Le imprese parmensi che hanno partecipato al Laboratorio per la Responsabilità Sociale d'Impresa, promosso da Camera di commercio e Provincia di Parma con il finanziamento della Regione Emilia-Romagna, hanno lavorato su iniziative per l'innovazione green, il welfare aziendale e le partnership con il territorio. Idee e azioni per una crescita responsabile, sostenibile e inclusiva. -

Parma, 25 giugno 2015 -

Si è conclusa con un forum pubblico di presentazione e discussione, organizzato in Camera di commercio lo scorso 23 giugno, la prima esperienza del "Laboratorio Imprese parmensi per la Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI)", promosso dall'ente camerale e dalla Provincia di Parma con il coordinamento tecnico di Focus Lab e il supporto finanziario della Regione Emilia-Romagna, presente all'incontro con il direttore dell'Assessorato Attività Produttive Morena Diazzi.

"Abbiamo promosso questa iniziativa - hanno sottolineato sia il presidente Andrea Zanlari che il consigliere delegato della Provincia Maurizio Vescovi - nella consapevolezza che le pratiche di Responsabilità sociale d'impresa sono, oggi più che mai, un grande fattore di innovazione e di crescita della competitivà aziendale all'insegna della responsabilità, della sostenibilità e dell'inclusione sociale. In altre parole, sono un fattore che favorisce direttamente sia l'impresa che le persone singole che tutto il territorio. Occorre essere lungimiranti. Occorre agire non solo nel segno del profitto ma anche in quello della "restituzione al territorio": un imprenditore lungimirante non pensa solo a sé ma anche alla civitas, alla comunità dove opera, mettendo in relazione sapere e denaro per costruire opere, favorire inclusione sociale e sostenibilità ambientale".

Il percorso, attivato nel febbraio scorso, ha consentito ai partecipanti di confrontarsi attivamente su tematiche di welfare aziendale, green management, partnership territoriale e ha creato un repertorio di best practices ora a disposizione di tutte le imprese della provincia sensibili a questo impegno. Il repertorio è on line sul sito della Camera di commercio e su quello della Provincia.

Al Laboratorio hanno partecipato 30 referenti di 24 realtà del territorio tra imprese di vari settori e dimensioni, cooperative sociali, associazioni di volontariato, associazioni di categoria e referenti della Pubblica Amministrazione: Dallara Automobili spa, E-Project srl, Industria Dolciaria Pattini srl, Raffaele Caruso spa, Consorzio Parma Couture, Ocme srl, Scatolificio Sandra srl, Coop.Fiorente, Coop. Gruppo Scuola Campo d'Oro, Terra dei Colori Coop. Soc., Forum Solidarietà, Consorzio Solidarietà Sociale, Coop. Eidè, Coop. Il Cigno Verde, Sirio Coop. Sociale, Gruppo Len, Liceo Toschi, IISS Gadda di Fornovo, CGIL, Ascom-Confcommercio, Studio Cucchi Dall'Aglio, Camera di Commercio di Parma e Provincia di Parma - SILD.

I risultati raggiunti in pochi mesi sono stati molteplici: emersione di pratiche di RSI già esistenti in varie filiere; aggiornamento professionale e scambio di competenze tra i referenti di aziende e organizzazioni diverse, per filiera e dimensioni; creazione di una rete multi-stakeholder tra imprese profit e non-profit; ideazione di un Piano di Azione con nuove idee di sviluppo e con oltre 50 possibili interventi su welfare aziendale, green management e partnership territoriali.

Tanti i progetti scaturiti dal lavoro comune dei partecipanti: dall'attivazione, per i dipendenti, di screening sanitari aggiuntivi al car-pooling condiviso casa-lavoro, dall'attivazione di un "termometro green" per la misurazione dell'eco-efficienza e del rispamio energetico alla creazione di un pubblico "Repertorio green" dove condividere le progettualità e le azioni di sostenibilità ambientale, dall'erogazione di "buoni spesa" alla creazione, condivisa tra più imprese, di un "assistente sociale" aziendale che rilevi e ponga all'attenzione criticità e bisogni dei dipendenti.

Ma le pratiche di Responsabilità sociale d'impresa non sono un fenomeno sconosciuto nel nostro territorio, come è emerso sia dalle testimonianze delle aziende che sono intervenute al forum, Dallara Automobili Spa, Caruso spa e Scatolificio Sandra srl, sia dalla tavola rotonda con le Associazioni di categoria e il mondo del volontariato, della cooperazione e della scuola. Caruso spa ha favorito il part time di 20 dipendenti neo mamme assumendo altre 10 lavoratrici ed è attiva nell'inserimento dei disabili; Dallara Automobili è impegnata costantemente nella nella formazione, in azienda, di studenti delle scuole superiori e dell'Università, per garantire loro una più agevole entrata nel mondo del lavoro; Scatolificio Sandra ha introdotto in pratiche di risparmio energetico e di riduzione dei consumi di colori, amido, paraffina e carta.

(Fonte: ufficio stampa Camera di commercio di Parma)

 

A tre anni dal terremoto sabato 27 giugno l'inaugurazione della nuova sede della cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro. -

Modena, 25 giugno 2015 -

A distanza di tre anni dal terremoto, un'altra impresa rinasce dalle macerie, pur non essendosi mai fermata. È la cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro che dopodomani - sabato 27 giugnoinaugura la nuova sede, dopo che quella storica aveva dovuto essere demolita a seguito dei gravi danni provocati dal sisma.

La cerimonia comincia alle 9.45 al Pala Round Table (piazza Italia) con il saluto del presidente della cooperativa Gianfranco Finelli e gli interventi di Gaetano De Vinco (presidente Confcooperative Modena), Lauro Lugli (presidente Legacoop Modena), Maurizio Torreggiani (presidente Unioncamere Emilia-Romagna e Camera commercio), Alberto Silvestri (sindaco di S. Felice e presidente Unione Comuni Modenesi Area Nord), Gian Carlo Muzzarelli (presidente della Provincia e sindaco di Modena), Alan Fabbri (consigliere regionale), Palma Costi (assessore regionale Attività produttive e ricostruzione post-sisma), Stefano Bonaccini (presidente Regione) e Maurizio Gardini (presidente nazionale Confcooperative).

Il taglio del nastro è previsto alle 12 in via Campo di Pozzo 171, dove è stata ricostruita la sede della Muratori di San Felice. Si tratta di un edificio progettato e realizzato in modo totalmente diverso dal precedente, con caratteristiche di elevata efficienza energetica e in modo da richiedere nel tempo una manutenzione minima. Tra primo (uffici tecnici) e secondo piano (uffici amministrativi) la nuova sede si estende per 1.200 metri quadrati; gli uffici sono "open space", con pareti mobili attrezzate.

Il sisma ha causato danni per oltre due milioni di euro; la stessa cifra che è stata spesa per la nuova sede. «Il nostro timore era di non poter ricostruire - spiega Gianfranco Finelli, presidente della Muratori San Felice - Sotto le nostra fondamenta si era verificato il fenomeno della liquefazione delle sabbie, così come successo al campo sportivo: un caso rarissimo che ha fatto il giro del mondo. Abbiamo realizzato sondaggi con geologi, dal momento che la sabbia mista ad acqua appariva a macchia di leopardo. Alla fine è stato necessario progettare un sistema "a platea" innovativo per istituire una base omogenea sulla quale abbiamo potuto ricostruire con tranquillità».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Il Coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, riunito per discutere delle recenti inchieste giudiziarie nazionali e mettere a punto un piano di attività che coinvolgerà tutte le cooperative associate. -

Modena, 19 giugno 2015

«Tradiscono gli ideali cooperativi e mutualistici quegli amministratori che perseguono il risultato con mezzi illegali. Quando succede, bisogna chiedersi se quella cooperativa è autentica». Lo ha detto il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco presiedendo il coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, riunito per discutere delle recenti inchieste giudiziarie nazionali e mettere a punto un piano di attività che coinvolgerà tutte le cooperative associate.

«Non nascondo il disagio mio e di tanti altri cooperatori di fronte a quanto emerge quasi quotidianamente dalle inchieste della magistratura – ha affermato De Vinco – C'è stata una sottovalutazione e acritica accettazione di prassi sbagliate da parte di alcune cooperative, a causa delle quali l'ombra dell'illecito è calata su decine di migliaia di cooperative oneste. Dobbiamo ricordarci che siamo un movimento di persone e un sistema di imprese che ha l'obbligo morale e giuridico di agire in modo trasparente e nella piena legalità».

Il coordinatore provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane ha aggiunto che il movimento cooperativo deve ripensare il suo modello organizzativo, la selezione dei gruppi dirigenti e i rapporti con la politica. «Evidentemente non per tutti è finito il tempo del collateralismo che ci ha accompagnati per tutto il '900, con ragioni anche alte, ma superate. Oggi – ha sottolineato De Vinco - le cooperative devono presentarsi alle istituzioni e al mercato come imprese mutualistiche e gestite democraticamente». A questo proposito il presidente di Confcooperative Modena ha ricordato che l'Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato in Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative.

Agci, Confcooperative e Legacoop hanno sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme, che verranno consegnate al Parlamento. «A livello nazionale abbiamo già raccolto 20 mila firme – ha detto il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, che fa parte anche del vertice dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, presente all'incontro modenese – Se vogliamo essere credibili nella nostra battaglia per un mercato più pulito e trasparente, dobbiamo affrontare e risolvere la crisi di valori che ci ha investito, coinvolgendo anche i sindacati, che sono i nostri naturali alleati in questa iniziativa forte contro le false cooperative». Sono intervenuti anche altri dirigenti cooperativi, tra i quali i presidenti di Legacoop Lauro Lugli e Agci Mauro Veronesi che, parlando della costruzione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, hanno detto che essa si realizza solo attraverso il pieno e convinto coinvolgimento delle cooperative e dei cooperatori.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Ecco come è cambiata la vita dell'agricoltore. Appassionatamente radicato alla sua terra e alle cose semplici, ama però hi-tech, informatica, e-commerce... Ma c'è un validissimo motivo... -

Parma, 21 giugno 2015 -

Non ci sono più i contadini di una volta. E non ci sono più i sistemi per coltivare la terra di una volta.
Se, per fortuna, esistono ancora paesaggi placidi e sterminati di campi di grano dorati e balloni di fieno a punteggiare l'orizzonte è anche vero, attraversando e osservando attentamente le nostre campagne, da Nord a Sud, magari in una tranquilla domenica d'estate, che qualcosa è cambiato anche in questi luoghi antichi.
Oggi chi lavora la terra è un tecnico esperto, sempre più informato e informatizzato, dotato di strumenti altamente tecnologici.
Questo perché siamo entrati nella cosiddetta era della "agricoltura di precisione".

Come non rimanere affascinati dai tradizionali trattori – emiliani quelli più amati – che, oggi, inquinano meno e hanno piloti automatici che programmano da soli le operazioni da svolgere. Come non rimanere incuriositi da macchine agricole che montano computer di bordo, sensori elettronici e sistemi satellitari, aria condizionata per l'estate e sedili riscaldabili per l'inverno. Non solo, questo rende più agevole un mestiere duro.

Perchè il contadino 2.0 fa spesa online? Le nuove tecnologie non costano poco e possono essere difficili da trovare. E quindi a chi lavora la terra, proprio come per chi vive in città, anche in campagna i siti e-commerce permettono di ricevere direttamente a casa e in poco tempo ciò che si cerca, evitando anche qualche costo d'intermediazione.

Lavorazione terreno  Serra pomodoro

In Emilia, per esempio, nel 2008 è nato www.Agristore.it, sito che offre una gamma completa di accessori e ricambi per soddisfare le esigenze di agricoltori, allevatori, vivaisti e possessori di giardini.
Ritmi e dedizione di una volta e tecnologia futuristica si incontrano per la salvaguardia di quello che sembra rimasto uno degli ultimi baluardi di un mondo sempre più veloce e caotico.
Questo è un esempio di come la tecnologia si sposa perfettamente con la tradizione di mestieri antichi e 'sani' .

Si parla di innovazione sociale nell'incontro organizzato domani – venerdì 19 giugno – dall'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena. -

Modena, 18 giugno 2015 -

L'iniziativa, aperta a tutti (studenti compresi) si svolge dalle 17.30 alle 19.30 presso la cooperativa sociale Scai (via del Sagittario 1, Modena). Intervengono Francesca Corrado, vicepresidente dei Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena, e il ludologo Andrea Ligabue. Segue aperitivo. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Una piattaforma di matching tra imprese provenienti da più di ottanta paesi diversi. CNA Reggio Emilia diventa soggetto aggregatore delle pmi reggiane per dare massima visibilità alle eccellenze del territorio in tre semplici mosse. -

Reggio Emilia, 17 giugno 2015 -

In via Maiella firmato un importante protocollo d'intesa tra CNA e Expo Business Matching (EBM), una piattaforma di matching tra imprese provenienti da più di ottanta paesi diversi, creata appositamente per incoraggiare e facilitare il dialogo tra gli operatori durante il loro soggiorno in Italia in occasione di Expo Milano. CNA Reggio Emilia giocherà un ruolo fondamentale in qualità di soggetto aggregatore per le proprie imprese per dare la massima visibilità alle produzioni di eccellenza del nostro territorio.

"Abbiamo voluto aderire alla piattaforma EBM – ha dichiarato il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari - perché lo consideriamo un modo concreto per ogni piccola o media azienda di Reggio Emilia di rendersi appetibile per un gigante economico come Expo tramite tre semplici passi: presentare i propri prodotti ed i propri servizi; cercare altre imprese, provenienti da ottanta paesi diversi, che siano utili in un'ottica di relazione acquisto – vendita o filiera – rete; incontrarsi ed approfondire l'opportunità di scambio commerciale".

Come ha ricordato anche Fabrizio Ferrarini, responsabile CNA Area Economica, da 18 mesi CNA è impegnata su tutti i tavoli di riflessione e di progetto sulle possibilità utili alle imprese che l'esposizione universale può offrire: "Facciamo parte del progetto "We-A-RE Reggio Emilia per Expo", abbiamo sviluppato due eventi da portare a Milano per un vero e proprio Cna Expo Day, uno sul tema della panificazione e l'altro riprenderà lo show cooking che si svolgerà venerdì 19 giugno in Piazza Prampolini per la valorizzazione dei prodotti tipici del nostro territorio, simboleggiati dall'aceto balsamico tradizionale DOP di Reggio Emilia. Inoltre, CNA è attiva con incontri di presentazione alle imprese delle singole opportunità paese, come la Moldavia il prossimo 26 giugno".

Prima della firma del protocollo d'intesa ci sono stati gli interventi del Prof. Carlo Penati di Eupolis Lombardia, che ha parlato del mondo Expo e delle opportunità per le imprese, e dei professionisti di Price Waterhouse dott. Vincenzo Grassi e dott. Cristian Celoria, che hanno illustrato in dettaglio le funzionalità della piattaforma EBM.

L'iniziativa Expo Business Matching è promossa direttamente da Expo Milano 2015 in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, Promos, Fiera Milano e PWC, e rappresenta un'occasione concreta di internazionalizzazione per offrire alle imprese concrete possibilità di crescita all'estero.

La piattaforma facilita le relazioni tra gli operatori di business sulla base della loro compatibilità e indice di affinità. Dopo Expo, il portale rimarrà uno strumento operativo e completo per le imprese che vorranno avviare o continuare il processo di internazionalizzazione, coadiuvate e supportate dalle politiche e dai servizi di tutti i promotori.
"Sappiamo tutti che Expo può rappresentare il punto di partenza – ha concluso il Presidente Dallari - di ogni impresa verso l'internazionalizzazione, un'opportunità che va coltivata con attenzione e nella maniera giusta perché avviare relazioni con paesi stranieri può risultare non facile, soprattutto per un'impresa di piccole e medie dimensioni, meno strutturata. CNA è al loro fianco in questa sfida ambiziosa, ma possibile".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Incontri dedicati dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia alle questioni inerenti la tutela della proprietà intellettuale. - 

Reggio Emilia, 16 giugno 2015 -

Proseguono gli incontri dedicati dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia alle questioni inerenti la tutela della proprietà intellettuale, con specifiche iniziative seminariali aperte agli operatori ed all'utenza in generale. Il prossimo appuntamento di un lungo percorso finalizzato alla tutela di un patrimonio immateriale che rappresenta, però, uno dei principali fattori di competitività delle imprese, essendo legato a marchi, brevetti e invenzioni, è in programma 19 giugno nella Sala Convegni della Camera di Commercio, con inizio alle ore 9.00, dove si parlerà del "Come tutelare la forma di un prodotto: design, marchio di forma e diritto d'autore".

I lavori saranno condotti dal dr. Federico Corradini e dall'Ing. Emanuele Tollari dello Studio Ing. C. Corradini & C. Srl, esperti della materia.
Nell'incontro saranno affrontati i temi relativi alla protezione della forma di un prodotto, in relazione ai modelli registrati ed ai marchi di forma, con particolare attenzione inoltre ai diritti d'autore sulle forme (Copyright) ed alle strategie di deposito ed estensione ultra nazionale dello stesso.
Il programma del seminario e l'iscrizione on line sono disponibili sul sito www.re.camcom.gov.it

Per maggiori informazioni, segreteria del seminario (Ufficio Marchi e Brevetti: tel. 0522 796207, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Se ne parlerà il 18 giugno ai Giovedì dell'impresa, laboratori per informare e formare gli imprenditori. -

Parma, 16 giugno 2015 -

Prosegue l'iniziativa "I Giovedì dell'Impresa" con un nuovo importante appuntamento all'ordine del giorno: le bollette e i costi troppo alti.
Ogni terzo giovedì del mese, Confesercenti dà l'opportunità alle imprese del territorio di incontrare professionisti di diverse tematiche per informare e formare gli operatori, di piccole e grandi imprese circa le novità che stanno entrando nel mondo del lavoro e che coinvolgono le aziende nei loro diversi aspetti organizzativi, burocratici ed amministrativi.
Il prossimo incontro si terrà giovedì 18 giugno alle 14,30 nella sede di Via Spezia 52/1A e riguarderà un tema particolarmente "caro": l'efficienza energetica e il risparmio in bolletta.

Interverranno Ernesto Monteverdi, consulente di Confesercenti Parma, Angelo Spanò, AD Innova energia sul tema come risparmiare sulle bollette di luce e gas in maniera facile e tutelata, inoltre Mauro Cacciani illustrerà i motivi per cui sostituire le vecchie lampade attraverso l'acquisto o il noleggio di sistemi a LED.
L'obiettivo è che questo progetto dei giovedì dell'impresa divenga un appuntamento fisso perché le imprese abbiano a disposizione esperti per avere confronti chiedere consulenze e domandare delucidazione. Saranno incontri semplici, veloci e soprattutto informativi.
«E' un periodo particolarmente tumultuoso, cambiano norme e regolamenti, ecco perché abbiamo deciso di mettere a disposizione professionisti per creare una mappa virtuale di aiuto alle imprese. Avere imprenditori informati è la base per creare e favorire occasioni di sviluppo e successo» dichiara Luca Vedrini direttore di Confesercenti.

INFO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - 0521/382611

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Nel primo trimestre dell'anno, tasso di sviluppo imprenditoriale negativo dello 0,5%. a Parma e provincia, sono nate 838 nuove imprese mentre 1.083 hanno cessato l'attività. -

Parma, 16 giugno 2015 -

Nel primo trimestre 2015, a Parma e provincia, sono nate 838 nuove imprese mentre 1.083 hanno cessato l'attività, determinando un tasso di sviluppo imprenditoriale negativo dello 0,5%. Complessivamente, al 31 marzo scorso, le imprese iscritte al Registro Imprese della Camera di commercio di Parma sono 45.998, di cui 41.249 attive. Rispetto al 31 dicembre 2014 le imprese registrate sono diminuite di 275 unità.

"Tradizionalmente, nel primo trimestre dell'anno, si registra un bilancio negativo perchè vengono contabilizzate a gennaio cessazioni d'impresa che in realtà sono riferibili agli ultimi giorni dell'anno precedente - sottolinea il presidente Andrea Zanlari - Tuttavia, con il saldo tra iscrizioni e cessazioni di -245 unità, registriamo un risultato che è tra i peggiori degli ultimi quindici anni. Le iscrizioni, in questi primi tre mesi dell'anno, sono ancora deboli e si collocano al quart'ultimo posto dal 2001; le cessazioni si attestano tra i livelli medi degli ultimi 15 anni".

Nel 2014 il tasso di sviluppo annuale, ottenuto dal rapporto fra il saldo delle imprese iscritte e cessate (senza le cancellazioni d'ufficio) e la consistenza a fine anno, è stato negativo (-0,5%), percentuale che si traduce in -257 imprese, il terzo peggior risultato degli ultimi 15 anni (dopo quelli del 2009 e 2013),

Le forme giuridiche
A soffrire e a cessare l'attività sono soprattutto le imprese individuali che, da sole, hanno perso 275 unità. Se a questo dato aggiungiamo quello delle società di persone, -62 unità, si evidenzia che la parte più fragile del tessuto imprenditoriale provinciale, tra gennaio e marzo, ha perduto complessivamente 337 unità. Un bilancio solo parzialmente compensato con il saldo positivo delle società di capitale: +95 unità, a sottolineare un andamento ormai di lungo periodo.

Nel corso del primo trimestre di quest'anno si sono iscritte nel Registro Imprese 238 società di capitale, 72 società di persone, 512 imprese individuali, 16 imprese costituite in "altre forme". Sono invece cessate 143 società di capitale, 134 società di persone, 787 imprese individuali, 19 imprese costituite in "altre forme".
Le società di capitale hanno quindi registrato un tasso di crescita dello 0,8% generato da una prevalenza delle iscrizioni sulle cessazioni pari a 95 unità, portando il proprio peso sullo stock delle imprese iscritte presso la Camera di Commercio di Parma al 26,3%, per un totale di 12.117 imprese registrate.

I settori di attivita'
I saldi negativi riguardano tutti i settori di attività. Costruzioni: -137 unità, agricoltura: -99, attività manifatturiere: -29 e commercio: -19 sono quelli con le riduzioni più consistenti dello stock di imprese in termini assoluti. Nei servizi hanno registrato piccoli segnali positivi i settori dell'informazione e comunicazione (+17), noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese (+16) e attività finanziarie e assicurative (+7).

(Fonte: ufficio stampa Camera di commercio di Parma)

Fisco su immobili produttivi, la rilevazione di Confartigianato: "Imu e Tasi più pesanti per le imprese di Parma: è la città più tassata dell'Emilia-Romagna e al 13°posto in Italia" -

Parma, 16 giugno 2015 -

Le tasse sugli immobili produttivi dividono l'Italia degli imprenditori. Il fisco colpisce capannoni, laboratori, strumenti di lavoro con una 'giungla' di aliquote diverse. In Emilia-Romagna Parma è la città più penalizzata.
Lo rivela l'ufficio studi di Confartigianato che, in vista della scadenza dei pagamenti del 16 giugno, ha tracciato una mappa delle aliquote di Imu e Tasi applicate dai comuni italiani sugli immobili produttivi delle imprese. Le elaborazioni dell'Ufficio studi, su dati di ITWorking, mostrano che l'aliquota media di Imu e Tasi è del 9,97 per mille, ma con scostamenti molto significativi nelle diverse zone del Paese.

Parma, da questo punto di vista, è la città più cara dell'Emilia Romagna con un'aliquota del 10,28 per mille, ma non solo della nostra regione, visto che si piazza al 13° posto in Italia, su 108 capoluoghi di provincia (escluso Trento e Bolzano). A Bologna, per esempio, l'aliquota è del 10,15 nella vicina Reggio Emilia è di 9,65, chiude la classifica dell'Emilia Romagna Ferrara con 9,32 per mille.

In Italia, gli imprenditori più tartassati sono quelli di Trieste, con un'aliquota del 10,99 per mille, seguiti da quelli di Lucca (10,57) e di Terni (10,54). Il fisco è più clemente ad Aosta, su laboratori e capannoni si paga l'aliquota più bassa: 8,16 per mille.
Dall'elaborazione dell'ufficio studi di Confartigianato emerge, inoltre, che tra il 2012 e il 2014, la tassazione sugli strumenti di lavoro delle imprese è cresciuta del 18,4%, mentre nello stesso biennio le tasse sulle abitazioni principali sono diminuite del 10%. In media, in due anni ciascun imprenditore ha subito un aumento di 138 euro della pressione fiscale sugli immobili produttivi.

«Su laboratori, macchinari, capannoni – sottolinea Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla – si concentra un prelievo fiscale sempre più forte e la nostra città è ai massimi livelli in Italia. Non ci stancheremo mai di ribadire che è assurdo tassare gli immobili produttivi delle imprese come se fossero seconde case o beni di lusso. Come si può essere competitivi così? Ci chiediamo che fine abbia fatto l'annunciata riforma della tassazione immobiliare all'insegna della semplificazione e della riduzione delle aliquote».

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

Continua la crescita di Albatros, l'unica cooperativa sociale attiva a Finale Emilia. -

Modena, 15 giugno 2015

Continua la crescita di Albatros, l'unica cooperativa sociale attiva a Finale Emilia. Nata nel 1999, Albatros è specializzata nell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate attraverso la gestione di servizi ambientali nell'Unione Comuni Modenesi Area Nord.

Nel 2014 il valore della produzione ha toccato i 437 mila euro (in linea con l'esercizio precedente); un risultato che la cooperativa giudica apprezzabile, se si considera che i fatturati 2012 e 2013 erano stati positivamente influenzati dall'attività straordinaria svolta da Albatros dopo il terremoto. Il risultato d'esercizio ammonta a 9.521 euro, al netto del ristorno destinato ai soci lavoratori; il patrimonio netto supera i 123 mila euro (+7,5 per cento rispetto all'anno precedente). L'anno scorso si sono consolidati i servizi affidati ad Albastros dal Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena per conto di Aimag. Si tratta della conduzione e manutenzione dei centri di raccolta di San Martino Spino, S. Prospero e Concordia, nonché la pulizia delle caditoie in diversi Comuni della pianura modenese.

«Merita una particolare menzione la raccolta porta a porta svolta a Finale Emilia per conto di Geovest, che si somma alla pluriennale conduzione del centro di raccolta di Finale Emilia – sottolinea il presidente di Albatros Nicola Busi - Questo servizio ci ha consentito una collaborazione più stretta con i servizi sociali del Comune, soprattutto nella fase di realizzazione del "Laboratorio Riciclo Creativo", grazie al quale abbiamo potuto stabilizzare due rapporti di lavoro. L'anno scorso, inoltre, la nostra cooperativa ha acquistato un nuovo minicostipatore a vasca ribaltabile; in questo modo riusciamo a garantire una sempre maggiore qualità dei servizi svolti e possiamo ampliare la gamma dei servizi che proponiamo sul territorio».

Busi ringrazia gli enti con cui Albatros ha rapporti associativi e di partnership: da Confcooperative Modena al Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena, da Geovest ad Aimag, dal Consorzio Cides di Bologna al Consorzio EcoBi, di cui la cooperativa è socia dall'estate 2014. L'ingresso in questo consorzio ha permesso ad Albatros di partecipare alla gara bandita a fine 2014 dal Comune di Crevalcore per la selezione del socio privato industriale di minoranza di Geovest e contestuale attribuzione di specifici compiti operativi connessi al servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani; una gara che ha visto il Consorzio EcoBi fortemente impegnato nel primo trimestre 2015.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Una nota di CNA Pensionati per chiarire un controverso punto relativo all'aumento dell'assegno, che sarà automatico a partire dall'1 agosto. -

Modena, 15 giugno 2015 -

A fine maggio il Governo è intervenuto, a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, a sbloccare, almeno parzialmente, la rivalutazione al costo della vita delle pensioni d'importo superiore ai 1.217 euro per gli anni 2012 e 2013. CNA Pensionati Modena ha accolto con favore la sentenza della Suprema Corte, mantenendo responsabilmente una posizione etica sulla questione nella consapevolezza che in questo momento socio-economico particolarmente delicato, occorra rispettare il principio dell'equilibrio di bilancio e di finanza pubblica. Fino alla definitiva approvazione, CNA Pensionati sarà impegnata, nei confronti del Governo affinché il decreto sia migliorato a maggiore tutela dei pensionati.
Il Decreto, infatti, potrà subito modifiche in sede parlamentare prima della sua definitiva conversione in legge dello Stato.

Il Decreto prevede un rimborso parziale attraverso un sistema a percentuale diversificato rispetto all'importo della pensione percepita:

Importo complessivo del trattamento Rivalutazione

Pensioni da € 1.443 a € 1.924 40%
Pensioni da € 1.925 a € 2.405 20%
Pensioni da € 2.406 a € 2.886 10%
Pensioni oltre € 2.886 Zero

Va precisato che non è necessaria la presentazione di alcuna domanda: l'Inps erogherà automaticamente l'importo previsto il 1° agosto di quest'anno.
CNA Pensionati Modena pertanto invita pertanto a non intraprendere azioni irrazionali in quanto inefficaci, sottoscrivendo domande o ricorsi che in questa fase rischiano di generare solo confusione e false illusioni.
CNA Pensionati Modena, insieme al Patronato EPASA, come sempre si adopererà per fornire tutto il supporto e l'assistenza possibili ai pensionati

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

 

lunedì 15 giugno 2015 un incontro tecnico con le imprese dell'agroalimentare, i commercianti e gli esercenti di ristoranti e bar. L'incontro è gratuito e aperto al pubblico. -

Mirandola, 15 giugno 2015 -

Dal 13 dicembre 2014 è in vigore il nuovo regolamento europeo in materia di etichettatura dei prodotti alimentari, normativa che apporta diverse novità rispetto alla legislazione precedente. Proprio per illustrare queste ultime CNA ha organizzato un incontro che si terrà questa sera, lunedì 15 giugno alle 20.45 presso la Sala Consiliare del Comune di Mirandola (nella città dei Pico, in via Giolitti, 22). Ad intervenire saranno, infatti, veri esperti della materia: l'avvocato Afro Ambanelli e Loris Tassi, del servizio igiene degli alimenti e nutrizione dell'Ausl di Modena. Sono previsti anche i contributi di Primo Bertagni e Giovanni Flori, rispettivamente presidente e responsabile di CNA Alimentare.

Si tratta di un appuntamento che coinvolge tutti gli operatori della filiera alimentare, a partire dai produttori, passando per i commercianti, i distributori e fino ad arrivare ai ristoratori. Infatti, non sono solo i prodotti alimentari preconfezionati a essere l'oggetto di questo nuovo regolamento: l'obbligo d'informazione, con modalità diverse riguarderà tutti gli alimenti destinati al consumatore finale.
Non mancherà l'analisi delle norme relative all'uso degli allergeni, altro importante aspetto produttivo relativo ai rapporti e all'informazione dovuta ai consumatori.
L'incontro è gratuito e aperto al pubblico. Si tratterà di una serata dai contenuti molto operativi e che lascerà spazio alle domande dei partecipanti.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Le tre start-up cooperative, che si chiamano Etcetera, InTandem e Terre d'Appennino, sono state presentate oggi alla Palazzina Vigarani, il centro principale delle attività modenesi collegate all'Expo. -

Modena, 11 giugno 2015

Sono prevalentemente under 30 e donne i soci delle tre start-up cooperative nate nei giorni scorsi a Modena e provincia nel settore dell'accoglienza turistica e del sociale. Vogliono cogliere le opportunità offerte dall'Expo di Milano, ma il loro orizzonte temporale si spinge oltre il 31 ottobre 2015 (data di chiusura di Expo).

«Queste nuove imprese sono nate per intercettare il flusso turistico generato dall'Expo sul nostro territorio, ma vogliono durare nel tempo e, come è tipico delle cooperative, creare lavoro ai soci e benessere alla comunità locale – afferma Cristian Golinelli, direttore di Confcooperative Modena, la centrale cooperativa che ha fornito assistenza e consulenza a questi giovani cooperatori in fase di start-up – Li abbiamo accompagnati nei primi passi e adesso per loro viene il difficile, ma non li lasceremo soli e faremo tutto il necessario per aiutarli a crescere e camminare con le proprie gambe».

Le tre start-up cooperative, che si chiamano Etcetera, InTandem e Terre d'Appennino, sono state presentate oggi alla Palazzina Vigarani, il centro principale delle attività modenesi collegate all'Expo. Etcetera si è costituita il 6 maggio scorso a Vignola per iniziativa di sette soci fondatori; la cooperativa nasce da Eidos, un'associazione di promozione sociale che collabora da qualche anno con enti pubblici e privati della zona di Vignola. Lo scopo sociale è valorizzare il territorio modenese, accrescere la cultura dell'accoglienza, accompagnare alla scoperta delle eccellenze culturali, gastronomiche e paesaggistiche della nostra provincia, promuovere visite guidate, laboratori creativi, punti di informazione turistica e altre attività che favoriscano la conoscenza del territorio.

InTandem, che è nata il 3 giugno e ha sede a Modena, è una cooperativa sociale che vuole occuparsi del tempo libero delle persone con disabilità proponendo, ogni fine settimana, un percorso tematico accessibile e assistito che permetta di scoprire Modena, dai motori alla cucina, dall'arte allo sport. Offrendo l'assistenza come valore aggiunto all'interno del pacchetto turistico, i tre soci di InTandem intendono far divertire e integrare le persone che, a causa di svantaggi fisici e/o psichici, normalmente non hanno accesso alla maggior parte delle offerte che il nostro territorio propone. Da sottolineare che InTandem è una delle cooperative che si sono costituite grazie a Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe, con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca, partito a ottobre 2014 e conclusosi lo scorso marzo. La cooperativa Terre d'Appennino è nata invece a Montese per iniziativa di un cooperatore "senior" e due ragazze appassionate di viaggi e turismo, specialmente in montagna. Obiettivo di questa cooperativa è creare degli itinerari che, partendo dall'Appennino Modenese e Bolognese, portino a Modena scoprendo non solo la natura, ma anche la cultura e la storia legate al Ducato degli Estensi; gli itinerari proposti possono essere di tipo storico, mistico-spirituale o naturalistico, possono durare una giornata o più giorni, essere percorsi con mezzi diversi, dall'auto alla bicicletta o a piedi.

«È significativo che tutte e tre queste start-up abbiano scelto la forma cooperativa e che siano strettamente legate al nostro territorio, del quale intravedono delle potenzialità forse finora poco conosciute o sottovalutate – commenta Golinelli – Inoltre le attività che intendono svolgere contengono degli elementi di innovazione, anche di tipo sociale, che vanno al di là del puro scopo lucrativo. Certo, queste cooperative devono stare sul mercato e i soci lo sanno bene, ma il loro desiderio è fare qualcosa che – conclude il direttore di Confcooperative Modena - sia utile anche per il territorio e la comunità».

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Giovedì, 11 Giugno 2015 12:32

Denuncia dei consumi di carburanti agricoli

Il 30 giugno scade il termine per la presentazione della dichiarazione delle aziende agricole, che nel 2014 avevano richiesto l'assegnazione di carburante agricolo agevolato. -

Parma, 10 giugno 2015 -

Entro il 30 giugno 2015 le aziende agricole, che nel 2014 avevano richiesto l'assegnazione di carburante agricolo agevolato, devono presentare la dichiarazione di avvenuto impiego, con annotati i consumi complessivi per le lavorazioni eseguite.
Contemporaneamente alla dichiarazione, può essere compilata la richiesta per beneficiare delle stesse agevolazioni fiscali anche per l'anno in corso. In questo modo si potrà usufruire dell'assegnazione piena, cioè dei quantitativi di carburanti necessari per svolgere tutte le lavorazioni dell'annata.
Le dichiarazioni devono essere presentate, direttamente o tramite le associazioni agricole, all'ufficio Uma, presso il Servizio Agricoltura e Sviluppo economico della Provincia di Parma, aperto il martedì dalle ore 9 alle 13.
E' possibile la presentazione on line accedendo all'indirizzo agriservizi.regione.emilia-romagna.it/umawizard/jsp/index.jsp

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

Le iscrizioni dovranno pervenire presso IRECOOP E.R. Sede di Parma entro le ore 13.00 di venerdì 26 giugno. -

Parma, 20 giugno 2015 - in allegato la locandina scaricabile - 

IRECOOP E.R. Sede di Parma organizza, in base all'Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 (riguardante l'individuazione delle attrezzature di lavoro), un corso di formazione per ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI ELEVATORI SEMOVENTI, per cui è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, in attuazione dell'articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.i.

Il corso per persone senza esperienza verrà avviato LUNEDI' 29/06/2015 (orario: 9.00-13.00; 14.00-18.00) presso IRECOOP E.R. – Via Sonnino, 35/A a Parma.
Scadenza iscrizioni: le iscrizioni dovranno pervenire c/o IRECOOP E.R. Sede di Parma entro le ore 13.00 di venerdì 26/06/2015.

Le iscrizioni dovranno pervenire presso IRECOOP E.R. Sede di Parma entro le ore 13.00 di venerdì 26 giugno. -

Parma, 17 giugno 2015 - in allegato la locandina scaricabile - 

IRECOOP E.R. Sede di Parma organizza, in base all'Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 (riguardante l'individuazione delle attrezzature di lavoro), un corso di formazione per ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI ELEVATORI SEMOVENTI, per cui è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, in attuazione dell'articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.i.

Il corso per persone senza esperienza verrà avviato LUNEDI' 29/06/2015 (orario: 9.00-13.00; 14.00-18.00) presso IRECOOP E.R. – Via Sonnino, 35/A a Parma.
Scadenza iscrizioni: le iscrizioni dovranno pervenire c/o IRECOOP E.R. Sede di Parma entro le ore 13.00 di venerdì 26/06/2015.

Le iscrizioni dovranno pervenire presso IRECOOP E.R. Sede di Parma entro le ore 13.00 di venerdì 26 giugno. -

Parma, 13 giugno 2015 - in allegato la locandina scaricabile - 

IRECOOP E.R. Sede di Parma organizza, in base all'Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 (riguardante l'individuazione delle attrezzature di lavoro), un corso di formazione per ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI ELEVATORI SEMOVENTI, per cui è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, in attuazione dell'articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.i.

Il corso per persone senza esperienza verrà avviato LUNEDI' 29/06/2015 (orario: 9.00-13.00; 14.00-18.00) presso IRECOOP E.R. – Via Sonnino, 35/A a Parma.
Scadenza iscrizioni: le iscrizioni dovranno pervenire c/o IRECOOP E.R. Sede di Parma entro le ore 13.00 di venerdì 26/06/2015.

Le iscrizioni dovranno pervenire presso IRECOOP E.R. Sede di Parma entro le ore 13.00 di venerdì 26 giugno. -

Parma, 10 giugno 2015 - in allegato la locandina scaricabile - 

IRECOOP E.R. Sede di Parma organizza, in base all'Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 (riguardante l'individuazione delle attrezzature di lavoro), un corso di formazione per ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI ELEVATORI SEMOVENTI, per cui è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, in attuazione dell'articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.i.

Il corso per persone senza esperienza verrà avviato LUNEDI' 29/06/2015 (orario: 9.00-13.00; 14.00-18.00) presso IRECOOP E.R. – Via Sonnino, 35/A a Parma.
Scadenza iscrizioni: le iscrizioni dovranno pervenire c/o IRECOOP E.R. Sede di Parma entro le ore 13.00 di venerdì 26/06/2015.

Un seminario domani – giovedì 11 giugno – alla CNA di Modena. Una ricognizione della normativa per fornire agli operatori l'opportuna consapevolezza sugli obblighi e le responsabilità a loro carico -

Modena, 10 giugno 2015 -

Sicurezza ed efficienza sono due concetti che vanno di pari passo negli impianti elettrici. E' per questo che CNA organizza domani – giovedì 11 giugno – alle 18, presso la propria sede provinciale (a Modena, in via Malavolti, 27), un incontro che vuole propone una ricognizione della normativa per fornire agli operatori l'opportuna consapevolezza sugli obblighi e le responsabilità a loro carico. Ma si parlerà anche della corretta manutenzione degli impianti, elemento indispensabile per ottenerne la massima efficienza.
Relatore del seminario sarà Roberto Zecchini, esperto della società Teknologica e componente di diversi gruppi di lavoro in ambito di normazione tecnica nazionale.
L'incontro rientra nelle attività del progetto europeo Co-Efficient, di cui CNA e partner per il nostro Paese.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Giovedì, 04 Giugno 2015 11:52

PMI si consolida la ripresa

Modena prima in Regione nei dati TrendER 2014. Il 2015 comincia con il segno più per le piccole imprese manifatturiere modenesi, all'insegna di una ripresa che sembra trovare elementi di solidità. Crescita al solito trainata da meccanica e sostenuta da alimentare, elettronica e biomedicale. E nell'indagine di CNA Regionale TrendER, il 2014 si chiude con un +4% sul versante fatturato, dato che fa del nostro territorio il migliore in Emilia Romagna. -

Modena, 04 giugno 2015 -

Non sono solo i risultati di TrendER, l'Osservatorio regionale realizzato da CNA Emilia Romagna e dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo che analizza le imprese in regione con meno di 20 dipendenti e che oggi ha diffuso i dati relativi al 2014 (rivelazione che vede Modena al primo posto in regione) a confermare la ripresa.
Anche l'analisi congiunturale relativa alle imprese modenesi del settore manifatturiero sino a 50 dipendenti elaborata dall'Ufficio Studi di CNA Modena, in collaborazione con la Camera di Commercio, conferma i dati positivi che stanno maturando da più parti, Istat in primis. Sia la produzione che il fatturato delle Pmi di casa nostra, infatti, nei primi tre mesi dell'anno sono aumentati del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
A trascinare la ripresa che, come da copione, è l'export, che vale il 22,6% del fatturato totale. Un ammontare importante, ma minore di qualche mese fa, quando in assenza della domanda interna la tenuta del sistema manifatturiero si affidava pressochè esclusivamente alle esportazioni. Rimane stabile l'occupazione.

dati pmi mo

SI CONSOLIDA LA CRESCITA
Si tratta di una crescita importante, malgrado si sia solo a inizio anno, che conferma un percorso di crescita lento, ma sempre più stabile, che contribuisce ad allontanare il livello dell'economia modenese dal minimo raggiunto nel 2009 e sfiorato quattro anni più tardi.

dati 1 pmi mo

I SETTORI
In un panorama complessivamente favorevole, le uniche note stonate arrivano dalla ceramica e, soprattutto, dal comparto della moda (in particolare dalla maglieria). Vola invece la meccanica, ben supportata dall'automotive. Nel dettaglio gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

Alimentare

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +0,7% +2,3% +4,8%
FATTURATO -2,0% -9,3% -2,0%
ORDINI ITALIA +11,0% -5,7% +0,6%
ORDINI ESTERO -1,6% +36,4% +12,0%

Prosegue il buon momento di questo importante settore, risultato che acquisisce un'importanza particolare nell'anno dell'Expo. Cresce la componente interna della domanda, visto che l'export si ferma al 7,6%. Gli ordini esteri però, forse proprio grazie all'Esposizione Universale, sono previste in crescita di oltre 36 punti percentuali.

Maglieria

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +0,7% -18,1% +5,6%
FATTURATO -19,4% -6,4% +5,8%
ORDINI ITALIA +66,0% -17,8% -7,8%
ORDINI ESTERO -3,5% +28,9% +17,1%

Male, malissimo la maglieria, che configura in particolare la produzione in conto terzi. Crollo dovuto in particolare al mercato interno, visto che l'export balza a valori record arrivando a sfiorare il 40%.

Abbigliamento

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +1,4% -3,7% -2,0%
FATTURATO +0,5% -4,1% -2,0%
ORDINI ITALIA 0,0% -11,8% -7,6%
ORDINI ESTERO +10,7% +0,0% -24,9%

Non va benissimo neppure per l'abbigliamento, per il quale a preoccupare è la flessione del fatturato. A difendersi meglio sono le imprese in conto proprio, soprattutto quelle che si collocano nella fascia medio-alta del mercato.

Ceramica

Parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE -2,5% -3,5% +6,2%
FATTURATO -3,3% +2,2% +12,0%
ORDINI ITALIA -7,3% -5,0% -12,0%
ORDINI ESTERO +15,1% +0,0% +13,0%

Dopo la buona performance di fine anno, rifiata il settore della ceramica, rappresentato prevalentemente dal cosiddetto terzo fuoco. Il calo della produzione, infatti, è compensato dalla tenuta del fatturato.

Prodotti in metallo

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +1,1% +1,2% -2,5%
FATTURATO +4,0% +2,5% +0,3%
ORDINI ITALIA +4,5% +3,9% +2,1%
ORDINI ESTERO -12,5% +1,3% +2,3%

Tutti positivi i segni nel comparto della meccanica pesante, che vede aumentare considerevolmente la quota di fatturato estero. Peraltro rimangono buone anche le attese per il futuro, poiché sia gli ordini esteri (+1,3%) che quelli interni (+3,9%) sono, infatti, in aumento. In doppia cifra (+11,4%) le esportazioni.

Macchine e apparecchi meccanici

Parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +4,6% +18,4% +13,6%
FATTURATO +10,4% +15,2% +15,7%
ORDINI ITALIA -3,3% +23,4% +0,1%
ORDINI ESTERO +14,9% +28,5% +3,0%

Marcia a tutta forza il comparto principe del manifatturiero geminiano, che accelera ancora dopo la già buonissima performance di fine 2014. Si tratta di un'indicazione importantissima per la manifattura modenese, visto che questo comparto rappresenta la cerniera dei vari distretti della nostra economia. La quota del fatturato estero si attesta sopra il 36% e anche le attese per gli ordinativi sono più che favorevoli. In questo contesto non poteva che crescere anche l'occupazione, aumentata dell'1,3%.

Biomedicale 

Parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +2,9% +2,9% +2,5%
FATTURATO -6,1% +2,4% +6,3%
ORDINI ITALIA -1,9% +0,1% -6,9%
ORDINI ESTERO +13,7% -2,0% +7,0%

Stabile e ancora in crescita di questo dinamico comparto, che conferma di avere in qualche modo superato la crisi post sisma.

Apparecchiature elettriche ed elettroniche

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +13,1% +5,5% +1,2%
FATTURATO +5,6% +9,7% +1,1%
ORDINI ITALIA +2,8% +4,9% +4,8%
ORDINI ESTERO +39,9% +36,7% +11,4%

Conferma la sua dinamicità un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente, sia per la sua "esportabilità" (praticamente due prodotti su cinque sono venduti oltre confine), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia e innovazione.

I DATI DI TRENDER

TrendER, l'Osservatorio di CNA Emilia Romagna che analizza le imprese in regione con meno di 20 dipendenti, nella rilevazione sul secondo semestre 2014, ha evidenziato come il fatturato complessivo sia ancora diminuito, ma a ritmo decrescente (-8,6% nel primo semestre, -7,7% nel secondo) mentre la componente estera ha dato buoni segnali prendendo a crescere a ritmo sostenuto nel secondo semestre (+26,1%). La performance della componente per conto terzi (-8,5%) che da quattro semestri è più sfavorevole di quella complessiva, indica da un lato che le relazioni di committenza hanno perso un ruolo trainante, dall'altro che il conto proprio costituisce ormai una risposta più efficace per combattere la crisi di domanda. L'analisi per trimestre mostra un alleggerimento della crisi tra il terzo e il quarto trimestre 2014 per il fatturato: si passa infatti da una diminuzione tendenziale del -12,2% nel terzo trimestre ad una del -3,8% nel quarto. Il fatturato estero rafforza la crescita nonostante che il suo peso sul totale (sopra il 4% per il manifatturiero) sia ancora esiguo. Anche le prime indicazioni sul primo trimestre 2015 confermano questa tendenza.

Le dinamiche del fatturato di fine 2014 sono positive per le micro e piccole imprese delle aree provinciali di Modena (+4,0 %) e di Rimini (+6,2%). Per tre territori provinciali le perdite sono a doppia cifra: per la provincia di Piacenza la diminuzione tendenziale del fatturato nel secondo semestre 2014 è pari a -12,7%; per quella di Reggio Emilia: -14,1%; per quella di Bologna: -15,2%. Ravenna segna un -9,8%, Ferrara perde il -8,3%, Forlì-Cesena scende del -7,7%, Parma cala del -4,3%.

Per ciò che riguarda Modena, il secondo semestre 2014 si chiude con una ripresa del fatturato (+4%) trainata dal commercio estero (il fatturato interno cresce del 3,2%) e dal conto proprio (il conto terzi cresce solo dell'1%). Gli investimenti decrescono lievemente ma il loro livello si mantiene relativamente elevato. Le dinamiche delle principali voci di spesa sono discordanti: mentre le spese per retribuzioni crescono leggermente (+0,9%) le spese per consumi, invece, continuano a calare con decisione (quattro semestri consecutivi di ridimensionamento). Il deciso calo delle spese per formazione e per assicurazione (in ambedue i casi una diminuzione che oltrepassa il 20%) concorre a indicare che per l'economia di piccola impresa della provincia, a fine 2014 la ripresa si è solo affacciata.
La ripresa del fatturato totale a fine 2014 è dovuta soprattutto alla forte crescita di fatturato nelle costruzioni (+20%) ma anche alla leggera ripresa del manifatturiero (+2%). Accelera, invece, il ridimensionamento del fatturato per il terziario (-17,7%).
Tra le manifatture, sono in ripresa la meccanica (+5%) e il legno-mobile (+8,3%) mentre prosegue la crisi del sistema moda (ancora -7,9%) e torna in negativo la dinamica del fatturato per le trasformazioni alimentari.
Tra le attività di servizio, le dinamiche più negative interessano i trasporti (-21,7%) ma anche riparazioni veicoli (-14,5%). Per i servizi a persone e famiglie si registra ancora un segno negativo (-2,8%) ma la crisi registra un deciso alleggerimento.

LE CONSIDERAZIONI DI CNA

"Sono notizie positive che probabilmente vanno oltre le attese – commenta Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – e che danno un po' più di fiducia all'intero settore manifatturiero modenese".
"La speranza – continua Venturi – è che questa fiducia si tramuti in un aumento degli investimenti, sia in macchinari – eventualità che avrebbe ripercussioni positive in particolare per il nostro territorio, vocato a questo tipo di produzioni – sia sotto forma di assunzioni. E gli ultimi dati pubblicati dall'Istat vanno fortunatamente in questa direzione".
Secondo CNA, infatti, proprio l'occupazione potrebbe dare una svolta positiva al mercato dei consumi interni, "determinanti – continua il presidente di CNA Modena – affinché la ripresa del settore manifatturiero sia accompagnata da quello del commercio, altra importante gamba della nostra economia".
"In questa situazione finalmente positiva – conclude Venturi – rimane l'amarezza di quello che le imprese potrebbero fare se fossero almeno parzialmente sgravate dal peso del fisco, un fisco che ormai si prende oltre il 60% dei redditi d'impresa a suon di adempimenti fiscali che a loro volta hanno un prezzo. Una recente indagine ha messo in rilievo come il numero annuo degli adempimenti fiscali vada tra i 92 e i 251 giorni. In termini di costi occulti, parliamo di qualcosa come oltre 29 miliardi di euro all'anno, dei quali oltre l'87% gravanti sulle microimprese. Risorse che potrebbero essere più utilmente investite in ricerca, investimenti e nuova occupazione, generando un circolo virtuoso utile all'intera comunità".

(fonte:Ufficio Stampa CNA MO)

 

Eletto dal consiglio di amministrazione, anch'esso rinnovato, in sostituzione di Antonio Finelli che lascia dopo sei anni. -

Modena, 28 maggio 2015 -

Cambio della guardia alla presidenza di Unicapi, la principale cooperativa modenese a proprietà indivisa. Loris Bertacchini è il nuovo presidente: lo ha eletto il consiglio di amministrazione, anch'esso rinnovato, in sostituzione di Antonio Finelli, che lascia l'incarico dopo due mandati, pur restando consigliere. Bertacchini, ex dipendente di Hera ed ex presidente della circoscrizione 3 del Comune di Modena, è socio di lungo corso di Unicapi ed era già nel cda con la carica di vicepresidente. Al suo posto è stato eletto Michele Grella, pensionato di Concordia, ex dipendente del Comune di Mirandola e anch'egli da anni amministratore della cooperativa.

«Lascio la cooperativa in buone mani – dichiara il presidente uscente di Unicapi Finelli - Sia Bertacchini che Grella, insieme agli altri componenti del cda, hanno infatti contribuito al rilancio della nostra cooperativa dopo la batosta del terremoto del 2012. Oggi Unicapi è un'impresa edile, ma allo stesso tempo una comunità solidale in grado di soddisfare la richiesta di alloggi a canoni sociali».

Nonostante la crisi delle costruzioni e di molte cooperative di abitazione della regione, nel 2014 Unicapi ha chiuso un bilancio positivo, con un fatturato di 2,56 milioni di euro (+ 5 per cento rispetto al 2013). L'utile d'esercizio è quasi raddoppiato, passando dai 339 mila euro del 2013 ai 601 mila euro del 2014. La somma è stata destinata a riserva indivisibile, andando così a incrementare il patrimonio netto della cooperativa, che supera i 20 milioni di euro. Unicapi, che ha oltre 3 mila soci tra assegnatari e non, gestisce 931 alloggi in quindici Comuni della provincia. Quanto al futuro della cooperazione a proprietà indivisa, il neo presidente Bertacchini spiega che aumenta la domanda di case a canoni sociali e non mancano i soggetti (dall'Acer alle cooperative) in grado di rispondere a questa domanda, ma non ci sono più le aree a basso costo e anche i finanziamenti pubblici sono calati molto rispetto al passato.

«Per evitare il rischio di sopravvivere gestendo solo il vecchio patrimonio, la cooperazione di abitanti deve condividere competenze ed esperienze con la cooperazione sociale. Queste due forme di cooperazione – conclude il nuovo presidente di Unicapi – possono essere protagoniste di un nuovo modo di abitare e creare insediamenti abitativi che abbiano le caratteristiche di comunità solidali».

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

L'intervento di Annamaria Furlan, segretario generale nazionale della Cisl, intervenuta all'Aula Magna dell'Università di Modena e Reggio per l'assise che porta alla nascita della Cisl Emilia Centrale. -

Reggio Emilia, 28 maggio 2015 –

Dal governo Renzi, con un giudizio molto critico sul suo operato, alla proposta articolata per una nuova Europa. Quindi l'appoggio alla preoccupazione di Romano Prodi sulla situazione greca che potrebbe minare la stessa istituzione europea. Ma anche una critica a chi, come il segretario della Fiom, Maurizio Landini, pensa di portare il sindacato in politica "vuol dire fare del male al sindacato e ai lavoratori, non rispettarne i ruoli". Lei è Annamaria Furlan, segretario generale nazionale della Cisl, intervenuta all'Aula Magna dell'Università di Modena e Reggio per l'assise che porta alla nascita della Cisl Emilia Centrale. Al segretario della Cisl in dono, William Ballotta e Margherita Salvioli Mariani, segretari uscenti di Modena e Reggio Emilia hanno riservato Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Parmigiano Reggiano.
"La grande debolezza del governo Renzi è l'incapacità di formulare una proposta forte per la crescita e lo sviluppo – ha attaccato nel suo intervento Annamaria Furlan - . Chiediamo una riforma del fisco e una proposta per un nuovo modello industriale e di crescita del Paese".
L'inefficienza dei risultati raggiunti dal governo per la Furlan è "nella mancanza di investimenti nel Belpaese, sia pubblici che privati, la burocrazia, l'incertezza del diritto, la corruzione, le infiltrazioni di mafia, ndrangheta e camorra nei grandi appalti del Paese, la debolezza della rete infrastrutturale insufficiente, dalle strade alla banda larga".

Per la crescita gli 80 euro di Renzi? "Non bastano. Quello non è un bonus del premier, ma è quello che da anni chiedevamo: mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori. Ma non si è data risposta agli incapienti e alle persone col reddito basso. Non è stati un atto riformatore".
Invece, tra le proposte della Cisl, "una grande legge di iniziativa popolare per la riforma del fisco. In modo di ridurre 1000 euro di tasse ai redditi inferiori ai 40 mila euro l'anno, quindi l'azzeramento delle tasse per l'acquisto della prima casa per i redditi medio bassi".
Le "risorse ci sono se si considera che in Italia stimiamo in 70 miliardi di danni per corruzione, 150 quelli dell'evasione fiscale, 50 l'evasione contributiva, 50 evasione di Iva e il 'contributo' che possono dare il 4% di famiglie ricche del paese che detengono oltre il 50% delle ricchezza".
Sul fronte della competitività per la Furlan "all'Italia anche manca un piano energetico che continui a contenere il costo dell'energia, del 30% più caro che nel resto d'Eurpoa. Ma anche investimenti su formazione, innovazione, ricerca sostenibili con tagli agli sprechi. Così facendo si potrebbe anche tornare a rinnovare i contratti pubblici fermi da otto anni".

Alla proposta del premier Renzi sul "sindacato unitario", la Furlan risponde "Renzi non conosce la storia, il pluralismo italiano è un grande valore che ha reso i sindacati forti nelle vicende del Paese, riconosciuti e rappresentativi di milioni di persone". Tre grandi temi: "Modello contrattuale nuovo, salario minimo, legge di rappresentanza: il governo non commetta l'errore di legiferare da solo".
Un accenno sentito e applaudito al tema della cittadinanza: "Chi nasce sul suolo italiano a prescindere dalla cittadinanza dei genitori per noi è cittadino italiano: questo lo dobbiamo dire. La Cisl è fatta di tante pelli di tanti colori, valorizziamo le culture del mondo che qui si radicano e lavorano".

E mentre in queste ore il governatore della Bce, Mario Draghi, ha richiamato al dovere di crescita e sviluppo il governo italiano "noi della Cisl abbiamo molte cose da aggiungere – ha detto la Furlan – per uscire dalla crisi dobbiamo mettere assieme le intelligenze del paese, le sue rappresentanze, il governo nazionale e quelli locali per un progetto che abbia al centro la centralità del lavoro, che vada oltre le fragilità di 7 anni fa".

Sentito il tema europeo con la quale il segretario generale nazionale della Cisl ha aperto il suo intervento: "Se l'Italia assieme agli altri Paesi non darà il proprio contributo al cambiamento dell'Europa verrà meno la crescita e assisteremo alla frantumazione. Emblematico il caso del referendum del Regno Unito. Certo occorreva intervenire con la Bce sul sistema finanziario, ma si è perso troppo tempo. Ora si acquista debito per creare sviluppo: un paio di anni fa era impensabile, se lo si faceva prima ora la Grecia non sarebbe messa così".
"Il fiscal compact deve essere revisionato – chiede la Furlan – affinchè sia lo statuto economico di un'Europa che cresce per affermare che ogni euro investito in crescita e sviluppo non sia considerato come debito".

Tra le proposte che danno speranza per il futuro, la Furlan ha evidenziato il prossimo congresso della Confederazione europea dei sindacati (Ces), "per una ritrovata unità sindacale nelle singole nazioni che hanno compreso la necessità di un'azione comune, come ad esempio sulla necessità della tassazione delle rendite finanziarie e, più in generale, una lotta alle politiche di austerità". (Gabriele Arlotti)

(Fonte: Ufficio Stampa Cisl Reggio Emilia)

Giovedì 28 maggio l'Associazione Giovani Cooperatori spiega cos'è l'innovazione sociale. L'iniziativa è aperta a tutti. -

Modena, 26 maggio 2015 -

Si parla di innovazione sociale nell'incontro organizzato dopodomani – giovedì 28 maggio – dall'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena. L'iniziativa, aperta a tutti (studenti compresi) si svolge dalle 17 alle 20 presso la cooperativa sociale Scai (via del Sagittario 1, Modena). Intervengono Francesca Corrado, vicepresidente dei Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena, e il ludologo Andrea Ligabue.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative Mo)

Ufficio economico Confesercenti Emilia Romagna: primi dati sugli effetti della riforma del lavoro nel commercio e nel turismo con saldo positivo di nuova occupazione tra gennaio e aprile 2015. -

Parma, 26 maggio 2015 -

L'ufficio economico di Confesercenti Emilia Romagna ha svolto una indagine presso le proprie Associazioni territoriali sui primi effetti della riforma del lavoro (jobs act e legge di stabilità) con riferimento a un campione di imprese associate del commercio, del turismo e dei servizi.
Da questa analisi risulta che i contratti di lavoro attivati dal 1 gennaio di quest'anno al 30 aprile a livello regionale dal sistema Confesercenti, che hanno usufruito della decontribuzione triennale prevista dalla normativa, sono stati 759 (33% nel turismo,58% nel terziario e per il 9% nei servizi), mentre i contratti a tutele crescenti attivati dall'entrata in vigore del jobs act (7 marzo) al 30 aprile 2015 sono stati 270.
Per quanto riguarda invece i contratti a progetto e a tempo determinato, trasformati nello stesso periodo in contratti a tempo indeterminato, sono stati 305.
La stessa indagine ha rilevato che, considerate anche le chiusure di contratti intervenute nello stesso periodo si è comunque creata, fino ad aprile di quest'anno, nuova occupazione nel settore con un saldo positivo di 276 unità.

"I primi dati che emergono sugli effetti della riforma del lavoro nel terziario e nel turismo in Emilia Romagna sono positivi- commenta Stefano Bollettinari direttore Confesercenti Emilia Romagna - è un monitoraggio effettuato dai nostri uffici dell'area lavoro e si riferisce ad aziende del sistema Confesercenti, ma il trend è complessivamente favorevole con un saldo positivo di nuova occupazione per 276 addetti e sono ben 759 i contratti di lavoro attivati tra gennaio ed aprile 2015, che hanno usufruito della decontribuzione introdotta con la legge di stabilità. Ma la prosecuzione del trend positivo, prosegue Bollettinari, dipenderà soprattutto dal consolidarsi di una vera ripresa economica che nel commercio e nel turismo stenta ancora ad avviarsi. E' inoltre necessario che la riduzione del costo del lavoro e quindi del cuneo fiscale diventi strutturale e occorre più attenzione al lavoro stagionale e a tempo determinato che nel nostro settore sono fattori di competitività fondamentale anche con riferimento all'economia turistica e non va assolutamente penalizzato".

dati riforma lavoro conf er

(Fonte: ufficio stampa Confeserecenti ER)

Lunedì, 25 Maggio 2015 18:09

A Carpi l'Export Manager Day di UniCredit

Mercoledì 27 maggio, nella Sala delle Capriate, sede della Direzione di UniCredit a Carpi, una giornata di formazione e approfondimento
dedicata alle imprese che puntano all'export per crescere. -

Modena, 25 maggio 2015 –

Fa tappa a Carpi l'Export Manager Day di UniCredit: una giornata di confronto attivo tra imprenditori, export manager e rappresentanti di rilevo del territorio che, utilizzando la leva della formazione e dell'informazione di Go International! – programma messo a punto dal Gruppo Bancario e focalizzato sull'approfondimento di tematiche legate al commercio internazionale – potranno condividere un'importante opportunità di crescita, per sapere scegliere e muoversi con maggiore consapevolezza sui mercati esteri.
L'Export Manager Day è in programma per mercoledì 27 maggio, con inizio alle 9, all'interno della Sala delle Capriate, sede della Direzione di UniCredit a Carpi, in via Berengario, 1.

La giornata sarà aperta dai saluti di Massimiliano Villa, Area Manager Carpi UniCredit. Subito dopo prenderà il via la tavola rotonda sul tema "Fiscalità internazionale ed e-commerce". Seguirà un workshop sui temi: "Affrontare l'import export in sicurezza, il Credito Documentario" e "Il sistema bancario U.S.A. e il ruolo di UniCredit". L'incontro sarà quindi concluso da un dibattito e dall'intervento di Stefano Giorgini, Regional Manager Centro Nord di UniCredit.

L'obiettivo di UniCredit è mettere a disposizione della propria clientela il patrimonio di esperienze e know-how del Gruppo tramite professionisti qualificati (interni ed esterni) per accompagnare le aziende ad affrontare adeguatamente le opportunità offerte dai mercati internazionali in un contesto che richiede, molto più che in passato, una conoscenza approfondita e aggiornata degli aspetti di riferimento, dei principali punti di attenzione, delle possibili criticità e rischi.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Lunedì, 25 Maggio 2015 13:10

Modena - Sicurezza, istruzioni per l'uso

Un ciclo di incontri sulla sicurezza che entrerà nel vivo nel corso della settimana, a cominciare con la serata in programma questa sera alle 20.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena. L'iniziativa è aperta al pubblico. -

Modena, 25 maggio 2015 -

Sulla base di un sondaggio realizzato da CNA, senza pretese di rappresentatività statistica, il 67% delle imprese modenesi negli ultimi tre anni ha subito un furto, una realtà che porta nove imprenditori su dieci a ritenere la situazione odierna della criminalità più grave rispetto a cinque anni fa.

Considerazioni che hanno spinto l'Associazione modenese a organizzare un ciclo di incontri sulla sicurezza che entrerà nel vivo nel corso della settimana, a cominciare con la serata in programma oggi, lunedì sera alle 20.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena, in via Malavolti 27. Argomento al centro della serata la sicurezza, che sarà analizzata da ogni punto di vista: si parlerà della situazione sul territorio, delle proposte di CNA, delle soluzioni che consentono di minimizzare i rischi di esser vittime di episodi criminosi e della necessità di contemperare sicurezza e privacy.

Ad alternarsi al microfono saranno il presidente dell'Area di Modena Nicola Fabbri, il responsabile Andrea Tosi, poi l'esperto Dario Augelli (consulente di Sistemi Integrati) e l'avvocato Andrea Corradini, che analizzerà gli aspetti delle normative sulla privacy in materia di sistemi di sicurezza. A concludere i lavori sarà invece il presidente provinciale di CNA Umberto Venturi.

Il prossimo appuntamento è in programma martedì 26 a Carpi, mentre l'indomani sarà la volta di Vignola.
L'iniziativa è aperta al pubblico.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Organizzata dalle CNA di Ferrara, Ravenna, Imola, Forlì – Cesena, Rovigo e Rimini e da Cna Produzione nazionale per favorire relazioni commerciali ed economiche. Il presidente Minarelli: "Non attendiamo la ripresa per sostenere le imprese che vogliono crescere." 

Parma, 19 maggio 2015 -

Dall'economia vengono primi segnali positivi, ma gli oltre 300 imprenditori e imprenditrici ferraresi, di diverse aree della regione e di quelle limitrofe, che si presenteranno venerdì 22 maggio, alla Fiera di Ferrara per la seconda edizione di Cna Business Day, hanno deciso di non attendere che la ripresa si manifesti in tutta evidenza e cercheranno, invece, di gettare le basi per future collaborazioni economiche e commerciali, mettendo a frutto la capacità di fare rete tra imprese.
Quest'anno, la manifestazione, imperniata sul business to business, è organizzata dalle Cna di Ferrara, Ravenna, Imola, Forlì – Cesena, Rovigo e Rimini e da Cna Produzione nazionale, con la partnership dell'Associazione Costruiamo Opportunità e il contributo di UniCredit, Citroen, Heracomm, Acantho, Avis e Cna ServiziPiù; patrocini del Ministero dello Sviluppo economico, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Ferrara.

"Dopo la significativa esperienza dello scorso anno - dice Luciano Resciniti, Responsabile Area Commerciale Ferrara di UniCredit -, siamo entusiasti di sostenere anche per l'edizione 2015 questa grande convention imprenditoriale che ci vede ancora una volta partner operativi di Cna. Confermiamo così la nostra forte volontà di essere partner del territorio, un impegno che portiamo avanti giorno dopo giorno nelle nostre filiali, con il nostro team e prodotti e servizi specifici per le esigenze delle famiglie e delle imprese dell'area ferrarese".

La giornata, con un programma molto intenso, si aprirà alle 9,30 con i saluti del presidente provinciale della Cna di Ferrara, Alberto Minarelli, di Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara e presidente regionale della Cna, Filippo Parisini, presidente dell'Ente Fiera di Ferrara, Luciano Resciniti, Area manager UniCredit Ferrara. Alle 10, iniziano i «matching», cioè gli incontri programmati tra le imprese partecipanti, che si avvicenderanno fino alle ore 12, per lasciare spazio ad un workshop dedicato al tema dell'internazionalizzazione, coordinato da Alessandro Battaglia, responsabile dei Cna Produzione e Cna Internazionalizzazione di Ravenna. Intervengono: Pierpaolo Giannaccari, specialista per l'Estero di UniCredit su "Gli strumenti di pagamento nel commercio internazionale" e Gaetano Bergami, presidente nazionale di Cna Produzione su: "Il futuro della manifattura in Italia".

Dalle ore 13 alle 14,25 si svolgerà un «BarCamp» gestito da Cna Giovani Imprenditori, in occasione del quale le aziende partecipanti presenteranno brevemente le proprie attività e idee. Alle 14,30 riprendono gli appuntamenti tra imprenditori, che costituiranno la parte più rilevante del programma della giornata, proseguendo fino alle 19; i partecipanti potranno avvalersi della consulenza gratuita di professionisti qualificati negli ambiti della internazionalizzazione, reti d'impresa e cluster, formazione e promozione web.

"Il business to business si sta dimostrando sempre più – sottolinea il presidente provinciale della Cna, Alberto Minarelli - una modalità efficace per trovare partner, nuovi clienti e fornitori, per collaborazioni nell'ambito di filiere produttive o di nuovi segmenti di mercato, in un'ottica di sviluppo e competitività aziendale. Fare rete e utilizzare la relazione tra imprese del proprio settore, o viceversa di settori diversi, contribuisce ad allargare la visuale e le conoscenze, a stabilire nuovi contatti, innescando comunque azioni con effetti positivi per la propria attività. D'altra parte, i primi segnali di ripresa registrati in questi ultimi mesi non ci rendono ancora certi che l'economia ricomincerà a crescere, portando ossigeno ai diversi comparti produttivi e dei servizi. Cna e le aziende che parteciperanno questa edizione di Cna Business Day, in ogni caso, daranno il proprio contributo per creare le condizioni di uno sviluppo che, comunque, non può che realizzarsi attraverso il protagonismo delle imprese".

Sono 140 le imprese che daranno vita all'evento, rappresentative dei diversi settori economici: della meccanica, chimica, materie plastiche, costruzioni, dell'abbigliamento, energia, legno arredamento, impianti, elettronica, agroalimentare, servizi informatici, comunicazione e marketing, e inoltre studi professionali di servizio alle imprese.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

"E-commerce e social network: due leve vincenti per l'export". In Emilia Romagna sarà possibile seguirlo da Parma, Modena, Carpi, Bologna, Forlì e Ravenna. -

Bologna, 19 maggio 2015 –

"E-commerce e social network: due leve vincenti per l'export" è il tema del secondo dei Video Seminar 2015 di Go International!, il programma di UniCredit che offre alle imprese corsi gratuiti su temi legati all'export e all'internazionalizzazione per sostenerne la crescita nei mercati internazionali.
Il primo Video Seminar del 2015, quinto della serie, realizzato lo scorso 20 marzo sul tema "L'e-commerce come scelta strategica", ha visto la partecipazione di oltre 900 persone in rappresentanza di circa 800 imprese. Il nuovo appuntamento è in programma giovedì 21 maggio dalle 16,30 alle 18. Sarà possibile seguirlo da 55 sedi (UniCredit e non) in Italia. Sei tra queste in Emilia Romagna.
Durante l'incontro, in collaborazione con Facebook, sarà illustrato il supporto concreto che i canali social possono offrire alle imprese sia per il loro posizionamento all'estero che come leva per la spinta delle vendite online. L'argomento sarà affrontato attraverso una panoramica generale sul supporto dei diversi canali social con un focus specifico sul canale Facebook.

Questi i temi che saranno approfonditi:
Il ruolo dei social network come supporto alle imprese nei processi di vendita all'estero;
Facebook per le aziende: una nuova leva di supporto al marketing;
Come impostare una pagina Facebook in modo strategico;
Mobile e marketing personalizzato;
Targettizzare per impostare contenuti come risposta ai bisogni reali;
Come usare il canale Facebook per supportare le vendita online all'estero.

Il Video Seminar, per la natura dei temi trattati, è di interesse trasversale sia per lo Small Business che per le imprese Corporate. È possibile iscriversi fino al giorno prima dell'evento tramite il link: in-formati.unicredit.it/it  Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

I relatori (un docente esperto di canali social e Facebook), intervistati da un manager UniCredit, saranno in diretta audio/video da un'aula master UniCredit a Milano collegata con sale dislocate in tutta Italia.

QUESTE LE SEDI DA DOVE E' POSSIBILE SEGUIRE IL VIDEO SEMINAR IN EMILIA ROMAGNA:
Parma – Filiale UniCredit, via Repubblica 4/A
Modena – Modena Piazza Grande, piazza Grande 40
Carpi (Mo) – UniCredit – Sala del Consiglio - 1° Piano Via Berengario 3
Bologna – UniCredit via Ugo Bassi 1- 2
Forlì – Camera di Commercio Forlì-Cesena (Sala Grigia – IV piano), Corso della Repubblica 5
Ravenna – Cna sede provinciale, viale Randi 90

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

L'Associazione interviene sul caso della Cpl, evidenziando i rischi per un' intera filiera composta da un migliaio di imprese e quattromila addetti e chiedendo tempi più rapidi per la soluzione della crisi in cui versa la cooperativa concordiese e negli adempimenti relativi alla legalità. -

Modena, 15 maggio 2015 -

"In allarme, per il futuro della Cpl, non ci sono solo i dipendenti della coperativa concordiese, ma un'intera comunità. Legati all'attività della Cpl, infatti, c'è una filiera lunghissima, sia dal punto di vista geografico che numerico: Non esageriamo se parliamo di un migliaio di imprese che hanno relazioni commerciali con la cooperativa, per circa 4.000 addetti, ovviamente concentrati nell'Area Nord".
CNA interviene sulle conseguenze delle indagini riguardanti i vertici della cooperativa concordiese, sottolinenando il pericolo che l'economia locale subisca un vero e proprio tracollo, con conseguenze dirette e molto pesanti per l'intera comunità.

"Sono senz'altro positive le notizie che arrivano di un potenziale commissariamento dei lavori in cui è attualmente impegnata Cpl, ma è necessario fare in fretta, perché il fattore tempo è decisivo. Così come è decisivo, in ogni valutazione relativa alla situazione della cooperativa, tenere in debito conto la filiera coinvolta in questa situazione, fatta di aziende grande e piccole per le quali, spesso, i rapporti con Cpl sono vitali.
Considerazioni, quelle legate alla rapidità, indispensabili per un territorio che sta cercando di ritornare faticosamente alla normalità, a tre anni dal sisma.

Il rischio, infatti, è quello di mettere in secondo piano le difficoltà di tante piccole imprese, a diverso titolo alle prese con le difficoltà legate alla giusta volontà di controllare le infiltrazioni malavitose. Pensiamo soltanto ai tempi richiesti per l'iscrizione alla white list, o alle difficoltà di incasso delle competenze a causa della lentezza con cui vengono erogati i contributi per la ricostruzione.

"Siamo in prima linea – continua la nota di CNA – nella lotta contro la criminalità organizzata, tant'è vero che tra le nostre richieste in quest'ambito c'è che la concessione del rating di legalità possa essere richiesta anche da imprese con un fatturato inferiore ai due milioni di euro di fatturato, al contrario di quanto avviene ora, escludendo così più del 90% delle imprese. Ma le norme che incidono sull'economia sono tanto più rispettate quanto più sono coerente con le attività in questione. Ed un elemento di coerenza è rappresentato appunto dai tempi con cui questi adempimenti vengono espletati".

(fonte: Ufficio Stampa CNA MO)