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Salsomaggiore aspetta l'arrivo della quarta tappa della 2° edizione dell'Autogiro d'Italia, la manifestazione di regolarità su strada riservata a moto e auto d'epoca. La manifestazione partita domenica 13 settembre da Verona Villafranca, dopo le tappe di Treviso, Cortina d'Ampezzo (Belluno) e Trento, giungerà a  Salsomaggiore Terme giovedì 17 settembre tra le 14.30 e le 17.30.
Diversi i comuni parmensi interessati dalla corsa:

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Mercoledì, 26 Agosto 2020 09:38

Via l'amianto dal magazzino comunale di Sissa.

Magazzino comunale di Sissa:  sarà rimossa la copertura in amianto  e realizzato un nuovo tetto,lavori per 75mila euro

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Sissa Trecasali si prepara ad omaggiare la duchessa Maria Luigia a 200 anni esatti dalla promulgazione dello Statuto della Comunalia di Coltaro, proprietà collettiva

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Mercoledì, 29 Luglio 2020 11:17

Senso unico alternato sulla Sp 8 di Sissa

Causa lavori, dal 3 al 13 agosto 2020 verrà istituito il senso unico alternato sulla Sp 8 di Sissa.

Colorno (PR), 25 Giugno 2020 – È proseguito nella mattinata di oggi all’interno dell’Aranciaia di Colorno (PR) il percorso del WorkinMabPoGrande alla presenza degli amministratori dell’Area 2 della Riserva Mab PoGrande UNESCO che comprende 31 degli 85 comuni complessivi delle province di Parma, Reggio Emilia, Mantova, Cremona, Lodi, Rovigo.

Intervento complessivo da 100 mila euro realizzato in sinergia tra il Consorzio e il Comune di Sissa Trecasali per garantire una importante via d’accesso ad aziende agricole e attività produttive del territorio

I Carabinieri della Compagnia di Fidenza, coadiuvati dai colleghi di Cuneo, hanno dato esecuzione a due misure cautelari in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Parma a carico di altrettanti cittadini italiani, D.G. di anni 64 e D.A. di anni 40, ritenuti responsabili dei reati, tentati e consumati, di furto aggravato in abitazione, truffa aggravata, possesso di segni distintivi contraffatti delle FF.PP. e falso.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma (Sostituto Procuratore dott.ssa Daniela Nunno) e delegata ai Carabinieri della Stazione di Colorno, con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile dei CC di Fidenza, ha avuto inizio a novembre scorso allorquando i carabinieri della predetta Stazione hanno registrato sul territorio della “bassa parmense” una recrudescenza di truffe e furti in danno di anziani.

In particolare gli inquirenti hanno notato che il 12 novembre 2019 sono avvenuti due gravi episodi da parte di falsi carabinieri, a distanza di pochissime ore.

Nel primo evento, due uomini si sono presentati presso l’abitazione di un anziano di San Secondo Parmense e, con indosso una pettorina con la scritta “carabinieri”, hanno tentato, invano, di raggirarlo per impossessarsi del suo denaro.

Subito dopo si sono allontanati a bordo di una Volkswagen Polo di colore bianco, sulla quale avevano applicato targhe clonate di un altro veicolo corrispondente per marca, modello e colore, ed hanno raggiunto l’abitazione di un anziano di Colorno. Costui, invece, è stato raggirato perché ha permesso ai due di entrare in casa per un controllo delle tubature del gas per presunta infiltrazione di mercurio. Nell’occasione l’anziana vittima, indotta in errore, ha nascosto i suoi preziosi, con l’intento di “proteggerli”, nel frigorifero in attesa che i falsi Carabinieri “sanificassero” gli ambienti. Questi, dopo averlo distratto, si sono impossessati del bottino e sono fuggiti, facendo così perdere le loro tracce.

Dopo circa due settimane i falsi carabinieri, indossando la solita pettorina con la scritta “Carabinieri” ed utilizzando la stessa autovettura con altre targhe clonate, si sono introdotti nell’abitazione di un’anziana di Sissa Trecasali e, con l’ormai collaudato modus operandi del falso controllo delle tubature del gas, si sono appropriati di € 850,00 e vari gioielli, del valore di circa € 21.000,00, che la vittima era stata indotta a nascondere all’interno del frigorifero per preservarlo da ipotetiche pericoli da mercurio.

Sempre con un intervallo di tempo di circa due settimane, a dicembre scorso, i due soggetti hanno colpito con la stessa tecnica presso due abitazioni dello stesso immobile di proprietà di un’anziana di Fontanellato e di sua figlia. Anche qui, con il collaudato pretesto del controllo alle tubature del gas inquinate dal mercurio, le hanno fatto riporre 300,00 € e vari gioielli nel frigorifero e, dopo una banale distrazione della vittima, sono fuggiti con la refurtiva che l’anziana aveva raccolto anche dall’abitazione della figlia.

A questo punto i Carabinieri, supportati efficacemente dai colleghi delle polizie locali dei comuni della bassa parmense (Fidenza, Soragna, Fontanellato, Roccabianca, San Secondo P.se e Colorno), sono riusciti ad individuare attraverso le immagini dei sistemi di video sorveglianza, tra migliaia di veicoli in transito, la targa “pulita”, ossia quella originale, della vettura in uso ai falsi Carabinieri. Sono stati quindi ricostruiti con accuratezza i percorsi effettuati per commettere i reati nella bassa parmense. Inoltre, con il supporto di personale dell’aliquota operativa dei CC di Fidenza, i Carabinieri di Colorno hanno effettuato un periodo di pedinamento e controllo in provincia di Cuneo (zona da cui risultavano provenire le auto utilizzate dagli autori dei furti), riuscendo ad individuare i reali utilizzatori del veicolo, intestato ad una prestanome, e localizzando le loro abitazioni.

A questo punto gli inquirenti, diretti e coordinati dall’A.G. a cui hanno riferito l’esito delle indagini fino a quel momento svolte, hanno ascoltato le vittime dei raggiri che, tramite riconoscimento fotografico, hanno individuato senza dubbio i due odierni arrestati quali autori dei fatti commessi a loro carico.

L’attività degli investigatori non si è fermata ai 5 casi scoperti ma è proseguita e sono stati accertati ulteriori quattro delitti commessi nel medesimo arco temporale con la stessa tecnica, sempre in danno di persone anziane, nei comuni di Soragna, Sissa Trecasali e Roccabianca.

In questi casi i due soggetti si sono sempre qualificati (falsamente) “Carabinieri” ma, per raggirare le vittime, hanno utilizzato un altro sottile stratagemma ovvero, dopo essersi introdotti all’interno delle abitazioni simulando l’arresto di una persona per furto, hanno fatto credere alle vittime che erano in corso delle verifiche sulla refurtiva recuperata. In questo modo, dopo aver avuto a portata di mano denaro e gioielli, con un banale pretesto hanno distratto i malcapitati proprietari di casa e si sono appropriati dei loro preziosi dileguandosi subito dopo.

In totale sono stati contestati loro nove episodi delittuosi, uno per tentata truffa aggravata e otto per furto in abitazioni, oltre ai reati di falso (per aver sostituito la targa dei mezzi con cui giungevano in zona con targhe clonate) e di illecito uso di segni distintivi dell’Arma dei Carabinieri (avendo usato pettorine con la scritta “carabinieri”).

La refurtiva complessiva ammonta a diverse decine di migliaia di euro.

La Procura della Repubblica di Parma, sulla scorta dei gravi puntuali e concordanti indizi raccolti a carico degli indagati per i nove episodi criminosi sopra sinteticamente descritti, ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. presso il Tribunale di Parma le misure cautelari in carcere a carico di D.G. e D.A.

In sede di esecuzione della misura cautelare, sono state effettuate perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, che hanno consentito il rinvenimento ed il conseguente sequestro di un rilevante numero di gioielli, evidentemente provento di altrettanti reati.

A tal proposito, l’obiettivo ora è quello di tentare di risalire ai legittimi proprietari di tali gioielli per procedere poi alla restituzione degli stessi.

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Il sindaco di Sissa Trecasali, Nicola Bernardi, ha comunicato che è stato accertato il primo caso di coronavirus nel comune della bassa, che peraltro segue di poco quello riscontrato a Torrile.

"È stato accertato il primo caso di Coronavirus anche nel nostro Comune. - ha scritto il sindaco ai cittadini di Sissa Trecasali - Siamo in costante contatto con l’Ausl.
Se ne occupano gli organi sanitari competenti che ringraziamo per il lavoro che stanno facendo in tutto il territorio. Eventuali sviluppi saranno comunicati."

 

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Mercoledì, 05 Febbraio 2020 15:55

Taro: incontro al Distretto del PO

Taro: incontro al Distretto del PO per pianificare le azioni di sicurezza idraulica delle comunità e delle aree produttive di valle. Sponde del Taro soggette a ripetute erosioni. L’ultima di novembre 2019 ha creato rischi seri alle aree produttive più vicine al fiume nell’area di Pianura. Summit all’Autorità di Bacino con Protezione Civile, AIPO, Difesa Suolo, Parchi del Ducato e tutti i Comuni di pianura insediati vicino al fiume.

Parma 5 febbraio 2020 – L’Autorità di Distretto del Po ha presentato ai comuni di pianura della valle del Taro (Parma, Fornovo, Medesano, Roccabianca, Sissa-Trecasali, San Secondo Parmense, Noceto, Collecchio) nonché alla Regione Emilia-Romagna, all’Agenzia Regionale Protezione Civile, al Servizio Difesa del Suolo, ad AIPO e all’Ente Parchi del Ducato - Emilia Occidentale - i risultati di uno studio che valuta i rischi dovuti all’erosione spondale che il fiume Taro ha manifestato di frequente negli ultimi decenni, ultimo dei quali proprio nel corso della piena del novembre scorso.

Erosione che han messo in seria criticità alcuni insediamenti produttivi e la stessa autostrada della CISA. Il Taro si trova, infatti, in una situazione di forte squilibrio a causa principalmente dalle estrazioni di inerti dal letto fluviale e dall’occupazione antropica degli spazi fluviali; tale processo, iniziato a metà del secolo scorso, ha subito un rallentamento dai primi anni 2000 in conseguenza delle norme che ne hanno regolamentato l’estrazione e l’uso delle aree perifluviali. Tuttavia, permangono intensi processi erosivi laterali nel tratto compreso tra Fornovo e Fontevivo mentre nel tratto arginato a valle prevalgono fenomeni di incisione del letto fluviale e di conseguente crollo delle sponde.

Lo studio, presentato dai tecnici del Distretto del Po Andrea Colombo e Tommaso Simonelli, ha l’obiettivo di definire il quadro delle criticità e conseguentemente di delineare in tempi utili le linee di intervento finalizzate a favorire il recupero delle aree di laminazione delle piene e proteggere localmente gli elementi esposti, considerando anche la possibilità di delocalizzazione e arretramento del sistema arginale.

 

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Giorgia Meloni, dopo l'incontro di Piacenza (11,00) farà tappa a Parma, al Novotel di via Trento, 9. Un'occasione di incontro con i parmensi e con la stampa.

Di LGC Trecasali 18 gennaio 2020 - Giorgia Meloni continua a suscitare sempre maggiore interesse anche in ragione della sua cavalcata verso la vetta delle persone più influenti al mondo. Infatti, come ormai è noto, la leader di Fratelli d'Italia è stata inserita, dalla rivista The Times, addirittura al 20esimo posto del ranking globale.

In attesa di vederla nel pomeriggio di sabato 18 gennaio, ore 14,00, all'hotel Novotel di via Trento, 9, i candidati parmensi si sono presentati a Sissa Trecasali accompagnati dal coordinatore provinciale Stefano Bosi.
Gaetana Russo, avvocata di Salsomaggiore Terme, tra i punti di intervento del suo programma metterà le infrastrutture e i ponti. Fattori indispensabili per lo sviluppo economico e sociale dei territori. E per tale ragione, nella prossima settimana, incontrerà Danilo Coppe, il noto esperto di esplosivi, chiamato sia per la demolizione delle "Vele" sia di quel che restava del Ponte Morandi di Genova. Un impegno, quello di consigliera regionale che, se verrà eletta, espleterà con competenza avendo assunto, in passato, anche incarichi nella pubblica amministrazione.

E' stata quindi la volta di Daisy Bizzi a intervenire, imprenditrice e vice sindaco di Noceto, la quale ha posto l'accento sulla ormai approfondita conoscenza delle difficoltà che si incontra a amministrare, in particolare facendo esplicito riferimento alla eccessiva burocratizzazione. I punti fondamentali sui quali impernierà il suo eventuale mandato amministrativo regionale saranno orientati alla "sburocratizzazione", a favorire l'attività commerciale in ogni luogo, anche i più marginali, a "spendermi per il territorio", inteso come ambiente, agricoltura e attività umana, il tutto però ponendo la "famiglia" al centro di tutto.

A Massimo De Matteis il compito di chiudere la serata della "bassa" che, a suo dire "come la nostra provincia merita molto di più". Nello specifico anch'egli fa riferimento alla questione delle infrastrutture e alla loro fragilità. Ricorda ai presenti le sue esperienze di sindaco di montagna e di consigliere provinciale , occasioni nelle quali ha avuto modo di scontrarsi con "centrocrazia bolognese".
"Siamo forti nelle idee, conclude De Matteis, e abbiamo le donne e gli uomini per realizzarle".

 

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