Venerdì, 09 Agosto 2013 14:39

Femminicidio, Masini: bene l'intervento dello Stato, ora si lavori sulla società In evidenza

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Femminicidio, Masini: bene l'intervento dello Stato, ora si lavori sulla società foto by femaleworld.it

Reggio Emilia, 9 agosto 2013 - 

"Sono molto soddisfatta da un decreto che finalmente rende ancora più palese la volontà dello Stato, e dunque di tutti noi, di prevenire e contrastare ogni tipo di violenza nei confronti delle donne. Il femminicidio - uno dei crimini più orrendi che, purtroppo, è sempre stato consumato e non sufficientemente punito – rappresenta un fenomeno sociale che ha che fare con diversi elementi, sia culturali sia economici, che ancora oggi spingono troppi uomini a considerare le donne vittime da sottomettere o da usare come proprietà privata". E' quanto afferma la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, all'indomani del decreto approvato dal Consiglio dei ministri.
"E' ormai evidente come femminicidio o stalking non vengano commessi solo a causa di qualche patologia, ma spesso rappresentino la purtroppo inevitabile conseguenza di una tanto errata quanto aberrante pretesa di sottomettere le donne da parte di uomini che evidentemente non ne sanno accettare la libertà – continua la presidente Masini - Tutta la società, fin dalle sue massime espressioni, deve quindi ribadire come la libertà femminile di autodeterminazione della propria vita sia uno degli elementi costitutivi la convivenza democratica e come si debba sempre, alle donne come agli uomini, il rispetto per le loro scelte e per la loro dignità".
"Mi auguro che questo intervento preciso, autorevole ed efficace, da più parti atteso e finalmente arrivato, rappresenti uno strumento, più che di repressione, di prevenzione di crimini che non vorremmo più vedere – conclude la presidente della Provincia di Reggio Emilia – Siamo comunque solo all'inizio di un lavoro enorme, da compiere all'interno della società, per affermare i principi di una sana convivenza tra le persone in modo tale che le famiglie rappresentino il frutto di libere scelte e non di imposizioni. E che, all'interno di tale contesto, uomini e donne possano trovare un equilibrio sui propri ruoli, fatto di reciproco rispetto e di affermazione della dignità di entrambi".