Due giorni di laboratorio partecipato promosso dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po per migliorare la capacità di reagire a fenomeni naturali da parte di territorio e società a livello europeo.
 
In questi giorni le cronache sono piene di notizie su eventi anche drammatici dovuti al maltempo e legati al rischio idraulico e idrogeologico.
Il dito viene spesso puntato sulla carenza di prevenzione e ancora sull’inevitabile incertezza nella previsione degli eventi resa ancora più preoccupante da una situazione climatica in cambiamento.
Fattori determinanti che spesso riducono gli effetti degli eventi sono la consapevolezza e la preparazione dei cittadini e ancora di più la capacità di reagire positivamente a eventi naturali a volte drammatici. Questa ultima dote è nota come resilienza.


Questo è il tema centrale dell’INNOVATION CAMP RISKILIENCE, un laboratorio innovativo di partecipazione organizzato dall’Autorità distrettuale del fiume Po con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito dell’iniziativa “La Scienza incontra le Regioni” promossa dal Parlamento Europeo attraverso il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea (JRC), che riunisce esperti di vari settori chiave per un concreto ragionamento guidato, facilitato e partecipato.


L’Innovation Camp Riskilience ha come obiettivo la creazione di comunità resilienti ai rischi naturali attraverso l'identificazione di nuovi linguaggi e comportamenti che promuovano l’interazione positiva fra tutte le parti dell’organismo sociale (istituzionali ed enti, mondo scientifico e della ricerca, mondo delle imprese e società civile).
Le sfide che vengono affrontate nei quattro gruppi dell'Innovation Camp sono: Rischio e Resilienza, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile; Rischio e Comunicazione, promossa da ARPAE; Rischio e Memoria, promossa dal CNR e Rischio e Governance, promossa dalla Regione Lombardia.


Alla fine dei due giorni i partecipanti avranno definito idee e soluzioni per un piano di azione immediato, a breve e lungo termine a livello locale, nazionale ed europeo.
L'Innovation Camp è un metodo interattivo di prototipazione strategica messo a punto dal JRC in collaborazione con il Comitato europeo delle Regioni, Educore (Olanda) e FUTOUR (Italia) per trovare soluzioni efficaci alle sfide globali.
 
In allegato il programma Riskilience  www.riskilience.adbpo.gov.it


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Life Claw progetto per la conservazione del gambero di fiume, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso lo strumento life

Al via il progetto LIFE CLAW (LIFE18 NAT/IT/000806) per la conservazione dei gamberi di fiume autoctoni della specie Austropotamobius pallipes. Il progetto, che avrà durata quinquennale, raccoglie diversi partner scientifici e non: Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano - coordinatore del progetto - il Consorzio di Bonifica di Piacenza, Acquario di Genova-Costa Edutainment, l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, il Comune di Fontanigorda, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il Comune di Ottone, il Parco Naturale Regionale dell’Antola, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università degli Studi di Pavia.
L’obiettivo principale del progetto è quello di conservare e migliorare le popolazioni attuali del gambero A. pallipes in declino nell’area dell’Appennino nordoccidentale delle regioni italiane Emilia-Romagna e Liguria, attraverso un programma di conservazione a lungo termine.
Il progetto si pone come obiettivi specifici:
- creare quattro strutture di allevamento ex situ per la reintroduzione e il ripristino delle popolazioni del gambero di fiume autoctono, al fine di garantire la sopravvivenza a lungo termine di questa specie.
- proteggere e aumentare gli stock delle popolazioni di A. pallipes più significativi per la conservazione della variabilità genetica della specie nell’Appennino nordoccidentale.
- contrastare la dispersione di gamberi alloctoni invasivi e la conseguente diffusione della “peste dei gamberi” da questi veicolata, che costituisce una delle principali cause di estinzione di specie autoctone negli ecosistemi di acqua dolce, mediante la rimozione intensiva e continua delle specie alloctone invasive e la costruzione di barriere fisiche per fermarne la diffusione a monte, nelle aree dove ancora vivono i gamberi autoctoni.
- stabilire una mappa per identificare i corsi d’acqua più idonei per la sopravvivenza dei gamberi di fiume autoctoni e per promuovere il divieto del rilascio continuo di salmonidi, che alterano drasticamente l’equilibrio dell’ecosistema acquatico.
- promuovere, con una campagna di comunicazione, la conoscenza della specie e l’importanza della sua conservazione. Oltre ad aumentare la consapevolezza, il progetto punta a scoraggiare l’introduzione sconsiderata di specie alloctone invasive.
- costituire una rete tra le parti interessate e le comunità locali per la conservazione delle specie.
- elaborazione di “buone pratiche” tecniche e sviluppo di un piano strategico di conservazione concreta per i gamberi autoctoni, da trasferire in altri contesti italiani ed europei.


Durante il 1° e il 2° anno alcune azioni preliminari rafforzeranno la base di informazioni e forniranno lo studio di fattibilità, prima della reintroduzione. Sarà realizzata un’ampia indagine per aggiornare la descrizione dello stato attuale dei gamberi autoctoni e alloctoni; sia nelle specie native che invasive sarà verificata la presenza dell’agente che provoca la “peste” tra le popolazioni di gamberi; saranno identificate le popolazioni native più significative per la conservazione della variabilità genetica della specie. Allo stesso tempo, verrà progettato un piano per il controllo delle popolazioni di gamberi invasivi. Un’azione preliminare prevedrà la formazione degli operatori delle associazioni ittiche e delle guardie ecologiche volontarie, con l’obiettivo di creare un team stabile preparato a supportare i partner del progetto durante le attività di allevamento e le catture dei gamberi invasivi, per tutto il periodo del progetto e negli anni successivi. Lo sviluppo di una consapevolezza della conservazione della biodiversità nelle comunità locali è un passo fondamentale per raggiungere gli obiettivi del progetto.
Le azioni concrete di conservazione saranno sviluppate nei successivi tre anni del progetto: saranno istituite quattro strutture interne ed esterne per l’allevamento dei gamberi presso i Comuni di Ottone, Fontanigorda, Corniglio e Monchio delle Corti. La prevenzione delle malattie sarà assicurata dal monitoraggio diagnostico per rilevare l’agente responsabile dell’epidemia dei gamberi, applicando tecniche di campionamento non invasive. Le azioni di conservazione in situ prevedono il potenziamento dell’habitat per aumentare la disponibilità di rifugi e la creazione di aree idonee alla riproduzione.


Situazione attuale
Le popolazioni autoctone di A. pallipes hanno subito un notevole declino negli ultimi 50 anni in Europa. In Italia il calo è stato del 74% circa negli ultimi 10 anni. Le popolazioni residue di A. pallipes sono ora confinate nelle zone sorgive, o vicine ad esse, di piccoli corsi d'acqua, dove i gamberi alloctoni non si sono ancora espansi e l’habitat è meno influenzato dalle attività umane.
Per la prima volta in Italia, due popolazioni di nuova costituzione del gambero invasivo di acqua fredda Pacifastacus leniusculus (gambero della California) sono state recentemente rilevate all’interno di uno dei siti del progetto “Lago del Brugneto”, nel bacino del fiume Trebbia (1.070 km2), e ai margini del sito “Rocca dell’Adelasia”; entrambi i siti ospitano ancora alcune popolazioni residue di A. pallipes. Sebbene queste due popolazioni di gambero della California siano ancora limitate, la loro presenza rappresenta una minaccia concreta dal momento che questi animali sono caratterizzati una maggior capacità di adattamento alle diverse condizioni ambientali, che consente loro di colonizzare nuovi habitat, relegando il gambero di fiume in zone marginali. Inoltre, le specie alloctone più diffuse in Italia, il gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) e il gambero americano (Orconectes limosus), sono presenti nei territori della Pianura del Po e rappresentano una potenziale minaccia nell’ area del progetto, in particolare nella fascia collinare. Nei dintorni del Basso Trebbia A. pallipes è scomparso di recente dall’area a causa della colonizzazione da parte di P. clarkii.


Tutte e tre le specie alloctone invasive sono forti concorrenti per il gambero di fiume e portatrici della “peste dei gamberi”, che è responsabile della rapida contrazione delle popolazioni di A. pallipes. Rappresentano pertanto una delle minacce più pericolose per le specie autoctone e sono anche responsabili di danni da erosione alle sponde dei canali, dell’ostruzione di griglie poste in corrispondenze di canali intubati e di impianti e dell’occlusione di attrezzature necessarie per la gestione delle derivazioni delle acque irrigue (ad esempio paratoie).

Il Parmigiano Reggiano prosegue il periodo sfavorevole con il Grana Padano che lo segue a breve distanza. Latte spot e Burro tendenzialmente stabili.  

 
di Virgilio Parma 3 dicembre 2019 - 
 
LATTE SPOT – Alla borsa di Verona il latte spot mantiene sostanzialmente il livello dei prezzi delle scorse settimane. Stabili rimangono i listini del latte spot nazionale – a 45,88 e 46,91 €/100 al litro – mentre in leggero decremento l'intero pastorizzato estero, tra 43,82 e 44,85 €/100 al litro (-1,1%). Lo scremato pastorizzato spot estero è in discesa  di -1,7%, a 28,98 e 30,02 €/100 al litro.
 
BURRO E PANNA – A Milano il burro è stabile nei diversi prodotti derivati del latte. Crema in discesa  (-6,1%), la panna arretra sensibilmente sino ai valori di fine ottobre. Lo zangolato parmigiano torna alle quotazioni precedenti al calo, così come lo zangolato reggiano.  
 
Borsa di Milano 2 dicembre 2019: 
BURRO CEE: 3,35 €/Kg. (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,60 €/Kg.  (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,75 €/Kg.  (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,55 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,84 €/Kg. (-)
MARGARINA ottobre 2019: 0,87 - 0,93 €/kg (=)
 
Borsa di Verona 2 dicembre 2019: (-3,66%)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,90 – 2,05 €/Kg.
 
Borsa di Parma 29 novembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/Kg.
 
Borsa di Reggio Emilia 3 dicembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,15 - 1,15 €/kg.
 
GRANA PADANO – Milano 2 dicembre 2019 – I prezzi del listino del Grana Padano cedono 5 centesimi al chilo. 
 
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,30 – 7,40 €/Kg. (-)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,25 – 8,50 €/Kg. (-)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,75 – 9,00 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,90 – 6,05 €/Kg. (-)
 
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 29 novembre 2019 – La borsa di Parma continua la sua lenta discesa al ribasso in tutte le diverse forme di stagionatura del Parmigiano Reggiano. Piuttosto pesante la caduta del 12 mesi (-20 centesimi/kg)
 
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,40 - 9,80 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,00 - 10,30 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 10,80 - 11,40 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,50 - 12,30 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,60 - 13,30 €/Kg. (-)

 

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Nuove opere ed investimenti con l’approvazione del bilancio 2020 dell’Emilia Centrale. La recente piena però ha causato gravi danni alla rete ancora in corso di accertamento.

Un bilancio che guadagna il plauso generale dei consiglieri anche se l’attenzione è rivolta anche ai danni strutturali che ha lasciato la piena dei giorni scorsi.
Il presidente Catellani: “Un bilancio che mostra grande vitalità e azione concreta dell’ente a beneficio del territorio”:


REGGIO EMILIA – (Martedì 3 Dicembre 2020) – Un bilancio virtuoso, approvato all’unanimità dai membri del consiglio di amministrazione dell’ente, traghetta il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale in un nuovo anno che si preannuncia all’insegna di opere strategiche, ordinarie e straordinarie, assolutamente necessarie per incrementare i livelli di sicurezza dei territori governati idraulicamente e messi costantemente in difficoltà dalle sempre più frequenti ripercussioni dei mutamenti climatici in atto.


Il documento economico-finanziario 2020 – presentato nel contesto della Programmazione Economica Triennale – ha guadagnato il plauso corale dei presenti dopo essere stato sottoposto all’approfondimento tematico dai numerosi consiglieri in rappresentanza dei consorziati, associazioni, enti dei comprensori governati idraulicamente nella vasta area tra Reggiano, Modenese, Parmense e Mantovano; consiglieri che hanno espresso parere favorevole su un innovativo piano di azione di lavori che consentirà al Consorzio di continuare le attività in corso, di inaugurarne di nuove e di proseguire al contempo le fasi progressiva riorganizzazione interna volta a ridurre i costi di struttura mantenendo e ottimizzando l’efficienza e la presenza dell’ente nelle diverse zone presidiate.


Tra le altri voci infatti si segnala il calo dei costi di funzionamento della struttura che consentirà di investire ulteriori 625 mila euro, frutto di risparmi “in house”, in nuove iniziative concrete. Oltre a questi numeri positivi si evidenzia come voce assai rilevante la somma di 10,6 milioni di euro di provenienza comunitaria per ulteriori opere non derivanti dai contributi dei consorziati e ottenuti grazie a progetti ideati e realizzati dal Consorzio.
Interventi destinati a migliorare l’assetto idraulico del territorio di pianura, la difesa e il consolidamento del suolo in montagna e indirettamente a fornire un contributo evidente alla qualità ambientale dei luoghi in cui è presente una rete di bonifica lunga con una lunghezza complessiva di 3.600 km di canali.


Il Presidente del Consorzio, Matteo Catellani: “nel ringraziare i Consiglieri ed i Revisori presenti, ha espresso la massima soddisfazione per il lavoro svolto in questo primo anno di amministrazione, sottolineando che il Bilancio Preventivo costituisce il preludio di un’annata che si prospetta estremamente impegnativa, ma altrettanto stimolante per il Consorzio, chiamato a far fronte a tante piccole e grandi emergenze a cui dare immediata risposta”.
Nel corso dei lavori il Consiglio si è soffermato con particolare attenzione sullo stato di piena dei canali consortili e del Fiume Po che il Consorzio di Bonifica ha puntualmente gestito con azioni di prevenzione full time h24 nella Bassa reggiana e modenese: “una piena non ancora del tutto smaltita – ha commentato il direttore generale Domenico Turazza – tutt’ora le idrovore sono in funzione, rilevando che il transito della gran massa d’acqua nei canali consortili, stimata nell’ordine di 40 milioni di metri cubi, ha purtroppo gravemente danneggiato le arginature dei canali. I tecnici stanno predisponendo una prima sommaria ricognizione che dovrà essere confermata al termine dello stato di emergenza e che per ora può stimarsi in milioni di euro”.


Somma che si preannuncia ingente e che nei prossimi giorni al termine delle doverose stime specifiche verrà comunicata.

 

Guida Salumi d’Italia de L’Espresso 2020, da Reggio Emilia i top 11 migliori d’Italia. La premiazione lunedì da parte del curatore reggiano Sabatino Sorrentino, Master sommelier

Reggio Emilia  – Undici eccellenze tra i salumi italiani. «Quello che sembrava un progetto folle e audace, in sole tre edizioni si è confermato uno strumento utile, oggi a disposizione di appassionati, operatori di settore e produttori». È il commento del curatore della Guida Salumi d’Italia de L’Espresso 2020 alla vigila della presentazione del volume, il Master sommelier reggiano Sabatino Sorrentino, titolare de L’Eco del Mare di Albinea e coautore della Guida Vini de L’Espresso.


Guida Salumi d’Italia de l’Espresso è un’opera nazionale che prende in considerazione tutti i salumi a denominazione Dop e Igp e altre eccellenze di fattura artigianale dalle produzioni esigue. «Un progetto unico nel suo genere come dimostrano le edizioni del 2013, 2017 e 2019 – afferma Sorrentino -, che hanno saputo tracciare la strada della qualità a favore di un lettore sempre più attento e appassionato».


In attesa della quarta edizione 2021, in fase di realizzazione, il team di Guida Salumi d’Italia de l’Espresso ha selezionato, dopo scrupolosa e severa indagine, i Migliori Salumi d’Italia 2020. Tutte le operazioni di degustazione e assaggio si sono svolte sotto l’egida di Gurus Reggio Emilia di Sabatino Sorrentino, di Andrea Grignaffini, critico enogastronomico, ed Enzo Vizzari, Direttore de le Guide de l’Espresso.


La premiazione si è tenuta lunedì 02 dicembre 2019, nel prestigioso contesto del Ristorante Da Vittorio di Brusaporto dei fratelli Cerea. A loro va il riconoscimento “Piatto dell’anno con Selezione Salumi 2020”.
L’aperitivo con i migliori salumi d’Italia troverà un matrimonio perfetto con i vini e l’aceto balsamico della Tenuta Venturini Baldini di Quattro Castella, altra eccellenza Reggiana. «Accendere i riflettori sulla salumeria italiana di qualità è una grande soddisfazione che condivido con tutto il team di lavoro – racconta Sorrentino -. Un giusto tributo per un comparto unico al mondo che, per tradizione, tipicità e qualità è paragonabile all’universo del vino, altra grande passione».

Ecco i top 11 salumi d’Italia:
Culatta di Busseto 16 mesi - IBIS 
Prosciutto di Carpegna DOP - Fratelli Beretta 
Prosciutto Crudo Perex Suctum - Ruliano 
Culatello di Zibello DOP - 18 mesi - Antica Ardenga
Bresaola della Valtellina IGP - Paganoni
Bresaola Wagyu - Gio Porro
Speck Alto Adige IGP - Pfitscher 
Guanciale Amatriciano - SANO
Prosciutto Cotto San Giovanni - Capitelli 
Pancetta Selezione 24 mesi - Bettella 
Mortadella Favola Gran Riserva - Palmieri 

“Piatto dell’anno con selezione salumi 2020”
Ristorante Da Vittorio dei Fratelli Cerea – Brusaporto (BG

Lunedì, 02 Dicembre 2019 18:27

Una nuova alleanza per Fiere di Parma

Dalla partnership con C.E.Ucimu spa nasce MECFOR che metterà di nuovo al centro subfornitura con due  saloni innovativi. Dal 2021 un nuovo punto di riferimento, smart e innovativo per l’industria meccanica e manifatturiera

Parma, 2 Dicembre 2019 - MECFOR (SUBFORNITURA, TURNING e REVAMPING). 3 sa-loni distinti ma integrati pensati da due partner riconosciuti quali esperti del settore fieristico di riferimento insieme alle aziende leader espositrici.
Un nuovo salone b2b nel futuro di Fiere di Parma: si chiamerà MECFOR, vedrà la sua prima edizione dal 25 al 27 febbraio 2021 e avrà un partner di assoluto rilievo, CEU - CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU, organizzatore di fiere internazionali di macchine utensili e lavorazioni dei metalli.


Un’ alleanza che riconferma il ruolo strategico di Fiere di Parma. Un polo fieristico rinnovato e soprattutto baricentrico rispetto ad un territorio naturalmente vocato al comparto delle tecnolo-gie: nel raggio di appena 200 km, è concentrato infatti il 70% delle aziende che operano nel set-tore meccanico ed alimentare.Grazie a manifestazioni come SPS, Cibus Tec e la pluridecennale presenza di Subfornitura in Fiere di Parma, la futura manifestazione potrà inoltre beneficiare - mettendolo a fattore comune con le elevate competenze del partner CEU CENTRO ESPOSI-ZIONI UCIMU - del solido network di relazioni di cui è dotato il polo fieristico, sia a livello nazionale che internazionale.


MECFOR (in joint venture tra i partner) si concentrerà su tre giornate e avrà già per l’edizione di partenza la disponibilità del moderno padiglione 2, per una superficie di 24.000 mq.
MECFOR aggregherà in modo innovativo tre sezioni corrispondenti ad altrettanti saloni indi-pendenti e perfettamente sincroni con la domanda del mercato di flessibilità produttiva, di mac-chinari innovativi e rispondenti anche ai criteri di sostenibilità ambientale.
Tre sezioni e due visioni industriali differenti e sinergiche: quella dell’industria manifatturiera da un lato e della lavorazione conto terzi dall’altro.
SUBFORNITURA è lo storico salone di Fiere di Parma, che sarà rilanciato all’interno del nuo-vo format tornando alla sua originale posizione di rilevo. Presenterà un’offerta completa - dalla meccanica alla plastica fino all’elettronica - e sarà dedicato agli operatori interessati ad acquisi-re prestazioni, esternalizzando parte della propria attività sia nei settori tradizionali che in quelli più innovativi .

 

TURNING macchina utensile per eccellenza, il tornio è uno dei primi e più diffusi sistemi di produzione operanti nel comparto delle macchine a asportazione del truciolo. In questo specifi-co segmento l’Italia vanta competenze eccezionali che sono espressione dell’ingegno della mi-riade di imprese, per lo più distribuite nel Nord Italia tra Piemonte, Lombardia, Emilia Roma-gna e Triveneto. A loro e alle tecnologie ad esse collegate è dedicato il salone TURNING.
REVAMPING mostrerà come le macchine utensili possano, se opportunamente retrofittate, avere una seconda vita, rispondendo così a nuove esigenze di una domanda differente rispetto a quella intercettata con la prima vendita (vendita del nuovo).
Un principio, questo, interessante, per l’utilizzatore che può trovare un’offerta più conveniente in termini economici senza derogare alla qualità, considerato l’alto livello dell’esposizione dei macchinari che dovranno essere tutti rispondenti ai criteri previsti da Industria 4.0.
D’altra parte il valore della proposta di questo salone è legato anche alla capacità di rispondere alle esigenze di produzione sostenibile declinata sia in senso economico che in senso sociale e ambientale, in linea con l’approccio dell’economia circolare che si sta facendo sempre più stra-da anche nel mondo dell’industria pesante.
In mostra sarà un’ampia scelta di macchine utensili “revampate” ad asportazione e deformazio-ne tra cui: macchine per taglio lamiera, taglio laser, presse, torni, centri di lavoro, robot ed au-tomazione industriale, fresatrici, alesatrici, filettatrici, macchine per la lavorazione del tubo e fili metallici.
MECFOR nasce per rispondere alle esigenze dell’industria metalmeccanica che rappresenta in Italia il 50% del settore manifatturiero ed oltre il 42% in termini di occupazione.

Recupero crediti sui mercati internazionali e assicurazione del credito estero al centro dell’intesa siglata oggi

Grazie a un accordo in esclusiva con il Gruppo Alibaba, sono 1.000 in poco più di un anno i contratti UniCredit Easy Export firmati con imprese italiane, di cui 139 in Emilia Romagna, che hanno visto aumentare il loro giro d’affari con l’estero del 24%. Modena in testa tra le province della regione con 38 accordi, seguita da Parma (27), Bologna (26) e Reggio Emilia (25)

UniCredit e SACE SIMEST, il Polo dell'export e dell'internazionalizzazione del Gruppo CDP, hanno firmato oggi un accordo per accelerare l’internazionalizzazione delle PMI italiane, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il settore dell'e-commerce che in Italia a fine 2018 ha raggiunto un valore di 10,3 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2017 di 1,1 miliardi (+12%).

Da oggi, infatti, le imprese clienti di UniCredit che hanno sottoscritto un contratto Easy Export, potranno affidarsi ai professionisti SACE SIMEST e a un network di 200 corrispondenti e negoziatori locali, diffusi in tutto il mondo, per poter accedere anche ai nuovi servizi di assicurazione del credito estero e di recupero crediti sui mercati internazionali che permetteranno alle aziende di avere una soluzione più rapida e qualificata per la gestione delle loro relazioni con le controparti internazionali.

Grazie ad un accordo in esclusiva con il Gruppo Alibaba, leader mondiale dell'e-commerce e il più grande mercato globale online della Cina per fatturato, le aziende clienti di UniCredit con Easy Export hanno accesso ad Alibaba.com, il più grande marketplace B2B al mondo, con un presidio in 190 paesi nel mondo e con oltre 160 milioni di operatori registrati, usufruendo di servizi di internet banking e digitali per raggiungere la clientela internazionale attraverso un servizio di vendita personalizzato, distintivo e fornito nella lingua preferita dal cliente. Una opportunità importante dal momento che l’e-commerce B2B è atteso raggiungere un fatturato mondiale di 12 trilioni di dollari al 2020, con una crescita media del 10% negli ultimi 8 anni.

Inoltre, con il supporto di un partner di eccellenza come Var Group – player per la digitalizzazione e i processi IT, UniCredit Easy Export offre l’accesso a servizi ad alto valore aggiunto che vanno dalla creazione di una vetrina dedicata alle aziende e ai propri prodotti, al supporto per la gestione delle pratiche di logistica, fino all’assistenza di un consulente dedicato. E, da oggi, anche ai nuovi servizi specifici di recupero crediti sui mercati internazionali e di assicurazione del credito estero.

A poco più di un anno dal lancio dell’iniziativa, UniCredit Easy Export sta riscuotendo notevole successo tra le PMI italiane: ad oggi sono 1.000 i contratti sottoscritti con imprese italiane, di cui 139 in Emilia Romagna, che hanno visto aumentare il loro giro d’affari con l’estero del 24%. Modena in testa tra le province della regione con 38 accordi, seguita da Parma (27), Bologna (26) e Reggio Emilia (25), che hanno visto aumentare il loro giro d’affari con l’estero del 24%.

"La crescita internazionale delle PMI e l’innovazione digitale sono oggi fondamentali per sostenere la competitività delle imprese – ha affermato Gianfranco Bisagni, Co-CEO Commercial Banking CEE di UniCredit – Easy Export rappresenta una opportunità per incrementare le esportazioni verso quelle aree che trainano la crescita mondiale, soprattutto per le aziende meno strutturate che hanno più difficoltà a raggiungere mercati esteri ad alto potenziale. L’export digitale in Italia è un fenomeno ancora recente ma offre un potenziale di crescita enorme dal momento che rappresenta ancora poco più del 2% dell’export totale. Grazie all’accordo in esclusiva con il Gruppo Alibaba e all’intesa con SACE SIMEST che abbiamo siglato oggi, vogliamo rafforzare ulteriormente la nostra posizione di partner bancario di riferimento per le aziende che vogliono aprirsi ai mercati esteri”.

“Digitalizzazione e innovazione sono due opportunità che negli ultimi anni abbiamo messo al centro della nostra strategia, con l’obiettivo di servire sempre meglio i nostri clienti e portare un numero maggiore di PMI sui mercati di tutto il Mondo - ha dichiarato Antonio Frezza, Direttore Marketing e Innovazione di SACE -. Questa partnership al fianco di due importanti player come UniCredit e Alibaba ci dà la possibilità di offrire la nostra esperienza sui mercati internazionali e la nostra vasta gamma di soluzioni digitali assicurativo-finanziarie disegnate per le PMI, a un numero crescente di aziende, per continuare a fare dell’export un importante driver di crescita del business di un’impresa”.

 

Come commenta Rodrigo Cipriani Foresio, General Manager Alibaba Group and Country Manager Alipay Southern Europe: “Questo nuovo accordo con due realtà di primo piano, come UniCredit e Sace, attive nel supporto dei processi di internazionalizzazione delle imprese italiane, riflette la nostra missione di supportare e facilitare gli scambi commerciali tramite la nostra piattaforma B2B Alibaba.com, che ha scelto l'Italia come paese pilota per consentire alle aziende italiane esportatrici di vendere i propri prodotti ai milioni di compratori di Alibaba a livello globale. Sulla nostra piattaforma B2B sono presenti 10 milioni di compratori attivi in oltre 190 paesi al mondo, in particolare Stati Uniti, India, Brasile, Europa e Australia, mentre in Italia l'obiettivo è di arrivare a 10.000 aziende attive come suppliers su Alibaba.com nel prossimo quinquennio. I settori merceologici principali sono quelli distintivi del Made in Italy, come abbigliamento, agroalimentare, mobili, ma anche realtà come la cosmetica, machinery ed elettronica giocano un ruolo importante. Ritengo che Alibaba.com sia una grandissima opportunità per sostenere l’export delle PMI Made in Italy, la vera linfa dell’economia italiana.”

 

 

Daniele Friggeri e Francesco Mariani hanno partecipato alla loro prima seduta. Affiancheranno Marco Trevisan, rappresentante del Comune di Salsomaggiore, già in carica

Parma, 29 Novembre 2019 – Due nuovi sindaci del territorio hanno esordito all’interno del Consiglio di Amministrazione del Consorzio della Bonifica Parmense. Daniele Friggeri, sindaco di Montechiarugolo e Francesco Mariani, sindaco di Compiano, hanno infatti partecipato alla loro prima seduta del Consiglio di Amministrazione del Consorzio della Bonifica Parmense, alla presenza del Presidente del Consorzio Luigi Spinazzi e del Direttore Generale Fabrizio Useri. I due primi cittadini, rappresentanti dei Comuni all’interno del Consorzio, affiancano – come consiglieri nominati – Marco Trevisan, rappresentante del Comune di Salsomaggiore Terme, che è rimasto in carica. I due nuovi sindaci sono stati eletti durante le elezioni comunali di primavera ed hanno sostituito i precedenti rappresentanti dei due Comuni, Luigi Buriola, ex sindaco del Comune di Montechiarugolo e Gian Paolo Emanueli, ex vicesindaco di Compiano.

Editoriale:  - Editoriale:  - Io querelo te, tu quereli me, noi quereliamo loro...,- Lattiero caseario. Latte in positivo, burro e crema stabili - Cereali e dintorni. Mercato praticamente immobile - Maltempo, in attesa del colmo di piena del Po - Intitolato a Pierluigi Ferrari l'Agrilab di Giarola - Ore 11,00: previsto il passaggio del colmo di piena del Po in territorio parmense -


cibus-48-1dic19.jpgSOMMARIO Anno 18 - n° 48 01 dicembre 2019
1.1 editoriale
Io querelo te, tu quereli me, noi quereliamo loro...
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte in positivo, burro e crema stabili
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato praticamente immobile
5.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 maltempo e colmo di piena del po Ore 11,00: previsto il passaggio del colmo di piena del Po in territorio parmense
7.2 FOOD EVenti Espressioni che abbinano sogni
8.1 maltempo emilia Maltempo, in attesa del colmo di piena del Po.
8.2 ambiente educazione  Intitolato a Pierluigi Ferrari l'Agrilab di Giarola.
10.1 Parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: il Consorzio lancia il progetto premium “40 mesi”
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners

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Domenica, 01 Dicembre 2019 09:33

Piacenza capitale della logistica sostenibile

Con il nuovo polo del ferro Piacenza diventa la capitale di una logistica sostenibile, fortemente interconnessa con il sistema europeo

A Palazzo Farnese l’importante convegno e la firma del protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo nodo intermodale di Piacenza

Il Polo del Ferro è un progetto strategico a livello nazionale, che disegna ancora di più per Piacenza il ruolo di capitale della logistica del Nord Italia, con forti sinergie con l’Europa: una logistica di seconda generazione, sempre più sostenibile a livello ambientale e con positive ricadute in quanto ad attrattività e sviluppo economico del territorio. Sono questi il filo conduttore e le conclusioni dell’importante evento tenutosi questa mattina nella splendida cornice di Palazzo Farnese a Piacenza, che ha visto al tavolo dei relatori i principali attori del progetto del Polo Logistico del Ferro, il nuovo hub intermodale di Piacenza, i cui primi lavori di realizzazione inizieranno a breve a Le Mose, grazie al forte investimento di Piacenza Intermodale, società del Gruppo svizzero Hupac, Mercitalia Logistics e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), e che affonda le sue radici già dai primi anni del nuovo secolo.

La valenza e la strategicità del progetto è stata sottolineata dal prestigioso tavolo dei relatori, con la presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, on. Paola De Micheli, che ha concluso i lavori dopo gli interventi dell’Ambasciatrice svizzera a Roma, Rita Adam, di Marco Gosso, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mercitalia Logistics (Gruppo FS Italiane), di Bernhard Kunz, CEO del Gruppo Hupac, e di Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), nonché di Regione Emilia-Romagna con la consigliera Katia Tarasconi.

A fare gli onori di casa e ad aprire il convegno, dal titolo “La logistica piacentina prende il treno…”, è stato il Sindaco e Presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri, che nel ripercorrere le ultime tappe dello strategico progetto, ha ricordato nei numeri il valore attuale del comparto della logistica e dei trasporti per l’economia piacentina, che oggi “con oltre 11 mila addetti, una superficie di 5 milioni di metri quadrati di cui la metà nel polo di Le Mose e un fatturato complessivo di 1,1 miliardi di euro, è una delle realtà economiche in maggiore sviluppo e con enormi ulteriori potenzialità che potranno concretizzarsi con la realizzazione del Polo del Ferro, su cui l’Amministrazione è fortemente impegnata”.

Al progetto di una logistica sostenibile ha ribadito il proprio sostegno e impegno la Regione Emilia-Romagna nella dichiarazione del Vicepresidente e assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Raffaele Donini, rappresentato dalla consigliera regionale Katia Tarasconi: “Crediamo fortemente nell'importanza di una mobilità delle merci che sia sempre di più legata al trasporto ferroviario, piuttosto che a quello su gomma. Oggi in Emilia-Romagna sono quasi 20 milioni le tonnellate di merci su ferro, l'equivalente di 750.000 camion in meno sulle nostre strade. L'accordo che sigliamo oggi rientra pienamente nell'impegno della Regione e segna un importante passo avanti nell'efficientamento delle infrastrutture ferroviarie del nodo logistico piacentino”.

Particolarmente significativa la partecipazione all’evento dell’Ambasciatrice svizzera a Roma, Rita Adam, che ha dichiarato: “Il trasporto delle merci su rotaia è un fattore di fondamentale importanza per la crescita economica e per la sostenibilità ambientale dell’Europa. Occasioni come quella odierna attestano l’intensa e proficua collaborazione tra Italia e Svizzera, sia a livello pubblico che privato, in ambito di politica dei trasporti. Piacenza si posiziona sempre più come punto focale per il trasporto sostenibile a livello europeo.”

Sono così stati anticipati gli interventi che sono entrati più specificatamente nel merito della presentazione del progetto; l’Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics, Marco Gosso, e il Direttore di Hupac, Bernhard Kunz, hanno evidenziato come il Polo Mercitalia (il raggruppamento delle società del Gruppo FS Italiane che operano nel trasporto merci e nella logistica) e Hupac rappresentano un importante potenziale per la crescita eco-compatibile per la logistica piacentina. Gli investimenti per la costruzione del nuovo terminal di Piacenza permetteranno un ulteriore sviluppo del traffico su ferrovia e la creazione di ulteriori posti di lavoro sul territorio. Per questo motivo il Polo Mercitalia e Hupac accolgono con favore la firma degli accordi e il forte sostegno che fornisce la Regione Emilia Romagna e Piacenza alla logistica su ferro.

L’Amministratore Delegato di RFI, Maurizio Gentile, ha quindi presentato la partecipazione del Gestore dell’infrastruttura nazionale nell’ambito del progetto. “Con la firma di questo protocollo – ha dichiarato Gentile - Rete Ferroviaria Italiana conferma il proprio impegno per lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria di questo territorio a servizio del trasporto merci. Potenziare la rete per consentire la circolazione di treni con maggiore volume di carico, rafforzare i collegamenti con i porti, migliorare il trasporto nell’ultimo miglio da e per i distretti produttivi e i terminali intermodali sono infatti gli strumenti con cui RFI intende contribuire allo shift modale dalla gomma al ferro nel trasporto delle merci e a una mobilità sostenibile per il nostro Paese. Piacenza si trova in posizione privilegiata rispetto ai 4 Corridoi europei TEN-T e il traffico merci da e per la stazione ferroviaria è in continua crescita. Grazie allo scambio di aree con il Comune sarà quindi possibile da un lato incrementare la fruibilità dei poli logistici, migliorare l’accesso all’infrastruttura, offrire servizi integrati, e dall'altro implementare i servizi della stazione cittadina, potenziandone il ruolo di hub intermodale a vantaggio delle tante persone – molte pendolari – che ogni giorno la frequentano”.

A concludere l’importante incontro l’intervento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On, Paola De Micheli: “Piacenza ha anticipato i tempi rispetto al progetto di polo del ferro, oggi ci riappropriamo di una strategia per il nostro territorio, per le imprese e anche per il lavoro perché la logistica di qualità porta investimenti produttivi e anche servizi tecnologici. Siamo arrivati ad una gestione più ordinata del polo logistico superando alcuni problemi e oggi Rfi è in grado di anticipare gli investimenti per avviare la realizzazione del polo del ferro, non sussistono più problemi burocratici. Con i tempi certi di questo progetto abbiamo raggiunto un obiettivo, ma dobbiamo già porcene un altro: occorre tornare per Piacenza a parlare di sviluppo, senza consumare altro suolo ma attraendo nuove imprese. Solo così la logistica può essere quella opportunità di crescita economica e sociale per il nostro territorio”.

Al termine del convegno, Comune di Piacenza, Ministero dei Trasporti, Regione Emilia-Romagna, RFI e FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane) con l’Amministratore Delegato Umberto Lebruto, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che definisce gli obiettivi e le modalità attuative del nodo intermodale “Polo Logistico del Ferro”, un’operazione strategica che apre non solo per Piacenza, ma per il sistema economico del Nord Italia una nuova stagione di sviluppo legata a una logistica sostenibile e con forte interconnessioni con il tessuto economico e produttivo europeo.

 

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Di Mario Vacca Parma 01 dicembre 2019 - Con la modifica dell’articolo 2477, comma 2, lett. c), cod. civ., le società a responsabilità limitata e le società cooperative (costituite in forma di Srl) devono procedere alla nomina obbligatoria dell’organo di controllo o del revisore al superamento per due esercizi consecutivi di almeno uno dei seguenti limiti:

 totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 4 milioni di euro;
 ricavi delle vendite e delle prestazioni: 4 milioni di euro;
 dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità.


Una rilevante novità è stata introdotta dall’articolo 379, comma 2, D.Lgs. 14/2019, secondo il quale, se l’assemblea che approva il bilancio in cui vengono superati i limiti sopra richiamati non provvede, entro trenta giorni, alla nomina dell’organo di controllo o del revisore, provvede il Tribunale su richiesta di qualsiasi soggetto interessato o su segnalazione del conservatore del registro delle imprese.


Tale cambiamento è dovuto alla volontà del legislatore di aumentare il numero delle società nelle quali è presente un organo di controllo o un revisore, al fine di rendere operativo l’obbligo di segnalazione interna ed esterna previsto dagli strumenti di allerta di cui al nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza.


L’articolo 379, D.Lgs 14/2019 ha fissato in 9 mesi, dalla data della sua entrata in vigore (16.03.2019), quindi entro il 16.12.2019, il termine entro il quale le Srl e le cooperative, già costituite alla medesima data del 16.03.2019, dovranno provvedere alla nomina dell’organo di controllo o del revisore, ed eventualmente uniformare l’atto costitutivo e lo statuto in caso di presenza di disposizioni sui controlli non conformi alle nuove norme .


Entro il prossimo 16.12.2019 tutte le società che hanno superato i limiti di cui all’articolo 2477 cod. civ. negli esercizi 2017 e 2018, e i cui statuti prevedono la nomina obbligatoria dell’organo di controllo o del revisore rinviando ai limiti dell’articolo 2477 cod. civ. dovranno convocare l’assemblea dei soci al fine di nominare il relativo organo di controllo o di revisione, mentre le società i cui statuti prevedono la nomina dell’organo di controllo o del revisore rinviando a parametri diversi da quelli previsti dall’articolo 2477 cod. civ. dovranno procedere alla convocazione dell’assemblea per la modifica statutaria (articolo 2480 cod. civ.) e alla nomina dell’organo di controllo o di revisione.

La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito esperienza e ho potuto specializzarmi nel controllo di gestione e finanza d’impresa.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza tra Capri, Napoli e la penisola Sorrentina con il ruolo di Temporary Manager, per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di prevedere e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho voluto fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori e, alla gestione di società e conti esteri per favorire l'internazionalizzazione ed armonizzare la fiscalità tra i diversi paesi ove i clienti operano.
Nel frattempo ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni - nel ruolo di vice presidente - ottenendo una buona padronanza della dialettica, doti di Pubblic Relation e, una buona rete di contatti personali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio obiettivo è lavorare sodo ma, con Etica ed Urbanità.

Riferimenti
Mario Vacca Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: ‭+39 347 2955391‬
WEB Linkedin: https://www.linkedin.com/in/vaccamario/?originalSubdomain=it

Rischio idraulico e idrogeologico, Riskilience innovation camp linguaggi e comportamenti per comunità resilienti ai rischi naturali – Bologna 5 e 6 dicembre (allegato il programma in pdf)
Due giorni di laboratorio partecipato promosso dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po per migliorare la capacità di reagire a fenomeni naturali da parte di territorio e società a livello europeo.

 In questi giorni le cronache sono piene di notizie su eventi anche drammatici dovuti al maltempo e legati al rischio idraulico e idrogeologico.
Il dito viene spesso puntato sulla carenza di prevenzione e ancora sull’inevitabile incertezza nella previsione degli eventi resa ancora più preoccupante da una situazione climatica in cambiamento.
Fattori determinanti che spesso riducono gli effetti degli eventi sono la consapevolezza e la preparazione dei cittadini e ancora di più la capacità di reagire positivamente a eventi naturali a volte drammatici. Questa ultima dote è nota come resilienza.
Questo è il tema centrale dell’INNOVATION CAMP RISKILIENCE, un laboratorio innovativo di partecipazione organizzato dall’Autorità distrettuale del fiume Po con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito dell’iniziativa “La Scienza incontra le Regioni” promossa dal Parlamento Europeo attraverso il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea (JRC), che riunisce esperti di vari settori chiave per un concreto ragionamento guidato, facilitato e partecipato.
L’Innovation Camp Riskilience ha come obiettivo la creazione di comunità resilienti ai rischi naturali attraverso l'identificazione di nuovi linguaggi e comportamenti che promuovano l’interazione positiva fra tutte le parti dell’organismo sociale (istituzionali ed enti, mondo scientifico e della ricerca, mondo delle imprese e società civile).
Le sfide che vengono affrontate nei quattro gruppi dell'Innovation Camp sono: Rischio e Resilienza, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile; Rischio e Comunicazione, promossa da ARPAE; Rischio e Memoria, promossa dal CNR e Rischio e Governance, promossa dalla Regione Lombardia.
Alla fine dei due giorni i partecipanti avranno definito idee e soluzioni per un piano di azione immediato, a breve e lungo termine a livello locale, nazionale ed europeo.
L'Innovation Camp è un metodo interattivo di prototipazione strategica messo a punto dal JRC in collaborazione con il Comitato europeo delle Regioni, Educore (Olanda) e FUTOUR (Italia) per trovare soluzioni efficaci alle sfide globali.

In allegato il programma Riskilience www.riskilience.adbpo.gov.it 

 

Sabato, 30 Novembre 2019 07:47

Le api per salvare l’ambiente

Le api per salvare l’ambiente: nella sede di Confagricoltura parma la prima arnia smart. Marini: “creiamo una rete in tutto il parmense”

Un’arnia smart per salvare, insieme alle api, il nostro ambiente e contrastare l’inquinamento. Ha questo fine l’installazione nella sede di Confagricoltura Parma in via Magani, zona San Pancrazio, della prima “arnia smart” del Parmense nell’ambito di una partnership tra Confagricoltura Parma e Beesmart Italy che coinvolge anche l’Azienda agraria sperimentale Stuard, per la corretta conduzione della famiglia di api.

“L’arnia – spiegano gli ideatori Lorenzo Ovrezzi, Luigi D’Ovidio e Stefano Sarti – è dotata di una stazione meteorologica e di una serie di sofisticati sensori che permettono di raccogliere ed elaborare numerosi dati: tra questi l’umidità, il peso, la temperatura interna ed esterna, il particolato in atmosfera (Pm10 e Pm2,5) oltre ad effettuare il conteggio della popolazione attiva in volo”.

“Le api, – commenta Mario Marini, presidente di Confagricoltura Parma – oltre ad essere il garante essenziale della biodiversità del nostro pianeta, sono degli affidabilissimi organismi di monitoraggio dell’ambiente. Poter analizzare la loro opera in modo puntuale e preciso permette di utilizzarle come indicatori multispettro di dati ambientali. La nostra idea, contando sull’adesione dei soci di Confagricoltura Parma e di tutti gli agricoltori interessati, è quella di installare le arnie smart in differenti luoghi della provincia in modo da creare una rete di misurazione indipendente in grado di garantire un monitoraggio costante e raffinate mappe dell’inquinamento dell’aria a livello locale. Collegando i sensori ad un cloud sarà possibile raccogliere una mole notevole di dati sulla qualità ambientale di una determinata zona aiutando i decisori e noi agricoltori ad adottare le migliori pratiche”.

Pieno appoggio all’iniziativa da parte del Comune di Parma. “Avere un’installazione di questo tipo in città – commenta Sebastiano Pizzigalli, consigliere comunale delegato alle Politiche agricole e ai rapporti con il territorio - è sicuramente un valore aggiunto. Le funzioni hanno risvolti potenzialmente interessanti sia per il settore pubblico che privato. In particolare l’analisi dei dati da remoto permette all’imprenditore di capire quando e come intervenire in modo oggettivo e mirato, mentre per un’amministrazione pubblica sono preziosi i dati atmosferici e quelli relativi all’inquinamento così da indirizzare parte delle proprie politiche ambientali. Fa molto piacere che questa idea di progetto sia nata e sia stata portata avanti proprio da tre giovani tecnici del territorio”.

A sostenere l’iniziativa anche la Regione Emilia-Romagna. “L’arnia smart – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli – è un passo importante per il settore con una sensoristica che è uno strumento prezioso per un’apicoltura in grado di resistere al cambiamento climatico. La nostra Regione ha investito molto sull’apicoltura che è un settore fondamentale per vivere. Abbiamo approvato, di recente, una nuova legge che punta molto sulla biodiversità. Da tempo abbiamo un osservatorio per evitare che ci sia una moria di api e si possa tenere monitorato tutto il territorio. Si sono previsti anche dei contratti di filiera, con i sementieri, per fare in modo che si possano arginare i problemi che possono derivare alle api da alcune colture ed abbiamo investito anche nell’ambito dell’Ocm. Spero che l’arnia smart possa diventare una delle buone pratiche da diffondere nel Parmense ed in tutto il territorio regionale

Roberto Reggiani (direttore Azienda agraria sperimentale Stuard e presidente dell’Associazione apicoltori di Parma, Reggio e Modena) si è detto “contento che anche l’apicoltura sperimenti certe progettualità” ed ha aggiunto “sarà importante sapere che tipo di polline avranno le api al momento di rientrare nell’arnia”.

L’arnia smart collocata nella sede di Confagricoltura sarà gestita dall’Azienda agraria sperimentale Stuard che metterà in atto i protocolli veterinari ed effettuerà le periodiche e basilari operazioni di pulizia al fine di garantire un’efficace lettura dei sensori di bordo. L’arnia smart sfrutta l’energia solare ed è dotata di una batteria di riserva che mantiene il dispositivo in carica anche senza luce solare diretta.

FOTO ALLEGATE: Da sinistra Riccardo Reggiani, Eugenio Zedda, Lorenzo Ovrezzi, Mario Marini, Stefano Sarti e Luigi D’Ovidio. L’arnia smart.

Lo scopo primario del Progetto, presentato al Museo Ferrari di Maranello (MO) il 28 novembre, è promuovere lo sviluppo di un nuovo segmento di mercato sempre più richiesto dal consumatore: la lunga stagionatura “40 mesi”. Sono già 56 i caseifici aderenti, per oltre 31 mila forme destinate a diventare Parmigiano Reggiano “40 mesi”.

Reggio Emilia, 29 novembre 2019 – Il suo profumo deciso e speziato, il sapore sapido e intenso rendono il Parmigiano Reggiano 40 mesi un prodotto dalle caratteristiche inconfondibili e sempre più richiesto sulle tavole dei consumatori. È per questo motivo che il Consorzio Parmigiano Reggiano ha lanciato il Progetto Premium “40 mesi” nel corso di un evento dedicato che si è tenuto giovedì 28 novembre al Museo Ferrari di Maranello (MO).

Ricordiamo che la stagionatura minima per il Parmigiano Reggiano è di 12 mesi (il più lungo periodo di stagionatura minima di tutti i formaggio DOP), mentre non esiste una stagionatura massima imposta dal Disciplinare di produzione.

Friabile, estremamente solubile e dalla forte personalità, il Parmigiano Reggiano 40 mesi è apprezzato e utilizzato dai cuochi di tutto il mondo come ingrediente per dare un tocco di umami ai piatti. Solo la degustazione in purezza, tuttavia, riesce a trasferire al naso e al palato tutta la complessità e le caratteristiche organolettiche di questo formaggio: dalle note speziate, in particolare noce moscata e pepe, a quelle di frutta secca, fino al brodo di carne.

“Lo scopo del Progetto Premium ’40 mesi’ – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – è promuovere lo sviluppo di un nuovo segmento di mercato a lunga stagionatura. Il Consorzio punta a raggiungere l’obiettivo introducendo una specifica selezione di qualità a garanzia del consumatore e agevolando, anche economicamente, i caseifici che decideranno di aderire all’iniziativa. Di fatto, il Consorzio vuole operare da ‘acceleratore’ di un trend che è anche un’opportunità per i produttori”.

“Il Progetto – ha aggiunto Bertinelli – parte dal lato dell’offerta offrendo un incentivo ai caseifici per trattenere sulle loro scalere 30 mila forme che oggi hanno 24 mesi e 70 mila forme delle produzioni 2018. Il tutto affinché questo prodotto non finisca sul mercato prima del dovuto. Lavorando in comunicazione, di concerto con la gdo, puntiamo a portare sugli scaffali uno stagionato 40 mesi per Natale 2020. L’importanza del nuovo Progetto si può facilmente intuire dai numeri: al momento del lancio sono già 56 i caseifici aderenti, per un totale provvisorio di oltre 31 mila forme”.

Il Progetto “40 mesi” agirà in concerto con le altre politiche del Consorzio – dalla nuova campagna pubblicitaria alle iniziative di trade marketing – per sviluppare le vendite dirette dei caseifici e per contenere l’offerta di prodotto, in modo da mantenere le condizioni di equilibrio di mercato.

 

L’evento di presentazione del Progetto Premium “40 mesi” è stata anche l’occasione per premiare i caseifici della Nazionale del Parmigiano Reggiano, reduci da un World Cheese Awards da record. Nel corso dell’ultima edizione che si è tenuta lo scorso ottobre a Bergamo, la Nazionale - composta da 86 caseifici provenienti da tutte le province del comprensorio – ha vinto 110 medaglie tra cui 4 Super Gold. Il Parmigiano Reggiano (25 mesi) della Latteria Santo Stefano di Parma è riuscito ad aggiudicarsi il secondo posto assoluto tra 3.804 formaggi provenienti da 42 paesi.

 

 

E’ riaperta alla circolazione dalle 17.30 di questo pomeriggio via Nino Bixio, che già dalla mattinata odierna è stata oggetto di un intervento di pulizia volto a consentire il transito dei mezzi. Sempre nel pomeriggio, il sindaco Patrizia Barbieri ha firmato l’ordinanza che revoca il provvedimento di sgombero delle aree golenali emesso, per ragioni di sicurezza, nei giorni scorsi.

Resta comunque valida l’allerta 116, dalle 0.00 del 29 novembre per le successive 24 ore, con colore arancione per criticità idraulica, dovuta al passaggio della piena del Po a Casalmaggiore. Per il territorio di Piacenza, l’allerta è verde, essendo previsti livelli in diminuzione, sotto la soglia 1.
Permane la criticità idrogeologica gialla per Trebbia e Nure, nei tratti terminali prossimi alla confluenza con il fiume Po.


L’Ufficio di Protezione Civile del Comune di Piacenza ricorda comunque la raccomandazione di non avvicinarsi agli argini e alle aree golenali, nonché alle aree allagate.

 

Impact Now: tour su sostenibilità, imprenditoria sociale, economia impact

Milano, 25 novembre 2019 – UniCredit Social Impact Banking affianca LITA.co Italy sponsorizzando le tappe di Bologna (29/11) e Milano (5/12) del tour Impact Now

UniCredit Social Impact Banking affianca LITA.co Italy sponsorizzando le tappe Impact Now di Bologna (29/11) e Milano (5/12), per supportare l’innovazione sociale, la cittadinanza attiva e responsabile, l’imprenditoria a impatto positivo. Una partnership in linea con l’impegno concreto di UniCredit nello sviluppo di una società più equa e inclusiva, mission perseguita in particolare con il programma UniCredit Social Impact Banking.


Appuntamenti:
29/11, Bologna, CNR Bologna (Via Piero Gobetti, 101 – Bologna)
05/12, Milano, BASE Milano (Via Bergognone, 34 – Milano)
Iscrizione obbligatoria e gratuita su Eventbrite:
http://bit.ly/IN19UniC


Cos'è Impact Now?
Impact Now è un tour dedicato all’impatto positivo, ideato e curato da LITA.co, primo gruppo europeo per l’impact investing dedicato ai cittadini; presente in Francia, Belgio e Italia, ha come obiettivo la promozione di imprese con impatto sociale e ambientale positivo.
LITA.co Italy ha lanciato la seconda edizione europea di Impact Now, che sta facendo tappa in 7 città italiane da settembre a dicembre 2019: Catania, Roma, Napoli, Firenze, Torino, Bologna, Milano.
L’obiettivo del tour Impact Now è quello di sviluppare una vera e propria comunità dell’impatto positivo, in cui tutti gli attori del settore si incontrano e collaborano per rispondere alle sfide della nostra società. A condividere obiettivi e valori con LITA.co sono i partner – locali e nazionali – del tour Impact Now. Tra questi spiccano i due sponsor: UniCredit Social Impact Banking e Oltre Open Innovation Hub.
Social Impact Banking è il programma di UniCredit che rappresenta l’impegno concreto della Banca nello sviluppo di una società più equa e inclusiva. Sostiene microimprese e innovatori sociali profit e non-profit attraverso l’individuazione, il finanziamento e la promozione di iniziative che abbiano un impatto sociale positivo. UniCredit è sponsor della tappa bolognese (29 novembre) e di quella – conclusiva – di Milano (5 dicembre).
Main partner e sponsor del tour, Oltre Open Innovation Hub, provider di innovazione e incubatore che accompagna startup e imprese nello sviluppo di valore e competitività, orientandone le scelte di responsabilità rispetto agli impatti ambientali e sociali.


UniCredit Social Impact Banking
UniCredit partecipa a Impact Now in qualità di partner e sponsor delle tappe di Bologna e Milano. La partecipazione si allinea alla mission di UniCredit, determinata a contribuire allo sviluppo delle comunità in cui opera. Un impegno che si concretizza nel programma UniCredit Social Impact Banking, attraverso il quale la banca si impegna nel costruire una società più equa e inclusiva, finanziando e promuovendo progetti imprenditoriali con un impatto sociale positivo. L'approccio mira a generare sia ritorni economici degli investimenti che un più diffuso benessere sociale.
Un progetto con una vision a lungo termine, mosso dalla convinzione che “Per fare bene, bisogna fare del bene”, da un forte senso etico e dalla volontà di sostenere le comunità nelle quali opera la Banca.


UniCredit Social Impact Banking opera su tre linee principali:
- Microcredito
- Impact financing
- Promozione dell’educazione finanziaria, della cittadinanza attiva e dell’inclusione economica
Il programma si concentra sull’offerta di prodotti di credito più inclusivi della tradizionale offerta bancaria, la condivisione delle competenze finanziarie e manageriali della Ban¬ca con i clienti e le comunità di riferimento e la creazione di reti con altre imprese e attori dell’ecosistema sociale, come le associazioni di promozione sociale, associazioni di categoria, le fonda¬zioni e le istituzioni pubbliche. Il programma, avviato in Italia a fine 2017, si sta gradualmente estendendo ad altri mercati nei quali il Gruppo opera, adattandosi in funzione delle esigenze locali. In Italia, dal suo lancio, ha erogato 2.247 prestiti di microcredito per un importo di 44.350.000 euro (al 30 settembre 2019).
L’impact financing offre sostegno finanziario all’innovazione sociale, riconosciuta come motore positivo di cambiamento, attraverso prestiti a condizioni van¬taggiose e formazione finanziaria, condividendo le sue “storie di successo” e promuo¬vendo nuove partnership e attività di network. Inoltre, attraverso un meccanismo di pay for success, vengono riconosciuti ulteriori benefici economici definiti in base al raggiungimento di obiettivi a impatto sociale condivisi. Finora, Social Impact Banking ha erogato in Italia 50 operazioni per 62.600.000 euro di impact financing ed è stata premiata da ABI per “L'Innovazione nella Sustainable finance”.
UniCredit favorisce lo sviluppo della cittadinanza attiva e responsabile e l’inclusione economica dei giovani attraverso il programma triennale Startup your life, riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione dell’Università e della Ricerca tra i “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”. Dal suo avvio, Startup your life ha raggiunto oltre 26.000 studenti di 270 scuole superiori e ha erogato 2.000.000 di ore di formazione, avvalendosi sia del supporto di 370 persone tra cui tutor, colleghi ed ex colleghi e di una piattaforma di e-learning, premiata come vincitrice del primo premio "Best Unique or Innovative Learning and Development Programme" da Brandon Hall - leader nella ricerca nel campo dell'istruzione.


Oltre Open Innovation Hub
Oltre Open Innovation Hub è un provider di innovazione che promuove programmi di sviluppo di startup e imprese, con l’obiettivo di accrescerne valore e competitività, orientandone le scelte di responsabilità rispetto agli impatti ambientali e sociali. Oltre Open Innovation Hub è un progetto promosso da Entopan, che ne cura l'Advisor Strategico. Partner di capitale è SEFEA Impact, la cui operatività è basata sui principi della finanza a impatto positivo, a livello sociale e ambientale, al fine di creare valore oltre al semplice ritorno economico.
Attraverso iniziative nazionali di open innovation, alimenta un complesso ecosistema di startup, imprese, centri di ricerca e investitori che, anche dal Sud, sostiene l’innovazione sociale e tecnologica. Oltre Open Innovation Hub integra l’attività di pre-incubazione, incubazione e scale-up di imprese e startup, con servizi di networking che includono grandi investitori italiani, privati e istituzionali; promuove progetti di trasformazione digitale con i quali dare risposte ai fabbisogni di imprese, territori (in ottica smart city e smart land) e persone.
Open Innovation Hub aderisce e supporta Impact Now, il tour sulla sostenibilità e l’impact investing, promosso e organizzato da LITA.co, con l’obiettivo di far emergere, integrare e finanziare le realtà imprenditoriali impegnate in azioni a impatto positivo.
La collaborazione con LITA.co è una importante tappa nel percorso intrapreso da Oltre Open Innovation Hub in favore dell’innovazione sostenibile e responsabile. Tra i programmi significativi promossi negli ultimi mesi, si ricordano: Innovare in Rete, un programma di finanziamento e accompagnamento del valore di 10 milioni di euro che a ha visto concorrere oltre 350 startup e imprese innovative; Harmonic Innovation Contest, un programma per progetti innovativi orientati all’umanesimo digitale, cui hanno concorso oltre 70 tra startup, spin-off universitari e PMI.
Il concetto di Harmonic Innovation è rappresentativo della vision di Oltre Open Innovation Hub. È un nuovo paradigma che arricchisce e amplia gli attuali modelli di open innovation: promuove la co-creazione di soluzioni innovative con un approccio multidisciplinare, centrato sulla persona e sui valori legati al territorio, al patrimonio sociale, culturale, sapienziale delle comunità.
Oltre Open Innovation Hub ha attivato l’Harmonic Innovation Hub con l’obiettivo di realizzare un ecosistema dedicato alle attività di ricerca e sviluppo che sorgerà presso il Campus dell’Università della Calabria al servizio, in particolare, di tutto il Sud Italia e dei paesi transfrontalieri dell’area euro-mediterranea.
Oltre Open Innovation Hub opera all’interno di un vasto e qualificato network di competenze. Tra i partner funzionali ai programmi di Open Innovation: Università della Calabria, Cariplo Factory, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Giacomo Brodolini, Banca Etica, NTT DATA Italia, A Colorni-Hirschman International Institute, StratEQ, AssoFintech.


La comunità dell’impatto positivo e i Partner di Impact Now
La collaborazione coi partner – locali e nazionali – si sta rivelando fondamentale per il successo del tour. «Abbiamo raccolto una sorprendente risposta positiva dagli attori dell’ecosistema impact italiano, che stanno contribuendo attivamente al successo del tour Impact Now», ha dichiarato Stefano Rossi (country manager LITA.co Italia), aggiungendo che alcuni di essi hanno manifestato interesse per una seconda edizione. In particolare i partner stanno contribuendo con la propria expertise nella definizione e nell’offerta dei contenuti di qualità per i workshop dedicati a imprenditori e startupper (durante la prima parte di ciascuna tappa), nonché nel condividere la propria prospettiva – differente in base al settore di appartenenza – su un ecosistema (quello dell’economia e degli investimenti impact) ancora in definizione ma sicuramente in forte crescita anche nel nostro paese, come tutto ciò che è correlato alla sostenibilità e alle iniziative in linea con gli SDG dell’ONU.
Impact Now si sta dimostrando un’occasione di proficuo confronto tra attori della finanza tradizionale e della finanza alternativa (LITA.co, in Italia, adopera esclusivamente lo strumento dell’equity crowdfunding). Stefano Rossi, country manager LITA.co Italia: «Si stanno delineando ampi spazi di collaborazione e, con alcuni dei principali attori, continueremo a collaborare per capire come aiutare al meglio l’economia reale».
I partner di Impact Now partono tutti dalla consapevolezza della necessità di informare i cittadini sulle possibilità di avere un impatto positivo attraverso il proprio stile di vita, le scelte di consumo e di investimento; e di dare agli imprenditori gli strumenti necessari allo sviluppo di idee e progetti in linea con gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDG).
Il tour si rivolge a tutti gli attori – attuali e potenziali – dell’impatto positivo: startup innovative, imprese, investitori a impatto, imprenditori sociali, incubatori e acceleratori, fondazioni, banche, fondi d’investimento, business angel, Università, istituzioni pubbliche e cittadini.


Silvia Squarciotta, coordinatrice del tour Impact Now Italia, raccontando la genesi e gli obiettivi del tour ha dichiarato: «il nostro obiettivo è dare, da un lato, la possibilità agli imprenditori sociali di far conoscere il proprio progetto a impatto positivo, su tutto il territorio, grazie agli eventi in streaming e al sito internet; dall'altro, avvicinare un numero sempre maggiore di investitori al tema degli investimenti a impatto positivo, portando testimonianze concrete di investimenti impact di successo».
Crediamo che coinvolgere tutti, dagli investitori agli imprenditori, dalle istituzioni ai cittadini, sia il miglior modo per parlare di sostenibilità, innovazione sociale, imprenditorialità e obiettivi dello sviluppo sostenibile, con chi se ne occupa quotidianamente. Parteciperanno persone e realtà tra loro molto diverse, unite dalla volontà di avere un ruolo, attivo e positivo, sulla nostra società. «Ci impegniamo perché vedano in Impact Now un nuovo strumento di collaborazione», ha continuato Squarciotta.
Molti i partner che hanno aderito al tour. Una lista completa di Sponsor e Partner è disponibile sul sito: https://impactnow.it/partecipa/partner/.


Accanto al main partner e sponsor Oltre Open Innovation Hub, che supporta LITA.co Italy in ogni tappa, e a UniCredit – sponsor degli appuntamenti di Bologna e Milano – è fondamentale la collaborazione con tutti i partner e in particolare con quelli locali che ospitano le varie tappe del tour: Project Ahead, Vulcanìc, Open Impact, Yunus Social Business Centre University of Florence, SocialFare, ART-ER, Avanzi e Make a Cube.
I temi: imprenditorialità sociale e sostenibile, impact investing
Sette tappe per condividere esperienze, progetti, idee, bisogni, opportunità e soluzioni sui temi dell’impatto sociale e ambientale positivo. Si parlerà di sostenibilità, imprenditoria sociale, innovazione sostenibile, strumenti di finanza alternativa come equity crowdfunding e finanza ad impatto, approfondendo il tema degli investimenti in linea con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile (SDG) definiti dall’ONU.


Le imprese a impatto sociale positivo
Le imprese a impatto positivo sono quelle che generano valore economico e, contemporaneamente, impatto positivo dal punto di vista sociale e ambientale. In Italia le imprese che rientrano in questa categoria, e definite spesso “a impatto sociale”, sono circa 10.000.
Il tour Impact Now ha la finalità di promuovere l’imprenditoria e l’innovazione sociale in Italia, e di far conoscere al grande pubblico il ruolo che l’impact investing può rivestire in qualità di abilitatore di quelle iniziative imprenditoriali sostenibili sia dal punto di vista economico sia da quello sociale e ambientale.
L’impact investing finora è stato prerogativa degli investitori istituzionali. L’obiettivo di LITA.co – azienda promotrice del tour – è proprio la democratizzazione dell’impact investing, cioè l’apertura di opportunità di investimento in progetti a impatto sociale per il pubblico retail, per chiunque voglia sostenere i progetti di valore che altrimenti avrebbero difficoltà ad accedere a grandi capitali per la propria crescita.


Le origini del tour Impact Now
L’obiettivo del tour Impact Now è quello di sviluppare una vera e propria comunità dell’impatto positivo, in cui tutti gli attori del settore si incontrano e collaborano per rispondere alle sfide della nostra società.
Il ciclo di eventi è ideato e curato da LITA.co, primo gruppo europeo per l’impact investing dedicato ai cittadini; presente in Francia, Belgio e Italia, ha come obiettivo la promozione di progetti imprenditoriali con impatto sociale e ambientale positivo. LITA.co Italia (https://it.lita.co/) ha lanciato la seconda edizione europea di Impact Now (dopo quella belga che ha avuto luogo in Belgio da gennaio a giugno 2019), che toccherà 7 città italiane da settembre a dicembre 2019.


Format
Ogni tappa è divisa in due parti:
- La prima parte è dedicata alla formazione degli imprenditori, con workshop su incubazione e accelerazione di startup, valutazione d’impatto e crowdfunding.
- La seconda parte dà a tutti – operatori del settore e cittadini – l’opportunità di approfondire e confrontarsi su imprenditorialità sociale, innovazione sociale, finanza sostenibile e a impatto. In particolare, al panel sull’impact investing di ogni tappa hanno partecipato relatori provenienti dal mondo della finanza classica (Sella, BNL Bnp Paribas, Banca Etica), della filantropia strategica (Fondazione Lang), della finanza alternativa (PerMicro, LITA.co), e rappresentanti dell’imprenditoria sociale.
Dopo la Pitch competition e il racconto di una o più esperienze imprenditoriali, inizia la tavola rotonda per indagare le sfide e le opportunità di fare business ad impatto positivo in Italia.
A Milano vi sarà la premiazione dei vincitori della Call for Impact.


Agenda Impact Now Bologna
A Bologna (29 novembre), il primo workshop – sull’incubazione e accelerazione di startup a impatto positivo – sarà tenuto da Nicoletta Tranquillo (Kilowatt) e Valerio Betti (COB Social Innovation), dalle 14.30 alle 16.00.
Il secondo workshop (dalle 16.00 alle 18.00) sarà tenuto da Francesca Passeri (European Crowdfunding Network), che delineerà una panoramica del crowdfunding in Europa e approfondirà modelli, piattaforme, benefici delle raccolte di crowdfunding, con un focus sui progetti a impatto positivo.
La seconda parte dell’evento di Bologna vedrà il susseguirsi di numerosi speaker, esperti di imprenditoria e finanza a impatto:
- Paolo Venturi (AICCON): keynote speech sull’impact investing.
- Elena Montironi (Ecolvere, una BCorp italiana).
- Francesca Corrado (Scuola di Fallimento) per Fail! Inspiring resilience.
- Marco Nannini (Angels4Women), Livio Stellati (UniCredit), Valerio Betti (COB Social Innovation), Stefano Rossi (LITA.co Italy) interverranno al panel, moderato da Saverio Cuoghi (podcaster).
Per maggiori informazioni sull’agenda di Bologna: https://impactnow.it/citta/in19-bologna/.

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Agenda Impact Now Milano
A Milano (5 dicembre), vi sarà un solo workshop (dalle 15.30 alle 17.00), a cura di Avanzi, tenuto da Matteo Bartolomeo e Matteo Prizzon.
Alla seconda parte, dalle 17.30 alle 21.30, parteciperanno:
- Paolo Landoni (SIT Social Innovation Teams): keynote speech sull’impact investing.
- Giulia Detomati (InVento Lab) e Stefania Barbato (Fintech District) per presentare la Fin4Change Sustainability Academy.
- Matteo Bartolomeo (Avanzi), Patrizia Misciattelli (Associazione Italiana Family Officer), Elena Casolari (Opes LCEF), Stefano Rossi (LITA.co Italy), Marco Nannini (Impact Hub Milano), Laura Penna (UniCredit Social Impact Banking), Annibale d’Elia (Comune di Milano), Elisa Ricciuti (Cottino Social Impact Campus) interverranno ai due panel, moderati da Alessia Maccaferi (giornalista, Il Sole 24Ore).
- Giuseppe Allocca (LoFoIo): monologo teatrale, “Genesi del rigenero”, sull’economia circolare.
- L’evento si concluderà con la premiazione dei vincitori della Call for Impact e l’aperitivo finale.
Per maggiori informazioni sull’agenda di Milano: https://impactnow.it/citta/in19-milano/.

 

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Link e hashtag
Sito web: https://impactnow.it/
Press room: https://impactnow.it/press/
Elenco aggiornato dei partner: https://impactnow.it/partecipa/partner/
Iscrizione gratuita su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/o/litaco-italia-18146001034
Facebook: https://www.facebook.com/LITA.co.Italy/
Twitter: https://twitter.com/LITAco_Italy

Giovedì, 28 Novembre 2019 09:19

Reggio Emilia, riaprono i ponti

In considerazione del livello del Po che, all'idrometro di Boretto, è ormai stabilmente sotto i 7,50 metri la Provincia di Reggio Emilia, d'intesa con quella di Mantova, ha deciso di procedere, verso le ore 9, alla riapertura del ponte tra Boretto e Viadana. Verso le ore 15 sarà riaperto anche il ponte tra Guastallae e Dosolo. Resta invece chiusa, fino al rientro del Po sotto soglia di attenzione 3 (6,5 metri), la strada arginale.

Giovedì, 28 Novembre 2019 08:10

Piacenza, aggiornamento maltempo

Piacenza, 27 novembre 2019 - Continua l’attento monitoraggio del territorio da parte del Consorzio di Bonifica di Piacenza. 

Sorvegliati speciali Il fiume Po e le aree immediatamente vicine.

Tra gli interventi più importanti, spicca sicuramente quello a Rivo di Calendasco di ieri sera. Qui, grazie a una pompa idrovora si è proceduto allo scolo delle acque in arrivo da monte verso il Po, evitando l’allagamento delle 15 abitazioni presenti a monte delle frazione.

Da parte del personale del Consorzio continua il presidio degli impianti idrovori 24 ore 24 e la reperibilità di tecnici e operativi dislocati sul territorio.

Nella giornata di oggi, e viste le nuove piogge, è stato intensificato il funzionamento di tutti gli impianti idrovori posizionati lungo la fascia costiera del Po, attivi sia con le pompe, utili al deflusso delle acque che arrivano da monte, sia con le paratoie che, chiuse, non permettono il rigurgito del grande fiume sui territori limitrofi. In aggiunta agli impianti, attivata anche una pompa idrovora a Zerbio.

Terminato alle 15 di oggi (e iniziato lunedì alle 12) il funzionamento della pompa posizionata nell’area golenale di Caorso in soccorso ad una azienda agricola allagata.

Ecco i dati di funzionamento degli impianti idrovori:
- Finarda (Piacenza): dal primo di novembre ad oggi alle ore 15, sollevati 190 mila metri cubi di acqua di cui 140 mila da sabato.
- Armalunga (zona sub urbana): dal primo di novembre ad oggi alle ore 15, sollevati 4 milioni e 100 mila metri cubi di acqua di cui 1 milione e 630 mila sabato.
- Zerbio (Caorso): dal primo di novembre ad oggi alle ore 15, sollevati 2 milioni e 200 mila metri cubi di acqua di cui 240 mila sabato.
- Casino Boschi (Sarmato): dal primo di novembre ad oggi alle ore 15, sollevati 1 milione e 200 mila metri cubi di acqua di cui 400 mila sabato.

Ad intervenire in merito alla collaborazione adoperata, è Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza: “Ringrazio sia gli agricoltori di tutta la provincia - che, grazie alle buone pratiche agrarie, e alla manutenzione portata avanti con cura sul reticolo minore, contribuiscono all’efficienza idraulica dei territori - sia le amministrazioni comunali, la Regione Emilia Romagna, Aipo, il Servizio Affluenti Po, la Prefettura e la Protezione Civile”.

La panca intelligente con centralina meteo e monitoraggio inquinanti, pronta per progettare bellezza negli spazi urbani insieme alle Pubbliche Amministrazioni

Molto più di una panca. La novità in casa BioStile, marchio di Sipla ProSGM si chiama Surfà ed è la postazione intelligente ispirata alla natura accolta tra le innovazioni della 68^ SIA Hospitality Design vetrina dell’ospitalità Made in Italy tutti gli anni al polo fieristico di Rimini.


Surfà nasce per accogliere le sfide della città intelligente proponendosi come arredo autonomo sul piano dell’illuminazione, mettendo a disposizione degli utenti ricarica wireless e, per la prima volta, una centralina meteo e monitoraggio inquinanti per rilevare i livelli di qualità dell’aria intorno.
Si tratta di tecnologie innovative che rendono BioStile sempre più “amico” dell’ambiente e delle smart city, un modello di città che mira a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente attraverso la gestione delle risorse in modo intelligente.


“Il design made in Italy e le soluzioni ingegneristiche sono alla base di Surfà, l’arredo che mixa nel suo nome la tavola da surf ed il sofà” - spiega Roberto Ghisellini ideatore di BioStile e del nuovo concept. Anche in questo caso, come per tutti i pannelli montati su arredi Biostile, è stata data rilevanza al pannello fotovoltaico, che è la panca stessa e si declina in celle dalla forma ellittica e dal colore verdeblu ispirato all’azzurro del mare e del cielo. Stiamo lavorando alla linea completa “urban & smart” ed entro il 2020 saremo pronti con nuovi arredi intelligenti da proporre alle pubbliche amministrazioni per quartieri e città”.
Ideale per spazi pubblici - parchi e piazze ad esempio - con una installazione che non richiede cablaggio elettrico aggiuntivo, Surfà riflette nel suo concept la filosofia di città positiva e sostenibile. L’arredo intelligente è realizzato in collaborazione con Sunergy, leader nella produzione di moduli fotovoltaici.


Queste sono le sue caratteristiche tecniche: raccolta dati connessioni utenti, dimensioni(190x62x41cm), due caricabatterie wireless, due caricabatterie USB (+2 opzionali), illuminazione notturna, connessione internet, raccolta dati potenza 80Wp, possibilità di riscaldamento seduta per offrire maggiore comfort nella stagione invernale.


Essenzialità, sicurezza e sostenibilità sono le carte vincenti della nuova panca BioStile. Dal punto di vista strutturale si compone dei due piedi che sorreggono la piastra in vetro composta a sua volta da rivestimento antisfondamento e sostituibile. Ciò consente di collocare panca in uno spazio all’aperto anche sprovvisto di videosorveglianza.


Surfà, infine è un arredo sostenibile in quanto rileva i parametri inquinanti grazie alla presenza di sensori. Si tratta di una nuova funzione, quella del rilevamento, da ora in avanti applicata a tutti i futuri arredi.
L’ essenza di Surfà rimane la tecnologia smart che integra ricariche wireless (senza fili) per dispositivi quali smartphone e tablet. Con il supporto strategico di VerdeBlu e AD Communications, partners per la promozione, l’obiettivo è aumentare nelle città i livelli di benessere, comfort e sicurezza, per l’uomo e per l’ambiente.

Tutto il personale di UniCredit coinvolto nella presentazione di oltre 1.200 nuove idee su come preservare il clima (E)

Ridotto l’impatto ambientale diretto diminuendo le emissioni di gas serra (dimezzate dal 2008 / impegno a raggiungere una riduzione dell'80% al 2030); tutti i nostri consumi energetici deriveranno da fonti di energia rinnovabile (E)
Adesione agli standard di policy e principi più elevati monitorati e riconosciuti esternamente (E)
Collaborazione con i clienti per una transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio: confermate le tempistiche di uscita dal settore del carbone e l’aumento del 25% dei finanziamenti al settore delle energie rinnovabili così come l’incremento dei prestiti alla clientela per l'efficienza energetica; impegno a raggiungere la Top5 nelle classifiche del mercato EMEA in Green Bonds e prestiti ESG-linked (E)
Impegno a supportare con 1 miliardo di euro progetti con un impatto sociale positivo (S) Leadership nella promozione di Diversità e Inclusione nel settore bancario europeo (G)

Tutto il personale di UniCredit coinvolto nella presentazione di oltre 1.200 nuove idee su come migliorare il clima
Tutto il personale di UniCredit quest’anno ha preso parte alla Global Week of Climate Action. Il 20 settembre i dipendenti dell’intero Gruppo hanno collaborato per proporre oltre 1.200 idee su come migliorare il clima, proposte che vanno dal riciclo e gestione dei rifiuti alla mobilità, dalla sensibilizzazione sul tema all’efficienza energetica, dalla lotta all'inquinamento alle corrette abitudini alimentari. UniCredit ha nominato un Millenial Board1 con l'incarico di esaminare e supervisionare l'implementazione di queste iniziative. Il Board ha il totale appoggio del management del Gruppo.


Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit, ha commentato: “La sostenibilità è parte integrante del DNA del Gruppo e un elemento chiave del nostro modello di business. UniCredit è impegnata a proteggere il capitale naturale a cominciare dall’ambiente. Ogni azienda deve andare oltre il ‘business as usual’: questo è il momento di agire e di avere un impatto concreto. Costruire un futuro sostenibile è una sfida importante sia per le persone che per le imprese. Le misure annunciate oggi come parte della nostra più ampia strategia di sostenibilità sono in linea con il nostro principio guida: Fai la cosa giusta!".

Ridotto l’impatto ambientale diretto diminuendo le emissioni di gas serra (dimezzate dal 2008 / impegno a raggiungere una riduzione dell'80% al 2030); tutti i nostri consumi energetici deriveranno da fonti di energia rinnovabile
UniCredit sta riducendo al minimo il proprio impatto ambientale diretto attraverso specifiche scelte energetiche. Dal 2008 il Gruppo ha dimezzato le emissioni di gas serra, con l’obiettivo di raggiungere il 60% di riduzione entro il 2020 e l'80% entro il 2030. Il Gruppo ha inoltre preso l'impegno di utilizzare esclusivamente fonti di energia rinnovabile nelle proprie sedi in Italia, Germania e Austria entro il 2023. Nel 2018 la percentuale di consumo energetico proveniente da fonti rinnovabili era già pari al 78%.
Per quanto riguarda la riduzione dell’utilizzo della plastica, UniCredit sta distribuendo in tutto il Gruppo bottiglie in metallo riutilizzabili. Le bottiglie e le stoviglie di plastica sono state eliminate dalle aree break e dalle mense. Tutti i prodotti in plastica monouso saranno tolti dalle sedi della Banca entro il 2023.
UniCredit sta inoltre riducendo l'uso della carta. Nel 2018 circa il 60% della carta utilizzata era già di matrice ecologica e per limitarne ulteriormente il consumo il Gruppo si avvale della tecnologia: ad esempio, il Programma Sportello Paperless (Paperless Branch Programme) lo scorso anno in Italia ha portato alla scansione e conservazione digitale di circa 9 milioni di documenti.

(nota: 1 L'UniCredit Millenial Board è composto da dipendenti di età compresa tra 22 e 32 anni che collaborano per mettere in discussione schemi prestabiliti e per migliorare la comprensione del modo di pensare delle nuove generazioni (in ambito bancario), proponendo idee e soluzioni innovative.)

Adesione agli standard più elevati di policy e principi monitorati e riconosciuti esternamente
Oltre alle iniziative interne, UniCredit ha sottoscritto importanti accordi istituzionali e internazionali che prevedono un monitoraggio esterno: la Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (TCFD), i Principles for Responsible Banking (PRB) e il Business for Inclusive Growth Coalition (B4IG) dell’OCSE.


L'impegno di UniCredit sugli aspetti ESG è stato riconosciuto con la conferma del Gruppo tra i componenti del FTSE4Good Index Series. In particolare, l'indice FTSE Russell ha assegnato a UniCredit un rating ESG di 5,0 (punteggio massimo nella sua scala di rating ESG). UniCredit si posiziona così al 99mo percentile tra i pari del settore Diversified Banks.
Analogamente, Standard Ethics, società indipendente di rating sulla sostenibilità, ha identificato UniCredit come l'unica banca in Italia con rating EE+, solida compliance e capacità di gestire i rischi reputazionali collegati all'agenda delle Nazioni Unite, dell’OCSE e dell’UE in materia di sostenibilità e corporate governance. La società ha elogiato UniCredit per la rapida e convincente implementazione del modello di sostenibilità, con un buon bilancio integrato.

Collaborazione con i clienti per una transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio: confermate le tempistiche di uscita dal settore del carbone e l’aumento del 25% dei finanziamenti al settore delle energie rinnovabili così come l’incremento dei prestiti alla clientela per l'efficienza energetica; impegno a raggiungere la Top5 nelle classifiche del mercato EMEA in Green Bonds e ESG– linked
UniCredit sta collaborando con i clienti per una transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio. Grazie all'accordo di Parigi sul Capital Transition Assessment (PACTA), le banche internazionali stanno sviluppando una metodologia per valutare il loro portafoglio prestiti.


Il Gruppo si è impegnato ad abbandonare completamente i progetti di estrazione del carbone per la produzione di energia entro il 2023. La nuova policy di Gruppo sul carbone vieta nuovi progetti di estrazione del carbone per la produzione di energia, anche elettrica. Impone inoltre rigorosi obblighi in termini di riduzione della dipendenza da carbone per i clienti corporate. La nuova policy Petrolio & Gas (O&G) riguarda l'area artica e altri O&G non convenzionali, vietando il finanziamento di nuovi progetti per l’estrazione del petrolio artico e del gas offshore artico così come dello shale O&G e relativo fracking, del petrolio da sabbie bituminose e il finanziamento delle attività di estrazione di O&G in acque profonde . Finanziamenti corporate per i clienti attivi in queste aree saranno ammessi solo se la loro quota di ricavi derivante da tali tipi di attività è inferiore al 25%.
UniCredit si è impegnata ad aumentare i finanziamenti del 25% (a oltre 9 miliardi di euro) al settore delle energie rinnovabili entro il 2023 e a incrementare i prestiti alla clientela per l'efficienza energetica del 34% per le PMI dell'Europa Occidentale, del 25% per gli individui dell’Europa Occidentale e per nuove emissioni in CEE a oltre il 6% sul totale dei prestiti.
Sempre entro il 2023, la Banca si pone l’obiettivo di raggiungere la Top5 nelle classifiche del mercato EMEA in Green Bonds e prestiti ESG-linked, anche grazie al nuovo Sustainable Finance Advisory Team, che coniuga competenze in materia di sostenibilità e di mercati dei capitali al fine di approfondire il dialogo con la clientela su argomenti ESG e facilitare l’accesso al mercato dei finanziamenti green in Europa.

Impegno a supportare con 1 miliardo di euro progetti con un impatto sociale positivo (S)
L’iniziativa Social Impact Banking (SIB) ha erogato in Italia oltre 100 milioni di euro a supporto di microimprenditori e imprese a impatto sociale. Il programma è attualmente in fase di estensione in ulteriori 11 mercati del Gruppo. UniCredit si impegna ad approvare finanziamenti complessivi pari a 1 miliardo di euro entro il 2023. SIB sostiene inoltre programmi di educazione finanziaria: nel 2018 ha coinvolto oltre 26.000 studenti di 270 scuole e ha erogato 2 milioni di ore di formazione avvalendosi del supporto dei volontari UniGens2.
Con il progetto Art4Future la Banca ha la possibilità di ridistribuire il valore di una selezione di opere d’arte3 -per lo più conservate nei caveau- attraverso la loro vendita. Il ricavato sarà destinato al supporto di Social Impact Banking, all’acquisto di un pari numero di opere d’arte firmate da artisti emergenti e al sostegno di altre iniziative socialmente rilevanti. UniCredit promuove inoltre la cultura collaborando con realtà quali la Filarmonica della Scala e l'Arena di Verona in Italia, l'Opera di Stato della Baviera in Germania e Musikverein in Austria.
Tra gli altri progetti a impatto sociale positivo, UniCredit Foundation ha donato oltre 3,2 milioni di euro nel 2018 a favore di iniziative sociali, tra cui quelle a sostegno dello studio e della ricerca. Grazie all’iniziativa Gift-matching

(Nota 2 UniGens: associazione volontari di dipendenti ed ex dipendenti UniCredit)
(nota 3 Attualmente è prevista l’offerta di circa 314 opere proposte a livello globale, su un totale di 60.000 lavori, che si estenderà tra il 2019 e il 2020.)

Programme le donazioni annuali dei colleghi sono state raddoppiate dalla Banca e attraverso il World Food Programme sono stati forniti 1 milione di pasti. In occasione di catastrofi naturali, UniCredit supporta le comunità colpite con una moratoria sulle rate dei mutui e prestiti agevolati.

Leadership nella promozione di Diversità e Inclusione nel settore bancario europeo (G)
Oltre a sostenere interventi per la misurazione dell'impronta ambientale, in ogni settore, le aziende per avere successo devono sostenere i principi di Diversità e Inclusione. Questi due fattori contribuiscono ad aumentare il coinvolgimento e la motivazione dei dipendenti, migliorano la gestione e la mitigazione del rischio e portano a organizzazioni con un maggiore livello di sostenibilità e redditività. Creare un posto di lavoro positivo e inclusivo è cruciale per l'innovazione e la crescita, anche perché una miglior reputazione aziendale aiuta ad attrarre e trattenere talenti. UniCredit collaborerà con molteplici associazioni per lanciare un'iniziativa su diversità e inclusione per il settore bancario europeo con l'obiettivo di stabilire e monitorare target specifici che portino le banche a incrementare la quota delle donne e quella delle minoranze tra i propri dipendenti: includere prospettive diverse aiuta a migliorare processi e comportamenti.
Ciò è pienamente in linea con i due valori principali di UniCredit: Etica e Rispetto, sostenuti ulteriormente dalla creazione del ruolo di Chief Ethics Officer all'interno della funzione di Group Institutional Affairs and Sustainability. UniCredit collabora con tutto il suo personale e con il settore bancario per fare in modo che valga sempre il principio: Fai la cosa giusta! 


UniCredit è una banca commerciale pan-europea, semplice e di successo, con una divisione Corporate & Investment Banking completamente integrata e una rete unica in Europa occidentale, Centrale e Orientale a disposizione della sua ampia base di clientela.
UniCredit offre un servizio competente alla clientela internazionale e locale, offrendo un accesso senza eguali a banche leader in 14 mercati principali grazie alla sua rete bancaria europea, che include Italia, Germania, Austria, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Turchia. Disponendo di una rete internazionale di uffici di rappresentanza e filiali, UniCredit serve i clienti di altri 18 Paesi di tutto il mondo.

Maggiori informazioni sulla Sostenibilità in UniCredit https://www.unicreditgroup.eu/it/a-sustainable-bank.html

 

Mercoledì, 27 Novembre 2019 06:24

Guastalla, sospensione del mercato

ORDINANZA DI SOSPENSIONE DEL MERCATO SETTIMANALE.

L'Amministrazione comunale di Guastalla comunica che è stata emessa l'ordinanza n. 218/2019 che prevede la sospensione del mercato settimanale Nella giornata di mercoledì 27/11/2019 e il mercato contadino Nella giornata di giovedì 28/11/2019 (vedi allegato).

Il Sindaco perciò ORDINA
IL DIVIETO ASSOLUTO DI TRANSITO, SOSTA E FERMATA A TUTTI I MEZZI ED ALLE
PERSONE NEL TRATTO DI VIALE LIDO PO DALLA ROTONDA DEI BAMBINI AL
PARCHEGGIO DELLA ZONA LIDO E DELLE PISTE CICLABILI, CON VALIDITA' DALLE
ORE 10:00 DEL 25/11/2019 E FINO ALLA CESSAZIONE DELL'EVENTO... 

Il Parmigiano Reggiano continua il periodo non propriamente favorevole, mentre il Grana Padano comincia a stabilizzarsi nelle diverse stagionature. Tendenza inversa invece nella panna e negli zangolati.

di Virgilio e Jacopo Parma 26 novembre 2019 - 

LATTE SPOT – Alla borsa di Verona il latte mantiene il trend nei prezzi di stabilità delle scorse settimane. Stabili rimangono i listini del latte spot nazionale – a 45,88 e 46,91 €/100 al litro – e intero pastorizzato estero, tra 44,33 e 45,36 €/100 al litro. Mentre lo scremato pastorizzato spot estero aumenta di +1,8%, a 29,50 e 30,53 €/100 al litro.

BURRO E PANNA – A Milano il burro torna stabile nei diversi prodotti derivati del latte. Panna continua la sua crescita, invece, mostrano invece indicazioni positive. Lo zangolato parmigiano torna alle quotazioni precedenti al calo, così come lo zangolato reggiano.

Borsa di Milano 25 novembre 2019: 
BURRO CEE: 3,35 €/Kg. (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,60 €/Kg.  (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,75 €/Kg.  (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,55 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,96 €/Kg. (=)
MARGARINA ottobre 2019: 0,87 - 0,93 €/kg (=)

Borsa di Verona 25 novembre 2019: (+1,23%)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,00 – 2,10 €/Kg.

Borsa di Parma 22 novembre 2019 (+4,8%)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/Kg.

Borsa di Reggio Emilia 20 novembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,15 - 1,15 €/kg.

GRANA PADANO – Milano 25 novembre 2019 – I prezzi del listino del Grana Padano rimangono stabili, ma la stagionatura del 9 mesi e del fuori sale continuano la loro discesa.

- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,35 – 7,45 €/Kg. (-0,7%)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,30 – 8,55 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,80 – 9,05 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,95 – 6,10 €/Kg. (-0,8%)

PARMIGIANO REGGIANO – Parma 22 novembre 2019 – La borsa di Parma continua la sua lenta discesa al ribasso in tutte le diverse forme di stagionatura del Parmigiano Reggiano.

-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60 - 10,00 €/Kg. (-1,5%)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,10 - 10,30 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 10,90 - 11,55 €/Kg. (-0,4%)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,60 - 12,30 €/Kg. (-0,4%)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,70 - 13,30 €/Kg. (-0,4%)

 

#Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan@ClaudioGuidetti @100MadeinItaly

 

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 (Grafici)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Moratoria di 12 mesi sui mutui e speciali linee finanziamento a tasso agevolato per le famiglie e le aziende colpite dalla calamitá che ha interessato nei giorni scorsi diversi Comuni dell’area bolognese, in particolare Budrio e Molinella. 

 

In seguito al maltempo che ha colpito nei giorni scorsi una vasta area dell’Emilia, provocando ingenti danni ai cittadini e alle imprese del territorio, UniCredit ha varato diversi interventi di sostegno a favore della comunità, con particolare riferimento ai Comuni di Budrio e Molinella, in provincia di Bologna. 

Tra le iniziative predisposte, UniCredit mette a disposizione una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui ipotecari e chirografari per le imprese con sede legale/operativa nella zona colpita dal maltempo che abbiano subito danni e per tutti i clienti privati intestatari di mutui ipotecari residenti nei Comuni interessati che siano stati danneggiati dall'evento. 

La Banca mette inoltre a disposizione un “Prestito Sostegno” con tasso agevolato per i clienti privati residenti nei Comuni che hanno subìto danni a causa del maltempo; e il “Pacchetto nuovo credito alle imprese”, con linea di finanziamenti chirografari/ipotecari a condizioni agevolate in favore di clienti imprese con sede legale/operativa nei Comuni colpiti dall’evento.

Tutte le agenzie UniCredit del territorio sono operative per dare le informazioni sulle procedure necessarie per l’ottenimento della sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti e per ulteriori informazioni.

 

Piacenza, 26 novembre 2019 - Anche 8 tecnici del Consorzio di Bonifica di Piacenza in appoggio, e su coordinamento di AIPO, per il monitoraggio arginale eseguito a piedi, e in modo puntuale, al fine di verificare la piena funzionalità delle arginature.

Nella pratica, per il Consorzio, si tratta di 4 squadre da 2 tecnici ciascuna con un tratto definito e a sé, che dalle 7 di questa mattina alle 19 di stasera, sarà battuto a ripetizione.
Complessivamente si tratta di 20 chilometri per un percorso che parte da Sant’Antonio e arriva a Roncaglia.
I tecnici hanno il compito di informare sia il referente di zona di AIPO sia quello del Consorzio, l’Architetto Pierangelo Carbone, nel caso si riscontri la formazione di scoscendimenti/cedimenti e innesco di fenomeni di filtrazione lato campagna con trasporto di materiale (fontanazzi).

 

Martedì, 26 Novembre 2019 11:19

Il passaggio del Colmo di piena del Po

Il Po sta transitando e grazie alla tregua meteo delle ultime 24 ore molto probabilmente non lascerà ricordi negativi oltre al consueto timore reverenziale verso il grande fiume.

Ecco alcuni scatti delle ore 11,00 in località Gramignazzo di Sissa con l'acqua del Taro che lambisce la strada.

 

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Da oltre vent’anni al timone del Nausika, prima a Pontetaro e Fidenza, ora a Parma

di Francesca Caggiati Parma 26 novembre 2019 - La nuova rubrica “Imprenditoria in Rosa” inaugura con Francesca Ciminnisi, 46 anni, titolare del Nausika in strada Baganzola, 29 a Parma che abbiamo incontrato per conoscere la sua storia di imprenditrice e donna, in un mondo che cambia velocemente e che negli ultimi anni ha messo a dura prova il tessuto imprenditoriale. Cerchiamo di capire con lei come è cambiato il mondo della ristorazione veloce e avere qualche consiglio per le giovani donne che vogliono intraprendere un’attività in proprio.


- Ci racconti la tua storia e quando hai iniziato la tua attività?
“Ho cominciato la mia attività nel 1998 quando ho aperto il mio primo bar in proprio. Mi è sempre piaciuto molto fare la barista ed era il mio sogno nel cassetto. Finite le medie di studiare assolutamente non ne volevo sapere e quando mia nonna – che a quel tempo gestiva con mia zia il bar dell’Inps - mi chiese se volessi prendere il suo posto, le dissi subito di sì. Purtroppo a distanza di poco tempo ho ceduto il posto a mia cugina che doveva sposarsi, non aveva un lavoro e in quel momento aveva più bisogno di me. Il sogno è comunque rimasto e dopo alcuni anni in fabbrica quando sono diventata più grande ho deciso di aprire il mio primo bar insieme alla mia amica Emilia. Lei ha fatto il corso e ottenuto l’abilitazione per aprire l’attività, sembrava fatta, ma nel mentre è rimasta incinta e quindi non abbiamo potuto coronare il nostro sogno. Ho preso forza e coraggio e nonostante non mi piacesse studiare sono andata a fare il io corso ed ho conseguito il REC. Ricordo ancora che - con un responsabile di zona della Segafredo - ho girato tanti locali prima di trovare quello che mi piacesse e facesse al caso mio. Fino a quando non arrivai al Nausica di Pontetaro. Mi innamorai subito del posto, anche se era vuoto, e mi è piaciuto molto anche il nome del bar che ho mantenuto nel tempo pressoché inalterato – oggi è diventato Nausika con la K - anche nei locali successivi che ho preso in gestione."


- Come è cambiato il mondo della ristorazione veloce negli anni?
“E’ cambiato tanto negli ultimi vent’anni. Nel mio primo locale sulla via Emilia a Pontetaro si fermavano molti camionisti e clienti di passaggio e lavoravo con un menù completo a prezzo fisso. Oggi nessuno mangia più primo, secondo e contorno. La maggior parte prende un primo o un secondo, un’insalatona o un panino: vuoi per la linea, vuoi per la mancanza di tempo o di denaro. La richiesta è quindi molto cambiata e così anche l’offerta che oggi propongo ai miei clienti.”


- Da quanto tempo ti sei “trasferita” con il Nausika a Parma e cosa hai notato di diversità rispetto alla provincia?
“Mi sono trasferita con l’attività a Parma da pochi mesi ed anche se ero contenta in provincia - ripensando al suo ultimo bar che ha avuto a Fidenza si commuove - sono altrettanto contenta in città. La clientela è ovviamente molto diversa rispetto a prima: oggi il Nausika è frequentato da rappresentanti, liberi professionisti, dottori, avvocati, dipendenti della zona che vengono abitualmente per la colazione, in pausa pranzo, per un aperitivo o una serata in musica.”


- Su cosa punti maggiormente per soddisfare la tua clientela?
“Punto molto sulla qualità e quando scelgo un fornitore o un nuovo prodotto da offrire alla mia clientela penso sempre a cosa vorrei trovare io in un locale. Oltre alla qualità delle materie prime e dei prodotti, imprescindibili per me sono la pulizia e l’igiene. Negli anni poi ho diversificato l’attività cercando di andare sempre più incontro alle esigenze dei miei clienti: quindi sono partita dal bar tavola calda, fino ad arrivare oggi ad avere un bar, trattoria, tavola calda e fredda e pizzeria per accontentare tutti, anche le famiglie con bambini che vogliono la cotoletta con le patatine, piuttosto che la pizza, un primo o un secondo. Partendo dalle colazioni del mattino con dolci di pasticceria e panini, fino agli aperitivi con un ricco buffet caldo e freddo tutte le sere per i giovani. Ho sempre sfidato me stessa ogni volta che aprivo un nuovo locale cercando di innovare e migliorare rispetto al precedente. Anche la musica, iniziata un po’ per gioco con una mia amica, è diventata un appuntamento fisso settimanale con il piano bar e il karaoke, a cui vengono in tanti anche quando devono festeggiare il compleanno o altre ricorrenze.”


- Hai un nuovo sogno nel cassetto?
“Il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di avere un mio locale e l’ho realizzato. Nel tempo ho gestito quattro bar, in cui ho dedicato tutta me stessa ed anche se oggi, dopo oltre vent’anni, la redditività delle attività commerciali non è più la stessa e lo Stato ci tartassa di imposte e spese continue, anche se ogni giorno è una battaglia continua ed è sempre più difficile trovare dipendenti validi, anche se le ore di lavoro sono veramente tante e a casa mi vedono poco, perché sono aperta sei giorni su sette dal mattino presto fino a notte fonda nelle serate in cui c’è la musica dal vivo e il karaoke, non lo cambierei per niente al mondo!”


- Come e dove ti vedi tra 10 anni?
“Sempre a gestire un locale, questa è la mia vita, ho sposato questa mia scelta e desidero portarla avanti. Ed anche quando cambio locale e magari sto ferma un annetto per cercare un nuovo posto, sento che mi manca il bar, il contatto con la gente e non vedo l’ora di ricominciare. Addirittura in un periodo in cui non avevo in gestione un mio locale, sono stata quattro mesi in montagna sul Monte Penna ad aiutare un’amica ad avviare il suo bar. E pensa che non è mi mai piaciuta la montagna …”


- Francesca è imprenditrice e mamma come riesci a coniugare lavoro e famiglia?
“Sì, sono mamma di tre figli, di cui la prima già grande, che mi ha dato una mano con i fratelli più piccoli. Mi piace fare la mamma anche se a volte mi rimprovero un po’, perché con questo lavoro il tempo da dedicare alla famiglia è davvero poco, per cui in particolare i due più piccoli, vengono spesso a trovarmi e mangiamo qualcosa insieme. Mi è stato chiesto di tenere aperto anche la domenica, ma – anche se mi spiace tantissimo, perché amo questo lavoro - almeno un giorno di riposo per stare con la mia famiglia ci vuole!”


- Che consigli ti senti di dare alle giovani donne che vogliono diventare imprenditrici?
“Il consiglio che mi sento di dare è quello che ci devono credere veramente, non è un gioco o un passatempo, perché una volta che apri una partita iva lo Stato diventa il tuo socio di maggioranza e se vuoi arrivare a fine mese devi lavorare sodo. Mi spiace dirlo, ma è così … la maggior parte degli introiti se ne va in spese e tasse e ti assicuro che non è semplice. Visto da fuori sembra tutto bello e facile, ma non è tutto oro quello che luccica e se non si è determinati e volenterosi si chiude alla svelta.”

Magari Francesca Ciminnisi non ci ha mai pensato, ma un domani se volesse cambiare la sua attività rimanendo comunque nel settore, potrebbe diventare una consulente per l’apertura e l’avviamento di nuove attività commerciali legate al mondo della ristorazione - come tra l’altro le è capitato di fare già in passato - perché è davvero molto brava e professionale e ci mette cuore, dedizione e passione in tutto quello che fa … e si vede. Eccome se si vede!

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Parma 26 novembre 2019 - In attesa del colmo di piena del PO. Dalle immagini (registrate alle ore 10,00) si può essere ottimisti. Il colmo di piena del Po è transitato dal cremonese intorno alle 8,00 e normalmente occorrono circa tre ore per raggiungere le sponde parmensi.

La situazione sembra sotto controllo e al momento non si segnalano ulteriori allarmi. 

Come si può evincere dalle immagini scattate a Torricella di Sissa alle ore 10,00,  ci sono ancora discreti margini per contenere il maggior flusso che giungerà a ridosso del mezzogiorno.

In allegato il bollettino di allerta n° 113 diramato dalla regione Emilia Romagna.

 

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Piacenza, 25 novembre 2019 - “Continua l’attento monitoraggio del territorio a cura dei tecnici del Consorzio di Bonifica di Piacenza. Questa notte 18 persone rimarranno reperibili e dislocate sul territorio. Domani 4 tecnici saranno a supporto di AIPO per il monitoraggio arginale previsto lungo il fiume Po” a riferirlo è Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica.

A seguire la situazione del territorio.

Zona montana
Riaperte le strade di Ottone Soprano e Ferriere – Rocca.
Ancora chiuse, ma senza persone isolate le strade Pontenano - Proverasso (Ferriere) e Santa Franca - Stomboli (Farini).
Sulle Strade Villanova-Aglio-Pradovera; Vezzera-Pradaglione; Lagobisione Formaggera; Mezzano Scotti Crocetta di Cicogni; Cerignale Oneto non si registrano situazioni di pericolo imminente ma va tuttavia segnalato che le cunette sono compromesse e si segnalano alcuni tombini ostruiti, anche qui i terreni sono molti intrisi e la situazione di assetto idrogeologico è ancora del tutto in evoluzione e per questo sotto attento monitoraggio.

Città di Piacenza e fascia costiera del Po
Po sorvegliato speciale.
Chiuse tutte le paratoie degli impianti idrovori lungo la fascia costiera del Po per evitare il rigurgito del grande fiume sui territori circostanti.
In funzione le pompe degli impianti di Armalunga (zona sub urbana), Zerbio e Fossadello (Caorso) per lo scolo delle acque da monte.
Attivata una pompa idrovora a Calendasco per abbassare il livello dei canali e scaricare in Po e un’altra in comune di Caorso in aiuto ad un’azienda agricola in golena.
Domani, 4 tecnici, saranno a disposizione di AIPO per un monitoraggio arginale eseguito a piedi in modo puntuale al fine di verificare la piena funzionalità delle arginature.

Diga di Mignano (comune di Vernasca) e Diga del Molato (Nibbiano in comune di Alta Val Tidone)
Alla diga di Mignano presenti circa 1 milione e 600 mila metri cubi pari al 16% del volume autorizzato. Da sabato alle 8 a oggi alle ore 17 sono transitati in diga circa 6.4 milioni di metri cubi di acqua. completamente laminati (trattenuti nel momento di piena per essere rilasciati gradualmente in seguito).

Alla diga del Molato il volume è di circa 5.5 milioni di metri cubi pari al 87% del volume autorizzato. Da sabato alle 8 a oggi alle 17 sono transitati in diga circa 4.7 milioni di metri cubi di acqua completamente laminati.

Parma 25 novembre 2019 - Già nel pomeriggio di ieri era scattata, nel piacentino, l'Allerta meteo di codice rosso per criticità idraulica e idrogeologica. L’avviso alla cittadinanza: non avvicinarsi a Po, Nure e Trebbia

 
L'Ufficio di Protezione Civile del Comune di Piacenza, in seguito all’allerta n.112 emessa dall’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile oggi, domenica 24 novembre, con inizio di validità alle ore 00.00 di lunedì 25 e fine validità prevista per le ore 00.00 di martedì 6 – di codice rosso per criticità idraulica dovuta alla piena del Po e idrogeologica – ha proceduto all’attivazione del Centro operativo comunale in largo Anguissola 1.


L’Ufficio di Protezione Civile raccomanda alla cittadinanza di non avvicinarsi al fiume Po e ai corsi d'acqua Trebbia e Nure, ricordando che le informazioni riguardo le misure di autoprotezione da adottare in caso di rischi ed emergenze (incluso il rischio di alluvione) sono indicate anche sul sito del Comune di Piacenza, sezione di Protezione Civile - cosa fare in caso di emergenza.
Il Centro operativo comunale opererà in forma ridotta al fine di assicurare, nell’ambito territoriale Piacenza, la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, qualora si rendessero necessari in relazione all’evento di cui all’allerta meteo. La situazione è monitorata costantemente.

Il colmo di piena del "Grande fiume" è previsto, per la zona parmense, per la prossima notte.

In allegato il bollettino di allerta n°112

 

Il primo Polo Eco Gastronomico, come l'ha definito la Consigliera regionale Barbara Lori, è stato inaugurato alla Corte di Giarola in ricordo di Pierluigi Ferrari, già vice presidente e assessore all'agricoltura della Provincia di Parma e amato sindaco di Borgotaro, mentre la Biblioteca è stata dedicata alla memoria di un grande imprenditore agro alimentare, Mansueto Rodolfi.

Di LGC 25 novembre 2019 - Un folto pubblico e molte rappresentanze istituzionali hanno partecipato sabato mattina alla inaugurazione dell'Agrilab di Giarola, il laboratorio di educazione agroalimentare costruito sugli spazi che un tempo erano occupati dall'antico caseificio, che era parte integrante dell'antica Corte di Giarola, del quale rimane una importante traccia, ben recuperata all'interno della aula dedicata a laboratorio.

A tagliare il nastro dell'opera di recupero appena conclusa, grazie a finanziamenti della Regione Emilia Romagna, oltre alla Sindaca di Collecchio Mariastella Galli c'era il padrone di casa, Agostino Maggiali, presidente dell'ente di Gestione dei Parchi del Ducato e della Biodiversità dell'Emilia Occidentale,
I consiglieri regionali Barbara Lori, Massimo Iotti e Alessandro Cardinali, l'assessore Cristiano Casa del Comune di Parma, il presidente della Provincia e Sindaco di Borgotaro Diego Rossi, Claudio Barilli di Confcooperative ma soprattutto fedele amico e collaboratore di Pierluigi Ferrari e infine, ma non da ultimo, Aldo Rodolfi della Mansueto Rodolfi Spa.
Tra il pubblico sono stati notati anche Andrea Gennari, direttore di Confcooperative Parma e William Pietralunga assessore al Bilancio del Comune di Collecchio.

Dopo il taglio del nastro è stata la volta della visita agli spazi del nuovo centro AGRILAB al seguito della responsabile tecnica dell'ente. L'architetta Paola Urangi, tra le altre cose ha voluto sottolineare l'impegno e la professionalità di tutti coloro che hanno lavorato per consentire l'apertura nei tempi stabiliti, a partire dal progettista Ingegner Paolo Bonzanini.


Interessante il recupero delle due fornaci, un tempo erano gli alloggi delle antiche caldaie per fare il Parmigiano Reggiano, e che ora fanno bella mostra al di sotto di una pavimentazione trasparente nel bel mezzo dell'aula dedicata al "cooking lab".

L'evento si è concluso con una Tavola Rotonda alla quale hanno partecipato molti rappresentanti del mondo agroalimentare e associativo, tra i quali Luca Cotti, Mario Marini e Giuseppe Romanini, mentre il pomeriggio è invece stato dedicato a alcuni laboratori didattici, sulla zucca e sulle mele.

 

Il discorso di Claudio Barilli in onore a Pierluigi Ferrari:

Buongiorno, Buongiorno a tutti.
Porto il saluto, anzitutto, da parte dei parenti di Pierluigi Ferrari, che mi hanno voluto onorare “indegnamente” (un termine che Pier Luigi Ferrari usava spesso riferendolo a se stesso) di rappresentarli a questa inaugurazione.
Saluto il Presidente degli Enti Parco del Ducato Agostino Maggiali e lo ringrazio; saluto tutte le autorità presenti, gli amici e i cittadini.
In special modo saluto i rappresentanti delle Istituzioni in quanto Pierluigi Ferrari anzitutto è stato uomo delle Istituzioni. Il suo impegno politico e amministrativo perdurato dagli inizi degli anni ’70 fino alla sua morte, avvenuta improvvisamente il 19 Giugno 2016, infatti è stato estrinsecato fedelmente attraverso le Istituzioni.
Di Pierluigi ricordo oggi l’impegno di Consigliere Comunale, Vicesindaco, e Sindaco del Comune di Borgotaro e successivamente per 10 anni di Vice presidente della Provincia di Parma, quando la Provincia aveva ancora un grande ruolo con deleghe importanti attribuitegli dalla Regione Emilia Romagna.
Pierluigi, inoltre, assume molti altri incarichi operativi in Enti a favore della montagna. Quella montagna che egli amò, insieme alla sua gente, sempre in maniera assidua e costante. Fu Presidente del Consorzio delle Comunalie Parmensi, del Consorzio Imbrifero Montano del Taro per la cui rappresentanza assunse ruoli Nazionali ed Internazionali in Federforeste e Federbim. Portò a Borgotaro dalla Unione Europea l’Igp sul Fungo Porcino, un riconoscimento di incredibile valore rapportato al territorio e al settore specifico e unico in tutta Europa rilasciato nella categoria della produzione spontanea fungina. Fu promotore del Nuovo GAL del Ducato e l’ideatore del Distretto del Pomodoro di cui divenne Presidente e ne seguì la fase di avvio prima della sua scomparsa.
Pierluigi fu iniziatore di molte altre attività come ad esempio la costituzione delle Associazioni delle Comunità Valtaresi e Valcenesi all’Estero; in particolare a Londra e New York.
Un impegno quello di Pierluigi che è stato connaturato nella sua formazione personale e culturale a iniziare dalla laurea in Scienze Politiche. La politica fu la sua ragione di vita e alimento costante nelle attività che intraprese. La politica: il contatto diretto con la gente, l’attività a favore delle Comunità al fine di raccoglierne le problematiche, capirne le dinamiche e cercare sempre le soluzioni più idonee.
Questa è stata la missione che Pierluigi si è dato e che ha perseguito in tutta la sua vita.
Oggi in particolare voglio anche ricordare l’attività a trecentosessanta gradi messe in campo nei ruoli che Vincenzo Bernazzoli gli affidò nei dieci anni di Provincia, dove precedentemente ne fu anche Consigliere. Un attività frenetica a favore dei Sindaci e degli amministratori locali a beneficio delle rispettive comunità e a stretto contatto con la Regione e il Governo. Di quel periodo voglio ricordare l’impegno in merito alla crisi economica a partire dal 2008 a favore delle realtà produttive e occupazionali di tutta la Provincia, in particolare del mondo agroindustriale che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della nostra Provincia e che Pier Luigi seguì e servi in modo particolare. Un altro indimenticabile periodo di lavoro fu rappresentato su tutti dall’impegno a favore della situazione di Sauna, coronato, con il concorso di tanti uomini delle Istituzioni e non, al termine, da pieno successo.
In questo breve momento concessomi non è possibile sottolineare tutti gli aspetti connessi all’attività di Pierluigi Ferrari ma voglio ricordare su tutti il suo impegno a favore dei giovani. Fu un impegno costante che lo vide protagonista nel Circolo Aldo Moro che divenne, soprattutto per il nostro territorio montano, fucina per tanti ragazzi di allora per maturare esperienze, crescere e assumere, successivamente, importanti ruoli amministrativi e dentro le attività economiche. Ma operò per i giovani anche nel suo lavoro svolto presso l’ufficio Orientamento dell’Università di Parma che vide Pierluigi Ferrari per diversi anni impegnato a dare indirizzo ai giovani diplomandi nelle Scuole Superiori nelle scelte future di indirizzo di studio. In generale Pierluigi guardava ai giovani ricercandone la sensibilità verso le attività di impegno civile e amministrativo.
Un modello e un esempio di vita e di attività quello di Pierluigi Ferrari dai molti poco conosciuto a fondo, svolto sempre in modo disinteressato e con l’obiettivo primario di trovare sempre beneficio per il prossimo.
La prematura scomparsa di Pierluigi Ferrari ha lasciato un grande vuoto in chi gli ha voluto bene e nelle Comunità che egli ha servito. Di lui oggi ne rimane l’esempio e una classe di amministratori, che lui ha cresciuto, all’altezza delle situazioni.
Termino quindi questo mio breve intervento ringraziando, anche a nome dei parenti, Agostino Maggiali e tutti coloro che attraverso questa intitolazione e inaugurazione hanno voluto lasciare un segno tangibile a ricordo di un nostro grande amico, Pierluigi Ferrari.
Buona giornata a tutti.

 

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 Editoriale:  - Sardine e gattini, ma prima erano "girotondi", "No Global"e ""V Day. La piazza perde valore. -  Lattiero caseario. Il grana padano ha arrestato la  discesa, non così per il “parmigiano" - Sugar Tax, un’aberrazione che crea un doppio danno alla filiera agroalimentare italiana - Ecovillaggio Montale, esempio di adattamento ai cambiamenti climatici - Ritirata la farina per allergene non dichiarato - -


SOMMARIO Anno 18 - n° 47 24 novembre 2cibus-47-24nov19-COP.jpg019


1.1 editoriale
Sardine e gattini, ma prima erano "girotondi", "No Global"e ""V Day. La piazza perde valore.
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Il grana padano ha arrestato la discesa, non così per il “parmigiano"
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stagnanti..
5.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 Sugar Tax Sugar Tax, un’aberrazione che crea un doppio danno alla filiera agroalimentare italiana
7.2 Wine eventi Merano – “Excellence is an attitude”.
8.1 ecovillaggio resiliente Ecovillaggio Montale, esempio di adattamento ai cambiamenti climatici
8.2 Ambiente e dissesto Distretto del fiume Po: investimenti straordinari di 5 milioni di euro in zone nevralgiche contro il dissesto idrogeologico
10.2 nomine Mario Marini confermato Presidente di Confagricoltura Parma
11.1 sicurezza alimentare Ritirata la farina per allergene non dichiarato.
13.1promozioni “vino” e partners
14.1 promozioni “birra” e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domenica, 24 Novembre 2019 09:14

I nuovi obblighi per gli amministratori.

Di Mario Vacca Parma 24 novembre 2019 - L’art 375 C.C. che modifica radicalmente l’art. 2086 c.c. e che rientra pienamente tra i codici del nuovo codice della crisi d’impresa impone all’imprenditore collettivo:
• di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa;
• di attivarsi per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.


L’obiettivo primario del legislatore è prevenire situazioni di crisi irreversibili e giungere a composizioni guidate delle stesse.
Gli assetti organizzativi dovranno essere integrati da idonei sistemi di revisione e controllo e da programmi di gestione capaci di identificare dai numeri possibili squilibri, obblighi a cui sono chiamate tutte le aziende italiane che sopporteranno sicuramente un maggior costo iniziale per l’implementazione del tutto ma anche un innalzamento delle responsabilità degli amministratori.


Questa fotografia inquadra sicuramente nuove opportunità per gli imprenditori, nuove sfide per i commercialisti ed i revisori e nuovi incarichi per tanti bravi manager che padroneggiano bene la vita aziendale.

 

La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito esperienza e ho potuto specializzarmi nel controllo di gestione e finanza d’impresa.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza tra Capri, Napoli e la penisola Sorrentina con il ruolo di Temporary Manager, per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di prevedere e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho voluto fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori e, alla gestione di società e conti esteri per favorire l'internazionalizzazione ed armonizzare la fiscalità tra i diversi paesi ove i clienti operano.
Nel frattempo ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni - nel ruolo di vice presidente - ottenendo una buona padronanza della dialettica, doti di Pubblic Relation e, una buona rete di contatti personali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio obiettivo è lavorare sodo ma, con Etica ed Urbanità.

Riferimenti
Mario Vacca Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: ‭+39 347 2955391‬
WEB Linkedin: https://www.linkedin.com/in/vaccamario/?originalSubdomain=it