Domani, giovedì, alla CNA di Modena un seminario su un tema di estremo interesse per le aziende che esportano -

Modena, 18 febbraio 2015 -

Uno dei temi di maggiore attualità per le aziende, in particolare quelle che esportano, è l'origine della merce, questione importante sia dal punto di vista logistico (pensiamo alle normative doganali), ma anche per la rilevanza in altri ambiti come, ad esempio, la tutela dei consumatori (i quali oggi più che mai esprimono l'esigenza di capire il luogo di effettiva produzione di una merce), la tutela e l'uso esclusivo di un marchio di fabbrica, la registrazione dei marchi in sede nazionale e/o internazionale.

Ma che cos'è l'origine preferenziale? Si tratta di uno status della merce grazie al quale è possibile ottenere il diritto a un trattamento tariffario preferenziale, che può consistere, ad esempio, in una riduzione o in un'esenzione dal dazio in virtù di specifici accordi sottoscritti fra il paese di esportazione e quello di destinazione della merce.
Una materia molto tecnica che, tuttavia, può avere dei riflessi critici per le aziende in caso di mancato rispetto della normativa potendo comportare, oltre al pagamento dei dazi doganali non versati, anche la denuncia dell'esportatore all'autorità giudiziaria per la falsa dichiarazione in caso di accertamenti e di richiesta di rilascio della prova dell'origine preferenziale.

E' di tutto questo che si parlerà nel corso del seminario operativo che CNA ha organizzato per le imprese di produzione e del settore moda-abbigliamento domani, giovedì 19 febbraio, alle 18, presso la sala Arcelli di CNA Provinciale, a Modena in via Malavolti 27.
Interverrà Simone Del Nevo, dell'omonimo studio che cercherà di fornire ai partecipanti alcune semplici istruzioni per superare quei problemi pratici che, se sottovalutati, rischiano si comportare gravi errori nella gestione dell'origine delle proprie merci esponendosi così a conseguenze di carattere amministrativo ma soprattutto di carattere penale.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA
 MO)

Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe. Domani - martedì 17 febbraio - laboratorio sull'innovazione -

Modena, 16 febbraio 2015 -

Continua il percorso formativo di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Domani - martedì 17 febbraio – è in programma un laboratorio sull'innovazione d'impresa; l'incontro, tenuto da Francesco Baruffi di Democenter, si svolge dalle 17 alle 19.30 a palazzo Europa a Modena. Ricordiamo che al termine del percorso formativo le idee d'impresa partecipanti a Imprendocoop verranno sottoposte a una selezione per scegliere tre progetti che saranno premiati con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. La premiazione avverrà il 27 marzo durante l'evento conclusivo di Imprendocoop, al quale parteciperanno tra gli altri l'assessore regionale alle attività produttive Palma Costi e il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini. L'erogazione dei premi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Rete Imprese: "Due provvedimenti che hanno l'obiettivo di contrastare l'evasione dell'Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. Inaccetabile che la lotta all'evasione sia pagata da chi rispetta le regole" -

Modena, 16 febbraio 2015 -

La Finanziaria ha esteso l'applicazione del "reverse charge" (l'Iva viene applicata da chi riceve la fattura e non da chi la emette), e l'introduzione dello "split payment" (se la fattura è emessa nei confronti di enti pubblici l'Iva è versata allo stato dall'ente pubblico stesso).

Due provvedimenti che hanno l'obiettivo di contrastare l'evasione dell'Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. E si tratta di una moltitudine di imprese: tutte quelle della filiera delle costruzioni (edilizia e installazioni impianti), ma anche le imprese di pulizia, quelle che operano nel biomedicale, oltre alla grande distribuzione alimentare.
I nuovi meccanismi di applicazione dell'iva, infatti, creano un pesante squilibrio finanziario per queste aziende, che si trovano a pagare l'iva sugli acquisti, senza poter incassare quella sulle vendite, accumulando così migliaia di euro di rimborsi che richiedono mesi e mesi per essere liquidati.

Ne è prova questo esempio: supponiamo che un'impresa esegua una prestazione di servizi a favore di una pubblica amministrazione per 100.000 euro. In questo caso, l'impresa avrebbe incassato anche 22.000 euro di iva. Ma supponiamo anche che la stessa impresa abbia acquistato, per soddisfare la commessa precedente, beni e servizi per 50.000 euro, versando iva per 11.000 euro. Dato che l'iva non sarebbe incassata (perché versata direttamente dall'ente pubblico debitore), la nostra impresa maturerebbe un credito d'imposta di 11.000 euro. Se questa stessa impresa non ha dipendenti o altri debiti di carattere tributario, essa non avrebbe altra possibilità se non chiederne il rimborso, una strada lunga oltre sei mesi, con un'evidente difficoltà finanziaria per l'impresa. Lo stesso meccanismo si verifica con il reverse charge, che si applica nelle relazioni tra imprese e imprese.

Di fatto, l'impossibilità di incassare l'IVA sulle prestazioni di servizi e sulle vendite genera uno squilibrio nella gestione finanziaria delle imprese che può essere letale per la sopravvivenza di queste ultime. Ma c'è di più: per evitare di accumulare crediti con l'erario, il cui recupero è lungo e oneroso, diventa vantaggioso effettuare gli acquisti all'estero in regime di esenzione. Così che per recuperare gettito si danneggerebbe anche l'economia nazionale. Senza contare che questi meccanismi aumentano in modo preoccupante l'ammontare dei crediti Iva, paradossalmente proprio quando governo e parlamento sono impegnati a evitare che si accumulino ulteriori crediti nei confronti della PA, i nuovi istituti.

Rete Imprese ha iniziato una forte azione di sensibilizzazione nei confronti degli associati per sollecitare il governo ad intervenire sulla questione, a cominciare da una petizione che può essere sottoscritta sui siti nazionali delle Associazioni.
La richiesta è che da marzo, quando diventerà operativa l'introduzione della fatturazione elettronica con la P.A., sia abrogato lo split payment, così come da marzo, la scelta di adottare la fatturazione elettronica tra imprese deve escludere l'applicazione del reverse charge. Nel contempo Cna, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio chiedono di accelerare i tempi dei rimborsi per quelle imprese che applicano il reverse charge e lo split payment, eliminando, contemporaneamente, tutti gli ostacoli burocratici che ancora intralciano il pieno utilizzo in compensazione dei crediti Iva.

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)

Lunedì 16 febbraio alla CNA di Modena seminario organizzato da Fita per analizzare i provvedimenti di natura tecnica ed economica della Finanziaria 2015 per chiarirne e approfondirne gli aspetti più impattanti e i campi applicativi -

Modena, 13 febbraio 2015 -

Lunedì 16 febbraio, alle 20.30, gli autotrasportatori associati a CNA si ritroveranno per fare il punto sulle norme della legge di Stabilità che incidono direttamente sul trasporto. Obiettivo del seminario organizzato da Fita, infatti, è quello di analizzare i provvedimenti di natura tecnica ed economica della Finanziaria 2015 per chiarirne e approfondirne gli aspetti più impattanti e i campi applicativi.
In particolare si parlerà delle nuove norme in materia di rapporti tra i soggetti che compongono la filiera del trasporto, del rimborso accise per il 2015, del superamento dei costi minimi, capacità finanziaria e dei limiti all'utilizzo della polizza di responsabilità professionale. Verranno anche illustrate le modalità dell'abolizione della scheda di trasporto e la suddivisione delle risorse disponibili per il 2015 per il settore dell'autotrasporto per il 2015 .

Il programma della serata prevede, dopo i saluti del presidente di Fita Franco Casadei, l'intervento di Cinzia Franchini, presidente nazionale dell'associazione, e dell'avvocato Stefania Ghidoni, che si soffermerà sulle controversie relative ai contratti fi trasporto e sub-trasporto.

Ampio spazio sarà lasciato al dibattito.

Il seminario sarà replicato il lunedì successivo, 23 febbraio, sempre alle 20.30, alla CNA di Sassuolo, in via Regina Pacis, 32

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

percorso formativo di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca: dopo i sei seminari organizzati nelle settimane scorse, ora è la volta dei laboratori -

Modena, 9 febbraio 2015

Entra nel vivo il percorso formativo di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Dopo i sei seminari organizzati nelle settimane scorse, ora è la volta dei laboratori: sono tre e si tengono tutti nei tre martedì di febbraio. Si comincia domani - martedì 10 – con l'incontro dedicato a come sviluppare il modello di business ideale della start-up. I due successivi laboratori sono in programma il 17 e 24 febbraio. Al termine del percorso formativo le trentadue idee d'impresa partecipanti a Imprendocoop verranno sottoposte a una selezione per scegliere tre progetti che saranno premiati con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Gli autoriparatori reggiani uniti per contrastare le convenzioni assicurative in materia Rc Auto. Rinuncia per 4 mesi ai contratti auto Presto e Bene, campagna informativa per i consumatori e certificazione del costo orario aziendale gli strumenti scelti dall'Associazione -

Reggio Emilia, 6 febbraio 2015 -

Categoria degli autoriparatori reggiani unita per contrastare le convenzioni assicurative in materia Rc Auto e difendere la libertà di scelta del consumatore, facendo valere il vantaggio della territorialità e delle riparazioni a regola d'arte. È quanto emerge dall'Assemblea pubblica promossa da CNA Servizi alla Comunità, alla quale hanno partecipato una cinquantina di carrozzerie, circa un terzo delle imprese presenti in tutta la provincia reggiana.

Al centro del dibattito la volontà delle imprese di arginare il potere delle lobby assicurative che, come spiega il Presidente provinciale CNA Servizi alla Comunità Andrea Corti: "hanno come unico obiettivo quello di massimizzare i profitti a discapito della libertà e dell'interesse del consumatore e delle imprese di riparazione, troppo spesso costrette, per sopravvivere, a subire contratti di convenzioni che mirano unicamente a risparmiare sulla riparazione del sinistro trascurando la qualità del lavoro svolto e costringendo gli autoriparatori a lavorare sottocosto. È arrivato il momento di essere uniti e di non svendere la professionalità".

Diverse le linee d'azione che l'Associazione ha deciso di mettere in campo con l'approvazione dei partecipanti all'assemblea: "Abbiamo deciso di impostare una campagna informativa per gli automobilisti – continua il Presidente Andrea Corti - per spiegare il giusto rapporto con le assicurazioni e il ruolo delle carrozzerie, in particolare comunicando che, in caso di sinistri, non c'è l'obbligo di rivolgersi alle carrozzerie indicate dall'assicurazione, come ribadito anche dal nostro ospite l'Avv. Davide Martinelli. Inoltre, è stato deciso di non aderire al contratto Auto Presto e Bene per 4 mesi, di iniziare una raccolta dati presso le carrozzerie sulla gestione dei loro sinistri per i prossimi due mesi, per valutare al meglio e con risultati alla mano come procedere con le compagnie assicurative".

Da CNA Servizi alla Comunità Emilia Romagna arriva poi la proposta, illustrata dal responsabile regionale dell'Unione Daniele Dondarini, di dotarsi della certificazione del costo orario aziendale per l'autoriparazione, un documento rilasciato da un ente terzo, trasparente e imparziale, che ha validità in caso di contenzioso e permette di non dover lavorare sottocosto, in quanto il costo orario è calcolato a partire dai dati di bilancio di ciascuna azienda.

La misura si rende necessaria perché uno dei punti dolenti delle convenzioni assicurative è sicuramente l'abbassamento della tariffa oraria media (come forma di risparmio dell'assicurazione, non del cittadino) al di sotto del proprio costo aziendale.

E' un elemento molto pericoloso che CNA intende contrastare perché potrebbe favorire l'agire fuori dalle regole, con conseguenze negative in termini di sicurezza (dovuta a un'eventuale minore qualità degli interventi) e di legalità.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

CNA FITA: "Gesto da irresponsabili. Le Associazioni di categoria dovrebbero essere coinvolte prima di prendere decisioni che causano gravi disagi per i trasporti" -

Reggio Emilia, 5 febbraio 2015 -

"Con molto anticipo era stato annunciato che sarebbe arrivata una perturbazione a carattere nevoso e che avrebbe coinvolto il nord e centro nord Italia. Nonostante queste informazioni preventive Autostrade per l'Italia ha chiuso il tratto da Modena a Firenze già da questa notte senza attrezzarsi per mantenere la strada pulita".

Aldo Bondi, Presidente provinciale CNA Fita, denuncia una situazione di grave disagio per gli autotrasportatori. "Ci sono mezzi fermi a Modena da questa notte – continua il Presidente Bondi - e questa mattina dovevano essere in consegna. Che senso ha obbligare i trasportatori ad avere gomme termiche e catene a bordo e aumentare i pedaggi se poi non basta e non si può circolare perché è la società autostradale stessa a non essere attrezzata in situazioni a rischio ampiamente previste?".

"È un gesto da irresponsabili che causa gravi danni economici. I mezzi che rientrano da Roma vengono dirottati sull'autostrada della Cisa, che nonostante sia maggiormente a rischio in caso di nevicate, è aperta e pulita. Perché sul sito di Autostrade per l'Italia si vede l'autostrada del Sole chiusa con la neve sull'asfalto? Ci si sente autorizzati a pensare che la società non si sia attrezzata in tempo per la pulizia delle strade".

"Siamo indignati per una situazione che poteva essere gestita in maniera più efficace coinvolgendo prima di tutto le associazioni di categoria per evitare ingenti danni economici alle imprese. È come se ogni volta che nevica decidessero di chiudere le fabbriche. Auspichiamo si agisca diversamente in futuro e che si faccia il possibile per mantenere le autostrade pulite da subito, soprattutto quando l'allerta meteo viene data con largo anticipo".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Lo stile "Made in Modena" o meglio "Made in Spilamberto" di Davide Torricelli viene confermato per la terza volta consecutiva al Festival di Sanremo. Ha partecipato anche a The Voice, alle selezioni di Miss Italia e alla Biennale di Venezia -

Modena, 4 febbraio 2015 -

La conferma arriva anche quest'anno. Per la terza volta consecutiva un associato di CNA, Davide Torricelli e il suo staff Guru Fashion di Spilamberto, saranno protagonisti - per la parte di trucco e parrucco - del Festival di Sanremo.
"Partecipare al Festival – afferma Davide Torricelli - significa avere la possibilità di curare non solo gli artisti in gara e i vari ospiti, ma anche tutto ciò che ruota attorno alla manifestazione, dalle sfilate ai contest. Le aspettative alla partenza sono sempre tante perché questo mondo è davvero affascinante: è bello poter avere a che fare con persone che di norma guardi solo in televisione o per le quali sei disposto a pagare un biglietto per vedere il loro concerto".
Occhi puntati anche sulla giovane collaboratrice del laboratorio creativo Guru Fashion, Marta Falcone, vincitrice lo scorso anno del premio giovani talenti. "Metterò tutta me stessa – racconta Marta - per difendere il titolo del concorso di acconciatura. Lo scorso anno avevamo a disposizione quindici minuti per truccare e acconciare una modella. Quando, alla dichiarazione del vincitore, ho sentito il mio nome, potete immaginare il vortice di emozioni che mi ha assalito. Una sensazione unica".
"Sono molto fiero di Marta – riprende Davide - penso davvero che lei abbia una marcia in più nel suo lavoro. E devo dire che essere riconfermato per la terza volta di seguito a un evento così importante è una prova tangibile del nostro impegno professionale e della passione per il nostro lavoro. Sanremo è un'avventura degna di essere vissuta, perché capace di trasmettere sensazioni uniche al mondo".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Alla fine del 2014 in provincia di Reggio Emilia si contano 56.041 imprese. I settori che sono risultati in crescita, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, appartengono tutti al terziario -

Reggio Emilia, 3 febbraio 2015 -

Il 2014 si è chiuso, per le imprese reggiane, con un saldo positivo pari a 175 unità. A fronte di 3.699 nuove imprese iscritte alla Camera di Commercio di Reggio Emilia, infatti, sono state 3.524 quelle cancellate "non d'ufficio", ovvero imprese che hanno espresso la volontà di non proseguire l'attività.
Alla fine del 2014, quindi, in provincia di Reggio Emilia si contano 56.041 imprese.

Si è raggiunto, nell'anno, un saldo positivo nonostante nell'ultimo trimestre del 2014 abbia chiuso i battenti un maggior numero di imprese rispetto alle nuove aperture; un segnale, questo, che mostra come non sia ancora da considerare superato il pesante periodo congiunturale.
I settori che sono risultati in crescita, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, appartengono tutti al terziario: in particolare, i servizi alle imprese e alle persone che rappresentano ora il 23% del totale imprese reggiane, e in quest'ambito le aziende, in un anno, sono passate da 12.817 del 2013 a 12.919 (+0,8%).

Più in dettaglio, hanno raggiunto le 1.225 unità le aziende che svolgono attività di supporto per le funzioni d'ufficio, ricerca e selezione del personale, vigilanza, pulizia, cura e manutenzione del paesaggio e noleggio, mentre sono cresciute del 3,9% (raggiungendo le 1.017 unità) le aziende che svolgono servizi di informazione e comunicazione, che comprendono la produzione di software, la consulenza informatica, l'elaborazione dati, l'hosting e la gestione di data base.
Non mancano andamenti positivi anche per i servizi sanitari e di assistenza sociale e per le attività che comprendono la logistica e il magazzinaggio, ad esclusione dei trasporti che registrano un calo del 5,1%.
In crescita del 2,5%, nonostante le difficoltà, le attività ricettive e di ristorazione che passano dalle 3.122 unità del 2013 a 3.201, mentre si contrae il commercio, in particolare quello al dettaglio: sono stati 387, infatti, i negozi che hanno abbassato le serrande nel corso del 2014 contro 251 nuove aperture.

Oltre al commercio, i settori che in un anno hanno visto ridursi maggiormente la propria consistenza sono stati – insieme all'agricoltura che, con 133 aziende in meno (-2,1%), prosegue nella contrazione strutturale della sua base imprenditoriale – le costruzioni, che sono passate da 12.737 a 12.530 imprese (-1,6%) e le attività manifatturiere (da 8.263 a 8.034 pari a -2,8%). Fra queste ultime, le attività che nel corso del 2014 hanno maggiormente risentito della mancata ripresa economica sono prevalentemente quelle che caratterizzano il territorio reggiano: tessile-abbigliamento (-7,3%), ceramica (-4,3%), alimentare (-4,2%), metalmeccanica (-2%).
In crescita del 5,9% le attività che riguardano la riparazione, la manutenzione e l'installazione di macchine ed apparecchiature, indice, forse, di una maggior attenzione nei confronti di attrezzature già in possesso delle imprese per poter proseguire nella propria attività.

tabella cciaare feb2015

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Reggio Emilia su dati Infocamere

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Mercoledì 4 febbraio in CNA una giornata dedicata alla tecnologia di servizio alla condivisione con altre aziende: gli strumenti disponibili sul mercato e i finanziamenti per acquistarli -

Modena, 3 febbraio 2016 -

La capacità competitiva delle Pmi è sempre meno legata alle sue azioni individuali: a fare la differenza, oggi, è piuttosto la capacità di interagire efficacemente con altre imprese. La parola d'ordine della "nuova" economia, insomma, sia nel settore manifatturiero che quello dei servizi, sembra essere condividere e collaborare, un'attività nella quale vengono in aiuto le nuove tecnologie che consentono di abbattere i limiti – anche economici, ma non solo – che in passato erano imposti dalla dimensione aziendale.

E' per affrontare questi temi e illustrare queste nuove tecnologie che CNA ha organizzato, per mercoledì 4 febbraio, alle 18, presso la sede provinciale di via Malavolti 27, a Modena, un convegno intitolato "collaborazione ed efficienza". Sul palco, in una serata che avrà un contenuto molto estremamente operativo, saranno Fabio Casalin, di CNA Consulenza, Riccardo Guiati (Ima) e Luca Mongiorgi (Iungo).

Dopo un aperitivo, alle 20.45, si parlerà di come è possibile finanziare gli investimenti tecnologici utili anche a questo scopo. Oggi, infatti, la Regione Emilia Romagna mette a disposizione delle imprese un interessante bando per finanziamenti a fondo perduto di investimenti in Ict e gestione. Armando Cassanelli, del servizio Incentiviamo di CNA, e Giovanni Taddei, consulente della società di intermediazione finanziaria Finimpresa-Serfina, avranno il compito, di illustrare appunto il bando, le modalità di partecipazione e gli altri strumenti a disposizione delle imprese per affrontare gli investimenti in quest'ambito.

La serata è aperta gratuitamente al pubblico previa iscrizione sul sito di cna www.mo.cna.it.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Lunedì, 02 Febbraio 2015 15:15

Modena - Lavorare in sicurezza in caseificio

Confcooperative e Uniservizi hanno organizzato corsi di formazione per l'abilitazione degli operatori addetti all'utilizzo delle attrezzature di lavoro. -

Modena, 2 febbraio 2015 -

Hanno svolto le lezioni pratiche in un caseificio, dove hanno sperimentato concretamente come si guidano in totale sicurezza muletti e altre attrezzature di lavoro mobili. Sono i 37 dipendenti di 19 caseifici del Frignano, tutti aderenti a Confcooperative Modena, che tra dicembre e gennaio hanno partecipato a sei corsi per l'abilitazione degli operatori addetti all'utilizzo delle attrezzature di lavoro. Le attività formative sono state organizzate da Confcooperative Modena, gestite da Irecoop (ente di Confcooperative per la formazione professionale) e finanziate da Foncoop (fondo paritetico interprofessionale della cooperazione).

«L'Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 – spiega Francesca Ferrari, l'esperta di Uniservizi per la sicurezza sul lavoro - prevede che tutti gli operatori addetti alla conduzione di macchine e attrezzature di lavoro, quali piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre e mobili, muletti, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra e pompe per calcestruzzo debbano essere abilitati mediante la partecipazione a corsi di formazione con verifiche finali entro il 12 marzo 2015. In caso contrario non possono continuare a condurre i mezzi sopra indicati». «Ogni corso è stato articolato in un modulo teorico e in uno pratico – aggiunge Anna Carla Cadegiani, coordinatore della sede Uniservizi di Pavullo - La parte teorica si è svolta nella sala riunioni di Confcooperative a Pavullo, mentre quella parte pratica è sempre stata effettuata in un caseificio. Questa modalità ha consentito di garantire una maggiore efficacia alla formazione». Sono stati erogati quattro corsi per addetti alla conduzione delle piattaforme di lavoro mobili elevabili e due per addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (muletti); le lezioni sono state svolte dall'ingegner Franco Bianchini, consulente di Uniservizi.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Lunedì, 02 Febbraio 2015 12:13

Modena - Settore costruzioni: crisi senza fine

In sette anni perso oltre il 35% del fatturato, ma mancano iniziative di sostegno al settore, penalizzato, al contrario, dalle nuove norme come
lo "split payment" -

Modena, 2 febbraio 2015 -

Nel giro di sette anni l'edilizia modenese ha lasciato sul campo il 35,5% del proprio fatturato. E se qualcuno pensa che la crisi sia finita, basta citare la flessione del 10,9% che il settore delle costruzioni ha segnato a giugno 2014 rispetto a dodici mesi prima, dati certificati dalla minuziosa analisi dell'indagine TrendER di CNA regionale.

"Un simile calo di fatturato ha una conseguenza diretta in termini di chiusure di aziende e perdita di occupazione. E anche se poi molti lavoratori tentano la carta dell'attività in proprio, il risultato netto di questo processo è il depauperamento della professione". E' un vero e proprio grido di allarme quello lanciato da Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena, per la crisi pluriennale che condiziona un settore che ha importanti ricadute su tutta l'economia. "Edilizia ferma significa anche un rallentamento degli investimenti nel settore e quindi conseguenze negative anche per l'industria estrattiva o la meccanica, tanto per fare un paio di esempi".
Come uscire da questa impasse? "Servono investimenti – continua Vincenzi – a cominciare dal settore pubblico. Pensiamo alla tutela del territorio, e noi sappiamo quali siano le implicazioni dell'assenza di manutenzione dei fiumi e delle montagne, ad esempio. Non meno importante è l'edilizia scolastica, e la riqualificazione delle città. Azioni per lee quali esistono anche risorse, la cui utilizzazione, però, è spesso ostacolata dalla burocrazia e da vincoli ispirati dalle norme per la finanza pubblica, come il patto di stabilità".

E' paradossale, secondo il presidente degli edili di CNA, chiedere ai cittadini e alle imprese di investire, quando al contrario le istituzioni sono le prime a tagliare. Si tratta di una linea di rigore a senso unico che non fa certo bene all'economia nel suo complesso e al settore costruzioni in particolare.
"Come se ciò non bastasse, le recenti norme introdotte dalla Finanziaria vanno a rendere sempre più difficile la vita delle imprese che, malgrado la crisi, in questi anni hanno resistito". E' il caso dello "split payment" e del "reverse charge", due norme che prevedono che l'azienda non riscuota l'iva dal cliente (il pubblico nel caso dello "split", il privato per ciò che riguarda il "reverse") ma che debba attendere il rimborso da parte dell'erario, se a credito.
"Ciò significa meno liquidità da parte delle imprese, e un livello di burocrazia ancora maggiore, per tutti gli adempimenti necessari al rimborso".
Una complicazione che si aggiunge al raddoppio, dal 4 all'8%, della ritenuta applicata sui bonifici bancari collegati alle operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico delle abitazioni e degli immobili delle imprese, l'unica modalità di pagamento ammissibile per avere diritto alle relative detrazioni fiscali.

"La banca dati degli studi di settore dimostra che su 100 euro di ricavi il reddito per l'impresa è intorno ai 10 euro. Portare all'8% la ritenuta significa, per le imprese, anticipare l'80% di quest'ultima allo Stato. Reddito che dovrebbe servire, tra l'altro, a pagare i dipendenti ed i fornitori. L'effetto di questo provvedimento, dunque, potrebbe essere quello di costringere le imprese a presentarsi in banca per reperire la liquidità necessaria ad onorare i propri impegni, con le difficoltà ed i costi ben noti a tutti".
"Si tratta – conclude Vincenzi – di norme davvero inique, che vanno in direzione opposta al sostegno del settore, che, al contrario, avrebbe bisogno di misure fiscali agevolative, ad esempio a favore delle giovani coppie, e di un allentamento del patto di stabilità che favorisca la ripresa degli investimenti".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Si trasferisce il negozio che vende capi usati, ma di qualità. La cooperativa riesce a far lavorare persone in difficoltà economiche -

Modena, 29 gennaio 2015 -

Si trasferisce il negozio "Vintage Made" che a Carpi vende capi di abbigliamento, accessori e materiali d'arredo usati, ma di qualità, gestito dalla cooperativa sociale Eortè. Il social shop, aperto dal settembre 2010 in corso Fanti, si sposta in via Pola Interna 13. L'inaugurazione del rinnovato esercizio è in programma dopodomani - sabato 31 gennaio - alle 18.

«Al nostro social shop chiunque può portare i propri capi in conto vendita, purché in ottimo stato, ben conservati e puliti – spiega Federico Tusberti, presidente della cooperativa Eortè - Se il capo viene venduto, il ricavato va in parte alla cooperativa, che lo usa per le sue attività, e in parte al proprietario. Con questo sistema diamo nuova vita a capi firmati dimenticati negli armadi e, nello stesso tempo, offriamo a tutti la possibilità di acquistare un bel vestito a prezzi abbordabili».

Il social shop Vintage Made gestito da Eortè è aperto dal martedì al sabato grazie a un gruppo di volontari, perlopiù giovani. La cooperativa, che aderisce a Confcooperative Modena, è "figlia" di Venite alla Festa, una comunità di famiglie che si incontrano ogni settimana presso la parrocchia di San Bernardino per educarsi reciprocamente alla fede in Gesù. Oggi la cooperativa conta una novantina di soci, nove dipendenti (sei dei quali a tempo indeterminato) e una ventina di volontari.

«Siamo riusciti a distribuire un po' di ricchezza facendo lavorare per periodi più o meno lunghi persone che si trovavano in difficoltà economiche a causa della crisi», afferma Tusberti. Col tempo Eortè ha ampliato le proprie attività, sempre nell'ottica di aiutare le famiglie. Oltre al social shop di Carpi, Eortè gestisce la Casa del Glicine (un appartamento che accoglie temporaneamente madri in difficoltà), il Pane e le Rose a Soliera (un supermercato solidale per famiglie che faticano ad acquistare beni di prima necessità) e un bar nel centro di Soliera, recentemente rinnovato con uno spazio destinato alla musica live. «Siamo una piccola realtà di economia solidale che – conclude Tusberti - cerca di dare il proprio contributo per creare opportunità di lavoro e di relazioni».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Il 24 febbraio a Sofia, 5 marzo a Varsavia. Opportunità di business a costo zero per chi prende parte alla prossima edizione di Macfrut, 23-25 settembre 2015 a Rimini -

Parma, 29 gennaio 2015 -

Macfrut 3.2 entra nel vivo con i primi due road show nell'Est Europa insieme a UniCredit. Si parte con due capitali, il 24 febbraio a Sofia in Bulgaria, il 5 marzo a Varsavia in Polonia. Venti i posti disponibili in ogni tappa internazionale, la partecipazione è gratuita per le imprese che prendono parte alla prossima edizione di Macfrut International. In tali incontri, che si terranno presso la sedi locali di UniCredit, le società italiane presenti all'evento potranno incontrare importanti operatori del settore accuratamente selezionati dalla banca tra la propria clientela. In questi meeting, i partecipanti potranno conoscersi e presentare i propri prodotti, dandosi poi appuntamento a Rimini per approfondire le potenzialità commerciali emerse durante il Roadshow.

Proprio per supportare la sempre maggiore internazionalizzazione di MacFrut, UniCredit sostiene attivamente l'edizione 2015 della manifestazione che rappresenta un punto di incontro e di confronto internazionale per i professionisti dell'ortofrutta. Il ruolo di UniCredit non è quello di un semplice sponsor: il Gruppo bancario è partner strategico di questa iniziativa. Infatti, grazie al network internazionale distribuito in circa 50 mercati, 8.600 sportelli, e oltre 148.000 dipendenti, UniCredit ha tutte le caratteristiche per sostenere Cesena Fiere in questo percorso. UniCredit può contribuire in concreto ad alcuni degli obiettivi primari di Macfrut. In particolare, grazie ad alla sua indiscussa leadership in Centro ed Est Europa, UniCredit sta fornendo assistenza logistica e organizzativa per supportare in modo concreto le tappe del Roadshow a partire da Sofia e Varsavia.

"Macfrut 2015 entra nel vivo come fiera internazionale di business, insieme al suo partner più prestigioso: UniCredit – afferma Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera – I road show costituiscono un elemento fortemente attrattivo per i nostri espositori a cui viene offerta un'occasione unica per presentarsi a importanti mercati in ascesa, e ai loro target di riferimento. Per effetto della sinergia con UniCredit, le imprese locali di questi Paesi che espongono a Macfrut potranno finanziare la loro partecipazione a condizioni particolarmente vantaggiose. Inoltre, le imprese italiane interessate a promuovere la loro attività e il loro business in questi Paesi avranno a loro disposizione la rete degli UniCredit International Center (un network selezionato di persone con consolidata esperienza di business cross border) attraverso la quale i clienti potranno trovare tutti i prodotti e i servizi, anche di natura consulenziale, necessari per favorire l'internazionalizzazione della filiera ortofrutticola italiana".

I road show a Sofia e Varsavia sono i primi di una serie di altri appuntamenti in programma nei prossimi mesi sempre nei paesi dell'Est Europa.
Il percorso di internazionalizzazione prosegue, congiuntamente, anche verso i Paesi dell'Africa Sub Sahariana con i quali sono stati stretti importanti rapporti grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, e con i Paesi del Sud America (Brasile in primis). Il tutto con l'obiettivo di ospitare a Macfrut 400 nuovi buyer da tutto il mondo.

Per informazioni sui road show: www.macfrut.com

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Presentata, d'accordo con i sindaci, la richiesta di proroga di un anno e di dilazione in cinque per il rimborso del finanziamento per il pagamento di imposte e contributi. I "numeri" e le iniziative a sostegno della posizione di Rete Imprese Italia di Modena -

Modena, 28 gennaio 2015 -

Il 30 giugno non arriveranno al 15% le imprese che avranno avuto la liquidazione dei rimborsi per la ricostruzione (ordinanza 57%). Ciò significa che la quasi totalità delle imprese che sono ripartite – per la precisione l'85% - lo avranno fatto finanziando autonomamente la ricostruzione. Imprese che proprio per questo non dispongono della liquidità necessaria ad iniziare il pagamento delle imposte e dei contributi bloccati per due anni, con la conseguenza che una su cinque (all'incirca 400) potrebbe essere costretta a chiudere i battenti, se non verrà posticipato il termine per il rimborso del finanziamento ricevuto.

E' a partire da questa considerazione che le Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia chiedono un'interpretazione della norma che fissi al 30 giugno 2016 la scadenza per il pagamento della prima rata del finanziamento e l'applicazione di una rateizzazione di almeno cinque anni dello stesso.

Un territorio, che a distanza di quasi tre anni dal sisma, non ha ancora ottenuto gli indennizzi previsti e che ha già iniziato a pagare – dall'ottobre 2013 - le imposte in corso, non può sopportare un carico fiscale (già pesante) maggiorato del 66,6% (le imposte e contributi non pagati per 16 mesi da rimborsare in 2 anni implicano che ogni anno che ogni anno le imprese debbano versare l'84% del proprio reddito in tasse!).

Peraltro, quand'anche questa dilazione rientrasse nel computo del calcolo del cosiddetto de minimis, per la stragrande maggioranza delle imprese coinvolte l'importo complessivo delle agevolazioni rimarrebbe di sotto al tetto massimo degli aiuti di stato previsto dalla Ue.

In questa richiesta Rete Imprese non è sola: la proposta presentata oggi è stata elaborata assieme ai sindaci delle quattro aree coinvolte (Nord, Terre d'Argine, Sorbara e Nord Est). Dalla proposta è poi scaturito un documento che è stato consegnato ai parlamentari modenesi, alla Regione e alla Prefettura. Un'azione di sensibilizzazione e mobilitazione che continuerà nelle prossime settimane con diverse iniziative, a cominciare da un invio massivo di mail al Presidente del Consiglio, al Ministro dell'Economia e al prossimo Presidente della Repubblica, da parte delle imprese, sino ad arrivare a manifestazioni più eclatanti come una petizione e un volantinaggio davanti alla Camera dei Deputati al Senato. Peraltro, in quest'azione saranno coinvolti anche gli altri territorio (Bologna, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova, Rovigo) coinvolte da questa calamità.

"L'ammissione della discussione della proroga nella commissione che sta lavorando al decreto Milleproroghe rappresenta un primo, piccolissimo risultato della nostra azione di sensibilizzazione, ma al momento non si tratta che di una sorta di auspicio. Non lasceremo nulla d'intentato – hanno affermato stamani, nel corso di una conferenza stampa, Umberto Venturi, Erio Luigi Munari, Massimo Silingardi, presidenti di Cna, Lapam e Confesercenti, e Giorgio Vecchi, vicepresidente di Confcommercio – per raggiungere quello che riteniamo niente di più se non una soluzione equa e di buon senso. Equa perché il costo di questa dilazione – che abbiamo stimato intorno ai cento milioni – non sforerà il tetto complessivo degli aiuti, risorse già individuate in sei miliardi, gran parte dei quali non ancora erogati. Di buon senso, perché qui nessuno chiede di non pagare, ma soltanto di avere il tempo per farlo".

All'incontro con gli organi di informazione ha presenziato anche il sindaco di Castelfranco Emilia Stefano Reggianini: "La mia presenza – ha dichiarato il primo cittadino di Castelfranco – testimonia la condivisione di questi temi da parte delle istituzioni locali, che ribadiscano l'opportunità di questi provvedimenti non per il passato, ma soprattutto per il futuro".

Non è mancato un passaggio in merito all'operazione antimafia scattata nella notte. "Un intervento importante, rispetto al quale va il nostro plauso alle forze dell'ordine e investigative. Un'azione derivante da un controllo attento che, a nostro avviso, è la modalità determinante per evitare infiltrazioni malavitose. Un''attività, qquella di controllo, sicuramente più importante e utile della burocrazia, spesso ridondante, che rallenta la ricostruzione e che rappresenta un costo per tutti, come dimostra l'emergenza imposte. Volendo coniare uno slogan potremmo senz'altro dire più controlli, meno burocrazia, due fattori che non sono certo in contraddizione tra di loro".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il segretario provinciale della Fiba-Cisl Paolo Bellentani sulle motivazioni dello sciopero nazionale dei bancari proclamato per venerdì 30 gennaio da tutte le sigle sindacali: «Scioperiamo per garantire un futuro al sistema» -

Modena, 27 gennaio 2015 -

«Scioperiamo perché vogliamo banche che, grazie alla professionalità e alla consulenza di alto livello fornita dai lavoratori, tornino a sostenere l'economia reale». Il segretario provinciale della Fiba-Cisl Paolo Bellentani spiega le motivazioni dello sciopero nazionale dei bancari proclamato per venerdì 30 gennaio da tutte le sigle sindacali. Sono quasi 6 mila i lavoratori modenesi. «Venerdì scioperiamo e andiamo in piazza a Ravenna, Milano, Roma e Palermo non solo per avere un contratto di lavoro dignitoso, ma soprattutto per garantire un futuro all'intero sistema del credito», afferma Bellentani, che guida il maggiore sindacato modenese dei bancari. Obiettivo della protesta è sollecitare il rinnovo del contratto nazionale contro la decisione unilaterale di Abi (associazione di categoria delle banche, ndr.) di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro a partire dal 1° aprile prossimo. «La rottura l'ha voluta l'Abi, di fatto il negoziato non è mai partito – continua il segretario dei bancari Cisl - Noi abbiamo mostrato la disponibilità a trattare, avanzando le nostre richieste. Consapevoli delle difficoltà che attraversano il sistema bancario e il Paese, abbiamo chiesto di condividere una visione di sistema con la proposta di nuovo modello di banca. Le banche, però, hanno rifiutato il confronto – sottolinea Bellentani - limitandosi a chiedere solo una riduzione dei costi; ma la riduzione del costo del lavoro, delle tutele e del reddito dei lavoratori produce effetti risibili sui bilanci delle banche». Per la Fiba, infatti, i banchieri sono i principali responsabili delle sofferenze che soffocano i bilanci: oltre 180 miliardi di euro, il 48 per cento dei quali relativi a prestiti pari o superiori ai 2 milioni di euro. «Noi chiediamo trasformazioni e riorganizzazioni per garantire lavoro e sviluppo. Dopo lo sciopero di venerdì ci misureremo sul risultato e sulle sensibilità che raccoglieremo. A quel punto – conclude il segretario provinciale della Fiba-Cisl - speriamo che sia possibile impostare una trattativa nell'interesse del Paese e non di pochi soggetti».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Giovedì 29 gennaio gli aspiranti imprenditori incontrano i mentor -

Modena, 26 gennaio 2015

Come presentare efficacemente un progetto di business a banche, potenziali finanziatori e soci. Se ne parla domani – martedì 27 gennaio – nel sesto seminario di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. All'appuntamento di domani, che si svolge dalle 17 alle 19.30 presso la filiale modenese di Emil Banca (palazzo Europa, via Emilia Ovest), intervengono Francesco Baruffi (Democenter), Alberto Montanari (Emil Banca) e Jacopo Vigna (Milky Way).

Giovedì 29 gennaio, invece, i cento aspiranti imprenditori che partecipano a Imprendocoop presenteranno le loro idee d'impresa ai mentor, cioè agli esperti incaricati di accompagnarli nella fase d'avvio del progetto di business. Ricordiamo che i partecipanti a Imprendocoop stanno usufruendo di un percorso formativo di alto livello, al termine del quale è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Domani, martedì 27 gennaio alla Sala Biasin di Sassuolo, un viaggio nel mondo dell'abusivismo con il giornalista e scrittore Roberto Ippolito -

Modena, 26 gennaio 2015 -

Panettieri, macelli, studi medici, tassisti senza patente, carrozzerie, persino mafiosi abusivi e tombe dove compaiono defunti abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo l'inchiesta di Roberto Ippolito e l'elenco infinito di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani, una lunga lista di irregolarità "fai da te" che fa sorridere, ma anche no, perché dietro di essa ci cela spesso la malavita organizzata e perché comunque le attività abusive, al di là dei rischi per i consumatori, hanno un costo che ricade sull'intera società.
CNA, che ormai da un anno sta portando avanti il progetto "Imprese Vere", finalizzato appunto a contrastare l'abusivismo, ha chiamato a parlarne proprio l'autore di questa inchiesta, che si è tradotta nel libro intitolato "Abusivi: la realtà che non vediamo".
L'appuntamento con Roberto Ippolito è fissato per domani, martedì 27 gennaio alle 20.30 presso la Sala Biasin di Sassuolo, in via Rocca, 22, una serata aperta al pubblico per dibattere su questi temi, assieme anche al presidente della CNA dell'Area di Sassuolo, Claudio Medici.

Roberto Ippolito è un giornalista e scrittore. Autore dei bestseller "EVASORI" (Bompiani), "IL BEL PAESE MALTRATTATO" (Bompiani) e "IGNORANTI" (Chiarelettere). E' direttore di festival letterari a Ragusa, a Cinecittà e al Maxxi di Roma. Dopo aver curato a lungo l'economia per il quotidiano "La Stampa", è stato direttore della comunicazione di Confindustria, delle relazioni esterne dell'Università Luiss di Roma e docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo della stessa Luiss.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Dal 26 gennaio al 11 febbraio cinque appuntamenti organizzati da CNA per svelare tutti i segreti sulla stampa 3D di oggettistica personalizzata -

Modena, 23 gennaio 2015 -

Che cos'è la stampa 3D e cosa posso realizzare con questo strumento? Che costi ha e cosa prevede la normativa al riguardo? Può diventare una nuova opportunità di business? A tutte queste domande CNA risponde con un corso di formazione che prenderà il via lunedì 26 gennaio, dalle 19 alle 22, presso le aule della sede provinciale, in via Malavolti 27, Modena.

Cinque incontri che prevedono una panoramica sulle stampanti in commercio con costi e prestazioni, sui materiali utilizzabili e l'introduzione all'uso dei principali programmi open source necessari alla modellazione e alla personalizzazione degli oggetti 3D da mandare in stampa. Si partirà quindi dall'idea di un oggetto personalizzato, fino ad arrivare alla stampa dello stesso, anche partendo dai tanti modelli che si trovano gratuitamente sul web.

Grazie ai relatori, gli ingegneri Elena Bassoli e Francesco Leali docenti di Ingegneria Unimore, si cercherà di fornire a professionisti e imprenditori un quadro completo per orientarsi su questo argomento, di cui si fa un gran parlare, ma non sempre in modo chiaro e approfondito.

Destinatari: fotografi, tipografi, agenzie pubblicitarie, aziende metalmeccaniche o dell'abbigliamento, disegnatori, aziende di service e chi vuole capire di cosa si tratta. Un'opportunità per diversificare la propria attività e fornire un servizio al cliente sempre più completo.

Non meno importante sarà l'intervento di Maria Pia Miani CNA Interpreta, che tratterà la parte relativa alla normativa sul diritto d'autore e sull'etichettatura dei prodotti, in modo da essere in regola nel vendere gli oggetti stampati.
Il corso è gratuito per tutti gli associati CNA, mentre per i non associati il costo previsto è di Euro 100.
Per il calendario completo delle lezioni e per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito www.mo.cna.it, oppure contattare Anna Tavernari all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Sintesi delle misure in corso di varo da parte del Governo e del Parlamento sulla Riforma del Mercato del Lavoro -

Parma, 22 gennaio 2015 -

Molte aziende in questo inizio anno 2015 si stanno chiedendo cosa cambierà rispetto alla loro gestione del personale dipendente, soprattutto a seguito delle anticipazioni diffuse dal Governo rispetto alla Riforma del Mercato del Lavoro.
Riteniamo che possa essere di vs. interesse la seguente sintesi (scaricabile in allegato) delle misure in corso di varo da parte del Governo e del Parlamento; provvederemo alla redazione di un documento approfondito non appena il quadro giuridico ed amministrativo si sara' completato e quindi quando le norme saranno applicabili in impresa: LEGGE DELEGA N.183/2014 "RIFORMA JOBS ACT": è già in Gazzetta Ufficiale dal 15/12/2014 ma di fatto sarà operativa solo dopo la pubblicazione dei vari decreti attuativi in essa previsti.

 

 

Mercoledì 21 gennaio un seminario in CNA Provinciale (dalle ore 17) sulle tematiche riguardanti l'export -

Modena, 20 gennaio 2015 -

Con una domanda interna stagnante, le migliori opportunità commerciali arrivano dall'export. Esportare, però, per le piccole e medie imprese si rivela un'operazione più facile a dirsi che a farsi.
CNA ha voluto organizzare un road show per affrontare i vari temi che si presentano alle imprese che giocano questa carta: gli scenari, i finanziamenti, le strategie, i paesi.
Il tutto in un seminario che prevede brevi interventi operativi e, in seguito, colloqui individuali per affrontare gli specifici problemi legati all'export.
L'incontro, aperto a tutte le imprese, si terra mercoledì 21 gennaio dalle ore 17, presso la Sala Arcelli di CNA Provinciale (a Modena, in via Malavolti, 27).

Tanti gli interventi in programma, in alcuni casi dall'estero. Si parlerà, infatti, dei numeri dell'export modenese, del mercato turco – la via della seta – grazie alla disponibilità dell'esperto Giuseppe Reggia, dei finanziamenti disponibili per operazioni commerciali all'estero, con relazioni a cura di Unicredit e Finimpresa Serfina e dell'assicurazione dei crediti esteri (Sace). Non si tralasceranno le reti d'impresa, più o meno formalizzate, come strumento per l'internazionalizzazione, argomento che vedrà l'intervento di Ezio Nicola dalla Polonia.
Si tratta di interventi brevi, che consentiranno di spaziare su varie tematiche legate all'export, prima del buffet, che farà da prologo a incontri individuali che gli imprenditori presenti potranno richiede agli esperti che animeranno il seminario.
Per partecipare e necessario iscriversi al sito www.mo.cna.it

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Sciopero di due ore proclamato questa mattina. Il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello: "Nessuna macchina è stata prodotta a Modena tra le 8 e le 10" -

Modena, 19 gennaio 2015

Soddisfazione della Fim-Cisl di Modena per l'adesione allo sciopero di due ore proclamato stamattina – lunedì 19 gennaio – dai sindacati firmatari del contratto FCA contro la decisione dell'azienda di erogare solo ai lavoratori dello stabilimento di Grugliasco il premio di 300 euro per i brillanti risultati raggiunti nel 2014 dalla Quattroporte e dalla Ghibli.

«Nessuna macchina è stata prodotta a Modena tra le 8 e le 10, cioè nelle due ore di sciopero proclamate da noi, Uilm e Fismic – afferma il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello – A questo punto ci aspettiamo un segnale dall'azienda. È incomprensibile escludere dal premio gli oltre 800 lavoratori dello stabilimento di Modena, visto e considerato che qui avvengono la progettazione, sviluppo e commercializzazione dei due modelli (Quattroporte e Ghibli) che l'anno scorso hanno registrato volumi record di vendite. Invitiamo FCA a tornare sui propri passi e smetterla una volta per tutte di trattare i lavoratori modenesi di Maserati come dipendenti di serie B».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Le previsioni occupazionali, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Excelsior, sono improntate ad ottimismo, seppure cauto -

Reggio Emilia, 16 gennaio 2015 -

Gli imprenditori reggiani provano a far ripartire l'economia puntando su forze nuove.
Per il primo trimestre 2015, infatti, le previsioni occupazionali, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Excelsior, sono improntate ad ottimismo, seppure cauto: 1.460 assunzioni, il 33% in più rispetto alle 1.100 previste per lo stesso trimestre del 2014.

Il 57% delle assunzioni previste in provincia di Reggio Emilia - monitorate tramite il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro - sono destinate a lavoratori inquadrati con contratto a tempo determinato (830 unità). Di queste, 300 hanno come obiettivo quello di valutare candidati in vista di una possibile assunzione stabile, il 16% (230 assunzioni) viene utilizzato per far fronte a picchi di attività, l'8% per svolgere attività stagionali e altre 180 per sostituire lavoratori temporaneamente assenti dall'azienda (13%).

Le assunzioni "stabili", pari a 590 unità, rappresentano il 40% dei 1.460 nuovi ingressi: poco meno di un terzo riguarda ingressi a tempo indeterminato, mentre l'11%, pari a 170 unità, è destinato ad assunzioni con contratto di apprendistato. In particolare, questo tipo di contratto è destinato a circa il 30% dei giovani di cui è prevista l'assunzione. Nel primo trimestre 2015 gli imprenditori reggiani prevedono che la quota di assunzioni rivolte ai giovani con meno di 30 anni possa raggiungere il 36% del totale. Considerando però le assunzioni per cui l'età non è ritenuta un requisito importante e ripartendole proporzionalmente fra le due classi di età (meno di 30 anni e più di 30 anni), si stima che le opportunità per i giovani possano raggiungere il 68% delle assunzioni totali.

In due casi su tre le assunzioni programmate a Reggio Emilia nel primo trimestre 2015 sono destinate ad imprese che operano nei servizi, in prevalenza attività commerciali con 330 assunzioni, pari al 23% del totale provinciale. Seguono i servizi alle persone, con 150 assunzioni (10%), il turismo-ristorazione (140 unità e 9%) e i servizi avanzati (130 unità, 9%).
Per quanto riguarda le 450 assunzioni nell'industria, il comparto nel quale è previsto il maggior numero di nuovi ingressi è quello della metalmeccanica ed elettronica con 290 assunzioni, il 20% del totale.

Permangono le difficoltà riscontrate dalle imprese reggiane nel reperire i profili di cui necessitano. Le difficoltà di reperimento sono attribuite, nel 13% dei casi, alla scarsa offerta delle figure ricercate e nel 6% all'inadeguata preparazione dei candidati. Fra i diversi settori, le quote di assunzioni difficili da reperire sono comprese fra un minimo dell'1% nel commercio e un massimo del 76% nei servizi avanzati alle imprese.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Rete Imprese Italia su Sistri e Decreto Milleproroghe: "Un'assurdità da correggere immediatamente!" -

Modena, 15 gennaio 2015 -

"Dopo sette anni, all'assurda vicenda del Sistri si aggiunge l'ennesima beffa. Il Decreto Milleproroghe contiene l'obbligo per le imprese di pagare entro il primo febbraio i contributi per un sistema obsoleto che, è dimostrato, non garantisce in alcun modo la tracciabilità dei rifiuti. Non solo. Alla scadenza del primo febbraio si aggiunge anche quella del 30 aprile, per il pagamento del contributo 2015". Lo si legge in un comunicato stampa di Rete Imprese Italia.
"Dopo le recenti dichiarazioni del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla volontà del Governo di superare il Sistri – continua la nota – pareva si fosse scritta definitivamente la parola fine su questa esperienza fallimentare. Non è così! Ora si chiede di pagare per un sistema la cui operatività è stata differita di un anno e che non è mai diventato effettivamente operativo, tanto che nei prossimi mesi sarà archiviato in maniera definitiva".
"Se il Governo ha compreso l'inutilità di questo sistema, non obbligando più le imprese a servirsene – aggiunge il comunicato - non rinunzia, però, a pretendere i soldi dalle imprese a fronte di un servizio inesistente. Dopo che già le imprese hanno pagato a vuoto il contributo per l'utilizzo del Sistri negli anni 2010 e 2011, rilevanti risorse sottratte agli investimenti proprio negli anni in cui la crisi ha picchiato più duro".
"E' necessario, dunque, correggere questa misura al più presto – conclude la nota di Rete Imprese Italia - e confermare la proroga complessiva, per operatività e pagamenti, del Sistri il tempo necessario a definire un sistema di tracciabilità dei rifiuti nuovo, efficace e condiviso con le associazioni di categoria".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Alle prime 16 imprese iscritte nel 2013 nella sezione speciale del registro imprese della Camera di Commercio, se ne sono aggiunte altre 25 nel 2014 -

Reggio Emilia, 14 gennaio 2015 -

Hanno raggiunto quota 42 le start-up innovative presenti in provincia di Reggio Emilia. Alle prime 16 imprese iscritte nel 2013 nella sezione speciale del registro imprese della Camera di Commercio, se ne sono aggiunte altre 25 nel 2014 e il primo aggiornamento del 2015 ha evidenziato l'iscrizione di una nuova start-up innovativa reggiana nei primi dieci giorni dell'anno.
Le imprese della provincia di Reggio Emilia che fanno innovazione in ambito tecnologico, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio, sono situate prevalentemente nel comune capoluogo (24 imprese, il 57,1% del totale), mentre le restanti 18 si distribuiscono per tutto il territorio provinciale, dalla montagna alla val d'Enza, dalla pedecollina ai comuni rivieraschi.

La qualifica di start-up innovativa non è limitata ad un unico settore, ma è aperta a tutto il mondo produttivo, dalle tecnologie delle telecomunicazioni e dell'informazione alla manifattura e ai servizi; è necessario, però, che le imprese abbiano, come oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Relativamente alle imprese reggiane, delle 42 start-up innovative registrate in provincia, 21 rientrano in settori dell'industria. La fabbricazione di macchinari e produzioni meccaniche (8 aziende) e la produzione di apparecchiature elettrico-elettroniche (8 imprese) sono le attività nelle quali si registra il maggior numero di aziende, ma buone presenze si registrano anche in quelle della trasformazione alimentare, lavorazione di articoli in pelle o di carta (5 aziende in totale).
19 imprese appartengono invece alle attività professionali, scientifiche e tecniche che comprendono la produzione di software e consulenza informatica (10 aziende), la ricerca e sviluppo (2 imprese), la consulenza imprenditoriale (3) e "altri servizi" (4). Sono invece 2 le imprese iscritte all'interno del settore del commercio: commercio on line e di apparecchiature ICT.
Le start-up innovative della provincia di Reggio Emilia sono tutte di dimensione piccolissima, ovvero sotto i 10 addetti. Oltre l'80% delle imprese reggiane appartiene alla classe di addetti da 1 a 5, e solo 4 aziende impiegano 6-7 addetti.

In favore delle start-up innovative sono previste una serie di esenzioni ai fini della costituzione ed iscrizione dell'impresa nel Registro delle Imprese, agevolazioni fiscali, nonché deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro nell'impresa. Fra i principali vantaggi previsti dal Ministero delle Sviluppo economico per le start-up innovative si evidenziano:
Abbattimento degli oneri per l'avvio d'impresa
Disciplina in materia di lavoro ad hoc per le start-up
Accesso semplificato, gratuito e diretto per le start-up al Fondo Centrale di Garanzia
Introduzione di incentivi fiscali per investimenti in start-up provenienti da aziende e privati
Sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione
Introduzione del crowdfunding

Per maggiori informazioni ed approfondimenti: startup.registroimprese.it

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Nel Modenese coordinerà l'attività di 13 Centri di Recapito e 12 Presìdi di Distribuzione -

Modena, 12 gennaio 2015 -

Lorella Brasini è la nuova responsabile territoriale del recapito per le province di Bologna e Modena (Recapito Area Manager 1). Laureata, ha in precedenza guidato, con il medesimo incarico sia la Ram 3 (province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia), sia la Ram 2 (tutta la Romagna e la provincia di Ferrara). Pertanto possiede una vasta esperienza nel settore sviluppata su tutto il territorio regionale, oltre ad avere in precedenza ricoperto altri incarichi di responsabilità all'interno dell'azienda.
La nuova dirigente sovrintenderà nel Modenese all'attività di 13 Centri di Distribuzione e 23 Presìdi, il cui personale interno e i portalettere provvedono alla lavorazione e al recapito della corrispondenza indirizzata a oltre 318.700 famiglie e 48.500 attività industriali, commerciali e professionali ubicati nei 47 Comuni della provincia.

«Grazie al palmare e al pos di cui sono muniti - ha evidenziato la Brasini -, i nostri addetti al recapito in provincia di Modena sono in grado di offrire a domicilio anche una serie di servizi a valore aggiunto come il pagamento di qualsiasi tipologia di bollettino postale, l'accettazione di raccomandate, pacchi e spedizioni in contrassegno. Il cliente può pagare da casa o dal posto di lavoro, nello stesso momento in cui avviene la consegna della corrispondenza, tramite carta Postamat, Postepay o utilizzando le carte di debito del circuito Cirrus/Maestro».
Oltre che nei due del capoluogo, i portalettere "telematici" sono presenti anche in tutti gli altri 11 centri di recapito della provincia: Carpi, Camposanto sul Panaro, Castelfranco Emilia, Montefiorino, Formigine, Vignola, Mirandola, Pavullo, Sassuolo, Sestola, San Felice sul Panaro.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

Domani – martedì 13 gennaio – appuntamento presso la Cantina Formigine Pedemontana, a Corlo di Formigine per parlare di digital marketing con Gianluca Diegoli, consulente di web marketing ed e-commerce, e Vincenzo Longo, ad e co-fondatore di Ufoody - 

Modena, 12 gennaio 2015 -

Passate le feste, ricomincia il percorso formativo per i trentadue progetti d'impresa che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Domani – martedì 13 gennaio – è in programma il quarto seminario; l'appuntamento è presso la Cantina Formigine Pedemontana, a Corlo di Formigine, dalle 17 alle 19.30. Si parla di digital marketing con Gianluca Diegoli, consulente di web marketing ed e-commerce, e Vincenzo Longo, ad e co-fondatore di Ufoody. Sono un centinaio gli aspiranti imprenditori che, partecipando a Imprendocoop, hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Il progetto, partito lo scorso autunno, si sviluppa fino alla primavera 2015. Al termine del percorso è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Il modenese Gennaro Lauri tra gli eletti della Slp-Cisl che rappresenteranno i lavoratori iscritti a FondoPoste -

Modena, 10 gennaio 2015

C'è anche il modenese Gennaro Lauri tra i delegati della Slp-Cisl che rappresenteranno i lavoratori iscritti a FondoPoste, il fondo di previdenza complementare per il personale non dirigente di Poste Italiane spa e delle società controllate che ne applicano il contratto nazionale di lavoro. Alle elezioni per l'assemblea dei delegati, che si sono svolte in tutta Italia tra il 26 novembre e 15 dicembre, la Slp-Cisl ha ottenuto il 53,66 per cento dei voti (+2 per cento sul voto del 2010), aggiudicandosi sedici seggi su trenta (uno in più rispetto alla tornata precedente). I postelegrafonici Cisl hanno vinto ancora più nettamente in Emilia-Romagna: nell'unico seggio fisso di Bologna, infatti, la Slp-Cisl ha ottenuto il 65,38 per cento dei consensi.

«Si tratta di un risultato lusinghiero che va oltre le più rosee aspettative della vigilia e premia l'impegno di tutti i nostri attivisti e delegati – commenta il segretario provinciale dei postelegrafonici Cisl Francesco Balzano - Allo stesso tempo questo successo assegna grandi responsabilità alla nostra organizzazione, che conferma il suo impegno a servizio e garanzia dei lavoratori postali. Ricordiamo, infatti, che FondoPoste è nato con l'unico obiettivo di garantire ai lavoratori associati una pensione integrativa a quella del sistema previdenziale obbligatorio». Il voto è stato espresso in dieci seggi, per corrispondenza ed elettronicamente. Gli aventi diritto voto erano i 94.254 soci del Fondo individuati al 30 aprile 2014 e appartenenti alle varie società del gruppo Poste Italiane spa (Poste Italiane spa, Postel, Postecom, PosteVita, Poste Mobile, ecc). Hanno partecipato 51.013 aderenti, che hanno espresso 48.133 voti validi, con 2.765 schede nulle e 115 bianche.

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Con CNA Prefina condizioni agevolate grazie agli accordi con i principali istituti di credito -

Reggio Emilia, 10 gennaio 2015 -

Accordi migliorativi dei tassi di interesse applicati sul portafoglio a breve e sulle commissioni disponibilità fondi con Unicredit, Gruppo Carisbo, Credito Cooperativo Reggiano, Banco Popolare, MPS. Questo il risultato dell'azione di CNA che ha siglato importanti convenzioni con i principali istituti di credito per migliorare le condizioni applicate dall'accordo regionale di tesoreria.

In questo modo le imprese associate godranno di condizioni agevolate per fido di cassa, anticipo salvo buon fine e anticipo fatture; costi definiti e calmierati per la commissione disponibilità fondi; costi di tenuta conto (valute, costi di operazione...) a tariffe vantaggiose.

"A seguito della nostra azione di dialogo e confronto con le banche – ha dichiarato Nunzio Dallari, presidente provinciale CNA Reggio Emilia - possiamo offrire ai nostri Associati delle convenzioni che, in questo momento di crisi, possono fare davvero la differenza per le tante piccole e medie imprese in difficoltà".

Vale la pena ricordare che l'accordo di tesoreria siglato a livello regionale definisce 4 fasce di inquadramento a ognuna delle quali corrisponde uno spread che sommato all'Euribor definisce il costo complessivo del denaro. La fascia di merito viene definita dalla banca in relazione alla classe di rischio.

"Per poter godere della convenzione è sufficiente richiedere il modulo di adesione – ha concluso il Presidente Dallari - alla propria sede CNA di riferimento e consegnarlo al proprio istituto di credito. Per gli associati che godono già della convenzione il miglioramento è automatico, mentre per chi non l'avesse ancora richiesta il nostro invito è di farlo al più presto, per avere un immediato risparmio economico sugli oneri finanziari dell'impresa".

Gli esperti di CNA Prefina sono a disposizione delle imprese per informazioni e assistenza per la richiesta della convenzione. Per maggiori informazioni rivolgersi a CNA Prefina, Largo Giambellino, 17/1 (RE), tel. 0522.356251, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Venerdì, 09 Gennaio 2015 10:50

Fotografi, insieme contro l'abusivismo

In CNA un incontro per fare il punto sui problemi di questa professione alle prese con il fenomeno dell'abusivismo -

Modena, 9 gennaio 2015 -

Anche il variegato mondo della comunicazione è alle prese con il fenomeno dell'abusivismo, in particolare a essere presi di mira sono fotografi e cineoperatori. Si tratta di una concorrenza sleale che mette a rischio l'esistenza stessa di chi svolge l'attività in modo regolare, aziende già alle prese con una crisi determinata dalla contrazione dei consumi e da uno sviluppo tecnologico che ha modificato nel profondo questa professione.

CNA Comunicazione ha organizzato - lunedì 12 gennaio alle 20.45, presso la sede provinciale di CNA, in via Malavolti 27, a Modena – un momento di confronto fra gli operatori del settore per riuscire a capire quali azioni possono essere concretamente attivate per combattere questo fenomeno, a partire da "Imprese Vere", il progetto messo in campo dall'Associazione per contrastare l'abusivismo.
Si verificherà anche in che modo sensibilizzare su questo tema enti ed istituzioni, e le modalità per monitorare attività abusive eventualmente promosse attraverso internet o i social network.
Tutto questo per impostare azioni e iniziative dedicate alla salvaguardia dei professionisti del mondo della fotografia e dintorni.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)