Venerdì, 25 Novembre 2016 15:55

Andrea Mingardi "firma" il suo nuovo giallo Vendetta di sangue In evidenza

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Vendetta di sangue, un thriller dalle sfumature soprannaturali che vede protagonista il commissario Bernardoni in una Bologna più che mai reale e concreta. Sabato 26 novembre, alle 18, il celebre cantautore e scrittore sarà alla libreria Farheneit 451 di Piacenza per firmare le copie del suo ultimo lavoro.

Di Manuela Fiorini

Piacenza, 25 novembre 2016

Un ispettore amante del jazz, una prorompente anatomopatologa, un misterioso serial killer che lascia le sue vittime dissanguate e con due forellini sul collo. E, tutt'attorno, un insuperabile team di poliziotti burberi, una giovane e troppo incantevole cameriera di night, un mercante d'arte equivoco, una banda di "vampiri" e, forse, un vampiro vero. Sono questi gli ingredienti di Vendetta di sangue, il nuovo giallo del cantautore bolognese Andrea Mingardi che sabato 26 novembre, alle 18, sarà a Piacenza, presso la Libreria Farheneit 451 di via Legnano 4, per autografare le copie a tutti gli intervenuti. A fare da sfondo alla vicenda, una Bologna dalle tinte noir, ma quanto mai reale e concreta, dove si susseguono colpi di scena e momenti di puro umorismo.

Abbiamo intervistato l'autore per qualche ghiotta anticipazione (ovviamente "al sangue!)

Andrea Mingardi

Dopo il noir "Un biglietto per l'aldilà" arriva il giallo. Qual è la genesi di questo romanzo e che come nasce questa storia?
"Al Festival del cinema di Capri, scendo dalla mia stanza e vedo il Maestro Tirelli col quale collaboro da decenni e che suona il pianoforte. Una persona in piedi, di spalle, alta e magra, lo ascolta e canticchia con una voce da baritono. Mi avvicino e riconosco l'ospite. E'Christopher Lee, lo storico Dracula che, insieme a Peter Cushing, ha dato vita alla saga vampiresca ripresa da poco da Twilight. Ho parlato due giorni con lui e mi sono appassionato. Non c'è nulla di più terrorizzante e affascinante di ciò che non si riesce a razionalizzare. Così è nata la scintilla che ha ispirato il protagonista di " Vendetta di sangue".

Il commissario Bernardone è un amante del jazz: quanto c'è il lui di Andrea Mingardi?

"Il Commissario Bernardone vive e lavora in una città che è Capitale della musica Unesco. Bologna ha avuto per vent'anni uno dei Festival del Jazz più importanti d'Europa. Io provengo da quella musica straordinaria e in casa mia mi comporto come un... detective. L'abbinamento è venuto naturale".

A fare da sfondo al romanzo è la tua Bologna. E' una città "reale" o hai aggiunto qualche particolare di fantasia?

"E' proprio il contrasto tra questa vicenda misteriosa e una città reale e concreta come Bologna a rendere l'indagine speciale. Invece, in questo caso, è la fantasia che sconvolgendo ogni teoria, aleggia sulle antiche mura come una nube nera".

In Vendetta di sangue ci sono note noir, altre soprannaturali e altre godibilissime pagine che hanno il sapore della commedia. Come mai questa scelta che un po' si distacca dal genere giallo "puro"?

"Credo che i noir, le commedie e le vicende soprannaturali, proprio per contrasto abbiano la necessità di contare su personaggi veri, gente di tutti i giorni che, abituata a farsi tante domande, non trova risposte razionali"

Per i personaggi secondari e comprimari ti sei ispirato a persone che hai conosciuto o sono totalmente frutto della tua fantasia?

"Nella letteratura gialla alcune iconografie sono consolidate da tempo. La difficoltà sta nell'inserire in storie come questa personaggi immortalati da centinaia di film di suspence. Quindi pensando a persone normali che conosco, li ho investiti della responsabilità di impersonare ruoli classici e insostituibili".

Dopo una fortunata carriera di cantautore sei passato con successo alla scrittura. Qual è la differenza tra lo scrivere canzoni e scrivere libri?

"Le canzoni necessitano di una speciale sintesi: 3, 4 minuti e quando le scrivo anche per altri, come l'ultima: "E' l'amore" per Mina e Celentano, cerco di immedesimarmi nei protagonisti. Il libro invece è un film in cui le pause, i silenzi, gli ambienti, i vestiti, i caratteri e il susseguirsi di eventi hanno bisogno dei loro tempi, di respiro, di spazio e umori".

Una digressione: a breve uscirà anche il tuo nuovo album. Puoi anticiparci qualcosa?

"Ho una certezza: sarà uno dei miei album più ispirati. Scrivere libri è un'avventura nella quale sei autore e lettore contemporaneamente. Una sorta di psicoterapia che aiuta chi fa musica a focalizzare i concetti, i quadri, i sentimenti e i grafici musicali degli arrangiamenti. Il Jazz, il blues, il rock e il funky sono stati nonno, zio, padre e madre di quasi tutto ciò che ho fatto fino ad ora e questo ultimo lavoro non tradirà le radici".

Vendetta di sangue è il secondo giallo di Andrea Mingardi dopo Un biglietto per l'aldilà (Pendragon, 2010). Sono invece dedicati al dialetto e alle tradizioni bolognesi Benéssum (Press Club 2001) e Socc'mel! (Pendragon 2008). Nel 2007 ha pubblicato con Mondadori l'autobiografia Permette un ballo, signorina?. Come cantautore, oltre alla carriera solista che lo ha portato sui palcoscenici di tutta Italia e più volte al Festival di Sanremo, ha duettato e scritto brani per molti cantanti, tra cui Mina e Ornella Vanoni.

VENDETTA DI SANGUE libro giallo

SCHEDA LIBRO
Andrea Mingardi
Vendetta di Sangue
Collana "I Falchi" – Centauria 2016
Pag 336 - € 15