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Finalmente è arrivata anche in Italia "David Bowie Is", una delle mostre di maggior successo degli ultimi anni realizzata dai curatori del Victoria and Albert Museum di Londra: fino al 13 novembre 2016 il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna

Bologna, 21 Luglio 2016

Finalmente è arrivata anche in Italia "David Bowie Is", una delle mostre di maggior successo degli ultimi anni realizzata dai curatori del Victoria and Albert Museum di Londra. Si tratta della prima retrospettiva dedicata alla incredibile carriera di David Bowie, uno degli artisti più audaci, innovativi e visionari del panorama musicale contemporaneo.

Fino al 13 novembre 2016, il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna ospiterà un percorso dedicato all'artista che si sviluppa attraverso contenuti "multimediali" capaci di trasportare il visitatore all'interno del processo creativo del Duca Bianco, descrivendo il suo lavoro, l'importanza del suo contributo artefice del cambiamento in ambito teatrale, culturale e musicale.

Mambo-Bowie-Kframe bologna mostra 2016

Tre le tematiche principali:
- Una attraverso i primi anni di vita e della carriera di David Bowie nella Londra del 1960, arrivando al punto di svolta del singolo "Space Oddity" nel 1966;
- La seconda rivela le differenti fonti d'ispirazione che hanno influenzato la sua musica e allo stile delle sue performance;
- La terza affronta il mondo dei grandi concerti live di Bowie utilizzando presentazioni audio e video di grandi dimensioni, insieme all'esposizione di costumi di scena e materiali originali dell'artista.

Giorni e orari di apertura:
dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00
giovedì dalle ore 10.00 alle ore 23.00
lunedì chiuso

Costo del Biglietto:
Intero giornaliero con prenotazione di giorno e fascia oraria: € 15,00
Intero Open Day - fast lane: € 20,00
Ridotto: € 13,00 (da 7 a 15 anni e over 65 e possessori Bologna Welcome Card)
Ridotto possessori Card Musei Metropolitani Bologna e Card Bologna Musei € 7,50
Omaggio (da 0 a 6 anni, soci ICOM e AMACI)
Studenti Universitari: € 10,00
Gruppi, e scolaresche della Scuola secondaria di II grado (Minimo 15 Persone): € 10,00/pax
Gruppi scolaresche studenti fino alla Scuola secondaria di I grado: € 5,00/pax

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Il Duca Bianco ha rivoluzionato e influenzato ogni sfera del mondo artistico. Le grandi maison si sono ispirate a lui per colori, forme e materiali. Ogni sua trasformazione è stata accompagnata da uno stile specifico ripreso dal modo della moda.

Di Veronica Volpi

"Ho sempre voluto essere un istigatore di nuove idee, ho cercato di provare tutto ciò che potesse essere uno strumento artistico, ho cercato di essere una rivoluzione fatta uomo".

Così David Bowie amava descrivere la sua vita, definendosi rivoluzionario e influencer di ogni sfera del mondo artistico. E così è stato, lasciando dietro di sé una grande eredità in materia di musica, cinema arte e moda.
Enigmatico, eclettico, rivoluzionario e trasformista, durante la sua esistenza è stato un vero e proprio "camaleonte del rock" in grado di personificare diversi ruoli e personaggi ognuno dei quali mentori di un movimento artistico, culturale e ideologico.
Ogni sua trasformazione è stata accompagnata da uno stile specifico dotato di una forza tale da influenzare più di ogni altro il modo della moda e il lavoro di stilisti classici e innovatori, che vedevano in lui una vera e propria fonte di ispirazione da cui trarre continuamente spunto in tema di colori, forme e materiali.

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Primo fra tutti, Jean Paul Gaultier ha annoverato in varie sfilate il Duca Bianco attraverso pettinature rosso fuoco, make-up "infiammati" e pantaloni sixties: emblematica fra tutti è stata la passerella con Ziggy Stardust di modelle uscite con la famosa tuta a fantasia stellare e pettinatura "a cresta" rosso fuoco.
Più avanti con gli anni, la maison Gucci, sotto la guida di Frida Giannini, ha portato nelle boutique l'iconica giacca con spallotte di pailettes, il tailleur dorato e il bolerino con le frange, reinterpretando questi capi in una chiave contemporanea, moderna idonea al confort dello street style.
Anche Chanel ha omaggiato più volte lo stilista, come nel caso della creazione dei mocassini dorati con triplo fondo, oppure Alexander McQueen, con la creazione del cappotto con la stampa della bandiera inglese riportato sulla copertina dell'album album "Earthling" del 1997.

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Non da meno sono state le grandi redazioni giornalistiche di moda: da Vogue che più volte ha immortalato nelle sue pagine modelle truccate con l'emblematico fulmine sul viso, tra cui Kate Moss, a Elle, Marie Claire e quant'altro.
Una vera e propria stella, quindi, la cui impronta rimarrà indelebile nell'arte e nella cultura per i secoli a venire.

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Images With Courtesy of: DavidBowie.org – Vogue.it