"Car-à-vin Street Wine" , il 'carretto' del vino, è stato promosso a pieni voti da Vinitaly. Già tanti gli chef con la cucina viaggiante in giro per l'Italia. Ora spazio anche al bere bene in strada. E, per avere le idee chiare, basta andare allo "Streeat food truck festival". Tutte le date da non perdere! -

Parma, 28 marzo 2015 - di Alessandra Ardito -

Inventare e osare. Così si fa di questi tempi e il food-truck e ora anche il wine-truck, carretto del vino sono l'ultima frontiera di chi ha il coraggio di mettersi in gioco, sfruttando le risorse più grandi del nostro Paese: cibo e vino. Che devono essere di qualità eccellente. Così, sulla falsariga del cibo da strada americano, sono nati prima ristoranti su quattro ruote e ora stanno sbocciando graziosi bar itineranti.
Il cibo è già, infatti, nelle strade da qualche mese e questo ha incoraggiato temerari giovani e anche meno giovani a proporre delizie d'uva a bordo di rimorchi particolarissimi o ape car. E' il food truck ribattezzato Car- à-vin Street Wine, cioè una enoteca itinerante. Da ieri, tra l'altro, è partito lo "Street foodtruck festival", l'unico evento interamente dedicato al cibo di qualità su ruote.

Il concetto di partenza è quello di riportare il vino in strada, fra la gente, un po' come accadeva secoli fa, quando le osterie erano protese verso il popolo, all'esterno. L'idea ha un sacco di fascino perché il vino, quello di qualità, ora relegato a luoghi come enoteche e grandi locali alla moda, potrà essere sorseggiato da tutti.

Vini selezionati secondo criteri ben precisi

Chi volesse cominciare un'attività come questa deve rispettare una linea guida: qualcuno ha pensato di scegliere fra produttori giovani, per dar loro fiducia, visto che si sono buttati a capofitto in un'impresa o hanno il coraggio di continuare una tradizione di famiglia. Il momento storico spinge proprio i ragazzi a tornare alla terra.
La carta dei vini deve comunque essere rinnovata periodicamente. I prodotti devono rappresentare un po' tutte le regioni italiane o zone diverse all'interno della stessa regione. Pochi ma buoni e variegati. Sì a qualche etichetta straniera.

Prezzi dei vini

Il prezzo deve essere abbordabile, da 'strada'. L'ideale dai 3 ai 6 euro a calice. Tutti devono avere l'opportunità di degustare più vini di grande qualità.

Il cibo da degustazione


Non si può sorseggiare un aperitivo o un dopocena senza accompagnarlo con piccole e piacevoli quantità di cibo. Indispensabile proporre qualcosa di semplice, pronto e territoriale, ma sempre di eccellente qualità. Bisogna variare i prodotti a seconda della stagionalità e dei vini in carta.

Burocrazia per avviare l'enoteca su quattroruote

Nel nostro Paese, purtroppo, la burocrazia non ci viene molto incontro. Con un po' di pazienza ci si riesce e forse questo fenomeno aiuterà ad avere la consapevolezza che sono necessarie norme più agevolate.

Investimenti 


Tutto dipende dal tipo di food- truck che si intende realizzare e dal progetto che si ha in mente. Pensare bene a cosa si vuole proporre e trovare modi innovativi per presentarlo, con un po' di creatività, in economia. Se c'è passione il riscontro non si farà attendere.
Per avere qualche spunto non c'è occasione migliore del primo, unico "Food truck festival itinerante". E' partita la terza edizione e, per chi volesse farsi una idea, oltre che per assaggiare prelibatezza da tutta Italia, si può consultare il seguente programma per trovare la kermesse più congeniale.

A PARTIRE DA MARZO 2015 TAPPE A ROMA, FIRENZE, 
BOLOGNA, SARZANA (SP), PADOVA e MILANO

Dopo il successo delle due edizioni milanesi che hanno visto la partecipazione di quasi 50.000 persone, lo STREEAT FOODTRUCK FESTIVAL – l'unico festival italiano interamente dedicato al cibo di qualità su ruote e a INGRESSO GRATUITO – diventa itinerante e, a partire da marzo, farà tappa a Roma, Firenze, Bologna, Sarzana (SP), Padova per poi tornare a Milano.
Squisitezze italiane e internazionali dal dolce al salato incontreranno la praticità del cibo di strada. Fast, Cheap, Gourmet, Design e Spirito on the road si fondono e convivono sui camioncini allestiti come vere e proprie cucine itineranti, offrendo un'esperienza gastronomica unica, assolutamente innovativa e al passo coi tempi.

In ogni città lo STREEAT FOOD TRUCK FESTIVAL sarà una 3 giorni dove il cibo sarà il protagonista assoluto: non solo grazie ai piaceri del palato, ma anche ad una serie di eventi collaterali come workshop, presentazioni, musica e intrattenimento.

ROMA 27/28/29 Marzo (Città Altra Economia)
FIRENZE 10/11/12 Aprile (Piazzale del Parco delle Cascine)
BOLOGNA 24/25/26 Aprile (Parco 11 Settembre)
SARZANA (SP) 15/16/17 Maggio (Piazza Matteotti)
PADOVA 5/6/7 Giugno (Outdoor Gran Teatro Geox)
MILANO 29/30/31 Maggio – 18/19/20 Sett (Carroponte di Sesto San Giovanni)

Prossimo appuntamento il 16 aprile con la "Legge di stabilità 2015: novità per le PMI". -

Parma, 27 marzo 2015 -

Si è dato il via ieri pomeriggio, 26 marzo 2015, ai Giovedì dell'impresa, un nuovo progetto di Confesercenti Parma per dare la possibilità alle imprese del territorio di essere formate e informate su aspetti organizzativi, burocratici e amministrativi incontrando consulenti del mondo del lavoro.
«Prima tappa di un progetto che ci auguriamo diventi appuntamento fisso del terzo giovedì del mese - ha dichiarato Antonio Vinci, responsabile Marketing di Confesercenti - per favorire un contatto diretto tra imprese e professionisti. Un confronto che possa favorire chiarezza e dunque salvaguardia dai quei rischi che, confusione e una mole estesa di norme, alle volte offuscano». In questi giovedì si affronteranno tematiche diverse: contratti di lavoro, aspetti fiscali, start up, sicurezza sul lavoro, legge di stabilità, accesso al credito, e-commerce, franchising, dipendenti e altre interessanti tematiche vicine alle imprese affrontate da professionisti interni ed esterni a Confesercenti.

In particolare oggi si è parlato di "Jobs act, opportunità e implicazioni per le imprese con dipendenti". L'argomento è stato introdotto da Lucia Silvagna, Vice direttore del Dipartimento di studi giuridici e sociali e Direttrice del Corso di perfezionamento in tecnica dei rapporti di lavoro e gestione delle relazioni industriali. «Un'iniziativa opportuna e di prevenzione: troppo spesso capita che le imprese si rivolgano ai professionisti quando ormai è troppo tardi e il rischio è quello di trovarsi a pagare danni ingenti. Disposizioni di legge confuse, articoli complessi, manca chiarezza, sintesi ecco perché è indispensabile chiedere aiuto».
Il dibattito è poi proseguito con l'avvocato Angelo Di Monte che ha affrontato il tema della disciplina dei rapporti di lavoro, dei contratti, dei licenziamenti e della conciliazione.

L'incontro è poi terminato con un confronto diretto con la consulente Ilaria Zappacosta di Confesercenti a disposizione per ogni chiarimento.
Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 16 aprile con il tema "Legge di stabilità 2015: novità per le PMI".
«E' un periodo particolarmente tumultuoso, cambiano norme e regolamenti, ecco perché abbiamo deciso di mettere a disposizione professionisti per creare una mappa virtuale di aiuto alle imprese. Avere imprenditori informati è la base per creare e favorire occasioni di sviluppo e successo» dichiara Luca Vedrini direttore di Confesercenti.

INFO: infoconfesercenti@confesercentiparma.it   - 0521/382611

Domani 26 marzo iniziano i Giovedì dell'impresa: laboratori per informare e formare gli imprenditori -

Parma, 25 marzo 2015 -

Iniziano "I Giovedì dell'Impresa", un progetto di Confesercenti per informare e formare gli operatori, di piccole e grandi imprese circa le novità che stanno entrando nel mondo del lavoro e che coinvolgono le aziende nei loro diversi aspetti organizzativi, burocratici e amministrativi.
Circa dieci appuntamenti, uno al mese che affronteranno tematiche diverse: contratti di lavoro, aspetti fiscali, start up, sicurezza sul lavoro, legge di stabilità, accesso al credito, e-commerce, franchising, dipendenti e altre interessanti tematiche affrontate da professionisti interni ed esterni a Confesercenti.
Si inizia giovedì 26 marzo con il primo appuntamento dedicato "Il Jobs act, opportunità e implicazioni per le imprese con dipendenti" alle 15,30 nella sede di Via Spezia 52/1A.

Si parlerà in particolare della disciplina dei rapporti di lavoro, contratti a tempo determinato e indeterminato e regime di licenziamenti. Interverranno Lucia Silvagna, Vice direttore del Dipartimento di studi giuridici e sociali e Direttrice del Corso di perfezionamento in tecnica dei rapporti di lavoro e gestione delle relazioni industriali, l'avvocato Angelo di Monte e la consulente del lavoro Ilaria Zappacosta.
L'obiettivo è quello di far divenire questo percorso un appuntamento fisso perché le imprese possano essere davvero formate e informate e abbiano a disposizione esperti per avere confronti chiedere consulenze e domandare delucidazione. Saranno incontri semplici, veloci e soprattutto informativi.

«E' un periodo particolarmente tumultuoso, cambiano norme e regolamenti, ecco perché abbiamo deciso di mettere a disposizione professionisti per creare una mappa virtuale di aiuto alle imprese. Avere imprenditori informati è la base per creare e favorire occasioni di sviluppo e successo» dichiara Luca Vedrini direttore di Confesercenti.

INFO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - 0521/382611

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Un'analisi quali-quantitativa del ricorso al credito delle Pmi alla base di un ciclo di incontri dedicato alla finanza organizzato dalle CNA di Modena e Bologna assieme alla società di consulenza Finimpresa Serfina -

Modena, 25 marzo 2015 -

Nel 2014 il 64% delle imprese ne ha fatto domanda, ma una su cinque si è sentita rispondere picche dalle banche, mentre il 12% ha sì ricevuto soldi, ma per meno della metà della cifra richiesta. Stiamo parlando dei finanziamenti, croce – quando servono – e delizia – quando si ricevono – di tanti imprenditori.
CNA ha cercato di monitorare l'andamento quantitativo e qualitativo delle richieste di finanziamenti attraverso un questionario inviato alle piccole e medie imprese e destinato anche a sviscerare il grado di conoscenza degli strumenti finanziari da parte degli imprenditori.

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È emerso così che chi ha chiesto finanziamenti l'ha fatto per sostenere gli investimenti (nel 35,7% dei casi), ma soprattutto per esigenze di liquidità (61,9%).
Dato che è rafforzato da una considerazione: il 40% delle richieste di finanziamento per investimenti nell'Area Sisma, pure essendo stato ammesso al contributo a fondo perduto del 35%, non ha avuto seguito a causa delle difficoltà incontrate dalle imprese nel reperimento delle risorse necessarie a dar luogo agli investimenti previsti (la liquidazione del contributo, infatti, avviene solo dopo la presentazione delle fatture già pagate relative alle spese ammesse dal bando).

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La scelta di non richiedere supporto alle banche, fatta da un'azienda su tre, è stata invece motivata dal costo dei finanziamenti (4,4%), dalla sfiducia per il futuro (21,7%), dal fatto di non aver programmato investimenti (26,1%) e, soprattutto, semplicemente per non averne bisogno (39,1%). In ogni caso solo un'azienda su cinque ha chiesto meno credito nel 2014 rispetto all'anno precedente.
In ogni caso, nonostante il credito sia un bisogno primario, quasi come se il denaro fosse ormai una materia prima per le aziende di ogni settore, la conoscenza degli strumenti finanziari non è diffusa come ci si potrebbe attendere. Solo il 29,7% degli intervistati, infatti, conosce altri strumenti di credito rispetto al finanziamento bancario, a cominciare dai minibond (noti solo al 15,4% degli imprenditori). Raddoppia la percentuale di chi conosce strumenti di finanza alternativa come fondi d'investimento, venture capital e private equity (34,4%), comunque utilizzati da una percentuale d'imprese ancora esigua (7,9%). Più o meno sulle stesse percentuali si muove la conoscenza dei finanziamenti erogati da Bei (la Banca Europea Investimenti) e Fei (Fondo Europeo Investimenti), noti al 31,2% del campione e utilizzati dall'8,9% di quest'ultimo.

Un'azienda su quattro, invece, conosce le opportunità fornite dal Fondo Centrale di Garanzia, mentre sono il 74,6% le imprese che hanno fatto ricorso ai Consorzi Fidi per avere accesso ai finanziamenti bancari.
Fortunatamente più elevata la percentuale di quegli imprenditori che conoscono il proprio rating bancario (85,9%), anche se rimane ancora troppo elevata la scarsa conoscenza (14,1%) di questo parametro e di come si determina, stante la sua importanza non solo nella determinazione dei costi dei finanziamenti bancari, ma anche per l'accesso a questi ultimi.

"L'indagine – ha commentato Giovanni Taddei, responsabile per Modena della società di consulenza finanziaria del Sistema CNA Finimpresa Serfina – denota il permanere delle difficoltà delle pmi per quanto riguarda l'accesso al credito, come testimonia anche l'andamento delle domande di finanziamento presentate dalle imprese di CNA Modena, che nel 2013 erano state 839 per 80.1 mln di euro mentre nel 2014 si sono praticamente dimezzate, arrivando a quota 438 per un ammontare di 39.9 mln di euro richiesti".

Di fatto, in un solo anno il 48% delle imprese di CNA Modena ha chiesto meno denaro agli istituti di credito. Pesano le assenze degli investimenti: le domande rispetto a questi ultimi, infatti, hanno rappresentato solamente il 20% del totale nel 2013 e il 18% nel 2014, cifre ben lontane dal 65% per cento fatto registrare in media nella prima decade degli anni Duemila. La maggior parte delle richieste di finanziamento è pervenuta per il sostegno della liquidità aziendale e per gli anticipi commerciali, vale a dire per pagare stipendi, tasse, contributi e fornitori. Il che significa che le imprese non riescono ad avere marginalità dall'attività corrente, quella che consentirebbe loro di rilanciare lo sviluppo della loro impresa puntando appunto su nuovi investimenti.

"Il mercato del credito – ha spiegato Taddei - è cambiato perché sono cambiate le regole cui le banche si devono adeguare: da Basilea 3, con le conseguenti problematiche patrimoniali degli istituti di credito, alle politiche del credito della Bce, il cui obiettivo è aiutare le imprese iniettando liquidità nel sistema tramite prestiti Bei e Fei, senza alleviare però il rigore patrimoniale e regolamentare imposto alle banche. L'effetto combinato di questa situazione è di rendere l'accesso al credito molto favorevole solo per una piccola percentuale d'imprese, in genere quelle che già ottengono il credito con più facilità".

Una situazione di cui le pmi devono tenere conto, per evitare che l'accesso al credito, da chiave fondamentale per rendere le imprese più competitive, diventi un'ulteriore criticità per le aziende di piccole e medie dimensioni. Una criticità che risulta evidente dai dati emersi dall'indagine Cna.

"I numeri evidenziati dalla nostra ricerca – ha detto Giorgio Carretti, presidente di CNA Industria Modena – rafforzano la nostra volontà di creare momenti formativi attorno a questi argomenti. Particolarmente importante sotto questo profilo è il ciclo d'incontri organizzato assieme ai colleghi di CNA Industria di Bologna dove parleremo di finanza alternativa e di ciò che a volte le banche non dicono rispetto a determinate opportunità di finanziamento".
"L'obiettivo – ha continuato Taddei – è quello di offrire agli imprenditori le informazioni e le conoscenze necessarie per muoversi tra le regole che normano l'accesso al credito e ai finanziamenti. Non solo: attraverso casi concreti l'obiettivo sarà anche quello di illustrare le nuove opportunità e le modalità innovative oggi percorribili per ottenere risorse finanziarie".

E' a partire da questa consapevolezza che le CNA Industria di Modena e Bologna, assieme a Serfina Finimpresa, hanno organizzato un ciclo d'incontri organizzato che partirà alla fine di marzo e proseguirà fino a maggio, un percorso intitolato "Credit 2.0: finanza e imprese, nuove regole e nuove opportunità per l'accesso al credito" che si snoderà su tre appuntamenti che si svolgeranno tra Modena e Bologna.
Si comincerà proprio all'ombra della Ghirlandina, presso la Sala Arcelli della CNA provinciale di Modena (in via Malavolti), dove martedì 31 marzo alle 19, dopo i saluti di Giorgio Carretti e del presidente nazionale di CNA Industria, Alfeo Carretti, si analizzeranno i sistemi di pagamento europei e le possibilità di approvvigionamento finanziario offerte da Bei e Fei.

Nell'appuntamento successivo, in programma giovedì 9 aprile alle 19 presso la Sala dei Grassoni del Castello di Vignola, messa gentilmente a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vignola, si parlerà invece delle due facce dell'accesso al credito, ovvero delle garanzie delle imprese e del patrimonio degli istituti di credito.
La serata conclusiva si terrà martedì 12 maggio, sempre alle 19, presso villa Guastavillani, a Bologna, sede della prestigiosa Business School della città felsinea, dove sarà sviluppato il tema della finanza alternativa, dai minibond alla quotazione di borsa, senza tralasciare i fondi d'investimento, per analizzarne costi e opportunità.

"Con questo ciclo d'incontri – ha concluso Giorgo Carretti – vogliamo dare una prima risposta ai bisogni delle imprese industriali, convinti che imprenditori un po' più consapevoli possono aiutare loro stessi e l'intero sistema creditizio, oltre che tutto il territorio. In termini di maggiore solidità e capacità di gestione".

L'iniziativa è organizzata dalle CNA di Modena e Bologna, insieme alla società di consulenza finanziaria Finimpresa Serfina e con il supporto di Carisbo, Bologna Businesss School e Gruppo Kon & Merchant.
La partecipazione è gratuita previa iscrizione sul sito www.mo.cna.it 
Per informazioni è possibile contattare Serfina Finimpresa, tel. 059 2517.60

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

 

 

Una panoramica degli aspetti normativi e delle opportunità tecnologiche al centro di una giornata di lavoro organizzata da CNA Modena in programma domani -

Modena, 24 marzo 2015 -

Entro la fine del 2016 diventerà obbligatorio intervenire nei condomini con centrale termica unica, attraverso sistemi di termoregolazione e relativa contabilizzazione del calore. Un obbligo che però rappresenta anche un'opportunità: in parole semplici, infatti, significa pagare non più sulla base dei millesimi, ma ciò che realmente si consuma in termini di energia. L'obiettivo è chiaro: responsabilizzare il singolo cittadino al corretto consumo d'energia, dandogli la possibilità di risparmiare sui consumi e quindi sui relativi costi.

Alla luce di questa normativa CNA Modena propone un convegno che si terrà domani, mercoledì 25 marzo, dalle ore 9.30 alle 13.00, presso il Baluardo della Cittadella di Modena (Piazza Tien An Men, 5) e che avrà come relatore il Presidente nazionale di ANTA, Associazione Nazionale Termotecnici e Aerotecnici, Laurent Socal, vero esperto in materia, che mostrerà i risultati raggiunti in casi reali d'intervento di gestione del calore in ambito condominiale.

Seguirà una tavola rotonda che vedrà, a fianco di CNA Modena, il Collegio dei Periti Industriali, l'Ordine degli Ingegneri, l'Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile, le associazioni dei Consumatori e ANACI l'associazione degli Amministratori di condominio. Tavola rotonda che si terminerà con la sottoscrizione di un documento contenente le LINEE GUIDA per interventi qualificati nei condomini con centrale termica unica.
Si trtatta di un documento importante, perché rappresenterà un strumento utile, anche in quanto condiviso, non solo per adempiere in modo univoco ad un obbligo di legge, ma anche per sfruttare pienamente un'opportunità di risparmio valida per tutti.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

L'accordo è stato sottoscritto da Regione, istituti bancari, sindacati e rappresentanti delle imprese. Un aiuto concreto ad oltre 30 mila lavoratori emiliano romagnoli. Bonaccini: "Nessuno deve restare indietro. Il lavoro resta la nostra priorità" -

Parma, 24 marzo 2015 –

Firmato ieri in Regione il 'Protocollo Quadro' sul sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà. Uno strumento finalizzato a diminuire il disagio dei lavoratori beneficiari degli ammortizzatori sociali dovuto al tempo che intercorre tra l'inizio delle sospensioni dal lavoro e l'erogazione da parte dell'Inps dei trattamenti stessi. L'accordo è stato sottoscritto dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dai sindacati, dalle rappresentanze delle imprese e da diversi istituti bancari.


«Nessuno deve restare indietro. Questo accordo – ha sottolineato il presidente Bonaccini - va in questa direzione migliorando e uniformando gli strumenti per accompagnare lavoratori in difficoltà. Un modo per assicurare alle famiglie continuità di reddito. Ma il nostro obiettivo principale resta quello di uscire più rapidamente possibile dalla crisi e creare nuova e buona occupazione. E lo faremo a partire dal Patto del lavoro che sottoscriveremo con il sistema socioeconomico emiliano romagnolo nelle prossime settimane».

In Emilia-Romagna (dove nel 2014 sono state autorizzate complessivamente 84 milioni e 417 mila ore di cassa integrazione) questa possibilità è a disposizione, per il 2015, per una platea potenziale di oltre 30 mila lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali ordinari, straordinari e in deroga.


«L'accordo – ha aggiunto l'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – è frutto del contributo di tutte le parti sociali, gli istituti bancari e le istituzioni e rappresenta il primo accordo su scala regionale che allarga a tutto il territorio emiliano-romagnolo importanti tutele di sostegno al reddito».


Con il Protocollo saranno attivati finanziamenti individuali da parte delle banche a costo zero e a tasso zero a lavoratori dipendenti di aziende in crisi ovvero quelle imprese che attivano ammortizzatori sociali con pagamento diretto da parte dell'Inps (aziende in fase di cessazione di tutta o di parte dell'attività produttiva sul territorio regionale, con o senza l'attivazione di procedure concorsuali, oppure di aziende in situazione di grave dissesto finanziario oppure di aziende che hanno attivato gli ammortizzatori sociali in deroga). Il finanziamento è un anticipo sui trattamenti di Cassa integrazione straordinaria, in deroga, Ordinaria, per imprese editrici e contratti di solidarietà difensivi che spettano al lavoratore per supportarlo nei periodi di temporanea assenza di reddito, in attesa di percepire da parte dell'Inps le indennità di sostegno al reddito. L'accordo avrà validità per gli interventi di sostegno al reddito fino al 31 dicembre 2015 (a partire dal 1 gennaio) e potrà essere aggiornato se intervengono sostanziali modifiche normative sugli ammortizzatori sociali.



Cosa prevede il Protocollo


I soggetti firmatari dell'accordo si assumono, ciascuno per la propria competenza, specifici impegni. Sarà compito del Tavolo tecnico di monitoraggio l'attivazione del protocollo, la valutazione di casi particolari e le eventuali problematiche. Il Tavolo promosso e coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, che vede la partecipazione di tutte le parti sociali, è l' organo decisionale e di gestione del protocollo, la cui prioritaria finalità è il corretto espletamento degli interventi attivati. I finanziamenti, che si attiveranno su richiesta del lavoratore attraverso un'apertura di credito in un conto corrente dedicato presso una delle Banche disponibili, consisteranno in un anticipo sulle somme spettanti al lavoratore a titolo di ammortizzatore sociale. La richiesta del lavoratore avverrà a seguito dell'attivazione, da parte dell'azienda presso cui è dipendente, di un ammortizzatore sociale per cui è richiesto il pagamento diretto da parte dell'Inps.
 La banca, a richiesta del lavoratore concederà un finanziamento nella forma tecnica di apertura di credito su un conto corrente dedicato per un massimo euro 700 al mese per un numero di mensilità pari a: 9 mensilità per Cigs, 3 mensilità nell'anno solare per Cigs in deroga e per la Cig ordinaria.  Gli importi saranno riproporzionati in base alla durata effettiva dell'ammortizzatore sociale attivato, in base alla tipologia contrattuale del lavoratore.

L'istituto di credito procederà mensilmente all'erogazione dell'anticipo a favore del lavoratore solo dopo aver ricevuto apposita comunicazione dell'azienda, attestante l'importo netto della quota di integrazione salariale spettante al lavoratore. Sarà cura dell'azienda indirizzare tali comunicazioni alle filiali presso le quali i lavoratori hanno aperto il conto corrente dedicato.
 Gli importi in entrata sul conto corrente del lavoratore provenienti dall'Inps a titolo di ammortizzatore sociale saranno trattenuti dall'Istituto di Credito fino alla concorrenza dell'ammontare del finanziamento. Le eventuali somme eccedenti saranno nella disponibilità del lavoratore. I tempi di rimborso dei finanziamenti saranno correlati ai tempi di liquidazione da parte dell'Inps delle indennità spettanti a titolo di ammortizzatore sociale.
 A garanzia del finanziamento il lavoratore dovrà sottoscrivere un mandato irrevocabile di accredito delle indennità spettanti a titolo di ammortizzatore sociale sul conto corrente dedicato aperto presso la Banca in cui è stato attivato il finanziamento.


In caso di mancato accoglimento della richiesta di integrazione salariale o di non autorizzazione del pagamento diretto, l'impresa comunicherà alla banca, che ha concesso l'anticipazione dell'ammortizzatore sociale, la mancata approvazione della relativa domanda. La banca comunicherà all'azienda il saldo a debito del conto corrente dedicato. Quindi l'azienda verserà su tale conto corrente gli emolumenti spettanti al lavoratore fino alla concorrenza del debito.
 In caso di mancato versamento, parziale o totale, sul conto corrente dedicato degli importi dell'ammortizzatore sociale da parte dell'inps, per qualsiasi altra motivazione riguardante il lavoratore, la Banca potrà richiedere l'importo dell'intero debito relativo all'anticipazione al lavoratore che provvederà ad estinguerlo entro trenta giorni dalla richiesta. In caso di inadempimento del lavoratore la Banca informerà il datore di lavoro circa il saldo a debito del conto corrente dedicato, il datore di lavoro stesso provvederà, su preventiva autorizzazione del lavoratore, a versare sul conto corrente dedicato gli emolumenti correnti, differiti e il Tfr alle ordinarie scadenze contrattuali o di legge, fino a concorrenza degli importi non versati sul conto corrente dedicato.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Come risparmiare sui costi energetici attraverso la conoscenza dei propri profili di consumo: casi concreti e una tavola rotonda in un seminario di CNA Modena organizzato nell'ambito del progetto europeo Co-Efficient -

Modena, 23 marzo 2015 -

CNA Modena organizza un convegno, con la collaborazione di Schneider Electric, per illustrare le opportunità concrete che una corretta gestione dell'energia può portare alle singole imprese e all'intero territorio.
Si tratta di un incontro che rientra nelle iniziative di Co-Efficient, un progetto europeo che coinvolge, oltre all'Italia, Croazia, Slovenia, Francia e Spagna, finalizzato a sensibilizzare le piccole e medie imprese ai temi del risparmio energetico attraverso azioni di monitoraggio e formazione.

L'appuntamento, è fissato per domani, martedì 24 marzo dalle ore 15.30 presso la Camera di Commercio di Modena. Dopo i saluti di Paolo Vincenzi, vice presidente provinciale di CNA Modena, Elisa Valeriani (presidente ERVET, Ente regionale per la valorizzazione del territorio) che inquadrerà il tema nell'ambito della politica europea su clima ed energia, mentre Vittorio Chiesa, del Politecnico di Milano, presenterà invece il rapporto sull'efficienza energetica 2014, dove verranno mostrati i risultati raggiunti ma anche i principali limiti riscontrati negli interventi di efficienza energetica. Nella seconda parte del seminario, attraverso casi di studio, verrà evidenziato come con un corretto approccio alle risorse energetiche offra risultati davvero importanti per l'economia nel suo complesso, con importanti risparmi economici. A cominciare dalle soluzioni ECS (Energy Control Service) che sono il modo migliore per iniziare a fare efficienza energetica, monitorando i consumi per intervenire poi sugli sprechi e efficientare l'approvvigionamento.

Infine il programma prevede una tavola rotonda dal titolo "la rivoluzione energetica ... un gioco di squadra", dove CNA, Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile, Ordini, Collegi e SINERGAS si confronteranno con le istituzioni – il sindaco di Modena e Presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli e dall'Assessore Regionale alle attività produttive ed economia verde Palma Costi, sotto la regia del giornalista scientifico del SOLE24ORE Maurizio Melis, autore della trasmissione radiofonica Mr. Kilowatt.

Obiettivo della serata è fornire quella comune e condivisa consapevolezza che deve rappresentare il valore aggiunto della nostra comunità, per comprendere appieno le opportunità che l'efficienza energetica può concretamente offrire alle imprese del nostro territorio.
Ai partecipanti, saranno riconosciuti crediti formativi: rispettivamente tre per i periti industriali e due per i geometri. Per l'iscrizione www.mo.cna.it

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Se ami il cibo e vuoi aprire un food truck lo puoi fare in poche mosse. In barba alla burocrazie delle autorizzazioni. Ecco tutto quello che serve.

Di Alessandra Ardito Parma 21 marzo 2015 - Basta qualcosa che assomigli a un mezzo a quattro ruote, che sia, naturalmente, abbastanza capiente. Non importa che sia nuovo di pacca. Tipo un'ape, un carretto o un rimorchio, se proprio non c'è di meglio. E poi lo si deve allestire con i classici pezzi di una cucina. Infine, bisogna studiare le rifiniture con un tocco di personalità: una rimodellata alla carrozzeria, una vericiatina, qualche applicazione, secondo l'idea che richiama il marchio.

Ecco che prende forma il veicolo speciale per il cibo da strada. Chef e non chef sono pronti a mettersi in gioco per le vie delle città. Nel mondo, sempre di più, dagli aperitivi al dessert, dal cibo poco costoso, etnico o tradizionale, molti professionisti del gusto offrono prelibatezze, all'ora della pausa pranzo o dello snack pomeridiano. E in effetti, già da tempo, stanno spopolando e dettano questa nuova moda del mangiare al volo anche anche agli italiani.

Chef stellati a 4 ruote hanno inaugurato la stagione fortunata del cibo al volo.

Basta fare un giro nelle piazze principali d'Italia per apprezzare questa tendenza. Sono già scesi da mesi in strada, a dare l'esempio, gli stellati: Mario Uliassi con la Uliassistreetgood gang prepara nella sua cucina mobile panini e porchetta, ali di pollo piccanti e dolci, trippa del canaparo, spuma di tirami su a 6 euro. L' Ape Romeo di Cristina Bowerman propone a Roma, in zona Prati, pizza e mortadella artigianale, ciabattina con coppa di testa cotta, panino di pastrami. Martini e Aperol sono in strada a Milano per gli aperitivi, con tanto di postazione dj. Nella Capitale imperversa Pizza e Mortazza (il mezzo è rosa a pois) e Mozao (tigelle e gnocco fritto). L'Ape Scottadito fa tappa ad Ascoli Piceno, la Toraia a Firenze è specializzata in hamburger di chianina, mentre un pulmino Wolksvagen del '67 è la location vintage di Farinel on the road, per miasse e panini ruspanti.

Volete aprire un food truck? Tra budget e burocrazia, si fa così

Se siete dei neofiti, per prima cosa fissate il budget, sapendo che l'allestimento di un mezzo certificato varia dai 20.000 ai 40.000 euro. Per un equipaggiamento di un veicolo bisogna avere chiaro in mente cosa, come e dove vendere. In Italia la burocrazia non aiuta: i food truck sono regolati dal "commercio al dettaglio su area pubblica", ovvero strade, canali, piazze, comprese quelle di proprietà privata gravate da servitù di pubblico passaggio. Anche ogni altra area di qualunque natura destinata ad uso pubblico. Si tratta di commercio ambulante (disciplinato dal Decreto Legislativo n. 114 del 31 Marzo 1998 (artt. 27-30) Riforma Bersani) che può essere esercitato esclusivamente da persone fisiche o da società di persone.

Requisiti e autorizzazioni per ditte individuali e società
Per ottenere le autorizzazioni bisogna essere in possesso dei requisiti soggettivi (anche morali, art 71 – commi da 1 a 5) previsti dalle norme legislative in materia, e dai requisiti oggettivi, a seconda del tipo di commercio che si desidera effettuare.
Per le ditte individuali è richiesta iscrizione al Rec, dimostrando la frequenza di un corso riconosciuto dalla Regione. E' sufficiente anche provare di aver esercitato per 2 anni, nell'ultimo quinquennio, analoga attività, in qualità di titolare, socio, dipendente qualificato o collaboratore. In alternativa, basta il diploma di scuola alberghiera o titoli di studio attinenti.
Per le società (ammesse solo di persone, in nome collettivo, in accomandita semplice) serve indicare un preposto che abbia i requisiti professionali.

Ambulanti o itineranti?
La licenza di tipo "A" è per il commercio ambulante con posteggio fisso: è concessa per un preciso giorno in un specifico mercato o fiera. Semestralmente (tra marzo-aprile e settembre-ottobre) la Regione pubblica sul Bur l'elenco dei posteggi liberi di ogni Comune.
L'autorizzazione viene rilasciata dal municipio in cui si svolgerà l'attività, insieme al contratto di concessione del posteggio. Tale autorizzazione consente anche la vendita in forma itinerante nell'ambito della Regione e la partecipazione alle fiere in tutto il territorio nazionale. Nei Comuni sprovvisti di posteggio, si può ottenere la licenza subentrando nell'autorizzazione con atto notarile di cessione di azienda o di ramo di azienda o tramite scrittura privata legalizzata da un notaio.
Il commercio ambulante in forma itinerante, invece, prevede la licenza di tipo "B" : viene rilasciata, su richiesta dell'interessato, con lettera raccomandata, dal Comune di residenza e consente il commercio in tutto il territorio nazionale, comprese fiere e mercati, limitatamente ai posteggi non assegnati o provvisoriamente non occupati per assenza dei titolari. Si svolge con mezzi mobili e con soste limitate a 120 minuti. Abilita anche alla vendita al domicilio del consumatore.
L'autorizzazione del Comune è sempre gratuita. Per info più approfondite su concessioni di posteggi o trasferimenti rivolgersi al municipio in cui si intende avviare l'attività.

Autorizzazione igienico-sanitaria e immatricolazione
I veicoli utilizzati per la vendita dei prodotti alimentari devono rispondere anche ai requisiti indicati dal Ministero della Sanità. La Asl rilascia l'autorizzazione sanitaria. I mezzi sono immatricolati secondo il codice della strada come veicoli speciali per uso negozio.
Ottenuta l'autorizzazione amministrativa e sanitaria, basterà richiedere l'apertura della Partita IVA all'Agenzia delle Entrate, aprire una posizione presso Inps e Inail e procedere all'iscrizione alla Camera di Commercio.
Per semplificare le procedure, può essere utile consultare il sito sui servizi per la Comunicazione Unica:http://www.registroimprese.camcom.it.

Un'ottantina in quattro mesi: questo il numero dei ragazzi inseriti in realtà aziendali modenesi da CNA e CNI-Ecipar, grazie agli incentivi di Garanzia Giovani. Ora, poi, c'è un'opportunità in più: la Regione Emilia Romagna ha allargato la platea dei destinatari innalzando il limite dell'età dei tirocinanti. -


Modena, 20 marzo 2015 -

Grazie agli incentivi di Garanzia Giovani, il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, CNA e CNI-Ecipar nell'arco di quattro mesi sono riusciti a inserire all'interno di realtà lavorative modenesi circa ottanta ragazzi. Un'ottima opportunità, dunque, quella rappresentata dalla Youth Garantee riservata a giovani che non sono impegnati in attività lavorative o inseriti in percorsi scolastici/formativi. L'obiettivo alla base di questo progetto è di valorizzare le persone nella loro crescita formativa e professionale e consolidare la competitività delle imprese, tramite l'inserimento di giovani formati e pronti al mondo del lavoro.
Il vantaggio di questo progetto non ricade solo sul giovane disoccupato ma anche sull'azienda, perché La Regione contribuisce sino ad un massimo di 300 euro all'indennità mensile corrisposta al tirocinante.

Grazie ai tirocini formativi, le aziende possono formare, valutare, conoscere e scegliere i soggetti più adatti e con i quali poi instaurare un rapporto di lavoro e, dall'altra parte, il tirocinante ha la possibilità di inserirsi in un ambiente di lavoro e imparare un nuovo mestiere.
Ora, poi, c'è un'opportunità in più: la Regione Emilia Romagna, infatti, ha allargato la platea dei destinatari innalzando dai 24 ai 29 anni il limite dell'età dei tirocinanti (che, peraltro, devono aver adempiuto al percorso scolastico e formativo obbligatorio).
CNA, grazie al suo ente di formazione CNI-Ecipar, è in grado di fornire tutte le informazioni e affiancare l'azienda (o il ragazzo) passo a passo nell'iter iniziale di avvio delle pratiche.

Se la soluzione del tirocinio non è quella più adatta alle proprie esigenze, è possibile partecipare a un percorso di accompagnamento all'auto imprenditorialità, richiedendo i voucher alla Regione Emilia Romagna, sempre attraverso il programma Garanzia Giovani. Una volta ottenuto il voucher, CNA e CNI-Ecipar guideranno il "futuro imprenditore" nella realizzazione della propria idea imprenditoriale, avvalendosi di consulenti esperti presenti nelle sedi territoriali.

Per chiarimenti o ulteriori informazioni è possibile contattare Valeria Bellesia di CNI-Ecipar Modena, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 059 269819.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Firmato nei giorni scorsi dalle Associazioni di Rete Imprese e l'Inps un protocollo con l'obiettivo di agevolare le relazioni fra l'istituto e le Associazioni -

Modena, 19 marzo 2015 -

Le Associazioni di Rete Imprese Italia – Cna, Lapam, Confesercenti e Confcommercio – hanno firmato nei giorni scorsi un protocollo d'intenti con l'INPS di Modena, con l'obiettivo di agevolare le relazioni fra l'istituto e le Associazioni attraverso una serie di impegni reciproci in grado di avere effetti positivi sul lavoro elle imprese, ad incominciare dalla velocizzazione nella soluzione di eventuali problemi che coinvolgano queste ultime.

In particolare, il protocollo stabilisce tempi certi nell'organizzazione di tavoli tecnici per l'esame di problemi specifici, una gestione "personalizzata" degli appuntamenti attinenti a questioni di merito, l'utilizzo di adeguati strumenti informatici.
"Si tratta – hanno commentato i presidenti delle quattro Associazioni e il Direttore Provinciale dell'Inps, Francesco Cimino – del tentativo di dare risposte concrete ai bisogni delle imprese, che necessitano di risposte tempestive ai problemi relativi alla gestione amministrativa delle imprese, un ambito nel quale ricadono a pieno titolo i rapporti con l'istituto.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Concluso un progetto che ha coinvolto il Liceo Fanti di Carpi con le visite aziendali delle classi 3°P e 3°Q presso le ditte S.E.A. – Bellwood srl e Meccanica GN spa. I prossimi appuntamenti ancora a Carpi con l' ITI da Vinci e a Vignola con l' IIS Primo Levi -

Modena, 14 marzo 2015 -

Nella scuola del futuro, almeno in quella prevista nel documento "Buona scuola", l'alternanza scuola-lavoro diventerà un obbligo fin dal terzo anno. Gli studenti potranno quindi fare lezione non solo sui banchi di scuola e inserirsi subito nel contesto di aziende, uffici pubblici, botteghe di artigiani e imparare sul campo ciò che vanno studiando sui libri. Un'opportunità importante e soprattutto da non sprecare, che CNA ha sempre sostenuto e portato avanti nel corso degli anni nel territorio modenese con il suo progetto CNA per la Scuola.

Ne è un esempio concreto il programma ideato insieme ai docenti del Liceo Scientifico Fanti di Carpi, che proprio in questi giorni ha visto la sua conclusione con le visite aziendali delle classi 3°P e 3°Q presso le ditte S.E.A. – Bellwood srl e Meccanica GN spa, offertesi volontarie per far toccare con mano la realtà di una vera azienda ai ragazzi in visita. Il progetto con il Liceo Fanti si è sviluppato partendo da un momento iniziale di confronto con alcuni imprenditori del gruppo Giovani Imprenditori CNA: Davide Borghi di Modelleria Arcadia, Marco Malaguti di Lapsy, Francesco Palumbo di Moulding Service e Gabriele Petralia di Copia Modena, tornati sui banchi per portare la loro esperienza e testimonianza diretta di cosa vuol dire essere imprenditori nei giorni nostri.

Agli imprenditori sono seguiti gli esperti di CNA e Paolo Vincenzi (Presidente CNA Costruzioni), che hanno fornito ai ragazzi invece una panoramica dell'economia del territorio modenese e una consulenza sull'orientamento in uscita dalla scuola, con tanto di simulazioni di colloqui, corretta scrittura di curricula e utilizzo di strumenti e social per la ricerca attiva di opportunità lavorative. Un percorso terminato – giovedì 12 marzo - con le visite aziendali presso le strutture di Giorgio Carretti e Amedeo Pratissoli dove, oltre che parlare di organizzazione aziendale, i ragazzi hanno potuto toccare con mano e capire "dal vivo" la realtà lavorativa di uffici e laboratori artigiani.

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                                                                                   Giorgio Carretti con gli studenti del Fanti

"Si tratta – ha commentato Barbara Bulgarelli, responsabile CNA dell'Area terre d'Argine – di una delle tante attività che CNA in questi anni ha messo in campo nei confronti della scuola, un ambito nel quale l'Associazione è direttamente e profondamente coinvolta. Un impegno giustificato sia dalla volontà di contribuire alla formazione di coloro che potranno essere gli imprenditori di domani, ma anche per favorire il contatto tra coloro che, in un futuro non troppo lontano, nelle nostre imprese cercheranno lavoro".

Del resto, il progetto di CNA per la Scuola con il Liceo Scientifico Fanti di Carpi rappresenta solo una tappa del percorso che l'Associazione sta compiendo per valorizzare un tema fondamentale nella crescita professionale degli studenti quale è appunto l'alternanza scuola lavoro. Il programma di questa attività, infatti, prevede l'avvio di progetti simili presso l'ITI Da Vinci di Carpi e IIS Primo Levi di Vignola.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA
 MO)

L'incontro tra Giuseppe Forlani e i vertici delle Associazioni dell'artigianato di Parma è avvenuto ieri mattina. Tra i temi portati all'attenzione del Prefetto, i problemi delle imprese derivanti dall'abusivismo e quelli legati all'applicazione di reverse charge e split payment -

Parma, 13 marzo 2015 -

I vertici di CNA Parma e di Confartigianato Imprese Apla hanno incontrato ieri mattina il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani. La delegazione era composta dai rispettivi Presidenti (Gualtiero Ghirardi e Leonardo Cassinelli) e Direttori (Domenico Capitelli e Alberto Bertoli).

Un incontro che le Associazioni dell'artigianato hanno ritenuto necessario, per portare all'attenzione del Prefetto temi che preoccupano fortemente gli imprenditori: dai disagi che derivano dall'applicazione di reverse charge e split paymentper come attualmente previsti dalla Legge di stabilità, al grave problema legato all'abusivismo e alle attività illegali in un contesto che vede la nostra provincia arrancare.

I dati economici sono ormai noti per dimostrare, nel caso ce ne fosse bisogno, che Parma sta soffrendo: il comparto artigiano ha registrato una forte diminuzione delle imprese iscritte all'Albo, siamo passati dalle 15.710 imprese iscritte nel 2006 alle 13.226 di fine 2014 (- 2.484), la Cassa edile ha visto diminuire nel periodo 2013/2014 di 228 unità le imprese iscritte (- 24,6%) e di 1.668 il numero dei lavoratori (- 27,2%) e delle ore lavorate (-27,9%), la cassa integrazione è stata utilizzata nel 2014 per oltre 2 milioni di ore.
In questo contesto di generale difficoltà i due provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità 2015, lo "Split Payment" e l'allargamento del "Reverse charge" a talune attività o a prestazioni di esse, vanno ad aggravare una situazione già per se stessa di grave difficoltà.

È stato ampiamente trattato anche il tema della legalità e dell'abusivismo, un problema che spesso si presta a considerazioni non sempre corrette, arrivando a volte ad accostare la lotta o la richiesta di lotta all'abusivismo all'idea di intolleranza, non comprendendo invece che il fenomeno oltre che danneggiare le imprese regolari, molto spesso cela pericolose connivenze con la criminalità organizzata.

Durante l'incontro si è parlato anche dei cosiddetti "concordati in bianco", che in questi ultimi anni hanno subito una notevole accelerazione e sono trasversali alla maggior parte delle attività imprenditoriali. Imprese, anche se formalmente regolari, che operano scorrettamente sul mercato portano a una destabilizzazione del sistema in termini di concorrenza sleale. Modus operandi che sta mettendo in crisi, facendo fallire o rendendo marginali le aziende storiche del territorio che hanno sempre operato in maniera regolare. Il mondo dell'artigianato e della piccola impresa vuole essere messo nelle condizioni di poter operare senza angosce, in un clima di serenità e di concorrenza leale e si augura che tale aspirazione non possa rimanere solo un desiderio ma sia prima di tutto un diritto.

L'incontro si è concluso proficuamente e il Prefetto ha sottolineato che le istituzioni sono vicine agli imprenditori confermando che presto sarà riattivato il tavolo di concertazione con le Associazioni di categoria.

(Fonte: ufficio stampa APLA Parma)

Al via il terzo incontro nazionale dell'associazione per trovare nuove sinergie e potenziare lo sviluppo dell'imprenditoria.

di Alessandra Ardito - Parma 12 marzo 2015 -

Una rete intesa come aggregazione di forze è lo strumento più efficace per superare la crisi. Da questa consapevolezza prende spunto il 3° Meeting nazionale sulle reti di impresa firmato ASSORETIPMI, che avrà luogo il 14 marzo a Bologna, al centro congressi 7Gold.

Reti di imprese, PMI, start up, manager di rete ed esperti saranno i protagonisti di un ampio e articolato dibattito.

ASSORETIPMI è una associazione senza fini di lucro che è nata proprio con lo scopo di promuovere lo sviluppo imprenditoriale, soprattutto attraverso il perseguimento, la nascita e lo sviluppo delle reti di imprese, fondandone la crescita sui principi della professionalità e dell'etica.

Il programma dell'evento offrirà numerosi spunti interessanti e di grande attualità.

Introdurranno la giornata il presidente Eugenio Ferrari e la vicepresidente Monica Franco illustrando proposite, anticipazioni e novità dell'associazione. Francesco Izzo, professore ordinario dell'università di Napoli, parlerà di come la strategia d'impresa delle reti sia utile al rafforzamento dell'economia civile.

Il consigliere AssoretiPMI e manager della rete Happy Network, Gaetano Mele, ed il Presidente del Team Volley Jòya, Mario Lippolis, punteranno l'attenzione sul connubio tra sport ed impresa, l'unione perfetta per lo sviluppo del lavoro e del territorio. Il contributo dell'avvocato Donato Nitti, delegato regionale AssoRetiPMI Toscana, fornirà chiarimenti sugli aggiornamenti e sull'evoluzione del Contratto di Rete.

Una vera e propria finestra sul mondo è quella destinata alle Delegazioni ed ai referenti esteri di Assoretipmi, con collegamenti in diretta dal Sud America, Mozambico e Sud Africa, Turchia, Tunisia, Svizzera, Arabia Saudita. Coordinatore di questo spazio all'internazionalizzazione sarà Paolo Dronigi, Delegato per l'Austria di Assoretipmi.

Un ampio segmento sarà dedicato ai racconti di esperienze di Rete, al fine di dimostrare concretamente quanto la forza dell'unione permetta il raggiungimento di obiettivi importanti e ambiziosi.
Saranno inoltre analizzate le peculiarità delle reti in relazione agli aspetti della gestione finanziaria con Diego Creazzo, le possibilità offerte dai bandi nazionali ed Europei, con Carlo Pignatari e le nuove opportunità innovative come il Crowdfunding che verrà trattato da Fabio Allegreni, Digital Media Partner.

Uno straordinario comunicatore come Phil Taylor ci parlerà di innovazione e start-up e di come queste possano incrociare il proprio percorso con la realtà delle Reti, e uno spazio dedicato alla responsabilità sociale d'impresa sarà trattato da esperti come Walter Sancassiani di Focus Lab e Raffaella Papa del Forum della responsabilità sociale.

Dagli organizzatori un ringraziamento speciale agli sponsor che hanno consentito l'organizzazione di questo evento: Rete Cortexlan, Rete Happy Network, Team Volley Joya, Teamreti, RDS Software, Modus, ProcOut, Arrange, RoadTvItalia, PickCenter.

Malpeli, presidente Carrozzieri Emilia-Romagna: «Chiuderanno migliaia di imprese se non sarà modificato il ddl 'concorrenza'» -

Parma, 11 marzo 2015 -

I carrozzieri di Confartigianatocontro la riforma RC Auto, perché non ci stanno a subire l'ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, in nome di una presunta liberalizzazione.

«Ci chiediamo a quale liberalizzazione stiano pensando – afferma Antonio Malpeli presidente dei carrozzieri di Confartigianato Emilia Romagna – qui non si vuole ampliare l'offerta, ma mettere fuori gioco le carrozzerie che non vogliono firmare convenzioni con le assicurazioni. Inoltre, si crea un grave e palese conflitto d'interesse per le assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non a occuparsi direttamente della riparazione».

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Al centro del mirino c'è la riforma Rc Auto contenuta nel disegno di legge 'Concorrenza' presentato dal Governo lo scorso 20 febbraio e il nodo da correggere riguarda – esattamente come lo scorso anno quando era stato fatto un analogo tentativo – il cosiddetto risarcimento in forma specifica.

L'assemblea della categoria dello scorso 7 marzo ha proclamato lo stato di mobilitazione contro le minacce alla libertà d'impresa e alla libertà di scelta dei consumatori.

Proprio sui consumatori pone l'accento Malpeli che spiega: «A essere più penalizzati da questo provvedimento saranno proprio gli automobilisti, che non potranno più scegliere liberamente la propria carrozzeria di fiducia. E mi chiedo come mai non intervengano anche le associazioni dei consumatori che dovrebbero tutelare gli interessi delle persone».

«Questo provvedimento- conclude Malpeli - finirà per incidere sulla qualità, perché lavorare sottocosto penalizza anche la sicurezza, senza margini di guadagno i carrozzieri non potranno più eseguire i lavori a regola d'arte, secondo le direttive dei costruttori. I costi riconosciuti non saranno sufficienti a garantire il reddito d'impresa e crediamo che una riforma del genere, se non cambierà, porterà alla chiusura di moltissime imprese».

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Parma)

Domani – mercoledì 11 marzo – seminario Confcooperative Modena su incentivi Inail a imprese che investono in salute e sicurezza lavoro -

Modena, 10 marzo 2015 -

Si parla degli incentivi Inail alle imprese che investono in salute e sicurezza nel seminario che Confcooperative Modena ha organizzato per domani – mercoledì 11 marzo. L'iniziativa, riservata alle cooperative associate, ha luogo presso la sede Inail di Modena (via Costa 29/31) a partire dalle 10.

«Viene presentato il bando Isi (Incentivi di sostegno alle imprese) con il quale l'Inail mette a disposizione delle aziende oltre 267 milioni di euro a titolo di contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento per migliorare le condizioni di salute e sicurezza del lavoro o per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità socialespiega Giuseppe Caserta di Confcooperative Modena - L'incentivo Isi è ripartito in budget regionali (per l'Emilia-Romagna sono stati stanziati 20,7 milioni di euro) che tengono conto del numero dei lavoratori e dell'indice di gravità degli infortuni rilevato sul territorio. Le imprese interessate possono inserire le domande di finanziamento fino al 7 maggio 2015 sul portale Inail».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Fatturazione elettronica verso la PA obbligatoria dal 31 marzo. La Camera di commercio ha presentato il nuovo servizio online in aiuto alle piccole imprese -

Parma, 10 marzo 2015 -

Dal 31 marzo prossimo scatta l'obbligo di fatturazione elettronica per le imprese che forniscono beni e servizi alla pubblica amministrazione.
Si tratta di un obbligo di legge che cambierà i rapporti tra PA e fornitori consentendo al sistema Paese di crescere in consapevolezza e controllo della spesa pubblica e alle piccole e medie imprese di scoprire l'efficienza del digitale e la semplicità della procedura, oltre a risparmiare una cifra media annua che l'Agenzia per l'Italia Digitale stima in circa 500 euro.

La Camera di commercio di Parma, con un seminario pubblico svoltosi lo scorso 25 febbraio, ha presentato alle aziende e ai professionisti del territorio le nuove modalità con le quali i fornitori devono rapportarsi con la Pubblica Amministrazione.
L'incontro è stato anche l'occasione per far conoscere il nuovo servizio base per la fatturazione elettronica espressamente dedicato alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di commercio che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche Amministrazioni. Si tratta di una applicazione on line molto semplice e totalmente gratuita, accessibile dal sito della Camera di commercio oppure direttamente dalla piattaforma fattura-pa.infocamere.it  che fornisce contenuti informativi sulla fatturazione elettronica e soprattutto consente la gestione a norma di un limitato numero di fatture nell'arco dell'anno nei confronti della P.A.. E' stata messa a punto dal sistema camerale in collaborazione con l'Agenzia per l'Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unioncamere e Infocamere.

Questo nuovo servizio – sottolinea il presidente Andrea Zanlari - è un segnale dell'impegno di tutte le Camere di commercio nell'agevolare e accompagnare le imprese nel processo di transizione verso l'utilizzo delle tecnologie digitali, in una strategia pubblica di inclusione digitale. Il nostro obiettivo è che tutti arrivino "pronti" alla scadenza del 31 marzo e nessuno perda occasioni di business e di miglioramento della propria competitività. Dal nuovo obbligo scaturiranno senz'altro benefici per il Paese: la fatturazione elettronica consentirà infatti un'importante attività di monitoraggio e controllo della finanza pubblica e darà impulso alla digitalizzazione delle piccole e piccolissime imprese".

Al servizio si accede previo riconoscimento del titolare dell'impresa tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), strumento introdotto dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) per l'accesso telematico ai servizi della PA, consentendo la compilazione del documento contabile, l'individuazione della PA destinataria, la firma digitale, l'invio e relativa conservazione a norma.
Nel corso degli ultimi 3 anni la Camera di commercio di Parma ha già rilasciato agli imprenditori 7.000 certificati di firma digitale. Chi ne fosse ancora sprovvisto potrà ottenerli rivolgendosi allo sportello della Camera di commercio (per appuntamenti: tel 0521 210214 – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

La fatturazione elettronica

Per fatturazione elettronica si intende la possibilità di emettere e conservare le fatture nel solo formato digitale, così come viene indicato nella Direttiva UE n. 115 del 20 dicembre 2001 e introdotta in Italia dal Decreto Legislativo di recepimento del 20 febbraio 2004 n. 52 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 gennaio che stabilisce le "Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione in diversi tipi di supporto".

La Finanziaria del 2008 impone che ogni fattura destinata alle PA debba essere emessa in formato elettronico in modo da poter transitare per il Sistema di Interscambio nazionale, istituito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e gestito da Sogei S.p.A. (come stabilito dal Decreto del 7 Marzo 2008), attraverso il quale transitano i flussi di documenti contabili tra i fornitori e le Pubbliche Amministrazioni e permette un'importante attività di monitoraggio e controllo delle finanze pubbliche anche per rendere più efficienti i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione.

Il nuovo standard elettronico è regolamentato dal Decreto interministeriale del 3 aprile 2013 numero 55, che oltre a stabilire le regole in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica, ha fissato al 6 giugno 2014 la data di entrata in vigore dell'obbligo di fatturazione elettronica verso i Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti previdenziali; il Decreto Irpef 2014 ha successivamente fissato al 31 marzo 2015 la scadenza per tutte le altre Pubbliche Amministrazioni, tra cui anche le Camere di Commercio.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Parma)

A carico delle aziende che forniscono beni e servizi alla pubblica amministrazione scatta l'obbligo fatturazione elettronica. La Camera di Commercio di Reggio Emilia, aderendo al "Digital day", ha organizzato un incontro formativo per questo pomeriggio -

Reggio Emilia, 9 marzo 2015 -

A partire dal prossimo dal 31 marzo la pubblica amministrazione potrà accettare e liquidare solamente fatture emesse e trasmesse in formato digitale. A carico delle aziende che forniscono beni e servizi alla pubblica amministrazione, dunque, scatta l'obbligo fatturazione elettronica.
Il processo, innovativo, sicuro ed efficiente, semplifica il lavoro delle imprese con ricadute positive sulla tempistica generale garantendo, inoltre, maggiori livelli di trasparenza nell'attività delle amministrazioni.

Proprio per favorire una maggiore conoscenza di questo percorso e delle sue modalità, la Camera di Commercio di Reggio Emilia, aderendo al "Digital day", ha organizzato un incontro formativo per lunedì 9 marzo in Sala Grasselli (p.zza della Vittoria, 3) con inizio alle 15,00.

Il "Digital Day", che si svolge contemporaneamente nelle Camere di Commercio italiane, è realizzato in collaborazione con l'Agenzia per l'Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unioncamere e Digital Champions.
L'incontro, rivolto ad imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni, sarà introdotto dal presidente della Camera di Commercio Stefano Landi.

(Fonte: ufficio stampa CCIAA RE)

Giovedì, 05 Marzo 2015 13:47

A Reggio Emilia 9.650 imprese femminili

Il quadro delle imprese femminili della provincia di Reggio Emilia, che alla fine del 2014 ammontavano a 9.650 unità. In lieve flessione l'incidenza sul totale. -

Reggio Emilia, 5 marzo 2015 -

Più di un quarto svolge attività nel commercio, in particolare al dettaglio, due su tre hanno meno di 15 anni, hanno una dimensione media di 2,9 addetti e nel 13% dei casi sono a conduzione straniera: è questo il quadro delle imprese femminili della provincia di Reggio Emilia, che alla fine del 2014 ammontavano a 9.650 unità.
Numeri alla mano, alla fine dell'anno scorso le "imprese rosa" costituivano il 17,2% dell'universo imprenditoriale reggiano, oltre quattro punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale che raggiunge quota 21,5%. I dati analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia evidenziano che a livello provinciale le donne non sono ancora riuscite a ricavare maggiori spazi nel tessuto produttivo locale: il tasso di femminilizzazione provinciale, infatti, in un anno si è ridotto di un punto percentuale (era 18,2% nel 2013).

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In alcuni settori, però, l'incidenza delle imprenditrici sul complesso della struttura economica raggiunge punte assai più elevate rispetto alla media. Sono principalmente attività del terziario, come i servizi alla persona – nel quale le imprese femminili rappresentano il 62,5% del totale – o l'assistenza sociale residenziale e non residenziale (39,4%), la sanità (24,8%) e l'istruzione (23,7%). Il 14,6% delle imprese femminili – ovvero 1.409 aziende - gestisce attività nel campo dei servizi alle imprese, in particolare attività immobiliari (596 unità), attività professionali, scientifiche e tecniche (311), servizi di informazione e comunicazione (215), attività finanziarie e assicurative (178) e trasporti e magazzinaggio (109).

Nella filiera turistica le donne imprenditrici si occupano prevalentemente di ristorazione (893 imprese rosa) - gestendo soprattutto bar (523), ristoranti (197) e "take away" (88) - ma anche ospitalità (alberghi, strutture extralberghiere, B&B, ecc.), attività in cui le 48 imprese femminili rappresentano quasi un terzo dell'intero settore della provincia di Reggio Emilia.

Per completare la filiera, alle attività di alloggio e ristorazione bisogna aggiungere il comparto dei servizi di intermediazione turistica - che comprende le agenzie di viaggio e i servizi di guide e accompagnatori turistici -, nel quale le imprese femminili rappresentano il 45% del totale.
Consistente la presenza femminile nel settore agroalimentare, nel quale le imprese gestite da donne si occupano prevalentemente delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali (1.328 unità) e di trasformazione alimentare (115).
Fra le attività del manifatturiero, numerose sono le imprese femminili reggiane che si occupano di confezioni di articoli di abbigliamento e attività tessile (566 imprese); sono inoltre presenti 354 imprese del settore edile.

Le donne imprenditrici straniere rappresentano, con 1.287 aziende, il 13,3% delle imprese femminili. Le tre attività principali sono la confezione di articoli di abbigliamento e industria tessile (321 imprese), il commercio al dettaglio (202) e i servizi di ristorazione (154), che da sole rappresentano il 52,6% delle aziende rosa straniere; consistente, comunque, anche la presenza nelle attività di servizi alla persona e nel commercio all'ingrosso. Cina, Romania e Marocco sono i Paesi di provenienza più rappresentati nel panorama dell'imprenditoria femminile straniera.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Finanziamenti dedicati di primo supporto finanziario per il ripristino e la ripresa delle loro attività. Iniziativa di Confesercenti Emilia Romagna "solidarietà a tasso zero" frutto di un accordo raggiunto con UniCredit -

Parma, 5 marzo 2015 -

Le imprese che hanno subito danni dal maltempo del 5/6 febbraio scorso potranno accedere a finanziamenti dedicati di primo supporto finanziario per il ripristino e la ripresa delle loro attività. È il frutto di un accordo raggiunto da Confesercenti Emilia Romagna con UniCredit, banca diffusa capillarmente nelle località colpite.

L'accordo denominato "CONFESERCENTI SOLIDARIETA' TASSO ZERO" prevede per le imprese associate, finanziamenti fino a 8 mesi a tasso zero e senza spese di istruttoria, con rimborso in un'unica soluzione alla scadenza. L'importo massimo concedibile dalla Banca è pari a 50.000 euro. Le pratiche verranno istruite dagli uffici territoriali della Confesercenti e da questi inviati a UniCredit per l'approvazione. Il tasso sarà pari a zero in quanto interverrà direttamente Confesercenti Emilia Romagna a sopportarne il costo, rimborsando direttamente le aziende attraverso le proprie associazioni territoriali.

La misura sarà attiva sino al 31 maggio 2015 salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse stanziate.
Le aree coinvolte sono la Costa Adriatica dell'Emilia Romagna nonché gli altri territori della Regione interessati da mareggiate, alluvioni e nevicate.

"L'accordo – spiegano il presidente e il direttore di Confesercenti Emilia Romagna, Roberto Manzoni e Stefano Bollettinari – rappresenta un sostegno concreto e tempestivo per un primo intervento alle imprese che hanno subito danni per il recente maltempo, soprattutto quelle della Costa, di poter affrontare meglio l'avvio della ormai prossima stagione turistica, con l'opportunità di procedere alla restituzione del prestito alla fine e col rimborso degli interessi da parte della Confesercenti"

Tutte le lezioni si terranno dalle 19 alle 22.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena, in via Malavolti, 27 -

Modena, 5 marzo 2015 -

Sta per prendere il via un ciclo d'incontri per neo imprenditori o titolari di azienda che intendano riposizionarsi sul loro o altri mercati. Si tratta di tre moduli nei quali si parlerà di gestione del tempo (martedì 31 marzo 2015, quando si parlerà dell'ottimizzazione delle tempistiche lavorative), organizzazione e pianificazione (mercoledì 15 aprile), e di vendita strategica (martedì 21 aprile), ovvero di come comunicare al cliente per vendere più e meglio. Tutte le lezioni si terranno dalle 19 alle 22.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena, in via Malavolti, 27.
Il costo di partecipazione all'intero ciclo di incontri è di 180 euro (+ iva) per gli associati, 280 euro per i non associati.
Per iscriversi c'è tempo sino al 23 marzo. Informazioni e adesioni presso Ecipar, l'ente di formazione CNA (Nadia Spezzani, tel. 059 253488, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

(fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

La Camera di Commercio di Reggio Emilia spiega alle PMI come ottenere i finanziamenti europei venerdì 6 marzo in un seminario di approfondimento che inizierà alle 9,15 nella sala convegni dell'Ente camerale -

Reggio Emilia, 5 marzo 2015 -

Sono ben 77 i miliardi di euro che l'Unione Europea mette in campo con il programma di investimenti "Horizon 2020", e l'aspetto più rilevante è che una significativa parte di questo budget è destinata, per la prima volta, alle piccole e medie imprese proiettate verso l'innovazione e l'internazionalizzazione.

"Per una realtà economica come la nostra – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – si tratta, dunque, di un'opportunità rilevantissima, sia per la forte presenza di piccole e medie imprese, sia per la grande vocazione all'internazionalizzazione, sia per un orientamento all'innovazione che, come abbiamo recentemente sottolineato, vedono le imprese del nostro territorio in vetta alla classifica regionale".

Proprio per questo la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha organizzato per venerdì 6 marzo un seminario di approfondimento che inizierà alle 9,15 nella sala convegni dell'Ente camerale. Un focus particolare è riservato allo strumento denominato "The SME Instrument", teso a soddisfare i bisogni finanziari delle piccole e medie imprese nelle tre fasi fondamentali del ciclo innovativo: la valutazione di fattibilità tecnico-commerciale dell'idea, lo sviluppo del prototipo su scala industriale, la prima applicazione sul mercato e la fase di commercializzazione. Il seminario è rivolto alle imprese, ma anche a consulenti interessati ad attrarre sul territorio reggiano i finanziamenti europei per lo sviluppo di progetti ad alto contenuto innovativo.

Al saluto del segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, seguiranno le relazioni di Alessandra Borgatti e di Viorika Dishnica (entrambe di Aster), che entreranno nel merito di tutti gli aspetti riguardanti i finanziamenti e le modalità di accesso.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

A Reggio Emilia, tutti d'accordo: servono investimenti per creare opportunità e servizi agli iscritti alle casse professionali. Un sistema fiscale moderno non può essere penalizzante per chi genera pensioni di primo pilastro. No ad una "fiscalità di svantaggio"! A sorpresa, sì dei presenti all'accorpamento delle casse di nuova generazione -

Reggio Emilia, 3 marzo 2015 -

"Non c'è previdenza senza reddito e senza lavoro". La provocazione iniziale di Alberto Bergianti che per Profess@RE – il coordinamento degli Ordini e Collegi professionali di Reggio E. - ha introdotto il tema del convegno nazionale "Casse di previdenza professionali: verso quale domani", svoltosi a Reggio Emilia lo scorso 27 febbraio, è stato il leitmotiv che in varie sfaccettature ha accompagnato gli interventi dei numerosi e qualificati relatori davanti a molte centinaia di professionisti giunti da tutta Italia.

Il tema del lavoro è prioritario quando si parla di previdenza, esordisce l'on. Titti Di Salvo, vicepresidente della Commissione bicamerale di controllo, ed il modo per generarlo ed "uscire dalla crisi sono gli investimenti". Le casse di previdenza debbono investire, creando opportunità, in attività che garantiscano risultati certi e rendimenti. Ma, allo stesso tempo - prosegue Di Salvo - "non esiste una politica economica senza una politica fiscale", e "il primo problema che dobbiamo risolvere è l'eliminazione della duplicazione di imposta" a carico dei rendimenti e delle erogazioni pensionistiche che rappresenta un caso unico in Europa, oltre ad equiparare la tassazione degli utili delle casse a quella dei fondi pensione. Un'apertura, inattesa in tanta chiarezza, subito ripresa da AdEPP – l'associazione delle Casse private -, che spera nel raggiungimento di obiettivi da anni agognati.

Proprio l'auspicio di investimenti a favore dello sviluppo delle categorie professionali, sono stati sostenuti da Paola Muratorio - presidente Inarcassa e consigliere AdEPP - che, pur lamentando la scarsità dei progetti in Italia, cita i fondi già messi a disposizione dalle casse per la realizzazione di investimenti in infrastrutture e i fondi rotativi a favore dei professionisti, nonché dal Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e segretario della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) Andrea Sisti che – chiudendo il convegno - si chiede provocatoriamente "Chi mai dovrebbe credere ed investire nell'economia sviluppata dai professionisti e a favore dei professionisti, se non i professionisti stessi?".
Sempre Titti Di Salvo e Giuliano Cazzola, danno "fuoco alle polveri" auspicando l'accorpamento delle troppe Casse di previdenza ed una loro forte riduzione numerica.

Proposta accolta con resistenza dagli ospiti, fatto salvo una ampia e inattesa apertura dal presidente dell'Ordine dei Chimici Armando Zingales, categoria afferente ad EPAP la cassa pluricategoriale, e di Gianni Scozzai consigliere di amministrazione di EPPI, la cassa dei Periti Industriali, entrambi facenti parte degli Enti di nuova generazione, già ora molto omogenei.

Il convegno - moderato dal condirettore di Italia Oggi Marino Longoni – ha registrato le analisi del Senior Advisor di Censis Giuseppe Roma che rilevando un significativo calo dei redditi professionali, rammenta che la liquidità delle Casse di previdenza è in realtà un accantonamento per le pensioni future degli iscritti che deve essere tutelato e valorizzato, e i vivaci dibattiti con Roberto Orlandi, vicepresidente CUP, Fausto Amadasi presidente cassa Geometri, Giuseppe Scolaro, vicepresidente cassa Ragionieri, Mario Braga e Alessandro Maraschi di ENPAIA
Forte e comune preoccupazione per l'ormai consolidato sistema contributivo che genererà pensioni che saranno solo "integrative" non potendo per la loro limitatezza, garantire il precedente tenore di vita.

Tutti d'accordo dunque per potenziare i servizi complementari, assistenziali e di welfare per gli iscritti, ed assecondare le necessità dei contribuenti, di usufruire di "servizi in vita" per i professionisti e le loro famiglie.
Le proposte emerse avranno un seguito in parlamento, si congeda da Reggio Emilia l'on. Di Salvo, mentre Andre Sisti rilancia ad AdEPP e agli Ordini professionali la richiesta di una conferenza nazionale per costruire un "progetto per il paese".
Soddisfatti gli organizzatori che con Alberto Bergianti esprimono vivo compiacimento per quanto emerso nella giornata e per come l'occasione abbia fatto emergere posizioni di comune e grande convergenza e, per una volta, politica, casse previdenziali, ordini e collegi professionali, media e iscritti hanno "suonato la stessa musica".

Per Profess@RE sono intervenuti Francesco Spallanzanti, Salvatore De Franco, Maura Manghi. I saluti istituzionali per gli enti locali sono stati portati da Natalia Maramotti, per il comune di Reggio E., Giammaria Manghi per la provincia, Ottavia Soncini per la Regione Emilia Romagna. Tutti concordi nel riconoscere a Profess@RE – che ormai compie un decennio – una visione lungimirante ed attenta alle esigenze contingenti, avendo capacità di proiettarle in una visione nazionale.

In allegato scaricabile il documento con le tabelle

(Fonte: ufficio stampa Profess@RE)

Il 5 marzo si chiudono i termini per partecipare al progetto "Destinazione Vietnam" dedicato alle imprese della filiera dell'agroindustria -

Reggio Emilia, 3 marzo 2015 -

Giorni di importanti scadenze, in Camera di Commercio, per le imprese che intendono rafforzare gli scambi con l'estero.
Il 5 marzo, infatti, si chiudono i termini per partecipare al progetto "Destinazione Vietnam" dedicato alle imprese della filiera dell'agroindustria, iniziativa giunta alla seconda edizione e promossa da Unioncamere Emilia-Romagna. Le adesioni delle imprese reggiane vanno espresse alla locale Camera di Commercio, sul cui sito istituzionale sono disponibili ulteriori approfondimenti relativi al progetto.

Stessa scadenza e stesse modalità di adesione, poi, per partecipare alla missione intersettoriale prevista in Brasile e Perù a metà aprile (dal 13 al 17), nell'ambito delle azioni camerali sull'America Latina.
Contemporaneamente si va infittendo, anche nel nostro territorio, il calendario degli incontri legati ad Expo 2015, che porterà a Reggio Emilia centinaia di operatori commerciali provenienti da tante parti del mondo.

In quest'ambito, a pochi giorni di distanza dall'incontro con un gruppo di operatori commerciali degli Emirati Arabi Uniti e del Qatar, la Camera di Commercio ha in programma un nuovo incontro con esponenti economici di Paesi dell'area del Golfo Persico (25 e 26 maggio) per la filiera edilizia e costruzioni.
In questo caso le adesioni debbono pervenire all'Ente camerale entro il 6 marzo.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Progetto "Made in Italy, eccellenze in digitale" realizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con Google per rafforzare la valorizzazione di alcune tipicità reggiane attraverso il web. Martedì 3 marzo un focus group per le imprese del settore eno-agroalimentare -

Reggio Emilia, 2 marzo 2015 -

Dopo sei mesi di lavoro fianco a fianco con 39 imprese del Parmigiano-Reggiano, Lambrusco, Aceto balsamico e Ars canusina, si è concluso il progetto "Made in Italy, eccellenze in digitale" realizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con Google per rafforzare la valorizzazione di alcune tipicità reggiane attraverso il web.

Martedì 3 marzo, nella sede dell'Ente camerale, si terrà così un focus group per le imprese del settore eno-agroalimentare proprio per presentare gli esiti di un percorso che ha impegnato due giovani Digital Marketing Manager in attività di supporto alle imprese del territorio per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online.

"L'aspetto più significativo del progetto – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - sta nella sua concretezza, cioè nel fatto che non ci siamo limitati a stimolare genericamente questo cammino di visibilità su Internet, ma abbiamo attivato uno staff qualificato che fisicamente ha affiancato le aziende nella valorizzazione delle loro eccellenze, consentendo anche l'acquisizione di competenze sulla base delle quali autonomamente potranno poi alimentare le loro strategie di web marketing e di commercio online".

Ad affiancare le aziende reggiane sono stati Giulia Forghieri (reggiana 22 anni, laureata in Economia e Marketing Internazionale all'Università Marco Biagi di Modena) e Michele Chietera (emiliano di adozione 27 anni, con laurea magistrale in Trade Marketing e Strategie Commerciali all'Università di Parma). "Le prospettive di sviluppo dell'agroalimentare italiano attraverso il web – spiega Chietera - appaiono ottime, considerando la forte crescita (+12% in un anno) della domanda di "made in Italy", con oltre 400 milioni di ricerche solo in Cina e circa 250 milioni negli USA".

"A fronte di questi dati – prosegue Chietera - il progetto appena concluso ha puntato a ridurre il gap tra queste centinaia di milioni di potenziali consumatori e la situazione delle aziende agroalimentari, che troppo spesso non sono presenti oppure presidiano il Web con scarsa efficacia e senza una vera strategia".

"Proprio per questo – sottolinea Giulia Forghieri – abbiamo lavorato, innanzitutto, sull'assistenza e sulla formazione alla digitalizzazione, il che significa supporto per lo sviluppo di siti web e commercio online, la costruzione di piani editoriali per la gestione dei social network, assistenza per lo sviluppo di web advertising, azioni di web analytics, l'ottimizzazione della strategia di web marketing per tutti i dispositivi mobili quali telefoni cellulari e tablet".

"Si è trattato di un lavoro diretto – conclude Giulia Forghieri - condotto fianco a fianco con l'impresa, che ha assicurato un'assistenza ad ampio raggio per tutto ciò che riguarda la presenza della azienda sul web, tanto più importante in relazione al fatto che siamo di fronte a piccole e medie imprese, che in questo modo possono cogliere nuove opportunità ma che difficilmente sono già pronte ad approcci sicuramente efficaci ma anche complessi".

Il focus camerale di martedì si terrà in Sala Giunta alle ore 15,00. Oltre ai due giovani Digital Marketing Manager interverranno il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi, il segretario generale Michelangelo Dalla Riva; sono inoltre previste le testimonianze di tre imprese reggiane che hanno partecipato al progetto.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Giovedì, 26 Febbraio 2015 15:08

Lavoratori autonomi: segnali positivi

Apprezzamento di CNA Professioni per le aperture del governo col decreto legge Milleproroghe 2015, recentemente licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali e Bilancio della Camera -

Modena, 26 febbraio 2015 -

Dopo l'approvazione della legge di Stabilità, il "popolo delle Partite IVA", quel variegato mondo di professionisti, giovani, lavoratori che hanno individuato nell'autoimprenditorialità la strada per superare le difficoltà del mercato del lavoro, si sono sentiti sempre più bastonati e misconosciuti.
Un sentimento di cui si era fatta portatrice CNA nel criticare sotto questo punto di vista la Legge Finanziaria, che, nella sua prima definizione, penalizzava fortemente queste realtà.

Fortunatamente, il decreto legge Milleproroghe 2015, recentemente licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, sembra finalmente aprire qualche spiraglio, grazie anche al ruolo svolto da Rete Imprese Italia nel sollecitare correzioni doverose sia per quanto riguarda il sistema dei Minimi che l'aliquota INPS per gli iscritti alla Gestione Separata.
Accogliendo le proteste delle associazioni dei liberi professionisti, l'aliquota, anche per il 2015, resterà ferma al 27,72%.
Anche per il regime dei minimi è prevista una battuta d'arresto: ancora per il 2015, solo per gli under 35, è contemplata un'imposta sostitutiva al 5%. All'orizzonte sta la revisione proposta dalla legge di Stabilità, che introduce un regime forfettario con aliquota al 15% e tetti di ricavi variabili (dai 15.000 ai 40.000 euro) a seconda delle categorie di partite IVA.

"Valutiamo positivamente – commenta Morena Bellini, presidente di CNA Professioni di Modena - questa frenata del governo su provvedimenti che avrebbero rischiato di penalizzare pesantemente una fascia di lavoratori, interpretandola come un ripensamento sul mondo delle professioni, un riconoscimento del loro ruolo di traino per l'economia".

"In ogni settore del mercato – continua la presidente Bellini - sono presenti professionisti giovani e meno giovani che hanno giocato un ruolo importante per lo sviluppo lavorativo ed economico del paese, senza che questo ruolo sia mai stato riconosciuto in termini di diritti e tutele. E' con questa convinzione che sfrutteremo ogni opportunità per presentare le nostre proposte in termini fiscali, di diritti e di tutele, e arrivare a un'ipotesi organica di ristrutturazione del settore, guidata da regole nuove. A cominciare dal superamento della legge Fornero, che prevede un aumento graduale delle aliquote Inps sino ad arrivare al 33% nel 2018, valore reputato unanimemente insostenibile, soprattutto a fronte dell'assenza di tutele per la salute o della loro incongruità, come nel caso della maternità".
CNA Professioni si attiverà inoltre a favorirne la comunicazione presso i giovani, le migliaia di giovani disoccupati, inoccupati o occupati in lavori precari, perché possano cogliere le opportunità che offre il lavoro autonomo e riescano eventualmente ad affrontare quest'ultimo con gli strumenti più idonei ed efficaci.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Giovedì, 26 Febbraio 2015 13:50

Appalti, norme da riscrivere

Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena: "Le attuali norme favoriscono le grandi imprese, per i piccoli solo i subappalti" -

Modena, 26 febbraio 2015 -

"Le nuove disposizioni comunitarie possono rappresentare un'opportunità per dare un assetto organico, snello e innovativo, al sistema sugli appalti, per creare migliori condizioni di mercato per tutte le imprese e per qualificare la spesa pubblica". Così Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena, interviene in merito ad un problema che coinvolge le piccole imprese dell'edilizia, attualmente penalizzate delle leggi sugli appalti, riprendendo un tema oggetto di un'audizione dell'Associazione Nazionale alla Commissione Lavori Pubblici del Senato.
"L'attuale contesto normativo favorisce le grandi imprese – sottolinea Vincenzi - privilegia la capacità finanziaria a danno di quella professionale e organizzativa, e confina le piccole imprese nel recinto dei subappalti, senza alcun sistema di garanzie".

Obbligo di suddivisione in lotti, requisiti finanziari parametrati ai singoli lotti, eliminazione delle garanzie per appalti fino a 250.000 euro, formazione e informazione diffusa alle imprese, norme di tutela del subappalto, queste le priorità indicate dalla CNA per la costruzione del nuovo quadro normativo.
"E' necessario lavorare per arrivare ad un nuovo testo unico per appalti e concessioni, realmente ispirato ai criteri indicati dallo Statuto delle Imprese – conclude il presidente di CNA Costruzioni Modena - che superi definitivamente gli oltre 700 articoli e i 50 allegati del Codice Appalti e del relativo Regolamento, in favore di uno strumento chiaro e accessibile che tuteli la concorrenza e favorisca, finalmente, una maggiore apertura del mercato. Poche e semplici regole possono tradursi in un più facile approccio alle procedure e, di conseguenza, in minori oneri amministrativi per le imprese e minori appigli formali, che oggi spesso causano il blocco dei lavori e un danno per imprese e comunità".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il Gruppo bancario organizza e ospita un incontro dedicato alle imprese del settore logistico che vogliono conoscere dinamiche e opportunità del Dubai World Center, la free zone degli Emirati Arabi Uniti

Modena, 26 Febbraio 2015 –

UniCredit promuove l'internazionalizzazione delle imprese modenesi del settore logistico a Dubai, polo strategico per sviluppare business nei mercati MENASA (Middle East, North Africa and South Asia).
Con questa finalità è stato pensato l'incontro con il Dubai World Center (DWC) in programma oggi - 26 febbraio – a Modena presso la sede di UniCredit, in piazza Grande.
L'iniziativa che si rivolge alle aziende modenesi del settore logistico, ha lo scopo di illustrare agli imprenditori interessati come sviluppare la propria attività all'interno del DWC.

"Favorire l'internazionalizzazione – ha detto Giuseppe Zanardi, Responsabile Area Commerciale Modena di UniCredit – rappresenta uno degli obiettivi strategici che UniCredit propone alle imprese. Riteniamo fondamentale per gli imprenditori il fatto di poter contare su un Gruppo come il nostro, presente in 50 Paesi con filiali estere, banche controllate e uffici di rappresentanza. Con questa iniziativa – ha sottolineato Marino Inio, Managing Director UniCredit International Center Italy - cerchiamo di offrire agli imprenditori locali la possibilità di accedere direttamente ad un corredo di informazioni qualificate, così da arricchire il loro bagaglio di conoscenze, con la finalità di promuovere e favorire il processo di internazionalizzazione delle imprese del territorio".
E Dubai può certo rappresentare un "trampolino di lancio" ideale per avviare o intensificare l'export in un mercato ad elevato tasso di crescita e UniCredit si è proposta come partner privilegiato nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane all'estero.

In programma, nel corso della giornata, incontri dedicati tra le singole aziende locali, interessate a stabilire una propria presenza commerciale negli Emirati Arabi Uniti, e la delegazione del Dubai World Center.
Quest'ultimo è riconosciuto come uno dei progetti più ambiziosi del mondo: 140 chilometri quadrati di zona franca situati vicino al porto di Jebel Ali capaci di offrire un'esclusiva piattaforma integrata che supporta una moltitudine di attività. Il distretto logistico, beneficiando di costi ridotti, consente un accesso diretto al trasporto aereo, marittimo e su strada, con un corridoio porto-aeroporto dedicato allo spostamento delle merci in soli 20 minuti. Come snodo commerciale e logistico, Dubai serve i mercati MENASA (Middle East, North Africa and South Asia), che con un PIL complessivo di 3,6 miliardi di USD, e nonostante la crisi finanziaria del 2009, continuano a offrire straordinarie potenzialità di crescita, con circa il 50 per cento della logistica, dell'industria leggera e di imprese legate ai servizi ausiliari.

Dubai è uno dei setti emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti, il secondo per dimensione, subito dopo Abu Dhabi. Grazie alla strategica posizione geografica e alla sua politica di sviluppo, l'emiro è diventato uno dei maggiori snodi commerciali della regione del Golfo e un passaggio fondamentale tra Oriente e Occidente.
Gli aeroporti di Dubai gestiscono oltre 2 milioni di tonnellate cargo all'anno, 6.000 voli di servizio settimanali che permettono a 150 compagnie aeree internazionali di favorire collegamenti per 51 milioni di passeggeri verso oltre 210 destinazioni. Il solo porto di Jebel Ali vanta una capacità di 14,5 milioni di TEU (Twenty foot Equivalent Unit) e offre oltre 150 linee di navigazione.

(fonte: ufficio stampa UniCredit)

Mercoledì, 25 Febbraio 2015 15:59

Modena - Modello 730. Che cosa cambia nel 2015?

Un incontro di CNA Cittadini, promosso dal Comitato Anziani e Orti S. Agnese- San Damaso, nel quale saranno affrontati tutti i principali cambiamenti della dichiarazione dei redditi -

Modena, 25 febbraio 2015 -

Il 730, come tutti sanno, è il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti, ma anche ai pensionati e che presenta diversi vantaggi per entrambe le categorie. Innanzitutto, il fatto che il contribuente non debba eseguire calcoli ottenendo il rimborso dell'imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione. Se, invece, è il contribuente ad essere a debito con il Fisco, le imposte sono trattenute dalla retribuzione o dalla pensione direttamente nella busta paga.

Da quest'anno poi c'è una novità: l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione, in una specifica area del suo sito internet, il 730 già precompilato. In cosa consiste questo modulo? Soprattutto, cosa cambia rispetto agli anni precedenti?
CNA, per risolvere i dubbi dei cittadini e illustrare le novità fiscali, organizza un incontro giovedì 26 febbraio alle ore 15.00, presso la Sala Polivalente in via Viterbo 80 a Modena, con l'esperto Stefano Borghi, Referente dell'Ufficio Servizi ai cittadini di CNA Modena.

Sarà illustrata nel dettaglio la nuova procedura di dichiarazione dei redditi e saranno chiariti gli eventuali dubbi, per garantire a tutti i partecipanti una preparazione adeguata alla prossima scadenza del modello 730/2015.
L'iniziativa è promossa dal Comitato Anziani e Orti S. Agnese – San Damaso e a tutti gli aderenti sarà inoltre consegnata gratuitamente la guida "Truffe e raggiri: come tutelarsi e come affrontarli".

La partecipazione è aperta a tutti.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

L'Ufficio Studi di Confartigianto, in collaborazione con la direzione Politiche Fiscali dell'associazione, ha valutato l'impatto per le imprese fornitrici della P.A.: in sostanza ogni 4 euro di recupero di evasione, 1 euro è di oneri per le imprese -

Parma, 19 febbraio 2015 - 

Con la nuova legge di stabilità, il Governo ha introdotto nel 2015 lo split paymentL'obiettivo è di contrastare l'evasione fiscale, stimata in 988 mln di euro.
La norma prevede che l'IVA addebitata dai fornitori di beni e servizi alle pubbliche amministrazioni non venga più versata dalla P.A. acquirente all'impresa fornitrice ma direttamente all'erario, generando, pertanto, in capo all'impresa un credito di IVA e una perdita di liquidità oltre a maggiori oneri burocratici per l'eventuale recupero del credito.

L'Ufficio Studi di Confartigianto, in collaborazione con la direzione Politiche Fiscali dell'associazione, ha valutato l'impatto per le imprese fornitrici della P.A.: in sostanza ogni 4 euro di recupero di evasione, 1 euro è di oneri per le imprese.

Complessivamente Confartigianato stima in 230 milioni di euro, i maggiori oneri, di cui: 155 milioni per oneri finanziari connessi al credito che si genera in capo alle imprese e che sarà rimborsato dall'Agenzia delle Entrate dopo circa sei mesi dalla richiesta, 55 milioni legati alla mancata liquidità nel periodo che intercorre tra il precedente incasso dell'IVA e il suo versamento e 21 milioni di euro per oneri burocratici connessi con la pratica dell'istanza di rimborso.

«Il problema per chi opera con la PA esiste ed è pesante – dice Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma. L'obiettivo dell'Associazione è di sollecitare, a tutti i livelli, un intervento urgente; quello che chiediamo è di differire il termine di pagamento del primo acconto, unificandolo con il saldo dell'imposta da versare entro il 16 dicembre. Il fine dello split payment è di contrastare l'evasione fiscale, battaglia più che doverosa che però non può essere fatto a spese degli imprenditori onesti».

(Fonte: ufficio stampa Apla Confartigianato Parma)

Il 27 febbraio è il termine per presentare le domande di accesso alle risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per la partecipazione a fiere all'estero -

Reggio Emilia, 18 febbraio 2015 -

Mancano pochi giorni (la scadenza è fissata al 27 febbraio) per presentare le domande di accesso alle risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per la partecipazione a fiere all'estero, che quest'anno hanno toccato la cifra record di 1 milione di euro, pari a due terzi degli investimenti riservati all'internazionalizzazione (1,5 milioni, anche in questo caso cifra record).

Alle imprese interessate, l'ente camerale (al quale sono già pervenute quasi 200 richieste) ricorda che il termine è tassativo e che l'esame e la soddisfazione delle domande (fermi restando gli altri requisiti richiesti) avverrà seguendo l'ordine cronologico di presentazione.
L'invito rivolto esplicitamente alle imprese da parte della Camera di Commercio è dunque quello di accelerare il più possibile l'inoltro delle richieste.

Nella sede dell'Ente, intanto, si continua a lavorare intensamente anche sugli incoming con operatori stranieri, che in concomitanza con l'Expo si svolgeranno, anche in questo caso, con un'intensità senza precedenti.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)