Venerdì, 02 Maggio 2014 09:43

Parma, far west inceneritore In evidenza

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Il comunicato stampa di GCR sui rifiuti da fuori provincia, nonostante il divieto -

 

Parma, 2 maggio 2014 -

 

La Provincia di Parma, a seguito di segnalazione pervenuta da Arpa, ha diffidato Iren.

Nell'inceneritore di strada della Lupa rifiuti speciali da fuori provincia, nonostante l'autorizzazione integrata ambientale lo impedisca.

La prescrizione numero 7 dell'Aia recita: “Si ribadisce che al PAIP potranno essere conferiti rifiuti prodotti esclusivamente  nel territorio provinciale di Parma, salvo espressa autorizzazione dell’Autorità Competente”.

http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/VIAPROVINCIA.pdf

L'Autorità Competente sarebbe la Provincia, autrice della diffida e quindi immaginiamo non sia arrivata espressa autorizzazione al gestore di portare rifiuti a Parma da fuori provincia.

Qualche settimana fa era stato segnalato un automezzo in coda al Paip con una targa lontana dai lidi emiliano romagnoli.

La mossa di Iren mette in evidenza un dato di fatto impossibile da smentire.

L'inceneritore di Parma è troppo grande, troppo capiente, troppo affamato di rifiuti per accontentarsi di quelli prodotti in loco.

L'episodio segnalato (quanti in precedenza?) porta con sé la conferma di quanto sostenuto da tanti, fra cui l'associazione Gcr, sul fatto che questo impianto sia grosso il doppio del necessario e che la decisa avanzata della raccolta differenziata nel capoluogo, che produce il 50% degli scarti provinciali, avrebbe segnato il de profundis per la bulimia del forno.

Giustamente il comune di Parma chiede ora di fare chiarezza e soprattutto di sanzionare i responsabili di quanto accaduto a Ugozzolo, per fare in modo che l'episodio non si ripeta.

La trasparenza del Paip, bandiera sventolata dai suoi sostenitori, appare decisamente ammainata ai nastri di partenza dell'impianto che, in esercizio definitivo da nemmeno un mese, inciampa subito in uno dei paletti totem dei sostenitori della soluzione forno: rifiuti solo made in Parma.

Rimane il problema di tenere acceso il braciere.

Se arrivano rifiuti da fuori significa che quelli da dentro scarseggiano, vuol dire che Iren non è in grado di recuperare scarti speciali (cioè provenienti dai comparti commerciali, industriali, artigianali) in misura sufficiente a riempire la bocca del forno.

Così se li è andati a cercare altrove.

Così il futuro è al bivio: o cambiare l'autorizzazione o spegnere una linea.

Non c'è una terza via che consenta di salvare capra e cavoli.

Siamo però molto curiosi, a questo punto, di osservare le mosse del gestore e soprattutto dell'autorità competente Provincia di Parma, sempre pronta a supportare le genesi del progetto fino al punto di presentarsi in tribunale a fianco di Iren.

Bernazzoli, e il suo assessore Castellani, se la sentiranno di mettere mano all'autorizzazione vista la forte presa di coscienza dell'opinione pubblica?

Intanto si segnala un forte rialzo della temperatura ad Ugozzolo, anche fuori dai forni...

 

 

(Fonte: ufficio stampa Gestione Corretta dei Rifiuti Parma)