a una folta platea di imprese e professionisti.

Si tratta di un ciclo di incontri che si svolgeranno a cadenza mensile, da gennaio a giugno, per favorire la costruzioni di progetti in partnership con istituzioni e altri attori del territorio, sotto la guida di un esperto, Walter Sancassiani di Focus Lab.
Workshop, gruppi di lavoro tematici, forum e momenti di formazione saranno i metodi utilizzati nello svolgimento del percorso laboratoriale. Gli incontri si svolgeranno anche presso imprese locali per dare opportunità di conoscere da vicino diverse realtà e filiere produttive.
L'iniziativa si rivolge a tutte le imprese di Parma e provincia interessate a sperimentare attività di RSI come fattore di sviluppo qualitativo e di distinzione dal punto di vista commerciale. Coinvolgerà inoltre funzionari di enti e istituzioni locali che svolgono servizi per le imprese e che vogliono aumentare le loro conoscenze sulle logiche e gli strumenti di RSI.

"Molte imprese parmensi applicano già iniziative coerenti con criteri di RSI su vari ambiti – commenta Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio -, sono attive nel welfare aziendale verso i dipendenti, nei rapporti di collaborazione con il territorio e nell'innovazione green sia nei prodotti sia nei processi. Questo progetto vuole accompagnare imprese ed enti a impegnarsi sui temi di innovazione gestionale e in applicazione di obiettivi strategici su scala Europea. Crediamo sia fondamentale favorire lo scambio diretto di esperienze, conoscenze e competenze da impresa a impresa, in un vero approccio a rete".

Maurizio Vescovi Consigliere della Provincia di Parma Delegato a Formazione professionale e Lavoro, ha dichiarato: "Ritengo che questo progetto rivesta una particolare rilevanza nell'attuale momento di crisi. Già con il Premio "Luisa Sassi" da alcuni anni promuoviamo la responsabilità sociale d'impresa, stimolando le assunzioni di disabili oltre gli obblighi di legge, per favorire il pieno soddisfacimento del diritto del lavoro delle persone diversamente abili. Qui abbiamo un ulteriore e concreto passo in avanti, con l'estensione del progetto ad altri ambiti che interessano le imprese, dal welfare aziendale all'economia green, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro."

Dopo la relazione di Sancassiani, sono state presentate alcune testimonianze in ambito di progetti di RSI. Si sono alternati al podio Irene Rizzoli di Delicius Rizzoli Spa, Luciano Mazzoni di Gesin Proges Gruppo Cooperativo e Paolo Moscatti di Tec Eurolab e membro dell'associazione di aziende modenesi per la responsabilità sociale.
Hanno concluso la mattina gli interventi della Provincia di Parma, di associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali, del mondo del volontariato e della scuola.

Per informazioni e adesioni sul progetto si può inviare un'e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare ai numeri 0521 210257–246 o 0521 931775–931899.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di Commercio)

Sulla polemica di Santa Lucia con il sindaco di Piacenza: 
"Caduta di stile, spieghi perché il regalo lo si è fatto a 
De Sanctis di Iren con una liquidazione di 900mila euro" -

Piacenza, 11 dicembre 2014 -

"Siamo di fronte ad un insieme di provvedimenti di propaganda che non incidono sugli investimenti; provvedimenti creati solo per avere il via libera alla legge di stabilità da parte dell'Europa. Ma da un lato l'UE non è contenta e di fatto si è tolto via di mezzo l'articolo 18 e aumentata la tassazione su lavoratori e pensionati. Speriamo di essere in migliaia a Piacenza venerdì a dire che così non va. Lo sciopero generale di tutti i settori è l'inizio di un percorso di rivendicazione da parte nostra".

Questi, per sommi capi, i motivi che hanno spinto Cgil e Uil a convocare per il 12 dicembre lo sciopero generale. A spiegare le motivazioni sono stati ieri Gianluca Zilocchi, segretario generale della Camera del Lavoro, Massimiliano Borotti, segretario aggiunto Uil Emilia; Stefania Bollati e Ivo Bussacchini della segreteria della Cgil di Piacenza.
Il ritrovo è previsto per le 9,00 di fronte alla sede di Confindustria (via IV Novembre); il corteo si snoderà per le vie del centro e si concluderà in piazza Sant'Antonino. In città arriveranno anche diversi pullman organizzati da tutta la provincia (vedi prospetto in fondo)

PRECARIETA'
Si era detto di voler ridurre i contratti precari, invece se ne aggiunge uno, hanno spiegato Cgil e Uil. "Il contratto a tutele crescenti andrà ad ingrossare le fila delle decine di contratti presenti. Siamo di fronte a una pseudo riforma del mercato del lavoro e venerdì saremo di fronte a milioni di persone in tutta Italia a dire che il jobs act approvato da Camera e Senato non ha coinvolto le parti sociali e ha tolto diritti e tutele la cui cancellazione non porta a nessun beneficio sul piano economico o della ripresa".

DEMANSIONARE, CONTROLLARE
"Si è cancellato il divieto di demansionare i lavoratori e quello di video sorvegliarli. Non era meglio agire sui 120-150 miliardi di evasione l'anno?" chiedono le parti sociali. "Si abbassa l'Irap – hanno spiegato - tanto che Confindustria crede di essere in un sogno. Dall'altra, però, abbiamo un incubo che vivono lavoratori e pensionati con l'innalzamento del prelievo fiscale sui fondi di previdenza integrativa dall''11 al 20%.

TAGLI AGLI ENTI LOCALI 
"Siamo di fronte a tagli agli enti locali che si riverseranno sui cittadini: 5 miliardi ai Comuni, 6 alle Regioni e 1,5 alle province. Così – denunciano i sindacati - i bilanci non si riescono a fare. Il Comune di Piacenza – hanno fatto l'esempio i sindacati – ci ha fatto sapere che il bilancio previsione per il 2015 si farà più avanti perché mancano 7 milioni di euro".

NUOVA STAGIONE
"Abbiamo trovato un'unità di intenti importante, e speriamo presto di poter avere anche la Cisl con noi. Adesso si apre una nuova stagione nella quale ci presenteremo con piattaforme rivendicative. Lo sciopero deve avviare una riflessione attorno a che tipo di paese vogliamo".

PULLMAN GRATIS DALLA PROVINCIA
"La campagna di assemblee si concluderà l'11. Siamo stati in tutti i luoghi di lavoro e per la prima volta ci saranno 5 pullman che dalla provincia, grazie allo Spi Cgil, permetteranno a tutti di poter manifestare, anche chi abita lontano dalla città".

OCCUPAZIONE, DICEMBRE MESE NERO
Fatto salvo il settore delle trivellazioni, il contesto manifatturiero non vedrà crescite nemmeno per il 2015. Mentre la politica e i media parlano d'altro, la Riforma Fornero riduce di un anno l'indennità di mobilità sopra i 50 anni. A Piacenza prepariamoci a una valanga di licenziamenti a fine dicembre: gli strumenti di sostegno finiranno per tanti. Siamo molto preoccupati.

REPUBBLICA FONDATA SULL'IMPRESA
"Perché partiamo davanti a Confindustria? Rischiamo di far diventare la nostra Repubblica fondata esclusivamente sull'impresa. Tolgo l'articolo 18, introduco elementi ulteriori di finanziarizzazione – come l'anticipo sui crediti nei confronti della pubblica amministrazione – ed ecco che la scelta di stare partire davanti a Confindustria, venerdì, è una questione politica.

UNITA' SINDACALE
La Cisl non ci pare stia dicendo che va tutto bene, ogni organizzazione ha titolo e diritto di organizzare le proteste come meglio crede. Per noi occorre una presa di posizione forte adesso. Ma confidiamo che nel proseguo si possa tornare ad azioni unitarie, come accadrà si spera presto nel pubblico impiego. Ma bisogna chiederlo a Cisl perché hanno deciso di non fare sciopero con noi. L'obiettivo è cambiare il paese, su questo siamo tutti d'accordo. troveremo nelle prossime settimane

SANTA LUCIA, RISPOSTA AL SINDACO
In merito al comunicato diffuso dal Comune in cui il sindaco Paolo Dosi dice che per lo sciopero non ci sarà l'iniziativa di Santa Lucia con i bambini, Zilocchi e Borotti hanno risposto così: "Abbiamo deciso di far concludere il corteo in piazza Sant'Antonino proprio per non disturbare gli eventi natalizi: un'uscita del genere che rappresenta una caduta di stile da questo sindaco non ce l'aspettavamo. Che c'era sciopero lo si sapeva da tempo, noi l'abbiamo letta come una presa in giro nei confronti di chi rinuncia ad una giornata di lavoro per rivendicare i propri diritti. I cittadini più attenti l'hanno capito che ci sarà poco da festeggiare per troppe famiglie quest'anno, e tutti vorremmo chieder conto del regalo di Natale fatto da Iren all'ex amministratore delegato che se ne va con 900mila euro di liquidazione".

PULLMAN

Da Nibbiano

7.45Nibbiano (Piazza Mercato), ore 8 Pianello (Ponte sul Tidone), ore 8.20 Borgonovo (Municipio), ore 8.30 Castelsangiovanni (Rotonda), ore 8.40 Sarmato (Semaforo), ore 8.50 Rottofreno (Chiesa), ore 9 San Nicolò (Chiesa), ore 9.10 Sant'Antonio (Cooperativa), ore 9.15 Piacenza Parcheggio Cheope.
 Per prenotazioni telefonare al mattino ai numeri 0523 - 862884 o 842826 o 768085.


Da Castelvetro


Pullman alle ore 8 da Castelvetro (Piazza Municipio), ore 8.15 Monticelli (Semaforo Consorzio), ore 8.20 San Nazzaro (Chiesa), ore 8.25 Caorso (Municipio), ore 8.40 Roncaglia (Circolo Arci), ore 9.15 Piacenza (Parcheggio Cheope).
Per prenotazioni telefonare al mattino ai numero 0523-829490.


Da Lugagnano


Pullman ore 7.45 da Lugagnano (Piazza Mercato), ore 7.50 Castellarquato (Semaforo), ore 7.55 (Bivio Lusurasco), ore 8.05 Fiorenzuola (Piazza mercato piccola), ore 8.10 Roveleto (Chiesa), ore 8.15 Cadeo (Chiesa), ore 8.30 Carpaneto (Municipio), ore 8.45 Pontenure (Chiesa), ore 9 Montale (Rotonda), ore 9.15Piacenza (Parcheggio Cheope).
Per prenotazioni telefonare al mattino ai numeri 0523- 983561 o 859106.


Da Bettola


Pullman da Bettola alle ore 7.45 (Piazza Mercato), ore 8 Pontedellolio (Chiesa), ore 8.15 Vigolzone (Chiesa), ore 8.25 Podenzano (Cgil Camera del Lavoro), ore 8,40 San Giorgio (Piazza Mercato), ore 8.45 San Polo (Semaforo), ore 9 Farnesiana (Rotonda), ore 9.15 Piacenza (Parcheggio Cheope).
Per prenotazioni telefonare al mattino allo 0523-550112.


Da Bobbio


Pullman da Bobbio ore 7.45 (Piazza S. Francesco alla fontana), ore 8.05 Perino (Piazza Mercato), ore 8.25 Travo (Piazza Mercato), ore 8.40 Rivergaro (Piazza Paolo), ore 8.45 Niviano (Semaforo SS45), ore 8.50 Settima (Bivio SS45), ore 9 Gossolengo (Municipio), ore 9.15 Piacenza (Parcheggio Cheope).
Per prenotazioni telefonare al mattino allo 0523 - 956435.

(Fonte: Ufficio stampa CGIL Piacenza)

Giovedì, 11 Dicembre 2014 10:57

Aumentano l’usura e il pizzo “silenzioso”

"Crimini invisibili": 10 casi in carico a "SOS Giustizia" della Camera di Commercio di Reggio Emilia gestito in collaborazione con Libera -

Reggio Emilia, 11 dicembre 2014 -

Sono una trentina i contatti stabiliti da cittadini e imprenditori con lo "Sportello Legalità" della Camera di Commercio di Reggio Emilia nel corso di un anno e mezzo di attività di questo nuovo strumento di sostegno alle vittime del crimine organizzato, ed in particolare di racket e usura.
Un terzo di questi casi è stato poi assunto in carico (in modo riservatissimo, ovviamente, così sono anonime le telefonate di primo contatto) dal punto di ascolto "SOS Giustizia" gestito in collaborazione con Libera, che ad una vittima ha assicurato un aiuto economico indispensabile per intraprendere un percorso di riscatto, mentre in un altro ha portato una imprenditrice reggiana al coraggio della denuncia alle forze dell'ordine, sempre per questioni di usura.

I dati sono stati forniti da Carla Menozzi, responsabile dello "Sportello Legalità" della Camera di Commercio, nel corso del convegno dell'Ente camerale su quei "crimini invisibili" che, complice anche la crisi economica, rischiano di moltiplicarsi anche nel nostro territorio.
"Dobbiamo tenere molto alta l'attenzione – ha affermato al proposito il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – perché la pervasività del fenomeno è tale per cui occorre continuare a mobilitare le coscienze, a promuove una più forte cultura della legalità e a far conoscere i modi in cui la criminalità organizzata si insinua nella vita di persone e imprese che la crisi ha reso più fragili ed esposte a fenomeni come l'usura, l'estorsione, la minaccia".

"Allo stesso modo – ha aggiunto Landi – siamo impegnati a far conoscere di più e meglio il come ci si può difendere e quali strumenti si sono via via affiancati al lavoro delle forze dell'ordine per contrastare il crimine e affrontare quelle situazioni drammatiche che riguardano le imprese e, prima ancora, toccano gli imprenditori, la loro vita personale e familiare, generando situazioni angoscianti che troppo spesso si consumano nella solitudine".
Tutto questo legato, come si è detto, a "crimini invisibili", anche a crimini che si fanno più silenziosi, come ha ricordato il vicepresidente di Libera e coordinatore di "SOS Giustizia", don Marcello Cozzi.
Tra questi spicca l'usura, uno dei più grandi business in consolidamento da parte dei tutte le organizzazioni criminali (se ne occupano 60 clan mafiosi), con un fatturato stimato in 20 miliardi di euro, ma soprattutto il vecchio "pizzo", oggi non più pagato in contanti, ma con l'obbligo di assunzioni di affiliati a qualche clan e l'imposizione di fornitori di beni e servizi alle imprese.
Servono allora modifiche legislative urgenti – ha aggiunto don Cozzi – perché non è pensabile che il reato di usura cada in prescrizione dopo 7 anni e sei mesi quando per avviare un processo su questo reato occorrono dagli 8 ai 10 anni.

Ma serve, soprattutto (e su questo anche gli interventi del vice Prefetto vicario reggente di Reggio Emilia, Adriana Cogode, dell'Assessora Natalia Maramotti, del giornalista Rai Luca Ponzi, dell'avv. Celestina Tinelli, responsabile della formazione e scuola Camera penale di Reggio Emilia, del vicesegretario generale della Camera di Commercio, Francesco Tumbiolo, e di Alessandro Gentilini di Banca Etica), un approccio culturale diverso che consenta di creare un clima di contrasto costante rispetto all'illegalità, di individuare le indifferenze e le involontarie complicità, per stroncare via via un fenomeno che in Italia fattura 220 miliardi all'anno (20 in Emilia-Romagna).
E proprio partendo da qui è risultata allora particolarmente significativa la presenza al convegno di due classi quinte dell'Istituto Tecnico "Scaruffi": giovani la cui futura professione li potrà portare, più di altri, a toccare con mano come il crimine organizzato si insinua all'interno delle imprese, cambiando volto e forma, ma rimanendo, troppo spesso, invisibile.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Un incontro per fare il punto su iniziative e opportunità per Expo 2015, presso la sede Provinciale di CNA Modena -

Modena, 11 dicembre 2014 -

Un incontro per passare in rassegna tutto ciò che bolle in pentola sul territorio modenese rispetto a Expo 2015, la grande kermesse che, da maggio a ottobre, a Milano metterà il nostro Paese sotto i riflettori del mondo. La rassegna milanese, com'è noto, si snoderà attorno alle realtà agroalimentari ("Nutrire il pianeta, Energie per la vita" è il tema dell'Expo), ambito nel quale il made in Italy ha un suo punto di forza. Ma quando si parla di made in è immediato il coinvolgimento delle filiere di tutti i settori che fanno riferimento alla qualità e al gusto, a partire dalla moda, ad esempio. Ecco perché oggi, giovedì 11 dicembre, all'incontro che si terrà dalle ore 17 alle 19 presso la sala Arcelli della sede Provinciale (a Modena, in via Malavolti, 27), CNA ha invitato tutte le imprese del manifatturiero modenese, per fare il punto su tutto ciò che ad Expo. A parlarne saranno Raffaella Quaquaro, coordinatrice delle attività riguardanti l'Expo, che passerà in rassegna le opportunità modenesi oggi a disposizione delle imprese, per cercare di inserirsi nel circuito dell'esposizione universale milanese. Andrea Tosi, responsabile delle politiche economiche di CNA, illustrerà invece le agevolazioni e i finanziamenti riguardanti l'evento, mentre Enzo Ionna presenterà MOExpo, un portale web per le aziende modenesi realizzato in ben sette lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo e cinese), convenzionato con CNA e in grado di aiutare le imprese a farsi notare nell'ambito della gigantesca mole di attività che il prossimo anno ruoteranno attorno ad Expo 2015.
La partecipazione è aperta al pubblico.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA Mo)

Al via un percorso di laboratori con l'esperto Walter Sancassiani di Focus Lab. In Camera di commercio l'11 dicembre alle 9,30 un incontro di presentazione -

Parma, 9 dicembre 2014 -

Camera di commercio di Parma e Provincia di Parma, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, organizzano un percorso di laboratori di Responsabilità Sociale d'Impresa.
Si tratta di un ciclo di incontri che si svolgeranno a cadenza mensile, da gennaio a giugno, per favorire la progettazione di pratiche di Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI) sotto la guida di un esperto, Walter Sancassiani di Focus Lab.

L'iniziativa si rivolge a tutte le imprese di Parma e provincia interessate a sperimentare attività di RSI come fattore di sviluppo qualitativo e di distinzione dal punto di vista commerciale. Coinvolgerà inoltre funzionari di enti e istituzioni locali che svolgono servizi per le imprese e che vogliono aumentare le loro conoscenze sulle logiche e gli strumenti di RSI.
La presentazione del progetto "Laboratorio per la Responsabilità Sociale d'Impresa" è in programma l'11 dicembre alle 9,30 alla Camera di commercio di Parma, in via Verdi, 2.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di Commercio)

Nuove misure in campo a sostegno delle aziende per la tutela dei marchi e la valorizzazione di modelli e disegni industriali -

Reggio Emilia, 9 dicembre 2014 -

Ci sono nuove misure in campo a sostegno delle aziende per la tutela dei marchi e la valorizzazione di modelli e disegni industriali, cioè di quei beni immateriali di cui l'imprenditoria reggiana è particolarmente ricca (e alla categoria appartengono anche invenzioni e brevetti) e che frequentemente sono oggetto di contraffazioni in tanti paesi del mondo.
In particolare, oggi vi sono due agevolazioni finanziate dal Ministero per lo Sviluppo Economico e specificatamente orientate alla tutela sui mercati esteri, laddove il sistema economico reggiano (che lega alle esportazioni oltre il 50% del valore aggiunto) può valorizzare i frutti della ricerca e dell'innovazione, ma è maggiormente esposto a forme di plagio.
Proprio di queste misure – gestite da Unioncamere - si parlerà nel seminario organizzato dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per giovedì 11 dicembre alle ore 10,00 nell'Aula Magna di Palazzo Scaruffi.
Nel corso dei lavori (relatrice la dr.ssa Marilina Labia) saranno illustrati i contenuti delle agevolazioni, le modalità di erogazione, i destinatari e le modalità di presentazione delle domande.

Info e iscrizioni: www.re.camcom.gov.it

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Nuovo regolamento sull'etichettatura dei prodotti alimentari che obbliga produttori e commercianti a diversi aggiornamenti -

Reggio Emilia, 9 dicembre 2014 -

Dal prossimo 13 dicembre entra in applicazione il nuovo regolamento sull'etichettatura dei prodotti alimentari. Un regolamento che obbliga produttori e commercianti a diversi aggiornamenti. Per fare un po' di chiarezza sul tema, Confcommercio organizza, giovedì 11 dicembre alle 15.30 presso la Sala della Rocca di Montecchio, un incontro con gli operatori del settore alimentare.

«Se chi produce prodotti confezionati –spiega Aurelio Trevisi, esperto di Sicurezza e igiene degli Alimenti ed etichettatura- ha già da tempo riferimenti chiari e individuati negli articoli del regolamento, per chi somministra alimenti e bevande o chi vende prodotti sfusi mancano ancora regole certe. Il legislatore italiano –continua Aurelio Trevisi- non ha ancora provveduto ad emanare un provvedimento legislativo che stabilisca regole chiare per la vendita al consumatore di questi prodotti così come richiesto dal regolamento. In questo modo, dettaglianti, ristoratori, albergatori, ambulanti e tanti altri si ritrovano ad avere un termine entro il quale dover aggiornare le informazioni relative ai prodotti alimentari senza sapere come».

«Negli ultimi giorni –aggiunge Francesco Bigliardi, Responsabile della Delegazione Confcommercio di Montecchio e Castelnovo di Sotto- sono circolate molte notizie che hanno prodotto un certo disorientamento negli operatori. Per fare chiarezza ed avere risposte e anche qualche strumento utile si può partecipare al convegno in programma per giovedì 11 dicembre a Montecchio dove verranno illustrate ai presenti le nuove regole dell'etichettatura e come poter adeguarsi alla nuova normativa in modo semplice. Fare chiarezza e tranquillizzare gli operatori -conclude Francesco Bigliardi-: dalla lettura della bozza di decreto si evince chiaramente che il legislatore ha introdotto solo gli elementi minimi indispensabili cercando di non oberare gli operatori. Vi sono comunque diverse novità che devono essere comunicate. Siamo ancora in attesa del testo definitivo ma già la bozza ci dà numerose informazioni e potrebbe essere inserito un apposito comma per la comunicazione verbale della presenza di eventuali allergeni nelle attività di ristorazione e somministrazione. Parleremo anche di questo».

(Fonte: Ufficio Stampa Confcommercio Reggio Emilia)

Martedì 9 dicembre prosegue il percorso formativo per i trentadue progetti d'impresa che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop -

Modena, 9 dicembre 2014

Prosegue il percorso formativo per i trentadue progetti d'impresa che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Oggi – martedì 9 dicembre – è in programma il terzo seminario, intitolato "Analizzare il mercato e individuare i clienti"; il seminario si svolge dalle 17 alle 19.30 presso il 4 Madonne Caseificio dell'Emilia, a Lesignana di Modena. Sono un centinaio gli aspiranti imprenditori che, partecipando a Imprendocoop, hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Il progetto si sviluppa tra l'autunno 2014 e la primavera 2015. Al termine del percorso è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Sarà celebrato entro maggio 2015 il congresso straordinario per dare vita alla nuova struttura comprendente i due territori Cisl di Modena e Reggio Emilia; con quasi 100 mila iscritti, sarà la Cisl più grande della regione -

Modena, 5 dicembre 2014

Lo hanno deciso stamattina i consigli generali (i" parlamentini interni") delle due organizzazioni, convocati a Modena. I due organismi si sono riuniti dapprima separatamente per approvare le relazioni dei rispettivi segretari provinciali William Ballotta (Cisl Modena) e Margherita Salvioli Mariani (Cisl Reggio Emilia), che hanno chiesto il via libera all'aggregazione e integrazione delle due strutture.

Successivamente i componenti dei due consigli generali, convocati alla presenza del segretario regionale della Cisl Giorgio Graziani e di Piero Ragazzini, della segreteria nazionale Cisl, hanno approvato il percorso che porterà entro maggio 2015 alla celebrazione del congresso straordinario della Cisl Modena e Reggio Emilia, all'elezione dei nuovi organismi e della nuova segreteria.

«Da due realtà provinciali nascerà un'organizzazione più forte in grado di raccogliere le nuove sfide di un contesto socio-economico in continua trasformazione», dichiara il segretario della Cisl modenese William Ballotta. «Ci mettiamo insieme per trovare risposte adeguate ai nuovi bisogni dei giovani, lavoratori e pensionati», aggiunge la segretaria della Cisl reggiana Margherita Salvioli Mariani. L'unificazione riguarderà anche tutte le categorie della Cisl, che nei prossimi mesi celebreranno i propri congressi straordinari. «Dall'ultimo congresso del 2013 abbiamo lavorato per conoscerci e costruire progettualità organizzative tese all'obiettivo finale della fusione – ricorda il segretario regionale Cisl Giorgio Graziani - Le risorse liberate da questo processo ci daranno la possibilità di avere un sindacato più sostenibile ed efficace, sempre più presente nel territorio e nei luoghi di lavoro». In Italia da 120 territori Cisl si è passati a 68, che diminuiranno ulteriormente. In Emilia-Romagna dai precedenti dieci territori (che corrispondevano alle nove province più Imola), oggi la Cisl è strutturata in sei territori. Con l'aggregazione Modena-Reggio diventeranno cinque, superando la logica dei confini istituzionali.

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Al primo posto nella rispettiva categoria nell'Area Centro Nord per qualità del servizio e attenzione alla clientela -

Parma, 5 dicembre 2014 -

Grazie ai risultati di eccellenza raggiunti, la Filiale di Parma ha ottenuto importanti riconoscimenti in occasione del Meeting di Poste Italiane che si è tenuto a Bologna. Nella classifica assoluta, che ha premiato i successi conseguiti dagli uffici postali dell'Area Centro Nord (Emilia Romagna e Marche), il primo posto è andato a Fontanellato.
Il successo riportato dall'ufficio postale tutto al femminile di via Pigorini, diretto da Elisabetta Minossi che coordina altre tre operatrici, è stato determinato dallo spirito di squadra che ha permesso di raggiungere risultati e obiettivi prefissati.
Partecipanti all'evento, oltre al responsabile Area Territoriale Doriano Bolletta, 15 direttori di Filiale e numerosi collaboratori selezionati tra le strutture di staff e commerciali, oltre 350 direttori degli uffici postali più rappresentativi dell'intera Area, per un totale di circa 460 invitati.
Per la provincia di Parma erano presenti, oltre al responsabile Carmine Arancio, 26 direttori degli uffici postali che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti e la soddisfazione dimostrata dalla clientela. La Filiale di Parma abbraccia un bacino territoriale in cui sono presenti complessivamente 121 uffici postali (di cui uno interamente dedicato a professionisti e imprese), distribuiti nelle varie località della provincia, e 45 sportelli automatici Postamat, in funzione 24 ore su 24.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

Giovedì, 04 Dicembre 2014 16:10

Salsomaggiore? Per le nuove imprese è no tax!

Il progetto partirà a Salsomaggiore Terme e si spera possa essere attuato su tutto il territorio di Parma -

Parma, 4 dicembre 2014 -

Questa mattina è stato presentato nella sala Consiliare del Comune di Salsomaggiore Terme una nuova e importante iniziativa a favore delle imprese che vorranno avviare un'attività nell'area di Salsomaggiore Terme.
Su proposta di Confesercenti, il Comune di Salsomaggiore rimborserà alle nuove imprese e attività che nasceranno nella città termale le tasse comunali, comprese le tasse sui rifiuti, per la durata di un anno. Nello specifico le tasse verranno pagate, ma entro l'anno verranno rimborsate tramite bando comunale. Una delibera già adottata dal Comune di Pesaro e che Confesercenti ha richiesto di poter attuare anche nella provincia di Salsomaggiore, e perché no, un domani su tutto il territorio di Parma.

«Salsomaggiore è una città turistica, storica e commerciale, abbiamo accolto questo progetto come investimento per il futuro, un onere che come Comune ci vogliamo prendere per avviare una via di recupero e rilancio commerciale del nostro territorio. Vogliamo fare il massimo per favorire la libera iniziativa e le attività economiche» ha dichiarato il sindaco Filippo Frittelli.

«La no tax area locale è un contributo significativo, un investimento per il futuro e una richiesta che vorremmo fare su tutto il territorio. Siamo partiti da Salsomaggiore perché è una città stupenda che rappresenta un'eccellenza turistica di assoluta importanza e che ha bisogno di fiducia. Il progetto partirà detassando le imprese per il loro primo anno di vita, ma abbiamo già chiesto l'esenzione per i primi tre anni di nuova attività» ha sottolineato Luca Vedrini direttore provinciale Confesercenti.
Un'iniziativa che darà sicuramente un respiro economico alle nuove attività, mentre per quelle già esistenti «ci stiamo battendo chiedendo all'Agenzia delle Entrate la diminuzione degli studi di settore» ha concluso Vedrini.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

5 mila lavoratori, giovani, studenti, immigrati e pensionati hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla Cisl al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano) -

Modena, 4 dicembre 2014

C'erano anche 250 cislini modenesi tra i 5 mila lavoratori, giovani, studenti, immigrati e pensionati che hanno partecipato oggi – giovedì 4 dicembre - alla manifestazione organizzata dalla Cisl al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano). L'iniziativa fa parte della settimana di mobilitazione "Per il lavoro, per il sociale" promossa dalla Cisl, cominciata lunedì 1° dicembre con lo sciopero del pubblico impiego e proseguita con le manifestazioni del 2 dicembre a Napoli e 3 dicembre a Firenze.

«Siamo andati in piazza per chiedere nuove politiche per il lavoro, lotta alla precarietà dei giovani, tutela dei redditi dei lavoratori e dei pensionati, sblocco dei contratti del pubblico impiego, estensione del bonus di 80 euro anche ai pensionati – spiega il segretario provinciale Cisl William Ballotta – Vogliamo aprire un confronto serio e costruttivo con il governo, le istituzioni locali e le altre parti sociali».

La Cisl si è mobilitata anche per avere un sistema di ammortizzatori sociali universalistico; un contratto a tutele crescenti che sostituisca tutti contratti precari; una drastica riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati anche per sostenere i consumi; più investimenti per creare occupazione; una nuova politica industriale, un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio; revisione dei tagli ai fondi dei patronati e delle misure sul tfr in busta paga.

«Sono temi – continua Ballotta - che coincidono con l'esigenza di avere nuove politiche per lo sviluppo, con la lotta alla precarietà dei giovani e la tutela dei redditi di lavoratori e pensionati. Temi che la Cisl vuole affrontare con la contrattazione, in un rapporto propositivo e di confronto con il governo e gli altri interlocutori, chiedendo cambiamenti al Jobs act e alla legge di Stabilità. Vogliamo un patto sociale per il Paese sul modello – conclude il segretario provinciale della Cisl – del Patto per la crescita firmato a Modena il 29 ottobre scorso».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Il segretario provinciale della Cisl William Ballotta sul "Patto per la crescita" firmato il 29 ottobre scorso -

Modena, 3 dicembre 2014

«Spetta a chi l'ha firmato, quindi anche a Confindustria Modena, evitare che il "Patto per la crescita" firmato il 29 ottobre scorso non resti lettera morta. Sono convinto che Confindustria l'abbia sottoscritto perché ci crede. La Cisl, a scanso di equivoci, ci crede molto e farà il possibile per tradurre in pratica le buone intenzioni». Lo afferma il segretario provinciale della Cisl William Ballotta rispondendo alle dichiarazioni rilasciate l'altro giorno dal presidente degli industriali modenesi Valter Caiumi nella tradizionale conferenza stampa di fine anno dell'associazione di via Bellinzona.

«Condivido il richiamo rivolto da Caiumi agli imprenditori affinché siano più coraggiosi e innovatori – dice Ballotta – È una sollecitazione che vale anche per la politica e il sindacato. Noi pensiamo che per il rilancio del nostro territorio siano necessarie nuove relazioni tra imprese e lavoratori che non si riducano al vecchio schema diritti-doveri. Per questo – continua il segretario Cisl - siamo impegnati, insieme a Cgil e Uil, a elaborare un diverso modo di rapportaci con gli imprenditori attraverso la contrattazione aziendale. Vogliamo stare dentro le imprese per migliorare i salari e le condizioni dei lavoratori in cambio di aumento della qualità dei prodotti, efficienza dei processi produttivi, flessibilità degli orari. A loro volta le imprese devono investire sulla formazione professionale continua dei lavoratori e – conclude il William Ballotta - concedere forme di welfare, dalla sanità integrativa ai servizi per i figli dei dipendenti, convenzioni ecc.».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Giovedì 4 dicembre, dalle ore 20, importante incontro di CNA e Carisbo per parlare di finanziamenti al femminile nella sede Provinciale -

Modena, 3 dicembre 2014 -

Dopo il grande successo ottenuto da CNA all'iniziativa dello scorso ottobre e le numerose richieste di chiarimenti e approfondimenti (arrivate anche da fuori provincia, data l'importanza del tema trattato e la grossa opportunità a disposizione), l'Associazione ha organizzato un secondo incontro strettamente operativo per rispondere a domande e dubbi sui finanziamenti rivolti all'imprenditoria in rosa, giovedì 4 dicembre alle ore 20 in CNA Provinciale.

Un focus sulle agevolazioni per le imprese femminili e le neo imprese (in particolare quelle che hanno preso vita dall'1 gennaio 2011 a oggi, e quelle ancora da costituire), per fare il punto sugli incentivi agevolati messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna e Il Fondo Centrale di Garanzia, tramite Carisbo e i consulenti di CNA.
Si parlerà, quindi, di accesso al credito, focalizzandosi strettamente sulla parte operativa: come si presenta la richiesta del finanziamento, chi può presentare la richiesta, tassi, grado di sostenibilità, durata etc.

A disposizione dei partecipanti per rispondere alle varie domande, Giovanni Taddei di Serfina CNA e Claudio Tabellini coordinatore delle filiali Carisbo di Modena, che analizzeranno il nuovo ruolo della consulenza creditizia per le imprese, finalizzato a favorire le operazioni di finanziamento e di crescita aziendale.
"CNA e Carisbo hanno messo in campo un'iniziativa concreta ed efficace – dichiara Giliana Gavioli, Presidente CNA Impresa Donna, che aprirà la serata con un intervento a sostegno dell'imprenditoria femminile della zona – progettata per sostenere la nascita e lo sviluppo delle piccole imprenditrici, che rappresentano una parte importante dell'economia del nostro territorio. Scopo della serata è anche quello di diffondere l'informazione a tutte quelle donne che non hanno ancora una partita IVA, ma che intendono aprirla utilizzando proprio questo tipo d'incentivo".
Per informazioni è possibile contattare Paola Simonini, tel. 059/418579 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)

La segretaria provinciale della Cisl Scuola di Modena, Monica Barbolini, spiega le ragioni dello sciopero nazionale di tutto il pubblico impiego proclamato per l'intera giornata di lunedì 1° dicembre dalla Cisl -

Modena, 3 dicembre 2014 -

Negli ultimi sei anni (l'ultimo contratto nazionale risale al 2009) i lavoratori della scuola hanno subito una perdita del potere d'acquisto stimata in circa 5 mila euro. A poco è servito il bonus fiscale di 80 euro varato dal governo Renzi: ne ha usufruito solo un lavoratore della scuola su quattro. Lo dichiara la segretaria provinciale della Cisl Scuola di Modena Monica Barbolini spiegando le ragioni dello sciopero nazionale di tutto il pubblico impiego proclamato per l'intera giornata di lunedì 1° dicembre dalla Cisl.

«A Modena e provincia i lavoratori della scuola sono circa 10 mila: 7 mila docenti e 3 mila ata (bidelli, assistenti amministrativi e tecnici) – spiega Barbolini - Le retribuzioni medie si aggirano sui 1.300 euro per i docenti, mentre quelle del personale ata variano dai mille ai 1.100 euro. Nella scuola il mancato rinnovo del contratto nazionale ha impoverito gli stipendi di circa 5 mila euro». Lo sciopero di lunedì 1° dicembre ha le stesse motivazioni e obiettivi della manifestazione Cisl dell'8 novembre a Roma.

«Eravamo in tanti quel giorno, anche da Modena, a chiedere un segnale concreto di attenzione e scelte politiche credibili nella prospettiva di riconoscere il giusto valore al lavoro nella scuola e nei pubblici servizi – sottolinea Barbolini - Chiediamo l'esercizio di fondamentali diritti di cittadinanza per colmare il divario che separa l'Italia dagli altri Paesi quanto a investimenti in conoscenza. Dobbiamo considerare l'istruzione, formazione, università e ricerca come leve di crescita per l'intero sistema paese e farne i driver dello sviluppo. Sollecitiamo stabilità e certezze al lavoro, eliminando il ricorso abnorme a quello precario. La sentenza della Corte Europea, da tempo annunciata e dal contenuto sostanzialmente prevedibile, è un'ulteriore sollecitazione al governo affinché si muova nella direzione che da tempo gli stiamo indicando: lavoro stabile su tutti i posti di cui le scuole hanno bisogno per funzionare, a partire da una politica degli organici legata al reale fabbisogno e non vincolata dal rispetto di tetti rigidamente prefissati. Oltre a questo, - aggiunge la sindacalista Cisl - ribadiamo con forza richieste da tempo al centro della nostra iniziativa: salvaguardare gli scatti di anzianità, che rappresentano l'unico fattore di dinamica salariale per il comparto, contrastando il tentativo di sottrarre alla contrattazione temi fondamentali come le retribuzioni e le carriere del personale, apertura di un confronto vero sulle tematiche dell'innovazione del sistema scolastico, anche per chiedere cambiamenti – conclude la segretaria provinciale della Cisl Scuola - rispetto alle proposte del piano cosiddetto "Buona scuola", in gran parte inaccettabili».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Giovedì 4 dicembre 250 modenesi a Milano per mobilitazione su lavoro, fisco, sviluppo -

Modena, 2 dicembre 2014 -

Saranno almeno 250 i cislini modenesi che parteciperanno alla manifestazione nazionale della Cisl in programma dopodomani – giovedì 4 dicembre - al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano). L'iniziativa fa parte delle tre manifestazioni nazionali che la Cisl ha organizzato il 2, 3 e 4 dicembre a Firenze, Napoli e Milano, e arrivano subito dopo lo sciopero nazionale dei servizi pubblici proclamato ieri – lunedì 1 dicembre – dalla Cisl.

«Si tratta di tre giornate di mobilitazione e dialogo con i lavoratori all'insegna dello slogan "Per il lavoro, per il sociale" – spiega il segretario provinciale Cisl William Ballotta – Sono state annunciate con un tam tam su tutti i social network e sono articolate sui temi di nuove politiche per il lavoro, lotta alla precarietà dei giovani, tutela dei redditi dei lavoratori e dei pensionati, sblocco dei contratti del pubblico impiego, estensione del bonus di 80 euro anche ai pensionati. L'obiettivo è l'apertura di un confronto serio e costruttivo con il governo, le istituzioni locali e le altre parti sociali».

La Cisl si mobilita anche per avere un sistema di ammortizzatori sociali universalistico; un contratto a tutele crescenti che sostituisca tutti contratti precari; una drastica riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati anche per sostenere i consumi; più investimenti per creare occupazione; una nuova politica industriale, un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio; revisione dei tagli ai fondi dei patronati e delle misure sul tfr in busta paga.

«Sono temi – continua Ballotta - che coincidono con l'esigenza di avere nuove politiche per lo sviluppo, con la lotta alla precarietà dei giovani e la tutela dei redditi di lavoratori e pensionati. Temi che la Cisl vuole affrontare con la contrattazione, in un rapporto propositivo e di confronto con il governo e gli altri interlocutori, chiedendo cambiamenti al Jobs act e alla legge di Stabilità. Vogliamo un patto sociale per il Paese sul modello – conclude il segretario provinciale della Cisl – del Patto per la crescita firmato a Modena il 29 ottobre scorso».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)