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Come in mare aperto, anche in ufficio è necessario un leader capace di motivare il team, esaltarne i punti di forza, aiutarlo a risolvere problemi e capace di prendersi la responsabilità.

di Mario Vacca Parma  1 settembre 2019 - Nel ricorso per sovraindebitamento la procedura di liquidazione rappresenta un altro strumento di soddisfacimento dei creditori del soggetto non fallibile, raffigurato come procedimento esecutivo-espropriativo d’indole concorsuale, avente ad oggetto l’intero patrimonio del debitore, fatta eccezione dei beni espressamente esclusi.

Si evince che tale disciplina è strutturata analogamente ad una tradizionale procedura fallimentare, e si compone nelle fasi dell’apertura, dell’inventario dei beni, della formazione dello stato passivo ed infine dell’esdebitazione. Oggetto della liquidazione sono tutti i beni del debitore, compresi gli accessori, le pertinenze e i frutti prodotti dai beni ( anche i beni sopravvenuti nei quattro anni successivi al deposito della domanda di liquidazione, dedotte le passività incontrate per l’acquisto e la conservazione dei beni medesimi) ad eccezione di quelli personali, che ai sensi dell’articolo 14-ter, comma 6, L. 3/2012 possono individuarsi nei crediti impignorabili, dei crediti aventi carattere alimentare e di mantenimento, degli stipendi, delle pensioni, dei salari e di ciò che il debitore guadagna con la sua attività, sia pure nei limiti di quanto occorra al mantenimento suo e della sua famiglia indicati dal giudice, dei frutti derivanti dall’usufrutto legale sui beni dei figli, dai beni costituiti in fondo patrimoniale e dei frutti di essi.

Il 14 maro 2019 il Tribunale di Pordenone ha espresso che la procedura di liquidazione del patrimonio prevista dalla L. 3/2012 in tema di sovraindebitamento può essere esperita anche in assenza di beni da liquidare, facendo affidamento soltanto sui redditi futuri del debitore. Il Tribunale ha fornito un’indicazione molto rilevante in quanto gli articoli del c.c. al riguardo non offrono un valido supporto a dirimere questione.


Dalla sentenza è possibile evincere he a sostegno della pronuncia viene evidenziato che nella nozione di “beni” di cui all’articolo 810 cod. civ. possano rientrare anche le somme di denaro, e:
 il fatto che l’articolo 14 ter, comma 6, lett. b), L. 3/2012 esclude dalla liquidazione i redditi da stipendi e pensioni solo nei limiti di quanto occorre al mantenimento proprio e della propria famiglia;
 il fatto che nel patrimonio da liquidare rientreranno ex articolo 14 undecies 3/2012 anche i crediti eventualmente sopravvenuti nel quadriennio successivo al deposito della domanda di ammissione alla procedura così da far rientrare all’interno del patrimonio del debitore ogni somma idonea a soddisfare i creditori;
 il fatto che, in difetto di beni da alienare, permane comunque l’utilità del liquidatore, posto che allo stesso è demandato anche il compito di accertamento dei crediti, riconoscimento dei diritti di prelazione e predisposizione dei piani di riparto al fine di soddisfare i creditori.


Fortunatamente il principio espresso dal Tribunale rafforza la legge e fornisce un precedente che sarà colto senza riserve – da futuri ricorrenti.

Pubblicato in Economia Emilia
Domenica, 01 Settembre 2019 07:12

Ryanair: in programma due scioperi

Ryanair: in programma due scioperi per la prossima settimana. Attenzione previsti disagi per chi vola a livello continentale dal 2 al 4 settembre.

Ancora disagi per chi ha scelto di volare con Ryanair dal 2 al 4 settembre. La prossima settimana infatti il personale della compagnia aerea low-cost ha annunciato due scioperi, uno nel Regno Unito e l’altro in Spagna, per protestare contro i licenziamenti e mancati adeguamenti dei contratti di lavoro.

Si prevede che gli scioperi avranno ripercussioni sui voli di tutta Europa. I piloti britannici del sindacato BALPA protesteranno contro il dilungarsi delle trattative per gli adeguamenti dei contratti di lavoro, mentre i sindacati USO e SITCPLA in Spagna, sciopereranno contro i centinaia di licenziamenti, avvenuti a causa delle chiusure delle basi di Gran Canaria, Girona, Tenerife Sur e Lanzarote, previste per il 2020. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” una vera e propria dichiarazione di guerra in quanto sono attesi disagi a livello continentale. Lo sciopero è di quelli che possono mettere in ginocchio il traffico aereo. Pertanto vi consigliamo di controllare sul sito ufficiale lo stato del vostro volo per restare indenni gli ultimi giorni prima delle ferie oppure proprio durante il trasferimento verso o dalle vacanze.

(31 agosto 2019 )

Domenica, 01 Settembre 2019 06:54

Semaforo Verde al Governo Giallo - Rosso.

Conte Bis e discontinuità. Da “Contratto di governo “ al “Programma omogeneo”, dalla riduzione dei parlamentari alla riduzione delle tasse
  
di Lamberto Colla Parma  1 settembre 2019 -

Premesso che il governo Conte bis, dal punto di vista numerico, ha maggior legittimazione del precedente potendo contare, rispetto alle elezioni del 4 marzo 2018, del 51% della rappresentanza contro il 49% del governo combinato con la lega, a sorprendere invece è come siano riusciti solo a pensare di fare un cammino insieme.

Acerrimi nemici ancor prima di trovarsi seduti ai medesimi banchi. Parole infuocate e da querela hanno dominato ogni azione dei piddini, sino a pochissimi giorni fa, ricordiamo ad esempio la disprezzante frase “Mai un Governo col partito di Bibbiano”, giusto per restare ai più recenti fatti di cronaca.
Altrettanto si potrebbe dire dall’altro fronte sia da parte di Renzi che della Boschi. Quest’ultima, in modo diretto e spudorato, ma comunque sincero, così commentava la settimana scorsa: “Continuo a pensare che il Movimento 5 Stelle sia composto da persone che sono incompetenti, incapaci e che ci hanno portato a dove siamo oggi, però io tra trovarmi Salvini premier, per i prossimi 5 anni, che può decidere il prossimo Presidente della Repubblica, che può decidere i vertici delle Forze Armate, che potrebbe avere addirittura i numeri per cambiare da solo la Costituzione, preferisco trovare una soluzione diversa piuttosto che consegnare il paese alla destra per i prossimi 5 anni, lo dico sinceramente”.

Il programma politico è quindi fatto: Evitare il voto per non perdere le elezioni.

Il programma di Governo quindi è sintetizzabile in “piuttosto che”, Salvini in questo caso ma in passato era stato “piuttosto che Berlusconi e potrebbe ancora in futuro immaginarsi il “piuttosto che ...” Di Maio o Zingaretti.

Questa è la vera politica che disgusta e fa male agli italiani e impedisce una programmazione incentrata sullo sviluppo economico, sul lavoro e sul welfare.

L’inciucio in via di essere varato, legittimo certamente ma al limite della moralità ricorda un po’ il “biscotto” di calcistica memoria, ovvero quando la squadra del cuore perde una importante qualificazione per il pareggio “programmato a tavolino” degli avversari del proprio girone.

Nel caso in questione la giustificazione adottata, fatta salvo la dichiarazione spontanea della Boschi, che sta alla base dell’’accordo “omogeneo”, il documento programmatico che sostituirà il “Contratto di Governo”, sarà redatto per il bene degli italiani, come ha annunciato Conte in conferenza stampa: “Preciso subito che non sarà un Governo CONTRO. Sarà un Governo PER il bene dei cittadini, PER modernizzare il Paese, PER rendere la nostra Nazione ancora più competitiva nel contesto internazionale, ma anche più giusta, più solidale, più inclusiva.”

Da un punto di vista più laico, l’accordo Giallo-Rosso sarà più probabilmente un piano ombrello utile al mantenimento del potere e dei benefici personali come ad esempio:
- mantenere lo scranno parlamentare sino a far maturare la pensione per l’esercito dei “prima nomina”;
- arrivare al 2022 per eleggere Prodi a Presidente della Repubblica:
- arrivare al rinnovo delle cariche delle Forze Armate e delle grandi società come ENI, Leonardo, Enel, Poste, Authority varie, Csm, Consulta, Commissario Olimpiadi 2026 ecc...
- restare sotto il “dominio” di quell’UE che non è più quella dei padri fondatori ma della finanza speculativa internazionale.

Comunque, alla fine, dobbiamo buttar giù il rospo e augurarci che almeno un po’ a questi poveri cittadini ci pensino veramente.

In bocca al lupo!

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FOTO
Il Presidente Giuseppe Conte durante le dichiarazioni alla stampa dopo aver ricevuto il secondo incarico dal Presidente Sergio Mattarella.
(foto Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
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FOTO
Il Presidente Sergio Mattarella durante le dichiarazioni alla stampa, al termine delle consultazioni
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
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Pubblicato in Politica Emilia

Editoriale:  - Semaforo Verde al Governo Giallo - Rosso. - - Lattiero caseario. Latte intero e scremato estero in crescita, crema e panna in positivo - Pomodoro, produzione al di sotto della media degli anni passati - Festival del Prosciutto di Parma 2019 - “Autenticità e territorio, valori assoluti per il Parmigiano Reggiano, come preservarli e comunicarli” - Parmigiano Reggiano: Il Consorzio ha ricorso contro la KRAFT - Jacopo#8 e Mulino Formaggi in tandem per il successo - Fiera del fungo di Borgotaro IGP: tra tradizione e modernità

Cibus-35-2set19_COP.jpgSOMMARIO Anno 18 - n° 35 2 settembre 2019
1.1 editoriale
Semaforo Verde al Governo Giallo - Rosso.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte intero e scremato estero in crescita, crema e panna in positivo -
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prezzi stabili e sempre ai minimi.
4.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 Pomodoro Pomodoro, produzione al di sotto della media degli anni passati
8.1 eventi DOP Festival del Prosciutto di Parma 2019
8.2 Parmigiano reggiano e autenticita’ “Autenticità e territorio, valori assoluti per il Parmigiano Reggiano, come preservarli e comunicarli”
10.1 Parmigiano reggiano eventi Parmigiano Reggiano: Il Consorzio è Main Partner di Settembre Gastronomico
10.2 Crisi Sa.Re. Salumificio Reggiane, dalle istituzioni appello al tessuto imprenditoriale
11.1 Parmigiano e italian sounding Parmigiano Reggiano: Il Consorzio ha ricorso contro la KRAFT
11.2 eventi IGP Fiera del fungo di Borgotaro IGP: tra tradizione e modernità
13.1 promesse dello sport Jacopo#8 e Mulino Formaggi in tandem per il successo
13.1promozioni “vino” e partners
14.1 promozioni “birra” e partners


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«È notte. D’incanto le luci si spengono e la penombra scende rapidamente a valle per incontrarsi con il buio di un’alba tragica. Un boato, la terra trema e ondeggia come un mare in tempesta. Si odono voci che si rincorrono inquiete, scorgono fari accesi di auto che si spostano intimorite e flebili luci di candele che scompaiono nel nulla: emozioni che corrono, sentimenti che si inseguono. Le strade sono scure e i sentieri sono interrotti, tutti hanno paura. Mani che si stringono incoraggiandosi a vicenda. Il cuore batte forte. Per un attimo si ferma, poi riprende: la vita riprende. È l’alba. Il sole è ormai alto all’orizzonte e le nuvole hanno lasciato il posto ad un cielo terso, la luce di una nuova vita riflessa nelle sfumature della speranza.»

di Guido Zaccarelli Mirandola 1 settembre 2019 - Il sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012 ha portato alla luce il valore aggiunto dell’imprenditore che, innanzi al disastro che ha colpito la propria azienda, ha continuato a camminare insieme ai suoi collaboratori verso il bene comune dell’azienda. Innanzi alla improvvisa avversità, che ha innescato la perdita immediata delle strutture e dei macchinari dell’impresa, non si è smarrito e non si è perso d’animo.

Consapevole della responsabilità sociale riferita all’essere imprenditore, ha raccolto a sé i proprio collaboratori “e insieme" hanno rianimato l’impresa donandole nuova vita. Ciò che è balzato all’occhio attento della popolazione, è il valore etico, sociale e morale, dell’imprenditore che non ha chiuso i cancelli dell’azienda, ma ha colto il momento come una grande opportunità di crescita, donandole tutta l’energia di cui disponeva, per proteggerla e valorizzarla, consapevole del fatto che l’impresa è l’espressione autentica del bene sociale.

Da dove nasce il concetto di bene sociale? Diverse sono le strade che possono suggerire risposte adeguate e ognuna meritevole di essere accolta nella disponibilità dei singoli. Una possibile definizione potrebbe essere: «è il valore aggiunto realizzato da ogni singolo individuo per il bene sociale dell’intera comunità».

Nelle fasi convulse, i lavoratori hanno rivolto agli imprenditori tantissime domande, tra le quali: «e adesso cosa facciamo?», «alla mia età dove vado a lavorare?», «cosa sarà del nostro futuro, considerato che abbiamo perso anche la casa?». L’emozione del momento, associata ai riflessi indotti da una chiusura anticipata dell’azienda, ha spinto sulla volontà di ripartire, senza paura di perdere la scommessa, attraverso la ricostruzione, per dare una nuova luce al territorio, che voleva tornare più forte di prima. La voce dell’imprenditore: «i problemi avranno una loro soluzione, la forza della condivisione anima la mano invisibile del nostro agire verso il bene comune».

Il valore etico della condivisione è una energia magmatica inarrestabile che spinge l’uomo al fare con ogni mezzo guardando con speranza al futuro. L’imprenditore è tale quando è consapevole che la propria impresa rappresenta il bene sociale per eccellenza fondata sui principi dell’etica che potremmo definire “adamantina”, per la luce che è in grado di emettere, per la trasparenza dei comportamenti e la luce della morale che lo guida verso l’obiettivo comune. Le aziende hanno un’anima che vive grazie alla presenza di uomini che dedicano una parte importante della loro esistenza terrena all’impresa.

Aristotele nella raccolta di appunti dal titolo, Etica Nicomachea scrisse: «Ogni tecnica e ogni ricerca e ogni scelta, tendono a qualche bene, come sembra; perciò il bene è stato giustamente definito come ciò a cui si tende». Questa è la ricchezza che troviamo negli imprenditori e nei lavoratori, e in tutti quelli che agiscono di concerto verso il bene comune. La ricchezza materiale rende l’uomo ricco e come tale in grado di soddisfare i bisogni della terra. Altra, è la ricchezza morale rivolta a desiderare il bene sociale dell’intera comunità perché diventi patrimonio comune ora e delle generazioni future.

«La vita ogni giorno ci pone nelle mani delle opportunità, a volte si presentano con largo anticipo, altre volte invece sono in estremo ritardo sul cammino che stiamo compiendo. Non sempre abbiamo la lucidità e quella necessaria saggezza per valutarle nella loro pienezza. Anche l’animo deve essere pronto e predisposto ad accoglierle».

Riferimenti bibliografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell’azienda, Franco Angeli Editore.
Paolo Rebecchi – Guido Zaccarelli, Finestre di casa nostra. Itaca Edizioni.

FOTO: Paolo Rebecchi

Riferimenti sitografici:
https://www.wikipedia.org/ 

 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

Pubblicato in Lavoro Emilia

Interessate dal richiamo le cooperative del CONSORZIO NORD OVEST,COOP CENTRO ITALIA, ALLEANZA 3.0 e UNICOOP TIRRENO.

A causa della "possibile contaminazione da corpo estraneo di natura metallica ", le gallette bio di mais MATT & BIO sono state richiamate dall'azienda "in via precauzionale". Lo si apprende dal portale web della catena dei supermercati COOP, nella sezione dedicata ai richiami dei prodotti alimentari. Il lotto richiamato dall'azienda A & D S.P.A ha il codice EAN: 8021581100028 delle " GALLETTE BIO DI MAIS MATT & BIO ", nel sacchetto 130 gr, con data scadenza 12-06-2020. Le cooperative interessate dal richiamo sono CONSORZIO NORD OVEST,COOP CENTRO ITALIA, ALLEANZA 3.0 e UNICOOP TIRRENO. Motivo del richiamo: "Possibile presenza di corpo estraneo di natura metallica."Si invita la clientela a riconsegnare il prodotto in punto vendita. Per eventuali ulteriori informazioni chiamare il numero verde 800.300.595.Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che i clienti che hanno acquistato il prodotto sopra indicato, sono pregati di restituirlo al punto vendita che procedera’ al rimborso.

(30 agosto 2019)

Tutti matti per colorno 2019. Festa internazionale di circo e teatro di strada – XII edizione

Venerdì 30 agosto, sabato 31 e domenica 1 settembre 2019 - Centro storico di Colorno (PR) -
Il festival, pioniere nella scoperta dei più grandi talenti internazionali di circo contemporaneo, porta nella splendida cittadina ducale le esperienze artistiche più eccentriche e poetiche del mondo circense: il duetto fra un danzatore e un escavatore, un clown che tocca il cuore, acrobati che assaltano la scena lanciando coltelli, giostre fantastiche, esperti di hula hop, sand art, fanfare e musica da non poter stare fermi: tutto questo e molto altro è Tutti matti per Colorno 2019.

CALENDARIO

VENERDÌ 30/08
Dalle 18.30 alle 00.00
Con le compagnie Adrian Kaye in Adrian Kaye show, Pirouettes Ensemble in Approdi, Andréanne Thiboutot in Hoopelaï, LudiLò in Resta, Cometa Circus in Cometa, Depáso in La Trottola, Ermelinda Coccia in Nessuno Altrove, Massimo Pederzoli in Surprise, L’Abile Teatro in Mago per Svago, La dinamica del controvento (giostra)
20.30 A sens unique in Léger Démêlé (spettacolo a pagamento)
22.00 Cirque la Compagnie in L’Avis Bidon (spettacolo a pagamento)
23.00 Okidok in Slips Inside (capienza limitata, ingresso con spilletta e contromarca)
00.00 Fanfare Olaïtan (concerto)

SABATO 31/08
Dalle 17.00 alle 0.00
Con le compagnie Pirouette Ensemble in Approdi, L’Abile Teatro in Mago per Svago, Cie Byk in Istinto, Depáso in La Trottola, Cometa Circus in Cometa, Adrian Kaye in Adrian Kaye show, Andréanne Thiboutot in Hoopelaï, LudiLò in Resta, Fanfare Olaïtan (itinerante), Ermelinda Coccia in Nessuno Altrove, Okidok in Slips Inside, Massimo Pederzoli in Surprise, BluCinque in Luk / Osservatorio, Beau Geste in Transports Excepionnel, La dinamica del controvento (giostra),
15.30 Tavola Rotonda Il Circo: Un’Identità multidisciplinare (presso Aranciaia)
10.30 e 17.00 Tony Clifton Circus in Mission Roosvelt (20 posti prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
18.30 A sens unique in Léger Démêlé (spettacolo a pagamento)
20.00 Cirque la Compagnie in L’Avis Bidon (spettacolo a pagamento)
21.30 Leandre in Rien à dire (spettacolo a pagamento)
0.00 Sugar Daddy and the cereal killers (concerto)

DOMENICA 01/09
Dalle 16.00 alle 22.15
Con le compagnie Maremotum in Limbo, Adrian Kaye in Adrian Kaye show, Depáso in La Trottola, Pirouettes Ensemble in Approdi, LudiLò in Resta, Massimo Pederzoli in Surprise, Cometa Circus in Cometa, Duolinda in La Dama Demodè, Chilowatt-electric company+ in Rex, Beau Geste in Transports Excepionnel, La dinamica del controvento (giostra)
18.45 Okidok in Slips Inside (capienza limitata, ingresso con spilletta e contromarca)
19.00 Cirque la Compagnie in L’Avis Bidon (spettacolo a pagamento)
21.00 Leandre in Rien à dire (spettacolo a pagamento)
22.30 The blind rats (concerto) con i Parma Lindy Hoppers, blues/swing, musica e danza

 

WWW.TUTTIMATTIPERVOLORNO.IT/BIGLIETTERIA 

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Prosegue la raccolta dei racconti che vedono protagonista Rodolfo Lapidario, il titlare di una agenzia di pompe funebri in grado di parlare con i defunti. - decimo racconto - 

Di Manuela Fiorini - Parma 2 settembre 2019 - 
“Vorremmo che il nostro caro papà venisse ovviamente sepolto nella tomba di famiglia, accanto alla nostra adorata mamma…”, dissero quasi in coro i due figli del defunto delle cui esequie Rodolfo Lapidario avrebbe dovuto occuparsi.
Discussero gli ultimi dettagli. Sarebbe stata una cerimonia austera, ma la famiglia era benestante e non avrebbe badato a spese, tra banda, fiori, marmo, cantante lirico a eseguire i canti sacri alla messa di commiato…Poi Arturo Bonfanti Torrini avrebbe riposato accanto alla moglie che lo aveva preceduto di un decennio.

I due figli gli staccarono un assegno per l’anticipo e salutarono. Rodolfo Lapidario ebbe l’impressione che i due fratelli non fossero poi così disperati per la dipartita del genitore come volevano fare credere. Sospirò…probabilmente, come spesso accade, gli ultimi anni di una persona sono così difficili da condizionare tutta la famiglia e il passaggio a miglior vita si rivelava una liberazione dal peso terreno per tutti, soprattutto perché, e Lapidario lo sapeva meglio di altri, ad attendere i defunti c’era un mondo di luce e di gioia. Tanto è vero che non li vedeva quasi mai con l’aspetto che essi avevano al momento della morte, ma con quello che preferivano. Così, chi se ne era andato in età avanzata, gli si presentava con l’aspetto che aveva nel fiore degli anni, spesso con delle richieste da accontentare.
Così fu anche per il defunto genitore dei due facoltosi fratelli, che si presentò alle due di notte, facendolo sobbalzare dal letto, preceduto solo dalla consueta folata gelida.


È inaudito, inaudito!”, tuonò lo spirito fuori di sé, aggirandosi nervosamente nella stanza. Aveva l’aspetto di un gentiluomo d’altri tempi, ben vestito, con uno sguardo bruciante per l’ira.
“Che si seppelliscano loro con il contorno di quella pagliacciata!”, continuò a inveire agitandosi e facendo volare oggetti e documenti per la stanza con la potenza psichica di quella sfuriata.
“Cerchi di calmarsi…”, osò Lapidario.
“Lo so che mi vedi…è per questo che sono qui, per impedire quella farsa di funerale!”
“Ma…i suoi figli mi hanno detto che così è scritto nel suo testamento…”
“Può anche darsi che sia così, ma di sicuro quello che c’è scritto nel “mio” testamento non l’ho scritto io. Essendo paralizzato, i miei figli avranno sostenuto con il notaio che le mie ultime volontà sono state loro dettate, ma non è così”, continuò lo spirito sempre più arrabbiato.
“Perché nell’ultimo periodo della mia vita posso anche essere stato un po’ “fuori di testa”, ma non avrei mai lasciato detto di venire sepolto nella tomba di famiglia, accompagnato da un teatrino di saltimbanchi, di falsi, di tristi teatranti che piangono lacrime finte e, soprattutto, mai e poi mai potrei sopportare di giacere per sempre accanto a quella…megera di mia moglie!”.

****
Lapidario cercò di calmare lo spirito irrequieto. La sua esperienza sulle “case infestate” gli suggeriva di trovare una soluzione, perché quell’anima aveva tutte le caratteristiche per rimanere sulla Terra a tormentare i viventi.
“Allora, Arturo”, gli disse dopo averlo fatto sfogare per bene, “che cosa desidererebbe per il suo commiato?”.
“Una cosa sola: essere sepolto accanto al mio vero amore. Una donna che ho amato per tutta la vita, fin da quando ero ragazzino, e che non ho potuto sposare perché per la mia famiglia “non era alla mia altezza”. Per me combinò un matrimonio con una viziata, noiosa, odiosa, ricca “mia pari”, che mi ha rovinato la vita con il suo carattere da despota…”. Lo spirito fece una pausa ed emise una fumata dalle narici per esprimere la rabbia repressa.
“Ma io non le ho consentito di rendermi infelice, ah, no! Per tutta la vita le ho messo le corna a quella e ho continuato a vedere il mio primo amore. Per fortuna quella megera se ne è andata prima di me e io ho potuto passare qualche anno sereno con il mio vero amore…E ora non posso tollerare di riposare per l’eternità accanto a quella…”.
“Suvvia Arturo, se ci pensa, si tratta solo del suo “vecchio abito terreno”. Sono sicuro che, là dove andrà, si ricongiungerà con la sua amata…”.


Le lampadine cominciarono a scoppiare una dopo l’altra.
“Giammai! Sarebbe un affronto, una beffa terribile…”.
“La sua famiglia però non capirebbe e, probabilmente, non accetterebbe mai di…farla riposare accanto a una persona che non sia sua moglie…”.
“Quei due? Degni figli di loro madre, estorti dai miei lombi sotto la minaccia di rovinarmi, perché quella strega ha sempre saputo che io ero infelice con lei e che mi vedevo con un’altra, ma a divorziare non ci pensava nemmeno, perché sarebbe stato uno scandalo per la famiglia, la sua…”.
Lo spirito fece una pausa, poi fissò Lapidario con occhi ardenti come bracieri.
“Se sarò sepolto nella tomba di famiglia, accanto a quella donna che mi ha reso la vita un inferno, giuro solennemente che rimarrò sulla Terra a infestare la casa di famiglia e a tormentare quegli inetti dei miei figli e tutta la loro progenie…”.
“Va bene…”, sospirò Rodolfo Lapidario, “Vedrò che cosa posso fare…Tanto per cominciare…ha qualche suggerimento?”.
L’anima parve calmarsi. “Oh, sì, certo che ce l’ho”. Anni fa, dopo essere rimasto finalmente vedovo ho depositato presso un notaio un testamento scritto di mio pugno. E una registrazione dove affermo con questa mia stessa voce che desidero essere sepolto accanto alla mia dolce Amalia, in una tomba semplice. E all’inferno quel mausoleo…”.

****
Era mezzogiorno di un giovedì quando Rodolfo Lapidario si recò nello studio del notaio Gaetani. Aveva preso appuntamento sostenendo falsamente, su suggerimento dell’anima infuriata, di essere l’esecutore testamentario di Arturo Bonfanti Torrini. Solo quando fu di fronte al Gaetani gli confessò di essere “solo un amico”, ma di essere a conoscenza del testamento autografo e della registrazione, più altri particolari della vita del defunto che lo spirito irrequieto e impaziente gli suggeriva di volta in volta.
“Gaetani mi conosce fin dai tempi della giovinezza, digli di quella volta che nascondemmo una sardina nell’organo della chiesa…e poi digli anche…”
“Sssttt”, lo zittì Lapidario, con la testa rintronata dalla petulanza dello spirito, quasi dimentico della presenza del notaio. Questi lo guardò con espressione meravigliata…ma qualcosa parve capire, perché sul suo viso comparve la bozza di un sorriso.
“Accetterebbe allora, di incontrare i figli del defunto Bonfanti Torrini e il suo “vero” esecutore testamentario?”. Il notaio annuì.

****
I funerali nel frattempo erano stati sospesi. Nell’ufficio nel notaio Gaetani c’era un silenzio…di tomba. Lapidario, che ufficialmente non era parte in causa, stava attendendo nella sala di aspetto fingendo di leggere una rivista. I figli di Arturo Bonfanti Torrini arrivarono insieme al loro avvocato e al notaio di famiglia. Avevano il volto pallido e tirato, uno dei due continuava a tormentarsi le dita, l’altro era sopraffatto da un tic nervoso e continuava a fare l’occhiolino. Il notaio Gaetani li fece accomodare nel suo studio e chiuse la porta.
“Che cosa si staranno dicendo lì dentro?”. Lo spirito del Bonfanti Torrini era come sempre al fianco di Lapidario.
“Sei tu lo spirito etereo…”, si limitò a rispondergli Lapidario. “Puoi entrare senza problemi e ascoltare che cosa dicono…”.
“Ah, giusto!...Sono ancora…troppo poco morto per abituarmi al mio nuovo stato”.
Poi, con mossa fulminea, attraversò il muro.
Comparve accanto a Lapidario dopo circa un’ora.
“Allora, come è andata?”, gli domandò l’impresario di pompe funebri.
“Alla fine, pare che io abbia ottenuto quello che desidero: che le mie spoglie terrene riposino per sempre accanto alla mia Amalia. Gaetani ha letto il mio testamento e ha fatto ascoltare ai miei figli e ai loro “scagnozzi” la registrazione”.
“E loro, come l’hanno presa?”.
“Come mi aspettavo…con un sospiro di sollievo. Sai perché erano così sconvolti? Perché temevano che con quel testamento sbucato all’improvviso io destinassi parte della mia cospicua eredità a qualcun altro, per fare loro dispetto. Sanno di non essersi comportati bene nei miei confronti, soprattutto negli ultimi anni della mia vita e avevano paura che io avessi trovato il modo di vendicarmi, oppure che spuntasse un loro fratello o sorella “segreti”…Ma io e Amalia non abbiamo avuto figli, non sarebbe stato giusto per lei, che agli occhi della società sarebbe stata una ragazza madre, né nei confronti di quei due là, dentro. A modo mio, ho voluto loro bene, perché, sebbene figli di loro madre, sono per metà anche miei…e in certe sfumature mi somigliano”.


Un’ombra di dolcezza attraversò gli occhi dello spirito, ormai soddisfatto.
“Mi dispiace per te Lapidario, che dal mio modesto funerale guadagnerai molto meno…”.
“Non importa…”, gli sorrise Rodolfo.
“Pensa che quando hanno saputo che le spese per le mie esequie sarebbero state inferiori, senza banda, cantanti e giullari vari, sono stati persino contenti. Meno soldi per te, ma di più per loro…come se non ne avranno già abbastanza…”. Lo spirito emise una risata cristallina.


E così fu, come da volontà di Arturo Bonfanti Torrini. Le sue spoglie mortali vennero sepolti in un piccolo cimitero di montagna, a terra, accanto alla sua adorata Amalia, l’unica donna che aveva amato in tutta la sua vita. Spazio che aveva provveduto ad acquistare per avere la sicurezza di farne la sua ultima dimora. Rodolfo Lapidario si attardò davanti alla lapide con i due nomi, mentre, nell’aria, un mulinello di vento gli fece arrivare l’eco della risata cristallina di un uomo e di una donna, finalmente riuniti.

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Racconto proposto da
C.O.F. – Consorzio Onoranze Funebri Parmense

-Sede: Viale dei Mille, 108 Parma – Tel 0521.993366 / 290722 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - http://www.cofonoranzefunebri.com  -

Le sale del Commiato consentono ai familiari di vegliare i propri cari in un ambiente sicuro, intimo e confortevole.
Allestite con cura, semplicità, sobrietà e realizzate nel rispetto delle normative sanitarie e di legge, consentono ai parenti e amici di rendere l'estremo saluto al defunto in piena libertà e riservatezza.

Parma – Viale Villetta, 16 – Tel. 0521.960234
Monticelli Terme – Via Spadolini – Tel. 0521.659083
Collecchio – Via P.F. Carrega, 12/A- Tel. 0521.802435
Fornovo Taro – Via Solferino, 14 – Tel. 0525.39873
Felino – Via Roma, 6 – Tel. 0521.833143
Medesano – Via F. Santi, 14 – Tel. 0525.420695

 

 

Pubblicato in Cultura Parma

Se sul piano della natura e della cultura, Destinazione Turistica Emilia non sembra conoscere i limiti imposti dai tempi canonici del turismo convenzionale, la formula del luogo per tutte le stagioni vale ancora di più sul terreno del gusto. Il cuore della Food Valley  italiana riserva infatti alle buone forchette una miriade di proposte per riempire in ogni momento dell’anno lo stomaco con piatti tipici in un contesto ambientale straordinario fatto di paesaggi appenninici e borghi ricchi di storia. Quando poi arriva l’autunno, le manifestazioni, le feste e le sagre spuntano letteralmente come funghi, facendo dei paesi compresi nell’area tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia autentici avamposti dei prodotti del sottobosco.

Settembre

Il 7 e l’8 settembre 2019, la Festa del Fungo a Succiso (RE) apre idealmente il calendario con due giornate a base di mercatini, prodotti gastronomici locali e menu dedicati al re della manifestazione. La segue a ruota – e neanche troppo distante – la Festa del Fungo di Asta di Villa Minozzo (RE), che nell’occasione presenta anche il Primo Campionato del Fungo della Val d’Asta, in programma l’8 settembre. I frutti autunnali del bosco diventano allora la cornice culinaria naturale nell’attesa di una competizione che arricchisce lo spirito dell’evento.

Dal 13 al 15 settembre, si sale fino a San Giorgio Piacentino (PC) per la 23esima Festa del Fungo e il Palio del Fungaiolo, mostra mercato a tema, con stand gastronomici, bancarelle di commercianti e creativi lungo le vie e le piazze del paese. Tutte le sere, i profumi dei piatti tipici piacentini e la musica dal vivo delle migliori orchestre animano un’atmosfera che si fa gioiosamente tesa quando coppie di esperti cercatori provenienti dai comuni del circondario si sfidano sul terreno del fungo dalle dimensioni maggiori o della raffinatezza delle composizioni di miceti. 

Scendendo verso Parma, nei weekend del 14 e del 21 settembre, la Fiera del Fungo di Borgotaro IGP (PR) propone una lussuosa edizione che promette di riempire lo stomaco ma anche gli occhi e le orecchie, con degustazioni, cookingshow, mostre, spettacoli di musica itinerante e giochi. Contrassegnato dal 1993 con il marchio IGP, il fungo di Borgotaro è unanimemente considerato un prodotto superiore rispetto agli altri porcini. La sua festa richiama ogni anno appassionati da ogni parte d’Italia e migliaia di cercatori affezionati ai boschi del comprensorio. Sui banchii visitatori possono trovare tantissimi prodotti freschi, secchi e conservati, mentre ristoranti e agriturismi aderenti all’iniziativa propongono menu a tema. Ogni serata sarà all’insegna di “Musicucinando”, con moderne proposte di street food che si fondono con la street music, e ci sarà spazio anche per la musica dal vivo con il “Conciorto” (che vedrà protagonisti i vegetali al posto degli strumenti), per la Mostra micologica, per il mercato dell’antiquariato e per la Mostra del coltello artigianale.

 

Ottobre

Il 4, il 5 e il 6 ottobre 2019, festeggia i 24 autunni la Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto (PR), la più importante manifestazione italiana incentrata sul protagonista assoluto del sottobosco. Appuntamento fisso dal 1996, la rassegna è un’occasione per avventurarsi in un profumato regno enogastronomico, scoprendo contemporaneamente un territorio come quello dell’Appennino Parmense, palcoscenico d’eccezione di spettacoli ed eventi a tema porcino e non solo.

La 29esima edizione della Rassegna Provinciale del Tartufo e dei prodotti del Sottobosco, in programma a Pecorara (PC) il 20 ottobre, permette di confermare e arricchire la consolidata formula con vendita ed esposizione di tartufi, funghi e prodotti del sottobosco, manufatti di artigiani e oggettistica di hobbisti. La premiazione dei tuberi più belli aggiunge un pizzico di agonismo a una manifestazione che propone anche show cooking, stand gastronomici con piatti tematici e gare di cani da tartufo con relativa premiazione.

Il 6 ottobre, la 30esima Festa dell’Uva e Mostra del Fungo e del Tartufoporta a Bobbio (PC) una lunga lista di iniziative a corollario della tradizionale sagra con esposizione-mercato di prodotti tipici e contadini. In particolare, la gara di cani da tartufo, la castagnata e la festosa pigiatura dell’uva sono ormai diventati momenti cult che si alternano al ritmo della musica tradizionale.

Scivolando invece verso sud, nel weekend del 12 e del 13 ottobre, è possibile imbattersi nel Campionato Mondiale del Fungo, organizzato a Cerreto Laghi(RE) in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. L’evento è una sorta di tutto il fungo minuto per minuto, olimpiade naturalistica e gastronomica suddivisa in specialità quali ricerca, raccolta, studio, racconto, fotografia e, ovviamente, cucina. Ad animare la gara – che richiede la partecipazione obbligatoria alla serata formativa del 12 ottobre – è il desiderio di incentivare il rispetto dell’ambiente e la corretta conoscenza del mondo dei funghi.

La 56° Festa della Castagna di Marola (RE) – che quest’anno conquista le domeniche del 13, del 20 e del 27 ottobre – ha accresciuto la propria fama mantenendo intatto lo spirito della prima edizione e la qualità di un prodotto di altissimo livello. Il simbolo della manifestazione è lo scenografico padellone da record, che – seppur pronipote di quello delle origini – continua a stupire per l’indefessa attività al servizio della causa, mentre tutto intorno le iniziative si moltiplicano, tra gite guidate nei castagneti secolari e appuntamenti per bambini. Un caratteristico trenino vintage, Marola express, assicura il collegamento tra i parcheggi e il centro del paese nel corso di 3 domeniche in allegria alla riscoperta di tradizioni montanare, storia e cultura, in un paesaggio incantevole.

 

Novembre 

Tra il 20 ottobre e il 17 novembre, la Fiera Nazionale del Tartufo Nero di Fragno trasforma la piccola frazione di Calestano (PR) in un’autentica capitale del diamante della terra. Per sette domeniche consecutive, quello che è uno dei profumi caratteristici dell’autunno diventa l’aroma di fondo di una manifestazione dal programma ramificato, inclusivo di fiere-mercato, convegni e conferenze, esposizioni con vendita di prodotti tipici, arte di strada e musica nei borghi. Inutile dire che il clou è rappresentato dai tanti menu a tema proposti dai ristoranti del luogo.

Lasciandosi trasportare dal richiamo del tubero, si giunge infine a Cavola, frazione di Toano (RE), dove il terzo weekend di novembre va in scena la 32esima edizione della Festa del Tartufo. Tra bancarelle di artigianato locale e stand gastronomici, la piazza della piccola Alba Reggiana diventa il centro di una mostra mercato dove acquistare e assaggiare anche funghi, salumi e lambrusco della zona, Parmigiano, pecorino, caldarroste e vin brulé. Il clima di festa si estende naturalmente anche ai ristoranti del paese, che adeguano le loro proposte allo spirito dell’evento.

 

Proposte di viaggio

Dal 22 settembre al 20 novembre, il Grand Hotel Salsomaggiore in Viale Dalla Rosa a Salsomaggiore Terme (PR) propone "Profumi d'autunno", un soggiorno speciale caratterizzato dai profumi e dalle fragranze tipiche di questa stagione. Un'esperienza unica all'insegna del relax e del gusto, che comprende pernottamento, prima colazione, accesso SPA, trattamento Wine Experience by Lajatica®, cena a base di funghi, gita di mezza giornata con guida turistica al borgo medievale di Vigoleno in provincia di Piacenza. Per info su prezzi e disponibilità: www.visitemilia.com

Per soggiorni di una notte, nei mesi di settembre e ottobre, il tour operator Parma Incoming Travel ha studiato un pacchetto dedicato all’Autunno Gastronomico e in particolare agli appassionati del Fungo Porcino IGP di Borgotaro. L’offerta comprende: tesserino per la raccolta dei funghi, 1 pernottamento in agriturismo con prima colazione (struttura ad impatto zero, certificato BIO), cena 4 portate a base di funghi e altri prodotti a Km 0, bevande incluse, incontro con assistente per la presentazione del territorio e delle sue eccellenze gastronomiche, guida ambientale escursionistica per mezza giornata al fine di ricercare il Fungo Porcino IGP, pranzo al sacco con prodotti tipici, mini-corso sul trattamento e utilizzo in cucina del fungo tenuto da un cuoco diplomato alla prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA. Per info su prezzi e disponibilità: www.visitemilia.com

Per il weekend della Festa dell’Uva in Val Trebbia (6 ottobre), il tour operator Only4U Incoming propone il pacchetto soggiorno “Assaggi d’Autunno in Val Trebbia”. L’offerta comprende due giorni e 1 notte (dal 5 al 6 ottobre), in B&B a Bobbio o in Val Trebbia, visita guidata al Castello di Rivalta, cena tipica e un pranzo, degustazione in cantina, mezza giornata di visita guidata a Bobbio, partecipazione al concerto “Cornamuse Zampogne d’Europa” che si terrà presso l’Azienda Vitivinicola Uccellaia. Per info su prezzi e disponibilità: www.visitemilia.com

In occasione della Tartufo Trail Running del 6 ottobre 2019 con partenza da Calestano (PR)Food Valley Travel & Leisure propone il pacchetto “Tartufo Trail Running Experience” che comprende 1 pernottamento in un B&B del territorio con prima colazione e una cena o un pranzo con menù tipico a base di tartufo. Per info su prezzi e disponibilità: www.visitemilia.com

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Errori giudiziari. Scandalo clamoroso in Danimarca: imprecisioni nel tracciamento dei telefoni cellulari potrebbero aver influito su 10.000 casi giudiziari. Possibile revisione di tutte le sentenze coinvolte. Lo “Sportello dei Diritti”: il nostro Ministero della Giustizia chiarisca se analoghi problemi possano riguardare anche e solo potenzialmente le indagini in Italia 

Nessuno è infallibile quando si parla di Giustizia né tantomeno la tecnologia. E quanto sta accadendo in Danimarca ci spinge sempre più verso la via del garantismo e nel ribadire l’importanza di approfondimenti giudiziari che devono scandagliare a 360 gradi i fatti criminosi, perché di mezzo ci vanno possibili innocenti, ma anche le vittime. Per comprendere meglio la valenza di quanto stiamo affermando è sufficiente riportare che in questi giorni le autorità danesi hanno dichiarato di voler rivedere oltre 10.000 sentenze giudiziarie a causa di errori nei dati di localizzazione dei cellulari offerti come prova. Lunedì il direttore delle pubbliche accuse del paese ha anche ordinato una sospensione di due mesi nell'uso dei dati del cellulare da parte dei pubblici ministeri nei casi penali mentre vengono indagati i difetti e le loro potenziali conseguenze.

"Sta scuotendo la nostra fiducia nel sistema legale", ha dichiarato il ministro della giustizia Nick Haekkerup in una nota. Il primo errore è stato riscontrato in un sistema informatico che converte i dati grezzi delle compagnie telefoniche in prove che la polizia e i pubblici ministeri possono utilizzare per individuare la posizione di una persona ed eventualmente se la stessa si trovasse o meno sulla scena di un crimine. Durante le conversioni, il sistema ha omesso alcuni dati, creando un riferimento meno dettagliato di quanto si pensasse di dove fosse geolocalizzato un cellulare. L'errore è stato corretto a marzo dopo che la polizia nazionale l'ha scoperto. In altri casi, alcuni dati di localizzazione dei cellulari hanno collegato i telefoni alle torri sbagliate, associando potenzialmente persone innocenti a scene del crimine, ha affermato Jan Reckendorff, direttore delle accuse pubbliche.

"È un caso molto, ma molto serio", ha dichiarato Reckendorff all'emittente statale danese. "Non possiamo convivere con informazioni errate che possono mandare le persone in prigione." Le autorità hanno affermato che i problemi derivavano in parte dai sistemi informatici della polizia e in parte dai sistemi delle compagnie telefoniche, sebbene un rappresentante del settore delle telecomunicazioni affermasse di non essere in grado di capire come le compagnie telefoniche avrebbero potuto causare gli errori. La polizia nazionale ha stabilito che i difetti sono riferibili a 10.700 casi giudiziari risalenti sino al 2012, ma non è chiaro se i dati errati siano stati un fattore decisivo in qualsiasi verdetto. Il ministro della giustizia danese ha, quindi, istituito un gruppo direttivo per tenere traccia dell'entità dei problemi legali che potrebbero aver causato e monitorare le revisioni dei casi che potrebbero essere stati inficiati da questi problemi.

Tali revisioni inizieranno con i procedimenti pendenti innanzi ai tribunali, i verdetti collegati alle persone che attualmente scontano pene detentive e i casi sottoposti dagli avvocati difensori, ha dichiarato il ministero della Giustizia in una lettera al Parlamento. Un rapporto su ogni revisione sarà trasmesso al tribunale e all'avvocato difensore del caso e i procedimenti saranno revisionati, se necessario, secondo la legge vigente. Un portavoce del direttore delle procure ha dichiarato che la Danimarca sta informando le autorità europee degli errori, ma che non era a conoscenza di eventuali implicazioni per processi o indagini in altri paesi. L'idea che gli errori nei dati possano aver portato a procedimenti penali errati in Danimarca è inquietante, ha affermato Mikael Sjoberg, capo dell'Associazione dei giudici danesi, omologa della nostrana ANM.

"Ci mette in una situazione molto spiacevole che la base delle nostre decisioni venga messa in discussione", ha precisato. Non sono disponibili statistiche sul numero di verdetti raggiunti sulla base dei dati relativi alle torri dei telefoni cellulari nel paese, ma i dati vengono spesso utilizzati in combinazione con altre prove e potrebbero aiutare a dare una decisione al tribunale in entrambe le direzioni - di assoluzione o condanna - affermano gli esperti. Karoline Normann, che dirige il comitato di diritto penale della Danish Bar and Law Society, ha affermato che mentre gli avvocati avrebbero potuto discutere sul significato dei dati dei cellulari, in genere non ne avevano messo in dubbio l'accuratezza prima che venissero alla luce gli errori di sistema. Ora, ha detto, gli avvocati dovranno essere consapevoli del fatto che "le prove che possono apparire oggettive e tecniche non equivalgono necessariamente a un alto valore di prova".

Perfino il direttore della Telecom Industry Association del paese ha affermato che mentre le compagnie telefoniche erano disposte ad assistere la polizia nelle indagini, l'uso dei dati delle torri dei cellulari nelle cause giudiziarie andava oltre il suo scopo originale. "Non abbiamo creato la rete per realizzare sistemi di sorveglianza, ma per creare reti telefoniche", ha dichiarato il direttore Jakob Willer. "I nostri dati sono per i nostri scopi in modo che le persone possano comunicare tra di loro." Ci vorrà un certo sforzo per ristabilire l'affidabilità di tali dati in tribunale, ha affermato Sjoberg dell'associazione dei giudici. "La tecnologia è pericolosa, lo sappiamo tutti", ha detto. "Devo presumere che la polizia si stia concentrando sui loro sistemi IT, quindi questo non accadrà più".

Tuttavia, riconquistare la fiducia è fondamentale, ha affermato l’avvocato Normann. "I dati relativi ai telefoni cellulari sono stati, nel bene o nel male, una parte significativa dei casi criminali, poiché hanno anche contribuito a documentare che le persone non si trovavano in una determinata scena del crimine", ha detto. "Tutti hanno beneficiato dell'elevato valore di evidenza ed è nell'interesse di tutti che ritorni." Tuttavia, al di là di queste giuste riflessioni, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” questo vero e proprio scandalo a dir poco clamoroso e che a detta degli stessi operatori giudiziari colpisce alla base la fiducia dei cittadini in una Giustizia “Giusta”, pone un serio problema globale circa l’affidabilità dei dati in questione per i casi precedenti allo scoppiare di questo enorme problema. E poiché non è dato sapere, sempre per quanto riferito anche dalle autorità danesi, se il problema sia globale o riguardi solo la Danimarca, è assolutamente imprescindibile ed urgente che il nostro Ministero della Giustizia, anche se in sede d’insediamento in ragione della formazione del nuovo governo, chiarisca se analoghi problemi possano riguardare anche e solo potenzialmente le indagini in Italia.

(29 agosto 2019)

Pubblicato in Cronaca Emilia